LINK UTILI: - Se ti è piaciuta la frase "Per perdonare devi ricordare", amerai il mio nuovo libro "Psicologia a Strappo" in cui ho raccolto 60 tra le idee più potenti per cambiare in meglio. Compra la tua copia: amzn.to/2XObvmc -Iscriviti qui al mio video corso gratuito sulla crescita personale: bit.ly/Crescita
Bellissima storia ! Sul perdono ci sto lavorando !!! Non è facile ma rendersene conto è già importante per migliorare se stessi ! Eppure quando ti trovi davanti un provocatore la faccenda diventa più complessa. Io penso che la storia dei soldati e del perdonare sia più facile che un caso singolo che giornalmente ti pone dei problemi !
Giusto, perdonare non significa dimenticare, ma andare oltre, poi non è detto che si debba comunicarlo a chi riteniamo ci abbia fatto il torto, (resto dell'idea che chi ti ha fatto il danno dovrebbe cercare di rimediare) ma essere consapevoli in cuor nostro di ciò che è stato, ed andare oltre con un nuovo bagaglio di esperienza e serenità. Questo il mio pensiero, grazie del video e per di più con un bellissimo aneddoto storico che non conoscevo!
Il perdono ha bisogno di tempo. Avevo letto in un libro il significato della parola perdono :per - dono. È un dono che faccio sia all'altro che a me,alleggerendo lo zaino.
Questo episodio che lei a racconta fa riflettere nella nostra vita quotidiana, il nostro sbaglio siamo troppo ancorati nel passato per questo non riusciamo alcune volte a guardare avanti e metterli nel cassetto dei ricordi....
👍 verissimo! Inconsapevolmente nel "momento" che ricordo il mio passato ma ha perso " il suo valore" nel presente , ho perdonato andando avanti con la mia vita 😘😘 saluti dalla germania 🇩🇪
Ciao Luca, conoscevo l'attacco a Pearl Harbor, ma questo no!! Ci sto lavorando su questo...sul lasciarsi alle spalle il "passato", non è facile, ancora devo metabolizzare...ma quello che dici è tremendamente vero! quasi mi scappava la lacrima...! Bravo e grazie!
Per la prima volta che seguo questo canale ho sentito un messaggio molto prezioso attraverso una bellissima storia umana. . Grazie mille. Saluti cordiali dalla Francia. 🇮🇹🇫🇷
Grazie mille caro Luca, per la tua condivisione del importante insegnamento dalla storia, penso che alla fine vince sempre la forza di vita essere grati per la vita, riuscire a sopravvivere ad un tragico evento storico supera tutti gli ostacoli anche questo:per perdonare e non dimenticare.
Luca, ti stimo tantissimo e adoro tutto quello che fai e dici ma in questo caso l'esempio non è calzante perchè questo non è perdono!!! Questo è togliersi la benda dagli occhi!!! Questo è sentirsi solidali!!! I supersiti, guardandosi diritto negli occhi hanno capito di essere vittime sacrificali di un ingranaggio perverso i cui responsabili non potranno mai essere perdonati finchè non ci sarà il pentimento e il ravvedimento
Grazie Luca per quest'altro prezioso video dal potere guarente e arricchente che mi ha fatto ricordare un'altra esperienza bellissima di perdono, più vicina a noi nel tempo, tra Agnese Moro e i brigatisti rossi i cui video sono anch'essi su youtube. In Italia, a Torino, esiste l'"Università del perdono".
Magari quei soldati sono riusciti a perdonarsi, e quindi a non odiarsi, perché erano solo soldati! Eseguivano solo degli ordini, quindi la responsabilità non era la loro! Il mestiere del soldato è quello. Mentre se una persona ti fa del male, non era il suo mestiere.
Quello che volevo proprio scrivere a Luca. Quando la Ferita è personale penso che l’approccio al perdono è molto diverso…. Il tempo comunque fa la Sua parte!
Il perdono ha un valore indiscutibile. Fosse stato per quei sopravvissuti e i caduti in quella battaglia (così come in ogni altra guerra) penso che nessuno di loro avrebbe mai imbracciato il fucile o altro di propria sponte. Dovremmo riflettere anche su a chi giovi una guerra? A chi parte lasciando i figli con il rischio di non vederli più, sapendo che pure i propri figli potranno morire, le case esser distrutte....? Meditiamo anche sulla stupida cecità dell'uomo che non impara nulla dalla storia.
