Grazie. Finalmente ho capito che malattia ha il mio albicocco. La "monilia". Questo parassita lo ha colpito tanto, che nonostante avesse generato centinaia di fuori questi si sono seccati con il finale di molti rametti. E' rimasto un solo frutto. Grazie al vostro video ora so come provvedere al problema. Domattina farò i tagli di ritorno per cercare di debellare questo fungo.
È un ragionamento che non fa una piega e io già da qualcheanno no uso uso più nulla , sporadicamente ,la zeolite e devo dire che i miei raccolti sono buoni .naturalmente parlo di coltivazione a uso familiare.ciao carissima i tuoi video mi sono di grande aiuto
Fantastica.. !!! .. la nostra ignoranza, la nostra presunzione, e la conseguente egoistica visione "risolutiva" ha fatto più danni che le "malattie" che presumiamo di curare... .. ora è il momento del clima.. vedrete che danni combineremo !!! .. grazie.. preziosa interprete della vita.
Grazie Daniela anch’io ho le stesse problematiche con il rame e ridurró i trattamenti nel mio frutteto. Userò potature più attente e provo la zeolite Saluti
Io vengo dalla agricoltura tradizionale mio padre Nella sua proprietà.. aveva ettari di vigneto usavamo sacchi di rame e calce ogni stagione. con trattamenti quasi settimanali.. ricordo benissimo il ragnetto rosso si presentava tutti gli anni e giu di veleno specifico.... Di conseguenza il frutteto famigliare subiva lo stesso trattamento... Io non ricordo di aver mai visto la malattia di qui parla ora in nessuna pianta .... Ora sono 10/12 anni che faccio solo orto e frutteto famigliare... Ho eliminato da casa .. LA VOCE TRATTAMENTI.. NON HO PIU UNA POMPA PER IRRORARE... DI conseguenza meli peri e peschi li ho dovuti ELIMINARE PROPRIO per la monila i pesci sono morti e le altre piante non producevano più.. Mi DISPIACE MOLTISSIMO DOVER COMPRARE LA FRUTTA... LA ZEOLITE DA NOI NON SI USAVA IO PERSONALMENTE in 60 fra agricoltore e Giardiniere poi non lo mai vista Dopo aver appreso da lei che risolve il problema con la sola ZEOLITE Mi piacerebbe molto riprovare mettere alcuni peschi albicocche e poi cercare questa ZEOLITE... E possibile spuzzarla con un soffiatore tipo atomizzatore...? Scusa per la lunghezza del scritto.. Buona serata
Ciao Giulio, il problema non si risolve con la zeolite. Può essere di aiuto se utilizzata insieme alle corrette pratiche colturali. Con il mio metodo di coltivazione, non sempre si risolvono i problemi, a volte è già un successo contenerli. D'altra parte però non incorro nelle problematiche da te sopra descritte. L'utilizzo della zeolite è relativamente recente, e pressoché sconosciuta in agricoltura convenzionale, fino a poco tempo fa :)
Grazie - una curiosità: perché vedo usare la zeolite sciolta nell’acqua ? Non è un controsenso dal momento che dovrebbe “ asciugare “ la foglia così da impedire l’insorgere di funghi?
