I trattamenti Invernali nelle piante da frutto sono operazioni indispensabili per mantenere al meglio il nostro frutteto domestico e prevenire alcune patologie fungine.
Egr. dott.Velonà,saluto la sua simpaticissima persona.Apprezzo la sua semplicità , competenza e incisività didattica.Avrei voluto avere degli insegnanti come lei nei miei pregressi scolastici!Le sue lezioni sono eccellenze preziose,ricchezza culturale per chi l'ascolta.Grazie.
Prof, come sempre un piacere ascoltare le Sue descrizioni in scienze agrarie, chiare, rendere comprensibile il dotto a tutti, il che Le fa onore, pratiche, grazie
Complmenti per i suoi video che seeguo sempre con molta attenzione, li ritengo molto utili sia agli hobbisti che ai professionisti (non si finisce mai di imparare). A tal proposito mi permetto di suggerire una modalità che usavamo noi per facilitare lo scioglimento dei cristalli di solfato di rame: Messo in un sacchetto di juta appeso nella parte alta del recipiente dell'acqua in modo che sia immerso per pochi cm, si scioglie molto più in fretta precipitando sul fondo. Inoltre, come giustamente ha fatto Lei, si aggiunge la calce al solfato di rame mantenuto in agitazione, mai il contrario, altrimenti si formano dei "fiocchi" che poi in fase di irrorazione intaserebbero gli ugelli ed il filtro. Colgo l'occasione per augurarLe buon anno.
Come sempre lei è di aiuto a tutti. Fino a una trentina d'anni fa su un terreno di mio suocero in agro Rocca Priora (Roma) erano stati impiantati circa 150 alberi di pesco di cultivar diverse innestati da me a scudetto sul selvatico. Avevo imparato tutto dagli agricoltori del posto. Una mia passione insieme con quella della vite. Il trattamento che facevo a dicembre era il seguente: 600 grammi di Ziram per cento litri d'acqua. Ripetevo il trattamento a febbraio e subito dopo la fioritura se le piante evidenziavano foglie "aggredite" dalla famigerata bolla ripetevo il trattamento ma con dosi dimezzate (250-300 grammi per litro di acqua). Dopo quest'ultimo trattamento tutto tornava a posto con le foglie malate che disseccavano. Un saluto e un grazie per tutto quello che insegna
MUY COMPLETO Y BIEN EXPLICADO , COMO EN TODOS SUS VIDEOS. LO SIGO SIEMPRE Y APLICO SUS CONSEJOS, MUCHAS GRACIAS. SALUDO CORDIAL. JOSE , BUENOS AIRES, ARGENTINA
Come al solito sempre esaustivo sia nelle teoria che nella pratica, nell'occasione approfitto per formulare i migliori auguri di buon anno dalla Basilicata.
Molto utile ed interessante grazie...magari un pochino più di vitalità e gioia non guasterebbe...è stata dura arrivare fino alla fine del video ma ci sono riuscito. Grazie ancora
Professionale come sempre. Vorrei cortesemente chiederLe un parere: ho un albicocco di 4 anni acquistato un anno prima, che quest'estate oltre a una trentina di albicocche ha iniziato a buttare resina diffusamente dal tronco e dai rami. Ho pertanto provveduto ad un taglio drastico del tronco, (lasciando 3 succhioni sottostanti) dove si può notare la presenza di una grossa macchia marrone scuro, che sembrerebbe corrispondere al fungo Stereum purpureum. Domando, se trattandolo come lei insegna con Dodina o Poltiglia bordolese l'albicocco possa ancora guarire. GRAZIE.
Grazie per il video, come sempre chiarissimo e utile. Colgo l'occasione per pregharla di "buttare un occhio" sui commenti relativi ad un suo video dello scorso aprile (tecniche per il controllo della vigoria nelle piante da frutto) attraverso il quale, un paio di giorni fa, le chiedevo un consiglio. Le sarei grato se volesse darmi un aiuto. Grazie per i suoi insegnamenti e buon anno.
Salve grazie ai suoi tutorial ho imparato tantissime cose, lei è un ottimo insegnante. Volevo chiedere se esiste un trattamento preventivo /curativo per i funghi a mensola che mi stanno distruggendo soprattutto le giovani piante di drupacee. Grazie
Buongiorno professore, la ringrazio per condividere con noi il suo prezioso sapere,dai suoi video sempre interessanti e mai banali c'è sempre da imparare!A tal proposito volevo chiederle delucidazioni su tempi ,dosi e trattamenti invernali che si dovrebbero fare alle rose, per cercare di salvarle dalla odiosa ticchiolatura, funghi e oidio ,spero mi risponda nell'attesa ,mi guardo con molto piacere altri suoi video e prendo appunti .Grazie 👏🤗
salve Silvia, La Ticchiolatura della Rosa è provocata da un fungo che in inverno sverna sulle foglie cadute al suolo o sui rami infetti, pronto a tornare in azione appena le condizioni di umidità e temperatura torneranno favorevoli. Per prevenire il problema, occorre togliere tutto il materiale infetto sia sulla pianta sia le foglie cadute ed eliminarle. ricorrere a prodotti rameici, come la poltiglia bordolese o l’ossicloruro di rame durante il periodo di riposo, uno dopo la potatura e uno prima della ripresa vegetativa, ; questi prodotti vanno passati sia sui rami che sul terreno dove è coltivata la rosa. quando compaiono i primi sintomi o nei periodi favorevoli allo sviluppo delle infezioni, intervenire, ogni 10 giorni, con irrorazioni a base di Ossicloruro di Rame. Il prodotto non penetra nella pianta ed è facilmente dilavabile, quindi dopo una pioggia il trattamento andrebbe rifatto. per il dosaggio deve sempre fare riferimento alle istruzioni sulla confezione.
