Mai avrei immaginato a 53 anni di trovare in questa scena Musicale che personalmente non seguivo un turbinio di emozioni cosi travolgente,capace di mettere in discussione tutte le mie convinzioni in ambito musicale. Grazie Alessio !
Per fortuna ci sono ancora persone che sanno scrivere nella scena :) questo pezzo è un capolavoro, dal beat potentissimo al testo alle voci di entrambi, è difficile commentarlo perché c'è poco da dire: lo sminuiresti a prescindere.
sono stata al concerto di Murubutu, non conoscevo questa canzone, ma l'ho sentita dal vivo e mi ha immediatamente colpito. E' una canzone incredibile, così come incredibili sono tanti altri lavori di Murubutu. Bella anche la voce di Dia
A mio parere la migliore canzone dell'album, feat. (non inedito) azzeccatissimo, base che da quel tocco di malinconia aggiuntivo che crea un'atmosfera surreale e soprattutto storia da brividi... un pò mi ricorda "la canzone di marinella" di De Andrè: fanciulla vittima precoce di una tragedia a cui l'autore si rifiuta di dare realmente una fine, nel caso di De Andrè il vento la porta su una stella, Murubutu la trasforma in aria, nessuna rima banale, nessun verso che resta fine a se stesso, voci e toni che si adattano e mescolano insieme in maniera impressionante, lessico (come al solito) aulico, se volessi cercare un difetto non lo troverei.
@@jacopocinelli1410 hai pienamente ragione, ecco, l'unico difetto di Murubu secondo me è il timbro della voce molto cupo che dopo svariati ascolti diventa pesante... Però sa sempre come giocarci su sta cosa per renderla perfetta, mettere la voce splendida di Dia sotto per quasi tutto il testo è qualcosa di magnifico. Ieri ho sentito questa canzone dal vivo e non vi sto qui a dire quanti brividi. Murubutu unico, supportiamolo sempre. Bless
Io invece la ritengo un po' priva di delicatezza, siamo comunque a livelli altissimi eh, però trovo alcuni pezzi di quest'album molto più elaborati e riusciti come la Bella Creola, Mara e il Maestrale o Levante
sai non siamo tutti uguali,andremmo interpretati in molti modi come i quadri,andremmo interpellati in molti casi più degli avi, io mi rifiuto sappi che non siamo tutti schiavi.
la base è qualcosa di fantastico,mai sentite così al giorno d'oggi. dico della base perché è lapalissiano che Murubutu ci abbia fatto sopra uno storytelling magnifico
Non sono Dafne.... sono uomo.... per altri motivi mi ero messo a contare, mi sono sempre fermato al 3.... ora la vita mi sorride.... ma quanti ricordi .....rivisti tutti in bianco e nero ( come la vita mia in quel periodo). Soffro per chi ora, adesso non vede i magici colori della vita.... tenetela stretta.... al 3 smettete di contare, lo so che non serve a nulla e che in quei momenti i numeri non li senti ( così come non senti queste parole) non conosco chi sta contando ora, ma vorrei essere lì con voi.... vi porgo un abbraccio virtuale.... a chi conta....o chi un futuro conterà, posso dirvi una cosa sola, non state mai da soli, mai soli....( famiglia o amici e psichiatra).
..... dai da persona colpita nel profondo dal mondo del nulla, vi dico che un altro mondo esiste, un altro modo di vivere la vita ( non è colpa nostra, è una malattia).... ogni essere umano merita di vivere i colori, la gioia del nuovo giorno che arriva. Mentre sei a letto con la sola voglia di contare, sono parole vuote e senza alcun senso, lo so, questa è la parte peggiore...vorrei poter portare luce, rumori, odori, sensazioni di vita nel vostro calvario.....quanto vorrei farlo
....adoro ogni istante della mia nuova vita.... ho solo i ricordi della vecchia da riordinare, ma credo ci sia un perché..... per non sbagliare abbiamo bisogno di ricordare.... ne pago il prezzo senza indugio alcuno
Scrittura e flow unici Murubutu, welcome back. Sentirei volentieri una canzone di Dia da solista. Grandi! Personalmente la traccia che preferisco dell'ultimo album.
Con Murubutu ogni volta è un nuovo amore. Storie che nonostante il linguaggio per nulla banale ti si incidono nel profondo, toccando le giuste corde che solo la musica e l'arte in generale sanno toccare. E sopratutto un modo diverso di fare rap, di quello che nel bene o nel male rende questo artista unico. Ad averne di più di artisti del genere.
Murubutu sei grande! Mi ricordi Tito Lucrezio Caro, che nobilitava la poesia, per la sua capacità di avvicinare la gente in modo piacevole ed appassionante a concetti difficili.
