⚠EDIT: oggi 29.10.24 è stato annunciato che in attesa dell'udienza fissata per il 5 novembre, Groenlandia e Disney hanno cambiato il titolo della serie da 'Avetrana: Qui non è Hollywood' a 'Qui non è Hollywood' e sarà disponibile in Italia dal 30 ottobre sulla piattaforma Disney+ Fonte: ANSA www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2024/10/29/disney-groenlandia-qui-non-e-hollywood-in-onda-dal-30-ottobre_b8b1721c-b392-4351-a696-41bf5f5f97c3.html
Il body sparring è sempre più malvisto, non è una espressione Artistica. Anche dovesse funzionare si tradurrebbe, in Espressione Artistica. E può indignare, senza dubbio, ma guardato così, LOL 😁
Durante quelle giornate i parrucchieri erano sempre pieni ad Avetrana, le persone andavano nei paesini vicini, "caso mai mi intervista la televisione". Ha poca immagine da proteggere Avetrana, e il sindaco lo sa.
Io davvero vorrei sapere come fate a parlare con tutta questa sicurezza di un qualcosa che realmente non avete vissuto. Ma delle "persone"che arrivavano da chissà quale parte dell'Italia per vedere casa Misseri non si parla mai vero?
Vivo in provincia di Brindisi, a una trentina di minuti di macchina da Avetrana. Ci passo spesso da lì, soprattutto in estate per andare al mare. Devo dire che guardando la serie ho provato un senso lieve di disagio per essere stata in grado di riconoscere alcuni luoghi in particolare (come la strada che percorrono in auto Sarah Sabrina e la sua amica per tornare da mare), ma la cosa che mi ha turbata di più è stata sentire come la gente, in particolare la famiglia Misseri (com'è spesso di consuetudine qui in zona ) parlasse in dialetto. Che di per sé non ha nulla di sbagliato, ma mi ha trasmesso un grande senso di inquietudine perché continuavo a pensare che conversazioni del genere sono probabilmente accadute o sarebbero potute accadere. Il fatto di capire ogni singola parola, che venisse sussurrata o urlata, mi ha fatto sentire spaventosamente vicina - ancor di più di quanto io già non sia - a quelle circostanze, a quei luoghi, a quelle persone. Al di là di ciò che la serie vuole mettere in scena che è già abbastanza disturbante di suo, questa vicinanza linguistica e folcloristica mi ha trasmesso una forte sensazione di disagio. Io ho 21 anni e le circostanze che vengono narrate le ricordo vagamente perché ero piccola all'ora dei fatti, forse questo mi "rassicura" un po' perché non le sento mie al 100%, non saprei neanche come esprimere questo concetto. Forse il fatto che io non abbia vissuto a pieno questa tragedia mi alleggerisce un po' il carico emotivo. Resta comunque quella sensazione più o meno forte di disagio, di "scomodità" legata al mio essere così fisicamente vicina ai protagonisti di questa tragedia. E se per me è stato difficile, non potrei neanche azzardarmi di pensare quanto debba essere difficile per coloro che hanno vissuto e seguito questa vicenda in prima persona o ne hanno un ricordo più chiaro. Insomma non mi dilungherei oltre, l'impatto emotivo della serie per me - e come penso per tanti altri che si trovano più o meno nella mia "situazione" - è stato molto forte, tanto che probabilmente la vedrò una seconda volta perché sono sicura di essermi persa più di qualcosa, distratta dalla mente che spostava il focus dal contenuto in sé alla vicenda reale e viceversa.📺
La stessa sensazione l'ho provata io ascoltando i dialoghi dei personaggi. Ho apprezzato tantissimo la scelta di far parlare dialetto ai personaggi perché trovo che dia più realismo alla recitazione (nessun cristiano in Italia parla l'italiano standard del cinema, ecco cosa rende, secondo me, i film italiani per lo più imbarazzanti). Anche io sono della provincia di Lecce, vado spesso al mare a Torre Colimena e sono una coetanea di Sarah. Ricordo benissimo cosa stavo facendo quel giorno che mio padre è tornato a casa raccontando di una ragazzina che era scomparsa da Avetrana, come per dire "stiamo in allerta, facciamo attenzione se la vediamo", e anche quando ho letto sul quotidiano della confessione di Michele. Insomma, credo di essere la massima esperta di questo caso e sono quindi molto sensibile su questo tema, penso spesso a Sarah e piango pensando alla donna che non è potuta diventare, perciò. Questa serie mi ha fatto rivivere quei mesi, non sono riuscita a guardarla con spirito critico e neutrale e a notare le criticità.
Le tue analisi sono sempre le più interessanti, accurate e catturanti. Non riesco a trovare una persona più capace di te di parlare di cinema, per lo meno qui su RUclips (ma anche, per quanto abbia visto, su qualsiasi altra piattaforma). Sei sempre elegantissima e dalle tue parole emerge sempre un bacino di conoscenza e cultura che affascina chi ti ascolta. Poi tutte queste caratteristiche emergono sia nelle recensioni più "leggere" che in quelle più pesanti, come questa. Ti seguo da ormai 8 anni e non ho mai smesso di ammirarti e ascoltarti con immenso piacere❤️ (Forse sono stata troppo sdolcinata, ma oh, quando ci vuole ci vuole)
Una parte di me comprende l operato del comune. All epoca dei fatti la madre di Sarah apprese del ritrovamento del corpo della figlia, e quindi della conferma della morte, si stava anche cercando una ragazza scappata di casa, in diretta TV. La trasmissione scelse di dare la notizia in diretta anziché informare la conduttrice della necessità di mandare la pubblicità e poi interrompere il collegamento. Ci fu poi un associazione animalista che usò la morte della ragazza,con la vendita di un calendario con foto di Sarah, per raccogliere fondi per un canile. E altri episodi minori. Il paese di Avetrana nell' opinione comune dell epoca ne uscì parecchio a pezzi. In tanti avevano l immagine di una comunità arretrata, violenta, ignorante. Personalmente non concordo sul fare una serie TV su un fatto di cronaca nera così recente. C è ancora chi piange Sarah. Dal punto di vista legale se avessero adotto come motivazione il rispetto per la vittima e dei familiari non sarebbero riusciti ad ottenere il blocco della messa in onda. Il danno d immagine dà al comune qualche possibilità di vincere la causa.
Se la serie si limita a presentare i fatti provati, come quelli descritti da te, senza romanzare eccessivamente, il provvedimento dovrebbe cadere, perché, indipendentemente da come ne esca il comune, si tratta di cronaca. Sarebbe come proibire i film di stregoneria per tutelare l'immagine di Salem, o non produrre più film sulla seconda guerra mondiale per non ledere l'immagine della Germania. Oltretutto cose come i tour del macabro, che giudichiamo quantomeno discutibili, in America sono molto comuni, e Disney avrà un metro di valutazione che tenga conto anche del mercato generale, e non soltanto italiano. Per quanto mi riguarda l'unica persona che merita rispetto, ovvero la vittima, penso anche io sia troppo presto, ma se c'è il via libera della famiglia, poco rilevanti sono le altre argomentazioni legali.
Esatto, giuridicamente parlando, il Comune può tutelare in via giudiziale solo un suo diritto, per cui è normale che non abbia addotto tra le ragioni della sua richiesta, la tutela della memoria della vittima e del dignità dei suoi familiari
Premesso che ho visto Qui Non È Hollywood ieri tutto d’un pezzo e non l’ho ancora visto una seconda volta, a me è piaciuto. L’ho trovato ben realizzato - nonostante sia una reinterpretazione romanzata dei fatti veramente avvenuti tra il 26 Agosto 2010 e il 26 Maggio 2011 - al punto che stanotte ho avuto il sonno disturbato (non sono facilmente angosciato , considerando la quantità di documentari true crime che guardo). L’ho visto insieme a mia madre, che al tempo insieme a mio padre seguì quasi in maniera ossessiva il caso (siamo di Taranto città, ma io al tempo avevo 3 anni). Inizialmente lei dopo i primi 15-20 minuti voleva che lo togliessi perché troppo “film horror”, però poi si è ricreduta dicendo che effettivamente si era riusciti a ricreare bene il clima di tensione che aleggiava sul Comune. Sul particolare riguardo dato alla Famiglia Misseri piuttosto che alla Famiglia Scazzi, io ritengo che questa scelta sia stata fatta proprio perché Sarah avrebbe preferito essere adottata dagli zii, piuttosto che vivere con la madre Testimone di Geova. Sul primo episodio non ho molto da dire, a parte forse l’inquietante prolessi (o flash-forward) dei “mostri” (l’uomo obeso col cane, i fidanzatini, la vecchietta; così ribattezzati da me e mia madre) che incontrerà dopo - percorrendo la strada verso via Deledda, mentre “Complicated” di Avril Lavigne in sottofondo si ferma, lasciando posto solo ai suoni dell’ambiente - che ho trovato un po’ fuori luogo insieme con il cancello di Casa Misseri che si chiude da solo. Sono d’accordo con la scelta di non mostrare la scena dell’omicidio effettivo se non per pochi secondi in penombra mentre Sabrina attacca i manifesti in giro e ne “strangola” uno col nastro adesivo (ancora con Avril Lavigne in sottofondo). Ugualmente sono d’accordo con te che la scena della salma nel momento dopo l’omicidio sia un po’ forte, e che sarebbe dovuta essere diversa (anche perché si vedeva l’attrice respirare, ma queste sono tecnicità). La scelta poi di non far comparire più lo spettro / allucinazione di Sarah dopo il funerale (o almeno così mi è sembrato) tranne per l’ultima scena, ha anche il suo simbolismo, così come la litania che la voce di Sarah ripete di tanto ha il suo significato. Quella che sembra essere una preghiera con un sottotono quasi funebre è in realtà una ninna-nanna. L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso è la caratterizzazione di Concetta, la madre di Sarah, che nella serie è fin troppo desensibilizzata, distaccata, fredda. L’esempio culmine è quando il medico legale le mostra la foto della salma di Sarah (che fortunatamente non viene mai mostrata, nonostante al tempo del ritrovamento vennero divulgate le foto del cadavere all’obitorio, poi rimosse da internet) e Concetta con tutta calma risponde: “Questa cosa non è mia figlia.” quando in realtà si attesta lei lo abbia urlato. L’unica caratterizzazione che ha Concetta è l’essere Testimone di Geova, succube quasi della sorella. Ecco, dopo questo commento-saggio scritto di getto e che spero sia coerente, posso anche togliere il disturbo.