Grazie per capacità e competenze Prof Mikovel gradirei sapere distanza di trattamento tra poltiglia bordolese e olio bianco che vorrei usare con zolfo e ai bottoni rosa quale antiparassitario o altro usare. Per agrumi, in campania girano ancora parassiti, cosa usare per mosca, mosca bianca e cocciniglia: si possono fare insieme(stesso periodo delle drupacee?). La pioggia continua dilaga tutti i trattamenti Ringrazio infinitamente e spero in rapida risposta bravissimo Prof!!!
Ciao Domenico. Esistono e sono praticabili con successo trattamenti invernali contro i principali patogeni. Delle piante da frutto, alternativi all olio bianco? Ne hai mai provati? Parlo di lotta biologica agli insetti e larve
Complimenti per i video, volevo chiedere se dopo la caduta delle foglie oltre a togliere succhiano rami secchi .... è possibile eseguire la potatura di produzione o bisogna attendere la fine dell' inverno, io sono di Bergamo ed anche ad aprile c'è rischio di gelate
Salve Beppe, per le pomace può potare subito dopo la caduta delle foglie, Tra le drupacee, albicocco e pesco sono sensibili ale gelate pertanto è consigliabile rimandare la potatura alla fine dell'inverno
Buongiorno, utilizzando le stesse forbici fra rami malati e non malati della stessa pianta, salvo disinfezione accurata, si puo` espandere la contaminazione e quindi vanificare gli altri accorgimenti adottati. Il trattamento con rame dopo la potatura va` quindi fatta il prima possibile. Per quanto riguarda il mastice cicatrizzante ci sono nuovi studi che lo sconsigliano, SALVO IMMEDIATISSIMA APPLICAZIONE (secondi!), poiche sembra che il mastice incapsuli i patogeni sui rami, nonostante la presenza di rame nel mastice. Grazie per la condivisione delle sue conoscenze ed esperienza, ogni sua replica sara` ben accolta.
Buon giorno. grazie dell'inetressante spiegazione. Le volevo chiedere come scegliere l'antifungineo adatto visto che in commercio ve ne sono ti tanti tipi. dalle schede di sicurezza risulta che più prodotti sono ammessi su varie piante da frutto ma come fare ad orientarsi con tutti questi prodotti? infine le volevo chiedere se la dodina è indicata per i trattamenti autunnali. grazie. arrivederci.
Gentile Professore, complimenti per l'ennesimo video (molto chiaro ed esaustivo) utilissimo soprattutto per chi come me è un hobbysta. Volevo chiederle se ritiene utile eseguire un trattamento insetticida preventivo (magari sistemico) in abbinamento all'ultimo dei trattamenti con la poltiglia bordolese ed eventualmente un alternativa al famigerato imidacloprid (ormai al bando) Grazie ed auguri di buon 2019.
Salve corrado, con la poltiglia bordelese è sconsigliato miscelare l'imidacloprid. Le conviene fare due trattamenti separati a distanza di circa 20 giorni. al posto del'imidacloprid può usare olio bianco come trattamento insetticida preventivo
Buongiorno Sig. Velonà , complimenti per il suo lavoro e grande competenza, avrei una domanda da farle: ora siamo a metà Dicembre, io vivo in zona Vicenza e mi stavo chiedendo se con queste temperature diurne che non superano i 6/7 gradi posso effettuare trattamenti a base di poltiglia bordolese ? La ringrazio
salve Giancarlo con quelle temperature può distribuirla tranquillamente, non è consigliabile effettuare il trattamento se la temperatura scende al di sotto dello zero gradi.
Buonasera, vorrei sapere se un trattamento con poltiglia bordolese potrebbe nuocere a gemme innestate a settembre. Hanno prodotto il callo ma non vorrei che il rame possa danneggiarle. Cosa ne pensa? Invece eventuali forti ritorni di freddo possono danneggiare le gemme stesse? La ringrazio, mi scusi per la prolissità.
Salve Andrea quando le gemme sono in riposo vegetativo, il rame non provoca danni e le gemme hanno la necessità di attraversare un periodo di freddo per potersi sviluppare correttamente i primavera.
Salve, oltre a questi trattamenti, è utile o no zappettare alla base degli alberi da frutto quando vengono le brinate? Si possono eliminare così alcuni parassiti?
Buongiorno. Grazie per questo video molto utile. Una domanda che esula forse dall'argomento trattato. Nella parte di video relativa al melo intaccato dalla larva gialla, ho notato i gocciolatori dell'impianto di irrigazione a goccia, e volevo chiederle a quale distanza si devono posizionare, rispetto al tronco. Infatti, ho letto informazioni contrastanti. Qualcuno dice che l'acqua deve cadere abbastanza lontano (60/70CM) dal tronco, mentre qualcun altro dice di farla cadere proprio a ridosso del tronco. Potrebbe darmi un suo parere? Grazie mille in anticipo.
Buonasera. Grazie mille per la risposta. E' stato gentilissimo, e mi conferma quello che pensavo anch'io. Continuo a seguirla, e ancora complimenti.@@mikovel
Salve e grazie del video che ho visto; ma ho notato e non mi vorrei sbagliare che ci è stato una confusione tra i prodotti e le quantità di acqua. Comunque video interessante. Grazie.
Cosa bisogna fare quando i cervi hanno rovinato i tronchi del nostro albero da frutta?? Mi farebbe anche piacere se nei video fai riferimenti a come comportarsi negli interventi come la potatura in zone montane, grazie
se il danno riguarda solo una parte del tronco occorre rifilare i bordi della ferita con un coltellino e poi spennelare della poltiglia bordolese molto densa. Se invece il anno dovesse riguardare l'intera circonferenza occorre provare a ripristinare il passaggio della linfa grezza attraverso 'innesto a ponte.
Buona sera. La seguo tempo e visto che a febbraio vorrei piantonare alcune piante da frutto posso chiederle consigli qui o ha qualche gruppo particolare nel quale iscrivermi? LA RINGRAZIO MAESTRO
Salve Paolo può iscriverti al mio gruppo fb "potare innestare, moltiplicare le piante" Potrà postare foto e chiedere tutti i chiarimeti del caso. L'aspetto
Grazie MIKOVEL: il PESCO è delicatissimo. Potresti dirci se ciò è determinato dalla posizione esposto in un punto cardinale ideale? Ad esempio il Limone ha necessittà di essere piantato a SUD.
