Tive a felicidade de assistir Raimondi na Gioconda de Ponchielli no Teatro Municipal de São Paulo. Grande elenco , cenário guarda roupa com a equipe do Teatro São Carlos de Nápoles. Era época do milagre econômico e o prefeito era o competente Engenheiro e grande pianista Paulo Maluf. Saudades daquele tempo. Felizmente temos a Internet.
Tantissime… capita. Non si capisce se per errore o se per fare uno “sgambetto”, comunque sia andata, Ghiringhelli la pagò cara non solo economicamente, ma anche a livello di immagine.
Grazie per questo video. Anch'io penso che il problema non fosse la Gelida Manina abbassata non fosse che Karajan aveva lavorato diverse volte con Di Stefano tra cui la leggendaria Lucia con la Callas nel 55 dove aveva abbassato tutta la scena finale e lavorerà ancora con lui nel 67( o 68?) per la meravigliosa incisione di Tosca con la Price e Taddei...
Bel contributo Diana, come sempre; al di la’ degli aspetti di gossip, di cui questa storia e’ intrisa, se ci soffermiamo ai soli aspetti vocali, ritengo la scelta di Karajan del tutto corretta. Al pari di Pavarotti - il Pavarotti anni ‘70 - Gianni Raimondi e’ stato il più grande Rodolfo mai esistito. Aggiungerei Björling, che comunque fa storia a sé. La parte richiede una voce assolutamente svettante, di timbro argenteo, facile all’acuto, che non solo deve risuonare altissima nel celebre DO dell’aria, ma in molte altre parti, vedi il duetto Oh soave fanciulla o alla locanda da Momus; il buon Pippo nazionale e’ stato forse la più bella voce di Tenore mai avuta, ma voce più maschia e drammatica, di un pathos più affine a Cavaradossi o ad Edgardo della Lucia, una voce che sapeva esprimere mille sfumature e sentimenti ma che non era così efficace in una parte se vogliamo monolitica, come e’ appunto quella di Rodolfo in Boheme.
Buon giorno Diana. Io negli anni '80 sono stato un allievo di Gianni Raimondi persona che ho quindi frequentato assiduamente e che confermo fosse molto aderente alla descrizione che ne ha fatto lei. Riguardo La Bohème di cui si sta parlando, ricordo perfettamente che un giorno Gianni mi disse, usando sostanzialmente le parole che seguiranno, "...dicono che nella Bohème della Scala diretta Karajan io abbia sostituito Di Stefano. Sono balle! In quella Bohème ero previsto io". Quindi, stando a quello che mi disse Gianni, la versione a cui lei dà credito è quella vera.
La voce Di Di Stefano nel 1963 era effettivamente danneggiata e non poteva più permettersi acuti decenti.la organizzazione vocale di Raimondi al contrario era inossidabile!
@@massimoguzzonato6534 Pavarotti, con cui ero in contatto, quando seppe che stavo studiando con Raimondi mi disse: "che c...o stai studiando con il tenore più tecnico che ci sia...")
Stavo ascoltando la tua Desdemona, sul mare calabro, Amantea, al tramonto e con il vulcano Sttomboli all'orizzonte. L'insieme, pura bellezza. Ed è apparso il tuo video. Eh si, Pippo è quello che pare più in linea... Buone vacanze e riposati e divertiti...domani torno tra le mie Toni
Gianni Raimondi è stato un tenore molto valido a mio avviso, forse persino piuttosto sottovalutato, direi anche a causa del basso profilo del cantante stesso. Il suo Rodolfo è stato comunque molto bello, inoltre della regia di Zeffirelli con questo cast, sempre con Karajan sul podio, dovrebbe esser stata realizzata una versione cinematografica. Da parte sua, il salisburghese doveva avere senz'altro un certo carattere autoritario, a cui non mancò forse un certo esibizionismo, tuttavia non credo che ci siano dubbi sul fatto che Karajan sia stato un protagonista della direzione novecentesca, un vero e proprio professionista, che pure non fu esente da critiche per scelte di cast (più che altro quelle del "Karajan revisionista" degli anni '80): personalmente faticherei ad immagirlo mentre sostiene che Puccini stesso abbia "sbagliato", almeno in questo caso
Sono assolutamente d’accordo con lei sia per quel che riguarda Raimondi, sia per la dichiarazione di Karajan. Faccio davvero fatica a credere che possa aver detto che Puccini avesse sbagliato. A volte i posteri romanzano, anche perché un’affermazione simile fa sicuramente più scalpore di un semplice errore del teatro.
