Liberi oltre e le fake news sono nemici giurati, come i neoliberisti e i sovranisti, come i neoliberisti e i socialisti come i neoliberisti e i neokeinesiani o come i neoliberisti e i neoliberisti
Discorsetto di cripto-apologia del neoliberismo...questo tipo che parla assomiglia a un venditore che to vuole smerciare una "patacca" come se fosse un prodotto ottimo ma mal compreso! Ma vada a cag...re!
Socialista: “posso dare la colpa del declino al neoliberismo?” Costatino: “eh no se lo stato ha già le mani in pasta nell’economia” Socialista: “ah no?!”
guarda che da Reagan in poi le elezioni NON le hanno vinte "i comunisti"; ormai sei indietro persino rispetto al Berlsuconi degli anni 90. Metti in bocca la battuta a Costantino, ma non credo proprio che sia di questo livello.
“Neoliberismo” è un termine che, almeno in un certo dibattito, arriva fondamentalmente da alcuni corsi di Michel Foucault. E lì ha un suo significato e indica certe trasformazioni (nel suo lessico) “governamentali”. Non entro nel dettaglio perché siamo in un commento di YT, ma se dovessi darne una caratterizzazione sintetica direi che è un termine usato per evidenziare il fatto che la mentalità imprenditoriale diventerebbe qualcosa di massa e le logiche imprenditoriali diventerebbero la struttura di base delle organizzazioni (comprese dunque quelle politiche, cioè lo Stato). L’unione di questi aspetti avrebbe poi come conseguenza che il ruolo dello Stato diventa quello di gettare le basi per lo sviluppo della mentalità imprenditoriale, senza intervenire direttamente nell’economia ma intervenendo sulle sue condizioni di possibilità, ovvero sulle leggi che possono garantire il rispetto delle regole del gioco economico. Ora, il problema è che da lì il termine ha cominciato a circolare peggio di un cattivo meme, con un graduale annacquamento delle fonti di F. e altre, diventando un modo rinnovato di chiamare il capitalismo da parte di tutti gli ex o non ex marxisti e socialisti: insomma, se prima il nemico era il capitalismo, ora è il neoliberismo. Ecco che il concetto diventa una buzz-word. In sintesi direi quindi che il neoliberismo come concetto ha una sua estensione, poi certo discutibile, ma questo non significa in nessun modo che in Italia il problema sia il dominio incontrollato del neoliberismo. D’altronde, stiamo ancora aspettando il vecchioliberismo, mettiamola così.
Secondo me le persone intendono per neoliberismo questo, essenzialmente: 1) le privatizzazioni dei servizi pubblici (prendiamo il caso dell'acqua, che con Acqua Latina ha visto esplodere le bollette); 2) la precarietà del posto di lavoro, anche se ancora oggi più dell'80% dei contratti sono a tempo indeterminato. Solo in seconda battuta vengono le (sbagliate) accuse alla UE e quelle ai mercati finanziari. Per neoliberismo si intende, credo io, la sensazione di arretramento del controllo da parte dello stato come calmiere di prezzi e erogatore di servizi, "garante" della stabilità del posto di lavoro. Questo mi pare che sia il neoliberismo nel senso comune.
Aldo Colamartino Sì, è chiaro (quello commisto ad altri elementi, soprattutto in Italia, come la valutazione della qualità e della produttività in certi ambienti e così via). Io volevo soltanto evidenziare in sintesi la matrice del concetto, che certo ha un qualche legame con ciò che ha preso a circolare nel senso comune.
Grazie per esserti preso la briga di spiegarlo, è un commento prezioso. Precisamente Foucault ne parla in Nascita della Biopolitica. È vero che è diventato una buzz-word e che, purtroppo, lo si associa a privatizzazioni sbagliate (e molto altro). La sinistra non capisce che privatizzare non è il male assoluto e nazionalizzare non è il bene assoluto. La risposta è sempre "dipende", non esiste la superiorità in sé del privato sul pubblico e viceversa, se entrambi fanno le cose ad minchiam il risultato non potrà che fare schifo, quindi bisogna valutare caso per caso per decidere, senza ideologie, qual è la scelta migliore per la collettività... Ma vaglielo a spiegare alla nostra classe dirigente.
