Dipendenza Affettiva e Scelte Relazionali

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  • Опубликовано: 22 май 2022
  • Un elemento che si riscontra nelle dipendenze affettive è la scelta di partner che presentano caratteristiche disfunzionali, con i quali il dipendente dà vita a relazioni che confermano i suoi vissuti e le sue aspettative negative riguardo ai legami affettivi. In genere la scelta relazionale si orienta verso un partner autocentrato, poco empatico, sfuggente o non disponibile alla condivisione dell'intimità emotiva.
    Il dipendente affettivo prova nei suoi confronti un sentimento di insicurezza, precarietà, inadeguatezza che lo induce moltiplicare gli sforzi per compiacerlo, spinto dai sensi di colpa e dalla convinzione di essere responsabile dell'andamento disfunzionale della relazione.
    Assecondando i bisogni del partner e accantonando i propri, il dipendente affettivo si assicura la vicinanza della persona che più di tutte lo tiene in scacco, ed entrambi in realtà sono attori di una dinamica nella quale i ruoli possono essere più sfaccettati di come appaiano. Ciascuno ha infatti bisogno dell'altro per perpetuare un circolo vizioso da cui non riesce a uscire.
    Mi chiamo Gianluca Frazzoni, sono uno Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale ed esercito la mia attività privatamente a Milano. Lavoro con pazienti adulti trattando:
    dott. Gianluca Frazzoni Psicologo
    Psicologo Cognitivo comportamentale con sede a MilanoMilano
    Mi occupo anche di adolescenti e svolgo colloqui di sostegno con genitori.
    La terapia cognitivo-comportamentale è un metodo clinico fondato sull’approfondimento dei contenuti mentali coscienti e utilizza numerose strategie fra cui:
    tecniche cognitive e immaginative
    procedure di esposizione e desensibilizzazione
    narrative personali
    analisi dei cicli interpersonali e delle strategie metacognitive
    analisi degli stili di attaccamento
    homeworks conportamentali
    rilassamento muscolare progressivo.
    L’obiettivo è aiutare il paziente ad acquisire maggiore consapevolezza di sé e a sviluppare un repertorio di strategie emotive e cognitive finalizzate al superamento del disagio psicologico.
    Ho svolto un training in Psicoterapia Sensomotoria per la cura del Trauma. Questo approccio permette di intervenire su traumi specifici e più in generale sul contenuto disturbante di esperienze attuali o già vissute. Utilizzo la Psicoterapia Sensomotoria per lavorare sul disturbo da stress post traumatico ma anche per attacchi di panico, ansia generalizzata, fobie, ossessioni e altri contenuti emotivamente attivanti.
    Sono abilitato alla conduzione dei gruppi clinici Marsha Linehan per il trattamento di condotte impulsive, disregolazione emotiva e disagi relazionali riconducibili al Disturbo Borderline di Personalità o presenti in altri quadri clinici.
    Sono inoltre specializzato in Scienze Criminologico-Forensi.
    E’ possibile contattarmi per un primo consulto gratuito.
    Dott. Gianluca Frazzoni psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale a Milano
    Tel. 340/1874411
    Email: info@psicoterapiaemilano.it
    Sito web: www.psicoterapiaemilano.it

Комментарии • 38

  • @anjaascot2319
    @anjaascot2319 Год назад +23

    Buongiorno. Sono una delle tante dipendenti affettive che inconsapevolmente si ritrovano in relazioni tossiche. Sono trascorsi dieci anni in cui mi sono sentita come sulle montagne russe ma ne sono venuta fuori a causa di altri episodi traumatizzanti vissuti in campo lavorativo. Tra attacchi d'ansia e attacchi di panico ho chiesto aiuto perché ciò che provavo era diventato insostenibile. Ora ne sono fuori. Ho riacquistato la mia autostima e sono felicemente single. Credo che la ricerca spasmodica dell'amore al di fuori di noi sia sbagliata se non ci amiamo così come siamo. Ho capito qualcosa dell'esistenza degli esseri umani? Non lo so, ma sono alla ricerca del senso della vita. Intanto cerco di migliorare e amare come so fare ma senza farmi calpestare. Spero tanto di aver raggiunto una giusta consapevolezza . La ringrazio per questi video così esaustivi.

