Mammografia, ecografia, risonanza magnetica - gli screening per il tumore al seno

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 21 июл 2024
  • L'oncologo medico Lucia Del Mastro descrive gli esami di diagnosi precoce a cui sottoporsi per lo screening del tumore al seno: mammografia, ecografia e risonanza magnetica. Per le donne portatrici di una mutazione ai geni BRCA1 e BRCA2 o per quelle che hanno avuto una precedente diagnosi di tumore tra i 10 e i 30 anni e che si sono sottoposte in questa fascia d'età a irradiazione del torace il protocollo è diverso.
    Una diagnosi precoce è oggi sempre più frequente grazie ai programmi di screening effettuati con la mammografia nelle fasce di età raccomandate.
    +++Che cos'è la mammografia
    La mammografia è un esame radiografico che consente di visualizzare precocemente la presenza di noduli non ancora palpabili che possono essere dovuti alla presenza di un tumore. (Per i consigli pratici consulta la voce mammografia nella Guida esami).
    All'interno dei programmi di screening l'esame viene effettuato in due proiezioni radiografiche, sia dall'alto sia lateralmente, e i risultati vengono valutati separatamente da due radiologi, per garantire una maggiore affidabilità della diagnosi.
    +++Chi la deve fare e quando
    Lo screening per il cancro del seno, secondo le indicazioni del Ministero della salute italiano, si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l'esecuzione ogni due anni della mammografia.
    In questa fascia d'età si concentra infatti la maggior parte dei tumori del seno e, secondo gli esperti dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), la partecipazione allo screening organizzato su invito attivo con queste modalità e frequenza, in questa fascia di età, può ridurre del 40 per cento la mortalità per questa malattia. Ci sono molti studi che offrono stime diverse su questo tema, ma quella del 35-40 per cento resta attualmente la stima più affidabile.
    Da tempo si discute dell'opportunità di anticipare questi controlli, e in alcune regioni italiane i programmi di screening già coinvolgono le donne più giovani, in particolare quelle tra i 45 e i 49 anni, con una mammografia ogni anno.
    Secondo gli esperti dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l'estensione della mammografia alle quarantenni, in questo caso con cadenza annuale, potrebbe garantire una ulteriore riduzione della mortalità per cancro al seno, sebbene inferiore a quella che si ottiene nella fascia 50-69 anni.
    Allo stesso tempo, l'allungamento della vita e il protrarsi di un buono stato di salute inducono a pensare che possa essere vantaggioso prolungare la fascia di età in cui offrire lo screening fino a 74 anni, ma sui vantaggi di questa strategia l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro non ha ancora raccolto prove convincenti.
    +++Che cosa succede se è positiva
    In caso di positività della mammografia, la donna viene invitata a eseguire una seconda mammografia, un'ecografia (Per i consigli pratici consulta la voce ecografia mammaria nella Guida esami) e una visita clinica che confermino l'effettiva presenza di un tumore, prima di procedere al trattamento che prevede, nella quasi totalità dei casi, un intervento chirurgico per rimuovere i tessuti malati.
    +++Quali sono i limiti
    Lo screening del tumore della mammella è ormai un'attività consolidata che ha dato dimostrazione di efficacia nel ridurre la mortalità per questo tumore. Nonostante ciò, ancora oggi, si dibatte sul rischio della sovradiagnosi, ovvero l'identificazione di una lesione tumorale che non sarebbe mai stata diagnosticata se la persona non avesse effettuato l'esame. Questo per due ragioni: o perché il tumore è caratterizzato da una crescita molto lenta o perché nel frattempo la persona sarebbe morta per altre cause.
    Dal momento che oggi non esistono strumenti che consentono di prevedere quale lesione diventerà un cancro invasivo e quale rimarrà silente per anni, per una donna che si sottopone allo screening esiste il rischio di ricevere la diagnosi (e poi gli approfondimenti diagnostici e il trattamento) per una lesione che probabilmente non si sarebbe mai trasformata in un tumore invasivo. Nonostante ciò, le ricerche condotte fino a oggi fanno ritenere che questo rischio sia inferiore ai benefici che si ottengono eseguendo lo screening con la frequenza e nelle fasce di età raccomandate.
    Per ulteriori informazioni: bit.ly/2Vm3BJI

Комментарии • 4

  • @user-qp6lj5vf6v
    @user-qp6lj5vf6v 3 месяца назад

    Nel video la dott spiega li esami ce vano fati dopo anni 40 per dianiosticare il malesere ma se si ano meno di 30 anni cosa bisonia fare

  • @carolinafalco8522
    @carolinafalco8522 4 месяца назад

    Ho 68 anni ho un problema da una mammella la sinistra esce il liquido posso sapere che analisi fare

  • @marialaura980
    @marialaura980 4 года назад

    La mammografia è valida anche se si hanno le protesi ?
    Grazie !