Incuriosito dal tuo intervento sto leggendo la nascita della biopolitica. Avevo già letto Focault in le parole e le cose. Lo trovo un bravo scrittore e mi affascinano le sue ricostruzioni storiche, ma se si conosce un pochetto il lavoro di wittgestein, il suo episteme non é poi molto originale. Che dire, sono circa a metà, e nonostante sia una critica, la descrizione del neoliberismo mi sembra molto puntuale (parlo da ignorante in campo economico) e chiarificatrice. Focault mi sta aiutando ad apprezzare ancor di più il neoliberismo! (PS.. avendo letto qualche lavoro di Alessandro Somma é imbarazzante come in questo libro si ritrovino tutti i suoi riferimenti che riporta nei suoi libri.. cioè.. Somma ha letto Focault e fa il brillante senza aggiungere un tubo se non aggiornare malamente la critica con riferimenti nuovi e perdendo anche profondità di analisi). Beh insomma.. grazie del tuo intervento! :)
@@filippozanchetta6770 Ma infatti Foucault, se lo si legge come storico dei "sistemi di sapere e potere" e non come teorizzatore o speculatore (che dichiaratamente non era), è a tratti anche illuminante. Il problema sono gli epigoni o i lettori più o meno distratti, che non fanno neanche lontanamente quello che faceva lui: passare ore e ore tra gli archivi a leggere documenti per tirare fuori delle chiavi di lettura di certe trasformazioni. Si limitano invece a riprendere e ripetere, spesso trasformando ricostruzioni storico-genealogiche in formulette che nemmeno si capiscono. Ma in fondo anche questo fa parte dei giochi culturali di circolazione delle idee...
@@federicomita9568 immagini male. Oltretutto visto il tono del tuo commento immagino tu abbia vissuto una vita da frustato. pensa alla tua di vita che io penso benissimo alla mia. Bacioni!
Federico Mita mio caro la mia frase era volutamente sciocca. Fatta semplicemente per aumentare l’engagement del video, ritenendolo interessante. Nel video vengono mostrati dei numeri e De Blasi prova ad interpretarli. Se tu non sei d’accordo puoi benissimo portare le tue argomentazioni. Invece col tuo commento ti sei mostrato solamente per quello che sei: un gran maleducato. Dai tuoi commenti evinco solo voglia di buttarla in rissa, mettendola sul personale, senza nemmeno conoscermi. Poi questo epiteto groupie è veramente ridicolo. Sarai tu una groupie di Emanuele Felice o di Claudio Borghi. Se hai argomentazioni portale nel dibattito e discutiamo, invece di fare battute da bar sport.
Molti identificano il neoliberismo con l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Per il resto video interessantissimo, i grafici a supporto sono una gioia per gli occhi.
Per neoliberismo spesso non ci si riferisce alla spesa pubblica in se, ma alla liberalizzazione dei mercati, alla privatizzazione delle aziende pubbliche, alla rimozione delle garanzie dello stato nei vari settori e nell'austerity in genere.
Sì. Ma anche sull'austerity c'è moltissimo da discutere, Costantino ha fatto un video sul tema. L'austerity, che ci sia ciascun lo dice cosa sia nessun lo sa.
Per alcuni è neoliberismo anche semplicemente fare leggi che aiutano le imprese ad essere più competitive e dire che non sempre i lavoratori dipendenti hanno ragione quando protestano contro il "padrone" Neoliberismo per questi soggetti è anche dire che lo stato non deve occuparsi di tutto.
Per fusaro il mes è neoliberismo, per i mazzuccato boys qualsiasi piano industirale che non preveda lo "stato imprenditore" (aka l'urss) è ultraliberismo
Ho trovato su Wikipedia inglese questa definizione: NeoLiberalismo: è un termine usato per indicare la ricomparsa politica della fine del XX secolo delle idee del XIX secolo associate al capitalismo del libero mercato dopo che cadde in declino dopo la seconda guerra mondiale . Un fattore importante nell'ascesa di organizzazioni conservatrici e libertarie , partiti politici e think tank , e prevalentemente sostenuto da loro, è generalmente associato a politiche di liberalizzazione economica , tra cui privatizzazione, deregolamentazione , globalizzazione , libero scambio , monetarismo , austerità e riduzione della spesa pubblica per aumentare il ruolo del settore privato nell'economia e nella società . Le caratteristiche distintive del neoliberismo sia nel pensiero che nella pratica sono state oggetto di un sostanziale dibattito accademico.
