Very lovely.i love luchesis music.its so lively ,exciting,deep but isnt loud or iritating like some of the so called greats.i can listen to his music while going to bed but i cant do that to haydn,beethoven and most of mozarts music.i never get tired of his music.the more i listen to his music the more he becomes one of my favorite composer along with vivaldi,campra,albinoni,handel,bach,saleiri,purcell ,lotti,giles
Pensate! Sconosciuto fino a qualche anno addietro. Questo la dice lunga sui Soloni della critica musicale contemporanea e non contemporanea. Grazie RUclips, Taboga, Plano.
Mah... secondo me è più importante sapere quanto ed in che modo la musica di Luchesi abbia influenzato l'epoca, più che un solo collega, per quanto illustre fosse...
Secondo la nota teoria di Taboga (www.andrealuchesi.it/andrealuchesi.it/link/ConferenzaVicenza.htm) Luchesi ha "regalato" musica a personaggi come Haydn e Mozart. La cosa mi stordisce. Persino la Jupiter! Ma ascoltando questi brani, sicuramente suoi, non si che notare come suonino molto simili a certi brani di Haydn e sicuramente, come nota Piras, si sente un po' di Beethoven. D'altra parte il nostro Luchesi era maestro a Bonn, quando Beethoven studiava musica... Solo noi italiani riusciamo a dimenticare così le nostre glorie passate. I tedeschi, al contrario, le esaltano, anche se talvolta sono spurie.
Allora, questa nota teoria di Taboga è stata demolita da tutti gli studiosi seri e ha lo stesso valore della teoria secondo cui i vaccini provocano l'autismo, teoria che ormai è inutile continuare a smentire perché ormai è entrata in circolo e ci sarà sempre qualche furbo a ritirarla fuori. Qualunque brano di qualunque contemporaneo, a livello superficiale, suona simile a quelli di FJH, WAM e LVB, perché il linguaggio era quello comune. Dopodiché, non è che tra 1750 e 1827 ci sono solo o capolavori (dei suddetti tre) o monnezza. Al contrario, è giusto e piacevole, senza sensazionalismi e con il dovuto senso delle proporzioni, cercare e godere di opere di tanti interessanti compositori. Questo, per esempio, è un brano di discreto livello, appunto né capolavoro né monnezza, che si muove con prudenza nel solco dell'idea iniziale.
Sono cresciuto a pane e Mozart, ma riconosco in Luchesi (non certo in questo Adagio, ad essere sincero) un'artista ingiustamente accantonato dalla Storia della Musica. Ed è questo l'unico merito che attribuisco ai vari B.T., Taboga e compagnia bella. Ma non trovo giusto giungere alla sua riabilitazione attraverso la denigrazione di artisti come Mozart e Haydn, la cui musica si eleva a livelli infinitamente più alti di quella del Nostro. Che poi Lui abbia ceduto per vile moneta la sua musica, è tutto da dimostrare. Peccato che coloro i quali vorrebbero e dovrebbero farlo, si siano screditati infarcendo di corbellerie il loro lavoro.
La musica di Luchesi dove è finita ? Una certa musicologia italiana non vuole in nessun modo che si studi in tal proposito. Esterofili certamente e attenti a scalfire i cosiddetti miti ?
@@santocarniti6607 Dove vuoi che sia finita. È tornata nel capiente polveroso baule che custodisce le partiture dei compositori non gratificati con gli stessi doni che Altri (Mozart in primis ma tanti tanti altri) hanno invece ricevuto a piene mani. Credo anche che responsabili di ciò siano i due esimi "musicologi" Bianchini e Trombetta, che con quel mare di corbellerie lo hanno più danneggiato che riscoperto. Piuttoso mi chiederei (ma francamente non ne sento la mancanza) dove sono finiti loro due e tutte le copie invendute dei loro poderosi tomi. 😂😂😂
Ma non spira proprio un bel niente! C'era un linguaggio comune su cui operavano pessimi, mediocri, discreti, eccellenti e geni! Con questa logica di chiunque si può dire che è stato plagiato/influenzato da chiunque!
@@fabiograssi670 Lo stile circolava, si influenzavano l'un l'altro, era come ai tempi del Rinascimento italiano. Mozart conobbe senz'altro Luchesi, scrisse per uno dei suoi concerti per cembalo un'apprezzabile cadenza; le cose vanno viste in un'ottica meno esclusiva e competitiva- noi, almeno, possiamo farlo, ora che questi grandi non ci sono più né devono preoccuparsi del loro avvenire terreno.
@@gianlucamarcialis3595 appunto... L'errore che spesso vedo fare dalla gente è che riconosce che gli autori del settecento avevano un linguaggio musicale comune e crede che si siano copiati a vicenda, ma ispirarsi non vuol dire copiarsi.