Dafne è senza più sorriso con gli occhi ocra e zaffiro come i fiori di lino sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso. La madre assorta mentre ascolta il marito venuti da tempo dal paese nativo ne conservano ancora un legame tribale una morale sociale tra il concetto divino. Dafne è cresciuta e sogna il mondo perchè sa che è un quadro vuole dipingerlo qua a mano con colori a caso il piccolo seno sotto il nero del raso si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio. A 13 anni il mondo è grande pulsa il suo respiro e fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro il ruolo di figlia ed un sogno sincero e suoi cavalli di frisia sul fronte dell' ego (si) E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva Gli occhi più triste del mondo che ho. Piccola dea, piccola schiuma sull’altamarea Volata via come un’idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel E il vento sa cantare E ci può raccontare Le mille storie amare Come, dove, perché, quando !!! Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare” Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !! Dafne Dafne sei grande dice il padre: “Il tuo destino è scritto Come tua madre, tante altre, onorerai un diktat La tradizione, il rispetto, il giudizio, sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco”. E voleva dirgli: “sai papà non siamo tutti uguali Andremmo interpretati in molti modi come i quadri Andremmo interpellati in molti casi più degli avi Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi” E intanto piove fuori il vento suona i frassini E il padre appoggia le parole come massi Sai che cadono dove (No No) non fanno rumore Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore Lei con tre mesi ha promesso una cosa Ora che più una figlia una promessa sposa - POI IL VENTO DI BORA DENTRO UN CIELO CHE TUONA- Ehi se il cielo adesso ha perso, sa che ha una scelta sola Fermala in alto Dafne guarda quale volta il mondo Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto Non senti il vuoto sotto, se hai tutto vuoto attorno Sale in terrazzo, guarda giù in basso Muove di un passo Dafne non guarda Dafne sa contare…conta 2, 3, 4 Dafne non c’è più, si è trasformata in aria E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva Gli occhi più triste del mondo che ho. Piccola dea, piccola schiuma sull’altamarea Volata via come un’idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel E il vento sa cantare E ci può raccontare Le mille storie amare Come, dove, perché, quando !!! Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare” Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !!
Andrea Bardoscia mi aggrego alle correzioni senza volerti mancare di rispetto perché sei stato un mito a mettere il testo! “E quando rise, e quando finse, e quando lo decise E quando disse "Sto destino non avrà mai fine" E quando spinse, quando disse, quando SE LO AMMISE, aveva gli occhi più tristi del mondo che ho. Ancora grazie!
Sei un poeta murubutu, ma anche la dia è bravissima sono rimasto a bocca aperta davvero, non sono amante del rap, ma murubutu, è fra i pochi riesce a farmelo piacere
secondo la mia personale interpretazione dafne è una bambina nata in un paese estremista islamico e indossa il burqua. Lo interpreto per 2 punti, "il seno sotto il nero del raso", secondo me potrebbe riferirsi al tessuto del burqua, e per il fatto che non venga descritto altro di lei come ad esempio i capelli o altri tratti ma 2 volte vengono descritti gli occhi, l'unica parte di lei visibile. Il problema delle spose bambine è ancora oggi presente in paesi orientali molto poveri a maggioranza musulmana estremista e in piccoli stati o tribù tagliate fuori dal mondo, la interpreto così
Uno, due, tre, quattro Dafne è senza più sorriso Con gli occhi ocra e zaffiro come i fiori di lino Sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso Che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso La madre assorta mentre ascolta il marito Venuti da tempo dal paese nativo Ne conservano ancora un legame tribale Una morale sociale oltre il concetto divino Dafne è cresciuta e sogna il mondo perché sa che è un quadro Vuole dipingerlo qua a mano e con colori a caso Il piccolo seno sotto il nero del raso Si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio A tredici anni il mondo è grande, pulsa il suo respiro E fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro Il ruolo di figlia ed un sogno sincero I suoi cavalli di frisia sul fronte dell'ego (sì) E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse 'sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva Gli occhi più tristi da un mondo che vuol Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea Volata via come un'idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì) E il vento sa cantare (sì, sì) E ci può raccontare (sì, sì) Le mille storie amare Come, dove, perché, quando (sì, sì) Come le disse il padre (sì, sì) Tu non potrai scappare (sì, sì) Però potrò contare, uno, due, tre, quattro "Dafne sei grande", dice il padre: "Il tuo destino è scritto Come tua madre, tante altre, onorerai un diktat La tradizione, il rispetto, il giudizio Sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco" Voleva dirgli: "Sai papà non siamo tutti uguali Andremmo interpretati molti modi come i quadri Andremmo interpellati in molti casi più degli avi Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi" E intanto piove fuori il vento suona i frassini E il padre appoggia le parole come massi, sì Che cadono dove (no, no) non fanno rumore Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore Lei con tre mesi ha promesso una cosa Ora che più una figlia è una promessa sposa (Fuori il vento di bora dentro un cielo che tuona) Ehi se cede adesso ha perso, sa che ha una scelta sola Fermala in alto, Dafne guarda quale volta il mondo Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto Non senti il vuoto sotto, sei hai tutto vuoto attorno Sale in terrazzo, guarda giù in basso Muove di un passo, Dafne non guarda Dafne sa contare, conta due, tre, quattro Dafne non c'è più, si è trasformata in aria E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse 'sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva Gli occhi più tristi del mondo che vuol Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea Volata via come un'idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì) E il vento sa cantare (sì, sì) E ci può raccontare (sì, sì) Le mille storie amare Come, dove, perché, quando (sì, sì) Come le disse il padre (sì, sì) Tu non potrai scappare (sì, sì) Però potrò contare, uno, due, tre, quattro (Dafne)
@@Jackthewolf mi piace pensare che dafne sorrideva in quel momento, può sembrare abbastanza sadico da parte mia pensare così, ma alla fine lei si è liberata una volta per tutte di tutte le catene che la intrappolavano
Voleva dirgli sai papá non Siamo. Tutti ugualiandremmo interpretati in molti modi come i quadriandremmo interpellati in molti casi più degl'aviio mi rifiuto sappi..non siamo tutti uguali!
