Riflessioni sull'esistenza, Jiddu Krishnamurti

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  • Опубликовано: 27 дек 2023
  • Testo del video tratto da: "La ricerca della felicità" di Krishnamurti.
    Buon ascolto Consapevole.
    Playlist Audio Conscentia:
    • Audio Conscientia

Комментарии • 8

  • @claudiosar7988
    @claudiosar7988 Месяц назад +1

    Che bello essere parte di quel fiume✨✨✨.Ho fatto un reset di tutto, vivo da spirito libero e non per quello che vorrebbero loro,tenerlo imprigionato di se stesso.Siamo immortali,ma la maggior parte non sono a conoscenza.

  • @gianluigi2464
    @gianluigi2464 Месяц назад +1

    Una vita soddisfacente senza sforzo senza più sofferenza,accettando quello che è, si ottiene ( per mia esperienza) dopo tanto sforzo,disciplina e sofferenza. Per sviluppare consapevolezza di tutte queste battaglie, per osservarle, eppure non basta. L'indagine è lunga, ma con l'osservazione e la presa di coscienza di quello che accade dentro di noi,e , prima o poi si mollano gli ormeggi. Una buona guida come Krishamurti, anche se lui ha negato di esserlo ma lo ha fatto per tutta la sua esistenza, è una bella fortuna.
    Grazie

    • @VoxIntuitus
      @VoxIntuitus  Месяц назад

      Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza.

  • @angelomarcantonio5382
    @angelomarcantonio5382 6 месяцев назад +3

    Bello illuminante vero grazie di cuore

  • @elenap.4263
    @elenap.4263 5 месяцев назад

    La vita vi stupirà si prenderà cura di voi💙Grazie

  • @ninonocera211
    @ninonocera211 6 месяцев назад +2

    ... direi che é inevitabile ,durante quest'ascolto , la formazione di un ' immagine mentale relativa al feto ed al suo sviluppo, dove impermanenza e non distinzione tra creazione e creatore , sono la divinitá stessa ...
    grazie❣️

  • @robertopuccianti8498
    @robertopuccianti8498 6 месяцев назад

    🙏💥❤🌻

  • @Anton-fw2wb
    @Anton-fw2wb 6 месяцев назад +1

    Vogliamo isolarci sempre più dalla natura che è il luogo del pericolo di vita, del terrore, della morte. Isolandoci sempre più dalla natura pensiamo di evitare sempre più la morte. Ecco perché tutto ciò che ci ricorda lo stato di natura ci fa schifo; ne abbiamo repulsione. Anche il cambiamento ci fa paura perché significa la morte di ciò che era prima. Così facendo però, noi ci strappiamo la vita dentro e quindi stiamo male. Stiamo tutti male e fingiamo di stare bene; ci illudiamo. Tutto ciò ha una causa prima, un'origine che è il potere di pochi dettato dalla paura e dunque dalla volontà di eternizzarsi, divinizzarsi, perpetuare la propria vita nell'aldilà. È un castello di carte, o di sabbia destinato gioco forza a crollare, come l'acqua stagnante destinata ad evaporare, a dissolversi.
    Oggi con le nuove tecnologie stiamo sognando la smaterializzazione totale, l'isolamento definitivo dalla natura. Una pazzia. Non è possibile. Per capire dobbiamo portare le cose all'estreme conseguenze? Quale sarà il prossimo passo? Che pur di perpetuare una vita sempre uguale a se stessa, diventiamo noi stessi delle macchine, inserendo il nostro cervello in un congegno elettronico? Anche questa è un'illusione.