Sono d'accordo che perdonare non è dimenticare. La vera sfida però è trovare strumenti e motivazioni per andare oltre. Quale sarà stata la spinta per quell'abbraccio? Emozione passeggera o comprensione che entrambi gli schieramenti in una guerra sono vittime della blasfemia esistenziale che è la guerra? Saggiamente la Bibbia recita: Non tramonti il sole sulla vostra ira. Grazie
Concordo. Ma una madre che nega al padre di vedere suo figlio, oggettivamente, è difficile da digerire. È probabile che abbia bisogno ancora di più tempo di quello che è già passato (quasi un anno) per giungere a quella determinazione. Il fatto incontestabile, però, è che il tempo che non ho potuto passare con mio figlio non tornerà più e sarà irrimediabilmente perso in un mare di rancore e di soprusi.
L'unioco modoin cui si perdona è se si accoglie quella persona che ci ha fatto del amale e le si dà una chance di fare meglio da quel momento in poi. Chi perdona ma si allontana, non ha perdonato nulla. Non si fida più di quella persona e non le dà nessuna chance.
Grazie, Luca , è veramente importante. Ma… sono di Ucraina… e non so com’è sarà possibile perdonare questo tutto disastro che ci ha già fatto Russia e lo sta continuando a creare ancora giorno dopo giorno. Quando la gente innocente, bambini, anziani, bestie sono rimasti senza le case, senza la vita precedente. Abbiamo perso tanto, qualcuno ha perso tutto, anche i suoi più cari. Quanto tempo ci vuole per perdonare? Mancano i secoli…
Non sono d’accordo sul fatto che la cosa “non è più importante” anzi. Il fatto può essere ancora importantissimo, per perdonare è necessario rielaborare e avere nuove consapevolezze. Concordo invece sul fatto che non si debba dimenticare.
L'unico sistema logico per perdonare è da attribuire ad Albert Einstein che si rifaceva ad un pensiero di Schopenhauer: "non credo nel libero arbitrio, le parole di Schopenhauer [l'uomo può fare ciò che vuole ma non può volere quello che vuole] mi accompagnano in ogni situazione della mia vita e mi riconciliano con le azioni degli altri anche quando sono piuttosto dolorose. Per me questa consapevolezza della mancanza di libero arbitrio mi aiuta a non prendere me e gli altri troppo sul serio e a non perdere la calma" Quindi, quando qualcuno mi taglia la strada su una rotonda penso solo che che sia un veicolo guidato da una massa semisolida di carbonio azoto ossigeno e idrogeno completamente incapace di prendere decisioni autonome, non perdo tempo a discutere e lascio correre.
In questi casi potrebbe essere d'aiuto parlarne con un professionista che sappia guidarci nel processo per superare al meglio le nostre ferite e di perdono. Se vorrai, i professionisti di Mindcenter, il mio centro, sono a tua disposizione qui al link: www.mindcenter.it/
Forese dico una sciocchezza: Il perdono, lessi che si tratta di un dono. Magari razionalmente hai provato a giustificare e non dico leggittimare dei gravi torti subiti ma emotivamente il percorso del perdono non credo che segua gli stessi tempi. La risorsa credo, più preziosa che abbiamo è il tempo limitato su questa terra. Il tempo, le energie dedicato ad accettare il torto subito non te lo restituirà mai più nessuno e non credo sia giusto. Che tutto faccia esperienza, credo non sia motivazione convincente, poichè a nessuno, credo piacerebbe vivere esperienze negative. Imparare dalle brutte esperienze, secondo me, trovo sia una magra consolazione ed un bias per accettare l'inaccettabile. Sarebbe bello se tu potessi aiutarci a capire come accettare l'inaccettabile e come riconoscere le convinzioni che sono alla base di ciò che valutiamo come inaccettabile. Tu che hai gli strumenti, sarebbe molto bello se potessi aiutarci in questo difficilissimo percorso liberatorio. Grazie infinite.
Matteo 18:21 "Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. 23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" 29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; 33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" 34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. 35 Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello».