Il termine neoliberismo viene usato in modo generico, ma la differenza che viene intesa (generalmente e secondo me) quando si parla di neoliberismo (e non di liberismo classico) sta nel fatto che il liberismo classico presentava un assetto valoriale borghese (ad esempio il patriottismo), mentre il neoliberista tende verso il nichilismo e l'individualismo di mercato globale. Sottolineo che, secondo me, questo è ciò che viene sintetizzato con il termine, da coloro che lo usano.
Giusto, anche se va detto che utilizzata a quel modo la parola in sé è un contenitore vuoto, un'intensione senza estensione e di conseguenza va bene su tutto...come il nero!
Questa era facile facile, di solito dimostrare che qualcosa non ci sia è più difficile che dimostrare che ci sia, ma nel caso del liberismo nell'economia italiana.... piace vincere facile 😅.
La lista delle aziende per capitalizzazione è agghiacciante, anche se forse ma solo forse quel che sto per scrivere è fuori tema. La domanda è: qual è stata l’ultima volta che il settore alla frontiera tecnologica era quello delle automobili?
Grazie. Unico modo di uscire dal buco è mettere il controllo del debito pubblico al primo posto dell'agenda politica. Sembra in contraddizione con quanto detto nel video, ma in realtà si tratta di eliminare dal gioco il jackpot dei politici: l'illusione della crescita a debito che è anche una sirena irresistibile per i più.
guarda che non sono i politici che vogliono il debito pubblico, ma le corporation e i loro rappresentanti politici lobbysti. Guarda caso, tutte le volte che in USA sale un presidente democratico il debito cala , tutte le volte che sale un repubblicano il debito schizza e le corporation salgono a wall street (se non fanno peggio persino le corporations). E' molto grottesco che continuate a demonizzare lo stato DOPO TRENTA ANNI che lo stato è direttamente controllato dalle corporations che , secondo alcuni "neo liberisti", dovevano esprimere il libero mercato.
Quel lavoro lo aveva fatto mi pare Codagnone e diceva che l'82% era NON tradable, quindi municipalizzate e compagnie parastatali. Era in un panel di un evento.
Io credo che quello che viene inteso dall'uomo della strada come neo-liberismo sia in realtà la globalizzazione e la maggior facilità di spostare merci e sistemi industriali in giro per il mondo. Infatti, l'uomo della strada non ha paura dei benefici del mercato come consumatore, li ha come lavoratore/percettore di reddito da lavoro. Per deformazione professionale tendo spesso a guardare gli aspetti di governance. Non credo sia sbagliato pensare che quando l'uomo della strada parla di neo-liberismo abbia in mente il fatto che il CEO/ amministratore delegato guadagni 150-200 volte (nell'anno) quello che guadagna il lavoratore mediano, o più in generale la differenza di reddito tra skilled and unskilled labour. In sostanza, come capita spesso all'uomo della strada o a pseudo-intellettuali in cerca di proseliti, si prende una definizione vaga e si cerca di farci cascare dentro quello che serve per identificare il nemico e la causa del "fallimento" economico-sociale dei lavoratori più deboli.
IO sono un comune "uomo della strada" e non ho questa immagine del neoliberismo, magari tale dottrina prevedesse solo la facilità di spostare merci e sistemi industriali per il mondo !
Discorsetto di cripto- apologia del neoliberismo attuale! Questo tipo sta cercando di far passare tesi risibili sull'innocuità del neoliberismo sulla vita in Italia!
