Per favore, non cadiamo nella generalizzazione. I cretini ci sono a tutte le età, e anzi la maggior parte di essi è ben più in là con gli anni. Io ho venti anni. Studio ingegneria energetica, e ho degli eccellenti professori che hanno anche collaborato con persone del calibro di Dallara e che portano avanti le sue stesse idee. Non serve ne esperienza né umiltà per capire cosa si dovrebbe fare, servono logica e buonsenso. Faccio parte di questa generazione, ma non me ne vergogno per niente. Siamo una generazione che è andata in piazza a protestare per il clima. Siamo una generazione che è disposta a fare un passo indietro per il beneficio collettivo, se ce n'è bisogno, cosa che NESSUNA generazione è stata disposta a fare fino ad oggi, se tralasciamo i pochi illuminati come Dallara. Siamo una generazione con idee, progetti per un futuro più sostenibile. Siamo una generazione VISCERALMENTE APPASSIONATA del motorsport, ma apertissima verso l'innovazione, che è poi l'anima dello stesso. Siamo, ahimè, una generazione senza potere politico, per ora: il problema grosso non siamo certo noi. Il problema sono tutti quelli che parlano ancora di rumore, che ridono delle auto elettriche, che tirano fuori dati insensati e falsi pur di autoconvincersi di capirne molto più degli altri. Il problema sono i mancati investimenti in rinnovabili, le grandi organizzazioni petrolifere che non vengono sanzionate, e soprattutto l'assenza di INFORMAZIONE che giustifichi in modo logico il perché è necessario questo cambiamento. Il problema non sono i ventenni.
@@francesco5254 hai fatto tutto sto pippone, una sorta di apologia del ventenne di oggi, senza neanche capire il senso delle due righe che ho scritto. Non devi scattare come una molla quando ti senti toccato. Voleva solo essere un complimento verso il signor Dallara il mio, attraverso una sorta di iperbole. Dimostra, insomma, l'apertura mentale tipica delle persone molto giovani. Lungi da me pensare che i ventenni sono vecchi tromboni e gli anziani tutti smart come Dallara. Ovviamente. Ciao.
SI ok tutto giusto ma come fai a dire che le moto per fare il giro della domenica o le auto da corsa costituiscano un inquinamento che in percentuale ha senso contenere? cazzo ma le industrie, gli aerei, le navi, le centrali elettriche ecc ecc e tutta la mobilita urbana tipo scooter o city car saranno il 99% ! quel genere di mezzi come le moto o le auto sportive li dovresti omologare con meno restrizioni e basta, che senso ha ridurre le emissioni di un settore che è minuscolo? lo affossi e basta e i risultati non si vedono a livello ecologico...fai morire un settore e basta
@@michelepapagna6693 Se metti delle scappatoie poi verranno omologate, soprattutto in Italia, come auto sportive delle utilitarie che di sportivo non hanno nulla, solo per risparmiare sui costi di produzione: me la vedo già la Panda o la Polo 1.0 90 CV GT euro 3, i controlli ed i criteri, se ci saranno esenzioni in futuro devono essere ferrei... Questa cosa sarà possibile solo in un futuro, nemmeno troppo remoto, perché tempo 2-3 anni a listino le auto saranno quasi tutte ibride, dove l'ibrido sarà la motorizzazione standard in giro, allora con certe caratteristiche e per evitare "furbate", metterei pure un limite di costo, ad esempio auto nuove sopra i 30.000 euro nuove o con certe caratteristiche tecniche di rapporto peso/potenza e prestazioni per cui non ci sono dubbi che siano auto-moto di nicchia
Capisco la soffeerenza per le supercar e le auto da corsa, ma per quelle di tutti i giorni siamo sicuri che un 1.2 con più filtri nello scarico che cilindri sia più divertente da guidare di un motore elettrico con coppia massima a zero giri?
@danilo melillo calmacalmacalma. Attenzione a semplificare le cose: non "si è capito", diciamo che alcune testate giornalistiche hanno pensato di averlo capito. Cercherò di spiegarti perché si sbagliano. Innanzitutto parlare di "inquinamento" significa parlare di livelli di NOX e livelli di polveri sottili. I livelli di NOX sono calati drasticamente, basta guardare sul sito dell'ARPA. I livelli di pm10 e 2.5 sono invece oscillati, raggiungendo livelli molto bassi in alcune giornate ma risalendo in altre. Perché? Per via delle condizioni metereologiche. Queste particelle si depositano dappertutto, quindi fino a che non arriva un vento che le solleva e le spazza via nella direzione giusta (la pianura padana è circondata da barriere, è difficile imboccare la direzione giusta) le particelle restano in circolo. Se per due anni di fila non circolassero auto si potrebbero gradualmente vedere risultati molto significativi. Attenti a chi fa finta di fare informazione ma ha una sua tesi personale infondata già in tasca.
@@francesco5254 sono aumentati a causa dei riscaldamenti domestici, il vento è secondario. la pianura padana è super popolata e chiusa, per questo è una zona con inquinamento molto alto costantemente. lo ha detto l'arpa. poi comunque è un dato di fatti che i mezzi di trasporto a livello globale inquinano circa il 20%, quindi poca cosa rispetto al totale. detto questo da amante dei motori e delle corse, io voglio un mondo pulito, amo la natura e mi da fastidio come stiamo distruggendo il pianeta, si vede dalle piccole cose, quando vado in montagna sulle alpi o al mare al sud. quindi sono strafavorevole al progresso, sia in questo settore che in tutti gli altri. basta con sta lagna dei motori elettrici, anche a me fanno cagare, e non sai quante altre cose mi fanno cagare piu di questa, ma preferisco un mondo sostenibile, sarebbe utile a tutti anche se molti non lo vogliono capire
I just discovered this channel and have been amazed by all the interviews with various famous Italian living automotive engineering legends. Kudos to Elias Pozzani for such a tremendously accurate translation job, especially for faithfully keeping the correct technical parlance of the points that the engineers are trying to get across. These interviews, in their full, uncut copies, should be preserved for historical reference. Thank you Davide and Co. for providing us with such an invaluable view through the windows of these great Italian engineering minds.
le immagini sotto del museo Dallara... ci sono stato l'anno scorso.. da brividi Ed ho anche avuto modo di conoscere e bere un caffè con l'ingegnere in persona sull'autodromo di Varano lì vicino.. Una persona incredibile, umile, pronta ad ascoltare quello che avevi da dirgli.. Io ero solo un semplice aspirante ingegnere che quel giorno lì correva con il suo team di Formula SAE.. Certe emozioni non si possono descrivere
Partecipo anch'io, ogni anno alla Formula Sae, come appassionato e vedere l' Ing. Dallara girare per i gazebo dei concorrenti, con una curiosità e una passione, INCREDIBILE !!!!!!!!.
ma sinceramente, come si fa a mettere il dislike? si tratta semplicemente di un fuoriclasse ultra ottantenne che ti racconta come sarà il futuro con la curiosità e l entusiasmo di un bambino. Che contributi...sapere di avere questi personaggi in Italia ti rende veramente,ma per davvero, orgoglioso di essere Italiano
La lungimiranza di Dallara, nonostante la sua età, non è nemmeno confrontabile col pensiero condiviso dalla maggioranza della mediocrità italiana. La chiusura al progresso è uno dei sinonimi più grandi di ignoranza, lo dice anche l’ing. D’Agostino: “l’adesione eccessiva alla tradizione e alla passione porta all’errore”. Bisogna comunque essere fiduciosi in nuovi sapori e sensazioni che, anche se differenti dai motori a combustione, ci faranno rimpiangere l’elettrico quando, in un futuro prossimo, verrà sostituito da nuove tecnologie...
Passione e progresso tecnologico non è che vadano spesso a braccetto, anzi. Pensiamo alle cose più belle, che ci danno più gioia. Esempio personale: a parte il cibo e il sesso che sono pulsioni, i motori a scoppio, il calcio e il cinema sono stati inventati il secolo scorso. :)
@@alcoholicasual è che la gente ragiona solo per bianco o nero per destra o sinistra, non riesce ad avere una visione di mezzo. Una mobilità cittadina full elettrica composta da piccola city car per il privato e mezzi pubblici è una visione del futuro condivisibile. Città più silenziose e pulite viabilità più agile, a patto che come dice l'ingegnere Dallara l'energia elettrica prodotta sia pulita a sua volta altrimenti siamo punto e a capo. Ma allo stesso tempo si potrebbero continuare a fare auto sportive da quelle più piccole e accessibili ai più fino ad arrivare alle supercar con motori termici a benzina con normative un po' meno stringenti perché comunque non faranno mai chissà quali volumi di vendita. E per finire, non costringere il Motorsport a seguire una determinata visione, si vuole fare una categoria elettrica? Che la si faccia ma, il Motorsport è prima cosa passione e gli appassionati vogliono il rumore, l'odore che solo i motori a benzina possono dare!
Tanto finché avranno mercato i motori a combustione non spariranno, è un peincipio economico di base, come dice Dallara esisteranno sempre i motociclisti o automobilisti sportivi che vogliono farsi un giro nel Week end... un conto è il mezzo di trasporto , un conto il mezzo per divertirsi
La lungimiranza è dovuto al fatto che vi investi dei soldi sul tuo lavoro . E quindi non ti basi su dati di chi si spaccia professore da tastiera sul web , ma su dati oggettivi e reali , perciò se anche non ti piacciono , li devi accettare ed affrontare , diversamente chiudi baracca in un attimo. Idem se ti basi su un popolo di retrogradi che si lamentano sempre di tutto , poi quando gli si propone un cambiamento imbragano il fucile e sparano a zero . Tradotto diventano leoni da tastiera e sparano su tutto ciò che può destabilizzare il loro attuale malessere di cui tanto si lamentano ad ogni respiro .
Passione e visione assieme, ha colto il futuro, cioè l'auto come mezzo di piacere, per la passione, non di trasporto o di massa. Un pò come le moto. Video che confermano, se ci fossero dubbi, la grandezza di Dallara.
Davide è un appassionato, ma vive in una passato dell'auto che non tornerà, il futuro prossimo è ibrido, certe tipologie di auto rimarranno solo come auto storiche o magari di nicchia, avranno senso per un ristretto gruppo di appassionati, ma il futuro è quello indicato dall'Ingegner Dallara, di cui approvo l'idea di pensare a 360° la mobilità elettrica che non è solo avere una batteria, ma come ci metti l'energia in quella batteria..
Nessuna casa parteciperà a gare di auto a motore termico se poi commercia solo auto elettriche. Che senso ha sviluppare motori termici per la F1 se poi commerci auto elettriche?
Ho sempre detto.. chissenefrega delle case automobilistiche. Prendiamo gli schemi delle auto di f1 del X anno (per me del '90), anche monomarca per quanto mi riguarda, così tutti hanno le stesse possibilità e ogni team (privato) si fa carico di costruirsi i pezzi. Mettiamoci i piloti di oggi e vediamo chi è il migliore. Come costo è una frazione di quello che pagano oggi, non dovendoci essere sviluppo né quintali di tecnici ecc.. Creaci l'interesse mediatico che ha la f1 e vediamo se la gente non lo vede. Alla gente non frega niente che le macchine siano al top tecnologico. Alla gente interessa solo vedere spettacolo e combattimenti fra i piloti
@@francesconativo8562 ok in parte è vero, però le gare vengono fatte anche per alzare la nomea del marchio, Ferrari è Ferrari anche e soprattutto perché è sempre stata in F1
Per fortuna che c'è un canale comeil tuo Davide!!! Le tue interviste sono delle perle rare , impossibile sperare di vedere la storia del Motorsport italiano raccontata dai suoi protagonisti.
Ingegnere scusami, ma il problema non è certo il centauro che si fa un giro la domenica mattina, bensì i paesi come cina,India,ecc ecc che hanno fabbriche che a norma hanno solo i cancelli per entrare!
È tutto vero ma non deve essere una scusa per non migliorare. È lo stesso discorso delle navi da crociera: verissimo che sono super inquinanti, verissimo che io non ci andrei mai e poi mai; ma hanno un mercato e danno lavoro ad un botto di gente, quindi ben vengano ma anche loro con le dovute tecnologie per rispettare l'ambiente (nucleare come le navi da guerra? Idrogeno?) i progettisti vedranno come evolvere la cosa
@@elxuzzzz I progettisti e gli ingegneri evolvono una macchinario o un sistema se c'è un imput a farlo. Perchè per i sistemi di riscaldamento non c'è la stessa sensibilità che si ha ora nei trasporti?
@@alcoholicasual C'è stata la sensibilità, quello che è mancata è l'obbligatorietà, per paure politiche, mi spiego sono decenni che esistono le caldaie a metano, ora ad induzione, ma non ci sono mai state leggi che hanno bandito le vecchie caldaie a gasolio nelle grandi città, per paura di perdere voti e consenso. Tu con l'euro 1 giustamente, a Parma dove vivo non puoi girare in molte zone, ma con la caldaia centralizzata a gasolio o olio combustibile del 1972 nelle stesse zone le puoi purtroppo utilizzare ancora scaldarti l'inverno..
