Link all'articolo della prova in mare dell'Grand Soleil LC 42 (il video è una presentazione non ci sono i nostri giudizi ne i prezzi della barca) bit.ly/3IwnUxD buona lettura
Gran bella barca, da quanto illustrato anche molto veloce, comoda e funzionale, poi bisogna provarle le barche come ogni altro mezzo in movimento, probabilmente sarà la degna sostituta del mitico 39 piedi prime versioni dello stesso cantiere. Come sempre coinvolgente il video e la voce narrante di Maurizio. Che dire, ... beati coloro che se la possono permettere da subito, nuova!
Grazie, un altro magnifico video italiano di vela.... girato con la solita maestria e l'immancabile voce narrante di Maurizio. Bello poter sentire dalla voce di chi si prende la responsabilità di commercializzare un prodotto perchè lo ha fatto proprio così.... Forse qualche dettaglio in più sull'interno e sulla vivibilità, essendo un Long Cruise, avrebbe fatto piacere ai molti armatori che vi guardano....
Grazie Walter, ormai con i tuoi complimenti sei diventato un piacevole appuntamento. Considera che i video sono delle presentazioni. Già sono molto lunghi, se dovessimo dare ancora più particolari lo sarebbero troppo. Per questo, allegato al video, trovi la prova in mare vera e propria, quella scritta, con le riflessioni e molte informazioni in più. Su questo video la prova sarà allegata tra qualche ora e li troverai molte più informazioni. Ciao e grazie - Maurizio Anzillotti
Bella barca anche se però il taglio della randa e quel genoa autovirante stridono un po' con la definizione sport. Dopo tutto al giorno d'oggi si è disposti a stampare sempre nuovi vocabolari di neolingua orwelliana.
Video girato e postprodotto benissimo, nonchè barca davvero molto bella! Il mio unico dubbio da crocierista più che da regatista, è quell'unico gavone di poppa... sarà possibile stivarci dentro i parabordi? e la manichetta dell'acqua? e il cavo elettrico da banchina? e le cime di ormeggio? e la bombola del gas? solo per citare le prime cose che mi vengono in mente...
Il gavone di poppa è molto grande, si estende per tutta la larghezza della barca ed è largo oltre un metro per circa un metro e cinquanta di altezza, dentro ci può andare di tutto, senza considerare che per le bombole, se intendiamo quelle del gas, c'è un apposito gavone e che i parabordi possono essere stivati nel cala vele di prua che è molto grande. Quello che c'è da dire è che nonostante il gavone possa accogliere di tutto, il suo utilizzo è scomodo, per prendere qualche cosa, nella maggior parte dei casi, bisogna scendere nel gavone.
Barca vista l anno scorso a Dusseldorf nella versione due cabine: ma aveva la stranezza del gran gavone creato al posto della terza cabina inaccessibile dal pozzetto. Inoltre aveva un prezzo inaccessibile rispetto alla reale qualità offerta, paragonato peraltro con altre barche simili del nord europa
La grande maggioranza delle barche che hanno due cabine hanno un grande gavone non accessibile dall'interno. Altre hanno il gavone accessibile dal bagno che si trova al posto della terza cabina, ma a quel punto il sistema di utilizzazione del gavone va completamente rivisto in considerazione del fatto che qualcuno vi deve entrare dentro passando dal bagno. Per quanto riguarda la qualità, a meno che non vogliamo fare un confronto al chilo di vetroresina utilizzato, classico di chi ha poca esperienza nella costruzione navale, i Grand Soleil, come la maggior parte delle barche costruite dai principali cantieri italiani, non hanno nulla da invidiare ai loro concorrenti nord europei . In più sicuramente tutte hanno uno stile e un livello di estetica alla quale le barche nord europee sono molto lontane dall'arrivare. Sia ottimista, specialmente in questo settore, gli italiani hanno molto da insegnare al mondo, non per nulla buona parte dei progettisti e dei manager dei grandi cantieri industriali internazionali, sono italiani e la nostra industria delle grane barche è di gran lunga la più grande al mondo.
Il punto è che questo gavone è inaccessibile dall esterno e se vuoi stivare qualcosa di più voluminoso come una vela devi passare dalla cabina di poppa e da sopra quel letto. Sulla qualità percepita mi ripeto: non si avvertiva molto la differenza con le barche Ikea francesi e tedesche. Ma il prezzo si!