Salve Carlo, In linea generale, tutte le piante da frutto amano una posizione soleggiata, luminosa, ci sono alcune specie come ad esempio il ciliegio, susino, melo, pero, sorbo, cotogno e nespolo europeo che non temono assolutamente il freddo e che si possono quindi collocare anche in posizioni meno favorevoli. Altre specie invece, quali albicocco, pesco, mandorlo temono i ritorni di freddo tardivi che possono provocare danni ai fiori ed anche ai nuovi germogli se il freddo è molto intenso. l'orientamento dei filari, a seconda del clima, deve tener conto di alcune regole: Nelle zone fredde e collinari è bene utilizzare un'esposizione nord-sud per favorire la resa fotosintetica e ridurre i rischi delle gelate primaverili. Nelle zone calde e collinari è bene utilizzare un'esposizione est-ovest per evitare l'insolazione diretta nelle zone centrali della giornata. Nelle zone pianeggianti non vi sono particolari condizioni da attuare
@@mikovel Grazie, MIKOVEL. Debbo contraddirti solamente sul PESCO perché teme il Freddo. Colgo l'occasione per dirti che anche gli altri del Pubblico hanno ragione del fatto che spieghi bene e ti esprimi con chiarezza e ciò ti regala privilegio nello stile.
@@Allright4447 scusami ho inserito il pesco sia tra le piante che resistono al freddo sia tra quelle sensibili. chiaramente il pesco è sensibile alle gelate, infatti se guardi la risposta che ho dato al signor Beppe L. ho consigliato di potarlo alla fine dell'inverno. Provvederò a rettificare grazie
gentilissimo mikovel Grazie per i suoi video ... avrei una richiesta che credo sia un problema per molta gente..Come si potano o meglio recuperano alberi abbandonati da un po di anni e sfuggiti del tutto?...grazie
Buonasera ma la poltiglia bordolese va pompata quando il fogliame non c'è più? E quante volte va fatto questo trattamento durante l'anno? Grazie mille per una vostra risposta
La poltiglia bordolese è un fungicida che va dato in prevenzione per diverse malattie fungine. Consiglio di fare tre trattamenti; il primo a partire dalla caduta delle foglie, il secondo dopo la potatura e il terzo prima della ripresa vegetativa a gemme gonfie
Buonasera prof. La mia è una domanda banale, la poltiglia bordolese può essere utilizzata sugli agrumi prima della ripresa vegetativa, sono in Sicilia. La ringrazio per la Sua attenzione. A.M.
Buongiorno prof. Sono ancora qui a disturbarla. Dai suoi suggerimenti come prodotto di sintesi, lei suggeriva per monilia e altre malattie fungine, ecc, la "Dodina", principio attivo. Questo fungicida venduto commercialmente con il nome di Syllit flo, non si trova più in commercio. Le chiedo gentilmente di suggerirmi, in alternativa quale altro prodotto posso usare. Grazie anticipatamente per quanto potra suggerirmi. La saluto con molta cordialità Gino Queiroli
prof.ANTONIO,grazie per le sue meravigliose lezioni.Colgo il momento per chiederle se questo trattamento puo' andare bene per gli agrumi e i periodi di intervento.Dopo la fioritura è necessario continuate a usare la poltiglia per prevenire malattie fungine. Inoltre,per prevenire attacchi di cocciniglia,sempre per gli agrumi, è auspicabile fare un trattamento con olio bianco e in quali periodi?Auguro un Buon Anno 2019.
i valori del ph possono andare da 0 a 14 per raggiungere un PH netro occorre che la soluzione arrivi a un valore intorno al 7; il ph del solfato di rame ha un valore intorno al 3,5/4 mentre la calce idrata ha un valore intorno al 12,5 . se miscelassimo le stesse quantità otterremmo una soluzione alcalina in quanto la calce ha 5,5 punti più alcalina del valore 7 mentre il rame è 3/3,5 punti dal valore 7
Purtroppo si tratta di una gravissima malattia che si diffonde con estrema facilità anche a notevole distanza. non esistono mezzi curativi per cui è necessario distruggere la pianta infetta. In considerazione della sua pericolosità, il colpo di fuoco batterico è una malarttia da quarantena che impone l'obbligo di segnalare al servizio Fitosanitario ogni caso sospetto di malattia.
ha fatto bene a distribuire il letame mentre il nitrato di calcio è un concime a pronto effetto che va distribuito in copertura quando sono già presenti le piante in attività vegetativa, poichè l'azoto presente tende ad essere dilavato e trasportato negli strati più profondi del terreno
@@mikovel credevo che le piante da frutto in inverno accumulassero nei tessuti il nutrimento disponibile nel terreno in vista della ripresa vegetativa.
@@stefano5080 Le piante accumulano le riserve in autunno prima della caduta delle foglie dopo di che entrano in riposo vegetativo fino a quando le temperature cominciano ad alzarsi e poi si avvia nuovamente l'assorbimento da parte delle radici. Un saluto Stefano
Domenico io sono di Fontanellato Pr. Quando decidi di fare un giro da queste. parti fammelo sapere , leandri.riccardo@libero.it Grazie ancora per quello ci insegni
Buonasera ottimi video , mi sa spiegare il motivo per il quale i miei ciliegi messi a dimora ormai 6 anni fa producono pochi frutti e pochi fiori ? Cosa mi consiglia grazie
l'entrata in produzione delle piante da frutto, in genere, avviene quando queste hanno raggiunto l'equilibrio tra la chioma e radici. le pratiche colturali il portainnesto, la potatura, le concimazioni possono influenzare il raggiungimento di questo equilibrio; anche la varietà può essere più o meno precoce nell'entrata in produzione. Una concimazione azotata, un portainnesto vigoroso, così come anche i tagli di potatura. possono influenzare negativamente la produzione in quanto sono fattori che stimolano la vegetazione a scapito della produzione. Se la sua pianta di sei anni è innestata sul franco direi che può rientrare nella norma una scarsa produzione di fiori . Altro fattore da considerare è l'aufertilità della varietà di ciliegio. Infatti molte varietà hanno bisogno di un'altra pianta di cilegio vicino, in grado di impollinare i fiori. In ultimo attacchi di parassiti fungini possono provocare la cascola dei fiori.