Non sta dicendo questo, lui sta solo specificando che in futuro probabilmente il prezzo dell'inquinamento che si produce si dovrà pagare, così come anche le navi da crociera ecc. dovranno pagare il prezzo dell'inquinamento che produrranno
L'industria automobilistica è al collasso, per numerosi fattori tra cui la crisi economica (già pre covid) e per i costi di produzione che non si sono abbassati come speravano. Vuoi anche perchè molte persone hanno capito che tra una macchina nuova di concessionario e una di 10 anni fa non c'è nessun beneficio in termini di consumi, miglioramenti di qualità costruttiva e meccanica. Quindi ora i costruttori stanno spingendo governi e privati al ricambio del parco auto circolante, puntando il dito contro l'inquinamento (giusto) e fiutando l'affare dell'ibrido e dell'elettrico. Ora vorrei farvi una domanda a voi amici: quanto impatta, in termini ambientali e di spreco di risorse economiche, costruire una nuova autovettura da zero (acciai, leghe di alluminio, plastiche, gomme, vetri, batterie, vernici, etc..) e poi recuperare o smaltire quella usata? Non dico assolutamente di diventare come Cuba, ma secondo me dovremmo rivedere il concetto di "crescita" e di benessere economico aggiungendo la variabile "rispetto", non solo per l'ambiente ma anche per la collettività. Dobbiamo rivedere le nostre abitudini nelle città, e promuovere l'uso della bicicletta e dei mezzi pubblici. Lasciamo circolare liberamente le automobili nelle piccole realtà, in paesi e province, per i piccoli e medi spostamenti e senza gli inutili blocchi alla circolazione. Lasciamo le auto agli appassionati, che muovono anche un grande - indotto locale - tra ricambi, artigiani specializzati e meccanici. Lasciamo le automobili al - divertimento e al turismo - e quindi alla felicità. Dissociamo l'automobile dai concetti di status symbol e di semplice mezzo di trasporto. Siamo noi gli artefici del nostro futuro, più di quanto crediamo. Marco, un appassionato dell'odore di benzina.
io credo che le auto, i produttori ed i consumatori, dovrebbero tornare alla filosofia di qualche decina di anni fa: l'auto è un bene durevole che dovrebbe essere riparabile, sicuro ed adatto allo scopo. Lo sfrenato consumismo, l'economia che prevede solo un percorso a senso unico "produzione > uso > smaltimento" sempre più rapido è il vero male. A vantaggio esclusivamente di coloro che hanno ingenti risorse per "comandare" la produzione dei beni.
Gli appassionati sono una nicchia che come tale rimarrà, le auto in futuro prossimo saranno ibride, remoto elettriche con sempre maggiore attenzione ed in questo ci sono stati enormi ritardi alla sicurezza, l'ACC - la frenata automatica era disponibile dal 2010 e sarà obbligatorio colpevolmente solo nel 2023, come è stato per l'ABS. Colpa dei governi degli stati a non aver spinto verso questo. Le auto per appassionati rimarranno sempre, come auto di nicchia o storiche, non dimenticandoci che siamo una nicchia e poi un'ulteriore nicchia chi da appassionato diventa utilizzatore, perché certe auto, da acquisto ed ancora più gestione hanno dei costi che non tutti possono permettersi, anche auto "umane" non è che tutti gli appassionati possono girare ne cito una a caso in Ford Fiesta ST da 200 CV..
@@marcocartalli7503 Intendevo inutili blocchi e limitazioni alla circolazione nel contesto non urbano, in piccoli centri, in province e paesi. Dove per esempio mio nonno è libero di bruciare tutto il pellet che vuole con la sua stufa, ma sarà costretto a rottamare la sua panda 1000 fire euro 1 perchè inquinante, magari con soli 2000 km all'anno. Non è benaltrismo, è prendere visione e consapevolezza dei problemi reali e saperli affrontare nel modo migliore da parte dei privati e della politica.
Bravo!! Mi han rotto i maroni con sta storia dell inquinamento.. la mia macchina ha 30 anni e 160 mila chilometri. Che cosa avrei inquinato?? Se la demolisco inquino di più a smaltirla che tutta la benzina che ha bruciato nella sua vita. Io non ci sto
Intervista fantastica. Sentir parlare una persona di una certa età e di così grande spessore sul futuro dell' auto e osservare una tale chiarezza di vedute, senza il minimo sguardo languido al passato è veramente incredibile. Grande ingegnere
Potrei sentirlo parlare per ore senza stancarmi mai! Ho avuto modo di fare due chiacchiere con l'Ing. a luglio 2019, proprio nel circuito di Varano, durante l'evento Formula SAE Italy nel quale partecipavo come ingegnere. Ha avuto la pazienza e l'umiltà di ascoltare me e altri ragazzi di squadra, di dare consigli e di commentare il nostro lavoro. Consigli, e soprattutto emozioni, che porteremo sempre con noi
Come sempre, video super interessanti e preziosi. Ma io ho un altro quesito da porre: come adatteremo le nostre (già disastrose) strade per il passaggio dei cavi che portano l'energia alle varie colonnine e punti di ricarica? E soprattutto, i tempi di ricarica? Ora in 3 minuti (tempo di fare benzina) si hanno, in media, 600/700 km di autonomia. Con un'auto elettrica, al giorno d'oggi, questo non è possibile. Inoltre, se un attuale distributore, garantisce 6 posti auto, come risolveremmo il problema di sole 6 auto che si ricaricano per almeno 20 minuti? Ci sarebbero file infinite. La provocazione di Davide alla fine la reputo corretta, quella sulle navi da crociera. Sono gesti di ostentazione insensata, oltre che inutile, un viaggio triste intrappolati su una barca. Lì si inquina, lì si fa del male all'ambiente, eppure nessuno le tocca. Dallara ha ragione nel dire che quando era ragazzino viveva con molto meno e fa bene a dirlo. È giusto che oggi si sappia, non serve tenere i riscaldamenti 24h su 24h. Forse l'auto è ciò che c'è di più facile da attaccare..
Stanno studiando tecnologie per ricaricare più velocemente possibile senza intaccare lo stato di salute della batteria, ma in linea di massima bisogna darci dei gran KW/h su ogni colonnina. È probabile e forse anche auspicabile, che arrivino ad una standardizzazione sia dei caricatori che anche delle geometrie delle batterie, in modo da poterle cambiare al distributore in pochi minuti, e che siano intercambiabili tra diversi marchi auto. Il resto lo faranno con la ricarica wireless sotto asfalto nei parcheggi.
@@federicoselmo2187 Dici? Non sarebbe un problema lo smaltimento dopo? Più che altro così frequente.. Credo/spero che la durata delle batterie sia il più lunga possibile, nel caso
@@elxuzzzz Può essere, di certo ha dei costi e non è ad "emissione zero" come vorranno far credere una scelta simile. Vedremo, per ora credo sia difficile aspettarsi qualcosa.
@@francescopandini chiaramente non può essere ad emissione zero, come ogni cosa. Dipende se sul lungo periodo si ripaga in termini di CO2. Anche i distributori di benzina hanno un costo, vedi le cisterne sotterrate, tutta la sicurezza essendo combustibile e non da meno il trasporto su gomma (e nave per il greggio). Su rame hai forse meno manutenzione e più sicurezza visto come sistema.
Una delle analisi piu spietatamente lucide mai sentite a proposito dei consumi sostenibili. Grazie ingegnere,x le auto che realizza ed i concetti chiarissimi 13:23
Le tue espressioni alle risposte di Dallara erano l'unica cosa che mi ha fatto sorridere. Dallara è sicuramente un genio ed uno che ama il proprio lavoro, ma è sempre più ingegnere che appassionato...e le risposte che da non possono piacere al vero appassionato. Come dimostrato dalla situazione attuale le auto incidono quasi zero sull inquinamento ambientale. Risolvendo il restante 99% del problema non ci sarebbe bisogno di eliminare le auto a benzina. Mah...sinceramente spero che quando arriveranno i tempi dove le auto saranno tutte elettriche o ibride io sia già sottoterra.
Che le auto incidano per l'1% è una fesseria, queste incideranno per il 20-30% a seconda dei paesi, minimo, con punte anche del 50% all'interno delle zone a maggior traffico delle grandi città, la realtà è che non esiste 1 fattore unico che elimini quello e l'ambiente torna perfetto, come ha ben spiegato l'ingegner Dallara, l'auto elettrica per essere davvero green deve avere anche energia elettrica green e rete di distribuzione, eliminato il problema auto, rimane quello aereo, riscaldamento, treno, anche li devi sempre produrre energia elettrica green, fabbriche, navi, camion e furgoncini. E' l'impatto ambientale a tutto tondo che va ripensato agendo su tutte le fonti di inquinamento e non fossilizzandosi su una sola. E' facile dire la domenica a pieni, meno politicamente sostenibile, mettete tutti il termostato a 18 °C, o dall'anno prossimo le caldaie a gasolio sono bandite come gli euro 0, ma entrambe le misure andrebbero messe in atto, senza benaltrismi.
Affrontare il problema dell’inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto, dovrebbe iniziare mettendo in discussione la globalizzazione. Quasi tutte le merci prodotte nei paesi dell’est vengono trasportate in Europa per mezzo dei camion. Io abito in Friuli e tutti i camion provenienti dall’est per raggiungere tutte le regioni d’Italia passano di qua: sono un’infinità: una doppia fila interminabile dalla mattina alla sera. E mi viene male se penso che quello che consuma uno solo di questi camion in due giorni, basterebbe a riscaldare la mia casa per un anno. Quindi mi chiedo, ma di cosa stiamo parlando? La globalizzazione ci ha impoveriti tutti, perché abbiamo meno lavoro e/o siamo pagati meno che in passato, ed in più stiamo compromettendo la salute del nostro pianeta
La "globalizzazione" non ci ha impoverito direttamente, la globalizzazione allo stato attuale sfrutta i paesi con basso costo del lavoro e ma al tempo stesso favorisce molto quelli in via di sviluppo. L'economie affermate (europa, america e giappone) sono in stagnazione o bassissima crescita del 2009. Il punto è: la visione del futuro è ancora globalizzazione? Dobbiamo rivedere qualcosa del sistema economico mondiale? Se si, come?
Forse il Coronavirus oggi ci sta dando una risposta, molte aziende hanno imparato che si può lavorare anche da casa, certamente con qualche disagio in più, ma in questo modo azzerando il pendolariato. Ora la domanda che resta è: possiamo ridurre i chilometri da far fare alle merci o vogliamo far pagare al pianeta il prezzo del suicidio? Io so solo che 50 anni fa questi problemi non esistevano, si andava a lavorare in bicicletta, si faceva la spesa in paese ed in ogni paese, anche piccolo, c’era ogni genere di negozio. Forse per andare avanti bisognerà un po’ a provare a ritornare indietro. Altrimenti, come ho scritto sopra, alla globalizzazione ci penserà il Coronavirus e gli animali, unici superstiti, potranno iniziare a popolare anche le città, come stiamo vedendo in questi giorni. Una cosa è certa, la natura si dimenticherà molto presto dell’uomo se non sarà abbastanza intelligente
@@paolopozzar9834 Il problema è anche quanti sono disposti a vivere come 50 anni fa, non ci sono disposti nemmeno gli emigranti dai paesi poveri, figurati chi è nato con tutti i lussi che ci possiamo permettere. Penso che il progresso non lo fermi: la globalizzazione ha arricchito moltissimi paesi, vallo a chiedere ad un cinese, ad un malese, vietnamita, angolano se stava meglio 30 anni fa o oggi, tanto per citare alcune centinaia di milioni di persone per cui la globalizzazione è stata positiva. Semmai dobbiamo metterci in testa una cosa l'Europa ha perso la sua centralità e non la riconquisterà più per secoli, sono processi storici che semplicemente vanno accettati, il centro futuro del mondo sarà l'Asia. Penso che vadano corretti certi aspetti distorti della globalizzazione, ma pensare di fare produzioni complesse in autarchia la vedo impossibile, magari non pretendere di avere i mandarini a giugno o andare a fare la spesa tutti i giorni a 30 km per annullare i benefici dei prezzi con i costi del trasporto è un discorso diverso da cui partire.
Ma perché non si prendono mai in considerazione gli impianti a metano/gpl che peraltro possono essere montati anche sulle auto più anziane? Non potrebbero essere un modo sostenibile per continuare a goderci il motore a scoppio senza costringere tutti all’elettrico?
@@chaos.complessita ma le leggi cosa hahahaha studio ingegneria energetica, posso senz'altro essere sicuro del fatto che le rinnovabili sono estremamente competitive dal punto di vista economico. Inoltre non so se si è capito, ma non è che abbiamo scelta… dobbiamo fare questa transizione, e in fretta, altrimenti i costi delle scelte sbagliate tra 20 anni si faranno sentire enormemente di più.
@@francesco5254 i problemi sono due: 1) cambiare in fretta 2) convincere gli automobilisti a cambiare E sul secondo, se lo stato non ci mette la sua mano, il cambiamento avverrà tra almeno 20 anni. Per ora comprare un auto nuova è un lusso, e senza incentivi specialmente al sud la gente continuerà a tenersi la punto d'epoca con impianto a gas e assicurazione d'epoca
La cultura dell'Ingegner Dallara è un patrimonio dell'umanità, nel mio piccolo mi occupo di tecnologie sostenibili per l'energia e mi capita spesso di fermarmi a riflettere su come la passione per i motori sia in apparente contraddizione con la missione di lasciare alle prossime generazioni un mondo più pulito. Quello che possiamo fare è cercare di migliorare i rendimenti delle macchine e dei processi di cui necessitiamo ma anche investire sulla produzione di carburanti da fonti alternative al petrolio, cercando dove possibile di recuperare il surplus di anidride carbonica prodotto negli ultimi 150 anni. Non sarà una sfida facile ma il successo sarà in parte legato a fattori di carattere culturale: da parte mia immagino un futuro dove l'auto totalmente termica sarà relegata e valorizzata in competizioni storiche o in limitati impieghi sportivi e amatoriali ma di certo l'immagine del truzzo di quartiere che sgasa con il suo diesel fumante andrà accantonata e superata. Così come il trasporto merci dovrà svincolarsi dal circuito della strada e tornare dove possibile a fare uso del trasporto su rotaia. La strada è lunga e richiederà sacrifici, ma prima si acquisirà consapevolezza del problema e minore sarà il prezzo da pagare in futuro.
Davide, i miei complimenti, un canale veramente serio e costante nel tempo. Contenuti interessanti, ben raccontati, ben montati e senza rotture di scatole con spoilerate varie di Amazon e richieste di soldi.