@@solovelanet sull esperienza mi taccio visto che qualche barca l ho costruita e da trent’anni navigano per il mondo. Per il resto ribadisco il concetto
@@solovelanet credo che nessuno faccia paragoni al tanto al chilo di vetroresina. Certo un rapporto Ballast/Dislocamento sotto 30 farebbe storcere un pò il naso ma ormai sappiamo che può andare bene. La qualità dei Grand Soleil è fuori discussione. Stona il concetto iniziale che il Cantiere del Pardo è diventato eccellente solo negli ultimi anni. Non è vero! Il Grand Soleil 39 di Jezequel rimane la Swan italiano. Il 43 di J&J una signora barca da ammirare ancora perché ha la forma perfetta della barca a vela. Non è che lo stira di qua allarga sotto e stringi sopra faccia sempre bene all'estetica ( e temo spesso anche al comfort di bordo). Grazie comunque. Lo sforzo è ammirevole.
Io non ne capisco di barche, con una barca del genere si potrebbe arrivare in Sicilia,Sardegna,Corsica, Grecia o anche Croazia o magari verso la Francia o Spagna… spero di ricevere una risposta a questa curiosità
Sempre queste 2 cabine di poppa non le capisco. La configurazione standard di una barca a vela dovrebbe essere cabina di prua per armatore e compagna, più una cabina di poppa, per figli oppure ospiti. La seconda cabina di poppa dovrebbe essere su richiesta, e chi la vuole - per ospitare veramente così tante persone - deve rinunciare ad un spazio "tecnico".
Direi che le barche degli anni '80 Cantiere del Pardo erano ancora più qualitative. Se si fa eccezione ad alcuni processi di osmosi, la qualità degli interni e degli scafi era eccellente. Da quando avete eliminato Zero Compromessi, tutte le barche che vi pagano sono perfette per voi, Peccato!
In realtà le barche degli anni ottanta dei Cantieri del Pardo avevano una qualità molto più bassa di quella di ora. Negli anni 90, mentre i francesi già erano alla resina isoftalica, i Cantieri del Pardo erano ancora alla molto più economica ortoftalica e per questo parliamo di osmosi diffusa tra queste barche. Negli anni novanta i Cantieri sperimentano con il Grand Soleil 37 la costruzione con le paratie a incastro senza pezzatura. Le barche erano così economiche che il primo esemplare di 37 ha rischiato di affondare perchè la losca del timone era a filo scafo. Per non parlare del mitico Grand Soleil 39 degli anni 80 che aveva lo stampo storto e la tuga che pendeva da una parte. La giunzione scafo coperta in diversi casi ha fatto acqua ed era noto che la barca navigava in modo diverso sui due bordi. I Cantieri del Pardo di allora avevano capito che il marketing era molto più importante della tecnica di costruzione perchè, in ogni caso, molti, nella foga di dare giudizi, ripetono quello che hanno sentito dire senza avere alcuna preparazione tecnica a riguardo, per questo i Cantieri del Pardo autorizzavano le recensioni, ma non consentivano mai le prove in mare. I Cantieri del PArdo di allora erano convinti che bastava continuare a ripetere che i Pardo erano gran barche e alla fine in molti ci avrebbero creduto come in effetti così è accaduto. Oggi i Pardo sono delle barche costruite ad un livello molto alto e i giudizi da noi espressi sono,secondo noi, perfettamente attinenti alla realtà e sopratutto sono espressi dopo aver realmente provato le barche.
@@solovelanet sono tantissimi i Grand Soleil ancora naviganti. Quasi tutti ancora meravigliosi. Il GS 34 Why Not è stato restaurato del tutto perché per i proprietari era assurdo doverla cambiare. Le barche di allora hanno dimostrato che possono esserci ancora, dopo 40 anni e più. Quelle di adesso tra 40 anni non sappiamo cosa saranno. E poi le riviste di una volta avevano le recensioni scritte ma di prove fatte in mare. Chi vi ha raccontato la storiella delle prove non fatte deve essere qualcuno che di marketing ne capisce davvero poco. Di fatto ha innescato un sospetto su quel che potrebbe essere, non certo quel che era. Grazie comunque per la risposta.
Link all'articolo della prova in mare dell'Grand Soleil LC 42 (il video è una presentazione non ci sono i nostri giudizi ne i prezzi della barca) bit.ly/3IwnUxD buona lettura
Gran bella barca, da quanto illustrato anche molto veloce, comoda e funzionale, poi bisogna provarle le barche come ogni altro mezzo in movimento, probabilmente sarà la degna sostituta del mitico 39 piedi prime versioni dello stesso cantiere. Come sempre coinvolgente il video e la voce narrante di Maurizio. Che dire, ... beati coloro che se la possono permettere da subito, nuova!