Buone vacanze, cara Diana ! Io ho una lettura che si basa su un dato di fatto, penso, indiscutibile : le condizioni vocali del grande Pippo non erano più, ahimé, quelle del periodo d' oro 1949 - 1956 e Karajan ne era consapevole... Per la sua innovativa interpretazione dello spartito pucciniano, rimasta insuperata, a mio avviso, occorreva un Rodolfo come Raimondi o come Pavarotti. Certo, l' errore di Ghiringhelli è stato grossolano, ma poi, in sintesi, ci ha rimesso solo lui !!!
Si si, concordo. Non era più al super top come negli anni precedenti, appunto per diverse problematiche sue, ma era comunque ancora un grandissimo cantante, un artista eccelso, ce ne avessimo oggi così... non lo ripeterò mai abbastanza. E Ghiringhelli.. approfondirò ancora qualche argomento su di lui, a parte il contributo fondamentale al Teatro alla Scala, ma anche tutti i suoi battibecchi con la Callas sono.... particolarissimi! Oltre a darci uno spaccato vivo su com'era l'età dell'oro della lirica!
Infatti! Ghiringhelli non era nuovo a fare il doppio gioco, creare casini e poi lasciare che la colpa ricadesse su altri...pensiamo alla famosa questione della quinta recita di sonnambula al festival di Edimburgo nel '57! In tutto ciò resta leggendario il gesto di Maria nel Pirata del 31 maggio '58, quando pronunciò "là vedete il palco funesto" puntando il dito verso il palco della sovrintendenza!!😂😂❤❤❤❤Grazie e buona estate a te Diana e a tutti😊@@Unosguardoalpassato
Credo che il pasticcio lo abbia creato Ghiringhelli perché, nonostante ci fosse un direttore artistico come Siciliani, Ghiringhelli aveva fatto delle promesse a Di Stefano all'insaputa di Karajan. C'è un ulteriore episodio per questa Boheme storica cioè che dopo la prima la Ratti si ritiro' e io subentrai come Musetta. Da allora quella Musetta con Karajan sono io che l'ho impersonata
È un onore conoscerla e poter avere la sua testimonianza. Mi farebbe piacere poterla contattare, magari per un’intervista. Sarebbe disponibile? Le lascio la mia mail: 1sguardoalpassato@gmail.com
Le recite dal 7 aprile 1964 le canto' Graziella Sciutti alla quale Karajan bacio' la mano in proscenio dopo gli applausi...e la Freni si adombro'. Me lo racconto' la Sciutti in persona.