Ammetto di essere "talebano" per quanto riguarda le auto sportive e seguo il canale di Davide proprio perché anche lui, come me, ha una passione oltre ogni logica per le auto sportive ed i motori ad alte prestazioni (specialmente per i modelli di qualche anno fa). Mi meraviglia dunque vedere che la maggior parte dei commenti sono a favore dell innovazione tecnica delle motorizzazioni ibride ed elettriche a scapito dei "vecchi" V6, V8, V10 e V12 ed alle vecchie sportive in genere, ovvero in contrapposizione allo spirito del canale...
Ciao, saluti da Vienna! Con le elettriche il concetto da pensare deve essere un altro: Si tratta di cambiare di pensarla da un solo punto di vista, o meglio, di riuscire a spezzare il metodo di "catena di produzione da una sola fonte" verso la produzione locale della energia che serve alla mobilità! In italia c'e un vantaggio di case mono e bi- familiari al confronto di tante altre nazioni attorno, qui bisogna produrre e immagazzinare l l'elettricità occorrente in proprio! Questa nuova autoresponsabilità, ma anche l'utilità finanziaria che ci nasce in effetti è un problema più politico che di fattibilità, si pensi solamente all' entrata di tasse che andrebbe a mancare (e che resterebbe in tasca ai cittadini), e quindi a non finanziare un sistema di "mani bucate" Ciao 👍👍
Se fra vent'anni il 90% del parco auto sarà composto da veicoli elettrici, sarò schifato a livello sentimentale, ma non avrò nulla da obbiettare, perché è la cosa più giusta per l'ambiente a lungo termine (con produzione di elettricità e di veicoli realmente sostenibile). L'importante è che che fra 20 anni io possa, come dice l'ingegner Dallara, continuare a guidare la mia Alfa 75 per svago, anche con la benza a 4 euro al litro. Comunque a quel punto non credo esisteranno più divieti alla circolazione per le vetture inquinanti, semplicemente perché nel momento in cui il 90% dei veicoli circolanti saranno elettrici, quelle poche vetture storiche circolanti avranno un impatto sull'ambiente insignificante e quindi tranquillamente trascurabile.
Intanto complimenti per le splendide interviste. Vorrei sottolineare il fatto che l’ing. Dallara ha fatto riferimento alla necessità di una maggiore sobrietà. A mio avviso bisogna dire che le emissioni inquinanti delle auto private non sono che un minimo problema. Questo è dimostrato, inequivocabilmente, dai blocchi del traffico nelle città, in caso di sforamento dei parametri sulle micropolveri presenti nell’aria: servono? NO. O quasi per niente: i limiti ritornano a posto quando cambia la stagione, non c’è niente da fare. Allora sono le automobili il problema? NO. O almeno lo sono in minima parte. Guardate il cielo dopo poche settimane di blocco completo delle attività: io così azzurro non lo avevo mai visto. Si sono fermate le auto, certo, ma anche tutte le attività. E’ giusto pensare a motori ibridi o completamente elettrici, come dice giustamente, ma ancora più giusto ripensare al modo in cui l’energia viene prodotta, a come il petrolio viene utilizzato: un aereo al decollo consuma combustibile sufficiente per alimentare un’auto di media cilindrata per molti anni, stesso discorso per una nave da crociera. In sintesi a mio avviso occorre ripensare il nostro modello di sviluppo, guardando avanti, cercando nuove soluzioni e senza tabù, come quello che le automobili siano responsabili dell'inquinamento, e quello di ammettere che i consumi devono RIDURSI. Il corona virus ce lo sta insegnando: non possiamo permetterci un simile ritmo di crescita. Bisogna produrre di meno e consumare di meno, meno di tutto. La natura si ribellerà in maniera sempre peggiore se non prendiamo provvedimenti drastici e alla svelta, e più tardi lo capiremo e peggio sarà. E su questo l’ing. Dallara credo che sia d’accordo.
secondo me l'appassionato non dovrebbe essere preso in considerazione quando si parla di emissioni perché gli appassionati sono meno di quelli che sembrano, perché a conti fatti una buona percentuale di quelle auto con ''alte emissioni'' vengono acquistate da un pubblico che ha interessi nella meccanica solo per generare status,molti di questi clienti potrebbero essere riconvertiti con qualche gioco di marketing,lo faranno lamborghini,porsche,ferrari nei prossimi decenni di conseguenza le emissioni di c02 di quelle che vengono chiamte ''macchine costose'' calerà drasticamente (tecnologia permettendo) il risultato finale sarà che se macchine comuni ,macchine da benestanti ignoranti(suv diesel,suv benzina e altre auto ) e supercar da ricchi comprate per apparenza sono socialmente riconvertibili a modalità piu sostenibili (Dato che l'unico interesse è lo status e la mobilità ordinaria) ci si ritroverà con un piccolissimo mercato che se vuole un 'auto a beninza non la vuole per status ma perché è a benzina e fa una determinata cosa, a livello mondiale le auto che si possono definire sportive non credo superino il l '1-3% del mercato,non c'è bisogno di tartassarlo in modo significativo per mantenere le emissioni basse,basta solo che chi comprerà tra 20 anni un'auto a benzina lo faccia perché ha determinate caratteristiche e non perché deve impressionare il pubblico e se il maketing lavora, quelli che si fingono di essere appassionati spariranno,di conseguenza una mossa intelligente sarebbe lavorare per converitre tutto ciò che è possibile convertire (auto,camion,aerei,navi) e una volta fatto, liberalizzare il motore a combustione con poche clausole, basterebbe aggiungere una tassa del 10% al momento dell'acquisto e il resto dei costi di manuntenzione per rendere l'auto termica una scelta di cuore e non altro. la benzina a 4,5 euro e mezzo rimane follia come concetto,i danni di poche auto di questo tipo in mondo ben organizzato è nullo,sopratutto se per logica non girano nei centri abitati ,caso mai in uno scenario del genere leverei le accise per favorire l'insorgere sui mercati di carburanti ''chimicamente piu puliti'' sintetici o di origine naturale ,esempio semplice il GTL O il famoso E85-E100(ci sono mille cose nel settore ) ,lo dico anche perché nel lunghissimo periodo i pozzi non lavoreranno ai ritmi di oggi,tenerli aperti per gli appassionati è antieconomico ,di conseguenza parlare di estrazione di petrolio semplice e raffinazione semplice per creare benzina classica 95-100 ottani alla pompa sarà abbastanza anti economico. il giusto futuro per il motore a combustione è : solo per chi ci tiene, tasse all'acquisto ,carburanti ad alto contenuto tecnologico senza accise. ovvio queste è una progettazione per un futuro abbastanza lontano. probabilmente non andrà cosi, ma ciò non toglie che non c'è nulla di scorretto in quello che ho appena detto
@@marcocartalli7503 certamente,ma considera che per auto d'epoca per il futuro includo anche le auto nate oggi ,basterebbe un organo secondario all'asi che invece di stabilire la semplice importanza storica del mezzo stabilisca la''sportività e il carattere necessaria a qualificarla come oggetto valido ai fini della soddisfazione alla guida'' una qualifica che viene attribuita sulla guida e non sulla nomea del mezzo in se. ammetto che se possibile la userei piu di un weekend(Non in citta ovvio) ma questo è cercare il pelo nell'uovo per qualcosa che non esiste
Un auto con combustibili ecologici ricavate da piante e a co2 zero esiste una trasformazione brevettata dal ENI per rendere etanolo e oli naturali compatibili a benzina e diesel.....
Bellissima intervista. Il valore aggiunto è il tuo silenzio. Certi signori.... Bisogna lasciarli semplicemente..... parlare...... Questo è quello che ha sempre dato l Italia al Mondo automobilistico. Una smisurata coscienza di motori, stile, potenza, bellezza..... . Nessuno come noi. I miei rispetti al Cav. Dallara, il cui nome riecheggia da sempre nei miei padiglioni motoristico auricolari.
In Germania e in Polonia purtroppo producono energia elettrica in gran parte dal carbone. Attualmente in Italia solo il 14% dell' energia elettrica viene prodotta dal carbone e l'Enel ha promesso di ridurre questa percentuale ad appena il 4% nell arco di tre anni. In Italia quindi ci stiamo già occupando di produrre energia elettrica in maniera più pulita, bisognerebbe almeno in Europa obbligare anche gli altri paesi a fare lo stesso. Poi a livello globale é comunque un gran casino, ma come dice l Ing Dallara da qualche parte dobbiamo pure iniziare.
Credo che invece che un'opposizione ottusa all'elettrificazione con argomentazioni improbabili (del tipo "le navi da crociera inquinano di più"), si dovrebbe proporre alternative concrete che rendano i motori termici non impattanti da un punto di vista ambientale se si vuole salvarli. Ad esempio non capisco perché i biocombustibili passino così inosservati. Se riuscisse a passare il concetto che i motori termici, se alimentati esclusivamente con carburanti di origine vegetale, possono non essere inquinati e quindi avere più appeal commerciale, le case svilupperebbero motori ad hoc, invece che solo motori elettrici. Però i primi a portare avanti questa battaglia dovrebbero essere quelli intenzionati a salvare i motori termici. Rimanere su posizioni "le caldaie inquinano di più!!1!", "le navi da crociera inquinano di più!!" è una battaglia persa oltre che sbagliata
@@alcoholicasual al momento poco. Ma anche per il fatto che i biocombustibili non sono visti come alternativa "green" e quindi la gente vuole auto elettriche.
È troppo chiedere le sigle finali di molti tuoi video? Se anche sono opere nuove e originali, pagando, dovrebbe essere rese disponibili. Sono veramente stupende.
purtroppo che ci piaccia o no il futuro potrebbe essere quello descritto da dallara, non ci resta che sperare in nuove auto che ci facciano sognare tanto quanto quelle d'epoca. L'importante è non dimenticare mai il piacere di guida , e chissà magari in futuro ci saranno auto che consumano poco piacevoli da guidare, diamo tempo al tempo...
Alessandro Gallus Dallara è un vero appassionato di macchine e di innovazione, tanto da essersi buttato nel mondo delle competizioni . Agli agnelli interessa solo fare soldi.
Il problema delle auto elettriche é che inquinano a monte e non a valle bisognerebbe confrontare il vero rendimento delle auto a combustibile interna rispetto al rendimento dell' elettrico (rendimento delle centrali elettriche, linea distribuzione e rendimento motore elettrico). un grandissimo Dallara persona eccezionale.
Tutti si stanno preoccupando del dopodomani ? Correggetemi se sbaglio, la moda di quei barconi pesanti anti aereo dinamici denominati SUV l'anno lanciata gli stessi che si dovrebbero preoccupare, andiamo bene, continuano a colpire la mobilità privata sulla questione inquinamento, quando ad essa corrisponde solo una minima parte della responsabilità, le normative EURO varie dovrebbero essere una soluzione ? Boh io non ci vedo molto chiaro, come ogni volta che sento parlare di inquinamento, tante belle parole e pochi fatti, il quattrino viene prima degli orsi polari e qualche pezzo di ghiaccio.
@@alcoholicasual Letto adesso, avrei scritto le stesse cose se solo ne avessi avuto voglia, sapendo che tanto la gente non usa il cervello e ascolta Greta.
Magari le fanno perché un domani tutti quelli che si son comprati ste cariole appesantite dovranno comprare per forza altre nuove macchine elettriche per non incorrere in sorte di superbolli o qualcosa del genere. Easy win
Quasi non credo ai miei occhi e alle mie orecchie, c'è un anziano che parla e ragiona in modo più giovane dei giovani, è più pronto lui ad accogliere ed accettare il futuro della maggior parte di chi ha meno della metà dei suoi anni! É invidiabile.
NVC 12 infatti, però lui, come me tra un pò cinquantenne, come la maggior parte di queste generazioni, abbiamo approfittato, vissuto, e oggi chiediamo ai giovani, ventenni, trentenni, di non fare, non sprecare, non approfitare, non divertirsi. purtroppo li capisco e capisco anche la loro frustrazione nel vedersi, come dice Sig. Dallara, un futuro diverso e magari impoverito delle libertà e anche, bisogna dirlo, del nostro menefreghismo. (scusa se scrivo male, sono di madrelingua francese)
@@fiors73 Bah il ventenne appassionato di motori, nato con le auto elettriche o ibride, vorrà l'elettrico o l'ibrido sportiva, non vedo davvero tutta questa limitazione di libertà, semmai l'incapacità da parte della nostra generazione 35-55 di comprendere che i tempi cambiano. Per chi si può permettere un'auto sportiva, se proprio lo desidera a combustione dura e pura, quando queste saranno tutte ibride ed in un futuro remoto elettriche, si prenderà un'auto storica a combustione magari cambio manuale 5 marce e nessun controllo di trazione, se preferisce provare la guida di altri tempi. Non vedo davvero tutte queste limitazioni, che sono in realtà, come è sempre stato in tutte le epoche, più legate alla disponibilità economica dei singoli. Quando ero giovane ho avuto la fortuna di potermi comprare prima una Y10 1.3 GT e poi una Clio 1.8 RSI, ma mica tutti i miei coetanei, pure appassionati come me, potevano farlo. La "libertà" te la limita il conto in banca: se non hai i soldi, o li hanno i tuoi genitori, per comprarti il bel giocattolino che vorresti o meno; anche quando avevo 18-23 anni, potevi sognare la sportiva che volevi, ma poi, se non avevi i soldi giravi su una Panda 45 del nonno..
Pensate come siamo stati fortunati a vivere l era dei pistoni, quante emozioni e quante vibrazioni, un mondo che coinvolge tutti i sensi. Bello il racconto metaforico della stufa a legna Dell Ing. Dallara, li dovremmo fermarci tutti a riflettere.
Davide,ottimo video. Un'argomento davvero Top. Avrei gradito una discussione un pò più lunga e corposa, magari con qualche innovazione. I motori a combustione per la mobilità quotidiana stanno tramontando, come è stato con i cavalli. La mobilità sta cambiando avremo sempre più auto intelligenti e autonome ma come ha ben detto l' ingegnere Dallara oggi le auto Elettriche non servono a nulla o quasi sul fattore ambiente perchè l'inquinamento è ovviamente maggiore. Personalmente penso che a meno che non ci sia una rivoluzione sulla tecnologia delle batterie anche loro hanno una vita breve. A mio parere la strada da percorrere è quella dell' idrogeno e le auto a fuel-cell, Già immagino le auto Turbo Idrogeno :).