Temo che l'esecuzione non sia proprio ... all'altezza. Tuttavia da quel che si capisce non mi pare che siamo di fronte a uno snodo decisivo della storia della musica, bensì al prodotto di un onesto mestierante. E sinora non ho sentito nulla di Luchesi che possa giustificare le 'teorie' del signor Taboga. E se proprio ci si vuol guardare intorno e confrontare le date, magari si potrebbe ricordare che Haydn è nato nel 1732 e aveva dunque nove anni quando a Motta di Livenza nacque un genio incompreso dalla musicologia ufficiale. E nella Vienna del tempo (dove Luchesi, per quanto so, non mise mai piede, per lo meno in termini professionali) abbondavano sinfonisti austro-ungarici in grado di scrivere musica come questa, e/o anche migliore, ad esempio Florian Gassman, che scrisse anche molte opere per Venezia, dov'era molto stimato. Si vuole contestare la Vienna musicale del Settecento e oltre? lo si faccia, ma con argomenti migliori.
Condivido pienamente, ma come ho appena scritto si rassegni. Tra cento anni ancora qualcuno starà a menarla con le demenziali teorie del defunto Taboga. Inoltre, in youtube ho letto gente parlare di brani di Cannabich di desolante banalità che sembrava che stava a parlare dell'op. 131 di Beethoven. E' molto pericoloso questo appiattimento, questa in-distinzione.
Gradevole ma un po' banale e ripetitivo. Che c'entra Vivaldi? Luchesi è pienamente classico il suo è un linguaggio maturo per il 1768. le sue opere per tastiera ( forme i suoi migliori output) sono piuttosto influenzate da Galuppi. Sì Luchesi va studiato nel quadro del ruolo che gli italiani esercitarono nel secondo settecento in ambito austrotedesco.
Soavemente dolce e bello...……….Musica stupenda…..
magnifico... magnifico... magnifico
Vorrei far presente che questo delizioso movimento lento di Luchesi appartiene alla Sinfonia in Si bemolle maggiore e non in Re maggiore.
Love the smooth ending….Enjoyable. I will seek out more works by this composer..
lovely.
Beautiful Piece, the 1800's produced some of the best music in the history!!
This is so good I want to hear the whole work.
enter : Andrea Luchesi: Unpublished Symphonies and here this one in B-flat and five more.
Very lovely.i love luchesis music.its so lively ,exciting,deep but isnt loud or iritating like some of the so called greats.i can listen to his music while going to bed but i cant do that to haydn,beethoven and most of mozarts music.i never get tired of his music.the more i listen to his music the more he becomes one of my favorite composer along with vivaldi,campra,albinoni,handel,bach,saleiri,purcell ,lotti,giles
Pensate! Sconosciuto fino a qualche anno addietro. Questo la dice lunga sui Soloni della critica musicale contemporanea e non contemporanea. Grazie RUclips, Taboga, Plano.
Mah... secondo me è più importante sapere quanto ed in che modo la musica di Luchesi abbia influenzato l'epoca, più che un solo collega, per quanto illustre fosse...
BELO !!!
21-03-2013
Secondo la nota teoria di Taboga (www.andrealuchesi.it/andrealuchesi.it/link/ConferenzaVicenza.htm) Luchesi ha "regalato" musica a personaggi come Haydn e Mozart. La cosa mi stordisce. Persino la Jupiter! Ma ascoltando questi brani, sicuramente suoi, non si che notare come suonino molto simili a certi brani di Haydn e sicuramente, come nota Piras, si sente un po' di Beethoven. D'altra parte il nostro Luchesi era maestro a Bonn, quando Beethoven studiava musica... Solo noi italiani riusciamo a dimenticare così le nostre glorie passate. I tedeschi, al contrario, le esaltano, anche se talvolta sono spurie.
Allora, questa nota teoria di Taboga è stata demolita da tutti gli studiosi seri e ha lo stesso valore della teoria secondo cui i vaccini provocano l'autismo, teoria che ormai è inutile continuare a smentire perché ormai è entrata in circolo e ci sarà sempre qualche furbo a ritirarla fuori. Qualunque brano di qualunque contemporaneo, a livello superficiale, suona simile a quelli di FJH, WAM e LVB, perché il linguaggio era quello comune. Dopodiché, non è che tra 1750 e 1827 ci sono solo o capolavori (dei suddetti tre) o monnezza. Al contrario, è giusto e piacevole, senza sensazionalismi e con il dovuto senso delle proporzioni, cercare e godere di opere di tanti interessanti compositori. Questo, per esempio, è un brano di discreto livello, appunto né capolavoro né monnezza, che si muove con prudenza nel solco dell'idea iniziale.