Ho circa 7/8 ciliegi tutti di varietà diversi tra loro, acquistati dai vivai invaso . Come fioritura riscontro il problema di su di una pianta in particolare che ora mi sfugge la varietà ed è quella di avere pochissimi mazzetti di maggio ma solamente gemme a legno e per questo la pianta è ricca di foglie ma quasi nessun fiore . Le potature non ne faccio molte se non in estate per non stressare troppo la pianta il terreno è duro e con tufo . non so proprio come comportarmi mentre le altre piante di fioritura ne fanno tanta ma poi molti dei fiori marciscono o cadono o addirittura non diventano frutti ... Sono dispiaciuto perche sono delle belle piante a cui tengo molto ma non so come rimediare. Se conosce un modo per rimediare mi farebbe piacere grazie per l'attenzione
@@430scuderiaf1 Se ha più varietà direi che possiamo escludere la fecondazione dei fiori. I mazzetti di maggio li trova sui rami che hanno due anni e oltre. Mi concentrerei sulla vigoria e sulla posizione dei rami. In genere rami verticali hanno una vigoria elevata pertanto comincerei a curvare o piegare i rami per indebolirli. Eviterei le concimazioni azotate; potrebbe essere utile la somministrazione di fertilizzanti ricchi di potassio, da fornire nel periodo invernale; si tratta di solito di concimi granulari, che dovrà semplicemente spargere a cerchio sotto la chioma. potrebbe però trattarsi anche di un caso di monilia: si tratta di un fungo, che spesso sverna sulla corteccia della pianta sulle foglie cadute e che andrà ad infestare in primavera le foglie e fiori. In questo caso occorre effettuare la spazzolatura del tronco e poi almeno due trattamenti con poltiglia bordolese; uno adesso e un altro prima della ripresa vegetativa.
Egr. dott.Velonà,saluto la sua simpaticissima persona.Apprezzo la sua semplicità , competenza e incisività didattica.Avrei voluto avere degli insegnanti come lei nei miei pregressi scolastici!Le sue lezioni sono eccellenze preziose,ricchezza culturale per chi l'ascolta.Grazie.
Grazie Mario del lusinghiero commento. UN caro saluto
Lei ringrazia sempre a noi, che ci godiamo i suoi video, ma in realtà siamo noi che dobbiamo ringraziare lei! Buon anno!
Salve Giovanni ringrazio sempre i fedelissimi del canale anche perchè i commenti sono sempre garbati e gentili. Buon anno a tutta la famiglia.
Prof, come sempre un piacere ascoltare le Sue descrizioni in scienze agrarie, chiare, rendere comprensibile il dotto a tutti, il che Le fa onore, pratiche, grazie
Video utilissimo! Mi è piaciuta tanto la parte in cui "in diretta" si è andati a scovare la larva. Grazie continui così
video ben fatto e con professionalità è cosi che si ottengono i migliori risultati saper insegnare bene vale tantissimo nella vita.
Complmenti per i suoi video che seeguo sempre con molta attenzione, li ritengo molto utili sia agli hobbisti che ai professionisti (non si finisce mai di imparare). A tal proposito mi permetto di suggerire una modalità che usavamo noi per facilitare lo scioglimento dei cristalli di solfato di rame: Messo in un sacchetto di juta appeso nella parte alta del recipiente dell'acqua in modo che sia immerso per pochi cm, si scioglie molto più in fretta precipitando sul fondo. Inoltre, come giustamente ha fatto Lei, si aggiunge la calce al solfato di rame mantenuto in agitazione, mai il contrario, altrimenti si formano dei "fiocchi" che poi in fase di irrorazione intaserebbero gli ugelli ed il filtro. Colgo l'occasione per augurarLe buon anno.
Grazie Vittorio, ricambio con stima gli auguri di buon anno
Complimenti per il suo sapere , lei è chiaro nel suo spiegare le cose e di tanto aiuto per tutti noi , continui sempre così un saluto.
grazie Ettore, ricambio il saluto
Grazie mille per il suo video. La seguo volentieri e trovo tutti i suoi video di grande aiuto
Antonio
Come sempre lei è di aiuto a tutti. Fino a una trentina d'anni fa su un terreno di mio suocero in agro Rocca Priora (Roma) erano stati impiantati circa 150 alberi di pesco di cultivar diverse innestati da me a scudetto sul selvatico. Avevo imparato tutto dagli agricoltori del posto. Una mia passione insieme con quella della vite. Il trattamento che facevo a dicembre era il seguente: 600 grammi di Ziram per cento litri d'acqua. Ripetevo il trattamento a febbraio e subito dopo la fioritura se le piante evidenziavano foglie "aggredite" dalla famigerata bolla ripetevo il trattamento ma con dosi dimezzate (250-300 grammi per litro di acqua). Dopo quest'ultimo trattamento tutto tornava a posto con le foglie malate che disseccavano. Un saluto e un grazie per tutto quello che insegna
Salve Giuseppe sono felice se i miei suggerimenti sono utili. Buon anno a lei e famiglia
Complimeni per tutte le sue lezioni sempre molto interessanti ,e spiegate bene .Tante grazie e auguri di buon Anno
grazie Guido, ricambio gli auguri
Bravissimo professionale ciò che ha fatto, per quella pianta, della larva. 👍😉, l'ascolto con molto piacere professore. La saluto👋.
un bravissimo insegnante, molto chiaro nell'esporre . Grazie.
grazie Giorgio
Grazie Prof.......sempre veramente validi i suoi video !!!!!
grazie Cesare
MUY COMPLETO Y BIEN EXPLICADO , COMO EN TODOS SUS VIDEOS. LO SIGO SIEMPRE Y APLICO SUS CONSEJOS, MUCHAS GRACIAS. SALUDO CORDIAL.
