Grazie a voi per l'ospitalità che ci avete offerto e per averci mostrato il vostro progetto! E' un piacere poter condividere le proprie esperienze per noi, un caro abbraccio da Saja🥰
@@sajaproject bellissimo e utilissimo video! Solo una domanda: io mi trovo in provincia di Bologna, diceva di potare le drupacee a fine estate invece che a inizio marzo, quindi potrei potarle a fine agosto/inizio settembre?
Buon pomeriggio a Bosco di Ogigia. Thank you per il tuo video Francesca, molto interessante e utile.Molto bene realizzato e anche commentato,dagli autori. Complimenti a Salvatore. Dalla Sicilia occidentale cordiali saluti.
Ciao Francesca, come frutta ho pochi alberi da frutta, lalbiicocco lho curato anni fa con rame.,in compenso ho ulivi, e Agrumi, questo tuo video è più completo. Ciao di nuovo dalla Sicilia.
Salvo la poltiglia bordolese può andare bene comunque molto professionale il video ed esauriente grazie francesca sei sempre al top in tutti i tuoi video
Ciao Oreste, noi a Saja usiamo il rame solo in questa formulazione con la colla vinilica, non spruzziamo bordolese come in bio o convenzionale perchè oltre ad essere un metallo pesante, è dannoso per tutti gli organismi acquatici e la microfauna del suolo.
Buonasera Francesca. Molto interessante l'uso della colla vinilica.Anche la potatura a fine estate è da provare.Bella la colonna sonora degli uccellini . Un saluto a Filippo.E dopo questo bel video si fa a fare un po' di trapianti
Sì Andrea, è anche un modo economico. Un chilo dura tantissimo, basta pochissimo rame. Anche noi oggi tantissimi trapianti di pomodori! 💚💪💚 + video che arriverà
Grazie a Salvo per i suoi consigli, più della colla celestiale direi che potare d'estate le drupacee specie in zone come la mia sia la cosa da preferire. Infatti lo scorso anno feci una potature estiva che mi ha risparmiato lavoro in primavera. L'anno passato in seguito alla famosa gelata che ha fatto danni in tutta Italia le uniche prugne che si sono salvate si sono poi ammalate di gommosi. Ciao a Francesca e Filippo !!!
Perfetto, confermi allora che i consigli di Salvo sono ottimi. Anche noi poteremo drupacee a fine estate allora. Un caro saluto da parte di tutti e due!
Grazie a te Pierluigi, diciamo che è un rimedio alla portata di tutti, economico e rapido per far fronte non solo alla gommosi ma anche in caso di tagli accidentali, rotture di rami, innesti e ferite aperte. Ovviamente se abbiamo a disposizione cera d'api è un rimedio ancora più naturale, ma occhio che in estate con il caldo si scioglie velocemente e le ferite rischiano di riaprirsi! Anche in caso di forti gelate o grandinate possono verificarsi dei tagli e spaccature alla corteccia ed allora bisogna proteggere urgentemente.
@@sajaproject Ho le api e quindi cera. Ma per usarla con pennello che sistema si usa? Posso riscaldarla a bagnomaria, ma poi per usarla dovrebbe rimanere liquida. Per il legno aggiungo olio di lino...potrebbe andare bene? Grazie
Ciao Alessandro, Pietro è bravissimo. Noi sperimentiamo anche i consigli di Salvo, che ha tantissima esperienza sugli alberi da frutto e da anni fa crescere una food forest in Sicilia (vedi Saja). Devo dire che l'albero sta davvero bene ora. La colla vinilica dura un anno circa, ci piace l'idea che non resta "fissa" come il mastice e fa respirare nel tempo
ciao e grazie...domanda...quanto dura la preparazione? io ho 3 piante e vari rosai, colpiti sempre durante la falciatura dell'erba, un barattolo da 1 kg quanto dura? posso lasciarlo 1 anno per l'altro?