Ma quali sono "gli studiosi seri ?"
Sono cresciuto a pane e Mozart, ma riconosco in Luchesi (non certo in questo Adagio, ad essere sincero) un'artista ingiustamente accantonato dalla Storia della Musica. Ed è questo l'unico merito che attribuisco ai vari B.T., Taboga e compagnia bella. Ma non trovo giusto giungere alla sua riabilitazione attraverso la denigrazione di artisti come Mozart e Haydn, la cui musica si eleva a livelli infinitamente più alti di quella del Nostro. Che poi Lui abbia ceduto per vile moneta la sua musica, è tutto da dimostrare. Peccato che coloro i quali vorrebbero e dovrebbero farlo, si siano screditati infarcendo di corbellerie il loro lavoro.
sei cresciuto a pane e mozart....questo già dice tutto e rispecchia il punto di vista estremamente di parte e poco oggettivo
La musica di Luchesi dove è finita ?
Una certa musicologia italiana non vuole in nessun modo che si studi in tal proposito. Esterofili certamente e attenti a scalfire i cosiddetti miti ?
@@santocarniti6607 Dove vuoi che sia finita. È tornata nel capiente polveroso baule che custodisce le partiture dei compositori non gratificati con gli stessi doni che Altri (Mozart in primis ma tanti tanti altri) hanno invece ricevuto a piene mani. Credo anche che responsabili di ciò siano i due esimi "musicologi" Bianchini e Trombetta, che con quel mare di corbellerie lo hanno più danneggiato che riscoperto. Piuttoso mi chiederei (ma francamente non ne sento la mancanza) dove sono finiti loro due e tutte le copie invendute dei loro poderosi tomi. 😂😂😂
Quanto Mozart spira in Luchesi o quanto Luchesi spira in Mozart?
Ma non spira proprio un bel niente! C'era un linguaggio comune su cui operavano pessimi, mediocri, discreti, eccellenti e geni! Con questa logica di chiunque si può dire che è stato plagiato/influenzato da chiunque!
@@fabiograssi670 Lo stile circolava, si influenzavano l'un l'altro, era come ai tempi del Rinascimento italiano. Mozart conobbe senz'altro Luchesi, scrisse per uno dei suoi concerti per cembalo un'apprezzabile cadenza; le cose vanno viste in un'ottica meno esclusiva e competitiva- noi, almeno, possiamo farlo, ora che questi grandi non ci sono più né devono preoccuparsi del loro avvenire terreno.
@@gianlucamarcialis3595 appunto... L'errore che spesso vedo fare dalla gente è che riconosce che gli autori del settecento avevano un linguaggio musicale comune e crede che si siano copiati a vicenda, ma ispirarsi non vuol dire copiarsi.
Temo che l'esecuzione non sia proprio ... all'altezza. Tuttavia da quel che si capisce non mi pare che siamo di fronte a uno snodo decisivo della storia della musica, bensì al prodotto di un onesto mestierante. E sinora non ho sentito nulla di Luchesi che possa giustificare le 'teorie' del signor Taboga. E se proprio ci si vuol guardare intorno e confrontare le date, magari si potrebbe ricordare che Haydn è nato nel 1732 e aveva dunque nove anni quando a Motta di Livenza nacque un genio incompreso dalla musicologia ufficiale. E nella Vienna del tempo (dove Luchesi, per quanto so, non mise mai piede, per lo meno in termini professionali) abbondavano sinfonisti austro-ungarici in grado di scrivere musica come questa, e/o anche migliore, ad esempio Florian Gassman, che scrisse anche molte opere per Venezia, dov'era molto stimato. Si vuole contestare la Vienna musicale del Settecento e oltre? lo si faccia, ma con argomenti migliori.
Condivido pienamente, ma come ho appena scritto si rassegni. Tra cento anni ancora qualcuno starà a menarla con le demenziali teorie del defunto Taboga. Inoltre, in youtube ho letto gente parlare di brani di Cannabich di desolante banalità che sembrava che stava a parlare dell'op. 131 di Beethoven. E' molto pericoloso questo appiattimento, questa in-distinzione.
Concordo pienamente.
Gradevole ma un po' banale e ripetitivo. Che c'entra Vivaldi? Luchesi è pienamente classico il suo è un linguaggio maturo per il 1768. le sue opere per tastiera ( forme i suoi migliori output) sono piuttosto influenzate da Galuppi. Sì Luchesi va studiato nel quadro del ruolo che gli italiani esercitarono nel secondo settecento in ambito austrotedesco.