Non potendo vedere la serie (almeno per ora), dalla tua analisi mi viene da dire che buona parte delle scelte narrative e di regia siano proprio volte a sottolineare come la morbosità dei media e quella del "pubblico" (passami il termine) si sia alimentata in un loop crescente, fino a rendere questo omicidio quasi un catalizzatore per l'invidia e la gelosia femminili. Per come l'hai descritto, mi sono sentita catapultata a quel periodo, in cui sentivo le figure femminili che mi circondavano (mia madre, mia sorella, le mie amiche e le loro madri, insegnanti, compagne di scuola ecc...) in costante digressione dal Caso Scazzi, che si concentravano sul comportamento o sull'aspetto di Sarah, di Sabrina, delle loro madri, e ne tiravano fuori una serie di giudizi e sentenze crudeli oltre che inappropriate, e i programmi televisivi alimentavano questa tendenza andando a scavare sempre di più, e sempre più morbosamente nella vita di questa famiglia... ho piacere che ti abbia lasciata interdetta anche la non accettazione di Sabrina per il suo corpo, perché da come l'hai descritta mi ci posso specchiare a meraviglia... ho piacere di sapere che queste scelte lascino interdetti perché è il modo migliore per far capire al pubblico quanto sbagliato sia stato il comportamento dei media nei confronti di questa tragedia. Hanno creato un circo macabro pur di tenere il pubblico attaccato alla tv, e la cosa che più mi fa inc@zzare è la mancata responsabilità del palinsesto televisivo/giornalismo/piattaforme social. Capisco dover pagare le bollette, ma qui sono proprio andati oltre. Avevano tutti la responsabilità morale di tentare di arginare la shitstorm alimentata dagli spettatori/utenti, invece non hanno avuto un briciolo di rispetto per il loro stesso ruolo di informatori. Tutti hanno avuto parte di responsabilità per il danno d'immagine causato ad Avetrana, e questa serie potrebbe fungere da monito.
Io devo ammettere che già il titolo mi ha fatto storcere il naso la prima volta che ho visto la pubblicità su disney+, onestamente penso che il sottotitolo "questa non è Hollywood" sia proprio una scelta di cattivo gusto (che tra l'altro sembra promettere una veridicità inadeguata visto che la serie è una fiction e non ha le pretese di essere un documentario)
il titolo deriva proprio da Avetrana. quando il paese era assediato da giornalisti e turisti, qualcuno scrisse su un muro "qui non è Hollywood". ci sono anche dei video e foto in merito
@@ildivinocatan va bene, per me questo prova ancora di più un conflitto tra intento ed esecuzione È come se non fossero riusciti a decidere tra un prodotto più romanzato e quindi con più libertà autoriale, e una spinta più "documentaristica" (e quindi meno speculativa) stile true crime
Violetta è sempre un piacere ascoltarti: non solo per la tua competenza, ma anche per il tuo rispetto e la tua sensibilità. Che bello vedere questa umanità sui social❤️📺
Nel dialogo tra Concetta e Cosima io ci ho visto altro. La carne nuova ha senza dubbio imitato la vecchia, per cui Sabrina ha riprodotto la gelosia che anche sua madre aveva nei confronti di sua sorella. Tuttavia lo stampo della serie mi sembra latamente innocentista nei confronti di Cosima. Sembra più una madre che sa ma non dice e non dirá mai, per proteggere la figlia. Nella frase "tua figlia è morta, la mia è viva, ed è l'unica vosa che conta" cu ho visto proprio questo. Cosima lo dice in risposta alla domanda diretta di Concetta su cosa fosse accaduto, perché lei doveva saperlo per forza, lei è la casa. La risposta è: io ancora devo proteggere mia figlia, da me la verità non la saprai mai, rassegnati.
Non ci sono i presupposti per bloccarlo. Voglio sperare che questa sia una trovata e non come probabile un sabotaggio (magari della stessa Disney) di un bel prodotto italiano. Il pubblico è adulto e non occorre nessun preambolo. Oltretutto si tratta di una doppia opera di finzione. Dietro a questi cosiddetti fatti di cronaca c'è ben altro. L'aver chiamato in causa Hollywood (gran bel titolo) dice molto a chi è seriamente informato.
📺 appena finita questa tua recensione e sono molto curioso di vederla. Ho scoperto poco fa che la serie alla fine uscirà domani con il titolo modificato “Non è Hollywood”.
📺Viole innanzitutto ti ringrazio per le parole misurate e l’enorme professionalità che da sempre dimostri. Accompagni le mie serate e sei davvero un esempio di come si possano commentare fatti e temi senza scadere nell’eccesso. Io sono di Taranto… e quando accaddero i fatti qui era diventato non un circo..di più. Non posso dire che il pensiero che abbiano fatto una serie su questa vicenda che ancora tocca corde così profonde della nostra gente l’abbia trovato così giusta. Forse perché ( esattamente come per il caso Claps) fa male..fa ancora troppo male. Sarah così come tutte le persone coinvolte errano gente che potevi incontrare ogni giorno.. Lo zio lo si vedeva in campagna.. E non che omicidi non ne siano successi per carità. Ma questo in particolare ha distrutto la fiducia di una comunità. Per anni è ancora si continua alle ragazze i genitori hanno il dubbio degli zii maschi perché nelle menti adesso parte in loop “ e metti che fa come Michele ? Chi me lo dice?” O tra le giovani si sussurra “ la fine della Scazzi fai.. Forse occorre dare un limite ai fatti su cui speculare.. riapre ferite.
Sono al minuto 6.50 e ho dovuto mettere in pausa. Innanzitutto stai benissimo con questo taglio e apprezzo sempre tanto il tuo modo di esporre e per me quello che hai detto non fa una piega! Mi sembra assurdo però, da uomo del sud, che un comune si preoccupi dell’immagine dei propri cittadini al punto di bloccare l’uscita di una serie tv. Io sono campano e amo Napoli. Per anni di questa città si è sempre visto il lato peggiore nei prodotti audio visivi, alimentando stereotipi e generalizzazioni sul suo popolo e sulla città stessa. Fortunatamente negli ultimi anni Napoli sta vivendo una “rinascita” per così dire e molte persone, anche grazie ai social, sanno adesso che non è fatta solo di personaggi trash che vanno virali su TikTok o di quello che si vede in “Gomorra” o “Mare fuori”. Per quanto però gli stereotipi hanno leso e ledano tuttora questa città e il suo popolo, mi sembrerebbe assurdo limitare così tanto l’uscita di un prodotto e questo potrebbe creare un grave precedente!
Per quanto un progetto del genere possa essere interessante, per me è sbagliata metterlo in scena così presto dopo il fatto. Può sembrare ipocrita, ma non credo lo sia: è necessaria una certa distanza temporale (con la relativa acquisizione di consapevolezza e l'evoluzione sociale che ne deriva) per poter fare un lavoro incisivo e utile con questo tipo di casi, una distanza temporale che in questo e molti altri casi di rappresentazione recenti manca. Tra 5-10 anni avremo la rappresentazione cinematografica del caso Cecchettin e chi ha capito qualcosa non capirà di più , gli incel si incellizzeranno ancora di più e sarà solo un circo doloroso per la famiglia stessa.
Vorrei capire cosa c'entrano gli incel nel caso specifico, quando tutta la categoria maschile è insorta, essendo stata presa di mira, perché secondo la sorella della vittima dietro ai femminicidi vi è una responsabilità collettiva di tutto il genere maschile, poiché nella società odierna è ancora presente una cultura di stampo patriarcale, che non è stata ancora non del tutto scardinata, da cui deriverebbero i comportamenti irrispettosi più o meno gravi che gli uomini hanno nei confronti delle donne
@@FinalFantasyInterest Incel, non provare a fare scaricabarile, non sono insorti gli uomini, ma gli incel, non provare ad insultare decine di milioni di italiani che sono contro i femminicidi e non sostengono il patriarcato.
@@mariapittalis2147 Come si deve chiamare una persona che si sta lamentando perché una famiglia raccoglie fondi per l’associazione a nome di una persona ammazzata?
La scena della Nutella mi sembra molto simile a quella della torta nel Cigno Nero... Lì c'era una madre iperprotettiva e invadente che viveva attraverso la figlia
Io trovo queste fiction estremamente di cattivo gusto. Al contrario dei racconti o dei reportage più consoni alle tragedie. Neanche Dhamer ho seguito nonostante io ami molto Evan Peters. Questo prodotto mi ha fatto addirittura impressione nel marketing. E trovo giustissima la richiesta del comune. Almeno cambiare il titolo davvero troppo pulp. La tua analisi invece la seguo tutta con estremo interesse. Possiedi una lucidità ed una cultura incredibile.
Ciao Violetta, grazie per questa analisi, mi ha fatto davvero piacere sentirla, perché faccio parte (come tanti di noi) di quelli che hanno vissuto il bombardamento mediatico e la grottesca gestione del caso Sarah Scazzi, dalla sparizione della ragazza al ritrovamento del cadavere su confessione di Misseri. Quando ho visto l'anteprima della serie, ho provato un misto di curiosità e repulsione per il prodotto: da una parte avrei davvero voluto vederla, ma dall'altro ho un ricordo fin troppo vivido dell'interesse morboso che ha avuto il nostro paese nei confronti di questa povera ragazza, che non mi fa premere play... perciò grazie, se anche non riuscirò a vederla almeno mi faccio un'idea...
Seguo molto i canali true crime, questo calo lo avevo seguito in TV ai suoi tempi ed ero curiosa di vedere la serie. Ora lo sono di più perché sto sentendo delle recensioni molto positive di chi l' ha vista in anteprima
📺 ricordo bene la morbositá attorno a questo fatto di cronaca, io stessa ho seguito tutte le trasmissioni che ne parlavano e mi rimase impresso io comportamento del fratello di Sara che il giorno dopo il ritrovamento del corpo della sorella era in una trasmissione televisiva a parlare tranquillamente dell'accaduto. Capisco benissimo che ognuno affronti il lutto a modo suo ma trovai il suo atteggiamento fuoriluogo e poco rispettoso. In generale quella povera ragazzina veniva da una famiglia a dir poco singolare e credo che la serie abbia voluto porre l'accento anche sul suo nucleo familiare in senso stretto ( padre, madre, fratello) perché all'epoca fu il pensiero di tutti.
La serie, ma davvero c'era bisogno di una serie su una ragazzina ammazzata dalla famiglia di sua cugina? No, fanno sky-fo, hanno un gusto macabro, parlassero di qualche artista italiano del '900, musica, cinema, teatro, sport, ci sono tante storie edificanti da raccontare, l'intrattenimento con la cronaca nera è da malati di mente, parlare di omicidi non porta a nulla di buono, l'emulazione non va sottovalutata 😢
ma l'enfasi (come tu la chiami) (che si chiama espressionismo) è una cifra stilistica. Quindi no, non poteva non farla, per il semplice fatto che il regista ha scelto di utilizzare quel linguaggio. Poi il giudizio è altra cosa. ma non sugli intenti.