JOSE , BUENOS AIRES, ARGENTINA
Come al solito Lei è sempre molto chiaro nelle spiegazioni e, soprattutto, molto utile. Tanti auguri per il nuovo anno.
Grazie Lucio, ricambio gli auguri per lei e famiglia
Come al solito sempre esaustivo sia nelle teoria che nella pratica, nell'occasione approfitto per formulare i migliori auguri di buon anno dalla Basilicata.
grazie Roberto, molto gentile e ricambio con stima gli auguri per un felice 2019
Molto utile ed interessante grazie...magari un pochino più di vitalità e gioia non guasterebbe...è stata dura arrivare fino alla fine del video ma ci sono riuscito.
Grazie ancora
Grazie mille spiegazione perfetta👍 con l'occasione AUGURISSIMIIII
Grazie Margherita, auguri anche a lei
grazie professore per questa nuova lezione, auguri di buon anno e buon lavoro
grazie Nicola ricambio gli auguri di buon anno
Video esplicativo, chiaro, davvero ben fatto. Grazie !
grazie Andrea per il commento
Grazie sempre di aiuto. E approfitto per augurare Buon Anno nuovo
Grazie Roberto, tanti auguri anche a lei e famiglia.
Ottimi consigli, molto interessanti.
grazie
Happy new year professore, thank you for everything you do and God bless you!
Thank you, kind support, spare the best wishes for a peaceful new year
Una lezione molto interessante. Grazie
come al solito limpido e chiaro grazie
Grazie mille per i consigli. Buon anno!
Grazie mille è stato molto utile. Le auguro buone feste
Ottima lezione. Grazie
Auguri di buon anno professore e grazie per i suoi suggerimenti
Grazie Massimo ricambio con stima
Grazie mille per la professionalità
Grazie a lei per il commento
Professionale come sempre.
Vorrei cortesemente chiederLe un parere: ho un albicocco di 4 anni acquistato un anno prima, che quest'estate oltre a una trentina di albicocche ha iniziato a buttare resina diffusamente dal tronco e dai rami. Ho pertanto provveduto ad un taglio drastico del tronco, (lasciando 3 succhioni sottostanti) dove si può notare la presenza di una grossa macchia marrone scuro, che sembrerebbe corrispondere al fungo Stereum purpureum. Domando, se trattandolo come lei insegna con Dodina o Poltiglia bordolese l'albicocco possa ancora guarire. GRAZIE.
Grazie per il video
Salve, complimenti per le spiegazioni interessante. Posso usare un mix di solfato di rame e zolfo? Grazie.
Grazie per il video, come sempre chiarissimo e utile.
Colgo l'occasione per pregharla di "buttare un occhio" sui commenti relativi ad un suo video dello scorso aprile (tecniche per il controllo della vigoria nelle piante da frutto) attraverso il quale, un paio di giorni fa, le chiedevo un consiglio.
Le sarei grato se volesse darmi un aiuto.
Grazie per i suoi insegnamenti e buon anno.
Grazie Ugo, provvedo subito a rispondere al suo quesito. Buon anno a lei e famiglia
E io provvedo subito a leggere la sua risposta con grande interesse.Grazie e, nuovamente, buon 2019.
Bravo! 👍
Grazie molto chiaro e interessante
Grazie. Professore
Ottima spiegazione. Grazie prof. Velonà.
Un amico mi ha detto che usa anche della colla vinilica nel trattamento. Cosa ne pensa? Grazie mille
Salve grazie ai suoi tutorial ho imparato tantissime cose, lei è un ottimo insegnante. Volevo chiedere se esiste un trattamento preventivo /curativo per i funghi a mensola che mi stanno distruggendo soprattutto le giovani piante di drupacee. Grazie
Complimenti x il video, seguirò i suoi consigli, la poltiglia la posso dare anche alle piante di olive? grazie
Buongiorno professore, la ringrazio per condividere con noi il suo prezioso sapere,dai suoi video sempre interessanti e mai banali c'è sempre da imparare!A tal proposito volevo chiederle delucidazioni su tempi ,dosi e trattamenti invernali che si dovrebbero fare alle rose, per cercare di salvarle dalla odiosa ticchiolatura, funghi e oidio ,spero mi risponda nell'attesa ,mi guardo con molto piacere altri suoi video e prendo appunti .Grazie 👏🤗
salve Silvia, La Ticchiolatura della Rosa è provocata da un fungo che in inverno sverna sulle foglie cadute al suolo o sui rami infetti, pronto a tornare in azione appena le condizioni di umidità e temperatura torneranno favorevoli. Per prevenire il problema, occorre togliere tutto il materiale infetto sia sulla pianta sia le foglie cadute ed eliminarle. ricorrere a prodotti rameici, come la poltiglia bordolese o l’ossicloruro di rame durante il periodo di riposo, uno dopo la potatura e uno prima della ripresa vegetativa, ; questi prodotti vanno passati sia sui rami che sul terreno dove è coltivata la rosa. quando compaiono i primi sintomi o nei periodi favorevoli allo sviluppo delle infezioni, intervenire, ogni 10 giorni, con irrorazioni a base di Ossicloruro di Rame. Il prodotto non penetra nella pianta ed è facilmente dilavabile, quindi dopo una pioggia il trattamento andrebbe rifatto. per il dosaggio deve sempre fare riferimento alle istruzioni sulla confezione.
@@mikovel Millegrazie per avermi risposto così velocemente, seguirò alla lettera i suoi consigli 👍🤗
Grazie per capacità e competenze Prof Mikovel gradirei sapere distanza di trattamento tra poltiglia bordolese e olio bianco che vorrei usare con zolfo e ai bottoni rosa quale antiparassitario o altro usare.