Nel 1963 ci fu un gran pasticcio tra La Scala (ovvero Ghiringhelli), von Karajan e Di Stefano a proposito di una Bohéme. Molti "detrattori" di Di Stefano utilizzano questo episodio a loro uso e consumo, decontestualizzandolo e inventando storie basate per lo più su fandonie e pettegolezzi. Le pagine del Corrierre della Sera aiutano a ricostruire la storia come è andata. Nel 1962 La Scala aveva già annunciato la presenza di Giuseppe Di Stefano in Bohéme (articoli del 10 e 18 novembre 1962), quindi quanto dichiarato da Di Stefano nel gennaio successivo conferma che Ghiringhelli aveva preso accordi ben precisi con lui. Il problema è che lo stesso Ghiringhelli non aveva informato Karajan che, nel frattempo, aveva chiesto a Gianni Raimondi di interpretare Rodolfo. E' stato un gran pasticcio causato da Ghiringhelli che, non per niente, tirò fuori di tasca sua 6 milioni per risarcire Di Stefano del torto subìto (articolo del 31 gennaio 1963). I suddetti "detrattori" sostengono invece scioccamente che Karajan non avesse voluto Di Stefano per una questione legata al DO finale del primo atto: peccato che Karajan non disse mai nulla di tutto ciò (articolo del 28 gennaio 1963). Non è però corretta l’affermazione per cui nel 1963 Di Stefano diradò i propri impegni operistici. In quell’anno fece Luisa Miller (Palermo), Tosca (Ginevra), Cavalleria Rusticana (Palermo), Tosca (Palermo), Werther (Genova), La Bohéme (Torino), Tosca (Dublino), La Boheme (Londra), Un Ballo in Maschera (Hartford), Un Ballo in Maschera (Dallas), Un Ballo in Maschera (Philadelphia), Manon (Trieste), concerti a Parigi, Amsterdam, Vienna, Londra, New York, Chicago e varie sessioni di registrazioni in studio.
Io ho avuto la fortuna di vedere quella recita, preferivo vedere Il Pippo nazionale, ma Raimondi fece la sua bella figura con nel do lucente e luminoso. Certo non aveva il colore accattivante di DiStefano.
@@cesarebaggio350 che fortuna averli ascoltati dal Vivo beato voi e i miei melomani paesani ! Però con il Grande Pippo almeno ci ho parlato! Meglio che niente! 😂
Il punto,gentile Signora Laura, è che la verità non verrà mai a galla, tanto più che Karajan accetto' Di Stefano in altre occasioni,credo anche nella Tosca con la Price, però bisogna dire che il Pippo nazionale aveva ormai intrapreso quella discesa vocale che cercava di rimediare con quella passione che aveva nel canto , molte volte doveva interrompere registrazioni vedi il Mefistofele,Francesca da Rimini ecc forse Karajan fu preso dal dubbio che non fosse più all altezza, grazie per i suoi video sempre interessanti un caro saluto
Mi viene da ridere quando si parla senza conoscere i fatti,nessuno neprina ne dopo a cantato la bohem meglio di Di Stefano la fine del terzo atto ci dice l'immensità di Di Stefano,ciò non toglie che per tutti i cantanti ce un inizio ed una fine,cmq chi parla male di Di Stefano non ama la lirica,
Molto probabile ma nulla di accertato, anche perchè quello sgambetto gli costò parecchio caro, non solo a livello economico, ma anche a livello di immagine. Ben ritrovato!😁
@@Unosguardoalpassato grazie, e scusami se sono apparso senza salutare, ma l'avrei fatto adesso. Ti trovo in ottima forma, mi fa proprio piacere, e ti auguro un buon riposo. Però fino a ferragosto è lunga, un pò mancherai.
Di Stefano, oltre al grande valore artistico, era anche simpatico e schietto.La mia opinione è meglio espressa da quello che ci aspetta nell' Aldilà: Paradiso: meccanici tedeschi, chef francesi, amanti italiani e organizzatori inglesi. Inferno: meccanici francesi, chef inglesi, amanti tedeschi e organizzatori italiani. Buone Vacanze Diana.
Il pur grande Raimondi( vedi Puritani)sostituì ancora Di Stefano nella famosa Traviata Visconti-Callas perché Pippo non gradiva alcune trovate della regia😮😮
@@mariagasparrini223 Mi sa tanto che più della regia di Visconti,non gradi il delirio che scatenò la Maria. Questo è il mio pensier, incredibile ma ver Buona giornata
con tutto il rispetto, preferisco Gianni Raimondi, più professionale e non amante del gossip. Voglio precisare che la Callas non cantò MAI Bohème in teatro. Fece l'incisione con Di Stedano e Panerai. Possiedo il 33 giri.