povera Dafne aveva 14anni e si è butta dall' terrazzo perché era obbligata a sposarsi con uno a caso ma Aveva promesso al padre di non sposarsi😢😢......mi chiamo Gloria
Lo so che il senso è un altro, ma quando parla del contare non posso fare a meno di pensare a 1984 e a cosa rappresenta il in quel libro, che in un certo senso, credo si possa intrecciare con il significato della canzone
È VERGOGNOSO!!! Cioè.. RUclips mi propina, con la modalità con restrizioni, video diseducativi per mia figlia di 9 anni e se le voglio far ascoltare brani di spessore educativo come questo, che succede!?!?! Che non lo manda con le restrizioni.. ma Restrizioni di cosa???.. queste solo le restrizioni di Poteri che badano alla forma e non alla sostanza e cmq gliel'ho scaricata e lei la canta libera perchè da PADRE!!! voglio che sia LIBERA DI SCEGLIERE
"Testo già scritto da Andrea Bardoscia, con alcune modifiche" Dafne è senza più sorriso con gli occhi ocra e zaffiro come i fiori di lino sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso. La madre assorta mentre ascolta il marito venuti da tempo dal paese nativo ne conservano ancora un legame tribale una morale sociale oltre al concetto divino. Dafne è cresciuta e sogna il mondo perchè sa che è un quadro vuole dipingerlo qua a mano e con colori a caso il piccolo seno sotto il nero del raso si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio. A 13 anni il mondo è grande e pulsa al suo respiro e fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro il ruolo di figlia ed un sogno sincero i suoi cavalli di Frisia sul fronte dell'Esia (si) E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando se lo ammise aveva Gli occhi più triste del mondo creolo. Piccola dea, piccola schiuma sull’alta marea Volata via come un’idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel E il vento sa cantare E ci può raccontare Le mille storie amare Come, dove, perché, quando !!! Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare” Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !! Dafne sei grande dice il padre: “Il tuo destino è scritto Come tua madre e tante altre, onorerai un diktat La tradizione, il rispetto, il giudizio, sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco”. E voleva dirgli: “sai papà non siamo tutti uguali Andremmo interpretati in molti modi come i quadri Andremmo interpellati in molti casi più degli avi Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi” E intanto piove fuori e il vento suona i frassini E il padre appoggia le parole come massi Si che cadono dove (No No) non fanno rumore Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore Lei conta i mesi e ha promesso una cosa Ora che più una figlia è una promessa sposa - FUORI IL VENTO DI BORA DENTRO UN CIELO CHE TUONA- Ehi se cede adesso ha perso, sa che ha una scelta sola Ferma là in alto Dafne guarda quale volto ha il mondo Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto Non senti il vuoto sotto, se hai tutto vuoto attorno Sale in terrazzo, guarda giù in basso Muove di un passo Dafne non guarda Dafne sa contare…conta 2, 3, 4 Dafne non c’è più, si è trasformata in aria E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando se lo ammise aveva Gli occhi più triste del mondo creolo. Piccola dea, piccola schiuma sull’alta marea Volata via come un’idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel E il vento sa cantare E ci può raccontare Le mille storie amare Come, dove, perché, quando !!! Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare” Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !!