Ciao Vincenza, la zeolite si usa a secco. Da come ho capito, ma dovrò approfondire, in agricoltura si utilizza con acqua perché abbinata ad altri trattamenti :)
La Zeolite, che utilizzo da diversi anni su piante e verdure del mio terreno, si può trovare in granuli, in polvere o micronizzata. Nel primo caso si utilizza come ammendante o integratore del suolo, nel secondo per trattamenti polverulenti, mentre nel terzo caso (micronizzata) la Zeolite vine macinata talmente finemente che può essere sciolta in acqua e data con la pompa, questo permette di ridurre le dosi e di darla in maniera più uniforme su piante e vegetali, l'acqua evapora velocemente lasciando un velo protettivo sulle foglie e sui rami. Io la uso su viti, ulivi, drupacee e pomacee, nonché su quasi tutte le orticole. Non è la soluzione di tutti i problemi, ma diminuisce notevolmente l'uso di prodotti come zolfo, rame etc. Unico neo, quando piove ci devi ripassare. Un caro saluto. Piero M
Ciao, sconsiglio il rame per un giardinaggio famigliare. Il bicarbonato di potassio come preventivo dà buoni risultati, sulla monilia in specifico però non ho trovato sui testi risposta specifiche:)
Ciao Daniela, ho seguito tutto il video con grande interesse aspettando fino all'ultimo che tu dessi, come di solito fai, un'alternativa bio ; invece sono rimasto con un "palmo di naso", non hai dato alcuna soluzione..Questo proprio nell'anno che, con l'impiego del rame, ho sconfitto la Monilia del ciliegio. Da anni il mio ciliegio BIGARREAU non produceva : i frutti mummificavano prima della maturazione. Un Perito Agronomo diagnosticò Monilia e ordinò trattamento invernale e primaverile a base rameica. Il risultato è stato un raccolto straordinario di deliziose ciliege, molto grosse, a forma di cuore : quantità più di 120 Kg con le quali ho riempito un grosso congelatore. Ora mi assale un dubbio: il prodotto a base rameica è stato irrorato durante l'inverno e in primavera quando ancora non c'erano i fiori. I frutti possono comunque avere pericolosi residui rameici ?
Ciao Adriano, In questo video credo di aver illustrato cosa si può fare quando non si vogliano utilizzare prodotti rameici o di sintesi. Naturalmente ho anche chiarito che questi metodi meno invasivi non danno risultati immediati, anzi, richiedono impegno e costanza, e non sempre si ha successo. D'altra parte ho anche chiarito che i trattamenti, anche quelli naturali, presentano controindicazioni di cui tenere conto:)
Volevo chiedere, ho una prugna che ho visto attaccata da un fungo ora non ricordo il nome, sono in Sicilia mi sono accorto che ai primi di giugno con il caldo eccezionale che ha fatto sui 35/37 ho l'impressione che tutto si è fermato. È un mia impressione, può essere che il caldo eccezionale fermi il fungo? O si mette in standby? Grazie mille
Certo la temperatura ideale per lo sviluppo delle malattie fungine è 25 gradi, con le il caldo torrido spariscono, anche la bolla del pesco, per esempio.. Per quanto riguarda la scoperta del rame sapevo che videro che i filari vicino allo stradone polveroso non si ammalavano quindi iniziarono ad usare le polveri, zolfo/rame ecc ecc.
Sono d'accordo. Aggiungo che in rete c'è chi insegna a "coltivare l'orto naturale" consigliando un trattamento di rame a settimana sui pomodori per il primo mese e poi zolfo contro l'oidio sulle zucchine per finire con il piretro contro i parassiti. Tutti prodotti per i quali è richiesto il patentino fitosanitario, tra l'altro...
Anche qui a casa cerco di utilizzare su circa una decina di drupacee una “lotta” che sia più sostenibile.. soprattutto perché mi piace raccogliere una pesca senza doverla lavare dal blu del rame 🤣 Se posso aggiungere consiglio (o mattina o sera) un trattamento con propoli durante la fioritura: non è fitotossico, non uccide insetti impollinatori che durante quel periodo stanno decisamente lavorando ed è un fungicida 🌱
Ciao ragazzi, grazie delle vostre info. Io personalmente tratto il mio frutteto famigliare con 2 trattamenti all’anno con sostanze “chimiche”. Questo perché con nessun trattamento con prodotti di sintesi avevo pochissima frutta, bensì naturale. Lancio una provocazione con lo scopo di scambiarci opinioni: meglio trattare due/tre volte l’anno con prodotti di sintesi e rispettando i tempi di carenza oppure avere poca frutta ma naturale e poi dover andare dal fruttivendolo tutto l’anno a comprare frutta trattata con 50 ( e dico davvero cinquanta) trattamenti chimici ogni 12 mesi? Io sono arrivato al punto di trattare chimicamente, il meno possibile, per avere frutta in abbondanza anche da conservare in inverno. Sinceramente sul mercato non ho mai trovato alternative, non ditemi che acquistare frutta “bio” sia meglio dei miei due trattamenti ;)) ..cosa ne pensate voi ? :)
È vero, mia mamma mi ricordava di un albicocco del papà, quando era piccola, ottimi frutti dolcissimi ma poi si ammalò. La varietà che ho io è una pisana, classificata come molto poco sensibile alla monilia.
