𝗥𝗜𝗦𝗧𝗥𝗨𝗧𝗧𝗨𝗥𝗔𝗥𝗘 𝗶𝗹 𝗕𝗔𝗚𝗡𝗢: 𝗜𝗻𝗾𝘂𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁 𝗶 𝗲 𝗠𝘂𝗳𝗳𝗲. 𝗚𝗹𝗶 𝗜𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗩𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗲𝗰𝗰 𝗮𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗮𝘁𝗮

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  • Опубликовано: 23 июн 2024
  • All’interno del tuo bagno vi sono agenti inquinanti che in parte possono essere originati dai materiali (pareti, pavimenti, solai, arredi, etc…) contenuti, in parte causati dalla tua presenza.
    Materiali da costruzione e quelli costituenti gli arredi, in base al loro livello qualitativo e se non dotati di marchio di sostenibilità ambientale, possono emanare delle sostanze inquinanti (Composti Organici Volatili quali benzene, toluene, formaldeide, xilene, stirene, idrogeno solforato, etc).
    Il tuo vivere all’interno del bagno, il tuo metabolismo, il tuo respirare con l’inspirazione per utilizzare l’ossigeno (O2) contenuto all’interno dell’aria, e successivamente l’espirazione con scarto di anidride carbonica (CO2) e particelle d’acqua sotto forma di vapore, sono fonte di inquinamento.
    Il rimedio, che anche tu avrai utilizzato, è stato quello di aprire le finestre, per “arieggiare”.
    Per evitare l’inefficienza dei serramenti, si può pensare di passare o si è già passati a modelli più performanti, con telai a taglio termico e vetri-camera; a cassonetti coibentati: con ovvie conseguenze di condense e muffe.
    Questa scelta ti porta ad altri tipi di problemi:
    • Ove non vi è una buona permeabilità al vapore, si può creare condensa: la condensa genera muffe; da cui spore. Le spore provocano disturbi respiratori.
    • Il non corretto ricambio d’aria dà origine a due sindromi:
     Sick Building Syndrome ovvero “sindrome dell’edificio malato”, cioè un insieme di sintomi, di modesta entità, riferiti ad un numero elevato di persone.
     Multiple Chemical Sensibility ovvero la “sindrome da sensibilità chimica multipla”: intolleranza ad agenti chimici normalmente tollerati.
    Se vuoi evitare questi problemi, puoi o tenere sempre aperte le finestre, con ovvi problemi di caldo d’estate e freddo d’inverno, o adottare un Impianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).
    Esso, nella forma più semplice in un unico ambiente, è costituito da due ventilatori di cui uno (premente o di immissione) provvede ad immettere aria nuova proveniente dall’esterno e l’altro (aspirante o estrattore), ad allontanare l’aria verso l’esterno.
    La VMC nella forma più complessa all’interno di un appartamento interno assume la seguente configurazione:
    • RECUPERATORE cuore della VMC, costituito da uno scambiatore di calore e da due ventilatori:
     nello scambiatore, il flusso d’aria più caldo (a maggiore entalpia; l’entalpia è la quantità di energia che un fluido o corpo scambia con l’ambiente) cede calore al flusso più freddo (a minore entalpia).
     i due ventilatori, si occupano di convogliare i flussi d’aria.
    • CANALI di immissione per la distribuzione dell’aria nuova e di estrazione, per l’allontanamento dell’aria usata;
    Inoltre, puoi dotare gli ambienti di sonde d’umidità, che permettono di attivare/disattivare la VMC in ragione del livello di umidità della stanza.
    Nelle ristrutturazioni, quando vi è sia mancanza di spazio, o si vuole evitare interventi invasivi, o per scongiurare eccessive perdite di pressione, o per garantire che venga recapitata una corretta quantità d’aria, o per contenere i costi, si possono adottare sistemi più semplici:
    • VMC decentralizzata a semplice flusso e a sola estrazione: dispositivo a singolo canale che lavora localmente, per la sola estrazione di piccoli volumi d’aria: il tipico aeratore da bagno. Alcuni sono equipaggiati di igrostato, e si attivano oltre una certa soglia di umidità nell’ambiente. Non dispongono di un recuperatore di calore
    • VMC puntuale a flusso alternato: dispositivo che lavora localmente nell’ambiente di installazione. L’alternanza della rotazione ciclica della ventola gestisce in tempi differenti l’immissione d’aria di rinnovo e l’estrazione d’aria viziata. La presenza di uno scambiatore permette la gestione dell’aria calda.
    • VMC puntuale a doppio flusso: come il precedente, con la differenza che il doppio canale permette la gestione simultanea dei flussi.
    Un impianto VMC, produce per il tuo bagno una fondamentale miglioria rispetto alla ventilazione naturale (“arieggiare”); i vantaggi che avrai sono:
    • Salubrità dell’aria presente in bagno, attraverso la filtrazione (ove presenti filtri antiparticolato) di polveri, batteri ed agenti inquinanti.
    • Ventilazione costante con riequilibrio dell’umidità interna, così da prevenire formazione di condense e muffe.
    • Recupero del calore, altrimenti dissipato con la ventilazione naturale.
    • Comfort acustico per il venir meno della necessità di aprire le finestre e subire la rumorosità esterna.
    “(…) 𝘦 𝘮𝘪 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘭 𝘦 𝘯𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪; 𝘦 𝘪𝘯𝘯𝘰𝘯𝘥𝘪 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘰𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘦 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘢𝘳𝘭𝘢! 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘢𝘤𝘦, 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘪 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘪, 𝘳𝘪𝘯𝘯𝘰𝘷𝘢 𝘭𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘦 𝘦 𝘳𝘢𝘭𝘭𝘦𝘨𝘳𝘢 𝘭'𝘢𝘯𝘪𝘮𝘰, 𝘨𝘪à 𝘴𝘪 𝘴𝘰𝘴𝘱𝘪𝘯𝘨𝘦 𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘭𝘮𝘰𝘯𝘪 .. ”(𝘎 𝘗𝘢𝘳𝘪𝘯𝘪)
    𝗥𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗴𝗻𝗼 𝗖𝗵𝗶𝗮𝘃𝗶 𝗶𝗻 𝗠𝗮𝗻𝗼 𝗦𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗣𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗔𝗹𝗹 𝗜𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗲
    𝗰𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮 𝗿𝘂𝗴𝗴𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗴𝗻𝗮 & 𝗴𝗶𝗮𝗻𝗳𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼 𝘀𝗰𝗮𝘁𝗶𝗴𝗻𝗮 𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝘁𝗲𝘁𝘁𝗶
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