Uno, due, tre, quattro Dafne è senza più sorriso Con gli occhi ocra e zaffiro come i fiori di lino Sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso Che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso La madre assorta mentre ascolta il marito Venuti da tempo dal paese nativo Ne conservano ancora un legame tribale Una morale sociale oltre il concetto divino Dafne è cresciuta e sogna il mondo perché sa che è un quadro Vuole dipingerlo qua a mano e con colori a caso Il piccolo seno sotto il nero del raso Si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio A tredici anni il mondo è grande, pulsa il suo respiro E fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro Il ruolo di figlia ed un sogno sincero I suoi cavalli di frisia sul fronte dell'ego (sì) E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse 'sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva Gli occhi più tristi da un mondo che vuol Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea Volata via come un'idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì) E il vento sa cantare (sì, sì) E ci può raccontare (sì, sì) Le mille storie amare Come, dove, perché, quando (sì, sì) Come le disse il padre (sì, sì) Tu non potrai scappare (sì, sì) Però potrò contare, uno, due, tre, quattro "Dafne sei grande", dice il padre: "Il tuo destino è scritto Come tua madre, tante altre, onorerai un diktat La tradizione, il rispetto, il giudizio Sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco" Voleva dirgli: "Sai papà non siamo tutti uguali Andremmo interpretati molti modi come i quadri Andremmo interpellati in molti casi più degli avi Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi" E intanto piove fuori il vento suona i frassini E il padre appoggia le parole come massi, sì Che cadono dove (no, no) non fanno rumore Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore Lei con tre mesi ha promesso una cosa Ora che più una figlia è una promessa sposa (Fuori il vento di bora dentro un cielo che tuona) Ehi se cede adesso ha perso, sa che ha una scelta sola Fermala in alto, Dafne guarda quale volta il mondo Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto Non senti il vuoto sotto, sei hai tutto vuoto attorno Sale in terrazzo, guarda giù in basso Muove di un passo, Dafne non guarda Dafne sa contare, conta due, tre, quattro Dafne non c'è più, si è trasformata in aria E quando rise e quando finse e quando lo decise E quando disse 'sto destino non avrà mai fine E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva Gli occhi più tristi del mondo che vuol Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea Volata via come un'idea Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì) E il vento sa cantare (sì, sì) E ci può raccontare (sì, sì) Le mille storie amare Come, dove, perché, quando (sì, sì) Come le disse il padre (sì, sì) Tu non potrai scappare (sì, sì) Però potrò contare, uno, due, tre, quattro (Dafne)
Il tempo passa ma questo pezzo rimane immenso...
Mai avrei immaginato a 53 anni di trovare in questa scena Musicale che personalmente non seguivo un turbinio di emozioni cosi travolgente,capace di mettere in discussione tutte le mie convinzioni in ambito musicale. Grazie Alessio !
Trypir qualche anno in meno.... ma vivo quanto hai scritto
Per fortuna ci sono ancora persone che sanno scrivere nella scena :) questo pezzo è un capolavoro, dal beat potentissimo al testo alle voci di entrambi, è difficile commentarlo perché c'è poco da dire: lo sminuiresti a prescindere.
Entrambe le voci si mescolano perfettamente, creando qualcosa di unico...
Murubutu è il Tarantino dell'hip hop italiano: ammazza tutti i suoi personaggi
Ahah
Però lo fa in modo assurdo
AHAHAHAHAHA
sono stata al concerto di Murubutu, non conoscevo questa canzone, ma l'ho sentita dal vivo e mi ha immediatamente colpito. E' una canzone incredibile, così come incredibili sono tanti altri lavori di Murubutu. Bella anche la voce di Dia
È assurdo come questa canzone rispecchi ESATTAMENTE la mia vita ed il rapporto con mio padre. Brividi.
Non siamo tutti uguali,
andremmo interpretati
in molti modi
come i quadri.
🖤
A mio parere la migliore canzone dell'album, feat. (non inedito) azzeccatissimo, base che da quel tocco di malinconia aggiuntivo che crea un'atmosfera surreale e soprattutto storia da brividi... un pò mi ricorda "la canzone di marinella" di De Andrè: fanciulla vittima precoce di una tragedia a cui l'autore si rifiuta di dare realmente una fine, nel caso di De Andrè il vento la porta su una stella, Murubutu la trasforma in aria, nessuna rima banale, nessun verso che resta fine a se stesso, voci e toni che si adattano e mescolano insieme in maniera impressionante, lessico (come al solito) aulico, se volessi cercare un difetto non lo troverei.
Concordo pienamente.
per me la migliore è mara e il maestrale
Basil se qualcuno trovasse un difetto, sarebbe puramente soggettivo quindi non un difetto vero e proprio
@@jacopocinelli1410 hai pienamente ragione, ecco, l'unico difetto di Murubu secondo me è il timbro della voce molto cupo che dopo svariati ascolti diventa pesante... Però sa sempre come giocarci su sta cosa per renderla perfetta, mettere la voce splendida di Dia sotto per quasi tutto il testo è qualcosa di magnifico. Ieri ho sentito questa canzone dal vivo e non vi sto qui a dire quanti brividi.
Murubutu unico, supportiamolo sempre. Bless
Io invece la ritengo un po' priva di delicatezza, siamo comunque a livelli altissimi eh, però trovo alcuni pezzi di quest'album molto più elaborati e riusciti come la Bella Creola, Mara e il Maestrale o Levante
sai non siamo tutti uguali,andremmo interpretati in molti modi come i quadri,andremmo interpellati in molti casi più degli avi, io mi rifiuto sappi che non siamo tutti schiavi.
I racconti del professore e la voce di Dia creano qualcosa di magico. Grazie sempre.
Grazie! L'album è disponibile su tutti gli store digitali e in fisico sul sito di Self Dostribuzioni e su Amazon.it
"Non senti il vuoto sotto se è tutto vuoto attorno" dio mio che testo.
I brividi!
la base è qualcosa di fantastico,mai sentite così al giorno d'oggi.
dico della base perché è lapalissiano che Murubutu ci abbia fatto sopra uno storytelling magnifico
Il non mi piace è del padre di Dafne.