Ma l'aneddoto non c'entra niente con il perdono. La situazione lì è come quella della tregua di Natale della 1° guerra mondiale. La guerra è un gioco (parlo di teoria dei giochi, non briscola o tressette) ad informazione completa ( cioè come un gioco a carte coperte) per gli alti in grado lontani dal fronte ma diventa facilmente un gioco ad informazione perfetta (tipo scacchi, cove si sa tutto dell'avversario) quando i soldati si fronteggiano per lungo tempo, per questo esiste la turnazione delle truppe al fronte, per evitare che fraternizzino col nemico. Perché non hanno provato a farlo con militari delle SS e una delegazione di soldati di tutto il mondo. Ma poi ricordatevi l'ammoniaca per pulire per terra.
la fai facile con un esempio che non c'azzecca per niente ... tra soldati non c'è odio ma spirito di sopravvivenza .. uno contro l'altro e chi muore muore perché ha eseguito ordini ... prova tu, invece, a vivere per 7 anni con uno che ti deruba di tutto anche della possibilità di emergere nella vita sennò gli fai ombra ... (sempre stato invidioso delle altrui capacità) ... uno che ti aliena l'amore di un figlio di 6 anni raccontandogli che quando lo porti a passeggio lo vuoi buttare sotto una macchina, quando gli rimbocchi le coperte la sera lo vuoi soffocare, che quando gli tagli la carne ci metti il veleno ... queste bugie purtroppo hanno fatto presa e non riuscivo ad avvicinare mio figlio a meno di 10 metri di distanza perché era terrorizzato ... e che dire delle calunnie per svalutarmi agl occhi delle mie amicizie che per fortuna conoscevano bene me e sono andate a vuoto .... e la casa che avevamo in comune? con un espediente legale ha tentato di portarmela via (non c'è riuscito solo perché miserabile fancazzista non aveva i soldi per un atto notarile che doveva rimanere segreto ma efficace per la legge) ... e pensa al fatto che mi ha puntato un'arma (ottenuta illecitamente) e voleva spararmi a me e al figlio ma per fortuna quel giorno avevo lasciato il bambino da una vicina e i suoi piani sono andati a ramengo ...mai chiesto perdono del male fatto, anche con violenza fisica e morale .... poi per fortuna nostra , per la vergogna di un processo a suo carico s'è suicidato .. e quindi ha evaso la giustizia anche lì ...non evaderà la giustizia divina ma anche io la subirò perché non riesco a perdonarlo né a dimenticare per cui andrò a fondo pure io .... provi a a dimenticare chi ha subito da innocente lo stalking fatale di un assassino feroce come filippo turetta che ha inferto 75 coltellate ad una ragazza che sperava solo che trovasse pace interiore ...
L'uomo è un essere completamente pazzo. Personalmente qua non ci vedo molto il fatto di essere capaci di perdonarsi ma come cavolo si fa ad arrivare a situazioni di guerra totale, fino alle bombe atomiche (ricordiamoci che abbiamo abbastanza bombe per distruggere il pianeta decine di volte... Non è normale per definizione avere tutte queste armi. Io non mi fido di me, figuriamoci di chi ha i bottoni rossi dai).
L'uomo, è una peggiore creatura del mondo capace di costruire e distruggere tutto in un attimo poi vorrebbe essere perdonato, e non riuscirà mai ad dimenticare,certi tragici avvenimenti storici avvenuti nel passato purtroppo anche d'oggi non sono,non saranno mai possibili da dimenticare e a noi non ci resta di ringraziare il signore di vivere e pregare per la pace uguaglianza,democrazia per il diritti umani e libertà di ciascuno com'è e ovunque si trova.
LINK UTILI:
- Se ti è piaciuta la frase "Per perdonare devi ricordare", amerai il mio nuovo libro "Psicologia a Strappo" in cui ho raccolto 60 tra le idee più potenti per cambiare in meglio. Compra la tua copia: amzn.to/2XObvmc
-Iscriviti qui al mio video corso gratuito sulla crescita personale: bit.ly/Crescita
Bellissima storia ! Sul perdono ci sto lavorando !!! Non è facile ma rendersene conto è già importante per migliorare se stessi ! Eppure quando ti trovi davanti un provocatore la faccenda diventa più complessa. Io penso che la storia dei soldati e del perdonare sia più facile che un caso singolo che giornalmente ti pone dei problemi !
Giusto, perdonare non significa dimenticare, ma andare oltre, poi non è detto che si debba comunicarlo a chi riteniamo ci abbia fatto il torto, (resto dell'idea che chi ti ha fatto il danno dovrebbe cercare di rimediare) ma essere consapevoli in cuor nostro di ciò che è stato, ed andare oltre con un nuovo bagaglio di esperienza e serenità.
Questo il mio pensiero, grazie del video e per di più con un bellissimo aneddoto storico che non conoscevo!
Il perdono ha bisogno di tempo.
Avevo letto in un libro il significato della parola perdono :per - dono. È un dono che faccio sia all'altro che a me,alleggerendo lo zaino.