Io ricordo gente "vestita" da Michele Misseri per l'Halloween successivo... E ricordo anche la diretta del noto programma in cui veniva annunciato il ritrovamento. Storia brutta e problematica, io la serie vorrei vederla
Oh, non mi interessava affatto e la trovavo una produzione al limite del grottesco, soprattutto per la locandina di Maccio Capatondesca memoria, ma a sentirne parlare te sento un bisogno impellente di vederla tutta... Magari potrebbero risolvere cambiando il titolo, mettere il nome del comune parlando di un fatto che riguarda una singola famiglia in effetti non è molto lusinghiero
Ciao Violetta! Come sempre complimenti per le tue analisi, che le trovo molto interessanti e forniscono sempre degli ottimi punti di riflessione. Personalmente, mi piacerebbe se introducessi anche commenti più personali, magari ipotizzando come tu, con la tua conoscenza del cinema, affronteresti certe questioni. Spesso ti capita di dire "sarebbe stato interessante se avessero approfondito questo aspetto piuttosto che quello" o "se avessero mostrato una determinata cosa in modo diverso", ma trovo che sarebbe stimolante se entrassi nel dettaglio di come lo faresti tu, immaginandoti nei panni del regista. Ad esempio, suggerendo come avresti approfondito la storia di un personaggio senza cadere nel morboso o nel pesante. Penso che il tuo punto di vista in questo senso arricchirebbe ancora di più le tue analisi e credo che il tuo approccio potrebbe offrire spunti molto preziosi!
Ho seguito tutto il video con interesse, riesci sempre a raccontare in modo coinvolgente e rispettoso. Ti ringrazio e spero di vedere questa serie un giorno.
Onestamente il disclaimer credo serva a nulla, lo spettatore medio è pienamente coinvolto nella vicenda che guarda, soprattutto emotivamente e nell'inconscio "registrerà" quell'esperienza come vera. Complimenti comunque per come esponi i tuoi video!👏
Io piuttosto che pensare alla libertà di espressione mi soffermo sul sensibilizzare la comunità e la società stessa odierna che di casi simili, purtroppo, ne subisce a iosa. La cattiveria raggiunta dall'umanità in questo periodo storico è aberrante! Che sia un film, un video true crime, una serie io penso sia giusto e doveroso ricordare questi scempi e fare sentire la voce di queste anime spezzare in vita ! Proprio per rispetto alla loro memoria Perché spesso molte morti e le loro storie hanno aiutato altre persone, creando anche fondazioni, leggi, tutele, per arginare e sopprimere certe tragedie! La trovo proprio una giustizia nei confronti delle vittime e di chi ne soffre! L'immagine del comune/ città è un problema ? E da quando ? Ci sono serie, film , addirittura cartoon che sottolineano in modo spavaldo e arrogante certi aspetti di alcune città , tipo Napoli, dove sono nata e cresciuta. Sono anni che ci sono determinati stereotipi e ok che non è bello, ma difronte alla vita umana e alla brutalità con cui certe persone si prendono il diritto di togliere ad altri passano in secondo piano ! Almeno per me ! Io sono disgustata da questa sospensione e spero venga fatta uscire Non che per conoscere tale storia ci sia bisogno di tale serie , per carità. Ci sono documentari specifici ci mancherebbe.. Ma per me è sempre e comunque un bene ed un'aggiunta che può raggiungere tutti, anche appunto ragazzi che preferiscono guardare serie e film e di cronaca non gli frega nulla. Penso sia uno strumento utile che dev'essere utilizzato! Grazie per il video ❤
A 44:00 circa sottolinei come la narrazione poteva mettere in evidenza i problemi odierni riguardo le donne e le loro frustrazioni vengono evidenziate dai mass media e come queste si siano riversate anche su Cosima e Sabrina. Non sono d’accordo o meglio, sono d’accordo solo in parte. Se da un lato hai ragione che oggi i mass media impongono degli standard di bellezza che non tutti possono raggiungere, da un lato lo spettatore medio e la fiction potevano portare “quasi” a giustificare, seppur in modo assurdo, il gesto delle due donne perché frustrate dalla non so, bellezza di Sara in confronto alla cugina? Spero di essermi spiegato cosa volessi intendere
Violetta ho finito di ascoltare il tuo video e volevo complimentarmi con te: sia per il modo delicato e attento con cui hai trattato l'argomento sia per l'attenzione e la cura con cui hai parlato della serie. Sei sempre una garanzia, la tua capacità critica invidiabile. Chapeau. Detto questo trovo molto triste il motivo per cui si è impedito il rilascio della serie. Certo, comprensibile, ma anche avvilente pensare che l'unica priorità sia quella di ripulire la propria immagine e non tutelare una povera vittima.
📺 complimenti come sempre, Violetta! Sei riuscita a trattare una serie con un argomento tanto controverso in modo impeccabile. Non mi sembra si possa dire che ti è piaciuta, a voler cercare un sì o un no finale, ma sicuramente sei riuscita a rendere gli aspetti che hai apprezzato o che hai trovato poco adatti con grande equilibrio e soprattutto motivando sempre tutto. Da vera critica ✨👏
Grazie mille per questa disamina, interessante la questione del confine tra intrattenimento e rispetto della vicenda, sarei stata curiosa di vederla soprattutto dopo la tua analisi.
Grazie per il video. La cosa che trovo più assurda di questa storia è che nessuno considera il fatto che è lo stesso regista di Ti mangio il cuore (e di Lidia Poet che esce mercoledì), che è una storia vera, con molteplici morti, che è molto più romanzata di questa serie (almeno dalle recensioni che ne parlano). Immagino che la differenza sia stata un misto di storia recente più conosciuta e una vittima che era una ragazzina, e non dei mafiosi.
📺 Anche se volevo vedere la serie, per me basta la tua analisi e sono contentissima lo stesso però se mai ci sarà la pubblicazione un pensierino ce lo faccio per avere una mia idea in merito intanto sono troppo in hype per un film quindi la mia attenzione è rivolta altrove per adesso, ma è sempre un piacere ascoltarti Vi 💖
La tua analisi,lucida e professionale, del prodotto cinematografico è l' unica che sia riuscita ad ascoltare fino in fondo. Ho letto commenti di gente che si sofferma entusiasta a valutare la somiglianza fisica degli attori con i personaggi reali....Che schifo. Non vedrò probabilmente la serie, trovo disgustoso lucrare ( perché di questo si tratta, le balle sul " ricordare la vittima" e le " analisi sociologiche" sono inaccettabili) sulla morte cruenta e ingiusta di una bambina. Non so se la famiglia si sia opposta, io l' avrei fatto con tutte le mie forze.
nel 2010 avevo solo 11 ma conoscevo benissimo la storia di sarah perché tutti i miei amici mi dicevano che la ricordavo. ora riguardano le foto vedo tanto le somiglianze e sarah aveva l’età di mio fratello, mi viene da piangere solo a pensarci
Mi dispiace che la serie sia stata bloccata per ''i motivi sbagliati''. Bene o male penso si possa parlare e rappresentare tutto, ciò che conta davvero è il modo in cui si fanno le cose. In generale forse penso che l'arrivo di questa serie sia un po' prematuro ancora, nel senso che avrei aspettato qualche altro anno, perchè come sottolinei tu nel video: la storia di Sarah è ancora marchiata a fuoco nelle nostre menti. Grazie mille per questo video, per la professionalità e l'empatia che dimostri sempre quando parli di certe cose. (📺)
La scelta, ormai solita e scontata di raccontare i disturbi emotivi dei carnefici o (presunti tali) e colpevolizzare i familiari delle vittime lo trovo patetico e di cattivo gusto..oltre che estremamente prevedibile.
Complimenti Vi come sempre per la misura e la professionalità che restituisci in ogni recensione o analisi! 📺 Sono particolari le strategie narrative che hanno scelto per un evento così vicino al ricordo della popolazione (in primis il tone of voice tendente all'horror e al profetico mi sembra molto disturbante e quasi caricaturale in una narrazione di fatti reali) e sfortunatamente mi sembra di notare quella ingenuità/poco coraggio molto ricorrente nei prodotti italiani (salvo poche eccezioni di merito) sulla rappresentazione dei corpi e sulle dinamiche relazionali che negli ultimi anni sono state destrutturate e rilette. Secondo me è un grande peccato perché la serie ha l'occasione di presentarsi come una novità più vicina alla sensibilità e alla cultura italiana e quindi di offrire spunti nuovi sulla narrazione del true crime, che è principalmente estera nei canali di intrattenimento seriale, ma questo mi sembra di capire che non è stato sfruttato.
Ho apprezzato tanto il confronto con la serie “Per Elisa”, quella serie mi è piaciuta da morire, ha raccontato la storia di questa ragazza con una delicatezza totalmente diversa, facendoti sentire parte della sua famiglia, trasmettendo il loro dolore, il senso di ingiustizia per ciò che hanno passato, la loro angoscia e la loro speranza veramente infinita. Tutte cose che in “Qui non è Hollywood non ho sentito, anzi, ciò che quasi mi irritava costantemente era il fatto che (al contrario di ciò che io stessa ho visto durante i telegiornali) Sabrina sembra turbata da ciò che ha fatto, l’ho percepita un po’ vittimizzata, a momenti giustificata, come se Sarah fosse stata stronza con lei portandola al limite Ho davvero odiato la possibilità che qualcuno possa ricordare Sarah come quel personaggio anziché come una bambina vittima della stupida gelosia della cugina, la madre quasi menefreghista, che non si muove per sua figlia, sono state sensazioni che mi hanno portato a storcere il naso fin dall’inizio
Grazie Violetta, è una serie che non avrei guardato comunque perché non amo molto il true (o quasi-true) crime, ma è sempre bello sentire la tua opinione 📺
Io sono di Taranto, e tutto quel casino mediatico me lo ricordo bene.. soprattutto se sei del posto🥲 hai ragionissima quando parli appunto della percezione della vicenda, assolutamente! Io ho visto anche la serie sui Menendez, non è assolutamente la stessa cosa, esatto!
Per rispondere a un interrogativo che poni... Possiamo supporre o meglio indicare una sorta di threshold, una soglia, una soglia etica. Ovvero: devono intercorrere almeno 25 anni tra il fatto di cronaca nera e il racconto fictionalizzato sulla identica vicenda. Questo è ciò che suggerirei io secondo la mia modestissima opinione. Un fattore temporale degno di nota. Faccio notare en passant che 25 anni è per convenzione il tempo che intercorre tra due distinte generazioni.
Assurdo come si sia passando l'idea che possa essere, e addirittura essere giusta, una sorta di censura di Stato, nemmeno fossimo l'Iran (che paradossalmente ha bloccato Holy Spider, ma ha permesso Killer Spider, dopo "soli" 19 anni peraltro). Ma poi quale sarebbe il limite? Sulla mia pelle era 9 anni dopo il fatto. Va bene perché la sorella era d'accordo? Idem Il ragazzo dai pantaloni rosa, 12 anni dopo l'avvenimento? Cuori puri era sei anni dopo il fatto (spoiler se non lo conosci, non verificare), andava censurato? Iddu va censurato perché il figlio del protagonista è contro la romanzizzazione del padre? La tenerezza va bene perché non è ispirato ad una storia vera, ma se fosse ispirato ad una delle decine di storie che accadono ogni anno, allora non andava bene?
La richiesta di bloccarla è stata fatto,secondo me, giustamente dal comune. La storia è nota,e non è che per una seria Avetrana deve diventare il bronx.
