Giulia Baroncini sulle orme del primo cicloviaggiatore italiano Luigi Masetti

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Giulia Baroncini è entrata nel mondo del cicloturismo un po' per caso! Da un'esigenza personale, il pedalare in solitaria alla ricerca dell'avventura e alla scoperta del mondo è divenuto il proprio vivere, una sorta di medicina per il cuore e la mente. Qualcosa che la fa sentire libera a trecentosessanta gradi. Qualcosa di cui non si può più farne a meno.
Poi un giorno inizia a leggere il libro «L’anarchico delle due ruote, Luigi Masetti: il primo cicloviaggiatore italiano» e fin dalle prime pagine inizia a sognare. Giulia, «folgorata», racconta di essersi «rivista in Masetti, ho avvertito tante cose in comune. Luigi era del Polesine, la terra delle mie origini, dei miei genitori, dei miei nonni. Parlava inglese, francese, spagnolo, tedesco. Io pure». Conclusione inevitabile: «Sì, Masetti era come me, ma era nato nel diciannovesimo secolo».
Così arriva il momento di salire in sella e partire per i 7500 chilometri de "il viaggissimo" sulle orme del primo cicloviaggiatore italiano Luigi Masetti!
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[@pavarik]

Starei ad ascoltarla per ore.
E’ una grandissima, davvero.
👏

[@AlessandroFantato]

As ogni modo mi avevi quasi convinto ai 300 km… ed ancora non è detto. Mi intriga molto il fatto di pedalare di notte. Potrei partire con voi e poi vabbè, dove arrivo arrivo e quando capisco che è ora faccio rotta diretta verso Scavezzon’s house

[@LucaMares]

Non è importante quanto lungo è il tuo viaggio ... ma l'importante è che sia tuo! Parti, fermati quando e dove vuoi, riparti, devia, fa quello che ti rende felice!

[@AlessandroFantato]

"faccio meno km ma mi godo di più quello che vedo"... vedi Luca? questa è la filosofia che mi piace e che seguo. Anche nella MIAMI prossima, mi incuriosisce la 300 km ma... perché? Per il gusto puro del viaggio o, se ci rifletti bene, per poter dire poi agli altri (si ok magari anche a te stesso) ho fatto 300 km? ;-)

[@LucaMares]

Grazie del pensiero Alessandro! Il viaggio è bello, c'è tanto da vedere, sentire, ascoltare, con calma e tranquillità ... poi ci sono i momenti in cui cerchi qualcosa dentro di te! Cerchi quel limite per vedere come si è comportato il tuo fisico e soprattutto la tua mentre nello stare sola con te stesso, fuori dagli schemi che solitamente conosce e individua nella normalità. Non per dirlo agli altri, altrimenti vale lo stesso discorso anche per il viaggio, in quanto non tutti sono in grado di farlo. Prima di tutto lo fai per te stesso, perché "Se vai OLTRE e ci metti il Cuore i tuoi km possono avere un senso" ... e decidi te quale è il tuo senso!

[@semicercatesonoingiro]

Fai quello che ti senti e ascolta il tuo corpo senza lasciarti influenzare da nessuno. A volte esco un pò anche da questa filosofia e ho dei "challenge days" dove un pò mi metto alla prova cosi per divertimento. Ma se c'è da visitare e ne vale la pena, rallento! Non esiste una regola... buona miami qualsiasi chilometraggio tu faccia!