Une delle píu belleza chiacchierate che ho sentito da te. Grazie!!! Andrés (de Buenos Aires)
Questo episodio che lei a racconta fa riflettere nella nostra vita quotidiana, il nostro sbaglio siamo troppo ancorati nel passato per questo non riusciamo alcune volte a guardare avanti e metterli nel cassetto dei ricordi....
Complimenti bellissimo messaggio
Grande insegnamento, bellissima storia. Grazie di cuore. Perdoniamo anche noi stessi oltre che gli altri.
Sei il numero uno grazie Luca. Quanta sapienza e quanta saggezza.
Grazie Daniela :-)
👍 verissimo! Inconsapevolmente nel "momento" che ricordo il mio passato ma ha perso " il suo valore" nel presente , ho perdonato andando avanti con la mia vita 😘😘 saluti dalla germania 🇩🇪
Mi ha commosso. È un messaggio a dir poco bellissimo e poetico. Grazie Luca 🙏🏼
🧠
Bella testimonianza, non la conoscevo! Grazie!
Bellissima riflessione, forse una delle più belle . Complimenti.
Grazie mille ;-)
Grazie per questa toccante storia e per il bellissimo messaggio ❤
Ciao Luca, conoscevo l'attacco a Pearl Harbor, ma questo no!! Ci sto lavorando su questo...sul lasciarsi alle spalle il "passato", non è facile, ancora devo metabolizzare...ma quello che dici è tremendamente vero! quasi mi scappava la lacrima...! Bravo e grazie!
Per la prima volta che seguo questo canale ho sentito un messaggio molto prezioso attraverso una bellissima storia umana. .
Grazie mille.
Saluti cordiali dalla Francia.
🇮🇹🇫🇷
Grazie mille caro Luca, per la tua condivisione del importante insegnamento dalla storia, penso che alla fine vince sempre la forza di vita essere grati per la vita, riuscire a sopravvivere ad un tragico evento storico supera tutti gli ostacoli anche questo:per perdonare e non dimenticare.
Meraviglioso. Così tanto da piangere
Abbiamo finito le lacrime 👌
Grazie!
Il perdono ha valore e merito proprio perché si ricorda il male ricevuto
Luca, ti stimo tantissimo e adoro tutto quello che fai e dici ma in questo caso l'esempio non è calzante perchè questo non è perdono!!!
Questo è togliersi la benda dagli occhi!!! Questo è sentirsi solidali!!!
I supersiti, guardandosi diritto negli occhi hanno capito di essere vittime sacrificali di un ingranaggio perverso i cui responsabili non potranno mai essere perdonati finchè non ci sarà il pentimento e il ravvedimento
Mazzu, sei immenso! Grazie!
❤
Grazie Luca per quest'altro prezioso video dal potere guarente e arricchente che mi ha fatto ricordare un'altra esperienza bellissima di perdono, più vicina a noi nel tempo, tra Agnese Moro e i brigatisti rossi i cui video sono anch'essi su youtube. In Italia, a Torino, esiste l'"Università del perdono".
GRAZIE DI CUORE
Bellissimo!
Grazie, è semplicemente meraviglioso!
Commovente oltre che far riflettere❤️
Belle parole
Magari quei soldati sono riusciti a perdonarsi, e quindi a non odiarsi, perché erano solo soldati! Eseguivano solo degli ordini, quindi la responsabilità non era la loro! Il mestiere del soldato è quello. Mentre se una persona ti fa del male, non era il suo mestiere.
Quello che volevo proprio scrivere a Luca.
Quando la
Ferita è personale penso che l’approccio al perdono è molto diverso…. Il tempo comunque fa la
Sua parte!
@@Ritafuxia errare è umano, perseverare è diabolico.
Molto bello
Bellissimo insegnamento!!!!
Bellissimo video Luca! Mi sono commossa...
🙏🏻 grazie.
a te!!🥰
Bel video. Contenuto interessante.
Grazie del significativo video
A Iwo Jima si sono perdonati a vicenda.
Nella vita quotidiana, sei tu davanti alla tua difficoltà da superare. È diverso.
Wow. Pelle d'oca.
Video stupendo ...non sono necessarie ulteriori parole
Il perdono ha un valore indiscutibile. Fosse stato per quei sopravvissuti e i caduti in quella battaglia (così come in ogni altra guerra) penso che nessuno di loro avrebbe mai imbracciato il fucile o altro di propria sponte. Dovremmo riflettere anche su a chi giovi una guerra? A chi parte lasciando i figli con il rischio di non vederli più, sapendo che pure i propri figli potranno morire, le case esser distrutte....?