Buona sera. Ho un albero di visciole che si è riempito di gommosi e sotto le goccioline ci sono dei forellini e le foglie apicali si sono seccate. Cosa mi consigliate. Grazie
Ho visto un video ieri di natura e bellezza sulla gommosi, se ci sono dei buchino sotto la resina vuol dire che ci sono insetti. Trovata l’origine, decidi la cura
Beh anch'io avevo il tuo stesso inconveniente, probabilmente l'albicocco ha un innesto debole o altri "problemi". Io in questo caso ho fatto un pochino di potatura "a legno", ovvero la cimatura a primavera, in una giornata mite e soleggiata, oppure a fine estate. Non so se sai la differenza fra potatura a frutto e potatura a legno.
ha ragione il ragazzo,si pota a fine agosto,meglio a fine raccolta frutti!!,e sempre tagli non invadenti,quindi cesoie e non seghe o peggio motoseghe! ,quindi potature regolari e periodiche ,purtroppo gli alberi da frutto ,non selvatici ,vivrebbero poco ,ma con le potature regolari si allunga la loro vita e si avra un raccolto abbondante ,viceversa si ammalerebbe in poco tempo e si otterrebbe una scarsa raccolta!,la colla vinilica però con l'umidità si scioglie,e e meglio ogni tanto irrorare la pianta con verde rame misto a bicarbonato di sodio o potassio! ,e anche ogni tanto con latte sciolto in acqua,oltre che fa da prevenzione contro i funghi ,fa pure da concimazione fogliare !
Ciao, non conoscendo e vedendo il caso è molto difficile dare la risposta. Hai trapiantato rispettando il colletto? Forse Salvo può darti qualche consiglio
Ciao Cristina, dipende se il trapianto è avvenuto in inverno o adesso in primavera, se la pianta era già in risveglio vegetativo, che età aveva la pianta, se sono state accidentalmente danneggiate le radici, in che zona sei e come è stato effettuato il trapianto! Ci sono tante variabili come vedi e purtroppo è sempre difficile dare rimedi "a distanza"!
@@boscodiogigia Che gli alberi siano già potati (di già innestati) dai vivaisti non è un problema, l'importante e non continuare a violentare le piante successivamente, ovvero quando le piantumiamo nella nostra dimora. Ricordo e suggerisco vivamente di partire direttamente con il seme, sicché si evitano, in prima battuta, gli innesti (quelle che io chiamo "piante Frankenstein") e successivamente le potature. Pertanto seminiamo alberi e non trapiantiamoli, la Natura funziona così, tutto il resto è violenza umana. Un saluto naturale a tutti. 🍎️.
Io possiedo un grosso ciliegio che è affetto da gommosi poichè i precedenti proprietari effettuavano grosse potature "a sentimento" in febbraio... Ho sentito altre testimonianze che parlano di morte progressiva dell'arbusto. E' una verità oppure c'è modo di controllare questa gommosi anche sulle ferite da taglio vecchie non ben rimarginate?
Il mio maestro di potatura mi ha fatto a trattare la gommosi del limone eliminando una parte della corteccia un paio di cm più giù da dove la gommosi si manifesta e risalendo lungo l'emissione della gomma sotto la corteccia si noteranno degli inscurimenti del legno sottostante quello è il segno che la gommosi sta cominciando a fare danno in profondità quindi bisogna scavare e pulire tutto. Si lascia ovviamente una striscia di corteccia per per mettere alla linfa elaborata di scendere e si tratta la ferita strofinando un limone ogni tre giorni fino alla scomparsa. Dopo qualche anno la corteccia che era stata scorticata si è riformata è la gommosi non sei più presentata e l'albero si è ripreso. Credo che si possa applicare anche su altri alberi. Il limone col suo succo è la medicina x la gommosi. Mi raccomando non togliere tutta la corteccia lasciare una striscia che collega il ramo bisogna togliere con un accetta e maniera meticolosa e chirurgica se non si lascia un minimo di corteccia nell'anello da trattare si rischia di perdere il ramo.
Se asporto il felloderma non c'è più generazione di tessuti né legnosi né corticali. Inutile lasciare corteccia, secca e cade. Inutile fare dendrochirurgia, fermi la capacità di compartimentazione della pianta.
Guarita e quello che in apparenza vedi te all esterno. Facilmente una necrosi dei tessuti sottocorticali starà progredendo. Lo noterai tra qualche anno. I meristemi del cambio cercano di ovviare ai nostri interventi ma il processo è molto lento le carie arrivano prima e abbastanza lente metabolizzano i tessuti interessati dal loro attacco e proseguono irreversibilmente.. Ti auguro il miracolo ma non avverrà. Mi spiace.
Di norma nel tempo noterai un ingrossamento nel tratto trattato con interventi invasivi e potrebbe diventare un covo di batteri. Comunemente definita batteriosi iperplastiche, ovvero iperproduzioni di tessuto causate da batteri inseriti durante un trauma, una lesione, una gelata o un intervento umano. Primo fra tutti agrobacter tumefaciensis seguito da simili e da spore di funghi. Non si scappa.