Per agrumi, in campania girano ancora parassiti, cosa usare per mosca, mosca bianca e cocciniglia: si possono fare insieme(stesso periodo delle drupacee?).
La pioggia continua dilaga tutti i trattamenti
Ringrazio infinitamente e spero in rapida risposta bravissimo Prof!!!
Video molto interessante. Grazie
grazie molto istruttivo
Ciao Domenico. Esistono e sono praticabili con successo trattamenti invernali contro i principali patogeni. Delle piante da frutto, alternativi all olio bianco? Ne hai mai provati? Parlo di lotta biologica agli insetti e larve
Complimenti per i video, volevo chiedere se dopo la caduta delle foglie oltre a togliere succhiano rami secchi .... è possibile eseguire la potatura di produzione o bisogna attendere la fine dell' inverno, io sono di Bergamo ed anche ad aprile c'è rischio di gelate
Salve Beppe, per le pomace può potare subito dopo la caduta delle foglie, Tra le drupacee, albicocco e pesco sono sensibili ale gelate pertanto è consigliabile rimandare la potatura alla fine dell'inverno
È molto bravo
Grazie
Buongiorno, utilizzando le stesse forbici fra rami malati e non malati della stessa pianta, salvo disinfezione accurata, si puo` espandere la contaminazione e quindi vanificare gli altri accorgimenti adottati. Il trattamento con rame dopo la potatura va` quindi fatta il prima possibile. Per quanto riguarda il mastice cicatrizzante ci sono nuovi studi che lo sconsigliano, SALVO IMMEDIATISSIMA APPLICAZIONE (secondi!), poiche sembra che il mastice incapsuli i patogeni sui rami, nonostante la presenza di rame nel mastice. Grazie per la condivisione delle sue conoscenze ed esperienza, ogni sua replica sara` ben accolta.
Buon giorno. grazie dell'inetressante spiegazione.
Le volevo chiedere come scegliere l'antifungineo adatto visto che in commercio ve ne sono ti tanti tipi.
dalle schede di sicurezza risulta che più prodotti sono ammessi su varie piante da frutto ma come fare ad orientarsi con tutti questi prodotti?
infine le volevo chiedere se la dodina è indicata per i trattamenti autunnali.
grazie. arrivederci.
Gentile Professore, complimenti per l'ennesimo video (molto chiaro ed esaustivo) utilissimo soprattutto per chi come me è un hobbysta. Volevo chiederle se ritiene utile eseguire un trattamento insetticida preventivo (magari sistemico) in abbinamento all'ultimo dei trattamenti con la poltiglia bordolese ed eventualmente un alternativa al famigerato imidacloprid (ormai al bando)
Grazie ed auguri di buon 2019.
Salve corrado, con la poltiglia bordelese è sconsigliato miscelare l'imidacloprid. Le conviene fare due trattamenti separati a distanza di circa 20 giorni. al posto del'imidacloprid può usare olio bianco come trattamento insetticida preventivo
Buongiorno Sig. Velonà , complimenti per il suo lavoro e grande competenza, avrei una domanda da farle: ora siamo a metà Dicembre, io vivo in zona Vicenza e mi stavo chiedendo se con queste temperature diurne che non superano i 6/7 gradi posso effettuare trattamenti a base di poltiglia bordolese ? La ringrazio
salve Giancarlo con quelle temperature può distribuirla tranquillamente, non è consigliabile effettuare il trattamento se la temperatura scende al di sotto dello zero gradi.
@@mikovel Grazie. Buona giornata
Bravo sei un geneo vorrei sapere io qualcosa di poco grazie ti seguo sempre grazie
ottimi consigli
grazie
Per il castagno va bene la poltiglia bordolese?o si usa altro?grazie
Ciao Domenico per le su sine cosa bisogna dare in inverno come portarli grazie
Buonasera, vorrei sapere se un trattamento con poltiglia bordolese potrebbe nuocere a gemme innestate a settembre. Hanno prodotto il callo ma non vorrei che il rame possa danneggiarle. Cosa ne pensa? Invece eventuali forti ritorni di freddo possono danneggiare le gemme stesse? La ringrazio, mi scusi per la prolissità.
Salve Andrea quando le gemme sono in riposo vegetativo, il rame non provoca danni e le gemme hanno la necessità di attraversare un periodo di freddo per potersi sviluppare correttamente i primavera.
Salve, oltre a questi trattamenti, è utile o no zappettare alla base degli alberi da frutto quando vengono le brinate? Si possono eliminare così alcuni parassiti?
Buongiorno. Grazie per questo video molto utile. Una domanda che esula forse dall'argomento trattato. Nella parte di video relativa al melo intaccato dalla larva gialla, ho notato i gocciolatori dell'impianto di irrigazione a goccia, e volevo chiederle a quale distanza si devono posizionare, rispetto al tronco. Infatti, ho letto informazioni contrastanti. Qualcuno dice che l'acqua deve cadere abbastanza lontano (60/70CM) dal tronco, mentre qualcun altro dice di farla cadere proprio a ridosso del tronco. Potrebbe darmi un suo parere? Grazie mille in anticipo.
salve Angelo le radici assorbenti sono distanti dal tronco, pertanto l'acqua di irrigazione non va distribuita a ridosso del tronco.
Buonasera. Grazie mille per la risposta. E' stato gentilissimo, e mi conferma quello che pensavo anch'io. Continuo a seguirla, e ancora complimenti.@@mikovel
Salve e grazie del video che ho visto; ma ho notato e non mi vorrei sbagliare che ci è stato una confusione tra i prodotti e le quantità di acqua. Comunque video interessante. Grazie.