  • @hikestillness3187
    @hikestillness3187 Год назад +3

    È molto chiaro ciò che dice ed è fonte di studi, grazie.
    Da persona consapevole che ha attraversato tale dipendenza, e tutt'ora si è ripresentata inaspettatamente, posso dire che il lavoro sull'essere Presenti è il più importante per poter alzare la consapevolezza al di sopra dei pensieri e riconoscerli come "solo pensieri".
    L'essere nel Presente, la meditazione, per me, dopo tanti anni, è stata la svolta per riconoscere ogni momento per quello che è veramente, senza essere travolto dal vortice dei pensieri e delle emozioni. L'ascolto dello spirito, se così lo vogliamo chiamare, permette di guarire a livello profondo. Altrimenti si fa un percorso da qualche psicologo-psicoterapeuta, ma per poi ritornare nel vortice prima o dopo.
    La cura è dentro ognuno di noi.

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад

      Buongiorno, trovo che le sue siano parole molto profonde e veritiere. Grazie

  • @81chicchi
    @81chicchi 11 месяцев назад +3

    Dottore, sono al terzo suo video sulla dipendenza affettiva e non solo sono incollata alle sue spiegazioni, ma sono piacevolmente rapita dall’efficacia esplicativa e dalla chiarezza delle sue parole, aspetti non comuni negli innumerevoli video riguardanti questo contenuto presenti sul web. Grazie davvero, spero continui a divulgare altri contenuti

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  11 месяцев назад +2

      Buongiorno, grazie a lei perché le sue parole mi fanno un immenso piacere, pensando che questi video possano dare un contributo per aiutare le persone che li seguono ad avere maggiore consapevolezza e maggiori risorse. Grazie davvero, mi impegnerò sicuramente per altri video.

  • @Ellevi14
    @Ellevi14 2 года назад +4

    Buongiorno. la ringrazio per la pacatezza e la professionalità con cui ha affrontato l'argomento. Ho individuato chiaramente passaggi da ma già compiuti nel corso di anni di terapia in cui però non era mai stato dato un nome alle mie problematiche. Sono arrivata quindi all'autonomia inconsapevolmente e anche dolorosamente. Spesso infatti la presa di coscienza di sé corrisponde alla fine della relazione. Io non avevo colto (o forse voluto cogliere?) la tossicità della mia relazione ultra ventennale. Il
    partner (con cui avevo fatto un percorso terapeutico triennale) non ha affatto accolto la mia nuova autoconsapevolezza, anzi ne ha fatto la molla per allontanarsi definitivamente.
    Adesso va bene ed ascoltare la sua disamina ha confermato quanto sento ma che, ancora a tratti, faccio fatica a riconoscere come valido.
    È vero non abbiamo occhi per vederci, non abbiamo orecchie per sentirci e li cerchiamo in altri. Trovo che a differenza del partner autocentrato che ci scegliamo, spesso siamo invece predisposti a cambiare. Il cambiamento richiede pazienza e accoglimento di sé che si realizza anche grazie a video come il suo.

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  2 года назад +1

      Le sue parole rivelano grande consapevolezza di sé. Sapere che il mio video le è stato di ulteriore aiuto è per me un grande piacere. Grazie

  • @missapricot2385
    @missapricot2385 Год назад +4

    Dottore non sapevo nulla io ero una bambina ,sono stata maltrattata in famiglia ,credevo che era colpa mia 😱,l ho imparato da adulta che esistono questi tipi di personalità, io sono codipendente .......ecco perché

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад +1

      Durante l'infanzia noi assorbiamo ciò che avviene nel nostro nucleo familiare e sociale, con l'età adulta sta poi a noi elaborare tali vissuti e prenderne coscienza.