Ciao Violetta vorrei sentire la tua opinione su come è stato trattato il personaggio di Ivano, poichè spesso mi è sembrato volutamente ritratto in maniera negativa per le sue indecisioni/confronti ripetuti tra Sabrina e Sarah. Vorrei sapere se secondo te è solo per accentuare la visione di gelosia di Sabrina verso Sarah (e di conseguenza il comune male gaze) o se c'è qualcos'altro che mi sono perso. Grazie mille del video, è bellissimo e hai avuto un tatto che la stessa serie spesso non è riuscita a mantenere. P.s. Avevo notato anch'io il continuo soffermarsi sui piedi di Sarah, ma credo sia stata una cosa involontaria per far notare il fiorellino di plastica che si era staccato che poi Sabrina ritrova nel cofano della macchina.
📺 Sempre una bello ascoltarti.. Le tue recensioni sono sempre profonde e accurate ❤... Detto ciò, concordo sul fatto che potevano dare una "giustificazione" migliore per la mancata messa in onda.. Soprattutto in rispetto alla famiglia, piuttosto che "all'immagine" del paese... Comunque sinceramente non mi sento di dire se sia giusto o sbagliato...soprattutto quando si parla di dolori così grandi, nessuno di esterno ha il diritto di dire niente...
Tutto interessante e godibile, intendo il tuo video, MA TI PREGO, non usare la parola al posto di ; ogni volta che lo fa qualcuno, per me è una coltellata.
Avrebbero potuto fare un documentario sulla vicenda come per Yara, anche se a quanto ho capito si parla molto di bossetti e in modo alquanto positivo, quindi non lo so. C'è davvero il bisogno di parlarne facendo una serie tv, con anche la premessa che "non è al 100% vero quello che vedrete", quindi non è come dovrebbe essere in questo caso, dato l'efferato omi*idio. Ma i caratteri delle persone che hanno fatto questo sono ben specifiche, cambiandoli, si perde secondo me l'efferatezza dei gesti, le motivazioni, la logica dietro ad ogni cosa. Non lo so, non mi convince questa cosa, anche perché più incentrato sui carnefici.
Complimenti per questo lavoro di analisi. Davvero. Accurata, intelligente e, soprattutto, rispettosa. Personalmente soni abbastanza estrema su questo tema e vivo in modo molto straniante tutti i film e tutte le serie crime che trattano di storie reali recenti. Di storie crime ne è pieno il mondo eppure si sta andando sempre più nel vicino, nel recente, nel vivo.. e niente mi fa togliere il senso che, comunque venga raccontata, alla fine rimane sempre e solo una spettacolarizzazione di un dramma. Questo soprattutto perché, per quanto romanzata, la storia raccontata è quella specifica individuata. L'alternativa sarebbe scrivere una storia crime, ispirata ad alcuni elementi, ma modificata significativamente in altri, aggiungere, togliere, creare..eliminare una connessione così diretta..Ma avrebbelo stesso appeal..? Ovviamente non credo. Ed è in questo che comunque mi farà sempre essere reticente a questo genere in cui fatico a vederci degli aspetti positivi e di rispetto nel narrare queste storie.
Premesso che l'articolo 21 della costituzione italiana tutela la libertà di espressione, parola, pensiero quindi ognuno può dire la sua .... però non si può sentire per tutto un video intero il dissentire su ogni scelta messa in campo dalla regia di questa serie.. non va bene niente.... mamma mia....
A me dispiace che i personaggi del nucleo famigliare della vittima siano rimasti etichettati da giudizi mediatici troppo attenti al clamore e poco al dolore effettivo. Io non riuscirò a vedere la serie ma ti sono grata per questa tua analisi, volevo sapere proprio come avessero trattato il tema.
Io ricordo che all'epoca ho notato che in tanti non avevano empatia per la famiglia della vittima perché li consideravano in parte responsabili, Sara sembrava davvero una ragazza abbandonata a sé stessa. Io non avevo un'idea precisa perché appena vedevo che parlavano di quello cambiavo canale, questa morbosità non l'ho mai sopportata.
@@piacor1755 questo video mi ha fatto riflettere sul fatto che ci sono anche determinate fasi dell'adolescenza, dove ci sono determinate paure e insicurezze ma in mano ad altri diventano materiale per poter lapidare qualcuno. Io non voglio dire qualcosa riguardo a persone che non conosco ma di sicuro la stampa si è data da fare in quel periodo. Vergognoso l'annuncio del ritrovamento del corpo in diretta, senza dirlo con le dovute precauzioni ai famigliari in privato. Ho ricordi brutti di quel periodo.
Visti oggi i primi due episodi. In sè non è un brutto prodotto. quello che mi fa storcere il naso è la scelta di usare i nomi e cognomi per poi immaginarsi di sana pianta alcuni tratti personali della protagonista/carnefice.
Complimenti per l'analisi sulla serie. Parlavi del turismo macabro , cit "legato forse ad uno stereotipo del sud italia". Purtroppo non è così, perché ricordiamo benissimo lo stesso fenomeno di turismo macabro anche a Cogne. Già allora trovavo molto disturbante e decisamente di cattivo gusto questo fenomeno è quindi capisco benissimo il grosso disagio per i cittadini di Avetrana, ed è purtroppo vero che anche dopo più di 20 anni ancora nominando Cogne il ricordo immediato , ci riporta alla tragedia azzerando l'identità del luogo.
Avevamo veramente bisogno di una tale serie? Avevamo veramente bisogno dell'ennesima narrazione, dopo che sono stati spesi fiumi e fiumi di parole, scritte e a voce, per questa vicenda? Secondo il Mio parere... no, secondo il gusto macabro collettivo... si! Una volta la Disney produceva film e serie tv per far sognare, divertire. Ora investe per raccontare tragedie, cronaca nera. I sogni colorati della Disney non fanno impennare le vendite, il dramma purtroppo sì. Detto ciò, la cosa che più mi fa orrore è che in questa situazione ha perso la vita una ragazza! Una povera innocente che NON C'ENTRAVA NULLA con queste teste malate e perverse! Una ragazza che forse sognava una storia romantica alla Disney, con un lieto fine come Aurora o Cenerentola, e non di finire sotto metri di terra. Abbiamo perso la sensibilità, il pudore, il rispetto, l'empatia. C'è solo sete di violenza, sangue e tragedie. E quel patetico primo ometto del comune di Avetrana inorridisce e storce il naso perché hanno usato "ingiustamente il nome del comune" per il titolo? Avrebbe dovuto far aggiungere una didascalia semmai al titolo: " Scusali Sara se ti hanno spezzato un sogno".
Sono ancora all'inizio del video, ma capisco il punto di vista del comune secondo cui la serie va a rovinare l'immagine del comune perché la serie si chiama AVETRANA facendo pensare a chi la vede che la città abbia un ruolo chiave nel fatto accaduto
Ciao, mi spiace solo che non hai citato regista, sceneggiatori e attori, come di solito invece fai (o forse mi sono distratto io pur avendo visto tutto fino alla fine). Forse inconsciamente pensi che la serie non andrà mai in onda? Io spero di no, mi piacerebbe vederla, anche perché onestamente non ricordo benissimo la vicenda. Comunque grazie per il video, almeno resta una accurata testimonianza di chi la serie l'ha vista.
Assurdo, almeno 50 posti in Italia sono famose x un omicidio, pure il mio comune. Visto solo ieri sera uno speciale su un omicidio su Rai 2 in prima serata.
Probabilmente non ci arriviamo che il circo deve finire, e vale anche per Piemonte e Lombardia. Se tutto questo prelude a una revisione del processo - e non credo perche' rispolvererebbe troppa macabra fuffa - meglio fermare le spettacolarizzazioni, il cui effetto sarebbe comunque negativo.
Appena uscì la notizia che ci sarebbe stata questa serie - e il suo titolo - rimasi abbastanza cringiata. Mi sarei riservata di vederla dopo una tua recensione e sol perché nel cast c'è Vanessa Scalera che adoro come attrice. In generale il true crime e la "cronaca" italiana trovo siano sempre morbosi nell'analizzare i casi e nell'interfacciarsi con i soggetti coinvolti. A partire da La vita in diretta e poi con Quarto grado, che coinvolgono il "popolino" in piagnistei o linciaggi di massa... non so, non l'ho mai trovato giusto, visto che non tutti hanno gli strumenti per capire...
⚠EDIT: oggi 29.10.24 è stato annunciato che in attesa dell'udienza fissata per il 5 novembre, Groenlandia e Disney hanno cambiato il titolo della serie da 'Avetrana: Qui non è Hollywood' a 'Qui non è Hollywood' e sarà disponibile in Italia dal 30 ottobre sulla piattaforma Disney+
Fonte: ANSA www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2024/10/29/disney-groenlandia-qui-non-e-hollywood-in-onda-dal-30-ottobre_b8b1721c-b392-4351-a696-41bf5f5f97c3.html
Ciao mi sai dire quando esce all'estero? Non riesco a guardarla malgrado abbonamento a Disney e VPN
È bellissima, commovente, toccante e non denigra Avetrana... Che, anzi, esce 'vittima' del turismo macabro e dei giornalisti assetati di scoop
violetta ho ascoltato solo i primi minuti ma già ti voglio fare i complimenti per il rispetto con cui tratti queste vicende. chapeau, veramente.
🙏
Il body sparring è sempre più malvisto, non è una espressione Artistica.
Anche dovesse funzionare si tradurrebbe, in Espressione Artistica. E può indignare, senza dubbio, ma guardato così, LOL 😁
Durante quelle giornate i parrucchieri erano sempre pieni ad Avetrana, le persone andavano nei paesini vicini, "caso mai mi intervista la televisione".
Ha poca immagine da proteggere Avetrana, e il sindaco lo sa.
Io davvero vorrei sapere come fate a parlare con tutta questa sicurezza di un qualcosa che realmente non avete vissuto.
Ma delle "persone"che arrivavano da chissà quale parte dell'Italia per vedere casa Misseri non si parla mai vero?
Vivo in provincia di Brindisi, a una trentina di minuti di macchina da Avetrana. Ci passo spesso da lì, soprattutto in estate per andare al mare. Devo dire che guardando la serie ho provato un senso lieve di disagio per essere stata in grado di riconoscere alcuni luoghi in particolare (come la strada che percorrono in auto Sarah Sabrina e la sua amica per tornare da mare), ma la cosa che mi ha turbata di più è stata sentire come la gente, in particolare la famiglia Misseri (com'è spesso di consuetudine qui in zona ) parlasse in dialetto. Che di per sé non ha nulla di sbagliato, ma mi ha trasmesso un grande senso di inquietudine perché continuavo a pensare che conversazioni del genere sono probabilmente accadute o sarebbero potute accadere.
Il fatto di capire ogni singola parola, che venisse sussurrata o urlata, mi ha fatto sentire spaventosamente vicina - ancor di più di quanto io già non sia - a quelle circostanze, a quei luoghi, a quelle persone. Al di là di ciò che la serie vuole mettere in scena che è già abbastanza disturbante di suo, questa vicinanza linguistica e folcloristica mi ha trasmesso una forte sensazione di disagio.