Bravissimo Davide, oltre che le navi da crociera bisogna anche guardare al trasporto merci su ruota o mezzi di trasporto in generale, autotreni, autobus, aerei, ecc. A quanto un autotreno, un aereo o nave da crociera totalmente elettrico?
Il futuro del Trasporto Motorizzato dovrebbe essere così: Ecologico e senza vietare niente, nulla, ecc. a nessuno! Come fare? Semplice! Il problema non sta nel Motore utilizzato in un Veicolo, il problema sta sul Carburante, Energia Elettrica, Combustibile, ecc. con cui viene alimentato! In studio e già disponibili anche se in piccole dosi ci sono già Carburanti e Combustibili ecologici come ad esempio il Carburante sintetico, neutrale dal punto di vista della CO2 e con gli altri inquinanti molto bassi se non assenti pure loro; i Veicoli di oggi anche la vostra Macchina, Scooter, Moto, Furgone, ecc. possono già funzionare con questi Carburanti e/o Combustibili senza alcuna modifica al Motore, all’impianto di alimentazione, ecc., per altro questi Carburanti sono molto puliti non solo dal punto di vista dell’inquinamento: infatti non creano “sporco” o non molto all’interno del Motore! Stessa cosa per l’energia elettrica dei Veicoli Elettrici essi possono funzionare benissimo con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili! A parte questo globalmente i Trasporti incidono per il 14% sull’inquinamento atmosferico, meno di produzione di energia elettrica, settore industriale e alimentare; in Europa stando a Greenpeace siamo al 9%, secondo i professionisti del Settore al 7%! Alla luce di questo il Motore a Combustione Interna non deve scomparire, non è lui il problema come scrivevo prima, si deve solamente cambiare metodo di produzione del Carburante e/o Combustibile, rendendolo ecologico il più possibile! In futuro dovrebbe continuare ad esistere sia il Motore a Combustione Interna, così come il Motore Elettrico, la mobilità elettrica deve diventare un’alternativa non un obbligo e viceversa!
Davide, come te e ,ormai,pochi altri,non "posso" accettare "auto"(non mezzi)solo elettrici, senza il sound 'vero'....ok al limite il "recupero energie" ...è una questione di "senso della vita"!!!!!.....terrei poi il FOCUS su l'inquinamento e la difficoltà nel produrre batterie e elettricità...al momento grandissimi danni delle aziende che distruggono l'ambiente per fare batterie....cari saluti
Perchè chi sta in alto non teme l'assalto, valeva per i castelli medievali e a quanto pare vale anche in tangenziale...😒😮💨Concordo in pieno con te, e Dallara lo dice chiaro, macchine più piccole e leggere, giusto per cominciare.
questo è il video più importante di youtube per chi vuole capire qualcosa della transizione benzina - elettrico. il valore culturare ed educativo di questo video - cioè del contributo di Dallara è incommensurabile per capire il fenomeno e ciò va al di là dei gusti personali di noi petroliferi (fermo restando, mi pare ovvio altrimenti non sarei qui, che anche io AMO il motore a combustione interna, mi fa godere, ci dormirei assieme e pure con il diesel e odio l'elettrico anche per ragioni geopolitiche: ci farebbe comprare altra roba dai cinesi e io non voglio aiutare l'economia di quella dittatura disumana)!
Limitandomi al problema automobili, perché l'ecosostenibilita del pianeta è ancora più complesso, direi che costruttori, politici e utenti, l'unica cosa che li unisce è la confusione
7:40 immenso anche nel dare lezioni di vita.. Una similitudine studiata ad hoc per descrivere il divario economico tra i nostri tempi e quelli di tanti anni fá
Ciao Davide, ti rispondo nel punto dove hai citato l'esempio della nave da crociera: seppur è vero ciò che dici già da anni anche nel campo marittimo, così come di recente, si stanno attuando misure sempre più stringenti per diminuire le emissioni, tra le prime ossido di zolfo e ossido di azoto e particolato... Per altre informazioni più dettagliate controllare la convenzione internazionale MARPOL. Purtroppo (ma anche per fortuna, per noi appassionati di motori endotermici) determinati cambiamenti così radicali, richiedono tempo.
Ragionamento dell'ingegnere che fila ma per me è, e sarà sempre, a vantaggio dei più ricchi. Quando parlava del costo della benzina che sarà 4 volte superiore ad ora (e sarà così) è osceno. Perchè chi è ricco continuerà ad inquinare e usare le auto sportive come e quando vuole, chi è povero invece (proprio come ora) è costretto a soccombere comprando elettrico e sicuramente a cifre "troppo alte". Dovendo rinunciare così alla propria passione per questi motori (motivo per cui finchè si può, qualche soddisfazione coi motori termici me la tolgo).
Le auto sportive sono sempre state e lo saranno sempre ad appannaggio dei benestanti non dico ricchi, ma almeno di chi grossi problemi economici non li ha, anche una vecchia Alfa 33 1.7 o Clio 1.8 16v mica sono alla portata di tutti, per non parlare di un'odierna 208 GTI
Purtroppo c'è gente che ragiona solo per bianco o nero per destra o sinistra, non riesce ad avere una visione di mezzo. Una mobilità cittadina full elettrica composta da piccola city car per il privato e mezzi pubblici elettrici, è una visione del futuro condivisibile. Città più silenziose e pulite viabilità più agile, a patto che come dice l'ingegnere Dallara l'energia elettrica prodotta sia pulita a sua volta altrimenti siamo punto e a capo. Ma allo stesso tempo si potrebbero continuare a fare auto sportive da quelle più piccole e accessibili ai più fino ad arrivare alle supercar con motori termici a benzina con normative un po' meno stringenti perché comunque non faranno mai chissà quali volumi di vendita. E per finire, non costringere il Motorsport a seguire una determinata visione, si vuole fare una categoria elettrica? Che la si faccia ma, il Motorsport è prima cosa passione e gli appassionati vogliono il rumore, l'odore che solo i motori a benzina possono dare!
Rispetto e stima enorme per Dallara, ci mancherebbe altro, ma sul vivere in maniera più sobria sbaglia alla grande. Certo, potremmo vivere più sobriamente, ma il progresso che porta la gente a vivere in maniera più agevole è inarrestabile, e la storia lo insegna chiaramente. A meno di cause di forza maggiore non torneremo mai a vivere come 50 anni fa con le braci per scaldare le coperte d'inverno (chiaramente era una provocazione, ma il senso è che la vera evoluzione tecnologica che tutti possano adottare si avvera solo quando tutti possono vivere in maniera più agiata)
Ing. Dallara veramente poliedrico, uomo con quella gioia da bambino sognatore. Se non ci abituiamo a rispettare l'ambiente in tutti i suoi aspetti, pure sulle piccole cose quotidiane. Per le navi da crociera personalmente le trovo inutili, inquinanti, pericolose. Non voglio neanche pensare all'inquinamento che creano.
Interessante osservazione del dott. Dallara ed è ciò che penso anche io sulle auto elettriche e sull'aerodinamica del veicolo. Aggiungerei anche che ci serve una nuova tecnologia per produrre le batterie, l'attuale tecnologia a litio non è sufficiente ed è troppo inquinante.
Io credo che la rivoluzione energetica di cui il Signor Dallara parla, avrà luogo solo quando avremo la tecnologia per la fusione nucleare, cosa che si sta portando avanti. Solo in quel momento ci renderemo conto di aver addossato la maggior parte delle colpe per l’inquinamento ai trasporti quando ci sono altri settori in cui non si è fatto molto per rinnovare e o diminuire l’impatto ambientale (parlo soprattutto del primario e della grande industria).
Grande stima per Dallara, ha le sue idee e le rispetto con grande piacere ma un mezzo elettrico nelle competizioni o come auto privata non riesco ad accettarla, così si scende nell'anonimato
cmq il coronavirus è stato utile : ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che le auto incidono per un 2 massimo 3% sull'inquinamento.... Tutto il resto è riscaldamento e fabbriche .
@@riccardopolacchi Sì, ma comunque affermavano dati superiori a ciò che viene dimostrato in questi giorni, dicevano che erano intorno al 20%, invece si sta sotto il 10%... Pochi numeri, ma di grandissimo valore.
Da cosa lo capisci che incidono solo per il 3%? Ci sono persone che si ammalano nelle città a causa delle emissioni dei veicoli Diesel obsoleti. Questo non lo può negare nessuno. La Regione Emilia Romagna dichiara emissione del 34% del totale del particolato, proveniente dai trasporti, che a me sembra parecchio. Il resto è difficilmente riducibile, anche se come dice l'Ing. più sobrietà nella climatizzazione forse ci farebbe inquinare decisamente meno. Ma i veicoli sono molto responsabili delle emissioni di PM10.
Questi dati non mi sembrano corretti , non è che la fonte è il bla bla bla di Internet dove ognuno tira l'acqua a proprio mulino , visto che poi tutto l'auto c'è l'hanno . A fare uno più uno si fa presto . Senza nemmeno l'uso di centraline tutti , inteso per quelli coerenti ed imparziali hanno notato una gran differenza . Ma poi basta appendere un lenzuolo sulla ringhiera del balcone ora rispetto a prima .
Ciao Davide, ma perché nessuno parla di biometano almeno come alternativa transitoria? Basterebbe rafforzare la rete distributiva, impiantare qualche impianto di produzione come ha fatto Audi, ed avremmo un parco auto pulito, affidabile e riparabile da qualsiasi meccanico perché il metano sono 30 anni che esiste. Si potrebbe adeguare il vecchio parco auto con gli impianti aftermarket. Anche Marchionne aveva paventato questa ipotesi alternativa ma poi anche Fiat sta procedendo all elettrificazione. Sarebbe bello andare in giro con la EB110 a metano... 😉
Grande intervista! E per rispondere a Davide: le case vanno verso l'etettrico puro anziche' l'ibrido, perche' l'etettrico costa meno implementarlo e garantisce maggiori $$$
Più fresco e aperto all'innovazione di tanti ventenni. Immenso.
sentivo tutti quelli del "è impossibile!non si può fare" piangere per la loro tristezza interiore.
Per favore, non cadiamo nella generalizzazione. I cretini ci sono a tutte le età, e anzi la maggior parte di essi è ben più in là con gli anni. Io ho venti anni. Studio ingegneria energetica, e ho degli eccellenti professori che hanno anche collaborato con persone del calibro di Dallara e che portano avanti le sue stesse idee. Non serve ne esperienza né umiltà per capire cosa si dovrebbe fare, servono logica e buonsenso. Faccio parte di questa generazione, ma non me ne vergogno per niente. Siamo una generazione che è andata in piazza a protestare per il clima. Siamo una generazione che è disposta a fare un passo indietro per il beneficio collettivo, se ce n'è bisogno, cosa che NESSUNA generazione è stata disposta a fare fino ad oggi, se tralasciamo i pochi illuminati come Dallara. Siamo una generazione con idee, progetti per un futuro più sostenibile. Siamo una generazione VISCERALMENTE APPASSIONATA del motorsport, ma apertissima verso l'innovazione, che è poi l'anima dello stesso. Siamo, ahimè, una generazione senza potere politico, per ora: il problema grosso non siamo certo noi. Il problema sono tutti quelli che parlano ancora di rumore, che ridono delle auto elettriche, che tirano fuori dati insensati e falsi pur di autoconvincersi di capirne molto più degli altri. Il problema sono i mancati investimenti in rinnovabili, le grandi organizzazioni petrolifere che non vengono sanzionate, e soprattutto l'assenza di INFORMAZIONE che giustifichi in modo logico il perché è necessario questo cambiamento. Il problema non sono i ventenni.
@@francesco5254 hai fatto tutto sto pippone, una sorta di apologia del ventenne di oggi, senza neanche capire il senso delle due righe che ho scritto. Non devi scattare come una molla quando ti senti toccato. Voleva solo essere un complimento verso il signor Dallara il mio, attraverso una sorta di iperbole. Dimostra, insomma, l'apertura mentale tipica delle persone molto giovani. Lungi da me pensare che i ventenni sono vecchi tromboni e gli anziani tutti smart come Dallara. Ovviamente.
Ciao.
@@acitre il "tanti ventenni" era un po' ambiguo. Mi spiace averlo interpretato nel modo sbagliato, scusa per il messaggione haha
@@francesco5254 beh, non dirmi che non hai mai trovato un tuo coetaneo che ragiona come tuo nonno, non ci credo! :D
E incredibile come riesca a inquadrare, mettendo a fuoco e anticipando il futuro, descrivendolo con l'entusiasmo di un bambino da adulto. Genio.
Pensavo proprio questo... Sarà una caratteristica delle grandi menti!
il nostro futuro sarà migliore se sarà sviluppato da persone straordinarie come l'Ing. Dallara
SI ok tutto giusto ma come fai a dire che le moto per fare il giro della domenica o le auto da corsa costituiscano un inquinamento che in percentuale ha senso contenere? cazzo ma le industrie, gli aerei, le navi, le centrali elettriche ecc ecc e tutta la mobilita urbana tipo scooter o city car saranno il 99% ! quel genere di mezzi come le moto o le auto sportive li dovresti omologare con meno restrizioni e basta, che senso ha ridurre le emissioni di un settore che è minuscolo? lo affossi e basta e i risultati non si vedono a livello ecologico...fai morire un settore e basta
@@michelepapagna6693 Se metti delle scappatoie poi verranno omologate, soprattutto in Italia, come auto sportive delle utilitarie che di sportivo non hanno nulla, solo per risparmiare sui costi di produzione: me la vedo già la Panda o la Polo 1.0 90 CV GT euro 3, i controlli ed i criteri, se ci saranno esenzioni in futuro devono essere ferrei... Questa cosa sarà possibile solo in un futuro, nemmeno troppo remoto, perché tempo 2-3 anni a listino le auto saranno quasi tutte ibride, dove l'ibrido sarà la motorizzazione standard in giro, allora con certe caratteristiche e per evitare "furbate", metterei pure un limite di costo, ad esempio auto nuove sopra i 30.000 euro nuove o con certe caratteristiche tecniche di rapporto peso/potenza e prestazioni per cui non ci sono dubbi che siano auto-moto di nicchia
2:23 *ELETTRICA*
2:25 *MAGARI ANCHE AUTONOMA*
Cironi che sta per mettersi a piangere😂
@danilo melillo vero😂😂😂
Capisco la soffeerenza per le supercar e le auto da corsa, ma per quelle di tutti i giorni siamo sicuri che un 1.2 con più filtri nello scarico che cilindri sia più divertente da guidare di un motore elettrico con coppia massima a zero giri?