Ricorda che la gommosi non danneggia i tessuti, anzi, è una resina emessa dalla pianta a seguito di una lesione per cercare di cicatrizzare il danno, un po' come le nostre piastrine del sangue,. Problema è che alla gommosi si attaccano funghi monillie, corineo e questi creano necrosi si tessuti sottostanti. Se c'era dello scuro la branca è già fregata. Inutile scavare, trattare...il miceli è già in circolazione linfatica. Non lo stani più.
L'albicocco sta bene e ora ha tanti frutti e molte nuove foglie. Grazie Salvatore per i consigli! 💪💪
Grazie a voi per l'ospitalità che ci avete offerto e per averci mostrato il vostro progetto! E' un piacere poter condividere le proprie esperienze per noi, un caro abbraccio da Saja🥰
@@sajaproject bellissimo e utilissimo video! Solo una domanda: io mi trovo in provincia di Bologna, diceva di potare le drupacee a fine estate invece che a inizio marzo, quindi potrei potarle a fine agosto/inizio settembre?
@@sajaproject f
Davvero un piacere ascoltare Salvo, grazie dei consigli e della "lezione"
Grazie Salvatore dei consigli molto utili e della bella lezione!
Utile video, come tutti del Bosco di Ogigia,
Grazie Salvo e grazie Francesca 😊
Grazie mille per tutti i consigli!!
Quanto di vero... quando si usai tagliaerba 😭... bravissimo 👍 grazie!!!
Bravo molto interessante! 👍
Voglio alberi da potare!😁😁😁super interessante grazie
Buon pomeriggio a Bosco di Ogigia.
Thank you per il tuo video Francesca, molto interessante e utile.Molto bene realizzato e anche
commentato,dagli autori. Complimenti a Salvatore.
Dalla Sicilia occidentale cordiali saluti.
Ciao Felice, grazie del tuo commento. Siamo contenti sia stato utile. Salutaci la bella Sicilia, speriamo che i tuoi alberi non abbiano gommosi :) :)
Ciao Francesca, come frutta ho pochi alberi da frutta, lalbiicocco lho
curato anni fa con rame.,in compenso ho ulivi, e Agrumi,
questo tuo video è più completo.
Ciao di nuovo dalla Sicilia.
Grazie, ottimi consigli. Molto utile questo rimedio
Grazie, un caro saluto
Salvo la poltiglia bordolese può andare bene comunque molto professionale il video ed esauriente grazie francesca sei sempre al top in tutti i tuoi video
Ciao Oreste, noi a Saja usiamo il rame solo in questa formulazione con la colla vinilica, non spruzziamo bordolese come in bio o convenzionale perchè oltre ad essere un metallo pesante, è dannoso per tutti gli organismi acquatici e la microfauna del suolo.
Grazie per il prezioso suggerimento!
Prego, ringraziamo Salvo per la disponibilità e professionalità
Buonasera Francesca.
Molto interessante l'uso della colla vinilica.Anche la potatura a fine estate è da provare.Bella la colonna sonora degli uccellini .
Un saluto a Filippo.E dopo questo bel video si fa a fare un po' di trapianti
Sì Andrea, è anche un modo economico. Un chilo dura tantissimo, basta pochissimo rame. Anche noi oggi tantissimi trapianti di pomodori! 💚💪💚 + video che arriverà
Grazie
Grazie mille del consiglio ,da me nella pesca c'era questo problema
Ottimo, spero tu non abbia anche bolla del pesco. Presto uscirà un video proprio su questo argomento
Grazie fei consigli , ma parli della classica vinavil?
Grazie a Salvo per i suoi consigli, più della colla celestiale direi che potare d'estate le drupacee specie in zone come la mia sia la cosa da preferire. Infatti lo scorso anno feci una potature estiva che mi ha risparmiato lavoro in primavera. L'anno passato in seguito alla famosa gelata che ha fatto danni in tutta Italia le uniche prugne che si sono salvate si sono poi ammalate di gommosi. Ciao a Francesca e Filippo !!!
Perfetto, confermi allora che i consigli di Salvo sono ottimi. Anche noi poteremo drupacee a fine estate allora. Un caro saluto da parte di tutti e due!
Grazie a te Pierluigi, diciamo che è un rimedio alla portata di tutti, economico e rapido per far fronte non solo alla gommosi ma anche in caso di tagli accidentali, rotture di rami, innesti e ferite aperte. Ovviamente se abbiamo a disposizione cera d'api è un rimedio ancora più naturale, ma occhio che in estate con il caldo si scioglie velocemente e le ferite rischiano di riaprirsi!
Anche in caso di forti gelate o grandinate possono verificarsi dei tagli e spaccature alla corteccia ed allora bisogna proteggere urgentemente.