Non sono Dafne.... sono uomo.... per altri motivi mi ero messo a contare, mi sono sempre fermato al 3.... ora la vita mi sorride.... ma quanti ricordi .....rivisti tutti in bianco e nero ( come la vita mia in quel periodo).
Soffro per chi ora, adesso non vede i magici colori della vita.... tenetela stretta.... al 3 smettete di contare, lo so che non serve a nulla e che in quei momenti i numeri non li senti ( così come non senti queste parole) non conosco chi sta contando ora, ma vorrei essere lì con voi.... vi porgo un abbraccio virtuale.... a chi conta....o chi un futuro conterà, posso dirvi una cosa sola, non state mai da soli, mai soli....( famiglia o amici e psichiatra).
....contate con qualcuno.... il mondo la vita vi offrirà altro.... nulla accade per caso
..... dai da persona colpita nel profondo dal mondo del nulla, vi dico che un altro mondo esiste, un altro modo di vivere la vita ( non è colpa nostra, è una malattia).... ogni essere umano merita di vivere i colori, la gioia del nuovo giorno che arriva.
Mentre sei a letto con la sola voglia di contare, sono parole vuote e senza alcun senso, lo so, questa è la parte peggiore...vorrei poter portare luce, rumori, odori, sensazioni di vita nel vostro calvario.....quanto vorrei farlo
....adoro ogni istante della mia nuova vita.... ho solo i ricordi della vecchia da riordinare, ma credo ci sia un perché..... per non sbagliare abbiamo bisogno di ricordare.... ne pago il prezzo senza indugio alcuno
Alan Biedermann com'era la tua vita prima?
mi hai fatto piangere
Chissà se mai lo leggerai.. ma tutte le volte che ascolto Murubutu il pensiero vola da te..giada
Una delle poche canzoni che davvero mi ha fatto piangere come se avessi perso una persona cara....
Dia & Murubutu. Come nello scorso album le loro voci si mescolano alla perfezione.
verissimo!
Scrittura e flow unici Murubutu, welcome back. Sentirei volentieri una canzone di Dia da solista. Grandi! Personalmente la traccia che preferisco dell'ultimo album.
Ascoltandola mi viene la pelle d'oca....
Credo di aver trovato la mia preferita dell'album!
Con Murubutu ogni volta è un nuovo amore. Storie che nonostante il linguaggio per nulla banale ti si incidono nel profondo, toccando le giuste corde che solo la musica e l'arte in generale sanno toccare. E sopratutto un modo diverso di fare rap, di quello che nel bene o nel male rende questo artista unico. Ad averne di più di artisti del genere.
È incredibile come ogni pezzo che ascolti mi colpisca così in profondità al primo ascolto.
"Fuori vento di bora, dentro un cielo che tuona"
Strepitosa veramente, comprerò anche quest'album di Murubutu. Non delude mai.
Grazie! L'album è disponibile su tutti gli store digitali e in fisico sul sito di Self Dostribuzioni e su Amazon.it
Fantastico. Questo pezzo è leggenda per me. Anche io sono un poeta, ma al tuo livello non lo sarà mai nessuno
Fate cantare di più sta ragazza... fa cascare la mascella
Difficile fare un complimento che non suoni banale sotto un pezzo del genere. De Cristo veramente
I synth mi ricordano i vecchi litfiba degli anni 80'.. A parte questo accostamento, grandi testi murubutu e bella voce quella della ragazza!
Non riesco a trattenere le lacrime... Bellissima!!! Grazie Murubutu!
Quest'album mi ha veramente colpito e rapito, non riesco a non ascoltarlo quotidianamente!!! Complimenti davvero.
Murubutu sei grande! Mi ricordi Tito Lucrezio Caro, che nobilitava la poesia, per la sua capacità di avvicinare la gente in modo piacevole ed appassionante a concetti difficili.
Dafne è senza più sorriso
con gli occhi ocra e zaffiro
come i fiori di lino
sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso
che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso.
La madre assorta mentre ascolta il marito
venuti da tempo dal paese nativo
ne conservano ancora un legame tribale
una morale sociale tra il concetto divino.
Dafne è cresciuta e sogna il mondo
perchè sa che è un quadro
vuole dipingerlo qua a mano con colori a caso
il piccolo seno sotto il nero del raso
si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio.
A 13 anni il mondo è grande
pulsa il suo respiro
e fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro
il ruolo di figlia ed un sogno sincero
e suoi cavalli di frisia sul fronte dell' ego (si)
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva
Gli occhi più triste del mondo che ho.
Piccola dea, piccola schiuma sull’altamarea
Volata via come un’idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel
E il vento sa cantare
E ci può raccontare
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando !!!
Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare”
Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !!
Dafne
Dafne sei grande dice il padre: “Il tuo destino è scritto
Come tua madre, tante altre, onorerai un diktat
La tradizione, il rispetto, il giudizio,
sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco”.