@danilo melillo vero
@danilo melillo calmacalmacalma. Attenzione a semplificare le cose: non "si è capito", diciamo che alcune testate giornalistiche hanno pensato di averlo capito. Cercherò di spiegarti perché si sbagliano. Innanzitutto parlare di "inquinamento" significa parlare di livelli di NOX e livelli di polveri sottili. I livelli di NOX sono calati drasticamente, basta guardare sul sito dell'ARPA. I livelli di pm10 e 2.5 sono invece oscillati, raggiungendo livelli molto bassi in alcune giornate ma risalendo in altre. Perché? Per via delle condizioni metereologiche. Queste particelle si depositano dappertutto, quindi fino a che non arriva un vento che le solleva e le spazza via nella direzione giusta (la pianura padana è circondata da barriere, è difficile imboccare la direzione giusta) le particelle restano in circolo. Se per due anni di fila non circolassero auto si potrebbero gradualmente vedere risultati molto significativi. Attenti a chi fa finta di fare informazione ma ha una sua tesi personale infondata già in tasca.
@@francesco5254 sono aumentati a causa dei riscaldamenti domestici, il vento è secondario. la pianura padana è super popolata e chiusa, per questo è una zona con inquinamento molto alto costantemente. lo ha detto l'arpa. poi comunque è un dato di fatti che i mezzi di trasporto a livello globale inquinano circa il 20%, quindi poca cosa rispetto al totale. detto questo da amante dei motori e delle corse, io voglio un mondo pulito, amo la natura e mi da fastidio come stiamo distruggendo il pianeta, si vede dalle piccole cose, quando vado in montagna sulle alpi o al mare al sud. quindi sono strafavorevole al progresso, sia in questo settore che in tutti gli altri. basta con sta lagna dei motori elettrici, anche a me fanno cagare, e non sai quante altre cose mi fanno cagare piu di questa, ma preferisco un mondo sostenibile, sarebbe utile a tutti anche se molti non lo vogliono capire
Dallara: dobbiamo fare auto più piccole e leggere
Bmw:facciamo la x8
Se ce stanno li scemi che le comprano...
Ho pensato la medesima cosa!
@@alcoholicasual ce stanno, ce stanno
Anche, ma non basta...
E (quasi) tutti i costruttori fanno auto sempre più grandi e tendenzialmente pesanti...
I just discovered this channel and have been amazed by all the interviews with various famous Italian living automotive engineering legends. Kudos to Elias Pozzani for such a tremendously accurate translation job, especially for faithfully keeping the correct technical parlance of the points that the engineers are trying to get across. These interviews, in their full, uncut copies, should be preserved for historical reference. Thank you Davide and Co. for providing us with such an invaluable view through the windows of these great Italian engineering minds.
le immagini sotto del museo Dallara... ci sono stato l'anno scorso.. da brividi
Ed ho anche avuto modo di conoscere e bere un caffè con l'ingegnere in persona sull'autodromo di Varano lì vicino.. Una persona incredibile, umile, pronta ad ascoltare quello che avevi da dirgli.. Io ero solo un semplice aspirante ingegnere che quel giorno lì correva con il suo team di Formula SAE.. Certe emozioni non si possono descrivere
Partecipo anch'io, ogni anno alla Formula Sae, come appassionato e vedere l' Ing. Dallara girare per i gazebo dei concorrenti, con una curiosità e una passione, INCREDIBILE !!!!!!!!.
@@giovannitombolato7027 grande! ci becchiamo in pista allora ;)
@@salvatoremaiorano4841 Appena passa qst emergenza, sono in pista fisso. A presto !
Vedo un innovatore e un conservatore.....e l'innovatore non è il più giovane,ahahah. L'ingegner Dallara ha sempre guardato al futuro,un mito
Starei ad ascoltare le parole del Sig. Dallara per ore, fantastiche queste interviste!
ma sinceramente, come si fa a mettere il dislike? si tratta semplicemente di un fuoriclasse ultra ottantenne che ti racconta come sarà il futuro con la curiosità e l entusiasmo di un bambino.
Che contributi...sapere di avere questi personaggi in Italia ti rende veramente,ma per davvero, orgoglioso di essere Italiano
La lungimiranza di Dallara, nonostante la sua età, non è nemmeno confrontabile col pensiero condiviso dalla maggioranza della mediocrità italiana. La chiusura al progresso è uno dei sinonimi più grandi di ignoranza, lo dice anche l’ing. D’Agostino: “l’adesione eccessiva alla tradizione e alla passione porta all’errore”.
Bisogna comunque essere fiduciosi in nuovi sapori e sensazioni che, anche se differenti dai motori a combustione, ci faranno rimpiangere l’elettrico quando, in un futuro prossimo, verrà sostituito da nuove tecnologie...
Passione e progresso tecnologico non è che vadano spesso a braccetto, anzi. Pensiamo alle cose più belle, che ci danno più gioia. Esempio personale: a parte il cibo e il sesso che sono pulsioni, i motori a scoppio, il calcio e il cinema sono stati inventati il secolo scorso. :)
@@alcoholicasual è che la gente ragiona solo per bianco o nero per destra o sinistra, non riesce ad avere una visione di mezzo.
Una mobilità cittadina full elettrica composta da piccola city car per il privato e mezzi pubblici è una visione del futuro condivisibile. Città più silenziose e pulite viabilità più agile, a patto che come dice l'ingegnere Dallara l'energia elettrica prodotta sia pulita a sua volta altrimenti siamo punto e a capo.
Ma allo stesso tempo si potrebbero continuare a fare auto sportive da quelle più piccole e accessibili ai più fino ad arrivare alle supercar con motori termici a benzina con normative un po' meno stringenti perché comunque non faranno mai chissà quali volumi di vendita.
E per finire, non costringere il Motorsport a seguire una determinata visione, si vuole fare una categoria elettrica? Che la si faccia ma, il Motorsport è prima cosa passione e gli appassionati vogliono il rumore, l'odore che solo i motori a benzina possono dare!
Tanto finché avranno mercato i motori a combustione non spariranno, è un peincipio economico di base, come dice Dallara esisteranno sempre i motociclisti o automobilisti sportivi che vogliono farsi un giro nel Week end... un conto è il mezzo di trasporto , un conto il mezzo per divertirsi
bello ascoltare persone del genere, non i soliti buffoni mediocri che spopolano ovunque
La lungimiranza è dovuto al fatto che vi investi dei soldi sul tuo lavoro .
E quindi non ti basi su dati di chi si spaccia professore da tastiera sul web , ma su dati oggettivi e reali , perciò se anche non ti piacciono , li devi accettare ed affrontare , diversamente chiudi baracca in un attimo.
Idem se ti basi su un popolo di retrogradi che si lamentano sempre di tutto , poi quando gli si propone un cambiamento imbragano il fucile e sparano a zero .
Tradotto diventano leoni da tastiera e sparano su tutto ciò che può destabilizzare il loro attuale malessere di cui tanto si lamentano ad ogni respiro .
Passione e visione assieme, ha colto il futuro, cioè l'auto come mezzo di piacere, per la passione, non di trasporto o di massa. Un pò come le moto. Video che confermano, se ci fossero dubbi, la grandezza di Dallara.
Questo video potrebbe intitolarsi anche: Le mille e una facce si disapprovazione di Davide Cironi
È?
Abbastanza fastidioso il modo in cui lo guardava. Spero di averlo interpretato male.
Davide è un appassionato, ma vive in una passato dell'auto che non tornerà, il futuro prossimo è ibrido, certe tipologie di auto rimarranno solo come auto storiche o magari di nicchia, avranno senso per un ristretto gruppo di appassionati, ma il futuro è quello indicato dall'Ingegner Dallara, di cui approvo l'idea di pensare a 360° la mobilità elettrica che non è solo avere una batteria, ma come ci metti l'energia in quella batteria..
qualcuno tolga la grappa a Rick 01
Io soffro di asma e, quando passano macchine vecchie o scooter 2 tempi, tossisco un'ora... Belle le macchine di una volta, ma bisogna guardare avanti
Sono così poche le macchine da corsa che se nelle competizioni ci fanno godere come una volta non muore nessuno...
le competizioni servono anche a portare innovazione, se vuoi godere come una volta puoi sempre guardare i campionati minori
Nessuna casa parteciperà a gare di auto a motore termico se poi commercia solo auto elettriche. Che senso ha sviluppare motori termici per la F1 se poi commerci auto elettriche?
@@francesconativo8562 vero, un tempo con le vendite di auto si finanziavano le corse!
Ho sempre detto.. chissenefrega delle case automobilistiche. Prendiamo gli schemi delle auto di f1 del X anno (per me del '90), anche monomarca per quanto mi riguarda, così tutti hanno le stesse possibilità e ogni team (privato) si fa carico di costruirsi i pezzi. Mettiamoci i piloti di oggi e vediamo chi è il migliore. Come costo è una frazione di quello che pagano oggi, non dovendoci essere sviluppo né quintali di tecnici ecc.. Creaci l'interesse mediatico che ha la f1 e vediamo se la gente non lo vede. Alla gente non frega niente che le macchine siano al top tecnologico. Alla gente interessa solo vedere spettacolo e combattimenti fra i piloti
@@francesconativo8562 ok in parte è vero, però le gare vengono fatte anche per alzare la nomea del marchio, Ferrari è Ferrari anche e soprattutto perché è sempre stata in F1
Per fortuna che c'è un canale comeil tuo Davide!!! Le tue interviste sono delle perle rare , impossibile sperare di vedere la storia del Motorsport italiano raccontata dai suoi protagonisti.
Ingegnere scusami, ma il problema non è certo il centauro che si fa un giro la domenica mattina, bensì i paesi come cina,India,ecc ecc che hanno fabbriche che a norma hanno solo i cancelli per entrare!
È tutto vero ma non deve essere una scusa per non migliorare. È lo stesso discorso delle navi da crociera: verissimo che sono super inquinanti, verissimo che io non ci andrei mai e poi mai; ma hanno un mercato e danno lavoro ad un botto di gente, quindi ben vengano ma anche loro con le dovute tecnologie per rispettare l'ambiente (nucleare come le navi da guerra? Idrogeno?) i progettisti vedranno come evolvere la cosa
@@elxuzzzz I progettisti e gli ingegneri evolvono una macchinario o un sistema se c'è un imput a farlo.
Perchè per i sistemi di riscaldamento non c'è la stessa sensibilità che si ha ora nei trasporti?
@@alcoholicasual C'è stata la sensibilità, quello che è mancata è l'obbligatorietà, per paure politiche, mi spiego sono decenni che esistono le caldaie a metano, ora ad induzione, ma non ci sono mai state leggi che hanno bandito le vecchie caldaie a gasolio nelle grandi città, per paura di perdere voti e consenso. Tu con l'euro 1 giustamente, a Parma dove vivo non puoi girare in molte zone, ma con la caldaia centralizzata a gasolio o olio combustibile del 1972 nelle stesse zone le puoi purtroppo utilizzare ancora scaldarti l'inverno..
@@delsifr Si infatti, intendevo la sensibilità soprattutto politica. Si parla ancora troppo poco di efficientamento energetico delle abitazioni.
Non sta dicendo questo, lui sta solo specificando che in futuro probabilmente il prezzo dell'inquinamento che si produce si dovrà pagare, così come anche le navi da crociera ecc. dovranno pagare il prezzo dell'inquinamento che produrranno
Dallara è una persona illuminata, merita tutta la nostra stima ed anche di più...
Questa è l'intervista piú interessante e illuminata che abbia visto recentemente. Davvero
L'industria automobilistica è al collasso, per numerosi fattori tra cui la crisi economica (già pre covid) e per i costi di produzione che non si sono abbassati come speravano. Vuoi anche perchè molte persone hanno capito che tra una macchina nuova di concessionario e una di 10 anni fa non c'è nessun beneficio in termini di consumi, miglioramenti di qualità costruttiva e meccanica.
Quindi ora i costruttori stanno spingendo governi e privati al ricambio del parco auto circolante, puntando il dito contro l'inquinamento (giusto) e fiutando l'affare dell'ibrido e dell'elettrico.
Ora vorrei farvi una domanda a voi amici: quanto impatta, in termini ambientali e di spreco di risorse economiche, costruire una nuova autovettura da zero (acciai, leghe di alluminio, plastiche, gomme, vetri, batterie, vernici, etc..) e poi recuperare o smaltire quella usata?
Non dico assolutamente di diventare come Cuba, ma secondo me dovremmo rivedere il concetto di "crescita" e di benessere economico aggiungendo la variabile "rispetto", non solo per l'ambiente ma anche per la collettività.
Dobbiamo rivedere le nostre abitudini nelle città, e promuovere l'uso della bicicletta e dei mezzi pubblici.
Lasciamo circolare liberamente le automobili nelle piccole realtà, in paesi e province, per i piccoli e medi spostamenti e senza gli inutili blocchi alla circolazione. Lasciamo le auto agli appassionati, che muovono anche un grande - indotto locale - tra ricambi, artigiani specializzati e meccanici. Lasciamo le automobili al - divertimento e al turismo - e quindi alla felicità.