Io ho 21 anni e le circostanze che vengono narrate le ricordo vagamente perché ero piccola all'ora dei fatti, forse questo mi "rassicura" un po' perché non le sento mie al 100%, non saprei neanche come esprimere questo concetto. Forse il fatto che io non abbia vissuto a pieno questa tragedia mi alleggerisce un po' il carico emotivo. Resta comunque quella sensazione più o meno forte di disagio, di "scomodità" legata al mio essere così fisicamente vicina ai protagonisti di questa tragedia. E se per me è stato difficile, non potrei neanche azzardarmi di pensare quanto debba essere difficile per coloro che hanno vissuto e seguito questa vicenda in prima persona o ne hanno un ricordo più chiaro.
Insomma non mi dilungherei oltre, l'impatto emotivo della serie per me - e come penso per tanti altri che si trovano più o meno nella mia "situazione" - è stato molto forte, tanto che probabilmente la vedrò una seconda volta perché sono sicura di essermi persa più di qualcosa, distratta dalla mente che spostava il focus dal contenuto in sé alla vicenda reale e viceversa.📺
La stessa sensazione l'ho provata io ascoltando i dialoghi dei personaggi. Ho apprezzato tantissimo la scelta di far parlare dialetto ai personaggi perché trovo che dia più realismo alla recitazione (nessun cristiano in Italia parla l'italiano standard del cinema, ecco cosa rende, secondo me, i film italiani per lo più imbarazzanti). Anche io sono della provincia di Lecce, vado spesso al mare a Torre Colimena e sono una coetanea di Sarah. Ricordo benissimo cosa stavo facendo quel giorno che mio padre è tornato a casa raccontando di una ragazzina che era scomparsa da Avetrana, come per dire "stiamo in allerta, facciamo attenzione se la vediamo", e anche quando ho letto sul quotidiano della confessione di Michele. Insomma, credo di essere la massima esperta di questo caso e sono quindi molto sensibile su questo tema, penso spesso a Sarah e piango pensando alla donna che non è potuta diventare, perciò. Questa serie mi ha fatto rivivere quei mesi, non sono riuscita a guardarla con spirito critico e neutrale e a notare le criticità.
nei paesi di provincia, in ogni provincia, è un classico parlare in dialetto, Vieni in provincia di Brescia, in molti paesini, e ne riparliamo...Pota.
Sei di una delicatezza e rispetto estremi. Molte persone e giornalisti dovrebbero apprendere tanto da te. Ti ringrazio davvero di cuore
Le tue analisi sono sempre le più interessanti, accurate e catturanti. Non riesco a trovare una persona più capace di te di parlare di cinema, per lo meno qui su RUclips (ma anche, per quanto abbia visto, su qualsiasi altra piattaforma). Sei sempre elegantissima e dalle tue parole emerge sempre un bacino di conoscenza e cultura che affascina chi ti ascolta. Poi tutte queste caratteristiche emergono sia nelle recensioni più "leggere" che in quelle più pesanti, come questa. Ti seguo da ormai 8 anni e non ho mai smesso di ammirarti e ascoltarti con immenso piacere❤️
(Forse sono stata troppo sdolcinata, ma oh, quando ci vuole ci vuole)
Vi, potresti recensire tutti i film nel mondo? Ne ho l’esigenza
Una parte di me comprende l operato del comune. All epoca dei fatti la madre di Sarah apprese del ritrovamento del corpo della figlia, e quindi della conferma della morte, si stava anche cercando una ragazza scappata di casa, in diretta TV. La trasmissione scelse di dare la notizia in diretta anziché informare la conduttrice della necessità di mandare la pubblicità e poi interrompere il collegamento. Ci fu poi un associazione animalista che usò la morte della ragazza,con la vendita di un calendario con foto di Sarah, per raccogliere fondi per un canile. E altri episodi minori. Il paese di Avetrana nell' opinione comune dell epoca ne uscì parecchio a pezzi. In tanti avevano l immagine di una comunità arretrata, violenta, ignorante. Personalmente non concordo sul fare una serie TV su un fatto di cronaca nera così recente. C è ancora chi piange Sarah. Dal punto di vista legale se avessero adotto come motivazione il rispetto per la vittima e dei familiari non sarebbero riusciti ad ottenere il blocco della messa in onda. Il danno d immagine dà al comune qualche possibilità di vincere la causa.
Se la serie si limita a presentare i fatti provati, come quelli descritti da te, senza romanzare eccessivamente, il provvedimento dovrebbe cadere, perché, indipendentemente da come ne esca il comune, si tratta di cronaca. Sarebbe come proibire i film di stregoneria per tutelare l'immagine di Salem, o non produrre più film sulla seconda guerra mondiale per non ledere l'immagine della Germania. Oltretutto cose come i tour del macabro, che giudichiamo quantomeno discutibili, in America sono molto comuni, e Disney avrà un metro di valutazione che tenga conto anche del mercato generale, e non soltanto italiano. Per quanto mi riguarda l'unica persona che merita rispetto, ovvero la vittima, penso anche io sia troppo presto, ma se c'è il via libera della famiglia, poco rilevanti sono le altre argomentazioni legali.
Io ricordo una certa influencer che fece un outfit dedicato a sarah e se ci penso mi vergogno ancora per lei
Ma ricordo male io o era stato lo stesso fratello della vittima a fare/sponsorizzare quel calendario?
Esatto, giuridicamente parlando, il Comune può tutelare in via giudiziale solo un suo diritto, per cui è normale che non abbia addotto tra le ragioni della sua richiesta, la tutela della memoria della vittima e del dignità dei suoi familiari
Quanta grazia in questa recensione.. davvero ho trovato il tuo modo di narrare un argomento cosí delicato in un modo tanto soffice e rispettoso
Premesso che ho visto Qui Non È Hollywood ieri tutto d’un pezzo e non l’ho ancora visto una seconda volta, a me è piaciuto. L’ho trovato ben realizzato - nonostante sia una reinterpretazione romanzata dei fatti veramente avvenuti tra il 26 Agosto 2010 e il 26 Maggio 2011 - al punto che stanotte ho avuto il sonno disturbato (non sono facilmente angosciato , considerando la quantità di documentari true crime che guardo).
L’ho visto insieme a mia madre, che al tempo insieme a mio padre seguì quasi in maniera ossessiva il caso (siamo di Taranto città, ma io al tempo avevo 3 anni). Inizialmente lei dopo i primi 15-20 minuti voleva che lo togliessi perché troppo “film horror”, però poi si è ricreduta dicendo che effettivamente si era riusciti a ricreare bene il clima di tensione che aleggiava sul Comune.
Sul particolare riguardo dato alla Famiglia Misseri piuttosto che alla Famiglia Scazzi, io ritengo che questa scelta sia stata fatta proprio perché Sarah avrebbe preferito essere adottata dagli zii, piuttosto che vivere con la madre Testimone di Geova.
Sul primo episodio non ho molto da dire, a parte forse l’inquietante prolessi (o flash-forward) dei “mostri” (l’uomo obeso col cane, i fidanzatini, la vecchietta; così ribattezzati da me e mia madre) che incontrerà dopo - percorrendo la strada verso via Deledda, mentre “Complicated” di Avril Lavigne in sottofondo si ferma, lasciando posto solo ai suoni dell’ambiente - che ho trovato un po’ fuori luogo insieme con il cancello di Casa Misseri che si chiude da solo.
Sono d’accordo con la scelta di non mostrare la scena dell’omicidio effettivo se non per pochi secondi in penombra mentre Sabrina attacca i manifesti in giro e ne “strangola” uno col nastro adesivo (ancora con Avril Lavigne in sottofondo). Ugualmente sono d’accordo con te che la scena della salma nel momento dopo l’omicidio sia un po’ forte, e che sarebbe dovuta essere diversa (anche perché si vedeva l’attrice respirare, ma queste sono tecnicità).
La scelta poi di non far comparire più lo spettro / allucinazione di Sarah dopo il funerale (o almeno così mi è sembrato) tranne per l’ultima scena, ha anche il suo simbolismo, così come la litania che la voce di Sarah ripete di tanto ha il suo significato. Quella che sembra essere una preghiera con un sottotono quasi funebre è in realtà una ninna-nanna.
L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso è la caratterizzazione di Concetta, la madre di Sarah, che nella serie è fin troppo desensibilizzata, distaccata, fredda. L’esempio culmine è quando il medico legale le mostra la foto della salma di Sarah (che fortunatamente non viene mai mostrata, nonostante al tempo del ritrovamento vennero divulgate le foto del cadavere all’obitorio, poi rimosse da internet) e Concetta con tutta calma risponde: “Questa cosa non è mia figlia.” quando in realtà si attesta lei lo abbia urlato. L’unica caratterizzazione che ha Concetta è l’essere Testimone di Geova, succube quasi della sorella.
Ecco, dopo questo commento-saggio scritto di getto e che spero sia coerente, posso anche togliere il disturbo.
Sei riuscita a spiegare perfettamente a parole le sensazioni disturbanti che ho provato guardandolo.
Nessun'altra poteva parlare di questa serie con la tua precisione e delicatezza. Ti si ama tanto
Non potendo vedere la serie (almeno per ora), dalla tua analisi mi viene da dire che buona parte delle scelte narrative e di regia siano proprio volte a sottolineare come la morbosità dei media e quella del "pubblico" (passami il termine) si sia alimentata in un loop crescente, fino a rendere questo omicidio quasi un catalizzatore per l'invidia e la gelosia femminili.
Per come l'hai descritto, mi sono sentita catapultata a quel periodo, in cui sentivo le figure femminili che mi circondavano (mia madre, mia sorella, le mie amiche e le loro madri, insegnanti, compagne di scuola ecc...) in costante digressione dal Caso Scazzi, che si concentravano sul comportamento o sull'aspetto di Sarah, di Sabrina, delle loro madri, e ne tiravano fuori una serie di giudizi e sentenze crudeli oltre che inappropriate, e i programmi televisivi alimentavano questa tendenza andando a scavare sempre di più, e sempre più morbosamente nella vita di questa famiglia... ho piacere che ti abbia lasciata interdetta anche la non accettazione di Sabrina per il suo corpo, perché da come l'hai descritta mi ci posso specchiare a meraviglia... ho piacere di sapere che queste scelte lascino interdetti perché è il modo migliore per far capire al pubblico quanto sbagliato sia stato il comportamento dei media nei confronti di questa tragedia. Hanno creato un circo macabro pur di tenere il pubblico attaccato alla tv, e la cosa che più mi fa inc@zzare è la mancata responsabilità del palinsesto televisivo/giornalismo/piattaforme social.
Capisco dover pagare le bollette, ma qui sono proprio andati oltre. Avevano tutti la responsabilità morale di tentare di arginare la shitstorm alimentata dagli spettatori/utenti, invece non hanno avuto un briciolo di rispetto per il loro stesso ruolo di informatori.