Sino a qualche anno fa avevo un Grand Soleil 39 primo tipo, che barca!
Che barca!! Non si può aggiungere nessun commento
...
Grazie, un altro magnifico video italiano di vela.... girato con la solita maestria e l'immancabile voce narrante di Maurizio. Bello poter sentire dalla voce di chi si prende la responsabilità di commercializzare un prodotto perchè lo ha fatto proprio così.... Forse qualche dettaglio in più sull'interno e sulla vivibilità, essendo un Long Cruise, avrebbe fatto piacere ai molti armatori che vi guardano....
Grazie Walter, ormai con i tuoi complimenti sei diventato un piacevole appuntamento. Considera che i video sono delle presentazioni. Già sono molto lunghi, se dovessimo dare ancora più particolari lo sarebbero troppo. Per questo, allegato al video, trovi la prova in mare vera e propria, quella scritta, con le riflessioni e molte informazioni in più. Su questo video la prova sarà allegata tra qualche ora e li troverai molte più informazioni. Ciao e grazie - Maurizio Anzillotti
Bella barca anche se però il taglio della randa e quel genoa autovirante stridono un po' con la definizione sport.
Dopo tutto al giorno d'oggi si è disposti a stampare sempre nuovi vocabolari di neolingua orwelliana.
Ahahahah figa serio però oh sticazzi sta barca é bella
Video girato e postprodotto benissimo, nonchè barca davvero molto bella! Il mio unico dubbio da crocierista più che da regatista, è quell'unico gavone di poppa... sarà possibile stivarci dentro i parabordi? e la manichetta dell'acqua? e il cavo elettrico da banchina? e le cime di ormeggio? e la bombola del gas? solo per citare le prime cose che mi vengono in mente...
Il gavone di poppa è molto grande, si estende per tutta la larghezza della barca ed è largo oltre un metro per circa un metro e cinquanta di altezza, dentro ci può andare di tutto, senza considerare che per le bombole, se intendiamo quelle del gas, c'è un apposito gavone e che i parabordi possono essere stivati nel cala vele di prua che è molto grande. Quello che c'è da dire è che nonostante il gavone possa accogliere di tutto, il suo utilizzo è scomodo, per prendere qualche cosa, nella maggior parte dei casi, bisogna scendere nel gavone.
@@solovelanet grazie :)
Barca vista l anno scorso a Dusseldorf nella versione due cabine: ma aveva la stranezza del gran gavone creato al posto della terza cabina inaccessibile dal pozzetto. Inoltre aveva un prezzo inaccessibile rispetto alla reale qualità offerta, paragonato peraltro con altre barche simili del nord europa
La grande maggioranza delle barche che hanno due cabine hanno un grande gavone non accessibile dall'interno. Altre hanno il gavone accessibile dal bagno che si trova al posto della terza cabina, ma a quel punto il sistema di utilizzazione del gavone va completamente rivisto in considerazione del fatto che qualcuno vi deve entrare dentro passando dal bagno. Per quanto riguarda la qualità, a meno che non vogliamo fare un confronto al chilo di vetroresina utilizzato, classico di chi ha poca esperienza nella costruzione navale, i Grand Soleil, come la maggior parte delle barche costruite dai principali cantieri italiani, non hanno nulla da invidiare ai loro concorrenti nord europei . In più sicuramente tutte hanno uno stile e un livello di estetica alla quale le barche nord europee sono molto lontane dall'arrivare. Sia ottimista, specialmente in questo settore, gli italiani hanno molto da insegnare al mondo, non per nulla buona parte dei progettisti e dei manager dei grandi cantieri industriali internazionali, sono italiani e la nostra industria delle grane barche è di gran lunga la più grande al mondo.
Il punto è che questo gavone è inaccessibile dall esterno e se vuoi stivare qualcosa di più voluminoso come una vela devi passare dalla cabina di poppa e da sopra quel letto. Sulla qualità percepita mi ripeto: non si avvertiva molto la differenza con le barche Ikea francesi e tedesche. Ma il prezzo si!