Dissociamo l'automobile dai concetti di status symbol e di semplice mezzo di trasporto.
Siamo noi gli artefici del nostro futuro, più di quanto crediamo.
Marco, un appassionato dell'odore di benzina.
io credo che le auto, i produttori ed i consumatori, dovrebbero tornare alla filosofia di qualche decina di anni fa: l'auto è un bene durevole che dovrebbe essere riparabile, sicuro ed adatto allo scopo. Lo sfrenato consumismo, l'economia che prevede solo un percorso a senso unico "produzione > uso > smaltimento" sempre più rapido è il vero male. A vantaggio esclusivamente di coloro che hanno ingenti risorse per "comandare" la produzione dei beni.
Gli appassionati sono una nicchia che come tale rimarrà, le auto in futuro prossimo saranno ibride, remoto elettriche con sempre maggiore attenzione ed in questo ci sono stati enormi ritardi alla sicurezza, l'ACC - la frenata automatica era disponibile dal 2010 e sarà obbligatorio colpevolmente solo nel 2023, come è stato per l'ABS. Colpa dei governi degli stati a non aver spinto verso questo. Le auto per appassionati rimarranno sempre, come auto di nicchia o storiche, non dimenticandoci che siamo una nicchia e poi un'ulteriore nicchia chi da appassionato diventa utilizzatore, perché certe auto, da acquisto ed ancora più gestione hanno dei costi che non tutti possono permettersi, anche auto "umane" non è che tutti gli appassionati possono girare ne cito una a caso in Ford Fiesta ST da 200 CV..
@@marcocartalli7503 Intendevo inutili blocchi e limitazioni alla circolazione nel contesto non urbano, in piccoli centri, in province e paesi. Dove per esempio mio nonno è libero di bruciare tutto il pellet che vuole con la sua stufa, ma sarà costretto a rottamare la sua panda 1000 fire euro 1 perchè inquinante, magari con soli 2000 km all'anno. Non è benaltrismo, è prendere visione e consapevolezza dei problemi reali e saperli affrontare nel modo migliore da parte dei privati e della politica.
Bravo!! Mi han rotto i maroni con sta storia dell inquinamento.. la mia macchina ha 30 anni e 160 mila chilometri. Che cosa avrei inquinato?? Se la demolisco inquino di più a smaltirla che tutta la benzina che ha bruciato nella sua vita. Io non ci sto
Intervista fantastica. Sentir parlare una persona di una certa età e di così grande spessore sul futuro dell' auto e osservare una tale chiarezza di vedute, senza il minimo sguardo languido al passato è veramente incredibile. Grande ingegnere
Potrei sentirlo parlare per ore senza stancarmi mai!
Ho avuto modo di fare due chiacchiere con l'Ing. a luglio 2019, proprio nel circuito di Varano, durante l'evento Formula SAE Italy nel quale partecipavo come ingegnere.
Ha avuto la pazienza e l'umiltà di ascoltare me e altri ragazzi di squadra, di dare consigli e di commentare il nostro lavoro. Consigli, e soprattutto emozioni, che porteremo sempre con noi
Come sempre, video super interessanti e preziosi. Ma io ho un altro quesito da porre: come adatteremo le nostre (già disastrose) strade per il passaggio dei cavi che portano l'energia alle varie colonnine e punti di ricarica? E soprattutto, i tempi di ricarica? Ora in 3 minuti (tempo di fare benzina) si hanno, in media, 600/700 km di autonomia. Con un'auto elettrica, al giorno d'oggi, questo non è possibile. Inoltre, se un attuale distributore, garantisce 6 posti auto, come risolveremmo il problema di sole 6 auto che si ricaricano per almeno 20 minuti? Ci sarebbero file infinite. La provocazione di Davide alla fine la reputo corretta, quella sulle navi da crociera. Sono gesti di ostentazione insensata, oltre che inutile, un viaggio triste intrappolati su una barca. Lì si inquina, lì si fa del male all'ambiente, eppure nessuno le tocca. Dallara ha ragione nel dire che quando era ragazzino viveva con molto meno e fa bene a dirlo. È giusto che oggi si sappia, non serve tenere i riscaldamenti 24h su 24h. Forse l'auto è ciò che c'è di più facile da attaccare..
Stanno studiando tecnologie per ricaricare più velocemente possibile senza intaccare lo stato di salute della batteria, ma in linea di massima bisogna darci dei gran KW/h su ogni colonnina. È probabile e forse anche auspicabile, che arrivino ad una standardizzazione sia dei caricatori che anche delle geometrie delle batterie, in modo da poterle cambiare al distributore in pochi minuti, e che siano intercambiabili tra diversi marchi auto. Il resto lo faranno con la ricarica wireless sotto asfalto nei parcheggi.
@@federicoselmo2187 Dici? Non sarebbe un problema lo smaltimento dopo? Più che altro così frequente.. Credo/spero che la durata delle batterie sia il più lunga possibile, nel caso
@@elxuzzzz Può essere, di certo ha dei costi e non è ad "emissione zero" come vorranno far credere una scelta simile. Vedremo, per ora credo sia difficile aspettarsi qualcosa.
@@francescopandini chiaramente non può essere ad emissione zero, come ogni cosa. Dipende se sul lungo periodo si ripaga in termini di CO2. Anche i distributori di benzina hanno un costo, vedi le cisterne sotterrate, tutta la sicurezza essendo combustibile e non da meno il trasporto su gomma (e nave per il greggio). Su rame hai forse meno manutenzione e più sicurezza visto come sistema.
questa non è un intervista , è una lezione di vita . Bravi tutti e due ..... Grazie
Una delle analisi piu spietatamente lucide mai sentite a proposito dei consumi sostenibili. Grazie ingegnere,x le auto che realizza ed i concetti chiarissimi 13:23
Le tue espressioni alle risposte di Dallara erano l'unica cosa che mi ha fatto sorridere. Dallara è sicuramente un genio ed uno che ama il proprio lavoro, ma è sempre più ingegnere che appassionato...e le risposte che da non possono piacere al vero appassionato. Come dimostrato dalla situazione attuale le auto incidono quasi zero sull inquinamento ambientale. Risolvendo il restante 99% del problema non ci sarebbe bisogno di eliminare le auto a benzina. Mah...sinceramente spero che quando arriveranno i tempi dove le auto saranno tutte elettriche o ibride io sia già sottoterra.
Che le auto incidano per l'1% è una fesseria, queste incideranno per il 20-30% a seconda dei paesi, minimo, con punte anche del 50% all'interno delle zone a maggior traffico delle grandi città, la realtà è che non esiste 1 fattore unico che elimini quello e l'ambiente torna perfetto, come ha ben spiegato l'ingegner Dallara, l'auto elettrica per essere davvero green deve avere anche energia elettrica green e rete di distribuzione, eliminato il problema auto, rimane quello aereo, riscaldamento, treno, anche li devi sempre produrre energia elettrica green, fabbriche, navi, camion e furgoncini. E' l'impatto ambientale a tutto tondo che va ripensato agendo su tutte le fonti di inquinamento e non fossilizzandosi su una sola. E' facile dire la domenica a pieni, meno politicamente sostenibile, mettete tutti il termostato a 18 °C, o dall'anno prossimo le caldaie a gasolio sono bandite come gli euro 0, ma entrambe le misure andrebbero messe in atto, senza benaltrismi.
Lungimiranza, lucidità e tanta passione per il suo mestiere. Complimenti Dallara.
Affrontare il problema dell’inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto, dovrebbe iniziare mettendo in discussione la globalizzazione. Quasi tutte le merci prodotte nei paesi dell’est vengono trasportate in Europa per mezzo dei camion. Io abito in Friuli e tutti i camion provenienti dall’est per raggiungere tutte le regioni d’Italia passano di qua: sono un’infinità: una doppia fila interminabile dalla mattina alla sera. E mi viene male se penso che quello che consuma uno solo di questi camion in due giorni, basterebbe a riscaldare la mia casa per un anno. Quindi mi chiedo, ma di cosa stiamo parlando? La globalizzazione ci ha impoveriti tutti, perché abbiamo meno lavoro e/o siamo pagati meno che in passato, ed in più stiamo compromettendo la salute del nostro pianeta
La "globalizzazione" non ci ha impoverito direttamente, la globalizzazione allo stato attuale sfrutta i paesi con basso costo del lavoro e ma al tempo stesso favorisce molto quelli in via di sviluppo. L'economie affermate (europa, america e giappone) sono in stagnazione o bassissima crescita del 2009. Il punto è: la visione del futuro è ancora globalizzazione? Dobbiamo rivedere qualcosa del sistema economico mondiale? Se si, come?
Forse il Coronavirus oggi ci sta dando una risposta, molte aziende hanno imparato che si può lavorare anche da casa, certamente con qualche disagio in più, ma in questo modo azzerando il pendolariato. Ora la domanda che resta è: possiamo ridurre i chilometri da far fare alle merci o vogliamo far pagare al pianeta il prezzo del suicidio? Io so solo che 50 anni fa questi problemi non esistevano, si andava a lavorare in bicicletta, si faceva la spesa in paese ed in ogni paese, anche piccolo, c’era ogni genere di negozio. Forse per andare avanti bisognerà un po’ a provare a ritornare indietro. Altrimenti, come ho scritto sopra, alla globalizzazione ci penserà il Coronavirus e gli animali, unici superstiti, potranno iniziare a popolare anche le città, come stiamo vedendo in questi giorni. Una cosa è certa, la natura si dimenticherà molto presto dell’uomo se non sarà abbastanza intelligente
@@paolopozzar9834 Il problema è anche quanti sono disposti a vivere come 50 anni fa, non ci sono disposti nemmeno gli emigranti dai paesi poveri, figurati chi è nato con tutti i lussi che ci possiamo permettere. Penso che il progresso non lo fermi: la globalizzazione ha arricchito moltissimi paesi, vallo a chiedere ad un cinese, ad un malese, vietnamita, angolano se stava meglio 30 anni fa o oggi, tanto per citare alcune centinaia di milioni di persone per cui la globalizzazione è stata positiva. Semmai dobbiamo metterci in testa una cosa l'Europa ha perso la sua centralità e non la riconquisterà più per secoli, sono processi storici che semplicemente vanno accettati, il centro futuro del mondo sarà l'Asia. Penso che vadano corretti certi aspetti distorti della globalizzazione, ma pensare di fare produzioni complesse in autarchia la vedo impossibile, magari non pretendere di avere i mandarini a giugno o andare a fare la spesa tutti i giorni a 30 km per annullare i benefici dei prezzi con i costi del trasporto è un discorso diverso da cui partire.
Ma perché non si prendono mai in considerazione gli impianti a metano/gpl che peraltro possono essere montati anche sulle auto più anziane? Non potrebbero essere un modo sostenibile per continuare a goderci il motore a scoppio senza costringere tutti all’elettrico?
Davide stai facendo dei video molto belli e super interessanti ... Ti seguo da anni, sei un grande ...
Che persona straordinaria , chi si occupa di energia , mobilità e automotive dovrebbe fare tesoro di ogni sua parola .
dovremo imparare a fare l'energia elettrica in altra maniera...
basterebbe questo a fare capire dov'è il problema
Dovremo solo cambiare le leggi della termodinamica....semplice.
@@chaos.complessita ma le leggi cosa hahahaha studio ingegneria energetica, posso senz'altro essere sicuro del fatto che le rinnovabili sono estremamente competitive dal punto di vista economico. Inoltre non so se si è capito, ma non è che abbiamo scelta… dobbiamo fare questa transizione, e in fretta, altrimenti i costi delle scelte sbagliate tra 20 anni si faranno sentire enormemente di più.
@@francesco5254 i problemi sono due:
1) cambiare in fretta
2) convincere gli automobilisti a cambiare
E sul secondo, se lo stato non ci mette la sua mano, il cambiamento avverrà tra almeno 20 anni. Per ora comprare un auto nuova è un lusso, e senza incentivi specialmente al sud la gente continuerà a tenersi la punto d'epoca con impianto a gas e assicurazione d'epoca
La cultura dell'Ingegner Dallara è un patrimonio dell'umanità, nel mio piccolo mi occupo di tecnologie sostenibili per l'energia e mi capita spesso di fermarmi a riflettere su come la passione per i motori sia in apparente contraddizione con la missione di lasciare alle prossime generazioni un mondo più pulito. Quello che possiamo fare è cercare di migliorare i rendimenti delle macchine e dei processi di cui necessitiamo ma anche investire sulla produzione di carburanti da fonti alternative al petrolio, cercando dove possibile di recuperare il surplus di anidride carbonica prodotto negli ultimi 150 anni. Non sarà una sfida facile ma il successo sarà in parte legato a fattori di carattere culturale: da parte mia immagino un futuro dove l'auto totalmente termica sarà relegata e valorizzata in competizioni storiche o in limitati impieghi sportivi e amatoriali ma di certo l'immagine del truzzo di quartiere che sgasa con il suo diesel fumante andrà accantonata e superata. Così come il trasporto merci dovrà svincolarsi dal circuito della strada e tornare dove possibile a fare uso del trasporto su rotaia. La strada è lunga e richiederà sacrifici, ma prima si acquisirà consapevolezza del problema e minore sarà il prezzo da pagare in futuro.
Davide, i miei complimenti, un canale veramente serio e costante nel tempo.
Contenuti interessanti, ben raccontati, ben montati e senza rotture di scatole con spoilerate varie di Amazon e richieste di soldi.
Al di là delle indubbie competenze, l'ingegner Dallara è veramente un gran signore! Gente così purtroppo ne è rimasta poca.
Davvero una gran bella intervista, da fare ascoltare nelle scuole per come i punti chiave vengono raccontati da una prospettiva oggettiva.
