@@wuwv-m8h ma come si fa a paragonarli? Sono talemente diversi e lontani che è quasi come dire:" se si incontrassero uno squalo bianco e un leone, chi vincerebbe?"
vedete ragazzi, io lo so, ne sono certo, che quando voi sarete arrivati al vostro punto di saturazione con la politica, io me ne accorgerò; io lo so... mi alzerò una mattina con la netta sensazione che... VAAAAAAAAA BEEEEEEEEENEEEEE, CIAO!
Avanguardia ideologica! Ma di quale ideologia? Cos'ha mai espresso Nanni Moretti? Avanguardia sicuramente, ma della catastrofe che ha seguito, la fine assoluta di qualsiasi idologia e l'introduzione alla sinista da salotto buono, del fallito intelletuale piccolo borghese impegnato, la consegna del "popolo" alla vuota ideologia fascita... grazie avanguardista della sciagura
@@walterzaffiro345 hai presente quando una cosa “deve” essere apprezzata, sopravvalutata, premiata etc……..per forza? Ecco il caso de La stanza del figlio. Roba da francesi. Se non si è capito, apprezzo notevolmente Moretti. Saluti
@@walterzaffiro345 a Cannes o premiano certi “casatielli” difficili da digerire, come diciamo a Napoli, o solo film loro. Il contrario di ciò che avviene a Venezia, Leoni alla carriera a parte.
Al mio basilico gli do acqua Santa Anna , cresce molto solitario è triste non capisco ,eppure è un acqua molto costosa forse lui è un basilico diverso? La vita mi ingabbia
Fortissimo. È il Woody Allen italiano...ironico al punto giusto. Mi fa morire. ( In più...uno stonato come lui, che ama così cantare, è quasi "unico").
Geni anche essi. Non esiste la graduatoria dei geni, sono semplicemente persone che che hanno una visione del mondo diversa da tutti gli altri e questo li fa geni, e io li comprendo benissimo.
"Lei mi sta scavando sotto, mi toglie la panna, la castagna da sola sopra non ha senso. Il Mont-Blanc non è come un cannolo alla siciliana che c'è tutto dentro o come uno zaino: lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro. Il Mont-Blanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sacher Torte."
Domanda per i fisionomisti, ma il tizio con gli occhiali pelato che alla tribuna politica incalza Apicella non è lo stesso attore che fa la parte del professore ne La meglio gioventù?
Perchè, come sta conciata? Noi stiamo messi meglio? Il juchè, il socialismo coreano, ha portato invece quel paese ad essere indipendente, sovrano, senza ingerenze esterne. Non ci sono senzatetto, alfabetizzazione al 100%, sanità totalmente pubblica, idem istruzione. No, spiegami come sta conciata, così per curiosità.
@@74rudeness te lo spiego io: sta conciata con le feci. Come il bambino speciale che la guida. Petardi e basta, benessere e prosperità allo 0%. La Corea del Nord. Ma vacci!
@@federicogasparino Vacci, e cosa c'entra? Cosa che rifarò volentieri, il problema è che parlate di cose che non sapete. N on sapete cos'è il socialismo, figuriamoci il juchè. QUindi inutile parlare con gente come te.
@@federicogasparino p.s. vuoi parlare di prosperità in un pese dove sanità e scuola sono pubbliche e gratuite al 100%? Dove hanno addirittura abolito le bollette? Dove non c'è un senzatetto o un analfabeta? Dove le banche non tolgono la casa a nessuno? Essere solidali a livello internazionale con i paesi socialisti, da socialista quale sono, non vuol dire sradicarmi dalla mia cultura e andare là. Là ci stanno i coreani, io sono Italiano, e fiero, e le cose le combatto per cambiarle qua. Ma ripeto, paro con i muri. Studia il juchè, sennò la conversazione è a senso unico.
@@federicogasparino Sta conciata che fuggono tutti disperati e se li beccano li buttano nei campi di lavoro come a Dachau in mezzo ai topi. Incredibile certa gente cosi ottusa
@@federicogasparino sì mi ero stupito perché pur avendo visto il film tantissimi anni fa, non ricordavo questa circostanza e mi è venuto in mente che anche l'amico chitarrista di Berlusconi aveva lo stesso cognome :-)
Il film è indiscutibilmente uno di quei momenti della storia del cinema italiano che non è possibile ignorare. Insomma, va visto perché è bello, anzi, bellissimo. Punto e basta. Però, ai commentatori che scrivono che Moretti ha previsto non si sa quanto tempo prima cose che poi sarebbero successe, questo proprio no. Il film è del 1989. Semmai, Nanni ha "suggerito", consapevolmente o no, al partito qualcosa che da tempo era ora che avvenisse, e che è poco dopo avvenuta, con la svolta della Bolognina, due anni dopo che il muro di Berlino era già crollato in testa ai comunisti. Domando : dov'era Nanni negli anni della dura disputa politico-culturale tra comunisti e socialisti, cioè tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, sul superamento dell'ideologia comunista, e sulla necessità di approdare ad un moderno riformismo di stampo europeo? Quando Bettino Craxi denunciava i ritardi, le incongruenze, l'incoerenza dei comunisti, in un mondo che ormai era completamente cambiato? Io credo che per definire il PCI basti una semplice frase : i comunisti sono quelli che, rispetto alla storia, arrivano sempre in ritardo. Dunque la storia dei comunisti italiani può anche essere definita come una storia di appuntamenti e di incontri mancati.