E voleva dirgli: “sai papà non siamo tutti uguali
Andremmo interpretati in molti modi come i quadri
Andremmo interpellati in molti casi più degli avi
Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi”
E intanto piove fuori il vento suona i frassini
E il padre appoggia le parole come massi
Sai che cadono dove (No No) non fanno rumore
Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore
Lei con tre mesi ha promesso una cosa
Ora che più una figlia una promessa sposa
- POI IL VENTO DI BORA DENTRO UN CIELO CHE TUONA-
Ehi se il cielo adesso ha perso, sa che ha una scelta sola
Fermala in alto Dafne guarda quale volta il mondo
Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo
Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto
Non senti il vuoto sotto, se hai tutto vuoto attorno
Sale in terrazzo, guarda giù in basso
Muove di un passo
Dafne non guarda
Dafne sa contare…conta 2, 3, 4
Dafne non c’è più, si è trasformata in aria
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva
Gli occhi più triste del mondo che ho.
Piccola dea, piccola schiuma sull’altamarea
Volata via come un’idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel
E il vento sa cantare
E ci può raccontare
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando !!!
Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare”
Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !!
Andrea Bardoscia grazie.
Comunque dice "E/ehi se cede adesso ha perso, sa che una scelta sola" :)
Bella spessa
0:36 dice "Una morale sociale oltre il concetto di Dio", per me.
Andrea Bardoscia mi aggrego alle correzioni senza volerti mancare di rispetto perché sei stato un mito a mettere il testo!
“E quando rise, e quando finse, e quando lo decise
E quando disse "Sto destino non avrà mai fine"
E quando spinse, quando disse, quando SE LO AMMISE, aveva gli occhi più tristi del mondo che ho.
Ancora grazie!
Uno dei pochissimi testi rap che mi fa piangere ad ogni ascolto. Lol
Ieri Murubutu a piacenza ha incantato
La nostra prof di italiano ce l ha fatta ascoltare
Capolavoro, poesia e meraviglia.
Grazie💙
Mi chiamo Dafne😊...appena ho sentito sta canzone ho pensato che fossi il top😍
visti ieri in live ad Empoli, semplicemente stupendi
Usare come base "la paire de Saulxures" dei "grands-mères et soufflets", incredibile.
complimenti!
DecimaMasLegend grazie! ma per cosa? :).
hai individuato la base originale...
DecimaMasLegend ahn, ma una volta che la conosci è facile! grazie ancora!
Giorgio Effe ti amo, cosa cazzo mi hai fatto scoprire
Questo pezzo è enorme ❤️❤️grazie
Dannatamente attuale,ora più che mai
Sei un poeta murubutu, ma anche la dia è bravissima sono rimasto a bocca aperta davvero, non sono amante del rap, ma murubutu, è fra i pochi riesce a farmelo piacere
non ci sono parole.
La mia preferita.
Perché piango quando la sento? Ho i brividi cazzo
Nn li conoscevo e ora ne sono innamorata complimenti un testo gonfio di sentimenti grazie grazie
“Non senti il vuoto sotto, se hai tutto vuoto attorno...”
i brividi..
Mandibola pregate Murubau che ci faccia uscire il videooo!
vogliamo il vinile👊
Lo stiamo per pubblicare!
mandibolahiphoptv Ottimo non vedo l'ora
ma che dite???? :O grazie, vi voglio bene
Non vedo l'ora di sentirvi di nuovo insieme nel nuovo disco, magici :)
Postero' sta canzone l'8 marzo sui social, per la festa della donna..e' perfetta!
Che mattonata, ti lascia il magone, minimo
Besiat ti giuro, ogni volta mi vien da piangere come un bambino... compresa sta volta
Mi ha emozionato
Brividi
fa sempre piacere sentire queste note di Sylvain Butté..
bellà prof à mostrò proprio è gas 👊👊👊✌✌✌🙏🙏🙏🔥🔥🔥👏👏👏
Poesia ♥️♥️
potente!!
