Precisato che il limite del contatore non è sui consumi (3 kWh come detto nel video) ma sulla potenza (kW) che certamente è una pessima limitazione quasi inesistente in altri Paesi, l’adesione a uno o all’altro gestore NON c’entra assolutamente nulla con la CER e neanche esiste alcuna limitazione nel cambiarlo senza per questo perdere i vantaggi delle CER
Buongiorno, chiedo un chiarimento sulle notizie che danno per definitivo il passaggio dallo scambio sul posto al ritiro dedicato. Impianto del 2013 privato, conto energia n 5, cosa mi devo aspettare? Grazie.
@sandroconsensi57 gli impianti installati e messi in funzione prima di Giugno 2022 usufruiscono della tariffa incentivante di Scambio sul posto fino al 31 Dicembre 2024. Dal 01/01/2025 scatterà la formula di Ritiro Dedicato, ma le metodologie non sono ancora precisate. Questo è quanto previsto dal D. Lgs. 199/2021 Ciao da Andrea
sono un tecnico del risparmio energetico, sto seguendo diverse conferenze sulle comunità energetiche rinnovabili e mi convincono molto poco, e convincono poco pure altri dato che le comunità energetiche rinnovabili attive sono solo circa 200 in italia, le vedo interessanti solo per amministrazioni pubbliche e per grandi aziende (magari le partecipate che sono collegate alle amministrazioni pubbliche), non per le piccole o per i privati, e non ho ancora capito quali siano i vantaggi per i soggetti che sono solo consumatori e non produttori/consumatori
In effetti il concetto di indipendenza energetica è opposto alla condivisione, la maggior remunerazione derivante da fotovoltaico è Autoconsumo ossia mi produco l'energia che mi serve e me la consumo non comprandola dalla rete elettrica. Invece di tanti pastrocchi incentivanti basterebbe una reale condivisione su rete privata degli aderenti, ma il distributore se ne guarda bene infatti è ad oggi normativamente vietato.
@tremacoda L'autoconsumo permette di slegarci da logiche "coatte" dove qualcuno dice cosa usare, con che limiti e senza opposizione. Il tuo pensiero è condivisibile. Grazie per il tuo contributo. Ciao da Andrea
nel momento in cui facessi parte di una comunità energetica e nel momento di maggior bisogno, la comunità non riesce a soddisfarmi, quanto mi costerà la corrente presa "fuori" dalla comunità?
15:10 "chissà cos'altro poi arriverà." Arriveranno le lamentele dei vicini vecchi (che non capiscono una minkia) e cagacazzo che chiameranno l'amministratore il quale riporterà in assemblea la lamentela del "brutto fotovoltaico da balcone che rovina la facciata dell'edificio (anche se è su un lato non visibile dalla strada) !! Questa è la realtà di chi vive in condominio. Ma il più grande ostacolo della diffusione del green sono le Leggi in continua evoluzione che fanno pensare 3 volte prima di fare un investimento che certamente non è a buon mercato.
Intento nobile ma sotto sotto l'ennesimo, subdolo tentativo, di tenere tutti allacciati. L'energia prodotta va consumata in loco e o accumulata non venduta in rete per una miseria. E sarà sempre peggio man mano che si satura la rete di rinnovabili. Ripeto intento nobile, ma se al tavolo ci sediamo tutti alla "pari". Presto prevedo la necessità di essere rappresentati nelle istituzioni. A tutti buone riflessioni e critiche naturalmente.
@innocenzoiannilli5536 un video creato per essere visto in piena libera decisione fatico a capire come possa risultare subdolo. Ugualmente, ti ringrazio per il tuo contributo. Esiste la possibilità di optare per un impianto off grid se i propri principi portano a ritenere sconveniente quello on grid. Ciao da Andrea
@@casanetzeroposizione condivisibile, nobile lo ripeto. Il problema, per me ovviamente, rimane la gestione. Se questa fosse "diffusa", coinvolgendo attivamente anxhe il produttore e non solo chi mette la rete sarebbe meglio. Pronto a cambiare idea comunque non ho pregiudizi. Purtroppo vengo da esperienze negative col 110 tanto paga Pantalone e listini stragonfiati che hanno mortificato i nobili intenti, il tutto gestito come sappiamo. La ringrazio io comunque.
@innocenzoiannilli5536 riesco a comprendere la frustrazione e la delusione per la negativa esperienza vissuta con il 110. Purtroppo la non volontà di creare un sistema veramente lungimirante (molti altri paesi mondiali dimostrano che è possibili e vantaggioso agire in questo modo) finalizzato a salvaguardare il patrimonio edile che abbiamo e a generare una popolazione soddisfatta, sebbene sia costretta a dover investire del denaro per nobili intenti che vogliono eliminare i combustibili fossili, ha come effetto brogli, imbrogli, drogaggi del mercato e mette ancor più in cattiva luce il settore edile. Nel quale so, per mia fortuna e conoscenze dirette, esistono imprese e impresari dai nobili intenti dei quali potersi fidare e ai quali affidarsi. Sta a noi del settore, ne sono pienamente convinto, adoperare gli strumenti comunicativi di cui disponiamo per farci conoscere. Il lavorare bene, con amore e passione e sincera serietà per quel che si fa esiste, seppur siamo in pochi. È importante per me far sapere che esistiamo come realtà "fuori dal coro". Figurati, un dialogo e confronto cortese è sempre costruttivo! Ciao da Andrea
Precisato che il limite del contatore non è sui consumi (3 kWh come detto nel video) ma sulla potenza (kW) che certamente è una pessima limitazione quasi inesistente in altri Paesi, l’adesione a uno o all’altro gestore NON c’entra assolutamente nulla con la CER e neanche esiste alcuna limitazione nel cambiarlo senza per questo perdere i vantaggi delle CER
Buongiorno, chiedo un chiarimento sulle notizie che danno per definitivo il passaggio dallo scambio sul posto al ritiro dedicato. Impianto del 2013 privato, conto energia n 5, cosa mi devo aspettare? Grazie.