Non sono d'accordo, anzi credo che tra i comunisti di Berlinguer e i socialisti di Craxi quelli che avevano compreso meglio non solo la società, ma anche il sistema economico su cui essa si basa e le sue incongruenze, in primis il fatto che della ricchezza creata col lavoro dei salariati a questi rimangono solo le briciole, fossero i comunisti, non i socialisti. Il pensiero economico di Marx e Lenin è oggi più che mai attuale, e non lo dico solo perché sono comunista (credo sia inutile nasconderlo) ma perché la creazione di disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza è una contraddizione insuperabile del capitalismo borghese, che può essere superabile solo col passaggio ad un comunismo proletario in cui ognuno sia padrone del proprio lavoro e di ciò che produce. Finché esisterà il capitalismo, ci sarà sempre uno 0,01% di superricchi che possiede più del 50% povero della popolazione mondiale. Tornando al film in sé, il grave errore fatto dalla dirigenza del PCI in quell'ormai lontano 1989 fu credere il fallimento del "socialismo reale" nei paesi dell'Europa orientale un sinonimo del fallimento del Marxismo in generale, anziché la conseguenza inevitabile del fatto che in quei paesi il comunismo (oltretutto nella sua versione peggiore, ossia lo Stalinismo, che sta al Marxismo come i Testimoni di Geova stanno al Cristianesimo) fosse stato imposto dai carri armati sovietici. E come insegnano le guerre napoleoniche, le rivoluzioni esportate con le baionette sono sempre impopolari. I comunisti italiani, che oltretutto nella loro storia avevano ben poco da rimproverarsi, essendo stati attori attivi nella resistenza contro i nazi-fascisti e poi nella scrittura dell'attuale costituzione democratica, purtroppo preferirono buttare il bambino con l'acqua sporca anziché fare l'unica cosa che secondo me era sensata in quella situazione: una seria condanna dello Stalinismo e una definitiva presa di distanze da Mosca, senza però rinnegare la teoria Marxista e Leninista.
@@dariocarcano1379 Lei non è d'accordo, e ne ha pienamente diritto. E ce l'ha proprio perché ci troviamo entro il perimetro di un modello politico che è esattamente l'opposto rispetto a quello teorizzato da Marx, messo in pratica da Lenin e sognato a casa nostra da Gramsci e da tutta la genìa dei suoi nipotini : Togliatti, ecc. Le dico solo questo : quando Giacomo Matteotti fu assassinato dal regime fascista, Gramsci ebbe la sfrontatezza e l'impudenza di dire : "È morto il pellegrino del nulla". Ecco, questo era il "progenitore" di cui i comunisti italiani si fanno tanto vanto. I comunisti italiani hanno solo avuto la fortuna di poter dire le loro assurdità in una democrazia che ha permesso loro di farlo.
@@andreamillefiorini9868 Lei cade nell'errore di pensare che il capitalismo sia essenziale per l'esistenza della democrazia; non è così, sono esistiti totalitarismi capitalisti (la Germania nazista) e totalitarismi marxisti (l'Unione Sovietica, anche se avrei molto da discutere su quanto fosse realmente marxista), così come sono esistite democrazie capitaliste (l'Italia moderna) e democrazie marxiste (il Cile di Allende). Marx non era autoritario, né totalitario, se lei avesse letto davvero gli scritti di Marx lo saprebbe molto bene (consiglio non solo "Il manifesto del Partito Comunista", ma anche "La guerra civile in Francia", dove Marx partendo dall'esperienza della comune di Parigi delinea l'organizzazione dello stato proletario successivo alla rivoluzione), e Lenin era sulla stessa linea. "Dittatura del proletariato" non significa totalitarismo; significa che, siccome l'attuale sistema democratico e liberale è una dittatura della borghesia, in quanto questa classe sociale detiene il controllo dei mezzi di produzione e impone alle altre classi il proprio sistema di valori, la rivoluzione proletaria deve togliere alla borghesia il controllo dei mezzi di produzione e imporre alle altre classi i valori del proletariato, creando un sistema democratico e socialista e così sostituendo alla dittatura della borghesia una dittatura proletaria. Fu Stalin a stravolgere il pensiero di Marx e Lenin, trasformando l'Unione Sovietica in uno stato totalitario controllato dalla burocrazia di partito. La citazione di Gramsci è corretta, ma deve essere inquadrata nel suo contesto. Nel 1924 Gramsci era ancora influenzato dalla dottrina del "socialfascismo", e dalla retorica stalinista che vedeva nei partiti socialdemocratici dei "social-traditori", ovvero dei traditori della classe operaia. Ma Gramsci, durante la sua detenzione nelle carceri fasciste, avrebbe avuto tutto il tempo per comprendere come quella politica, per cui i comunisti non dovessero far fronte comune con le altre forze di sinistra, fosse folle e insensata. Pertini, socialista, ricorda come nel suo incontro con Gramsci nel carcere di Turi nel 1930, quest'ultimo non abbia esitato a definire "sciocchezze" le accuse di socialfascismo che ancora erano rivolte ai socialdemocratici dalla Terza Internazionale.