@@lamicofidato Sì. Un altro che straparla e cita completamente a caso il neoliberismo, che non c’entra niente. Ovviamente senza fare mezzo commento nel merito del confronto
@@leo_mas_922 ma il Neoliberismo, i suoi fondamenti teorico-pratici, sono responsabili delle derive socio-economiche e culturali del mondo di oggi! Ne sei consapevole?
Non concordo sul fatto che l'Italia abbia avuto necessità di fare debito secondo me ogni governo fino ad oggi ha ragionato in termini di spendere tutto il possibile manca del tutto quel rispetto della cosa pubblica che serve a rendere serio un Paese nel medio periodo. Basta considerare la continua crescita della spesa pubblica e la continua concessione di bonus, privilegi, incentivi a tutta una serie di categorie. L'avanzo primario conseguito va considerato come il prezzo minimo che l'Italia ha dovuto pagare ai mercati e ai partner europei come segno di buona volontà. Ogni politico di ogni livello ragiona in termini "dopo di me il diluvio" ricordo il successo dei derivati in molte amministrazioni regionali e locali che bene si adeguavano al modo di pensare delle classi dirigenti. Riflettendo dobbiamo anche considerare che la popolazione italiana in buona parte considera incapace le classi dirigenti che non spendono anche a costo di far saltare il bilancio degli anni successivi.
Costa bel debunking: c'e' anche l' economic freedom index Dell'Hoover institute che misura abbastanza bene il"neoliberismo"...depurato del dato "freedom from corruption" ci da la classifica mondiale dei cattivi neoliberisti
Credevo che avessi appeso il microfono al chiodo per la vergogna dopo le fesserie sul giappone dell'ultimo video invece sei tornato più carico che mai costa! Dai ragazzi che se commentiamo forse riusciamo ad arrivare a 10000 views!!!!!
@@leo_mas_922 beh ... e' una vergogna che dopo un errore di grandezza 10 non vi sia stata nessuna rettifica ... a voler pensar male si potrebbe dire che non ostante la consapevolezza dell'errore si sia preferito fare spallucce
Commento tattico
“Maledetto neoliberismo, ha rovinato il neoliberismo” semi cit
Willy il giardiniere, ajo!
Liberi oltre e le fake news sono nemici giurati,
come i neoliberisti e i sovranisti,
come i neoliberisti e i socialisti
come i neoliberisti e i neokeinesiani
o come i neoliberisti e i neoliberisti
Discorsetto di cripto-apologia del neoliberismo...questo tipo che parla assomiglia a un venditore che to vuole smerciare una "patacca" come se fosse un prodotto ottimo ma mal compreso!
Ma vada a cag...re!
InstaBlaster
Socialista: “posso dare la colpa del declino al neoliberismo?”
Costatino: “eh no se lo stato ha già le mani in pasta nell’economia”
Socialista: “ah no?!”
sei un grande
Aggiungi anche: "posso dare la colpa dei miei fallimenti e delle scelte sbagliate che ho fatto nella vita al neoliberismo?"
guarda che da Reagan in poi le elezioni NON le hanno vinte "i comunisti"; ormai sei indietro persino rispetto al Berlsuconi degli anni 90. Metti in bocca la battuta a Costantino, ma non credo proprio che sia di questo livello.
io sono socialista, e penso che ci voglia un bel po di pragmatismo economico, e che Elly Schlein abbia detto una cosa fuorviante.
“Neoliberismo” è un termine che, almeno in un certo dibattito, arriva fondamentalmente da alcuni corsi di Michel Foucault. E lì ha un suo significato e indica certe trasformazioni (nel suo lessico) “governamentali”.
Non entro nel dettaglio perché siamo in un commento di YT, ma se dovessi darne una caratterizzazione sintetica direi che è un termine usato per evidenziare il fatto che la mentalità imprenditoriale diventerebbe qualcosa di massa e le logiche imprenditoriali diventerebbero la struttura di base delle organizzazioni (comprese dunque quelle politiche, cioè lo Stato). L’unione di questi aspetti avrebbe poi come conseguenza che il ruolo dello Stato diventa quello di gettare le basi per lo sviluppo della mentalità imprenditoriale, senza intervenire direttamente nell’economia ma intervenendo sulle sue condizioni di possibilità, ovvero sulle leggi che possono garantire il rispetto delle regole del gioco economico.
