Sono tornato a vederti per cercar di capir meglio cos'è c nell:oem ovvero che cosa "si sposta" da qui ad altrove. Sin qui mi ero convinto che la perturbazione di campo in A determinasse una perturbazione nel suo intorno, tale che, non si ha lo spostamento di materia (come in meccanica) ma di emergia ma, di fatto, questo spostamento, non è altro che un eccitamento di atomi o di altri campi con cui interagisce la perturbazione. In definitiva, che c non è un elemento (anche) materiale della luce, ma uno stato dei campi che interagiscono, dando luogo ad un fenoneno fisico e cioè un tempo intercorrente tra due ststi eccitati, l'uno dall'altro tale che lo spazio percorso dall'eccitazione, tra A e B è c, che corrisponde (anche) alla velocità della luce. In questo c'è anche spostamento di fotoni, non massici (ma dotati di quantità di moto, in rapporto all'energia che trasportano) che si "vedono" quando interferiscono con altri campi quantici. Qui, invece, se non ho capito male, la perturbazione è muntiforme e rispetto al luogo in cui si trova, gli altri luoghi circostanti ne percepiscono la variazione di campo ciclica, in ragione delle posizioni n volte superiori a quella; massima nel punto di origine e la metà a 1\2 di lambda di distanza e così via. Quindi l'intensità della variazione non è da rapportare alla posizione della particella, ma solo alla perturbazione che A genera in B. È così?
Buongiorno. Quindi, potre anche immaginare che all'origine del tutto vi sia stata una concentrazione di cariche che hanno originato un campo elettrico da cui, poi, ne é derivato un campo eletttomagnetico che si autosostiene e si propaga nel tempo. Ma affinché questo perduri é necessario che non vi siano "attriti" o vi sia un'altra forma elettroenergetica che alimenti l'oscillazione della carica. È corretto immaginare che gli attriti siano costituuti dalle interazioni dell'onda elettromagnetica e l'origine dell'onda dalla luce delle stelle e che tutto questo nasconda un "magico" equilibrio tra eventi di interazioni elettromagnetiche?
Scusi la domanda forse sciocca, ma pensare che una sola oscillazione produca un'onda che si sostiene all'infinito, non ci porta a creare energia infinita?
Considerato un sistema di riferimento solidale con gli elettroni , per un osservatore su questo sistema la carica + si muove verso sinistra ed e' lei che genera un campo magnetico? Intendo la carica positiva singola.
Certo! Ricorda che le cariche generano sempre un campo elettrico sia che sono ferme sia che sono in movimento. In più se nel tuo sistema di riferimento si muovono generano anche un campo magnetico!
Perfetto. Ora ho capito. Solo col tuo video .
Sei bravissimo caxxo. Spettacolare, Ce l'hai nel sangue la divulgazione
Sono tornato a vederti per cercar di capir meglio cos'è c nell:oem ovvero che cosa "si sposta" da qui ad altrove.
Sin qui mi ero convinto che la perturbazione di campo in A determinasse una perturbazione nel suo intorno, tale che, non si ha lo spostamento di materia (come in meccanica) ma di emergia ma, di fatto, questo spostamento, non è altro che un eccitamento di atomi o di altri campi con cui interagisce la perturbazione.
In definitiva, che c non è un elemento (anche) materiale della luce, ma uno stato dei campi che interagiscono, dando luogo ad un fenoneno fisico e cioè un tempo intercorrente tra due ststi eccitati, l'uno dall'altro tale che lo spazio percorso dall'eccitazione, tra A e B è c, che corrisponde (anche) alla velocità della luce.
In questo c'è anche spostamento di fotoni, non massici (ma dotati di quantità di moto, in rapporto all'energia che trasportano) che si "vedono" quando interferiscono con altri campi quantici.
Qui, invece, se non ho capito male, la perturbazione è muntiforme e rispetto al luogo in cui si trova, gli altri luoghi circostanti ne percepiscono la variazione di campo ciclica, in ragione delle posizioni n volte superiori a quella; massima nel punto di origine e la metà a 1\2 di lambda di distanza e così via. Quindi l'intensità della variazione non è da rapportare alla posizione della particella, ma solo alla perturbazione che A genera in B.
È così?
Buongiorno.
Quindi, potre anche immaginare che all'origine del tutto vi sia stata una concentrazione di cariche che hanno originato un campo elettrico da cui, poi, ne é derivato un campo eletttomagnetico che si autosostiene e si propaga nel tempo.
Ma affinché questo perduri é necessario che non vi siano "attriti" o vi sia un'altra forma elettroenergetica che alimenti l'oscillazione della carica.
È corretto immaginare che gli attriti siano costituuti dalle interazioni dell'onda elettromagnetica e l'origine dell'onda dalla luce delle stelle e che tutto questo nasconda un "magico" equilibrio tra eventi di interazioni elettromagnetiche?
Scusi la domanda forse sciocca, ma pensare che una sola oscillazione produca un'onda che si sostiene all'infinito, non ci porta a creare energia infinita?
Considerato un sistema di riferimento solidale con gli elettroni , per un osservatore su questo sistema la carica + si muove verso sinistra ed e' lei che genera un campo magnetico? Intendo la carica positiva singola.
Certo! Ricorda che le cariche generano sempre un campo elettrico sia che sono ferme sia che sono in movimento. In più se nel tuo sistema di riferimento si muovono generano anche un campo magnetico!
@@alezionedimatematicaefisic7 Grazie per la risposta immediata, buon lavoro
non la capirò mai questa cosa :)))
Devi tornare a scuola e cambiare professori
Ma chi ?