@@dariocarcano1379 Io non so affatto se il capitalismo sia "essenziale" per la vita della democrazia. Non ho mai affermato questo, né ho gli strumenti e i dati per poter rispondere ad un simile quesito. Né, presumo, li abbia lei. So però che lei è un po' presuntuosetto ad affermare che io non abbia letto Marx. Marx l'ho letto, e ho letto tra l'altro "Le lotte di classe in Francia". Proprio in quegli scritti, l'autore del Manifesto del Partito Comunista mette nero su bianco la teoria del terrore, quando scrive appunto "noi non abbelliremo il terrore" e altre delicatessen del genere, come quando ad esempio ammoniva che "nella storia non si può ottenere nulla senza la più ferrea spietatezza", ponendo così le basi e la legittimazione per l'uso del terrore da parte delle rivoluzioni comuniste a venire. E così farà infatti, puntualmente, Lenin, il vero e più grande erede e realizzatore del marxismo. Lenin - come scrive Luciano Pellicani in "Rivoluzione e totalitarismo" - fece tesoro della 'lezione' marx-engelsiana e a più riprese dichiarò che "in linea di principio i rivoluzionari non potevano rinunciare al terrore e che la distruzione dell'ordine borghese poteva avvenire solo ricorrendo ai metodi giacobini" (p. 37). Ma, del resto, possiamo ritrovare nelle stesse parole, negli stessi scritti di Lenin quanto spiegato da Luciano Pellicani. Tant'è vero che il 17 maggio 1922 Vladimir Ilic Ulianov inviò al Commissario della giustizia una lettera nella quale si possono leggere le seguenti parole : "Compagno Kurskij, a completamento della nostra conversazione le mando un abbozzo del paragrafo supplementare del codice penale. Il pensiero fondamentale è chiaro, spero, nonostante i difetti della brutta copia : esporre apertamente il concetto di principio e politicamente veritiero (e non solo strettamente giuridico) che motivi l'essenza e la giustificazione del terrore, la sua necessità e i suoi limiti. La giustizia non deve eliminare il terrore : prometterlo sarebbe autoinganno o inganno, deve invece formularlo e legittimarne il principio; chiaramente, senza falsità né abbellimenti [si noti lo stesso verbo, "abbellire", usato a suo tempo da Marx, N.d.A]. Occorre formularlo con la massima ampiezza possibile, poiché soltanto la coscienza giuridica rivoluzionaria e la coscienza rivoluzionaria stessa potranno suggerire la sua applicazione di fatto, piu o meno ampia". Ancora più agghiaccianti le istruzioni che Lenin inviò nel luglio - agosto 1918 : "Bisogna instaurare subito il terrore di massa e [ricorrere al]la deportazione in massa dei menscevichi e degli elementi infidi". Se queste non costituiscono le basi ideologiche e pragmatiche del totalitarismo, mi dica lei cos'altro dovremmo cercare nelle parole e negli scritti del marx-leninismo. Ma i comunisti italiani, i comunisti di casa nostra, quelli "à la carte", diciamo così, si sono baloccati per decenni, e quei pochi che ci sono ancora continuano a farlo, credendo in un Gramsci "buono" rispetto ai rudi e barbari russi. Niente di più falso e menzognero. Gramsci non solo aderì pienamente e convintamente all'ideologia marx-leninista, ma non risparmiò egli stesso parole che sono di una chiarezza esemplare, in merito alle radici totalitarie del comunismo. Egli si spinse fino ad accettare la più tremenda delle idee con le quali i bolscevichi stavano riplasmando la società russa : la rivoluzione come sterminio di tutte le categorie sociali considerate "oggettivamente" incompatibili con l'economia centrata sul piano unico di produzione. Un un articolo pubblicato su "L'ordine Nuovo" nel dicembre del 1919, Gramsci faceva eco a quanto Lenin aveva ossessivamente reiterato. Egli (Gramsci) scrisse infatti che "la missione storica del Partito comunista" era quella di scatenare "la violenza sistematica nei confronti della borghesia e dei suoi complici". Questo perché "la piccola e media borghesia era infatti la barriera di un'umanità corrotta, dissoluta, putrescente con cui il capitalismo difendeva il suo potere economico e politico, umanità servile, abietta, umanità di sicari e lacché. [...] Espellerla dal campo sociale, come si espelle una volta di locuste da un campo semidistrutto, col ferro e col fuoco". Ecco qui, caro amico, cosa scriveva Antonio Gramsci. Parole che hanno evidentemente gettato radici profonde nella nostra cultura politica di una certa sinistra, se pensiamo agli anni di piombo, al cieco odio manifestato nei confronti di una intera classe politica durante la crisi della Prima Repubblica (le monetine a Bettino Craxi, etc.), e, ancora oggi, a certi editoriali di zelanti direttori di (fatti) quotidiani, che sembrano essere presi pari pari dall'eloquio gramsciano.
Io credo lo abbia fatto di proposito. Non può essere così stonato, e se lo avesse cantato in modo impeccabile, forse la scena sarebbe stata meno efficace
il film e anche piacevole , ma mi fa sempre sorridere vedere come molti troppi parlano del comunismo senza magari mai aver aperto il vocabolario traduco alla buona TEORIA : ognuno gli spetta la stessa fetta di torta stessi diritti ecc. PRATICA : tu lavora che io mangio , ( e meno parliamo di russia e Ucraina e dei rapimenti meglio eh ! ! )
Confesso che ho trovato molto divertente che tu sia venuto con tutta questa pretesa di voler spiegare il comunismo a noi "poveri ingenui" quando la tua definizione teorica del comunismo dimostra che non hai mai nemmeno studiato la teoria. Vi sfido a citarmi un libro, un paragrafo o una frase di Marx in cui dice cose come "tutti hanno la stessa fetta di torta". Marx ha sempre chiarito a tutti i suoi abbonati che l'uguaglianza è impossibile e semplicemente irraggiungibile, poiché ognuno ha i propri bisogni (la quantità di cibo per un bambino è diversa dalla quantità di cui ha bisogno una persona anziana, per esempio). Il comunismo (e non confondere il comunismo con il socialismo, sono cose diverse) non riguarda l'uguaglianza, riguarda l'equità. E a proposito della tua definizione pratica: "tu lavori mentre io mangio la torta", in fondo hai descritto il rapporto capitalista tra borghesia e proletariato.
Scusate la domanda ma il comunismo è un ideologia giusto? Allora tutte le sfaccettature , il passato , che centrano? Poi PCI è prima di tutto un partito e quindi deve trovar soluzioni , chissene delle ideologie e del modo di rapportarsi con gli altri. Un tempo un ragazzo mi disse "il comunismo ed il fascismo sbagliano sulle stesse cose , sul concetto di perfezione umana , il comunismo vede ogni uomo perfetto , mentre il fascismo dividendo in classi vede solo una categoria di uomini come perfetti, ma l'uomo non è mai perfetto e nessun uomo potrà mai esser dichiarato tale" Voi cosa ne pensate?
The Voice of Life essere comunisti significa pensare prima agli ultimi, dare priorità ai bisogni di chi è rimasto indietro e tendere così ad annullare le disuguaglianze. Questo non significa guardare a tutti gli uomini come esseri perfetti ma come esseri di pari dignità e diritti.
D―nz "Malriusciti" non lo vedevo dall'Anticristo di Nieztsche. Procedendo su questa linea sarebbero più interessanti luoghi meno comuni ( e più feroci?)