@@sajaproject Ho le api e quindi cera. Ma per usarla con pennello che sistema si usa? Posso riscaldarla a bagnomaria, ma poi per usarla dovrebbe rimanere liquida. Per il legno aggiungo olio di lino...potrebbe andare bene? Grazie
Grazie per il video. L’amico Pietro Isolan sul canale Orto da coltivare sconsiglia l’uso della colla vinilica. Meglio la propoli per disinfettare
Ciao Alessandro, Pietro è bravissimo. Noi sperimentiamo anche i consigli di Salvo, che ha tantissima esperienza sugli alberi da frutto e da anni fa crescere una food forest in Sicilia (vedi Saja). Devo dire che l'albero sta davvero bene ora. La colla vinilica dura un anno circa, ci piace l'idea che non resta "fissa" come il mastice e fa respirare nel tempo
@@boscodiogigia D'accordo. Sperimenteremo anche noi. Grazie
Ciao Francesca, ho capito bene che la gomma prodotta dalle piante è commestibile?
Continua così sei tanto brava
Esatto, l'abbiamo anche assaggiata. A dirla tutta secondo Salvo pare faccia anche bene
Nel mastice con colla vinilica posso aggiungere poltiglia bordolese anziché solfato di rame?
La potatura a fine estate in quale piante si puo fare?
ciao e grazie...domanda...quanto dura la preparazione? io ho 3 piante e vari rosai, colpiti sempre durante la falciatura dell'erba, un barattolo da 1 kg quanto dura? posso lasciarlo 1 anno per l'altro?
Quando la gommosi attacca la base della pianta in maniera estesa, va bene lo stesso procedimento di pulitura e di mastice? Su pianta pesco
❤👏👏👏👏
Buona sera.
Ho un albero di visciole che si è riempito di gommosi e sotto le goccioline ci sono dei forellini e le foglie apicali si sono seccate.
Cosa mi consigliate. Grazie
Ho visto un video ieri di natura e bellezza sulla gommosi, se ci sono dei buchino sotto la resina vuol dire che ci sono insetti. Trovata l’origine, decidi la cura
Se l'albicocca non fa nuovi rami come posso potare per stimolare nuovi getti? grazie
Beh anch'io avevo il tuo stesso inconveniente, probabilmente l'albicocco ha un innesto debole o altri "problemi". Io in questo caso ho fatto un pochino di potatura "a legno", ovvero la cimatura a primavera, in una giornata mite e soleggiata, oppure a fine estate. Non so se sai la differenza fra potatura a frutto e potatura a legno.
Ho un albero di pesco tabacchiera e mi ha fatto i frutti con della gelatine trasparente nella parte inferiore della pesca che cos'è?
ha ragione il ragazzo,si pota a fine agosto,meglio a fine raccolta frutti!!,e sempre tagli non invadenti,quindi cesoie e non seghe o peggio motoseghe! ,quindi potature regolari e periodiche ,purtroppo gli alberi da frutto ,non selvatici ,vivrebbero poco ,ma con le potature regolari si allunga la loro vita e si avra un raccolto abbondante ,viceversa si ammalerebbe in poco tempo e si otterrebbe una scarsa raccolta!,la colla vinilica però con l'umidità si scioglie,e e meglio ogni tanto irrorare la pianta con verde rame misto a bicarbonato di sodio o potassio! ,e anche ogni tanto con latte sciolto in acqua,oltre che fa da prevenzione contro i funghi ,fa pure da concimazione fogliare !
Dove hai acquistato la colla vinilica da un chilogrammo?
Ferramenta
Ciao a tutti ,ho trapiantato un albicocco nato spontaneo 20 ģg fa ora presenta le fogli avvizzite,sarà morto?o aspetto?l'albero ha 2 anni
Ciao, non conoscendo e vedendo il caso è molto difficile dare la risposta. Hai trapiantato rispettando il colletto? Forse Salvo può darti qualche consiglio
Ciao Cristina, dipende se il trapianto è avvenuto in inverno o adesso in primavera, se la pianta era già in risveglio vegetativo, che età aveva la pianta, se sono state accidentalmente danneggiate le radici, in che zona sei e come è stato effettuato il trapianto! Ci sono tante variabili come vedi e purtroppo è sempre difficile dare rimedi "a distanza"!
Bo..Franci..allora conviene veramente non potare o togliere solo i rami secchi...