Ora, il problema è che da lì il termine ha cominciato a circolare peggio di un cattivo meme, con un graduale annacquamento delle fonti di F. e altre, diventando un modo rinnovato di chiamare il capitalismo da parte di tutti gli ex o non ex marxisti e socialisti: insomma, se prima il nemico era il capitalismo, ora è il neoliberismo. Ecco che il concetto diventa una buzz-word.
In sintesi direi quindi che il neoliberismo come concetto ha una sua estensione, poi certo discutibile, ma questo non significa in nessun modo che in Italia il problema sia il dominio incontrollato del neoliberismo. D’altronde, stiamo ancora aspettando il vecchioliberismo, mettiamola così.
Secondo me le persone intendono per neoliberismo questo, essenzialmente:
1) le privatizzazioni dei servizi pubblici (prendiamo il caso dell'acqua, che con Acqua Latina ha visto esplodere le bollette);
2) la precarietà del posto di lavoro, anche se ancora oggi più dell'80% dei contratti sono a tempo indeterminato.
Solo in seconda battuta vengono le (sbagliate) accuse alla UE e quelle ai mercati finanziari.
Per neoliberismo si intende, credo io, la sensazione di arretramento del controllo da parte dello stato come calmiere di prezzi e erogatore di servizi, "garante" della stabilità del posto di lavoro.
Questo mi pare che sia il neoliberismo nel senso comune.
Aldo Colamartino Sì, è chiaro (quello commisto ad altri elementi, soprattutto in Italia, come la valutazione della qualità e della produttività in certi ambienti e così via). Io volevo soltanto evidenziare in sintesi la matrice del concetto, che certo ha un qualche legame con ciò che ha preso a circolare nel senso comune.
Grazie per esserti preso la briga di spiegarlo, è un commento prezioso. Precisamente Foucault ne parla in Nascita della Biopolitica. È vero che è diventato una buzz-word e che, purtroppo, lo si associa a privatizzazioni sbagliate (e molto altro). La sinistra non capisce che privatizzare non è il male assoluto e nazionalizzare non è il bene assoluto. La risposta è sempre "dipende", non esiste la superiorità in sé del privato sul pubblico e viceversa, se entrambi fanno le cose ad minchiam il risultato non potrà che fare schifo, quindi bisogna valutare caso per caso per decidere, senza ideologie, qual è la scelta migliore per la collettività... Ma vaglielo a spiegare alla nostra classe dirigente.
Incuriosito dal tuo intervento sto leggendo la nascita della biopolitica. Avevo già letto Focault in le parole e le cose. Lo trovo un bravo scrittore e mi affascinano le sue ricostruzioni storiche, ma se si conosce un pochetto il lavoro di wittgestein, il suo episteme non é poi molto originale. Che dire, sono circa a metà, e nonostante sia una critica, la descrizione del neoliberismo mi sembra molto puntuale (parlo da ignorante in campo economico) e chiarificatrice. Focault mi sta aiutando ad apprezzare ancor di più il neoliberismo! (PS.. avendo letto qualche lavoro di Alessandro Somma é imbarazzante come in questo libro si ritrovino tutti i suoi riferimenti che riporta nei suoi libri.. cioè.. Somma ha letto Focault e fa il brillante senza aggiungere un tubo se non aggiornare malamente la critica con riferimenti nuovi e perdendo anche profondità di analisi). Beh insomma.. grazie del tuo intervento! :)
@@filippozanchetta6770 Ma infatti Foucault, se lo si legge come storico dei "sistemi di sapere e potere" e non come teorizzatore o speculatore (che dichiaratamente non era), è a tratti anche illuminante. Il problema sono gli epigoni o i lettori più o meno distratti, che non fanno neanche lontanamente quello che faceva lui: passare ore e ore tra gli archivi a leggere documenti per tirare fuori delle chiavi di lettura di certe trasformazioni. Si limitano invece a riprendere e ripetere, spesso trasformando ricostruzioni storico-genealogiche in formulette che nemmeno si capiscono.
Ma in fondo anche questo fa parte dei giochi culturali di circolazione delle idee...