  • @andreaanonimo2500
    @andreaanonimo2500 Год назад +1

    Descrizione perfetta della mia condizione! Sono un dipendente affettivo, legato ad una donna con le caratteristiche descritte nel video.
    Complimenti dottore!

  • @Jlechan
    @Jlechan Год назад +3

    Buongiorno, sono stata in terapia due anni grazie alla quale sono riuscita a liberarmi della mia relazione tossica. Non so se il mio partner fosse o no un narcisista, in quanto non sono una psicologa per fare una diagnosi, ma ascoltando mi ritrovo in molti dei sintomi di dipendenza affettiva: non riuscivo a lasciarlo, avevo paura di rimanere sola e di non trovare nessun'altro(anche perchè lui mi diceva così), davo sempre spazio più a lui che a me e mi lasciavo molto sminuire. Ora sono tre anni che sono single con frequentazione sporadiche ma ogni volta che frequento qualcuno che ha delle caratteristiche che mi ricordano lui ho ansia e abbandono la frequentazione e poi dopo comincio a pensare che forse quella persona meritava una seconda chance. E' perchè riesco a capire i segnali tossici, o sono io che sono diventata diffidente?

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад +2

      Le risposte alla sua domanda potrebbero essere molteplici, sicuramente le opzioni che lei individua come possibili cause, potrebbero essere entrambe ugualmente valide. La domanda che le pongo è invece come mai scappa prima ancora di capire l'altro? Cosa teme di non riuscire a fare/gestire/affrontare?
      Provi a pensare a cosa le accade internamente quando abbandona la frequentazione, quali pensieri la pervadono?

  • @akamilla
    @akamilla Год назад +1

    Salve, innanzitutto grazie per i Suoi video così esaustivi, chiari e in qualche modo tranquillizzanti. Potrebbe cortesemente approfondire i concetti di "struttura emotiva" e "risorse emotive" che cita sul finale? Sulla base dei Suoi altri video penso agli automatismi di pensiero tipici di questa patologia e alla capacità di gestione delle emozioni, ma mi piacerebbe sapere se (ho ben compreso e se) c'è altro che mi sfugge. Di nuovo grazie!

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад

      Grazie per gli interessanti spunti di riflessione. Terrò sicuramente in considerazione la sua richiesta per i prossimi contenuti.

  • @Oceanolibero
    @Oceanolibero Год назад +1

    Se si insegna ciò nelle scuole al posto di tante cose inutili, avremmo un mondo migliore

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад +1

      Buongiorno, la ringrazio per la stima! Sicuramente nelle scuole sarebbe importante aiutare i ragazzi a comprendere meglio la propria vita emotiva.

  • @leonardomarabella401
    @leonardomarabella401 5 месяцев назад

    🎉

  • @simonecorta3066
    @simonecorta3066 Год назад +2

    Dopo 15 anni di dipendenza affettiva con un narcisista sono riuscito a liberarmi e chiudere questa relazione ,faticando non poco …..sono rinato

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад +1

      Posso immaginare quanto sforzo e fatica abbia richiesto fare questo passo. Si tenga stretto questo prezioso traguardo.

    • @chiarasorzia4808
      @chiarasorzia4808 Год назад +1

      Come?

    • @simonecorta3066
      @simonecorta3066 Год назад +1

      @@chiarasorzia4808 Eliminandolo completamente dalla mia vita

  • @armageddon1737
    @armageddon1737 Год назад

    Buongiorno, sono appena uscito da una relazione estremamente tossica con un partner con dipendenza affettiva nei miei confronti. Il suo malessere nella fase finale della relazione ci ha portato ad una forte discussione e alla rottura (nata per mano mia ma perpetrata principalmente da lei). Nelle ultime fasi ha sfogato i suoi dolori ad un grande amico esterno alla relazione, con cui si è messa insieme poco dopo la nostra fine (probabilmente lui provava già qualcosa per lei). Avendo chiuso in “buoni” rapporti mi ha confessato di non riuscire a metabolizzare il mio addio e di aver quindi iniziato un esperienza con lui vista la sua disponibilità. È anche questo un segnale di dipendenza affettiva? È possibile che porterà avanti questa dipendenza anche nella prossima relazione?