D―nz Siamo sempre così elaborati, eh? Che miseria. In realtà qualcosa da aggiungere ci sarebbe, per esempio spiegare il collegamento tra l'essere "malriusciti" e l'essere comunisti. O forse è essere proletari che richiede una qualche deficienza spirituale? Spero proprio che i Nietzschiani non vogliamo ridursi al liberalismo borghese. Anche Nietzsche si è rattrappitto così? Che barba
D―nz io dico "chi denigra chi pensa in un determinato modo è chi non vuol pensare. Denigrare è ignoranza , criticare è ego ma il silenzio è dei colpevoli. Quindi cosa fare? Meglio criticare , denigrare o stare in silenzio? L'accettare è come il silenzio , è un male esser colpevoli di qualcosa che si accetta?" Mi sento fiero di aver scritto qualcosa che ritengo di valore e che possa far pensare (o almeno a me fa pensare) nonostante sia scritto nei meandri del web ed andrà disperso e dimenticato -Samuele Di Patti
D―nz Acuto. Mi chiedo quali siano le sue altre posizioni. Donne al volante pericolo costante? I neri hanno il ritmo nel sangue? E poi, dopo aver condannato un intero gruppo di avversari politici ad essere stupidi, ipocriti e "malriusciti", si scandalizza tanto per un opaco "Che miseria"? Ah, poveri noi, dove sono finiti i reazionari di una volta?
@@whitechannel2669 sicuramente non era quello lo scopo, però le stonature sono originali forse è proprio stonato. Cmq bel film, allegorico. E sempre ottima scelta delle colonne sonore
Purtroppo la sinistra è stata vittima o del comunismo, figura assolutamente ignorante e populista di forma di governo, oltreche' oppressiva della libertà di pensiero( si veda il regime sovietico, di Cuba, quello albanese, quello coreano e via dicendo) oppure quello insipiente che dietro la parola del garantismo, specialmente quello penale, ha nascosto il significato dell' impunità, e della provvisorietà della pena. A ciò si aggiunga una grande confusione di intenti e di disegni politici che non hanno fatto che spianare la strada alle destre
Caro Nanni, pure tu distrutto dall'aver accettato un'ideologia e diciamolo, neppure tua, sicuramente di famiglia. Intimamente sai che è una follia seguirla, innanzitutto perché inumana. Secondo me quando interpretasti un prete avevi intuito che l'unica via da seguire è l'amore verso gli altri, mantenere l'umanità, ma poi la censura, la tradizione di famiglia ti ha riportato ai "doveri". Io pure feci così, ed ora ne sono finalmente libero. Ugualmente mi piace vederti, perché per quanto la tua parte migliore abbia perso questa battaglia, riconosco in te il tuo sacrificio.
@@jaxpo8044 palombella rossa è un bel film coerente col Moretti migliore, sulla scia della Messa è finita. Poi il nulla, anzi...col Sol dell'avvenire mi sa una regressione. Diamo a cesare quel che et di Cesare
Mi ha sempre fatto morire dal ridere vedere tutti questi alti borghesi dentro fino al midollo ( il padre di Nanni era professore universitario, la madre professoressa al liceo) fare finta di criticare ciò che loro sono per natura. Come se un ghepardo fosse il portavoce di una gazzella. Un lavoratore proletario, come era mio padre, che si alzava alle 4 del mattino e tornava a casa alle 7 di sera lo poteva capire solo uno che si alzava alla 4 del mattino e tornava alle 7 di sera. Punto
Quando passa senza soluzione dal futuro della sinistra a Battiato è veramente un momento di grande cinema
Verissimo
E' la cosa migliore del film...e la meno datata...
son quattro cagate, ma va ! come mai all'estero non se lo caga nessuno (a parte i francesi ovviamente)?
E quando rivedremo registi come Nanni Moretti?? Genio assoluto
Beh almeno ci sforna un film ogni 4-5 anni. Meglio pochi ma buoni.
se Moretti è un genio assoluto del cinema, Kubrick cos'è?
@@wuwv-m8h ma come si fa a paragonarli? Sono talemente diversi e lontani che è quasi come dire:" se si incontrassero uno squalo bianco e un leone, chi vincerebbe?"
@@wuwv-m8h ma che stracazzo c'entra
...ma che risposta è? Boh
Il primo giornalista è il grande jazzista Mario Schiano ! Fece poi un'altro cameo in Caro Diario, era il dermatologo "LUMINARE".
E il professore di medicina in "La meglio gioventù".
Il Principe
"Vada via da questo Paese"
vedete ragazzi, io lo so, ne sono certo, che quando voi sarete arrivati al vostro punto di saturazione con la politica, io me ne accorgerò; io lo so... mi alzerò una mattina con la netta sensazione che... VAAAAAAAAA BEEEEEEEEENEEEEE, CIAO!
Un precursor dei 5 stelle qui
Incompreso, geniale, avanguardia ideologica,
io l'ho sempre amato!!
Avanguardia ideologica! Ma di quale ideologia? Cos'ha mai espresso Nanni Moretti? Avanguardia sicuramente, ma della catastrofe che ha seguito, la fine assoluta di qualsiasi idologia e l'introduzione alla sinista da salotto buono, del fallito intelletuale piccolo borghese impegnato, la consegna del "popolo" alla vuota ideologia fascita... grazie avanguardista della sciagura
nanni moretti era 20anni avanti......
Tanya Mengoli sembra la perfetta descrizione del centrosinistra odierno
ma se nel 2013 stava ancora sui palchi del PD ad abbracciare Bersani...
@@as123ferrdi8 sai com'è sì nasce incendiari e si finisce pompieri, detto questo aveva previsto il futuro.
non tirare non tirare SEI UN MANIACO
Avrei visto bene un esclamazione alla Bombolo "DILINQUENTE"
tu credi nel tuo lavoro, TU SEI CREDENTE
Come ti definisci?
Ricordo... Ateo e materialista
Palombella rossa, Sogni d'oro, Bianca. Moretti al top.
Appunto!!
Quale Stanza del figlio, per favore.
@@valeriobell1926 Me lo butti via?
@@walterzaffiro345 hai presente quando una cosa “deve” essere apprezzata, sopravvalutata, premiata etc……..per forza?
Ecco il caso de La stanza del figlio.