Questa puntata l’aspettavo da un anno. Sono emozionato
@@federicomita9568 immagini male. Oltretutto visto il tono del tuo commento immagino tu abbia vissuto una vita da frustato. pensa alla tua di vita che io penso benissimo alla mia. Bacioni!
Federico Mita mio caro la mia frase era volutamente sciocca. Fatta semplicemente per aumentare l’engagement del video, ritenendolo interessante. Nel video vengono mostrati dei numeri e De Blasi prova ad interpretarli. Se tu non sei d’accordo puoi benissimo portare le tue argomentazioni. Invece col tuo commento ti sei mostrato solamente per quello che sei: un gran maleducato.
Dai tuoi commenti evinco solo voglia di buttarla in rissa, mettendola sul personale, senza nemmeno conoscermi.
Poi questo epiteto groupie è veramente ridicolo. Sarai tu una groupie di Emanuele Felice o di Claudio Borghi. Se hai argomentazioni portale nel dibattito e discutiamo, invece di fare battute da bar sport.
@@federicomita9568 io mi sono rimesso in pari con l'italiano in 5 minuti, tu quanto ci metti con l'economia? come al solito argomenti 0.
Ho cominciato a guardare questo video sperando proprio di trovare il dato oggetto del lavoro estivo.
Quindi grazie davvero, ci interessa moltissimo!
L'utilizzo inappropriato e frequente del termine "neoliberismo" da parte dell'interlocutore è un efficace strumento predittivo del suo ritardo.
Questa è un'ipotesi dalle grandi potenzialità, potresti lavorarci un po' su e diventare il nuovo Gödel
chiamiamolo allora "neoindividualismo economico", il punto non è la definizione ma i contenuti di questa ormai vetusta dottrina.
Molti identificano il neoliberismo con l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Per il resto video interessantissimo, i grafici a supporto sono una gioia per gli occhi.
Per neoliberismo spesso non ci si riferisce alla spesa pubblica in se, ma alla liberalizzazione dei mercati, alla privatizzazione delle aziende pubbliche, alla rimozione delle garanzie dello stato nei vari settori e nell'austerity in genere.
E non ci azzecca una mazza a prescindere. Soprattutto con l’ austerità
Ovvero cose mai viste in italia
Prima degli anni 90 era una cosa indecente. Poi le privatizzazioni possono esser fatte male ma quello è un altro discorso.
Sì. Ma anche sull'austerity c'è moltissimo da discutere, Costantino ha fatto un video sul tema. L'austerity, che ci sia ciascun lo dice cosa sia nessun lo sa.
Ci sono privatizzazioni sane (compagnie telefoniche) e privatizzazioni non sane (autostrade)
Per alcuni è neoliberismo anche semplicemente fare leggi che aiutano le imprese ad essere più competitive e dire che non sempre i lavoratori dipendenti hanno ragione quando protestano contro il "padrone" Neoliberismo per questi soggetti è anche dire che lo stato non deve occuparsi di tutto.
Per fusaro il mes è neoliberismo, per i mazzuccato boys qualsiasi piano industirale che non preveda lo "stato imprenditore" (aka l'urss) è ultraliberismo
Questo è puro buonsenso, ma la dottrina liberal-liberista è purtroppo una altra cosa.
discorsi da sciur cumenda anni novanta per risponderti dovrei fare un tuffo nel passato
Ottimo!
Grazie!
Complimenti lei è una persona molto paziente con i suoi debunking.
Grande Costa
👏🏻👏🏻👏🏻
Grande Costantino, ottima puntata anche questa!
ottimo video come sempre
Grazie a Costantino che non si stanca mai di ripetere queste verità (troppo spesso maliziosamente) scordate
Commento per la diffusione
@liberioltre quando farete puntata sulle privatizzazioni? Da quando Draghi è Pdc non si parla che di questo e di quanto questo rovinerà l'Italia.