Tutti hanno avuto parte di responsabilità per il danno d'immagine causato ad Avetrana, e questa serie potrebbe fungere da monito.
Io devo ammettere che già il titolo mi ha fatto storcere il naso la prima volta che ho visto la pubblicità su disney+, onestamente penso che il sottotitolo "questa non è Hollywood" sia proprio una scelta di cattivo gusto (che tra l'altro sembra promettere una veridicità inadeguata visto che la serie è una fiction e non ha le pretese di essere un documentario)
Il titolo è narrativo, non metanarrativo.
Mi sa comunque di cattivo gusto e clickbait
il titolo deriva proprio da Avetrana. quando il paese era assediato da giornalisti e turisti, qualcuno scrisse su un muro "qui non è Hollywood". ci sono anche dei video e foto in merito
@@ildivinocatan va bene, per me questo prova ancora di più un conflitto tra intento ed esecuzione
È come se non fossero riusciti a decidere tra un prodotto più romanzato e quindi con più libertà autoriale, e una spinta più "documentaristica" (e quindi meno speculativa) stile true crime
Il titolo è bellissimo. Basta vedere l'intro di questa serie per capire quanto sia azzeccato.
Credo che il problema principale di questa serie, per come è stata pubblicizzata, sia il titolo...
Ottima recensione 📺
Vista ieri, non me l'aspettavo, bella. Attori bravissimi, sceneggiatura notevole. Riuscita.
Violetta è sempre un piacere ascoltarti: non solo per la tua competenza, ma anche per il tuo rispetto e la tua sensibilità. Che bello vedere questa umanità sui social❤️📺
Nel dialogo tra Concetta e Cosima io ci ho visto altro.
La carne nuova ha senza dubbio imitato la vecchia, per cui Sabrina ha riprodotto la gelosia che anche sua madre aveva nei confronti di sua sorella.
Tuttavia lo stampo della serie mi sembra latamente innocentista nei confronti di Cosima. Sembra più una madre che sa ma non dice e non dirá mai, per proteggere la figlia. Nella frase "tua figlia è morta, la mia è viva, ed è l'unica vosa che conta" cu ho visto proprio questo. Cosima lo dice in risposta alla domanda diretta di Concetta su cosa fosse accaduto, perché lei doveva saperlo per forza, lei è la casa. La risposta è: io ancora devo proteggere mia figlia, da me la verità non la saprai mai, rassegnati.
Mi devo allenare e non so cosa guardare. Apro youtube, 57 min di video di violetta. Perfetto ❤
Non ci sono i presupposti per bloccarlo. Voglio sperare che questa sia una trovata e non come probabile un sabotaggio (magari della stessa Disney) di un bel prodotto italiano. Il pubblico è adulto e non occorre nessun preambolo.
Oltretutto si tratta di una doppia opera di finzione. Dietro a questi cosiddetti fatti di cronaca c'è ben altro. L'aver chiamato in causa Hollywood (gran bel titolo) dice molto a chi è seriamente informato.
📺 appena finita questa tua recensione e sono molto curioso di vederla. Ho scoperto poco fa che la serie alla fine uscirà domani con il titolo modificato “Non è Hollywood”.
Aspettavo questa analisi come il Natale. Mi metto subito in ascolto.🎧
C'è da dire che questa serie è proprio nata male fin da principio.
Grazie per trattare l’ argomento con tanto rispetto e delicatezza. Sei splendida
📺Viole innanzitutto ti ringrazio per le parole misurate e l’enorme professionalità che da sempre dimostri. Accompagni le mie serate e sei davvero un esempio di come si possano commentare fatti e temi senza scadere nell’eccesso. Io sono di Taranto… e quando accaddero i fatti qui era diventato non un circo..di più. Non posso dire che il pensiero che abbiano fatto una serie su questa vicenda che ancora tocca corde così profonde della nostra gente l’abbia trovato così giusta. Forse perché ( esattamente come per il caso Claps) fa male..fa ancora troppo male. Sarah così come tutte le persone coinvolte errano gente che potevi incontrare ogni giorno.. Lo zio lo si vedeva in campagna.. E non che omicidi non ne siano successi per carità. Ma questo in particolare ha distrutto la fiducia di una comunità. Per anni è ancora si continua alle ragazze i genitori hanno il dubbio degli zii maschi perché nelle menti adesso parte in loop “ e metti che fa come Michele ? Chi me lo dice?” O tra le giovani si sussurra “ la fine della Scazzi fai.. Forse occorre dare un limite ai fatti su cui speculare.. riapre ferite.
Sono al minuto 6.50 e ho dovuto mettere in pausa. Innanzitutto stai benissimo con questo taglio e apprezzo sempre tanto il tuo modo di esporre e per me quello che hai detto non fa una piega! Mi sembra assurdo però, da uomo del sud, che un comune si preoccupi dell’immagine dei propri cittadini al punto di bloccare l’uscita di una serie tv.
Io sono campano e amo Napoli. Per anni di questa città si è sempre visto il lato peggiore nei prodotti audio visivi, alimentando stereotipi e generalizzazioni sul suo popolo e sulla città stessa. Fortunatamente negli ultimi anni Napoli sta vivendo una “rinascita” per così dire e molte persone, anche grazie ai social, sanno adesso che non è fatta solo di personaggi trash che vanno virali su TikTok o di quello che si vede in “Gomorra” o “Mare fuori”.
Per quanto però gli stereotipi hanno leso e ledano tuttora questa città e il suo popolo, mi sembrerebbe assurdo limitare così tanto l’uscita di un prodotto e questo potrebbe creare un grave precedente!
Guarda che la rinascita di Napoli è contemporanea a Gomorra.
📺grazie per questa recensione così ben fatta
Come sempre sono d’accordissimo con te!! Non avrei saputo dirlo meglio
Per quanto un progetto del genere possa essere interessante, per me è sbagliata metterlo in scena così presto dopo il fatto.
Può sembrare ipocrita, ma non credo lo sia: è necessaria una certa distanza temporale (con la relativa acquisizione di consapevolezza e l'evoluzione sociale che ne deriva) per poter fare un lavoro incisivo e utile con questo tipo di casi, una distanza temporale che in questo e molti altri casi di rappresentazione recenti manca. Tra 5-10 anni avremo la rappresentazione cinematografica del caso Cecchettin e chi ha capito qualcosa non capirà di più , gli incel si incellizzeranno ancora di più e sarà solo un circo doloroso per la famiglia stessa.
Non siamo in Iran.
Vorrei capire cosa c'entrano gli incel nel caso specifico, quando tutta la categoria maschile è insorta, essendo stata presa di mira, perché secondo la sorella della vittima dietro ai femminicidi vi è una responsabilità collettiva di tutto il genere maschile, poiché nella società odierna è ancora presente una cultura di stampo patriarcale, che non è stata ancora non del tutto scardinata, da cui deriverebbero i comportamenti irrispettosi più o meno gravi che gli uomini hanno nei confronti delle donne
@@FinalFantasyInterest Incel, non provare a fare scaricabarile, non sono insorti gli uomini, ma gli incel, non provare ad insultare decine di milioni di italiani che sono contro i femminicidi e non sostengono il patriarcato.
La stessa famiglia che ha fatto uscire due libri a pochi mesi dalla morte della ragazza, dici?
@@mariapittalis2147 Come si deve chiamare una persona che si sta lamentando perché una famiglia raccoglie fondi per l’associazione a nome di una persona ammazzata?
La scena della Nutella mi sembra molto simile a quella della torta nel Cigno Nero... Lì c'era una madre iperprotettiva e invadente che viveva attraverso la figlia
Io trovo queste fiction estremamente di cattivo gusto. Al contrario dei racconti o dei reportage più consoni alle tragedie. Neanche Dhamer ho seguito nonostante io ami molto Evan Peters.
Questo prodotto mi ha fatto addirittura impressione nel marketing. E trovo giustissima la richiesta del comune. Almeno cambiare il titolo davvero troppo pulp.
La tua analisi invece la seguo tutta con estremo interesse. Possiedi una lucidità ed una cultura incredibile.
Ciao Violetta, grazie per questa analisi, mi ha fatto davvero piacere sentirla, perché faccio parte (come tanti di noi) di quelli che hanno vissuto il bombardamento mediatico e la grottesca gestione del caso Sarah Scazzi, dalla sparizione della ragazza al ritrovamento del cadavere su confessione di Misseri. Quando ho visto l'anteprima della serie, ho provato un misto di curiosità e repulsione per il prodotto: da una parte avrei davvero voluto vederla, ma dall'altro ho un ricordo fin troppo vivido dell'interesse morboso che ha avuto il nostro paese nei confronti di questa povera ragazza, che non mi fa premere play... perciò grazie, se anche non riuscirò a vederla almeno mi faccio un'idea...
Seguo molto i canali true crime, questo calo lo avevo seguito in TV ai suoi tempi ed ero curiosa di vedere la serie. Ora lo sono di più perché sto sentendo delle recensioni molto positive di chi l' ha vista in anteprima
📺 ricordo bene la morbositá attorno a questo fatto di cronaca, io stessa ho seguito tutte le trasmissioni che ne parlavano e mi rimase impresso io comportamento del fratello di Sara che il giorno dopo il ritrovamento del corpo della sorella era in una trasmissione televisiva a parlare tranquillamente dell'accaduto. Capisco benissimo che ognuno affronti il lutto a modo suo ma trovai il suo atteggiamento fuoriluogo e poco rispettoso. In generale quella povera ragazzina veniva da una famiglia a dir poco singolare e credo che la serie abbia voluto porre l'accento anche sul suo nucleo familiare in senso stretto ( padre, madre, fratello) perché all'epoca fu il pensiero di tutti.
Anch’io, da amante del true crime, ho fatto un video sulla questione etica legata a questo prodotto.
Concordo
📺 ottima recensione!
La serie, ma davvero c'era bisogno di una serie su una ragazzina ammazzata dalla famiglia di sua cugina?
No, fanno sky-fo, hanno un gusto macabro, parlassero di qualche artista italiano del '900, musica, cinema, teatro, sport, ci sono tante storie edificanti da raccontare, l'intrattenimento con la cronaca nera è da malati di mente, parlare di omicidi non porta a nulla di buono, l'emulazione non va sottovalutata 😢
Comunque sei davvero molto brava e competente. Io spero di poter vedere la serie, come vediamo quelle di casi di true crime esteri.
📺 la delicatezza con cui recensisci è delicata e molto rispettosa, molto brava
ma l'enfasi (come tu la chiami) (che si chiama espressionismo) è una cifra stilistica. Quindi no, non poteva non farla, per il semplice fatto che il regista ha scelto di utilizzare quel linguaggio. Poi il giudizio è altra cosa. ma non sugli intenti.
Io ricordo gente "vestita" da Michele Misseri per l'Halloween successivo...
E ricordo anche la diretta del noto programma in cui veniva annunciato il ritrovamento. Storia brutta e problematica, io la serie vorrei vederla
Lo fanno vedere nella serie, un bambino vestito da zio Michele.
