Gassmann e Bene, due persone straordinarie. Ma dove sono oggi questi talenti? Certo non in TV o al Cinema. Nei teatri nascosti, piccoli, di avanguardia, semi vuoti o vuoti troviamo ancora dei grandi attori. Eretici soli, soli come monaci
Verissimo…in quella ‘ritagliata’ sembrava che il sorriso di Gassman fosse ironico quasi sbeffeggiante nei confronti di C.B mentre poi ne fa un elogio alla sua acutezza
Ottima l'intuizione dell'attore come factotum o meglio come totum teatrale e dunque senza l'assillo interpretativo Dote comunque ascrivibile solo a pochissimi. ..Bighin Giulio
La grandezza teatrale di Bene il suo propellente è il tentativo enorme e( per fortuna ) non riuscito ,in quanto impossibile, di uscire fuori da sé stesso dalla condanna dell' emisfero sinistro del linguaggio e della razionalita'...in Carmelo Bene molto e drammaticamente sviluppato. Deve essere stata dura per lui convivere con questa consapevolezza del problema .
Mi viene da piangere a vedere questa TV e confrontarla con il pattume di oggi
È un balsamo per le orecchie sentir parlare con questa proprietà di linguaggio.
Grazie infinite per questa meraviglia! Ridateci questa televisione!!
Savio sminuisce Bene definendolo "sempre divertente" , Gassman lo corregge riconoscendo a Bene la giusta dimensione.
Un eloquio ed una dizione del genere sono rimaste ahimè nel secolo 900
Gassmann e Bene, due persone straordinarie. Ma dove sono oggi questi talenti? Certo non in TV o al Cinema. Nei teatri nascosti, piccoli, di avanguardia, semi vuoti o vuoti troviamo ancora dei grandi attori. Eretici soli, soli come monaci
Non ci sono uno come Carmelo non sappiamo quando lo rivedremo forse un secolo o di più
Finalmente integrale! Grazie di cuore.
Verissimo…in quella ‘ritagliata’ sembrava che il sorriso di Gassman fosse ironico quasi sbeffeggiante nei confronti di C.B mentre poi ne fa un elogio alla sua acutezza
@@alegiud3125 Nah, si vedeva che era contento come una pasqua per le parole di CB.
Grazie mille
Grazie😊🤗
Ottima l'intuizione dell'attore come factotum o meglio come totum teatrale e dunque senza l'assillo interpretativo Dote comunque ascrivibile solo a pochissimi. ..Bighin Giulio
Gassman è un Io io io...
Bene non usa mai l'io...
"ed io non voglio più essere io"
gassmann somiglia un po a de sica !
Mhe
La prima parte sembra una critica velata a C. B. Cioè contro una visione troppo razionale, direi intellettualistica del teatro.
La grandezza teatrale di Bene il suo propellente è il tentativo enorme e( per fortuna ) non riuscito ,in quanto impossibile, di uscire fuori da sé stesso dalla condanna dell' emisfero sinistro del linguaggio e della razionalita'...in Carmelo Bene molto e drammaticamente sviluppato. Deve essere stata dura per lui convivere con questa consapevolezza del problema .