Quinta lezione di antropologia- Il Dono Andrea Staid

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  • Опубликовано: 25 дек 2024

Комментарии • 29

  • @AndreaStaid
    @AndreaStaid  4 года назад +6

    Piccoli consigli bibliografici
    Marcel Mauss, Saggio sul dono.
    David Graeber, Il Debito.
    Pierre Clastres, Le società contro lo stato.
    Andrea Staid, Contro la gerarchia e il dominio.
    M. Sahlins, L’ECONOMIA DELL’ETÀ DELLA PIETRA.
    AA.VV, Dono, dunque siamo.

    • @niccolocasens5896
      @niccolocasens5896 4 года назад +1

      Grazie Andrea! Suggerisco vivamente per i più esperti e le più esperte la lettura di Maurice Godelier, Enigma del dono.

    • @niccolocasens5896
      @niccolocasens5896 4 года назад +2

      Godelier è un personaggio fondamentale dell'antropologia e per quanto riguarda i progressi fatti nella ricerca negli ultimi decenni in antropologia economica.

    • @AndreaStaid
      @AndreaStaid  4 года назад

      @@niccolocasens5896 grazie concordo pienamente con il tuo consiglio

  • @alessandromilia5820
    @alessandromilia5820 4 года назад +2

    Grazie per la lezione! Riflettendo sul fatto dell'economia circolare penso che, così inteso, il dono rappresenti comunque un gesto individualista. Secondo questo concetto come potrei infatti donare qualcosa a qualcuno che so non poter essere in grado di ricambiare il mio gesto?

    • @AndreaStaid
      @AndreaStaid  4 года назад +2

      Grazie a te Alessandro per la riflessione. Non credo si possa parlare di economia del dono come gesto individualista, anche se criticabile genera una relazione comunitaria. Dare, ricevere,
      restituire.
      Queste tre leggi ci dicono che così si crea
      un circolo, perché il dono è come un filo che
      tesse una relazione tra persone diverse, anche
      tra persone che non si conoscono. Si crea un legame, un senso di solidarietà e alla fine ognuno sa che riceve più di
      quello che ha dato. Poi certo come sostiene anche Graeber (semplificando in modo rozzo il suo pensiero) la condivisione supera il concetto di dono. Nel
      celebre libro L’eschimese, lo scrittore Peter
      Freuchen ci racconta come un giorno, dopo
      essere tornato a casa affamato in seguito a
      un’infruttuosa spedizione di caccia al tricheco,
      trovò un cacciatore a cui la caccia era andata
      bene che gli aveva prontamente donato
      vari chili di carne. Lo ringraziò profusamente.
      Quello obiettò indignato: qui nel nostro paese
      siamo esseri umani. E siccome siamo umani
      ci aiutiamo a vicenda. Non ci piace sentire
      qualcuno che dice grazie. Quel che io prendo
      oggi, tu lo prendi domani. Qui diciamo che i
      doni rendono schiavi e la frusta rende cani

  • @camminandoconfauzia1717
    @camminandoconfauzia1717 2 года назад +2

    Purtroppo si sente molto basso e si fa fatica a seguire peccato

  • @cinziachiarimeschiari8297
    @cinziachiarimeschiari8297 4 года назад +4

    buongiorno, io vedo il DONO come tu doni il tuo tempo a me e altri, e noi facciamo la stessa cosa con altre persone

  • @Matilde834
    @Matilde834 4 года назад +1

    Ciao Andrea. Prima di tutto volevo ringraziarti per queste lezioni pubbliche. Poi volevo chiederti se avessi voglia di segnare i riferimenti bibliografici nei commenti.

    • @AndreaStaid
      @AndreaStaid  4 года назад

      Ciao Matilde li sto per caricare, per le altre lezioni li trovi nei commenti, grazie.

  • @giuseppegiadone8348
    @giuseppegiadone8348 2 года назад

    Spinoza è un antropologo?

  • @ileniacavaliere8396
    @ileniacavaliere8396 4 года назад +1

    Da questa prospettiva il dono è certamente qualcosa di auspicabile. A volte però se ne fa un uso subdolo affinché il destinatario del dono si senta in obbligo di ricambiare

    • @Chan-Lin-Tao
      @Chan-Lin-Tao 3 года назад +1

      non é affatto subdolo, ma é parte dell'atto stesso del dono. Io mi aspetto che qualcuno doni qualcosa a me, e tu altrettanto, e noi tutti altrettanto. Cosi accade (accadrebbe) che tutti ricevono qualcosa da altri. Subdolo sarebbe quando tu lo fai per manipolare la mia volontá e ottenere qualcosa che non potrei donare. Sarebbe un tentativo SUBDOLO di cogliere maggior frutti dal "mio albero dei doni", cogliere frutti si chiama < s-fruttare>.

  • @kfb4ever
    @kfb4ever 2 года назад

    E se il mio dono non equivale a quello dell'altro?

    • @AndreaStaid
      @AndreaStaid  2 года назад +1

      La cosa interessante sta proprio nel non fare una valutazione di valore dal mio punto di vista, donare e condividere per il piacere di farlo e sentirsi parte di una comunitá di relazioni e mutuo appoggio.

  • @Chan-Lin-Tao
    @Chan-Lin-Tao 3 года назад +1

    Caro Andrea, non so se parli di Dono con cognizione a 360 gradi, ma é la forma economica chiamata Comunismo. Non so se sei arrivato alla stessa conclusione di Marx ed Engels attraverso gli studi antropologici, oppure se sei stato " influenzato" dal Marxismo. In ogni caso le conclusioni sul Dono sono eccellenti e auspicabili. Anche perché a ben vedere non ci sono alternative future per l'umanitá.
    Marx amava concludere i suoi scritti con < o Comunismo o Barbarie> . E se ben ci guardiamo attorno le barbarie sono all'ordine del giorno.
    Un esempio? Quale definizione per una societá di umani che spende piu risorse per uccidersi che per aiutarsi?
    Definiremmo Homo sapiens un umano che passa piu tempo a costruire mazze chiodate piuttosto che raccogliere bacche per alimentarsi?
    (ogni riferimento ai sofisticati marchingegni da guerra é puramente casuale).
    ----------------------------------------
    Secondo i parametri del sistema delle merci o capitalismo, anche il valore di una vita ha un prezzo, in Italia circa 5 milioni. Ora prendiamo aereo da guerra, si puo' paragonare al costo di 40 fino a 1000 vite perse. Se poi consideriamo che é stato costruito per uccidere altre migliaia di vite il bilancio negativo sale ancora di piu.
    E ora un dato differente: ogni anno nel mondo muoiono 90 milioni di esseri umani a causa della loro mancanza di denaro. Non possono comprare il cibo e nemmeno coltivare la terra dato che é stata tutta espropriata. Vengono costretti a vivere in zone semi desertiche e cosi ovviamente costretti a morire.
    Ebbene, quello che ci preoccupa é che da una parte si buttano enormi risorse e dall'altra milioni di esseri umani non possono accedere alle risorse. Se fossimo degli alieni in visita sul pianeta e osservassimo tale comportamento come degli antropologhi alieni, credo che saremmo molto sorpresi dalla specie umana. Catalogandoci come una specie imbarazzante, se ne andrebbero , ponendo sulla mappa stellare un divieto di accesso alla Terra, con scritto su < attenzione specie pericolosa in via di estinzione, non avvicinarsi> .