@sandroconsensi57
gli impianti installati e messi in funzione prima di Giugno 2022 usufruiscono della tariffa incentivante di Scambio sul posto fino al 31 Dicembre 2024.
Dal 01/01/2025 scatterà la formula di Ritiro Dedicato, ma le metodologie non sono ancora precisate.
Questo è quanto previsto dal D. Lgs. 199/2021
Ciao da Andrea
sono un tecnico del risparmio energetico, sto seguendo diverse conferenze sulle comunità energetiche rinnovabili e mi convincono molto poco, e convincono poco pure altri dato che le comunità energetiche rinnovabili attive sono solo circa 200 in italia, le vedo interessanti solo per amministrazioni pubbliche e per grandi aziende (magari le partecipate che sono collegate alle amministrazioni pubbliche), non per le piccole o per i privati, e non ho ancora capito quali siano i vantaggi per i soggetti che sono solo consumatori e non produttori/consumatori
Grazie per il tuo contributo !
Ciao da Andrea
In effetti il concetto di indipendenza energetica è opposto alla condivisione, la maggior remunerazione derivante da fotovoltaico è Autoconsumo ossia mi produco l'energia che mi serve e me la consumo non comprandola dalla rete elettrica. Invece di tanti pastrocchi incentivanti basterebbe una reale condivisione su rete privata degli aderenti, ma il distributore se ne guarda bene infatti è ad oggi normativamente vietato.
@tremacoda
L'autoconsumo permette di slegarci da logiche "coatte" dove qualcuno dice cosa usare, con che limiti e senza opposizione.
Il tuo pensiero è condivisibile.
Grazie per il tuo contributo.
Ciao da Andrea
nel momento in cui facessi parte di una comunità energetica e nel momento di maggior bisogno, la comunità non riesce a soddisfarmi, quanto mi costerà la corrente presa "fuori" dalla comunità?
@linda in quel caso ti devi rifare al prezzo della fornitura della corrente elettrica applicata dal fornitore. Ciao da Andrea
15:10 "chissà cos'altro poi arriverà." Arriveranno le lamentele dei vicini vecchi (che non capiscono una minkia) e cagacazzo che chiameranno l'amministratore il quale riporterà in assemblea la lamentela del "brutto fotovoltaico da balcone che rovina la facciata dell'edificio (anche se è su un lato non visibile dalla strada) !!
Questa è la realtà di chi vive in condominio. Ma il più grande ostacolo della diffusione del green sono le Leggi in continua evoluzione che fanno pensare 3 volte prima di fare un investimento che certamente non è a buon mercato.
Non si può avere tutto sotto controllo, non siamo delle isole
Intento nobile ma sotto sotto l'ennesimo, subdolo tentativo, di tenere tutti allacciati.
L'energia prodotta va consumata in loco e o accumulata non venduta in rete per una miseria. E sarà sempre peggio man mano che si satura la rete di rinnovabili. Ripeto intento nobile, ma se al tavolo ci sediamo tutti alla "pari".
Presto prevedo la necessità di essere rappresentati nelle istituzioni. A tutti buone riflessioni e critiche naturalmente.
@innocenzoiannilli5536
un video creato per essere visto in piena libera decisione fatico a capire come possa risultare subdolo.
Ugualmente, ti ringrazio per il tuo contributo. Esiste la possibilità di optare per un impianto off grid se i propri principi portano a ritenere sconveniente quello on grid.
Ciao da Andrea
@@casanetzeroposizione condivisibile, nobile lo ripeto.
Il problema, per me ovviamente, rimane la gestione.
Se questa fosse "diffusa", coinvolgendo attivamente anxhe il produttore e non solo chi mette la rete sarebbe meglio.
Pronto a cambiare idea comunque non ho pregiudizi.
Purtroppo vengo da esperienze negative col 110 tanto paga Pantalone e listini stragonfiati che hanno mortificato i nobili intenti, il tutto gestito come sappiamo. La ringrazio io comunque.
@innocenzoiannilli5536
riesco a comprendere la frustrazione e la delusione per la negativa esperienza vissuta con il 110.
Purtroppo la non volontà di creare un sistema veramente lungimirante (molti altri paesi mondiali dimostrano che è possibili e vantaggioso agire in questo modo) finalizzato a salvaguardare il patrimonio edile che abbiamo e a generare una popolazione soddisfatta, sebbene sia costretta a dover investire del denaro per nobili intenti che vogliono eliminare i combustibili fossili, ha come effetto brogli, imbrogli, drogaggi del mercato e mette ancor più in cattiva luce il settore edile.
Nel quale so, per mia fortuna e conoscenze dirette, esistono imprese e impresari dai nobili intenti dei quali potersi fidare e ai quali affidarsi.
Sta a noi del settore, ne sono pienamente convinto, adoperare gli strumenti comunicativi di cui disponiamo per farci conoscere.
Il lavorare bene, con amore e passione e sincera serietà per quel che si fa esiste, seppur siamo in pochi.
È importante per me far sapere che esistiamo come realtà "fuori dal coro".
Figurati, un dialogo e confronto cortese è sempre costruttivo!
Ciao da Andrea
Inpianti FV solo solo a [sola-
Un labirinto burocratico e, sicuramente, un inferno gestionale! Meglio puntare all'autonomia come detto nel video .
Comunita energetiche no grazie meglio mining
Cripto