Cosa bisogna fare quando i cervi hanno rovinato i tronchi del nostro albero da frutta?? Mi farebbe anche piacere se nei video fai riferimenti a come comportarsi negli interventi come la potatura in zone montane, grazie
se il danno riguarda solo una parte del tronco occorre rifilare i bordi della ferita con un coltellino e poi spennelare della poltiglia bordolese molto densa. Se invece il anno dovesse riguardare l'intera circonferenza occorre provare a ripristinare il passaggio della linfa grezza attraverso 'innesto a ponte.
Buona sera. La seguo tempo e visto che a febbraio vorrei piantonare alcune piante da frutto posso chiederle consigli qui o ha qualche gruppo particolare nel quale iscrivermi? LA RINGRAZIO MAESTRO
Salve Paolo può iscriverti al mio gruppo fb "potare innestare, moltiplicare le piante" Potrà postare foto e chiedere tutti i chiarimeti del caso. L'aspetto
Buongiorno, l'altra volta mi sono dimenticato di dirvi quando si prendono le marze per fare l'innesto a occhio, perché non mi ricordo. Grazie
Volevo chiedere quando trattare il pesco e quante volte e che prodotto usare grazie a priori le sue lezioni sono molto lungimiranti
Grazie MIKOVEL: il PESCO è delicatissimo.
Potresti dirci se ciò è determinato dalla posizione esposto in un punto cardinale ideale?
Ad esempio il Limone ha necessittà di essere piantato a SUD.
Salve Carlo, In linea generale, tutte le piante da frutto amano una posizione soleggiata, luminosa, ci sono alcune specie come ad esempio il ciliegio, susino, melo, pero, sorbo, cotogno e nespolo europeo che non temono assolutamente il freddo e che si possono quindi collocare anche in posizioni meno favorevoli. Altre specie invece, quali albicocco, pesco, mandorlo temono i ritorni di freddo tardivi che possono provocare danni ai fiori ed anche ai nuovi germogli se il freddo è molto intenso. l'orientamento dei filari, a seconda del clima, deve tener conto di alcune regole: Nelle zone fredde e collinari è bene utilizzare un'esposizione nord-sud per favorire la resa fotosintetica e ridurre i rischi delle gelate primaverili. Nelle zone calde e collinari è bene utilizzare un'esposizione est-ovest per evitare l'insolazione diretta nelle zone centrali della giornata. Nelle zone pianeggianti non vi sono particolari condizioni da attuare
@@mikovel Grazie, MIKOVEL.
Debbo contraddirti solamente sul PESCO perché teme il Freddo.
Colgo l'occasione per dirti che anche gli altri del Pubblico hanno ragione del fatto che spieghi bene e ti esprimi con chiarezza e ciò ti regala privilegio nello stile.
@@Allright4447 scusami ho inserito il pesco sia tra le piante che resistono al freddo sia tra quelle sensibili. chiaramente il pesco è sensibile alle gelate, infatti se guardi la risposta che ho dato al signor Beppe L. ho consigliato di potarlo alla fine dell'inverno. Provvederò a rettificare grazie
@@mikovel Non hai nulla a che scusarti.
E' tutto okay.
Mi era sfuggito il senso del discorso, semmai sarei io a scusarmi.
Un saluto da ROMA.
gentilissimo mikovel Grazie per i suoi video ... avrei una richiesta che credo sia un problema per molta gente..Come si potano o meglio recuperano alberi abbandonati da un po di anni e sfuggiti del tutto?...grazie
Salve Tiberio compatibilmente col tempo disponibile cerchero di soddisfare la sua richiesta. Un saluto
+mikovel grazie
i residui di potatura con malattie si possono triturare e inserire nella compostiera?
Buonasera ma la poltiglia bordolese va pompata quando il fogliame non c'è più?
E quante volte va fatto questo trattamento durante l'anno?
Grazie mille per una vostra risposta
La poltiglia bordolese è un fungicida che va dato in prevenzione per diverse malattie fungine. Consiglio di fare tre trattamenti; il primo a partire dalla caduta delle foglie, il secondo dopo la potatura e il terzo prima della ripresa vegetativa a gemme gonfie
Buonasera prof. La mia è una domanda banale, la poltiglia bordolese può essere utilizzata sugli agrumi prima della ripresa vegetativa, sono in Sicilia. La ringrazio per la Sua attenzione. A.M.
si certo prima della fioritura, può fare anche un trattamento autunnale.
Le sono immensamente grato Le auguro una buona giornata e un buon proseguimento per le Sue stupende lezioni. A.M.
Salve E' possibile rispettando le dosi che ci hai indicato. mischiare ossicloruro di rame e grassello di calce ?
no, la calce va miscelata con il solfato di rame per renderlo meno acido. L'ossicloruro di rame va diluito solamente con acqua.
Grazie mille tutto chiaro.
Usando l'ossicloruro di rame le percentuali rispetto al solfato di rame vanno variate?La calce in polvere per uso edilizio è differente?
usando l'ossicloruro di rame non deve mischiarlo con la calce. per le dosi si deve attenere a quelle presenti in etichetta.
Salve, vorrei sapere quale tipo di innesto si esegue per l avocado e in quale periodo??
Una domanda ma la calce va bene anche quella per edilizia la classica calce idrata?
si, certo, normalmente viene usata come correttore di acidità nei terreni
Buongiorno prof. Sono ancora qui a disturbarla. Dai suoi suggerimenti come prodotto di sintesi, lei suggeriva per monilia e altre malattie fungine, ecc, la "Dodina", principio attivo. Questo fungicida venduto commercialmente con il nome di Syllit flo, non si trova più in commercio. Le chiedo gentilmente di suggerirmi, in alternativa quale altro prodotto posso usare. Grazie anticipatamente per quanto potra suggerirmi. La saluto con molta cordialità Gino Queiroli
salve Gino può semplicemente usare la poltiglia bordolese alla dose massima in etichetta
👍👏👏
per preparare la poltiglia bordolese posso usare l'ossicloruro di rame al posto del solfato?