Meditiamo anche sulla stupida cecità dell'uomo che non impara nulla dalla storia.
Sono d'accordo che perdonare non è dimenticare. La vera sfida però è trovare strumenti e motivazioni per andare oltre. Quale sarà stata la spinta per quell'abbraccio? Emozione passeggera o comprensione che entrambi gli schieramenti in una guerra sono vittime della blasfemia esistenziale che è la guerra? Saggiamente la Bibbia recita: Non tramonti il sole sulla vostra ira.
Grazie
Faresti un video sulla coazione a ripetere? ❤
Grazie per il suggerimento Federica ;-)
Concordo.
Ma una madre che nega al padre di vedere suo figlio, oggettivamente, è difficile da digerire.
È probabile che abbia bisogno ancora di più tempo di quello che è già passato (quasi un anno) per giungere a quella determinazione.
Il fatto incontestabile, però, è che il tempo che non ho potuto passare con mio figlio non tornerà più e sarà irrimediabilmente perso in un mare di rancore e di soprusi.
Grazie Luca…..
L'unioco modoin cui si perdona è se si accoglie quella persona che ci ha fatto del amale e le si dà una chance di fare meglio da quel momento in poi. Chi perdona ma si allontana, non ha perdonato nulla. Non si fida più di quella persona e non le dà nessuna chance.
Il senso di colpa maturato negli anni ha fatto il suo dovere ! Non penso si sarebbero perdonati 1 mese dopo la guerra
❤
❤️
Grazie, Luca , è veramente importante. Ma… sono di Ucraina… e non so com’è sarà possibile perdonare questo tutto disastro che ci ha già fatto Russia e lo sta continuando a creare ancora giorno dopo giorno. Quando la gente innocente, bambini, anziani, bestie sono rimasti senza le case, senza la vita precedente. Abbiamo perso tanto, qualcuno ha perso tutto, anche i suoi più cari. Quanto tempo ci vuole per perdonare? Mancano i secoli…
Non sono d’accordo sul fatto che la cosa “non è più importante” anzi. Il fatto può essere ancora importantissimo, per perdonare è necessario rielaborare e avere nuove consapevolezze. Concordo invece sul fatto che non si debba dimenticare.
L'unico sistema logico per perdonare è da attribuire ad Albert Einstein che si rifaceva ad un pensiero di Schopenhauer:
"non credo nel libero arbitrio, le parole di Schopenhauer [l'uomo può fare ciò che vuole ma non può volere quello che vuole] mi accompagnano in ogni situazione della mia vita e mi riconciliano con le azioni degli altri anche quando sono piuttosto dolorose. Per me questa consapevolezza della mancanza di libero arbitrio mi aiuta a non prendere me e gli altri troppo sul serio e a non perdere la calma"
Quindi, quando qualcuno mi taglia la strada su una rotonda penso solo che che sia un veicolo guidato da una massa semisolida di carbonio azoto ossigeno e idrogeno completamente incapace di prendere decisioni autonome, non perdo tempo a discutere e lascio correre.
La spazzatura è del passato ok, però non PAGA e le ripercussione sono mie. Come gestire la cosa!? È un mio grande arcano
Se vogliamo tenere episodi dolorosi io perdono se la persona decide di incontrarmi di nuovo altrimenti non ha mai imparato a volermi bene
E se non riusciamo a liberarci dalla spazzatura del dolore che ci hanno procurato ? Se il nostro cuore sanguinasse ancora??
In questi casi potrebbe essere d'aiuto parlarne con un professionista che sappia guidarci nel processo per superare al meglio le nostre ferite e di perdono. Se vorrai, i professionisti di Mindcenter, il mio centro, sono a tua disposizione qui al link: www.mindcenter.it/
I morti la penserebbero diversamente.
Forese dico una sciocchezza: Il perdono, lessi che si tratta di un dono.
Magari razionalmente hai provato a giustificare e non dico leggittimare dei gravi torti subiti ma emotivamente il percorso del perdono non credo che segua gli stessi tempi.
La risorsa credo, più preziosa che abbiamo è il tempo limitato su questa terra.
Il tempo, le energie dedicato ad accettare il torto subito non te lo restituirà mai più nessuno e non credo sia giusto. Che tutto faccia esperienza, credo non sia motivazione convincente, poichè a nessuno, credo piacerebbe vivere esperienze negative.
