Italian War Song | « La Sagra di Giarabub »
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- Опубликовано: 30 янв 2025
- La sagra di Giarabub is an Italian war song.
Written in 1941 by Alberto Simeoni and Ferrante Alvaro De Torres, and set to music by Mario Ruccione, it was composed after the battle of Giarabub, during which, from December 1940 to March 1941, in a Libyan oasis on the border with Egypt, isolated Italian troops under the command of Lieutenant Colonel Salvatore Castagna, who was wounded in the fight, offered a strenuous resistance to the English besiegers, up to the capitulation due to the exhaustion of food and ammunition.
Thanks to EIAR, the song became very popular in those years, with its seven refrains all starting with the word, "Colonel". In fact, the singing soldier turns to it, always with a different request, to demonstrate his obstinacy in the defense at any cost of the Italian position.
=== Lyrics ===
Inchiodata sul palmeto
veglia immobile la luna,
a cavallo della duna
sta l'antico minareto.
Squilli, macchine e bandiere,
scoppi, sangue, dimmi tu
che succede cammelliere?
È la Sagra di Giarabub!
Colonnello, non voglio il pane
dammi piombo pel mio moschetto,
c'è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l'acqua
dammi il fuoco distruggitore1,
con il sangue di questo cuore
la mia sete si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio
qui nessuno ritorna indietro,
non si cede neppure un metro
se la morte non passerà!
Spunta già l'erba novella
dove il sangue scese a rivi,
quei fantasmi in sentinella
sono morti o sono vivi?
E chi parla a noi vicino?
Cammelliere non sei tu?
In ginocchio pellegrino
son le voci di Giarabub!
Colonnello, non voglio il pane
dammi piombo pel mio moschetto,
c'è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l'acqua
dammi il fuoco distruggitore,
con il sangue di questo cuore
la mia sete si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio
qui nessuno ritorna indietro,
non si cede neppure un metro
se la morte non passerà!
Colonnello, non voglio encomi
sono morto per la mia terra,
ma la fine dell'Inghilterra
incomincia da Giarabub!