Capisco che intendi in merito al pezzo dei Radiohead, però devo dire che contribuisce a rendere la scena molto potente
Bravissima Vi, anzi, eccezionale 🖥
Oh, non mi interessava affatto e la trovavo una produzione al limite del grottesco, soprattutto per la locandina di Maccio Capatondesca memoria, ma a sentirne parlare te sento un bisogno impellente di vederla tutta...
Magari potrebbero risolvere cambiando il titolo, mettere il nome del comune parlando di un fatto che riguarda una singola famiglia in effetti non è molto lusinghiero
Ecco, il post di Maccio che menava sulla locandina è scabroso.
Ciao Violetta! Come sempre complimenti per le tue analisi, che le trovo molto interessanti e forniscono sempre degli ottimi punti di riflessione. Personalmente, mi piacerebbe se introducessi anche commenti più personali, magari ipotizzando come tu, con la tua conoscenza del cinema, affronteresti certe questioni. Spesso ti capita di dire "sarebbe stato interessante se avessero approfondito questo aspetto piuttosto che quello" o "se avessero mostrato una determinata cosa in modo diverso", ma trovo che sarebbe stimolante se entrassi nel dettaglio di come lo faresti tu, immaginandoti nei panni del regista. Ad esempio, suggerendo come avresti approfondito la storia di un personaggio senza cadere nel morboso o nel pesante. Penso che il tuo punto di vista in questo senso arricchirebbe ancora di più le tue analisi e credo che il tuo approccio potrebbe offrire spunti molto preziosi!
Ho seguito tutto il video con interesse, riesci sempre a raccontare in modo coinvolgente e rispettoso. Ti ringrazio e spero di vedere questa serie un giorno.
Onestamente il disclaimer credo serva a nulla, lo spettatore medio è pienamente coinvolto nella vicenda che guarda, soprattutto emotivamente e nell'inconscio "registrerà" quell'esperienza come vera. Complimenti comunque per come esponi i tuoi video!👏
Io piuttosto che pensare alla libertà di espressione mi soffermo sul sensibilizzare la comunità e la società stessa odierna che di casi simili, purtroppo, ne subisce a iosa.
La cattiveria raggiunta dall'umanità in questo periodo storico è aberrante!
Che sia un film, un video true crime, una serie io penso sia giusto e doveroso ricordare questi scempi e fare sentire la voce di queste anime spezzare in vita !
Proprio per rispetto alla loro memoria
Perché spesso molte morti e le loro storie hanno aiutato altre persone, creando anche fondazioni, leggi, tutele, per arginare e sopprimere certe tragedie!
La trovo proprio una giustizia nei confronti delle vittime e di chi ne soffre!
L'immagine del comune/ città è un problema ?
E da quando ?
Ci sono serie, film , addirittura cartoon che sottolineano in modo spavaldo e arrogante certi aspetti di alcune città , tipo Napoli, dove sono nata e cresciuta.
Sono anni che ci sono determinati stereotipi e ok che non è bello, ma difronte alla vita umana e alla brutalità con cui certe persone si prendono il diritto di togliere ad altri passano in secondo piano !
Almeno per me !
Io sono disgustata da questa sospensione e spero venga fatta uscire
Non che per conoscere tale storia ci sia bisogno di tale serie , per carità. Ci sono documentari specifici ci mancherebbe..
Ma per me è sempre e comunque un bene ed un'aggiunta che può raggiungere tutti, anche appunto ragazzi che preferiscono guardare serie e film e di cronaca non gli frega nulla. Penso sia uno strumento utile che dev'essere utilizzato!
Grazie per il video ❤
A 44:00 circa sottolinei come la narrazione poteva mettere in evidenza i problemi odierni riguardo le donne e le loro frustrazioni vengono evidenziate dai mass media e come queste si siano riversate anche su Cosima e Sabrina. Non sono d’accordo o meglio, sono d’accordo solo in parte. Se da un lato hai ragione che oggi i mass media impongono degli standard di bellezza che non tutti possono raggiungere, da un lato lo spettatore medio e la fiction potevano portare “quasi” a giustificare, seppur in modo assurdo, il gesto delle due donne perché frustrate dalla non so, bellezza di Sara in confronto alla cugina? Spero di essermi spiegato cosa volessi intendere
📺 Bravissima. Punto!
Violetta ho finito di ascoltare il tuo video e volevo complimentarmi con te: sia per il modo delicato e attento con cui hai trattato l'argomento sia per l'attenzione e la cura con cui hai parlato della serie. Sei sempre una garanzia, la tua capacità critica invidiabile. Chapeau.
Detto questo trovo molto triste il motivo per cui si è impedito il rilascio della serie. Certo, comprensibile, ma anche avvilente pensare che l'unica priorità sia quella di ripulire la propria immagine e non tutelare una povera vittima.
📺 complimenti come sempre, Violetta! Sei riuscita a trattare una serie con un argomento tanto controverso in modo impeccabile. Non mi sembra si possa dire che ti è piaciuta, a voler cercare un sì o un no finale, ma sicuramente sei riuscita a rendere gli aspetti che hai apprezzato o che hai trovato poco adatti con grande equilibrio e soprattutto motivando sempre tutto. Da vera critica ✨👏
Grazie mille per questa disamina, interessante la questione del confine tra intrattenimento e rispetto della vicenda, sarei stata curiosa di vederla soprattutto dopo la tua analisi.
Grazie per il video. La cosa che trovo più assurda di questa storia è che nessuno considera il fatto che è lo stesso regista di Ti mangio il cuore (e di Lidia Poet che esce mercoledì), che è una storia vera, con molteplici morti, che è molto più romanzata di questa serie (almeno dalle recensioni che ne parlano). Immagino che la differenza sia stata un misto di storia recente più conosciuta e una vittima che era una ragazzina, e non dei mafiosi.
📺 Anche se volevo vedere la serie, per me basta la tua analisi e sono contentissima lo stesso però se mai ci sarà la pubblicazione un pensierino ce lo faccio per avere una mia idea in merito intanto sono troppo in hype per un film quindi la mia attenzione è rivolta altrove per adesso, ma è sempre un piacere ascoltarti Vi 💖
Questo video dovrebbe essere visto obbligatoriamente prima di vedere la serie, soprattutto la parte iniziale.
La tua analisi,lucida e professionale, del prodotto cinematografico è l' unica che sia riuscita ad ascoltare fino in fondo. Ho letto commenti di gente che si sofferma entusiasta a valutare la somiglianza fisica degli attori con i personaggi reali....Che schifo. Non vedrò probabilmente la serie, trovo disgustoso lucrare ( perché di questo si tratta, le balle sul " ricordare la vittima" e le " analisi sociologiche" sono inaccettabili) sulla morte cruenta e ingiusta di una bambina. Non so se la famiglia si sia opposta, io l' avrei fatto con tutte le mie forze.
Bellissima analisi, Vi, competente e rispettosa. È sempre un piacere ascoltarti ❤️
nel 2010 avevo solo 11 ma conoscevo benissimo la storia di sarah perché tutti i miei amici mi dicevano che la ricordavo. ora riguardano le foto vedo tanto le somiglianze e sarah aveva l’età di mio fratello, mi viene da piangere solo a pensarci
📺
Come sempre i tuoi spunti di riflessione sono interessanti e profondi.
Grazie Violetta!
Mi dispiace che la serie sia stata bloccata per ''i motivi sbagliati''. Bene o male penso si possa parlare e rappresentare tutto, ciò che conta davvero è il modo in cui si fanno le cose. In generale forse penso che l'arrivo di questa serie sia un po' prematuro ancora, nel senso che avrei aspettato qualche altro anno, perchè come sottolinei tu nel video: la storia di Sarah è ancora marchiata a fuoco nelle nostre menti.
Grazie mille per questo video, per la professionalità e l'empatia che dimostri sempre quando parli di certe cose.
(📺)
Complimenti V! 📺
Molte cose non le ho neanche notate più che tanto, le noto ora che le spieghi.
La scelta, ormai solita e scontata di raccontare i disturbi emotivi dei carnefici o (presunti tali) e colpevolizzare i familiari delle vittime lo trovo patetico e di cattivo gusto..oltre che estremamente prevedibile.
Bravissima Violetta 👏🏼👏🏼Che grande sensibilità che hai davvero complimenti ❤
Complimenti Vi come sempre per la misura e la professionalità che restituisci in ogni recensione o analisi! 📺 Sono particolari le strategie narrative che hanno scelto per un evento così vicino al ricordo della popolazione (in primis il tone of voice tendente all'horror e al profetico mi sembra molto disturbante e quasi caricaturale in una narrazione di fatti reali) e sfortunatamente mi sembra di notare quella ingenuità/poco coraggio molto ricorrente nei prodotti italiani (salvo poche eccezioni di merito) sulla rappresentazione dei corpi e sulle dinamiche relazionali che negli ultimi anni sono state destrutturate e rilette. Secondo me è un grande peccato perché la serie ha l'occasione di presentarsi come una novità più vicina alla sensibilità e alla cultura italiana e quindi di offrire spunti nuovi sulla narrazione del true crime, che è principalmente estera nei canali di intrattenimento seriale, ma questo mi sembra di capire che non è stato sfruttato.
📺 complimenti un'analisi rispettosa e affrontata con tatto
Sei sempre la migliore ❤ intelligente, sensibile e analitica.
Grazie per i mille input di riflessione 🙏🏽
Sei tanto brava Violetta... apprezzo moltissimo la tua sensibilità
Ho apprezzato tanto il confronto con la serie “Per Elisa”, quella serie mi è piaciuta da morire, ha raccontato la storia di questa ragazza con una delicatezza totalmente diversa, facendoti sentire parte della sua famiglia, trasmettendo il loro dolore, il senso di ingiustizia per ciò che hanno passato, la loro angoscia e la loro speranza veramente infinita.
Tutte cose che in “Qui non è Hollywood non ho sentito, anzi, ciò che quasi mi irritava costantemente era il fatto che (al contrario di ciò che io stessa ho visto durante i telegiornali) Sabrina sembra turbata da ciò che ha fatto, l’ho percepita un po’ vittimizzata, a momenti giustificata, come se Sarah fosse stata stronza con lei portandola al limite
Ho davvero odiato la possibilità che qualcuno possa ricordare Sarah come quel personaggio anziché come una bambina vittima della stupida gelosia della cugina, la madre quasi menefreghista, che non si muove per sua figlia, sono state sensazioni che mi hanno portato a storcere il naso fin dall’inizio
Grazie Violetta, è una serie che non avrei guardato comunque perché non amo molto il true (o quasi-true) crime, ma è sempre bello sentire la tua opinione 📺
Io sono di Taranto, e tutto quel casino mediatico me lo ricordo bene.. soprattutto se sei del posto🥲 hai ragionissima quando parli appunto della percezione della vicenda, assolutamente! Io ho visto anche la serie sui Menendez, non è assolutamente la stessa cosa, esatto!