In effetti poco si puo' contro questo fungaccio...rimane trovare delle varieta' piu' resistenti...sempre che ne esistano visto che tutto dipende da una combinazione di situazioni, terreno, clima, concimazioni, potatura. Uso il rame in autunno/inverno ma si presentano entrambe(laxa e fructigena) lo stesso...ti diro' che di una nettarina a maturazione tardiva non sono riuscito a mangiarne una sana in 5 anni.. alle prima piogge arriva...
Ciao Daniela ,grazie ai tuoi insegnamenti imparo sempre di più a rispettate ed amare la natura
Grazie per la storia della poltiglia bordolese. Non sapevo che c'era il rame. È sempre molto bello imparare cose nuove🤗
Grazie. Finalmente ho capito che malattia ha il mio albicocco. La "monilia". Questo parassita lo ha colpito tanto, che nonostante avesse generato centinaia di fuori questi si sono seccati con il finale di molti rametti. E' rimasto un solo frutto. Grazie al vostro video ora so come provvedere al problema. Domattina farò i tagli di ritorno per cercare di debellare questo fungo.
Bravissima Daniela!!! Bellissimo video!!
È un ragionamento che non fa una piega e io già da qualcheanno no uso uso più nulla , sporadicamente ,la zeolite e devo dire che i miei raccolti sono buoni .naturalmente parlo di coltivazione a uso familiare.ciao carissima i tuoi video mi sono di grande aiuto
Fantastica.. !!! .. la nostra ignoranza, la nostra presunzione, e la conseguente egoistica visione "risolutiva" ha fatto più danni che le "malattie" che presumiamo di curare...
.. ora è il momento del clima.. vedrete che danni combineremo !!!
.. grazie.. preziosa interprete della vita.
Grazie Daniela
anch’io ho le stesse problematiche con il rame e ridurró i trattamenti nel mio frutteto. Userò potature più attente e provo la zeolite
Saluti
Io vengo dalla agricoltura tradizionale mio padre Nella sua proprietà..
aveva ettari di vigneto usavamo sacchi di rame e calce ogni stagione.
con trattamenti quasi settimanali.. ricordo benissimo il ragnetto rosso si presentava tutti gli anni e giu di veleno specifico....
Di conseguenza il frutteto famigliare subiva lo stesso trattamento...
Io non ricordo di aver mai visto la malattia di qui parla ora in nessuna pianta ....
Ora sono 10/12 anni che faccio solo orto e frutteto famigliare...
Ho eliminato da casa ..
LA VOCE TRATTAMENTI..
NON HO PIU UNA POMPA PER IRRORARE...
DI conseguenza meli peri e peschi li ho dovuti ELIMINARE
PROPRIO per la monila i pesci sono morti e le altre piante non producevano più..
Mi DISPIACE MOLTISSIMO DOVER COMPRARE LA FRUTTA...
LA ZEOLITE DA NOI NON SI USAVA IO PERSONALMENTE in 60 fra agricoltore e Giardiniere poi non lo mai vista
Dopo aver appreso da lei che risolve il problema con la sola ZEOLITE
Mi piacerebbe molto riprovare mettere alcuni peschi albicocche e poi cercare questa ZEOLITE...