Roba da francesi. Se non si è capito, apprezzo notevolmente Moretti. Saluti
@@valeriobell1926 Che a Cannes fosse il prediletto lo si era capito già dal 1990.
@@walterzaffiro345 a Cannes o premiano certi “casatielli” difficili da digerire, come diciamo a Napoli, o solo film loro.
Il contrario di ciò che avviene a Venezia, Leoni alla carriera a parte.
Al mio basilico gli do acqua Santa Anna , cresce molto solitario è triste non capisco ,eppure è un acqua molto costosa forse lui è un basilico diverso? La vita mi ingabbia
Fortissimo. È il Woody Allen italiano...ironico al punto giusto. Mi fa morire. ( In più...uno stonato come lui, che ama così cantare, è quasi "unico").
È stonato apposta
@@balboatarandinocalma calma... È stonato davvero, qui è cinema verite' heheh
É forse l'ultimo regista della commedia italiana e dell'impegno politico nel cinema.
Nanni Moretti un genio, secondo me.
se Moretti è un genio, Hitchcock, Orson Wells, Kubrick, Fellini, cosa sono?
Divinità
Geni anche essi.
Non esiste la graduatoria dei geni, sono semplicemente persone che che hanno una visione del mondo diversa da tutti gli altri e questo li fa geni, e io li comprendo benissimo.
Un grandissimo
Geniale
Alla fine canta "E ti vengo a cercare", di Franco Battiato.
«Canta» mi sembra molto inappropriato. Diciamo che ci prova e fallisce miseramente.
Due genii 🙇♂️
@@belin-teamdjokovic1628 vabbè non rompere le palle
Favoloso Nanni!!!!
un genio!
Grande ironia e autoironia
La canzonetts di battiato era la sia critical all pci?!
"siamo tutti cattolici, e ti vogliamo conoscere tutti"
"io di solito mi occupo di sport"
geniale!
Lei non faccia il tunnel!!!!
"Lei mi sta scavando sotto, mi toglie la panna, la castagna da sola sopra non ha senso. Il Mont-Blanc non è come un cannolo alla siciliana che c'è tutto dentro o come uno zaino: lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro. Il Mont-Blanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sacher Torte."
@@MacKlaus71 la mano ferma e professionale
@@MacKlaus71 La Sacher Torte?
@@ilmelangolo Cioè, lei praticamente non ha mai assaggiato la Sachertorte? 🤩
@@MacKlaus71 no... 😉
Sembra fatto ora : cambiamo la parola PCI con PD e dopo trent'anni NON è cambiato nulla ... Pazzesco ....
Il PD non è comunista.
2:59 ma è Daniele Luchetti
Ma va!?!
Domanda per i fisionomisti, ma il tizio con gli occhiali pelato che alla tribuna politica incalza Apicella non è lo stesso attore che fa la parte del professore ne La meglio gioventù?
È lui.
Si è lui Mario Schiano
Beh, ma hanno ragione gli altri.
Ciò che dice lui è l'esatto contrario del comunismo vero.
❤❤❤❤
parole sante e poi basta guardare come sta conciata la corea del nord!!
Perchè, come sta conciata? Noi stiamo messi meglio? Il juchè, il socialismo coreano, ha portato invece quel paese ad essere indipendente, sovrano, senza ingerenze esterne. Non ci sono senzatetto, alfabetizzazione al 100%, sanità totalmente pubblica, idem istruzione. No, spiegami come sta conciata, così per curiosità.
@@74rudeness te lo spiego io: sta conciata con le feci. Come il bambino speciale che la guida. Petardi e basta, benessere e prosperità allo 0%. La Corea del Nord. Ma vacci!
@@federicogasparino Vacci, e cosa c'entra? Cosa che rifarò volentieri, il problema è che parlate di cose che non sapete. N on sapete cos'è il socialismo, figuriamoci il juchè. QUindi inutile parlare con gente come te.
@@federicogasparino p.s. vuoi parlare di prosperità in un pese dove sanità e scuola sono pubbliche e gratuite al 100%? Dove hanno addirittura abolito le bollette? Dove non c'è un senzatetto o un analfabeta? Dove le banche non tolgono la casa a nessuno? Essere solidali a livello internazionale con i paesi socialisti, da socialista quale sono, non vuol dire sradicarmi dalla mia cultura e andare là. Là ci stanno i coreani, io sono Italiano, e fiero, e le cose le combatto per cambiarle qua. Ma ripeto, paro con i muri. Studia il juchè, sennò la conversazione è a senso unico.
@@federicogasparino Sta conciata che fuggono tutti disperati e se li beccano li buttano nei campi di lavoro come a Dachau in mezzo ai topi. Incredibile certa gente cosi ottusa
vabbene il pci ha fallito perchè non ha saputo dare continuità, soluzioni. Mi chiederei piuttosto cosa significhi oggi essere democratici?
DAVA EDITOR non si può , la sinistra è morta
Cosa significhi oggi credere in un qualsivoglia partito o movimento politico... Io ho perso le speranze
La storia si ripete
W Craxi
APICELLA?
Nei primi 4-5 film di Nanni il suo nome era Michele Apicella...........
@@pole6761 cognome della madre se ben ricordo
Lui è Michele Apicella.
@@federicogasparino sì mi ero stupito perché pur avendo visto il film tantissimi anni fa, non ricordavo questa circostanza e mi è venuto in mente che anche l'amico chitarrista di Berlusconi aveva lo stesso cognome :-)
grande , ma qualcuno gli insegni a cantare
Troppo autoreferenziale, e' inquietante
Alex Merc come tutti i film di moretti è la sua cifra stilistica
Nanni, spostati e fammi vedere il film. (cit.)