Ho trovato su Wikipedia inglese questa definizione: NeoLiberalismo: è un termine usato per indicare la ricomparsa politica della fine del XX secolo delle idee del XIX secolo associate al capitalismo del libero mercato dopo che cadde in declino dopo la seconda guerra mondiale . Un fattore importante nell'ascesa di organizzazioni conservatrici e libertarie , partiti politici e think tank , e prevalentemente sostenuto da loro, è generalmente associato a politiche di liberalizzazione economica , tra cui privatizzazione, deregolamentazione , globalizzazione , libero scambio , monetarismo , austerità e riduzione della spesa pubblica per aumentare il ruolo del settore privato nell'economia e nella società . Le caratteristiche distintive del neoliberismo sia nel pensiero che nella pratica sono state oggetto di un sostanziale dibattito accademico.
Il termine neoliberismo viene usato in modo generico, ma la differenza che viene intesa (generalmente e secondo me) quando si parla di neoliberismo (e non di liberismo classico) sta nel fatto che il liberismo classico presentava un assetto valoriale borghese (ad esempio il patriottismo), mentre il neoliberista tende verso il nichilismo e l'individualismo di mercato globale. Sottolineo che, secondo me, questo è ciò che viene sintetizzato con il termine, da coloro che lo usano.
C'è da aggiungere che il "neoliberismo" è meno liberista di quello di Smith
@@dovzenko9510in nessun paese del mondo applica il liberismo di Smith
@@riccardosemeraro9368 verissimo. Ad oggi non esistono veri stati ancap.
Giusto, anche se va detto che utilizzata a quel modo la parola in sé è un contenitore vuoto, un'intensione senza estensione e di conseguenza va bene su tutto...come il nero!
Poi in paesi con generoso welfare come Svezia e Danimarca c'è più libertà economica che in Italia.
Questa era facile facile, di solito dimostrare che qualcosa non ci sia è più difficile che dimostrare che ci sia, ma nel caso del liberismo nell'economia italiana.... piace vincere facile 😅.
Bentornato debunking
La lista delle aziende per capitalizzazione è agghiacciante, anche se forse ma solo forse quel che sto per scrivere è fuori tema. La domanda è: qual è stata l’ultima volta che il settore alla frontiera tecnologica era quello delle automobili?
Forse l'affermazione dell'industria automobilistica giapponese negli anni 70-80?
Super like per il titolo
Grazie. Unico modo di uscire dal buco è mettere il controllo del debito pubblico al primo posto dell'agenda politica. Sembra in contraddizione con quanto detto nel video, ma in realtà si tratta di eliminare dal gioco il jackpot dei politici: l'illusione della crescita a debito che è anche una sirena irresistibile per i più.
guarda che non sono i politici che vogliono il debito pubblico, ma le corporation e i loro rappresentanti politici lobbysti. Guarda caso, tutte le volte che in USA sale un presidente democratico il debito cala , tutte le volte che sale un repubblicano il debito schizza e le corporation salgono a wall street (se non fanno peggio persino le corporations).
E' molto grottesco che continuate a demonizzare lo stato DOPO TRENTA ANNI che lo stato è direttamente controllato dalle corporations che , secondo alcuni "neo liberisti", dovevano esprimere il libero mercato.
Sempre interessante!
Wow, anxhe il primo commento.
Quel lavoro lo aveva fatto mi pare Codagnone e diceva che l'82% era NON tradable, quindi municipalizzate e compagnie parastatali. Era in un panel di un evento.
Grazie costa come sempre!
Comunque non vedo l ora di conoscere i nuovi progetti di LO
L'ultimo grafico estremamente interessante. Spero possa essere completato presto
Costa N1.
Un commento
COMMENTO VISIBILITÀ VIDEO
Io credo che quello che viene inteso dall'uomo della strada come neo-liberismo sia in realtà la globalizzazione e la maggior facilità di spostare merci e sistemi industriali in giro per il mondo.
Infatti, l'uomo della strada non ha paura dei benefici del mercato come consumatore, li ha come lavoratore/percettore di reddito da lavoro.
Per deformazione professionale tendo spesso a guardare gli aspetti di governance. Non credo sia sbagliato pensare che quando l'uomo della strada parla di neo-liberismo abbia in mente il fatto che il CEO/ amministratore delegato guadagni 150-200 volte (nell'anno) quello che guadagna il lavoratore mediano, o più in generale la differenza di reddito tra skilled and unskilled labour.