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад +2

      Buongiorno, per quanto riguarda questa persona di cui mi parla, sì è certamente possibile che si tratti di modalità dipendenti e che in quanto tali, queste modalità siano uno schema che si ripete nelle diverse relazioni. Per quanto riguarda invece lei, sarà importante esaminare il ruolo che ha giocato nella relazione e comprendere che effetto generano in lei queste modalità della sua ex. Saluti

    • @armageddon1737
      @armageddon1737 Год назад

      @@PsicoterapiaemilanoIt io sto seguendo un percorso con un esperto in quanto la notizia mi ha molto addolorato. Ma è possibile "cancellare le emozioni di dolore e di sofferenza" (per me) alla fine di una relazione come dichiarato da lei in modo così semplice? Mi sembra assurdo che tutte le sue ansie e dolori siano stati eliminati con un colpo di spugna, e mi trovo quasi a condividere da solo il dolore.

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Год назад +1

      @@armageddon1737 Credo che "cancellare" il dolore sia una difesa per non sentirlo..perché il dolore c'è..

    • @armageddon1737
      @armageddon1737 Год назад

      @@PsicoterapiaemilanoItmi ha inoltre manifestato il fatto che ha in modo ricorrente ricordi di noi anche dopo del tempo, perchè per lei è stata un po’ la relazione della sua vita nonostante sia andata male (c’erano dei grandi precedenti per cui si poteva ben sperare), e questo l’ha anche messo in chiaro col nuovo partner.
      La sua chiusura con me però è stata molto netta, senza spazio a interpretazioni, nonostante mi abbia più volte detto che eravamo le persone giuste al momento sbagliato, e magari potrà funzionare quando saremo più grandi e pronti. Ora si è lanciata in questa nuova relazione, con tanto di frequentazione “ossessiva” del nuovo partner, vacanze insieme ai genitori di lei e quant’altro. Sono onestamente molto deluso e affranto, sembra aver trovato la relazione della sua vita dopo poco tempo e questo abbatte la mia autostima. Dal canto mio sto facendo il mio percorso, ma i suoi comportamenti mi sembrano cosi’ assurdi

  • @elisapaccagnella7097
    @elisapaccagnella7097 Год назад

    Ho bisogno di un aiuto valido a Padova ! Son 8 mesi che sono in terapia

  • @mariellaradaelli4946
    @mariellaradaelli4946 2 месяца назад

    spesso però questi narcisisti di cui si parla nel video non mostrano subito i loro "true colors". Si mostrano gentili e affettuosi. La maschera la calano quando hanno conquistato la preda, o il dipendente affettivo di turno. Quindi dire che il dipendente affettivo si cerca sempre questi tipi... Insomma forse non è più complesso di così?

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  2 месяца назад +1

      Buonasera Mariella, è un'ottima osservazione perché nel video viene semplificato a scopo, come dire, espositivo, un argomento in realtà più complesso. In terapia si cerca di aiutare il dipendente affettivo a gestire la relazione con un narcisista dopo che questo si è rivelato tale. Cosa si può fare per dare forza e valore ai propri bisogni? Perché non si riesce a troncare una relazione che non va bene? Come ci si può difendere dalle svalutazioni del narcisista? Questi sono temi fondamentali. È vero, il narcisista spesso "si vende" bene, ma siamo sicuri che non lasci comunque per strada alcuni indizi che a posteriori potremmo considerare rivelatori? E se una persona si mostra come esempio di perfezione o di grandiosità, questo non dovrebbe essere un po' sospetto? Ovviamente so che detto così sembra semplice, ma è importante prendere dimestichezza con questi interrogativi.

  • @dinagiovannelli6212
    @dinagiovannelli6212 2 месяца назад

    Buongiorno quali consigli potrebbe dare per relazionarsi e rapportarsi al meglio con un ex dipendente affettivo?