Se intende che dal 100% era passato al 95% si… ma di certo niente a che vedere con il tracollo della Callas. Purtroppo le voci subiscono un declino, com’è normale che sia.. a parte Pavarotti, forse l’unico ad aver mantenuto la freschezza timbrica dei 30 anni per tutta la sua vita..
Il punto,gentile Signora Laura, è che la verità non verrà mai a galla, tanto più che Karajan accetto' Di Stefano in altre occasioni,credo anche nella Tosca con la Price, però bisogna dire che il Pippo nazionale aveva ormai intrapreso quella discesa vocale che cercava di rimediare con quella passione che aveva nel canto , molte volte doveva interrompere registrazioni vedi il Mefistofele,Francesca da Rimini ecc forse Karajan fu preso dal dubbio che non fosse più all altezza, grazie per i suoi video sempre interessanti un caro saluto
Molto interessante! Sempre mi è piaciuto La Boheme Karajan-Raimondi-Freni.
Ne sono felice! In effetti, un grande cast!
Tive a felicidade de assistir Raimondi na Gioconda de Ponchielli no Teatro Municipal de São Paulo. Grande elenco , cenário guarda roupa com a equipe do Teatro São Carlos de Nápoles. Era época do milagre econômico e o prefeito era o competente Engenheiro e grande pianista Paulo Maluf. Saudades daquele tempo. Felizmente temos a Internet.
Storia veramente singolare; ma a ben vedere chissà quante altre ce ne saranno state, nell'ambiente.
Tantissime… capita. Non si capisce se per errore o se per fare uno “sgambetto”, comunque sia andata, Ghiringhelli la pagò cara non solo economicamente, ma anche a livello di immagine.
Grazie per questo video. Anch'io penso che il problema non fosse la Gelida Manina abbassata non fosse che Karajan aveva lavorato diverse volte con Di Stefano tra cui la leggendaria Lucia con la Callas nel 55 dove aveva abbassato tutta la scena finale e lavorerà ancora con lui nel 67( o 68?) per la meravigliosa incisione di Tosca con la Price e Taddei...
Bel contributo Diana, come sempre; al di la’ degli aspetti di gossip, di cui questa storia e’ intrisa, se ci soffermiamo ai soli aspetti vocali, ritengo la scelta di Karajan del tutto corretta.
Al pari di Pavarotti - il Pavarotti anni ‘70 - Gianni Raimondi e’ stato il più grande Rodolfo mai esistito. Aggiungerei Björling, che comunque fa storia a sé.
La parte richiede una voce assolutamente svettante, di timbro argenteo, facile all’acuto, che non solo deve risuonare altissima nel celebre DO dell’aria, ma in molte altre parti, vedi il duetto Oh soave fanciulla o alla locanda da Momus; il buon Pippo nazionale e’ stato forse la più bella voce di Tenore mai avuta, ma voce più maschia e drammatica, di un pathos più affine a Cavaradossi o ad Edgardo della Lucia, una voce che sapeva esprimere mille sfumature e sentimenti ma che non era così efficace in una parte se vogliamo monolitica, come e’ appunto quella di Rodolfo in Boheme.
Buon giorno Diana.
Io negli anni '80 sono stato un allievo di Gianni Raimondi persona che ho quindi frequentato assiduamente e che confermo fosse molto aderente alla descrizione che ne ha fatto lei.
Riguardo La Bohème di cui si sta parlando, ricordo perfettamente che un giorno Gianni mi disse, usando sostanzialmente le parole che seguiranno, "...dicono che nella Bohème della Scala diretta Karajan io abbia sostituito Di Stefano. Sono balle! In quella Bohème ero previsto io".
Quindi, stando a quello che mi disse Gianni, la versione a cui lei dà credito è quella vera.
La voce Di Di Stefano nel 1963 era effettivamente danneggiata e non poteva più permettersi acuti decenti.la organizzazione vocale di Raimondi al contrario era inossidabile!