@@solovelanet sull esperienza mi taccio visto che qualche barca l ho costruita e da trent’anni navigano per il mondo. Per il resto ribadisco il concetto
@@solovelanet credo che nessuno faccia paragoni al tanto al chilo di vetroresina. Certo un rapporto Ballast/Dislocamento sotto 30 farebbe storcere un pò il naso ma ormai sappiamo che può andare bene. La qualità dei Grand Soleil è fuori discussione. Stona il concetto iniziale che il Cantiere del Pardo è diventato eccellente solo negli ultimi anni. Non è vero! Il Grand Soleil 39 di Jezequel rimane la Swan italiano. Il 43 di J&J una signora barca da ammirare ancora perché ha la forma perfetta della barca a vela. Non è che lo stira di qua allarga sotto e stringi sopra faccia sempre bene all'estetica ( e temo spesso anche al comfort di bordo). Grazie comunque. Lo sforzo è ammirevole.
Io non ne capisco di barche, con una barca del genere si potrebbe arrivare in Sicilia,Sardegna,Corsica, Grecia o anche Croazia o magari verso la Francia o Spagna… spero di ricevere una risposta a questa curiosità
Con una barca così può ambire a fare il giro del mondo passando per gli stretti, ovvero sulla rotta più tranquilla.
Bella ma se vuoi rilassarti devi comprare un flybridge
Modello sport..?.. Albero maggiorato..?.. E poi randa rollata... Mah
randa steccata in verticale
L'autovirante è orribile. Come si fa a regolare per bene il fiocco? E' osceno.
Sempre queste 2 cabine di poppa non le capisco. La configurazione standard di una barca a vela dovrebbe essere cabina di prua per armatore e compagna, più una cabina di poppa, per figli oppure ospiti. La seconda cabina di poppa dovrebbe essere su richiesta, e chi la vuole - per ospitare veramente così tante persone - deve rinunciare ad un spazio "tecnico".
ma allora il mondo del charter come farebbe??
Direi che le barche degli anni '80 Cantiere del Pardo erano ancora più qualitative. Se si fa eccezione ad alcuni processi di osmosi, la qualità degli interni e degli scafi era eccellente. Da quando avete eliminato Zero Compromessi, tutte le barche che vi pagano sono perfette per voi, Peccato!
In realtà le barche degli anni ottanta dei Cantieri del Pardo avevano una qualità molto più bassa di quella di ora. Negli anni 90, mentre i francesi già erano alla resina isoftalica, i Cantieri del Pardo erano ancora alla molto più economica ortoftalica e per questo parliamo di osmosi diffusa tra queste barche. Negli anni novanta i Cantieri sperimentano con il Grand Soleil 37 la costruzione con le paratie a incastro senza pezzatura. Le barche erano così economiche che il primo esemplare di 37 ha rischiato di affondare perchè la losca del timone era a filo scafo. Per non parlare del mitico Grand Soleil 39 degli anni 80 che aveva lo stampo storto e la tuga che pendeva da una parte. La giunzione scafo coperta in diversi casi ha fatto acqua ed era noto che la barca navigava in modo diverso sui due bordi. I Cantieri del Pardo di allora avevano capito che il marketing era molto più importante della tecnica di costruzione perchè, in ogni caso, molti, nella foga di dare giudizi, ripetono quello che hanno sentito dire senza avere alcuna preparazione tecnica a riguardo, per questo i Cantieri del Pardo autorizzavano le recensioni, ma non consentivano mai le prove in mare. I Cantieri del PArdo di allora erano convinti che bastava continuare a ripetere che i Pardo erano gran barche e alla fine in molti ci avrebbero creduto come in effetti così è accaduto. Oggi i Pardo sono delle barche costruite ad un livello molto alto e i giudizi da noi espressi sono,secondo noi, perfettamente attinenti alla realtà e sopratutto sono espressi dopo aver realmente provato le barche.
@@solovelanet sono tantissimi i Grand Soleil ancora naviganti. Quasi tutti ancora meravigliosi. Il GS 34 Why Not è stato restaurato del tutto perché per i proprietari era assurdo doverla cambiare. Le barche di allora hanno dimostrato che possono esserci ancora, dopo 40 anni e più. Quelle di adesso tra 40 anni non sappiamo cosa saranno. E poi le riviste di una volta avevano le recensioni scritte ma di prove fatte in mare. Chi vi ha raccontato la storiella delle prove non fatte deve essere qualcuno che di marketing ne capisce davvero poco. Di fatto ha innescato un sospetto su quel che potrebbe essere, non certo quel che era. Grazie comunque per la risposta.
@@solovelanet ruclips.net/video/vKQxOp8mfJo/видео.htmlsi=UnNMDv0XJiChO3u1 (minuto 3,22 quando UNO che va a vela da sempre dice le come stanno)
Bella barca ma, un long cruise e poi non fate vedere le dinette e i bagni...