Il film è indiscutibilmente uno di quei momenti della storia del cinema italiano che non è possibile ignorare. Insomma, va visto perché è bello, anzi, bellissimo. Punto e basta. Però, ai commentatori che scrivono che Moretti ha previsto non si sa quanto tempo prima cose che poi sarebbero successe, questo proprio no. Il film è del 1989. Semmai, Nanni ha "suggerito", consapevolmente o no, al partito qualcosa che da tempo era ora che avvenisse, e che è poco dopo avvenuta, con la svolta della Bolognina, due anni dopo che il muro di Berlino era già crollato in testa ai comunisti. Domando : dov'era Nanni negli anni della dura disputa politico-culturale tra comunisti e socialisti, cioè tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, sul superamento dell'ideologia comunista, e sulla necessità di approdare ad un moderno riformismo di stampo europeo? Quando Bettino Craxi denunciava i ritardi, le incongruenze, l'incoerenza dei comunisti, in un mondo che ormai era completamente cambiato? Io credo che per definire il PCI basti una semplice frase : i comunisti sono quelli che, rispetto alla storia, arrivano sempre in ritardo. Dunque la storia dei comunisti italiani può anche essere definita come una storia di appuntamenti e di incontri mancati.
Che 00
Non sono d'accordo, anzi credo che tra i comunisti di Berlinguer e i socialisti di Craxi quelli che avevano compreso meglio non solo la società, ma anche il sistema economico su cui essa si basa e le sue incongruenze, in primis il fatto che della ricchezza creata col lavoro dei salariati a questi rimangono solo le briciole, fossero i comunisti, non i socialisti. Il pensiero economico di Marx e Lenin è oggi più che mai attuale, e non lo dico solo perché sono comunista (credo sia inutile nasconderlo) ma perché la creazione di disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza è una contraddizione insuperabile del capitalismo borghese, che può essere superabile solo col passaggio ad un comunismo proletario in cui ognuno sia padrone del proprio lavoro e di ciò che produce. Finché esisterà il capitalismo, ci sarà sempre uno 0,01% di superricchi che possiede più del 50% povero della popolazione mondiale.
Tornando al film in sé, il grave errore fatto dalla dirigenza del PCI in quell'ormai lontano 1989 fu credere il fallimento del "socialismo reale" nei paesi dell'Europa orientale un sinonimo del fallimento del Marxismo in generale, anziché la conseguenza inevitabile del fatto che in quei paesi il comunismo (oltretutto nella sua versione peggiore, ossia lo Stalinismo, che sta al Marxismo come i Testimoni di Geova stanno al Cristianesimo) fosse stato imposto dai carri armati sovietici. E come insegnano le guerre napoleoniche, le rivoluzioni esportate con le baionette sono sempre impopolari.
I comunisti italiani, che oltretutto nella loro storia avevano ben poco da rimproverarsi, essendo stati attori attivi nella resistenza contro i nazi-fascisti e poi nella scrittura dell'attuale costituzione democratica, purtroppo preferirono buttare il bambino con l'acqua sporca anziché fare l'unica cosa che secondo me era sensata in quella situazione: una seria condanna dello Stalinismo e una definitiva presa di distanze da Mosca, senza però rinnegare la teoria Marxista e Leninista.
@@dariocarcano1379 Lei non è d'accordo, e ne ha pienamente diritto. E ce l'ha proprio perché ci troviamo entro il perimetro di un modello politico che è esattamente l'opposto rispetto a quello teorizzato da Marx, messo in pratica da Lenin e sognato a casa nostra da Gramsci e da tutta la genìa dei suoi nipotini : Togliatti, ecc.
Le dico solo questo : quando Giacomo Matteotti fu assassinato dal regime fascista, Gramsci ebbe la sfrontatezza e l'impudenza di dire : "È morto il pellegrino del nulla". Ecco, questo era il "progenitore" di cui i comunisti italiani si fanno tanto vanto.
I comunisti italiani hanno solo avuto la fortuna di poter dire le loro assurdità in una democrazia che ha permesso loro di farlo.
@@andreamillefiorini9868 Lei cade nell'errore di pensare che il capitalismo sia essenziale per l'esistenza della democrazia; non è così, sono esistiti totalitarismi capitalisti (la Germania nazista) e totalitarismi marxisti (l'Unione Sovietica, anche se avrei molto da discutere su quanto fosse realmente marxista), così come sono esistite democrazie capitaliste (l'Italia moderna) e democrazie marxiste (il Cile di Allende). Marx non era autoritario, né totalitario, se lei avesse letto davvero gli scritti di Marx lo saprebbe molto bene (consiglio non solo "Il manifesto del Partito Comunista", ma anche "La guerra civile in Francia", dove Marx partendo dall'esperienza della comune di Parigi delinea l'organizzazione dello stato proletario successivo alla rivoluzione), e Lenin era sulla stessa linea. "Dittatura del proletariato" non significa totalitarismo; significa che, siccome l'attuale sistema democratico e liberale è una dittatura della borghesia, in quanto questa classe sociale detiene il controllo dei mezzi di produzione e impone alle altre classi il proprio sistema di valori, la rivoluzione proletaria deve togliere alla borghesia il controllo dei mezzi di produzione e imporre alle altre classi i valori del proletariato, creando un sistema democratico e socialista e così sostituendo alla dittatura della borghesia una dittatura proletaria.
Fu Stalin a stravolgere il pensiero di Marx e Lenin, trasformando l'Unione Sovietica in uno stato totalitario controllato dalla burocrazia di partito.
La citazione di Gramsci è corretta, ma deve essere inquadrata nel suo contesto. Nel 1924 Gramsci era ancora influenzato dalla dottrina del "socialfascismo", e dalla retorica stalinista che vedeva nei partiti socialdemocratici dei "social-traditori", ovvero dei traditori della classe operaia. Ma Gramsci, durante la sua detenzione nelle carceri fasciste, avrebbe avuto tutto il tempo per comprendere come quella politica, per cui i comunisti non dovessero far fronte comune con le altre forze di sinistra, fosse folle e insensata. Pertini, socialista, ricorda come nel suo incontro con Gramsci nel carcere di Turi nel 1930, quest'ultimo non abbia esitato a definire "sciocchezze" le accuse di socialfascismo che ancora erano rivolte ai socialdemocratici dalla Terza Internazionale.
@@dariocarcano1379
Io non so affatto se il capitalismo sia "essenziale" per la vita della democrazia.