No, lossicloruro di rame si usa senza senza laggiunta della calce
@@mikovel grazie! buon anno
prof.ANTONIO,grazie per le sue meravigliose lezioni.Colgo il momento per chiederle se questo trattamento puo' andare bene per gli agrumi e i periodi di intervento.Dopo la fioritura è necessario continuate a usare la poltiglia per prevenire malattie fungine. Inoltre,per prevenire attacchi di cocciniglia,sempre per gli agrumi, è auspicabile fare un trattamento con olio bianco e in quali periodi?Auguro un Buon Anno 2019.
Mi scusi ma per fare una poltiglia neutra perché non fare 50% entrambi ?
i valori del ph possono andare da 0 a 14 per raggiungere un PH netro occorre che la soluzione arrivi a un valore intorno al 7; il ph del solfato di rame ha un valore intorno al 3,5/4 mentre la calce idrata ha un valore intorno al 12,5 . se miscelassimo le stesse quantità otterremmo una soluzione alcalina in quanto la calce ha 5,5 punti più alcalina del valore 7 mentre il rame è 3/3,5 punti dal valore 7
@@mikovel grazie mille👍
Per il colpo di fuoco batterico su pero cosa posso fare?
Grazie
Purtroppo si tratta di una gravissima malattia che si diffonde con estrema facilità anche a notevole distanza. non esistono mezzi curativi per cui è necessario distruggere la pianta infetta. In considerazione della sua pericolosità, il colpo di fuoco batterico è una malarttia da quarantena che impone l'obbligo di segnalare al servizio Fitosanitario ogni caso sospetto di malattia.
👍👋😇
Mi potreste rispondere grazie mille
Auguri
Per quanto riguarda le concimazioni invernali? Io ho sarchiato e sparso letame maturo con un po' di nitrato di calcio. Ho sbagliato?
ha fatto bene a distribuire il letame mentre il nitrato di calcio è un concime a pronto effetto che va distribuito in copertura quando sono già presenti le piante in attività vegetativa, poichè l'azoto presente tende ad essere dilavato e trasportato negli strati più profondi del terreno
@@mikovel credevo che le piante da frutto in inverno accumulassero nei tessuti il nutrimento disponibile nel terreno in vista della ripresa vegetativa.
@@stefano5080 Le piante accumulano le riserve in autunno prima della caduta delle foglie dopo di che entrano in riposo vegetativo fino a quando le temperature cominciano ad alzarsi e poi si avvia nuovamente l'assorbimento da parte delle radici. Un saluto Stefano
@@mikovel Grazie
4:05 bruciare la carriola?
Ciao è utile anche x la vite? Grazie
certamente Attilio
7:16
Domenico io sono di Fontanellato Pr. Quando decidi di fare un giro da queste. parti fammelo sapere , leandri.riccardo@libero.it
Grazie ancora per quello ci insegni
Non siamo neanche tanto lontani, ti ringrazio tanto dell'invito. Se capiterà l'occasione di essere da quelle parti ti avviserò. Buona serata
Q78
Pllll
Buonasera ottimi video , mi sa spiegare il motivo per il quale i miei ciliegi messi a dimora ormai 6 anni fa producono pochi frutti e pochi fiori ? Cosa mi consiglia grazie
l'entrata in produzione delle piante da frutto, in genere, avviene quando queste hanno raggiunto l'equilibrio tra la chioma e radici. le pratiche colturali il portainnesto, la potatura, le concimazioni possono influenzare il raggiungimento di questo equilibrio; anche la varietà può essere più o meno precoce nell'entrata in produzione. Una concimazione azotata, un portainnesto vigoroso, così come anche i tagli di potatura. possono influenzare negativamente la produzione in quanto sono fattori che stimolano la vegetazione a scapito della produzione. Se la sua pianta di sei anni è innestata sul franco direi che può rientrare nella norma una scarsa produzione di fiori . Altro fattore da considerare è l'aufertilità della varietà di ciliegio. Infatti molte varietà hanno bisogno di un'altra pianta di cilegio vicino, in grado di impollinare i fiori. In ultimo attacchi di parassiti fungini possono provocare la cascola dei fiori.
Ho circa 7/8 ciliegi tutti di varietà diversi tra loro, acquistati dai vivai invaso .
Come fioritura riscontro il problema di su di una pianta in particolare che ora mi sfugge la varietà ed è quella di avere pochissimi mazzetti di maggio ma solamente gemme a legno e per questo la pianta è ricca di foglie ma quasi nessun fiore .
Le potature non ne faccio molte se non in estate per non stressare troppo la pianta il terreno è duro e con tufo . non so proprio come comportarmi mentre le altre piante di fioritura ne fanno tanta ma poi molti dei fiori marciscono o cadono o addirittura non diventano frutti ... Sono dispiaciuto perche sono delle belle piante a cui tengo molto ma non so come rimediare. Se conosce un modo per rimediare mi farebbe piacere grazie per l'attenzione
@@430scuderiaf1 Se ha più varietà direi che possiamo escludere la fecondazione dei fiori. I mazzetti di maggio li trova sui rami che hanno due anni e oltre. Mi concentrerei sulla vigoria e sulla posizione dei rami. In genere rami verticali hanno una vigoria elevata pertanto comincerei a curvare o piegare i rami per indebolirli. Eviterei le concimazioni azotate; potrebbe essere utile la somministrazione di fertilizzanti ricchi di potassio, da fornire nel periodo invernale; si tratta di solito di concimi granulari, che dovrà semplicemente spargere a cerchio sotto la chioma. potrebbe però trattarsi anche di un caso di monilia: si tratta di un fungo, che spesso sverna sulla corteccia della pianta sulle foglie cadute e che andrà ad infestare in primavera le foglie e fiori. In questo caso occorre effettuare la spazzolatura del tronco e poi almeno due trattamenti con poltiglia bordolese; uno adesso e un altro prima della ripresa vegetativa.
@@mikovel grazie mille seguirò i suoi consigli . i rami li ho già piegati l'anno scorso vedremo quest'anno come si risveglieranno
grazie