@@massimoguzzonato6534
Pavarotti, con cui ero in contatto, quando seppe che stavo studiando con Raimondi mi disse: "che c...o stai studiando con il tenore più tecnico che ci sia...")
Veramente due tenori di prima linea
16:24
Concordo!
Stavo ascoltando la tua Desdemona, sul mare calabro, Amantea, al tramonto e con il vulcano Sttomboli all'orizzonte. L'insieme, pura bellezza. Ed è apparso il tuo video. Eh si, Pippo è quello che pare più in linea...
Buone vacanze e riposati e divertiti...domani torno tra le mie
Toni
Karajan foi um grande maestro mundialmente famoso , já Di Stefano não é dos meus cantores preferidos e de Raimondi pouco conheço a sua obra!❤🌷🇵🇹
Allora suggerisco di ascoltare anche Gianni Raimondi, voce davvero bella, un artista eccellente!
Gianni Raimondi è stato un tenore molto valido a mio avviso, forse persino piuttosto sottovalutato, direi anche a causa del basso profilo del cantante stesso. Il suo Rodolfo è stato comunque molto bello, inoltre della regia di Zeffirelli con questo cast, sempre con Karajan sul podio, dovrebbe esser stata realizzata una versione cinematografica. Da parte sua, il salisburghese doveva avere senz'altro un certo carattere autoritario, a cui non mancò forse un certo esibizionismo, tuttavia non credo che ci siano dubbi sul fatto che Karajan sia stato un protagonista della direzione novecentesca, un vero e proprio professionista, che pure non fu esente da critiche per scelte di cast (più che altro quelle del "Karajan revisionista" degli anni '80): personalmente faticherei ad immagirlo mentre sostiene che Puccini stesso abbia "sbagliato", almeno in questo caso
Sono assolutamente d’accordo con lei sia per quel che riguarda Raimondi, sia per la dichiarazione di Karajan. Faccio davvero fatica a credere che possa aver detto che Puccini avesse sbagliato. A volte i posteri romanzano, anche perché un’affermazione simile fa sicuramente più scalpore di un semplice errore del teatro.
Raimondi era più bravo di Pippo; solo che non si è mai dato al gossip.
era migliore di Di Stefano.
Concordo in pieno, ottima analisi
@@marisarossi6692più bravo di Di Stefano? Stai fuori?
Buone vacanze, cara Diana ! Io ho una lettura che si basa su un dato di fatto, penso, indiscutibile : le condizioni vocali del grande Pippo non erano più, ahimé, quelle del periodo d' oro 1949 - 1956 e Karajan ne era consapevole... Per la sua innovativa interpretazione dello spartito pucciniano, rimasta insuperata, a mio avviso, occorreva un Rodolfo come Raimondi o come Pavarotti. Certo, l' errore di Ghiringhelli è stato grossolano, ma poi, in sintesi, ci ha rimesso solo lui !!!
Si si, concordo. Non era più al super top come negli anni precedenti, appunto per diverse problematiche sue, ma era comunque ancora un grandissimo cantante, un artista eccelso, ce ne avessimo oggi così... non lo ripeterò mai abbastanza.
E Ghiringhelli.. approfondirò ancora qualche argomento su di lui, a parte il contributo fondamentale al Teatro alla Scala, ma anche tutti i suoi battibecchi con la Callas sono.... particolarissimi! Oltre a darci uno spaccato vivo su com'era l'età dell'oro della lirica!