Grande maestro, anche questo pezzo spacca👌🏽
secondo la mia personale interpretazione dafne è una bambina nata in un paese estremista islamico e indossa il burqua. Lo interpreto per 2 punti, "il seno sotto il nero del raso", secondo me potrebbe riferirsi al tessuto del burqua, e per il fatto che non venga descritto altro di lei come ad esempio i capelli o altri tratti ma 2 volte vengono descritti gli occhi, l'unica parte di lei visibile. Il problema delle spose bambine è ancora oggi presente in paesi orientali molto poveri a maggioranza musulmana estremista e in piccoli stati o tribù tagliate fuori dal mondo, la interpreto così
Certo che nei pezzi di murubutu menomale non muore nessuno
Uno, due, tre, quattro
Dafne è senza più sorriso
Con gli occhi ocra e zaffiro come i fiori di lino
Sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso
Che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso
La madre assorta mentre ascolta il marito
Venuti da tempo dal paese nativo
Ne conservano ancora un legame tribale
Una morale sociale oltre il concetto divino
Dafne è cresciuta e sogna il mondo perché sa che è un quadro
Vuole dipingerlo qua a mano e con colori a caso
Il piccolo seno sotto il nero del raso
Si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio
A tredici anni il mondo è grande, pulsa il suo respiro
E fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro
Il ruolo di figlia ed un sogno sincero
I suoi cavalli di frisia sul fronte dell'ego (sì)
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse 'sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva
Gli occhi più tristi da un mondo che vuol
Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea
Volata via come un'idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì)
E il vento sa cantare (sì, sì)
E ci può raccontare (sì, sì)
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando (sì, sì)
Come le disse il padre (sì, sì)
Tu non potrai scappare (sì, sì)
Però potrò contare, uno, due, tre, quattro
"Dafne sei grande", dice il padre: "Il tuo destino è scritto
Come tua madre, tante altre, onorerai un diktat
La tradizione, il rispetto, il giudizio
Sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco"
Voleva dirgli: "Sai papà non siamo tutti uguali
Andremmo interpretati molti modi come i quadri
Andremmo interpellati in molti casi più degli avi
Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi"
E intanto piove fuori il vento suona i frassini
E il padre appoggia le parole come massi, sì
Che cadono dove (no, no) non fanno rumore
Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore
Lei con tre mesi ha promesso una cosa
Ora che più una figlia è una promessa sposa
(Fuori il vento di bora dentro un cielo che tuona)
Ehi se cede adesso ha perso, sa che ha una scelta sola
Fermala in alto, Dafne guarda quale volta il mondo
Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo
Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto
Non senti il vuoto sotto, sei hai tutto vuoto attorno
Sale in terrazzo, guarda giù in basso
Muove di un passo, Dafne non guarda
Dafne sa contare, conta due, tre, quattro
Dafne non c'è più, si è trasformata in aria
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse 'sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva
Gli occhi più tristi del mondo che vuol
Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea
Volata via come un'idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì)
E il vento sa cantare (sì, sì)
E ci può raccontare (sì, sì)
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando (sì, sì)
Come le disse il padre (sì, sì)
Tu non potrai scappare (sì, sì)
Però potrò contare, uno, due, tre, quattro (Dafne)
"fuori vento di bora- dentro un cielo che tuona". È meraviglioso. Avete idea?
Ma con la mazurka occitana la produzione è incredibile
Magnifica!
dafne ha vissuto solo nel momento in cui ha deciso di morire.
Il suo massimo momento di libertà
@@Jackthewolf mi piace pensare che dafne sorrideva in quel momento, può sembrare abbastanza sadico da parte mia pensare così, ma alla fine lei si è liberata una volta per tutte di tutte le catene che la intrappolavano
quanto manchi amore mio..
Grazie Alessio.
ma ha fatto altri pezzi questa ragazza? fa paura!
Voleva dirgli sai papá non Siamo. Tutti ugualiandremmo interpretati in molti modi come i quadriandremmo interpellati in molti casi più degl'aviio mi rifiuto sappi..non siamo tutti uguali!
Dove posso comprare quest'album? è fantastico... poeta, cantautore, didatta. Grazie murubutu
E' su tutti gli store digitali, distribuito in cd fisdico da Self. Puoi comprarlo online sul sito di Self Distribuzione oppure su Amazon.it.
capolavoro
povera Dafne aveva 14anni e si è butta dall' terrazzo perché era obbligata a sposarsi con uno a caso ma Aveva promesso al padre di non sposarsi😢😢......mi chiamo Gloria
❤️
Canzone bellissima!!! scusate la mia ignoranza ma di chi e' la voce femminile? Avete un link dove posso trovare altre canzoni?
Ma la base è realizzata con la fisarmonica? Scusate non me ne intendo
Si, qui se vuoi c'è il brano che è stato campionato per la base ruclips.net/video/N5LYhf2cjKU/видео.html
bella la musichina all'inizio!!
Murubutu fai una canzone sull' anoressia ti prego
Ascolta “l’amica di annalisa”
Lo so che il senso è un altro, ma quando parla del contare non posso fare a meno di pensare a 1984 e a cosa rappresenta il in quel libro, che in un certo senso, credo si possa intrecciare con il significato della canzone
loop
È VERGOGNOSO!!! Cioè.. RUclips mi propina, con la modalità con restrizioni, video diseducativi per mia figlia di 9 anni e se le voglio far ascoltare brani di spessore educativo come questo, che succede!?!?! Che non lo manda con le restrizioni.. ma Restrizioni di cosa???.. queste solo le restrizioni di Poteri che badano alla forma e non alla sostanza e cmq gliel'ho scaricata e lei la canta libera perchè da PADRE!!! voglio che sia LIBERA DI SCEGLIERE
2:35
"Testo già scritto da Andrea Bardoscia, con alcune modifiche"
Dafne è senza più sorriso
con gli occhi ocra e zaffiro
come i fiori di lino
sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso
che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso.
La madre assorta mentre ascolta il marito
venuti da tempo dal paese nativo
ne conservano ancora un legame tribale
una morale sociale oltre al concetto divino.
Dafne è cresciuta e sogna il mondo
perchè sa che è un quadro
vuole dipingerlo qua a mano e con colori a caso
il piccolo seno sotto il nero del raso
si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio.