E possibile spuzzarla con un soffiatore tipo atomizzatore...?
Scusa per la lunghezza del scritto..
Buona serata
Ciao Giulio, il problema non si risolve con la zeolite. Può essere di aiuto se utilizzata insieme alle corrette pratiche colturali.
Con il mio metodo di coltivazione, non sempre si risolvono i problemi, a volte è già un successo contenerli. D'altra parte però non incorro nelle problematiche da te sopra descritte.
L'utilizzo della zeolite è relativamente recente, e pressoché sconosciuta in agricoltura convenzionale, fino a poco tempo fa :)
Grazie - una curiosità: perché vedo usare la zeolite sciolta nell’acqua ? Non è un controsenso dal momento che dovrebbe “ asciugare “ la foglia così da impedire l’insorgere di funghi?
Ciao Vincenza, la zeolite si usa a secco. Da come ho capito, ma dovrò approfondire, in agricoltura si utilizza con acqua perché abbinata ad altri trattamenti :)
@@danielabagnis5925 grazie infinite
La Zeolite, che utilizzo da diversi anni su piante e verdure del mio terreno, si può trovare in granuli, in polvere o micronizzata. Nel primo caso si utilizza come ammendante o integratore del suolo, nel secondo per trattamenti polverulenti, mentre nel terzo caso (micronizzata) la Zeolite vine macinata talmente finemente che può essere sciolta in acqua e data con la pompa, questo permette di ridurre le dosi e di darla in maniera più uniforme su piante e vegetali, l'acqua evapora velocemente lasciando un velo protettivo sulle foglie e sui rami. Io la uso su viti, ulivi, drupacee e pomacee, nonché su quasi tutte le orticole. Non è la soluzione di tutti i problemi, ma diminuisce notevolmente l'uso di prodotti come zolfo, rame etc. Unico neo, quando piove ci devi ripassare.
Un caro saluto.
Piero M
Ciao Daniela. Che ne pensi dell'utilizzo del bicarbonato di potassio (5gr per litro) al posto del rame?
Ciao, sconsiglio il rame per un giardinaggio famigliare. Il bicarbonato di potassio come preventivo dà buoni risultati, sulla monilia in specifico però non ho trovato sui testi risposta specifiche:)
Ciao Daniela, ho seguito tutto il video con grande interesse aspettando fino all'ultimo che tu dessi, come di solito fai, un'alternativa bio ; invece sono rimasto con un "palmo di naso", non hai dato alcuna soluzione..Questo proprio nell'anno che, con l'impiego del rame, ho sconfitto la Monilia del ciliegio. Da anni il mio ciliegio BIGARREAU non produceva : i frutti mummificavano prima della maturazione. Un Perito Agronomo diagnosticò Monilia e ordinò trattamento invernale e primaverile a base rameica. Il risultato è stato un raccolto straordinario di deliziose ciliege, molto grosse, a forma di cuore : quantità più di 120 Kg con le quali ho riempito un grosso congelatore. Ora mi assale un dubbio: il prodotto a base rameica è stato irrorato durante l'inverno e in primavera quando ancora non c'erano i fiori. I frutti possono comunque avere pericolosi residui rameici ?
Ciao Adriano,
In questo video credo di aver illustrato cosa si può fare quando non si vogliano utilizzare prodotti rameici o di sintesi.
Naturalmente ho anche chiarito che questi metodi meno invasivi non danno risultati immediati, anzi, richiedono impegno e costanza, e non sempre si ha successo. D'altra parte ho anche chiarito che i trattamenti, anche quelli naturali, presentano controindicazioni di cui tenere conto:)
Volevo chiedere, ho una prugna che ho visto attaccata da un fungo ora non ricordo il nome, sono in Sicilia mi sono accorto che ai primi di giugno con il caldo eccezionale che ha fatto sui 35/37 ho l'impressione che tutto si è fermato. È un mia impressione, può essere che il caldo eccezionale fermi il fungo? O si mette in standby? Grazie mille
Certo la temperatura ideale per lo sviluppo delle malattie fungine è 25 gradi, con le il caldo torrido spariscono, anche la bolla del pesco, per esempio..