In sostanza, come capita spesso all'uomo della strada o a pseudo-intellettuali in cerca di proseliti, si prende una definizione vaga e si cerca di farci cascare dentro quello che serve per identificare il nemico e la causa del "fallimento" economico-sociale dei lavoratori più deboli.
Liberismo e globalizzazione non c’entrano granchè. Si veda India e Cina...
Infatti non ho detto che sono la stessa cosa, ma che l'uomo della strada - o l'italiano medio - li confonda e ne confonda gli effetti
IO sono un comune "uomo della strada" e non ho questa immagine del neoliberismo, magari tale dottrina prevedesse solo la facilità di spostare merci e sistemi industriali per il mondo !
Tutto bello ma aspetto ancora le correzioni al video debunking sul Giappone.
Credo che per neoliberismo si intenda la globalizzazione
Per neoliberismo ogni interlocutore intende una cosa diversa mi sa
Discorsetto di cripto- apologia del neoliberismo attuale! Questo tipo sta cercando di far passare tesi risibili sull'innocuità del neoliberismo sulla vita in Italia!
Eccone un altro…
@@leo_mas_922 un altro?
@@lamicofidato Sì. Un altro che straparla e cita completamente a caso il neoliberismo, che non c’entra niente. Ovviamente senza fare mezzo commento nel merito del confronto
@@leo_mas_922 ma il Neoliberismo, i suoi fondamenti teorico-pratici, sono responsabili delle derive socio-economiche e culturali del mondo di oggi! Ne sei consapevole?
@@lamicofidato Ah davvero? Per esempio dove? In Italia magari? Fai emergere pure il tuo fusarismo
Ho paura dell’ arrivo dei PesCaracas de noartri inferociti che commenteranno ancor prima di aver ascoltato Costa
Vai costa!!
Italia paese socialista altro che neoliberismo. Eccezionale Costantino.
Italia socialista ? Come io sono Rocky Marciano reincarnato
Non concordo sul fatto che l'Italia abbia avuto necessità di fare debito secondo me ogni governo fino ad oggi ha ragionato in termini di spendere tutto il possibile manca del tutto quel rispetto della cosa pubblica che serve a rendere serio un Paese nel medio periodo. Basta considerare la continua crescita della spesa pubblica e la continua concessione di bonus, privilegi, incentivi a tutta una serie di categorie. L'avanzo primario conseguito va considerato come il prezzo minimo che l'Italia ha dovuto pagare ai mercati e ai partner europei come segno di buona volontà. Ogni politico di ogni livello ragiona in termini "dopo di me il diluvio" ricordo il successo dei derivati in molte amministrazioni regionali e locali che bene si adeguavano al modo di pensare delle classi dirigenti. Riflettendo dobbiamo anche considerare che la popolazione italiana in buona parte considera incapace le classi dirigenti che non spendono anche a costo di far saltare il bilancio degli anni successivi.
Propongo la variante migliorata del neoliberismo: il liberneoismo.
Cambia il titolo Costa, 30 minuti
Costa bel debunking: c'e' anche l' economic freedom index Dell'Hoover institute che misura abbastanza bene il"neoliberismo"...depurato del dato "freedom from corruption" ci da la classifica mondiale dei cattivi neoliberisti
Credevo che avessi appeso il microfono al chiodo per la vergogna dopo le fesserie sul giappone dell'ultimo video invece sei tornato più carico che mai costa! Dai ragazzi che se commentiamo forse riusciamo ad arrivare a 10000 views!!!!!
Bentornato Zi :)
Jimmy il Fenoneno, ah ah!
@@leo_mas_922 beh ... e' una vergogna che dopo un errore di grandezza 10 non vi sia stata nessuna rettifica ... a voler pensar male si potrebbe dire che non ostante la consapevolezza dell'errore si sia preferito fare spallucce
barbapapa' E degli errori grammaticali che diciamo? O é un barbatrucco ?
@@barbapapa9867 Scusate quale è l'errore?
Commento tattico