Per rispondere a un interrogativo che poni... Possiamo supporre o meglio indicare una sorta di threshold, una soglia, una soglia etica. Ovvero: devono intercorrere almeno 25 anni tra il fatto di cronaca nera e il racconto fictionalizzato sulla identica vicenda.
Questo è ciò che suggerirei io secondo la mia modestissima opinione. Un fattore temporale degno di nota.
Faccio notare en passant che 25 anni è per convenzione il tempo che intercorre tra due distinte generazioni.
Assurdo come si sia passando l'idea che possa essere, e addirittura essere giusta, una sorta di censura di Stato, nemmeno fossimo l'Iran (che paradossalmente ha bloccato Holy Spider, ma ha permesso Killer Spider, dopo "soli" 19 anni peraltro). Ma poi quale sarebbe il limite? Sulla mia pelle era 9 anni dopo il fatto. Va bene perché la sorella era d'accordo? Idem Il ragazzo dai pantaloni rosa, 12 anni dopo l'avvenimento? Cuori puri era sei anni dopo il fatto (spoiler se non lo conosci, non verificare), andava censurato? Iddu va censurato perché il figlio del protagonista è contro la romanzizzazione del padre? La tenerezza va bene perché non è ispirato ad una storia vera, ma se fosse ispirato ad una delle decine di storie che accadono ogni anno, allora non andava bene?
@@emanuele676 Ho espresso il mio parere. Tu resta pure della tua idea, magari senza citare robe a caso tipo l'Iran. Stiamo nei ranghi, please.
@@lucafiorani4729 Adesso vuoi censurare pure i commenti? 🤣
@@emanuele676 Continua a usare liberamente parole improprie. Ne hai facoltà.
Un cordiale saluto. 🫡
La richiesta di bloccarla è stata fatto,secondo me, giustamente dal comune. La storia è nota,e non è che per una seria Avetrana deve diventare il bronx.
Sei sempre perfetta, discreta, professionale anche solo nelle premesse ( grazie)
Ciao Violetta vorrei sentire la tua opinione su come è stato trattato il personaggio di Ivano, poichè spesso mi è sembrato volutamente ritratto in maniera negativa per le sue indecisioni/confronti ripetuti tra Sabrina e Sarah. Vorrei sapere se secondo te è solo per accentuare la visione di gelosia di Sabrina verso Sarah (e di conseguenza il comune male gaze) o se c'è qualcos'altro che mi sono perso. Grazie mille del video, è bellissimo e hai avuto un tatto che la stessa serie spesso non è riuscita a mantenere.
P.s. Avevo notato anch'io il continuo soffermarsi sui piedi di Sarah, ma credo sia stata una cosa involontaria per far notare il fiorellino di plastica che si era staccato che poi Sabrina ritrova nel cofano della macchina.
📺 Sempre una bello ascoltarti.. Le tue recensioni sono sempre profonde e accurate ❤... Detto ciò, concordo sul fatto che potevano dare una "giustificazione" migliore per la mancata messa in onda.. Soprattutto in rispetto alla famiglia, piuttosto che "all'immagine" del paese... Comunque sinceramente non mi sento di dire se sia giusto o sbagliato...soprattutto quando si parla di dolori così grandi, nessuno di esterno ha il diritto di dire niente...
Come al solito ineccepibile❤
Ho appena iniziato la prima puntata....hanno tolto Avetrana dal titolo ma compare nei primi 30 secondi della serie 😅
Ma mettere semplicemente "Sara:qui non è Hollywood" No?
Boh vabbè
Tutto interessante e godibile, intendo il tuo video, MA TI PREGO, non usare la parola al posto di ; ogni volta che lo fa qualcuno, per me è una coltellata.
Nom guardare Megalopolis…
Bello sapere di non essere sola nella mia perversione ❤
mi hai messo un sacco di curiosità! sei bravissima!
Avrebbero potuto fare un documentario sulla vicenda come per Yara, anche se a quanto ho capito si parla molto di bossetti e in modo alquanto positivo, quindi non lo so.
C'è davvero il bisogno di parlarne facendo una serie tv, con anche la premessa che "non è al 100% vero quello che vedrete", quindi non è come dovrebbe essere in questo caso, dato l'efferato omi*idio. Ma i caratteri delle persone che hanno fatto questo sono ben specifiche, cambiandoli, si perde secondo me l'efferatezza dei gesti, le motivazioni, la logica dietro ad ogni cosa.
Non lo so, non mi convince questa cosa, anche perché più incentrato sui carnefici.
Complimenti per questo lavoro di analisi. Davvero. Accurata, intelligente e, soprattutto, rispettosa.
Personalmente soni abbastanza estrema su questo tema e vivo in modo molto straniante tutti i film e tutte le serie crime che trattano di storie reali recenti.
Di storie crime ne è pieno il mondo eppure si sta andando sempre più nel vicino, nel recente, nel vivo.. e niente mi fa togliere il senso che, comunque venga raccontata, alla fine rimane sempre e solo una spettacolarizzazione di un dramma.
Questo soprattutto perché, per quanto romanzata, la storia raccontata è quella specifica individuata.
L'alternativa sarebbe scrivere una storia crime, ispirata ad alcuni elementi, ma modificata significativamente in altri, aggiungere, togliere, creare..eliminare una connessione così diretta..Ma avrebbelo stesso appeal..? Ovviamente non credo. Ed è in questo che comunque mi farà sempre essere reticente a questo genere in cui fatico a vederci degli aspetti positivi e di rispetto nel narrare queste storie.
Premesso che l'articolo 21 della costituzione italiana tutela la libertà di espressione, parola, pensiero quindi ognuno può dire la sua .... però non si può sentire per tutto un video intero il dissentire su ogni scelta messa in campo dalla regia di questa serie.. non va bene niente.... mamma mia....
Stai benissimo con questo taglio ❤
Mi piace molto come hai affrontato il tema
A me dispiace che i personaggi del nucleo famigliare della vittima siano rimasti etichettati da giudizi mediatici troppo attenti al clamore e poco al dolore effettivo. Io non riuscirò a vedere la serie ma ti sono grata per questa tua analisi, volevo sapere proprio come avessero trattato il tema.
Io ricordo che all'epoca ho notato che in tanti non avevano empatia per la famiglia della vittima perché li consideravano in parte responsabili, Sara sembrava davvero una ragazza abbandonata a sé stessa. Io non avevo un'idea precisa perché appena vedevo che parlavano di quello cambiavo canale, questa morbosità non l'ho mai sopportata.
@@piacor1755 questo video mi ha fatto riflettere sul fatto che ci sono anche determinate fasi dell'adolescenza, dove ci sono determinate paure e insicurezze ma in mano ad altri diventano materiale per poter lapidare qualcuno. Io non voglio dire qualcosa riguardo a persone che non conosco ma di sicuro la stampa si è data da fare in quel periodo. Vergognoso l'annuncio del ritrovamento del corpo in diretta, senza dirlo con le dovute precauzioni ai famigliari in privato. Ho ricordi brutti di quel periodo.
Visti oggi i primi due episodi. In sè non è un brutto prodotto. quello che mi fa storcere il naso è la scelta di usare i nomi e cognomi per poi immaginarsi di sana pianta alcuni tratti personali della protagonista/carnefice.
Complimenti per l'analisi sulla serie. Parlavi del turismo macabro , cit "legato forse ad uno stereotipo del sud italia". Purtroppo non è così, perché ricordiamo benissimo lo stesso fenomeno di turismo macabro anche a Cogne. Già allora trovavo molto disturbante e decisamente di cattivo gusto questo fenomeno è quindi capisco benissimo il grosso disagio per i cittadini di Avetrana, ed è purtroppo vero che anche dopo più di 20 anni ancora nominando Cogne il ricordo immediato , ci riporta alla tragedia azzerando l'identità del luogo.
Avevamo veramente bisogno di una tale serie? Avevamo veramente bisogno dell'ennesima narrazione, dopo che sono stati spesi fiumi e fiumi di parole, scritte e a voce, per questa vicenda? Secondo il Mio parere... no, secondo il gusto macabro collettivo... si! Una volta la Disney produceva film e serie tv per far sognare, divertire. Ora investe per raccontare tragedie, cronaca nera. I sogni colorati della Disney non fanno impennare le vendite, il dramma purtroppo sì.
Detto ciò, la cosa che più mi fa orrore è che in questa situazione ha perso la vita una ragazza! Una povera innocente che NON C'ENTRAVA NULLA con queste teste malate e perverse! Una ragazza che forse sognava una storia romantica alla Disney, con un lieto fine come Aurora o Cenerentola, e non di finire sotto metri di terra.
Abbiamo perso la sensibilità, il pudore, il rispetto, l'empatia. C'è solo sete di violenza, sangue e tragedie. E quel patetico primo ometto del comune di Avetrana inorridisce e storce il naso perché hanno usato "ingiustamente il nome del comune" per il titolo? Avrebbe dovuto far aggiungere una didascalia semmai al titolo: " Scusali Sara se ti hanno spezzato un sogno".
Sono ancora all'inizio del video, ma capisco il punto di vista del comune secondo cui la serie va a rovinare l'immagine del comune perché la serie si chiama AVETRANA facendo pensare a chi la vede che la città abbia un ruolo chiave nel fatto accaduto
Ma l’hai vista?
Ovviamente no perché è bloccata 😂
Grazie della recensione! 📺
Ciao, mi spiace solo che non hai citato regista, sceneggiatori e attori, come di solito invece fai (o forse mi sono distratto io pur avendo visto tutto fino alla fine). Forse inconsciamente pensi che la serie non andrà mai in onda? Io spero di no, mi piacerebbe vederla, anche perché onestamente non ricordo benissimo la vicenda. Comunque grazie per il video, almeno resta una accurata testimonianza di chi la serie l'ha vista.
Assurdo, almeno 50 posti in Italia sono famose x un omicidio, pure il mio comune. Visto solo ieri sera uno speciale su un omicidio su Rai 2 in prima serata.
Probabilmente non ci arriviamo che il circo deve finire, e vale anche per Piemonte e Lombardia.
Se tutto questo prelude a una revisione del processo - e non credo perche' rispolvererebbe troppa macabra fuffa - meglio fermare le spettacolarizzazioni, il cui effetto sarebbe comunque negativo.
Appena uscì la notizia che ci sarebbe stata questa serie - e il suo titolo - rimasi abbastanza cringiata. Mi sarei riservata di vederla dopo una tua recensione e sol perché nel cast c'è Vanessa Scalera che adoro come attrice. In generale il true crime e la "cronaca" italiana trovo siano sempre morbosi nell'analizzare i casi e nell'interfacciarsi con i soggetti coinvolti. A partire da La vita in diretta e poi con Quarto grado, che coinvolgono il "popolino" in piagnistei o linciaggi di massa... non so, non l'ho mai trovato giusto, visto che non tutti hanno gli strumenti per capire...
📺 mamma quanto sei brava Vi 👏👏👏
Ringo che russa in sottofondo é la mia cosa preferita di questo video 🥹❤️
V, sei sempre la migliore 📺
📺 grazie Violetta!