Non ho mai affermato questo, né ho gli strumenti e i dati per poter rispondere ad un simile quesito. Né, presumo, li abbia lei.
So però che lei è un po' presuntuosetto ad affermare che io non abbia letto Marx. Marx l'ho letto, e ho letto tra l'altro "Le lotte di classe in Francia".
Proprio in quegli scritti, l'autore del Manifesto del Partito Comunista mette nero su bianco la teoria del terrore, quando scrive appunto "noi non abbelliremo il terrore" e altre delicatessen del genere, come quando ad esempio ammoniva che
"nella storia non si può ottenere nulla senza la più ferrea spietatezza", ponendo così le basi e la legittimazione per l'uso del terrore da parte delle rivoluzioni comuniste a venire.
E così farà infatti, puntualmente, Lenin, il vero e più grande erede e realizzatore del marxismo.
Lenin - come scrive Luciano Pellicani in "Rivoluzione e totalitarismo" - fece tesoro della 'lezione' marx-engelsiana e a più riprese dichiarò che "in linea di principio i rivoluzionari non potevano rinunciare al terrore e che la distruzione dell'ordine borghese poteva avvenire solo ricorrendo ai metodi giacobini" (p. 37).
Ma, del resto, possiamo ritrovare nelle stesse parole, negli stessi scritti di Lenin quanto spiegato da Luciano Pellicani.
Tant'è vero che il 17 maggio 1922 Vladimir Ilic Ulianov inviò al Commissario della giustizia una lettera nella quale si possono leggere le seguenti parole :
"Compagno Kurskij, a completamento della nostra conversazione le mando un abbozzo del paragrafo supplementare del codice penale. Il pensiero fondamentale è chiaro, spero, nonostante i difetti della brutta copia : esporre apertamente il concetto di principio e politicamente veritiero (e non solo strettamente giuridico) che motivi l'essenza e la giustificazione del terrore, la sua necessità e i suoi limiti. La giustizia non deve eliminare il terrore : prometterlo sarebbe autoinganno o inganno, deve invece formularlo e legittimarne il principio; chiaramente, senza falsità né abbellimenti [si noti lo stesso verbo, "abbellire", usato a suo tempo da Marx, N.d.A]. Occorre formularlo con la massima ampiezza possibile, poiché soltanto la coscienza giuridica rivoluzionaria e la coscienza rivoluzionaria stessa potranno suggerire la sua applicazione di fatto, piu o meno ampia".
Ancora più agghiaccianti le istruzioni che Lenin inviò nel luglio - agosto 1918 : "Bisogna instaurare subito il terrore di massa e [ricorrere al]la deportazione in massa dei menscevichi e degli elementi infidi".
Se queste non costituiscono le basi ideologiche e pragmatiche del totalitarismo, mi dica lei cos'altro dovremmo cercare nelle parole e negli scritti del marx-leninismo.
Ma i comunisti italiani, i comunisti di casa nostra, quelli "à la carte", diciamo così, si sono baloccati per decenni, e quei pochi che ci sono ancora continuano a farlo, credendo in un Gramsci "buono" rispetto ai rudi e barbari russi.
Niente di più falso e menzognero.
Gramsci non solo aderì pienamente e convintamente all'ideologia marx-leninista, ma non risparmiò egli stesso parole che sono di una chiarezza esemplare, in merito alle radici totalitarie del comunismo.
Egli si spinse fino ad accettare la più tremenda delle idee con le quali i bolscevichi stavano riplasmando la società russa : la rivoluzione come sterminio di tutte le categorie sociali considerate "oggettivamente" incompatibili con l'economia centrata sul piano unico di produzione.
Un un articolo pubblicato su "L'ordine Nuovo" nel dicembre del 1919, Gramsci faceva eco a quanto Lenin aveva ossessivamente reiterato. Egli (Gramsci) scrisse infatti che "la missione storica del Partito comunista" era quella di scatenare "la violenza sistematica nei confronti della borghesia e dei suoi complici". Questo perché "la piccola e media borghesia era infatti la barriera di un'umanità corrotta, dissoluta, putrescente con cui il capitalismo difendeva il suo potere economico e politico, umanità servile, abietta, umanità di sicari e lacché. [...] Espellerla dal campo sociale, come si espelle una volta di locuste da un campo semidistrutto, col ferro e col fuoco".
Ecco qui, caro amico, cosa scriveva Antonio Gramsci.
Parole che hanno evidentemente gettato radici profonde nella nostra cultura politica di una certa sinistra, se pensiamo agli anni di piombo, al cieco odio manifestato nei confronti di una intera classe politica durante la crisi della Prima Repubblica (le monetine a Bettino Craxi, etc.), e, ancora oggi, a certi editoriali di zelanti direttori di (fatti) quotidiani, che sembrano essere presi pari pari dall'eloquio gramsciano.
🤣🤣🤣🤣🤣😂😂🤣
Moretti ha fatto finta di essere così stonato o lo è veramente?
Secondo me lo è veramente. Però ha omaggiato il maestro in tutti i suoi film
Io credo lo abbia fatto di proposito. Non può essere così stonato, e se lo avesse cantato in modo impeccabile, forse la scena sarebbe stata meno efficace
geniale ma stonato a bomba
Essere comunisti significa anche fare pizze inguardabili, esaltate dalla critica complice
il film e anche piacevole , ma mi fa sempre sorridere vedere come molti troppi parlano del comunismo senza magari mai aver aperto il vocabolario
traduco alla buona
TEORIA : ognuno gli spetta la stessa fetta di torta stessi diritti ecc.
PRATICA : tu lavora che io mangio , ( e meno parliamo di russia e Ucraina e dei rapimenti meglio eh ! ! )
Confesso che ho trovato molto divertente che tu sia venuto con tutta questa pretesa di voler spiegare il comunismo a noi "poveri ingenui" quando la tua definizione teorica del comunismo dimostra che non hai mai nemmeno studiato la teoria. Vi sfido a citarmi un libro, un paragrafo o una frase di Marx in cui dice cose come "tutti hanno la stessa fetta di torta". Marx ha sempre chiarito a tutti i suoi abbonati che l'uguaglianza è impossibile e semplicemente irraggiungibile, poiché ognuno ha i propri bisogni (la quantità di cibo per un bambino è diversa dalla quantità di cui ha bisogno una persona anziana, per esempio). Il comunismo (e non confondere il comunismo con il socialismo, sono cose diverse) non riguarda l'uguaglianza, riguarda l'equità.