Per quanto riguarda la scoperta del rame sapevo che videro che i filari vicino allo stradone polveroso non si ammalavano quindi iniziarono ad usare le polveri, zolfo/rame ecc ecc.
Buongiorno Daniela anche il mio albicocco a lo stesso problema, in più ci si mette anche lo scarabeo giapponese! Qui in Lombardia c'è un invasione,😭
Buonasera, se l albero colpito e la metà come devo comportarmi, potare del tutto
Ciao, consiglio di portare solo la parte malata. Si vedrà poi come procedere in seguito, a seconda della reazione della pianta :)
Sono d'accordo. Aggiungo che in rete c'è chi insegna a "coltivare l'orto naturale" consigliando un trattamento di rame a settimana sui pomodori per il primo mese e poi zolfo contro l'oidio sulle zucchine per finire con il piretro contro i parassiti. Tutti prodotti per i quali è richiesto il patentino fitosanitario, tra l'altro...
Anche qui a casa cerco di utilizzare su circa una decina di drupacee una “lotta” che sia più sostenibile.. soprattutto perché mi piace raccogliere una pesca senza doverla lavare dal blu del rame 🤣 Se posso aggiungere consiglio (o mattina o sera) un trattamento con propoli durante la fioritura: non è fitotossico, non uccide insetti impollinatori che durante quel periodo stanno decisamente lavorando ed è un fungicida 🌱
Ciao ragazzi, grazie delle vostre info. Io personalmente tratto il mio frutteto famigliare con 2 trattamenti all’anno con sostanze “chimiche”. Questo perché con nessun trattamento con prodotti di sintesi avevo pochissima frutta, bensì naturale. Lancio una provocazione con lo scopo di scambiarci opinioni: meglio trattare due/tre volte l’anno con prodotti di sintesi e rispettando i tempi di carenza oppure avere poca frutta ma naturale e poi dover andare dal fruttivendolo tutto l’anno a comprare frutta trattata con 50 ( e dico davvero cinquanta) trattamenti chimici ogni 12 mesi? Io sono arrivato al punto di trattare chimicamente, il meno possibile, per avere frutta in abbondanza anche da conservare in inverno. Sinceramente sul mercato non ho mai trovato alternative, non ditemi che acquistare frutta “bio” sia meglio dei miei due trattamenti ;)) ..cosa ne pensate voi ? :)
Sono dello stesso parere. Posso chiedere con quali prodotti tratta e in che periodo? Grazie
È vero, mia mamma mi ricordava di un albicocco del papà, quando era piccola, ottimi frutti dolcissimi ma poi si ammalò. La varietà che ho io è una pisana, classificata come molto poco sensibile alla monilia.
Ciao Daniela, mi lasci il link della potatura verde?. Grazie. Per tutto il resto del tuo discorso posso solo dirti .. hai ragione al 1000x1000!!!
Ciao Alessia, eccolo :)
ruclips.net/video/wUUrzFtdPW8/видео.html
interessante , brava
In effetti poco si puo' contro questo fungaccio...rimane trovare delle varieta' piu' resistenti...sempre che ne esistano visto che tutto dipende da una combinazione di situazioni, terreno, clima, concimazioni, potatura. Uso il rame in autunno/inverno ma si presentano entrambe(laxa e fructigena) lo stesso...ti diro' che di una nettarina a maturazione tardiva non sono riuscito a mangiarne una sana in 5 anni.. alle prima piogge arriva...
Molti brindilli si sono seccati per cui davvero pochi frutti quest' anno. Grazie ora ho capito la causa e come cercare di rimediare