Murubutu - Bora - feat. DJ T-Robb (Prod. Il Tenente)
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- Опубликовано: 14 окт 2016
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tratto da “Luomo che viaggiava nel vento”
I rap-conti contenuti nell’album sono come tanti luoghi, prossimi o remoti, attraversati da uno stesso vento che cambia nome e caratteristiche ma che assolve ad un compito che pare gli sia intrinseco da sempre: quello di raccogliere storie nel proprio grembo e conservarle per sempre in attesa che qualcuno le voglia leggere, quasi esistesse una memoria dei flussi d’aria.
Nel 1991 la casa discografica indipendente IRMA records di Bologna pubblica il singolo di Frankie Hi Nrg 'Fight Da Faida' che diventa il primo singolo di Hip Hop italiano a essere programmato nei network radiofonici italiani. Nel 1995 l'etichetta bolognese crea la sottoetichetta Hip Hop a nome Mandibola Records che pubblica tra gli altri l'album di Ice One 'B-Boy Maniaco' e i due album del Colle der Fomento 'Odio Pieno' e Scienza Doppia H’. Questo è il canale dedicato agli artisti dell’etichetta. - Видеоклипы
La canzone più sottovalutata dell'album.
Devastante!
Ol_Dodo08 anche isobarre è sottovaltatissima, comunque d'accordissimo...
Ascoltarla mentre cammini a Trieste con la bora che ti sferza la faccia: sublime
Assolutamente potente! Una personificazione impressionante, brano straordinario. Per l'uso della personificazione ricorda "Memorie di un povero naso" anche se qui il ritmo è completamente diverso
“ Si infila nei sogni” quanto è vero...
[Verse 1]
E lui ne avvertiva i passi prima che arrivasse
La follia di un'impasse prima dell'impatto (Ooh)
Sulla via lungo il Carso prima che calasse
E là i petali di rosa erano spie come scie scarlatte
Lo spaventava quella forza antica sua nemica
E lui correva per nascondersi lassù in soffitta (Ooh)
Incombe, scivola, forza che rompe e scava
E non bastava misurarla una scala in pascal e millibar
Furia che invade, forza che sale, botta che arriva spazzando le strade
Il tremito in mano e rimbomba nel vuoto col suono scomposto delle campane
Schiaffi sul mare, schianti sul viale, l'urlo metallico delle grondaie
Frusta letale che assale brutale le grandi vetrate della cattedrale
Dai contrafforti, giunge sui golfi, carica i boschi, scalpita i bordi
Stanca [.?.] si allima, si affina i confini fra i borghi
Stacca i camini più antichi, si allinea e declina, si infila nei solchi
Sale e si annida negli occhi e quello che è peggio si infila nei sogni
Sfonda, con la sua testa gelida
Ogni forza, che provi a trattenerla
L'aria che orrenda, scende e flagella il ventre eterno della Terra
E Luca restava in ascolto col corpo nascosto dalla coperta
E tutto questo assolo qua era un "bum bum" libero
Era tonfo sordo, uno scontro, un sibilo
E Luca che era forte, ma in fondo bimbo
Per lui il vento era un orco ed un losco spirito
E lui contava "Uno, due, uno, due, forse non c'è più
Uno, due, uno, due (Whoo)
Uno, due, Bora quando te ne vai?"
Ma per quanto lui sperasse non passava mai
[Verse 2]
Balla sui tetti, ? gelidi cui si riflette nei vetri i frammenti
E le saette, come dei plettri, suonano l'aria con i fili elettrici
E nella soffitta lì tutti 'sti effetti che arrivano simili a sibili e gemiti
E rendo paure lì ancora più scure traduco gli esterni in un mondo di spettri?
Ma Luca combatte i timori ed immagina il Sole mangiarsi i rumori (Ooh)
Si immagina dentro una roccia che il vento non possa scalfire da fuori (Ooh)
E immagina il cielo di Maggio aprirsi in un taglio, un buco, uno squarcio
Inghiottire nel lasso di un attimo tutta la Bora e il suo cantico macabro
È gigante, e con le gote gonfie
E quando irrompe, sfonda porte e imposte
Lui nascosto nel suo letto come in un fortino
E sviluppava un nuovo modo per guardarlo in viso:
"E in fondo queste sue cariche, non sono che un gran soffio salubre
Che spazza via l'aria malsana portandosi fino sulle coste dalmate
E ora non temo più tanto, la forza e il suo canto assordante
Suo di tutti quanti i venti del primo quadrante"
E lui contava "Un, due, un, due, non mi fai paura
Un, due, un, due, sarò come Luca?
Un, due, e questi venti dai nevai
Se verranno per cercarmi non mi avranno mai"
E tutto questo assolo qua era un "bum bum" libero
Trionfo colmo di orgoglio e stimolo
E Luca che era forte, ma in fondo bimbo
M'ha insegnato come uscirne con nuovo spirito (x2)
Ora il vento...
E lui contava "Un, due, un, due, forse non c'è più
Un, due, un, due (Eh Whoo)
Un, due, Bora quando te ne vai?"
Ma per quanto lui sperasse non passava mai
Ora il vento...