E a proposito della tua definizione pratica: "tu lavori mentre io mangio la torta", in fondo hai descritto il rapporto capitalista tra borghesia e proletariato.
@@veagacastro3045
mi e sempre piaciuto chi crede di saperne piu del vocabolario
tu sei italiano vero ?? non avevo dubbi !
saluti
@@lucagatta1869 Non sono italiano e non parlo bene l'italiano (ma lo capisco bene). Spero tu abbia capito cosa ho scritto
Scusate la domanda ma il comunismo è un ideologia giusto? Allora tutte le sfaccettature , il passato , che centrano?
Poi PCI è prima di tutto un partito e quindi deve trovar soluzioni , chissene delle ideologie e del modo di rapportarsi con gli altri.
Un tempo un ragazzo mi disse "il comunismo ed il fascismo sbagliano sulle stesse cose , sul concetto di perfezione umana , il comunismo vede ogni uomo perfetto , mentre il fascismo dividendo in classi vede solo una categoria di uomini come perfetti, ma l'uomo non è mai perfetto e nessun uomo potrà mai esser dichiarato tale"
Voi cosa ne pensate?
The Voice of Life essere comunisti significa pensare prima agli ultimi, dare priorità ai bisogni di chi è rimasto indietro e tendere così ad annullare le disuguaglianze. Questo non significa guardare a tutti gli uomini come esseri perfetti ma come esseri di pari dignità e diritti.
D―nz "Malriusciti" non lo vedevo dall'Anticristo di Nieztsche. Procedendo su questa linea sarebbero più interessanti luoghi meno comuni ( e più feroci?)
D―nz Siamo sempre così elaborati, eh? Che miseria. In realtà qualcosa da aggiungere ci sarebbe, per esempio spiegare il collegamento tra l'essere "malriusciti" e l'essere comunisti. O forse è essere proletari che richiede una qualche deficienza spirituale? Spero proprio che i Nietzschiani non vogliamo ridursi al liberalismo borghese. Anche Nietzsche si è rattrappitto così? Che barba
D―nz io dico "chi denigra chi pensa in un determinato modo è chi non vuol pensare.
Denigrare è ignoranza , criticare è ego ma il silenzio è dei colpevoli. Quindi cosa fare? Meglio criticare , denigrare o stare in silenzio? L'accettare è come il silenzio , è un male esser colpevoli di qualcosa che si accetta?"
Mi sento fiero di aver scritto qualcosa che ritengo di valore e che possa far pensare (o almeno a me fa pensare) nonostante sia scritto nei meandri del web ed andrà disperso e dimenticato
-Samuele Di Patti
D―nz Acuto. Mi chiedo quali siano le sue altre posizioni. Donne al volante pericolo costante? I neri hanno il ritmo nel sangue? E poi, dopo aver condannato un intero gruppo di avversari politici ad essere stupidi, ipocriti e "malriusciti", si scandalizza tanto per un opaco "Che miseria"? Ah, poveri noi, dove sono finiti i reazionari di una volta?
Come rovinare una bellissima canzone del maestro, steccando ogni nota
Non credo che lo scopo fosse quello di presentare una buona interpretazione. Anzi, direi che le stonature sono intenzionali, finte.
@@whitechannel2669 sicuramente non era quello lo scopo, però le stonature sono originali forse è proprio stonato. Cmq bel film, allegorico. E sempre ottima scelta delle colonne sonore
Meglio che non canti
Moretti? Meglio la birra 🍺
L'alternativa 5 stelle mi pare matura....
Purtroppo la sinistra è stata vittima o del comunismo, figura assolutamente ignorante e populista di forma di governo, oltreche' oppressiva della libertà di pensiero( si veda il regime sovietico, di Cuba, quello albanese, quello coreano e via dicendo) oppure quello insipiente che dietro la parola del garantismo, specialmente quello penale, ha nascosto il significato dell' impunità, e della provvisorietà della pena. A ciò si aggiunga una grande confusione di intenti e di disegni politici che non hanno fatto che spianare la strada alle destre
finissima analisi storica
Intanto Cuba fa referendum per diritti civili e crea vaccini
Caro Nanni, pure tu distrutto dall'aver accettato un'ideologia e diciamolo, neppure tua, sicuramente di famiglia. Intimamente sai che è una follia seguirla, innanzitutto perché inumana. Secondo me quando interpretasti un prete avevi intuito che l'unica via da seguire è l'amore verso gli altri, mantenere l'umanità, ma poi la censura, la tradizione di famiglia ti ha riportato ai "doveri". Io pure feci così, ed ora ne sono finalmente libero. Ugualmente mi piace vederti, perché per quanto la tua parte migliore abbia perso questa battaglia, riconosco in te il tuo sacrificio.
ma che problemi hai
@@giova3572😂😂😂😂
togasso potresti essere tu il personaggio del prossimo film del tuo "caro Nanni"
@@jaxpo8044 palombella rossa è un bel film coerente col Moretti migliore, sulla scia della Messa è finita. Poi il nulla, anzi...col Sol dell'avvenire mi sa una regressione. Diamo a cesare quel che et di Cesare
Sembri il cattolico che nel film fracassa gli zebedei a Nanni...😂😂😂
Mi ha sempre fatto morire dal ridere vedere tutti questi alti borghesi dentro fino al midollo ( il padre di Nanni era professore universitario, la madre professoressa al liceo) fare finta di criticare ciò che loro sono per natura.
Come se un ghepardo fosse il portavoce di una gazzella.
Un lavoratore proletario, come era mio padre, che si alzava alle 4 del mattino e tornava a casa alle 7 di sera lo poteva capire solo uno che si alzava alla 4 del mattino e tornava alle 7 di sera. Punto