Ammetto di essere "talebano" per quanto riguarda le auto sportive e seguo il canale di Davide proprio perché anche lui, come me, ha una passione oltre ogni logica per le auto sportive ed i motori ad alte prestazioni (specialmente per i modelli di qualche anno fa). Mi meraviglia dunque vedere che la maggior parte dei commenti sono a favore dell innovazione tecnica delle motorizzazioni ibride ed elettriche a scapito dei "vecchi" V6, V8, V10 e V12 ed alle vecchie sportive in genere, ovvero in contrapposizione allo spirito del canale...
Ciao, saluti da Vienna!
Con le elettriche il concetto da pensare deve essere un altro:
Si tratta di cambiare di pensarla da un solo punto di vista, o meglio, di riuscire a spezzare il metodo di "catena di produzione da una sola fonte" verso la produzione locale della energia che serve alla mobilità!
In italia c'e un vantaggio di case mono e bi- familiari al confronto di tante altre nazioni attorno, qui bisogna produrre e immagazzinare l l'elettricità occorrente in proprio!
Questa nuova autoresponsabilità, ma anche l'utilità finanziaria che ci nasce in effetti è un problema più politico che di fattibilità, si pensi solamente all' entrata di tasse che andrebbe a mancare (e che resterebbe in tasca ai cittadini), e quindi a non finanziare un sistema di "mani bucate"
Ciao 👍👍
Dallara : un rivoluzionario moderno.
Se fra vent'anni il 90% del parco auto sarà composto da veicoli elettrici, sarò schifato a livello sentimentale, ma non avrò nulla da obbiettare, perché è la cosa più giusta per l'ambiente a lungo termine (con produzione di elettricità e di veicoli realmente sostenibile). L'importante è che che fra 20 anni io possa, come dice l'ingegner Dallara, continuare a guidare la mia Alfa 75 per svago, anche con la benza a 4 euro al litro. Comunque a quel punto non credo esisteranno più divieti alla circolazione per le vetture inquinanti, semplicemente perché nel momento in cui il 90% dei veicoli circolanti saranno elettrici, quelle poche vetture storiche circolanti avranno un impatto sull'ambiente insignificante e quindi tranquillamente trascurabile.
Dallara mai banale.. uomo d’altri tempi
Un uomo così è solo e soltanto da ammirare e stimare
Tra 30 anni gli addetti ai lavori arriveranno a questo pensiero, Dallara è avanti
che SPETTACOLO. complimenti Davide per la passione che ci metti. Poi sei l'unico che azzecca sempre la colonna sonora, bravo!!
Intanto complimenti per le splendide interviste.
Vorrei sottolineare il fatto che l’ing. Dallara ha fatto riferimento alla necessità di una maggiore sobrietà. A mio avviso bisogna dire che le emissioni inquinanti delle auto private non sono che un minimo problema. Questo è dimostrato, inequivocabilmente, dai blocchi del traffico nelle città, in caso di sforamento dei parametri sulle micropolveri presenti nell’aria: servono? NO. O quasi per niente: i limiti ritornano a posto quando cambia la stagione, non c’è niente da fare. Allora sono le automobili il problema? NO. O almeno lo sono in minima parte.
Guardate il cielo dopo poche settimane di blocco completo delle attività: io così azzurro non lo avevo mai visto. Si sono fermate le auto, certo, ma anche tutte le attività.
E’ giusto pensare a motori ibridi o completamente elettrici, come dice giustamente, ma ancora più giusto ripensare al modo in cui l’energia viene prodotta, a come il petrolio viene utilizzato: un aereo al decollo consuma combustibile sufficiente per alimentare un’auto di media cilindrata per molti anni, stesso discorso per una nave da crociera.
In sintesi a mio avviso occorre ripensare il nostro modello di sviluppo, guardando avanti, cercando nuove soluzioni e senza tabù, come quello che le automobili siano responsabili dell'inquinamento, e quello di ammettere che i consumi devono RIDURSI. Il corona virus ce lo sta insegnando: non possiamo permetterci un simile ritmo di crescita. Bisogna produrre di meno e consumare di meno, meno di tutto. La natura si ribellerà in maniera sempre peggiore se non prendiamo provvedimenti drastici e alla svelta, e più tardi lo capiremo e peggio sarà. E su questo l’ing. Dallara credo che sia d’accordo.
secondo me l'appassionato non dovrebbe essere preso in considerazione quando si parla di emissioni perché gli appassionati sono meno di quelli che sembrano, perché a conti fatti una buona percentuale di quelle auto con ''alte emissioni'' vengono acquistate da un pubblico che ha interessi nella meccanica solo per generare status,molti di questi clienti potrebbero essere riconvertiti con qualche gioco di marketing,lo faranno lamborghini,porsche,ferrari nei prossimi decenni di conseguenza le emissioni di c02 di quelle che vengono chiamte ''macchine costose'' calerà drasticamente (tecnologia permettendo)
il risultato finale sarà che se macchine comuni ,macchine da benestanti ignoranti(suv diesel,suv benzina e altre auto ) e supercar da ricchi comprate per apparenza sono socialmente riconvertibili a modalità piu sostenibili (Dato che l'unico interesse è lo status e la mobilità ordinaria) ci si ritroverà con un piccolissimo mercato che se vuole un 'auto a beninza non la vuole per status ma perché è a benzina e fa una determinata cosa, a livello mondiale le auto che si possono definire sportive non credo superino il l '1-3% del mercato,non c'è bisogno di tartassarlo in modo significativo per mantenere le emissioni basse,basta solo che chi comprerà tra 20 anni un'auto a benzina lo faccia perché ha determinate caratteristiche e non perché deve impressionare il pubblico e se il maketing lavora, quelli che si fingono di essere appassionati spariranno,di conseguenza una mossa intelligente sarebbe lavorare per converitre tutto ciò che è possibile convertire (auto,camion,aerei,navi) e una volta fatto, liberalizzare il motore a combustione con poche clausole, basterebbe aggiungere una tassa del 10% al momento dell'acquisto e il resto dei costi di manuntenzione per rendere l'auto termica una scelta di cuore e non altro.
la benzina a 4,5 euro e mezzo rimane follia come concetto,i danni di poche auto di questo tipo in mondo ben organizzato è nullo,sopratutto se per logica non girano nei centri abitati ,caso mai in uno scenario del genere leverei le accise per favorire l'insorgere sui mercati di carburanti ''chimicamente piu puliti'' sintetici o di origine naturale ,esempio semplice il GTL O il famoso E85-E100(ci sono mille cose nel settore ) ,lo dico anche perché nel lunghissimo periodo i pozzi non lavoreranno ai ritmi di oggi,tenerli aperti per gli appassionati è antieconomico ,di conseguenza parlare di estrazione di petrolio semplice e raffinazione semplice per creare benzina classica 95-100 ottani alla pompa sarà abbastanza anti economico.
il giusto futuro per il motore a combustione è : solo per chi ci tiene, tasse all'acquisto ,carburanti ad alto contenuto tecnologico senza accise.
ovvio queste è una progettazione per un futuro abbastanza lontano.
probabilmente non andrà cosi, ma ciò non toglie che non c'è nulla di scorretto in quello che ho appena detto
@@marcocartalli7503 certamente,ma considera che per auto d'epoca per il futuro includo anche le auto nate oggi ,basterebbe un organo secondario all'asi che invece di stabilire la semplice importanza storica del mezzo stabilisca la''sportività e il carattere necessaria a qualificarla come oggetto valido ai fini della soddisfazione alla guida'' una qualifica che viene attribuita sulla guida e non sulla nomea del mezzo in se.
ammetto che se possibile la userei piu di un weekend(Non in citta ovvio) ma questo è cercare il pelo nell'uovo per qualcosa che non esiste
Un auto con combustibili ecologici ricavate da piante e a co2 zero esiste una trasformazione brevettata dal ENI per rendere etanolo e oli naturali compatibili a benzina e diesel.....
Starei ore e giorni a sentire Ing. Dallara parlare.
Bellissima intervista. Il valore aggiunto è il tuo silenzio. Certi signori.... Bisogna lasciarli semplicemente..... parlare...... Questo è quello che ha sempre dato l Italia al Mondo automobilistico. Una smisurata coscienza di motori, stile, potenza, bellezza..... . Nessuno come noi. I miei rispetti al Cav. Dallara, il cui nome riecheggia da sempre nei miei padiglioni motoristico auricolari.
In Germania e in Polonia purtroppo producono energia elettrica in gran parte dal carbone. Attualmente in Italia solo il 14% dell' energia elettrica viene prodotta dal carbone e l'Enel ha promesso di ridurre questa percentuale ad appena il 4% nell arco di tre anni. In Italia quindi ci stiamo già occupando di produrre energia elettrica in maniera più pulita, bisognerebbe almeno in Europa obbligare anche gli altri paesi a fare lo stesso. Poi a livello globale é comunque un gran casino, ma come dice l Ing Dallara da qualche parte dobbiamo pure iniziare.
è l'ultima promesso... Grande Davide!
che meraviglia di persona il DALLARA
quando ha descritto la stufa economica mi sono venute le lacrime
colleghi di questo spessore sono il futuro grazie Davide per questi contenuti :) continua cosi
complimenti Davide per quest'intervista, e grazie per il missisipi blues alla fine, perfettissimo
Credo che invece che un'opposizione ottusa all'elettrificazione con argomentazioni improbabili (del tipo "le navi da crociera inquinano di più"), si dovrebbe proporre alternative concrete che rendano i motori termici non impattanti da un punto di vista ambientale se si vuole salvarli. Ad esempio non capisco perché i biocombustibili passino così inosservati. Se riuscisse a passare il concetto che i motori termici, se alimentati esclusivamente con carburanti di origine vegetale, possono non essere inquinati e quindi avere più appeal commerciale, le case svilupperebbero motori ad hoc, invece che solo motori elettrici. Però i primi a portare avanti questa battaglia dovrebbero essere quelli intenzionati a salvare i motori termici. Rimanere su posizioni "le caldaie inquinano di più!!1!", "le navi da crociera inquinano di più!!" è una battaglia persa oltre che sbagliata
Sono d'accordo sul concetto. La mia domanda è i costrutturi vogliono ancora produrre motori a combustione interna?
@@alcoholicasual al momento poco. Ma anche per il fatto che i biocombustibili non sono visti come alternativa "green" e quindi la gente vuole auto elettriche.
Grazie Davide. Sempre belle le tuo interviste-chiacchierate.
È troppo chiedere le sigle finali di molti tuoi video? Se anche sono opere nuove e originali, pagando, dovrebbe essere rese disponibili. Sono veramente stupende.
Alla sua età è comunque un uomo del nuovo millennio. Ci sono parecchie persone molto più giovani di lui che hanno ancora un pensiero novecentesco.
Come Cironi praticamente
purtroppo che ci piaccia o no il futuro potrebbe essere quello descritto da dallara, non ci resta che sperare in nuove auto che ci facciano sognare tanto quanto quelle d'epoca. L'importante è non dimenticare mai il piacere di guida , e chissà magari in futuro ci saranno auto che consumano poco piacevoli da guidare, diamo tempo al tempo...
Un vero industriale.... al confronto gli agnelli-elkann svaniscono. Purtroppo gente così non se ne vede più.
Alessandro Gallus Dallara è un vero appassionato di macchine e di innovazione, tanto da essersi buttato nel mondo delle competizioni . Agli agnelli interessa solo fare soldi.
スーパーカーが好きな人にとってこのチャンネルは至宝とも言うべきものだと思う。
「あの時代」を作った人たちとの生きた会話が見られるのは何物にも代えがたい。
Grandissimo Dallara. Bisogna cominciare subito. Bisogna continuare a divertirsi ma pagando il costo vero della CO2
Il problema delle auto elettriche é che inquinano a monte e non a valle bisognerebbe confrontare il vero rendimento delle auto a combustibile interna rispetto al rendimento dell' elettrico (rendimento delle centrali elettriche, linea distribuzione e rendimento motore elettrico). un grandissimo Dallara persona eccezionale.
La lucidità e la lungimiranza di quest’uomo sono eccezionali e con queste la sua capacità di affrontare i problemi a 360 gradi. Un gigante!
Resterei ad ascoltare per ore una persona così stupenda
Grandi personaggi che spero abbiano un seguito..... Ti propongo un'altro personaggio da intervistare: Walter Da Silva.
Tutti si stanno preoccupando del dopodomani ? Correggetemi se sbaglio, la moda di quei barconi pesanti anti aereo dinamici denominati SUV l'anno lanciata gli stessi che si dovrebbero preoccupare, andiamo bene, continuano a colpire la mobilità privata sulla questione inquinamento, quando ad essa corrisponde solo una minima parte della responsabilità, le normative EURO varie dovrebbero essere una soluzione ? Boh io non ci vedo molto chiaro, come ogni volta che sento parlare di inquinamento, tante belle parole e pochi fatti, il quattrino viene prima degli orsi polari e qualche pezzo di ghiaccio.
La penso anche io così, leggiti il mio commento.
@@alcoholicasual Letto adesso, avrei scritto le stesse cose se solo ne avessi avuto voglia, sapendo che tanto la gente non usa il cervello e ascolta Greta.
Magari le fanno perché un domani tutti quelli che si son comprati ste cariole appesantite dovranno comprare per forza altre nuove macchine elettriche per non incorrere in sorte di superbolli o qualcosa del genere. Easy win
2:25 ed è qui che Davide stava morendo dentro.
Ci manca il meme di Homer che spiega a Lisa come ha spezzato il cuore a Ralph.
Un genio, grande Dallara!
Quasi non credo ai miei occhi e alle mie orecchie, c'è un anziano che parla e ragiona in modo più giovane dei giovani, è più pronto lui ad accogliere ed accettare il futuro della maggior parte di chi ha meno della metà dei suoi anni!
É invidiabile.