Può essere una opzione, ma non devi mai potare in questo caso. Il problema è che ai vivai gli alberi te li danno già potati 😅
@@boscodiogigia Che gli alberi siano già potati (di già innestati) dai vivaisti non è un problema, l'importante e non continuare a violentare le piante successivamente, ovvero quando le piantumiamo nella nostra dimora. Ricordo e suggerisco vivamente di partire direttamente con il seme, sicché si evitano, in prima battuta, gli innesti (quelle che io chiamo "piante Frankenstein") e successivamente le potature. Pertanto seminiamo alberi e non trapiantiamoli, la Natura funziona così, tutto il resto è violenza umana. Un saluto naturale a tutti. 🍎️.
Io possiedo un grosso ciliegio che è affetto da gommosi poichè i precedenti proprietari effettuavano grosse potature "a sentimento" in febbraio... Ho sentito altre testimonianze che parlano di morte progressiva dell'arbusto. E' una verità oppure c'è modo di controllare questa gommosi anche sulle ferite da taglio vecchie non ben rimarginate?
E se non ce stata una potatura?
È molto meno probabile l'uscita della gommosi, ma non impossibile.
Io uso mettere poche gocce di colorante per pittura ( nero o marrone per esempio) in questo modo, il mastice resta un po' meno appariscente 🙂
Prima di usare il decespugliatore proteggere la base delle piante con 20 cm di tubi in pvc tagliati verticalmente.
Buona ricetta ma non c'e' riferimento alla gommosi causata da attacchi fungini monillie e corineo
Il corineo non causa gommosi, ci si attacca!!
Le drupacee e il noce non tollerano grosse potature o potature invernali , Infatti io poto a settembre sia le drupacee e anche i noci
Io parlo degli alberi di ulivo che si sono assecchiti con la malattia grazie 😢
salve a tutti ,ho un albero di limone ha creato un po' di gommosi e sta seccando la corteccia
Il mio albicocco ha questa cosa sul tronco dove non ha subito nessuna potatura
Il mio maestro di potatura mi ha fatto a trattare la gommosi del limone eliminando una parte della corteccia un paio di cm più giù da dove la gommosi si manifesta e risalendo lungo l'emissione della gomma sotto la corteccia si noteranno degli inscurimenti del legno sottostante quello è il segno che la gommosi sta cominciando a fare danno in profondità quindi bisogna scavare e pulire tutto. Si lascia ovviamente una striscia di corteccia per per mettere alla linfa elaborata di scendere e si tratta la ferita strofinando un limone ogni tre giorni fino alla scomparsa. Dopo qualche anno la corteccia che era stata scorticata si è riformata è la gommosi non sei più presentata e l'albero si è ripreso. Credo che si possa applicare anche su altri alberi. Il limone col suo succo è la medicina x la gommosi. Mi raccomando non togliere tutta la corteccia lasciare una striscia che collega il ramo bisogna togliere con un accetta e maniera meticolosa e chirurgica se non si lascia un minimo di corteccia nell'anello da trattare si rischia di perdere il ramo.
Se asporto il felloderma non c'è più generazione di tessuti né legnosi né corticali. Inutile lasciare corteccia, secca e cade. Inutile fare dendrochirurgia, fermi la capacità di compartimentazione della pianta.
@@flaviogaleasso7407 eppure la pianta adesso è guarita
Guarita e quello che in apparenza vedi te all esterno. Facilmente una necrosi dei tessuti sottocorticali starà progredendo. Lo noterai tra qualche anno. I meristemi del cambio cercano di ovviare ai nostri interventi ma il processo è molto lento le carie arrivano prima e abbastanza lente metabolizzano i tessuti interessati dal loro attacco e proseguono irreversibilmente.. Ti auguro il miracolo ma non avverrà. Mi spiace.
Di norma nel tempo noterai un ingrossamento nel tratto trattato con interventi invasivi e potrebbe diventare un covo di batteri. Comunemente definita batteriosi iperplastiche, ovvero iperproduzioni di tessuto causate da batteri inseriti durante un trauma, una lesione, una gelata o un intervento umano. Primo fra tutti agrobacter tumefaciensis seguito da simili e da spore di funghi. Non si scappa.
Ricorda che la gommosi non danneggia i tessuti, anzi, è una resina emessa dalla pianta a seguito di una lesione per cercare di cicatrizzare il danno, un po' come le nostre piastrine del sangue,. Problema è che alla gommosi si attaccano funghi monillie, corineo e questi creano necrosi si tessuti sottostanti. Se c'era dello scuro la branca è già fregata. Inutile scavare, trattare...il miceli è già in circolazione linfatica. Non lo stani più.
bei consigli