@@Unosguardoalpassato io voglio sapere i battibecchi che aveva con Maria! :)
Infatti! Ghiringhelli non era nuovo a fare il doppio gioco, creare casini e poi lasciare che la colpa ricadesse su altri...pensiamo alla famosa questione della quinta recita di sonnambula al festival di Edimburgo nel '57! In tutto ciò resta leggendario il gesto di Maria nel Pirata del 31 maggio '58, quando pronunciò "là vedete il palco funesto" puntando il dito verso il palco della sovrintendenza!!😂😂❤❤❤❤Grazie e buona estate a te Diana e a tutti😊@@Unosguardoalpassato
Credo che il pasticcio lo abbia creato Ghiringhelli perché, nonostante ci fosse un direttore artistico come Siciliani, Ghiringhelli aveva fatto delle promesse a Di Stefano all'insaputa di Karajan. C'è un ulteriore episodio per questa Boheme storica cioè che dopo la prima la Ratti si ritiro' e io subentrai come Musetta. Da allora quella Musetta con Karajan sono io che l'ho impersonata
È un onore conoscerla e poter avere la sua testimonianza. Mi farebbe piacere poterla contattare, magari per un’intervista. Sarebbe disponibile? Le lascio la mia mail: 1sguardoalpassato@gmail.com
Le recite dal 7 aprile 1964 le canto' Graziella Sciutti alla quale Karajan bacio' la mano in proscenio dopo gli applausi...e la Freni si adombro'. Me lo racconto' la Sciutti in persona.
Nel 1963 ci fu un gran pasticcio tra La Scala (ovvero Ghiringhelli), von Karajan e Di Stefano a proposito di una Bohéme. Molti "detrattori" di Di Stefano utilizzano questo episodio a loro uso e consumo, decontestualizzandolo e inventando storie basate per lo più su fandonie e pettegolezzi. Le pagine del Corrierre della Sera aiutano a ricostruire la storia come è andata. Nel 1962 La Scala aveva già annunciato la presenza di Giuseppe Di Stefano in Bohéme (articoli del 10 e 18 novembre 1962), quindi quanto dichiarato da Di Stefano nel gennaio successivo conferma che Ghiringhelli aveva preso accordi ben precisi con lui. Il problema è che lo stesso Ghiringhelli non aveva informato Karajan che, nel frattempo, aveva chiesto a Gianni Raimondi di interpretare Rodolfo. E' stato un gran pasticcio causato da Ghiringhelli che, non per niente, tirò fuori di tasca sua 6 milioni per risarcire Di Stefano del torto subìto (articolo del 31 gennaio 1963). I suddetti "detrattori" sostengono invece scioccamente che Karajan non avesse voluto Di Stefano per una questione legata al DO finale del primo atto: peccato che Karajan non disse mai nulla di tutto ciò (articolo del 28 gennaio 1963).
Non è però corretta l’affermazione per cui nel 1963 Di Stefano diradò i propri impegni operistici. In quell’anno fece Luisa Miller (Palermo), Tosca (Ginevra), Cavalleria Rusticana (Palermo), Tosca (Palermo), Werther (Genova), La Bohéme (Torino), Tosca (Dublino), La Boheme (Londra), Un Ballo in Maschera (Hartford), Un Ballo in Maschera (Dallas), Un Ballo in Maschera (Philadelphia), Manon (Trieste), concerti a Parigi, Amsterdam, Vienna, Londra, New York, Chicago e varie sessioni di registrazioni in studio.
Io questa vicenda non la conoscevo.
Sei bravissima. E vieni a chioggia per le vacanze. Ti porto a Venezia
😊
Si penso proprio che sia andata come disse Pippo ( Di Stefano) !Giringhelli sbaglio e pago lui ! Buone ferie!
Grazie Massimo!
Io ho avuto la fortuna di vedere quella recita, preferivo vedere
Il Pippo nazionale, ma Raimondi fece la sua bella figura con nel do lucente e luminoso. Certo non aveva il colore accattivante di DiStefano.
@@cesarebaggio350 che fortuna averli ascoltati dal Vivo beato voi e i miei melomani paesani ! Però con il Grande Pippo almeno ci ho parlato! Meglio che niente! 😂
@@cesarebaggio350Rodolfo non canta solo il Do acuto. Raimondi a confronto di Di Stefano era un pezzo di legno.