Betty iy Santo subito
Le parti mancanti dovrebbero essere:
1) Dai contrafforti, giunge sui golfi, carica i boschi, scalpita i bordi
Stanca [mai ride dei vetri] si allima, si affina i confini fra i borghi
2) Balla sui tetti, cupidi gelidi cui si riflette nei vetri i frammenti
Betty iy la seconda potrebbe essere "balla sui tetti coi piedi gelidi"
Genesi selling England by the poind
Dai contrafforti, giunge sui golfi, carica i boschi, scalpita i bordi
Stacca merletti dai vetri , si allima...
Murubutu schiaffeggia troppo forte su sto viale
Bella, misteriosa, una delle migliori dell' album! Anche se é complessa da capire...
secondo me semplicemente racconta come la bora con gli occhi di un bambino (Luca )
è una canzone sulle malattie mentali, l'ha detto lui stesso prima di cantarla ad una serata. :)
@@michelemarconi8676 Trieste, la città della bora e dei matti. Ci sono molte credenze,detti popolari a Trieste che legano la Bora agli stati mentali alterati e alla follia.
muruboom
Sta canzone è una coltellata gelida
Wow!!!
grande Murubutu!!
Che bomba cazo
e niente senza il testo davanti è difficile da capire al primo ascolto nonostante credo sia la più semplice "da capire" dell'album
Grazie! Se ti piace Murubutu iscrivi al nostro canale! Ciao!
Renegade Steak ci sono pezzi anche più complicati, comunque basta guardare una volta il testo per togliere i dubbi
TP Nino e io che ho detto?
è impressionante, troppo bella
fantastica
😅n.1❤
murubaoo + dj t robb#Cream
maronnn
carina
big up da trieste
che fotta!!!! boooooooom
ma chi é quello che dice "ora il vento" Claver?
si
in che canzone?
Calma - Schiele feat. Claver Gold
Sisi
@@anonimamente0003 questa!
E lui ne avvertiva i passi prima che arrivasse
La follia di un'impasse prima dell'impatto (oh)
Sulla via lungo il Carso prima che calasse
E là i petali di rosa erano spie come scie scarlatte
Lo spaventava quella forza antica sua nemica
E lui correva per nascondersi lassù in soffitta (oh)
Incombe, scivola, forza che rompe e scava
E non bastava misurarla una scala in pascal e millibar
Furia che invade, forza che sale, botta che arriva spazzando le strade
Il tremito in mano e rimbomba nel vuoto col suono scomposto delle campane
Schiaffi sul mare, schianti sul viale, l'urlo metallico delle grondaie
Frutta letale che assale brutale le grandi vetrate della cattedrale
Dai contrafforti, giunge sui golfi, carica i boschi, scalpita i bordi
Stanca [?] si allima, si affina i confini fra i borghi
Stanchi i cammini [?]si allinea e declina, si infila nei solchi
Sale e si annida negli occhi e quello che è peggio si infila nei sogni
Sfonda, con la sua testa gelida
Ogni forza, che provi a trattenerla
L'aria che orrenda, scende e flagella il ventre eterno della Terra
E Luca restavi nascosto col corpo nascosto dalla coperta
E tutto questo assolo qua era un "bum bum" libero
Era tonfo sordo, uno scontro, un sibilo
E Luca che era forte, ma in fondo bimbo
Per lui il vento era un orco ed un losco spirito
E lui contava "Uno, due, uno, due, forse non c'è più
Uno, due, uno, due (whoo)
Uno, due, Bora quando te ne vai?"
Ma per quanto lui sperasse non passava mai
Balla sui tetti, gelidi cui si riflette nei vetri i frammenti
E le saette, come dei plettri, suonano l'aria con i fili elettrici
E nella soffitta lì tutti 'sti effetti che arrivano simili a sibili e gemiti
E rendo paure lì ancora più scure traduco gli esterni in un mondo di spettri?
Ma Luca combatte i timori ed immagina il Sole mangiarsi i rumori (oh)
Si immagina dentro una roccia che il vento non possa scalfire da fuori (oh)
E immagina il cielo di Maggio aprirsi in un taglio, un buco, uno squarcio
Inghiottire nel lasso di un attimo tutta la Bora e il suo cantico macabro
È gigante, e con le gote gonfie
E quando irrompe, sfonda porte e posti
Lui nascosto nel suo letto come in un fortino
E sviluppava un nuovo modo per guardarlo in viso:ì
"E in fondo queste sue cariche, non sono che un gran soffio salubre
Che spazza via l'aria malsana portandosi fino sulle coste dalmate
E ora non temo più tanto, la forza e il suo canto assordante
Suo di tutti quanti i venti del primo quadrante"
E lui contava "Un, due, un, due, non mi fai paura
Un, due, un, due, sarò come Luca?
Un, due, e questi venti dai nevai
Se verranno per cercarmi non mi avranno mai"
E tutto questo assolo qua era un "bum bum" libero
Trionfo colmo di orgoglio e stimolo
E Luca che era forte, ma in fondo bimbo
M'ha insegnato come uscirne con nuovo spirito
E tutto questo assolo qua era un "bum bum" libero
Trionfo colmo di orgoglio e stimolo
E Luca che era forte, ma in fondo bimbo
M'ha insegnato come uscirne con nuovo spirito
Ora il vento
E lui contava "Un, due, un, due, forse non c'è più
Un, due, un, due (eh whoo)
Un, due, Bora quando te ne vai?"
Ma per quanto lui sperasse non passava mai
Ora il vento.
😊😊😊😊😊😊😊😊
Ma con quale potenza
sei molto bravo ma dovresti abbassare il volume della musica e verrebbe molto ma molto meglio
SALMO?