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  2 месяца назад

      Buonasera, è una domanda molto interessante. In questi casi il dipendente affettivo si sente abbandonato e cerca la vicinanza, rischiando però di diventare pressante e di non accettare che la relazione sia finita. Il consiglio che posso dare è di cercare di rassicurarlo sul valore della relazione conclusa, che è stata importante e sincera. Il dipendente, quando la relazione finisce, si sente indegno d'amore e teme che nessuno potrà mai più amarlo. È fondamentale rassicurarlo sul fatto che nonostante le relazioni possano concludersi, il valore delle persone rimane inalterato. Allo stesso tempo è necessario non essere ambigui e mantenere una giusta distanza, perché la relazione è comunque terminata e occorre che il dipendente affettivo possa gradualmente realizzarlo dentro di sé.

    • @dinagiovannelli6212
      @dinagiovannelli6212 2 месяца назад

      @@PsicoterapiaemilanoIt Buona sera, forse non mi sono spiegata bene, intendevo che in passato la persona ha sofferto di dipendenza affettiva che dopo un percorso ha superato. Ci possono essere però degli strascichi, nel senso che comunque sia mettono in atto comportamenti “difensivi”? Nel caso particolare la persona si è sentita soffocata e dopo un allontanamento di mesi, si è riavvicinata chiarendo che con molta calma e spontaneità senza ripetute richieste, provava a ricucire. É una superficialità lecita per “timore” di soffrire? Dal canto mio come consiglia di rapportarmi e comportarmi?

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  2 месяца назад

      @@dinagiovannelli6212 Buonasera, certamente anche il dipendente affettivo può avere, come dire, delle ricadute, al pari di quello che accade per altre problematiche. Il mio consiglio è di provare insieme a riannodare il filo dal punto in cui si è rotto: cosa è successo che ha riattivato le vecchie paure? Quindi dando valore ai progressi fatti, riconoscendo questi progressi e l'impegno che hanno richiesto, individuando nei comportamenti di dipendenza affettiva non una malattia da guarire per sempre ma una difesa che si può riattivare di fronte a una paura più intensa delle altre, è possibile fermarsi e dialogare. Gli strascichi fanno parte dell'evoluzione, non sono un passo indietro, anzi possono diventare l'occasione per aggiungere nuovi tasselli di consapevolezza e di solidità emotiva.

    • @dinagiovannelli6212
      @dinagiovannelli6212 Месяц назад

      @@PsicoterapiaemilanoIt Si é allontanata la prima volta perché in un periodo particolarmente stressante ed in ansia ha letto dei semplici atteggiamenti di premura come invasivi dei suoi spazi e della sua autonomia, dopo mesi ricompare dicendo di tenerci e di voler provare a ricucire un rapporto, dal vivo sembrava normale, da parte mia ho cercato di instaurare un dialogo civile, sembrava si fosse un po’ aperta dando anche consigli e dimostrando qualche premura, piano piano la semplice richiesta di un incontro in momento un po’ difficile per me, la fa sentire nuovamente un po’ in ansia, dopo una mia spiegazione, sembrava che si fosse in parte riaperta e avesse capito le mie motivazioni. Mi allontano per quasi un mese capendo che é particolarmente presa dal lavoro. Ultimamente esplicita di non riuscire a dimenticare il passato ( che secondo le sue presunte interpretazioni rivelavano sfiducia verso l’altro) e di non riuscire a metterci una pietra e a non ridare fiducia. Al momento non se la sente e che se la sua predisposizione dovesse cambiare, farà sapere. Da quest’ultimo messaggio si legge più paura e incertezza di ributtarsi e quindi una richiesta di ulteriore tempo o non chiusura definitiva? Da parte mia posso fare altro o attendere eventuali sue mosse? Grazie

    • @PsicoterapiaemilanoIt
      @PsicoterapiaemilanoIt  Месяц назад

      @@dinagiovannelli6212 Buongiorno, sicuramente lascerei trascorrere del tempo per darle la possibilità di fare un passo quando se la sentirà. Nel frattempo può dirle che lei c'è, che è disponibile al dialogo quando l'altra sarà pronta.