Il punto,gentile Signora Laura, è che la verità non verrà mai a galla, tanto più che Karajan accetto' Di Stefano in altre occasioni,credo anche nella Tosca con la Price, però bisogna dire che il Pippo nazionale aveva ormai intrapreso quella discesa vocale che cercava di rimediare con quella passione che aveva nel canto , molte volte doveva interrompere registrazioni vedi il Mefistofele,Francesca da Rimini ecc forse Karajan fu preso dal dubbio che non fosse più all altezza, grazie per i suoi video sempre interessanti un caro saluto
gentile signora Laura, da tempo mi scervello per capire se il suo accento sia sardo o calabrese.In ogni caso la sua pronuncia est molto gradevole.
Mi viene da ridere quando si parla senza conoscere i fatti,nessuno neprina ne dopo a cantato la bohem meglio di Di Stefano la fine del terzo atto ci dice l'immensità di Di Stefano,ciò non toglie che per tutti i cantanti ce un inizio ed una fine,cmq chi parla male di Di Stefano non ama la lirica,
Quindi ghiringhelli avrebbe cercato di fare uno sgambetto a di stefano per vecchi dissapori, o mi sfugge qualcosa?
Molto probabile ma nulla di accertato, anche perchè quello sgambetto gli costò parecchio caro, non solo a livello economico, ma anche a livello di immagine.
Ben ritrovato!😁
@@Unosguardoalpassato grazie, e scusami se sono apparso senza salutare, ma l'avrei fatto adesso. Ti trovo in ottima forma, mi fa proprio piacere, e ti auguro un buon riposo. Però fino a ferragosto è lunga, un pò mancherai.
Hai miei tempi girava che DI Stefano cantava con le mani in tasca
Di Stefano, oltre al grande valore artistico, era anche
simpatico e schietto.La mia
opinione è meglio espressa
da quello che ci aspetta nell'
Aldilà:
Paradiso: meccanici tedeschi,
chef francesi, amanti italiani e
organizzatori inglesi.
Inferno: meccanici francesi,
chef inglesi, amanti tedeschi e
organizzatori italiani.
Buone Vacanze Diana.
Il pur grande Raimondi( vedi Puritani)sostituì ancora Di Stefano nella famosa Traviata Visconti-Callas perché Pippo non gradiva alcune trovate della regia😮😮
Eheh… anche questa è da approfondire 😉
@@mariagasparrini223
Mi sa tanto che più della regia di Visconti,non gradi il delirio che scatenò la Maria.
Questo è il mio pensier, incredibile ma ver
Buona giornata
È molto probabile che anche quello contribuì! Volevo solo sottolineare le sostituzioni Di Stefano _ Raimondi.
con tutto il rispetto, preferisco Gianni Raimondi, più professionale e non amante del gossip. Voglio precisare che la Callas non cantò MAI Bohème in teatro. Fece l'incisione con Di Stedano e Panerai. Possiedo il 33 giri.
Gia declinante
Se intende che dal 100% era passato al 95% si… ma di certo niente a che vedere con il tracollo della Callas. Purtroppo le voci subiscono un declino, com’è normale che sia.. a parte Pavarotti, forse l’unico ad aver mantenuto la freschezza timbrica dei 30 anni per tutta la sua vita..
@@Unosguardoalpassato diciamo.o il 40
Sinceramente la voce di Raimondi, mi piace di più!
😊
Il punto,gentile Signora Laura, è che la verità non verrà mai a galla, tanto più che Karajan accetto' Di Stefano in altre occasioni,credo anche nella Tosca con la Price, però bisogna dire che il Pippo nazionale aveva ormai intrapreso quella discesa vocale che cercava di rimediare con quella passione che aveva nel canto , molte volte doveva interrompere registrazioni vedi il Mefistofele,Francesca da Rimini ecc forse Karajan fu preso dal dubbio che non fosse più all altezza, grazie per i suoi video sempre interessanti un caro saluto
Pardon per il nome Diana