A 13 anni il mondo è grande
e pulsa al suo respiro
e fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro
il ruolo di figlia ed un sogno sincero
i suoi cavalli di Frisia sul fronte dell'Esia (si)
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando se lo ammise aveva
Gli occhi più triste del mondo creolo.
Piccola dea, piccola schiuma sull’alta marea
Volata via come un’idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel
E il vento sa cantare
E ci può raccontare
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando !!!
Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare”
Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !!
Dafne sei grande dice il padre: “Il tuo destino è scritto
Come tua madre e tante altre, onorerai un diktat
La tradizione, il rispetto, il giudizio,
sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco”.
E voleva dirgli: “sai papà non siamo tutti uguali
Andremmo interpretati in molti modi come i quadri
Andremmo interpellati in molti casi più degli avi
Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi”
E intanto piove fuori e il vento suona i frassini
E il padre appoggia le parole come massi
Si che cadono dove (No No) non fanno rumore
Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore
Lei conta i mesi e ha promesso una cosa
Ora che più una figlia è una promessa sposa
- FUORI IL VENTO DI BORA DENTRO UN CIELO CHE TUONA-
Ehi se cede adesso ha perso, sa che ha una scelta sola
Ferma là in alto Dafne guarda quale volto ha il mondo
Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo
Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto
Non senti il vuoto sotto, se hai tutto vuoto attorno
Sale in terrazzo, guarda giù in basso
Muove di un passo
Dafne non guarda
Dafne sa contare…conta 2, 3, 4
Dafne non c’è più, si è trasformata in aria
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando se lo ammise aveva
Gli occhi più triste del mondo creolo.
Piccola dea, piccola schiuma sull’alta marea
Volata via come un’idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel
E il vento sa cantare
E ci può raccontare
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando !!!
Come le disse il padre: “Tu non potrai scappare”
Pero potrò contare: 1, 2, 3, 4 !!
Campione tratto da:
ruclips.net/video/N5LYhf2cjKU/видео.html
Preferisco altre canzone di murubutu e dell'album, una delle più scontate.. è vocalmente molto invitante però solo questo.
Lollai Stai scherzando?
ah ok XD
I brividi 😭
Bravo!
Uno, due, tre, quattro
Dafne è senza più sorriso
Con gli occhi ocra e zaffiro come i fiori di lino
Sul terrazzo al mattino bacia il vento sul viso
Che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso
La madre assorta mentre ascolta il marito
Venuti da tempo dal paese nativo
Ne conservano ancora un legame tribale
Una morale sociale oltre il concetto divino
Dafne è cresciuta e sogna il mondo perché sa che è un quadro
Vuole dipingerlo qua a mano e con colori a caso
Il piccolo seno sotto il nero del raso
Si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio
A tredici anni il mondo è grande, pulsa il suo respiro
E fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro
Il ruolo di figlia ed un sogno sincero
I suoi cavalli di frisia sul fronte dell'ego (sì)
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse 'sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva
Gli occhi più tristi da un mondo che vuol
Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea
Volata via come un'idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì)
E il vento sa cantare (sì, sì)
E ci può raccontare (sì, sì)
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando (sì, sì)
Come le disse il padre (sì, sì)
Tu non potrai scappare (sì, sì)
Però potrò contare, uno, due, tre, quattro
"Dafne sei grande", dice il padre: "Il tuo destino è scritto
Come tua madre, tante altre, onorerai un diktat
La tradizione, il rispetto, il giudizio
Sposerai qua un paesano più vecchio, più ricco"
Voleva dirgli: "Sai papà non siamo tutti uguali
Andremmo interpretati molti modi come i quadri
Andremmo interpellati in molti casi più degli avi
Io mi rifiuto sappi non siamo tutti schiavi"
E intanto piove fuori il vento suona i frassini
E il padre appoggia le parole come massi, sì
Che cadono dove (no, no) non fanno rumore
Ma una mole che si accumula a tumurarle il cuore
Lei con tre mesi ha promesso una cosa
Ora che più una figlia è una promessa sposa
(Fuori il vento di bora dentro un cielo che tuona)
Ehi se cede adesso ha perso, sa che ha una scelta sola
Fermala in alto, Dafne guarda quale volta il mondo
Ora che sente il vento in volto e vede lo strapiombo
Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto
Non senti il vuoto sotto, sei hai tutto vuoto attorno
Sale in terrazzo, guarda giù in basso
Muove di un passo, Dafne non guarda
Dafne sa contare, conta due, tre, quattro
Dafne non c'è più, si è trasformata in aria
E quando rise e quando finse e quando lo decise
E quando disse 'sto destino non avrà mai fine
E quando spinse, quando visse, quando un seno mise aveva
Gli occhi più tristi del mondo che vuol
Piccola dea, piccola schiuma sull'alta marea
Volata via come un'idea
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel (eh, sì)
E il vento sa cantare (sì, sì)
E ci può raccontare (sì, sì)
Le mille storie amare
Come, dove, perché, quando (sì, sì)
Come le disse il padre (sì, sì)
Tu non potrai scappare (sì, sì)
Però potrò contare, uno, due, tre, quattro (Dafne)
❤
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