Imparare dalle brutte esperienze, secondo me, trovo sia una magra consolazione ed un bias per accettare l'inaccettabile.
Sarebbe bello se tu potessi aiutarci a capire come accettare l'inaccettabile e come riconoscere le convinzioni che sono alla base di ciò che valutiamo come inaccettabile.
Tu che hai gli strumenti, sarebbe molto bello se potessi aiutarci in questo difficilissimo percorso liberatorio.
Grazie infinite.
Ma se ricordando nasce l'odio... Come si fa a perdonare? E poi in che senso perdonare? Facendo finta che erano altre persone?!
Matteo 18:21
"Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" 29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; 33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?" 34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. 35 Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello».
Ma l'aneddoto non c'entra niente con il perdono. La situazione lì è come quella della tregua di Natale della 1° guerra mondiale. La guerra è un gioco (parlo di teoria dei giochi, non briscola o tressette) ad informazione completa ( cioè come un gioco a carte coperte) per gli alti in grado lontani dal fronte ma diventa facilmente un gioco ad informazione perfetta (tipo scacchi, cove si sa tutto dell'avversario) quando i soldati si fronteggiano per lungo tempo, per questo esiste la turnazione delle truppe al fronte, per evitare che fraternizzino col nemico.
Perché non hanno provato a farlo con militari delle SS e una delegazione di soldati di tutto il mondo. Ma poi ricordatevi l'ammoniaca per pulire per terra.
🗾
la fai facile con un esempio che non c'azzecca per niente ... tra soldati non c'è odio ma spirito di sopravvivenza .. uno contro l'altro e chi muore muore perché ha eseguito ordini ... prova tu, invece, a vivere per 7 anni con uno che ti deruba di tutto anche della possibilità di emergere nella vita sennò gli fai ombra ... (sempre stato invidioso delle altrui capacità) ... uno che ti aliena l'amore di un figlio di 6 anni raccontandogli che quando lo porti a passeggio lo vuoi buttare sotto una macchina, quando gli rimbocchi le coperte la sera lo vuoi soffocare, che quando gli tagli la carne ci metti il veleno ... queste bugie purtroppo hanno fatto presa e non riuscivo ad avvicinare mio figlio a meno di 10 metri di distanza perché era terrorizzato ... e che dire delle calunnie per svalutarmi agl occhi delle mie amicizie che per fortuna conoscevano bene me e sono andate a vuoto .... e la casa che avevamo in comune? con un espediente legale ha tentato di portarmela via (non c'è riuscito solo perché miserabile fancazzista non aveva i soldi per un atto notarile che doveva rimanere segreto ma efficace per la legge) ... e pensa al fatto che mi ha puntato un'arma (ottenuta illecitamente) e voleva spararmi a me e al figlio ma per fortuna quel giorno avevo lasciato il bambino da una vicina e i suoi piani sono andati a ramengo ...mai chiesto perdono del male fatto, anche con violenza fisica e morale .... poi per fortuna nostra , per la vergogna di un processo a suo carico s'è suicidato .. e quindi ha evaso la giustizia anche lì ...non evaderà la giustizia divina ma anche io la subirò perché non riesco a perdonarlo né a dimenticare per cui andrò a fondo pure io .... provi a a dimenticare chi ha subito da innocente lo stalking fatale di un assassino feroce come filippo turetta che ha inferto 75 coltellate ad una ragazza che sperava solo che trovasse pace interiore ...
No Luca 17 , 000 erano vennero intossicati da erbe officinali
L'uomo è un essere completamente pazzo. Personalmente qua non ci vedo molto il fatto di essere capaci di perdonarsi ma come cavolo si fa ad arrivare a situazioni di guerra totale, fino alle bombe atomiche (ricordiamoci che abbiamo abbastanza bombe per distruggere il pianeta decine di volte... Non è normale per definizione avere tutte queste armi. Io non mi fido di me, figuriamoci di chi ha i bottoni rossi dai).
L'uomo, è una peggiore creatura del mondo capace di costruire e distruggere tutto in un attimo poi vorrebbe essere perdonato, e non riuscirà mai ad dimenticare,certi tragici avvenimenti storici avvenuti nel passato purtroppo anche d'oggi non sono,non saranno mai possibili da dimenticare e a noi non ci resta di ringraziare il signore di vivere e pregare per la pace uguaglianza,democrazia per il diritti umani e libertà di ciascuno com'è e ovunque si trova.
Si comunque il video non era incentrato sulla guerra!