NVC 12 infatti, però lui, come me tra un pò cinquantenne, come la maggior parte di queste generazioni, abbiamo approfittato, vissuto, e oggi chiediamo ai giovani, ventenni, trentenni, di non fare, non sprecare, non approfitare, non divertirsi. purtroppo li capisco e capisco anche la loro frustrazione nel vedersi, come dice Sig. Dallara, un futuro diverso e magari impoverito delle libertà e anche, bisogna dirlo, del nostro menefreghismo. (scusa se scrivo male, sono di madrelingua francese)
@@fiors73 Bah il ventenne appassionato di motori, nato con le auto elettriche o ibride, vorrà l'elettrico o l'ibrido sportiva, non vedo davvero tutta questa limitazione di libertà, semmai l'incapacità da parte della nostra generazione 35-55 di comprendere che i tempi cambiano. Per chi si può permettere un'auto sportiva, se proprio lo desidera a combustione dura e pura, quando queste saranno tutte ibride ed in un futuro remoto elettriche, si prenderà un'auto storica a combustione magari cambio manuale 5 marce e nessun controllo di trazione, se preferisce provare la guida di altri tempi. Non vedo davvero tutte queste limitazioni, che sono in realtà, come è sempre stato in tutte le epoche, più legate alla disponibilità economica dei singoli. Quando ero giovane ho avuto la fortuna di potermi comprare prima una Y10 1.3 GT e poi una Clio 1.8 RSI, ma mica tutti i miei coetanei, pure appassionati come me, potevano farlo. La "libertà" te la limita il conto in banca: se non hai i soldi, o li hanno i tuoi genitori, per comprarti il bel giocattolino che vorresti o meno; anche quando avevo 18-23 anni, potevi sognare la sportiva che volevi, ma poi, se non avevi i soldi giravi su una Panda 45 del nonno..
amazing talk. thank you for the subtitles!
Pensate come siamo stati fortunati a vivere l era dei pistoni, quante emozioni e quante vibrazioni, un mondo che coinvolge tutti i sensi. Bello il racconto metaforico della stufa a legna Dell Ing. Dallara, li dovremmo fermarci tutti a riflettere.
Davide,ottimo video. Un'argomento davvero Top. Avrei gradito una discussione un pò più lunga e corposa, magari con qualche innovazione.
I motori a combustione per la mobilità quotidiana stanno tramontando, come è stato con i cavalli.
La mobilità sta cambiando avremo sempre più auto intelligenti e autonome ma come ha ben detto l' ingegnere Dallara oggi le auto Elettriche non servono a nulla o quasi sul fattore ambiente perchè l'inquinamento è ovviamente maggiore.
Personalmente penso che a meno che non ci sia una rivoluzione sulla tecnologia delle batterie anche loro hanno una vita breve.
A mio parere la strada da percorrere è quella dell' idrogeno e le auto a fuel-cell, Già immagino le auto Turbo Idrogeno :).
Bravissimo Davide, oltre che le navi da crociera bisogna anche guardare al trasporto merci su ruota o mezzi di trasporto in generale, autotreni, autobus, aerei, ecc. A quanto un autotreno, un aereo o nave da crociera totalmente elettrico?
Il futuro del Trasporto Motorizzato dovrebbe essere così: Ecologico e senza vietare niente, nulla, ecc. a nessuno! Come fare? Semplice!
Il problema non sta nel Motore utilizzato in un Veicolo, il problema sta sul Carburante, Energia Elettrica, Combustibile, ecc. con cui viene alimentato! In studio e già disponibili anche se in piccole dosi ci sono già Carburanti e Combustibili ecologici come ad esempio il Carburante sintetico, neutrale dal punto di vista della CO2 e con gli altri inquinanti molto bassi se non assenti pure loro; i Veicoli di oggi anche la vostra Macchina, Scooter, Moto, Furgone, ecc. possono già funzionare con questi Carburanti e/o Combustibili senza alcuna modifica al Motore, all’impianto di alimentazione, ecc., per altro questi Carburanti sono molto puliti non solo dal punto di vista dell’inquinamento: infatti non creano “sporco” o non molto all’interno del Motore! Stessa cosa per l’energia elettrica dei Veicoli Elettrici essi possono funzionare benissimo con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili! A parte questo globalmente i Trasporti incidono per il 14% sull’inquinamento atmosferico, meno di produzione di energia elettrica, settore industriale e alimentare; in Europa stando a Greenpeace siamo al 9%, secondo i professionisti del Settore al 7%!
Alla luce di questo il Motore a Combustione Interna non deve scomparire, non è lui il problema come scrivevo prima, si deve solamente cambiare metodo di produzione del Carburante e/o Combustibile, rendendolo ecologico il più possibile! In futuro dovrebbe continuare ad esistere sia il Motore a Combustione Interna, così come il Motore Elettrico, la mobilità elettrica deve diventare un’alternativa non un obbligo e viceversa!
Bellissimo e interessante come sempre, e il montaggio, specie dei credits con il jingle, si sposa perfettamente col personaggio.
Parole sante Ing. Dallara, parole sante
La lucidità di quest'uomo è allucinante
Davide, come te e ,ormai,pochi altri,non "posso" accettare "auto"(non mezzi)solo elettrici, senza il sound 'vero'....ok al limite il "recupero energie" ...è una questione di "senso della vita"!!!!!.....terrei poi il FOCUS su l'inquinamento e la difficoltà nel produrre batterie e elettricità...al momento grandissimi danni delle aziende che distruggono l'ambiente per fare batterie....cari saluti
Anche per me.
Sono d'accordo con Dallara ma continuo a nn capire il motivo della esistenza dei SUV
Perchè chi sta in alto non teme l'assalto, valeva per i castelli medievali e a quanto pare vale anche in tangenziale...😒😮💨Concordo in pieno con te, e Dallara lo dice chiaro, macchine più piccole e leggere, giusto per cominciare.
La quarantena mi ha permesso di essere più rapido di gilles villeneuve nel mettere like ai tuoi video!
Thank you for the English subtitles
questo è il video più importante di youtube per chi vuole capire qualcosa della transizione benzina - elettrico. il valore culturare ed educativo di questo video - cioè del contributo di Dallara è incommensurabile per capire il fenomeno e ciò va al di là dei gusti personali di noi petroliferi (fermo restando, mi pare ovvio altrimenti non sarei qui, che anche io AMO il motore a combustione interna, mi fa godere, ci dormirei assieme e pure con il diesel e odio l'elettrico anche per ragioni geopolitiche: ci farebbe comprare altra roba dai cinesi e io non voglio aiutare l'economia di quella dittatura disumana)!
Limitandomi al problema automobili, perché l'ecosostenibilita del pianeta è ancora più complesso, direi che costruttori, politici e utenti, l'unica cosa che li unisce è la confusione
IL FUTURO E' ELETTRICO: straordinario Ing. Dallara. Complimenti per la grande lucidità e preparazione
Ma quante volte gli hai consegnato il libro? :D
Scherzo complimenti per i tuoi video.
7:40 immenso anche nel dare lezioni di vita.. Una similitudine studiata ad hoc per descrivere il divario economico tra i nostri tempi e quelli di tanti anni fá
Dopo 2 mesi di restizioni , sentire di altre future restrizioni è abbastanza deprimente. Sentite poi da una voce autorevole è ancora più deprimente...
Grazie maestro per parlare della moto
Ciao Davide, ti rispondo nel punto dove hai citato l'esempio della nave da crociera: seppur è vero ciò che dici già da anni anche nel campo marittimo, così come di recente, si stanno attuando misure sempre più stringenti per diminuire le emissioni, tra le prime ossido di zolfo e ossido di azoto e particolato... Per altre informazioni più dettagliate controllare la convenzione internazionale MARPOL. Purtroppo (ma anche per fortuna, per noi appassionati di motori endotermici) determinati cambiamenti così radicali, richiedono tempo.
Ragionamento dell'ingegnere che fila ma per me è, e sarà sempre, a vantaggio dei più ricchi. Quando parlava del costo della benzina che sarà 4 volte superiore ad ora (e sarà così) è osceno. Perchè chi è ricco continuerà ad inquinare e usare le auto sportive come e quando vuole, chi è povero invece (proprio come ora) è costretto a soccombere comprando elettrico e sicuramente a cifre "troppo alte". Dovendo rinunciare così alla propria passione per questi motori (motivo per cui finchè si può, qualche soddisfazione coi motori termici me la tolgo).
Le auto sportive sono sempre state e lo saranno sempre ad appannaggio dei benestanti non dico ricchi, ma almeno di chi grossi problemi economici non li ha, anche una vecchia Alfa 33 1.7 o Clio 1.8 16v mica sono alla portata di tutti, per non parlare di un'odierna 208 GTI
Purtroppo c'è gente che ragiona solo per bianco o nero per destra o sinistra, non riesce ad avere una visione di mezzo.
Una mobilità cittadina full elettrica composta da piccola city car per il privato e mezzi pubblici elettrici, è una visione del futuro condivisibile. Città più silenziose e pulite viabilità più agile, a patto che come dice l'ingegnere Dallara l'energia elettrica prodotta sia pulita a sua volta altrimenti siamo punto e a capo.
Ma allo stesso tempo si potrebbero continuare a fare auto sportive da quelle più piccole e accessibili ai più fino ad arrivare alle supercar con motori termici a benzina con normative un po' meno stringenti perché comunque non faranno mai chissà quali volumi di vendita.
E per finire, non costringere il Motorsport a seguire una determinata visione, si vuole fare una categoria elettrica? Che la si faccia ma, il Motorsport è prima cosa passione e gli appassionati vogliono il rumore, l'odore che solo i motori a benzina possono dare!
Rispetto e stima enorme per Dallara, ci mancherebbe altro, ma sul vivere in maniera più sobria sbaglia alla grande. Certo, potremmo vivere più sobriamente, ma il progresso che porta la gente a vivere in maniera più agevole è inarrestabile, e la storia lo insegna chiaramente. A meno di cause di forza maggiore non torneremo mai a vivere come 50 anni fa con le braci per scaldare le coperte d'inverno (chiaramente era una provocazione, ma il senso è che la vera evoluzione tecnologica che tutti possano adottare si avvera solo quando tutti possono vivere in maniera più agiata)
Ing. Dallara veramente poliedrico, uomo con quella gioia da bambino sognatore.
Se non ci abituiamo a rispettare l'ambiente in tutti i suoi aspetti, pure sulle piccole cose quotidiane.
Per le navi da crociera personalmente le trovo inutili, inquinanti, pericolose.
Non voglio neanche pensare all'inquinamento che creano.
Interessante osservazione del dott. Dallara ed è ciò che penso anche io sulle auto elettriche e sull'aerodinamica del veicolo. Aggiungerei anche che ci serve una nuova tecnologia per produrre le batterie, l'attuale tecnologia a litio non è sufficiente ed è troppo inquinante.
Ma quando è durata l'intervista a dallara? Spettacolo! Ma sul finale non ti riferisci al fatto che è l'ultimo video vero? Perché ne voglio ancora! ☺️
Io credo che la rivoluzione energetica di cui il Signor Dallara parla, avrà luogo solo quando avremo la tecnologia per la fusione nucleare, cosa che si sta portando avanti. Solo in quel momento ci renderemo conto di aver addossato la maggior parte delle colpe per l’inquinamento ai trasporti quando ci sono altri settori in cui non si è fatto molto per rinnovare e o diminuire l’impatto ambientale (parlo soprattutto del primario e della grande industria).
Grande stima per Dallara, ha le sue idee e le rispetto con grande piacere ma un mezzo elettrico nelle competizioni o come auto privata non riesco ad accettarla, così si scende nell'anonimato
Ing.Dallara gran bella persona!
cmq il coronavirus è stato utile : ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che le auto incidono per un 2 massimo 3% sull'inquinamento.... Tutto il resto è riscaldamento e fabbriche .
Era già dimostrato, bastava leggere i dati, c'erano già tantissimi studi a riguardo
Riccardo Polacchi già ma chi legge oggi?
@@riccardopolacchi Sì, ma comunque affermavano dati superiori a ciò che viene dimostrato in questi giorni, dicevano che erano intorno al 20%, invece si sta sotto il 10%... Pochi numeri, ma di grandissimo valore.
Da cosa lo capisci che incidono solo per il 3%? Ci sono persone che si ammalano nelle città a causa delle emissioni dei veicoli Diesel obsoleti. Questo non lo può negare nessuno. La Regione Emilia Romagna dichiara emissione del 34% del totale del particolato, proveniente dai trasporti, che a me sembra parecchio. Il resto è difficilmente riducibile, anche se come dice l'Ing. più sobrietà nella climatizzazione forse ci farebbe inquinare decisamente meno. Ma i veicoli sono molto responsabili delle emissioni di PM10.
Questi dati non mi sembrano corretti , non è che la fonte è il bla bla bla di Internet dove ognuno tira l'acqua a proprio mulino , visto che poi tutto l'auto c'è l'hanno .
A fare uno più uno si fa presto .
Senza nemmeno l'uso di centraline tutti , inteso per quelli coerenti ed imparziali hanno notato una gran differenza .
Ma poi basta appendere un lenzuolo sulla ringhiera del balcone ora rispetto a prima .
Ciao Davide, ma perché nessuno parla di biometano almeno come alternativa transitoria?
Basterebbe rafforzare la rete distributiva, impiantare qualche impianto di produzione come ha fatto Audi, ed avremmo un parco auto pulito, affidabile e riparabile da qualsiasi meccanico perché il metano sono 30 anni che esiste. Si potrebbe adeguare il vecchio parco auto con gli impianti aftermarket. Anche Marchionne aveva paventato questa ipotesi alternativa ma poi anche Fiat sta procedendo all elettrificazione.
Sarebbe bello andare in giro con la EB110 a metano... 😉
Grande intervista! E per rispondere a Davide: le case vanno verso l'etettrico puro anziche' l'ibrido, perche' l'etettrico costa meno implementarlo e garantisce maggiori $$$
Che uomo. Un vero ingegnere: non si ferma all'adesso. Guarda avanti costantemente.
PS: se lui ha 80 anni io ne ho 60 pur essendo dell'81