OLTRE IL LIMITE - Parte prima - Con Manolo, Luca Schiera e Maurizio Tasca
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- Опубликовано: 5 июл 2024
- OLTRE IL LIMITE inaugura la serie di episodi dei Podcast PAROLE VERTICALI dove ci saranno solo quei protagonisti di arrampicata e alpinismo che hanno fatto qualcosa di mai visto prima. Il miglior paragone è ERUPTION, quei 101 secondi di Eddy Van Halen pieni di innovazioni mai sentite e viste.
Ospite speciale di questa prima parte del podcast è niente meno che Maurizio Zanolla "Manolo", uno degli scalatori che più di tutti hanno contribuito a rinnovare e rivoluzionare l'arte di arrampicare.
Manolo, senza sapere nulla di cosa stesse succedendo in America con il free climbing, aveva superato perfino il 7c senza scarpette in montagna, e oggi che l'arrampicata è perfino disciplina Olimpica con gare di fronte a migliaia di spettatori paganti e dirette in Tv a pagamento con decine di migliaia di spettatori, mentre sulle grandi pareti fuoriclasse come Jacopo Larcher (avete visto i 4 Podcast sul Trad e le Big Wall con lui?) e Federica Mingolla (la protagonista del Podcast Monte Bianco) salgono a vista ben oltre l'8a, proprio quelle assurde evoluzioni di Manolo sono pietre miliari sia per l'arrampicata che per l'alpinismo.
Insieme a lui Luca Schiera, che oltre il limite ci è andato fin dalla prima sua spedizione, la Ovest della Egger con Matteo Della Bordella, e Maurizio Tasca, nostro super talentuoso polivalente climber su roccia e ghiaccio.
Parole Verticali è un podcast prodotto dai Ragni di Lecco; ideato, filmato e montato da Yuripalmamediaproduction.com. Questo episodio è condotto da Fabio Palma.
Con il supporto di Scarpa, Rock Experience e CAMP. 
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Manolo dovrebbe e potrebbe scrivere eravamo immortali due. Talmente tanti aneddoti meravigliosi. Mito indiscusso.
Troppo forte e simpatico Manolo!! Grande uomo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ( persone superdodate della mia generazione). Attualmente , credo che i Ragni siano i migliori nel contesto alpinistico. Saluti
Manolo. We saw him in Kalymnos in 2009. My goodness, he sent three 8a on sight in a row, three days later everyone were talking about an old man on sight 8b+. I believe was 50 or more. So unbelievable about his skill and we were all very uncertain about where the climbing was heading to
Wow. Manolo is incredible
Manolo appartiene all'infinito presente, anche se da anni non fa più exploit. (che poi basterebbe vederlo su un tiro di media difficoltà per rendersi conto che scalare in quel modo, con quella naturalezza, è un'exploit punto e basta, anche sui un 7a per dire..). Bene ha fatto a ricordare l'impresa mancata al Manslu (a cui partecipò anche Massarotto!): forse l'unica sua impresa veramente incosciente. (Andatevi a leggere del viaggio in India e del ritorno dove dovette vendere gli scarponi per pagarsi il bus e rientrare: fa sbellicare dalle risate).
Mi ricorda in musica Benedetti Michelangeli, il "Maestro": poco stereotipato (se c'è un climber "no macho" negli anni 80 è lui, nonostante il fisico da paura), gran classe, mai una smorfia, mai una polemica, livello esagerato eppure con repertorio volutamente non sterminato. Quando suonava sembrava immobile. Un giorno prima di un concerto disse al suo accordatore storico Fabbrini che il pianoforte aveva un piccolo difetto di meccanica che produceva un piccolo rumore fastidioso. Fabbrini - Mister Udito - si rimise al lavoro per oltre un'ora verificando martelletti e corde, senza trovare nulla fuori posto. Poi scoprì che in un vaso sul palco c'era un insetto il cui battito d'ali produceva un leggerissimo riverbero. Il Maestro, che suonava intensamente producendo un suono perlaceo a cui nessuno è più arrivato (checchè se ne siano sentiti di talenti smisurati), lo aveva sentito. Di alcuni difficili brani ha dato interpretazioni con una disarmante facilità esecutiva, senza scomporsi minimamente.
Musikhalle di Amburgo, 1993, presente. Come c'ero ad Erto col mago rivisto poi cinque anni fa in sardegna. Faceva ancora l'8a a vista. Incosciente solo al Manaslu? fatti raccontare da quelli che andavano al Totoga e lo trovavano da solo su Trimurti slegato. E' un miracolato anche se più cosciente di Roberts che a 60 anni fa ancora i free solo per la Tv
Doppie su sequoie. Già il primo ricordo è leggenda
Puntata spettacolare, format super… grazie ragazzi continuate così!
Visto che non ci si tiene per il caldo ieri ci siamo visti i podcast in falesia. Prima cosa, perchè non c'è mai Della Bordella? Solo sulla puntata Marmolada, ma noi lo vedevamo bene anche qui, sulle Big walls e sul Trad. Seconda cosa, bravi Ragni, eravate terribilmente provinciali e con questi podcast con inviti vi state dimostrando più aperti e meno autoreferenziali di tutti. Terza cosa. Luca Schiera alpinista fuori dal tempo, ha salito vie in tutto il mondo e non ha social, fa l'8c in falesia e le vie in posti isolati e per saperlo devi cercare o capitare in una sua serata. Quarta cosa. Confermo che Manolo tornò dal viaggio americano che era magro da paura e che Mauro non la prese bene con quel pendolo. Anzi con l'arrampicata fu diverso dopo quel viaggio, erano andati là per spaccare il mondo ma per lui fu sofferenza. Manolo aveva fatto anche degli 8a a vista a Joshua, ne aveva fatti altri in austria da Horagher nel 1985 ma in america erano gradi americani e in austria UIAA quindi non si sa che i primi 8a a vista al mondo sono suoi. Lo chiamavamo ET.
Che classe il mago
Sempre più bello questo podcast
Manolo mito
😂 Grande Manolo
Manolo un gigante e si sa, Schiera e Tasca due sorprese. Il migliore però chi ha scritto la descrizione paragonando il mago a Van Halen. Ormai ho le dita che non si chiudono nè su prese piccole nè sui capotasti ma è il più bel paragone che abbia letto fra due geni che hanno indicato la strada e sono stati anche copiati e imitati da generazioni.
Manolo personaggio indescrivibile... Rimane (e purtroppo credo lo rimarrà ancora per un po') un mio sogno ripetere la via aperta da lui sull'Aguglia di Cala Goloritzé qui in Sardegna. Grazie ai Ragni, per la condivisione
Il tuo sogno, in parte, rimarrà tale per sempre perché “Sinfonia dei mulini a vento” qualche anno fa è stata spittata, quindi la via originale si può dire che non ci sia più 🤷🏻♂️
@@gianlucamandas243 grazie del commento, già rileggere il nome è tanta roba (penso tu conosca l'origine).
Pu
rtroppo sapevo... per anni, tra l'altro, è stata la via più salita per raggiungere la cima dell'Aguglia e alcune prese erano letteralmente distrutte. Era, purtroppo, diventata molto pericolosa
@@gianlucamandas243 anche la fessura off width?
@@DaCo8311No, hai avuto delle informazioni errate. La via di gran lunga più salita dell’Aguglia è sempre stata ‘Il sole incantatore’ di Oviglia che ora ha tutte le soste nuove e messe a distanze logiche, il tiro di placca di 6b+ in traverso è ormai lucido.
La via di Manolo, proprio a causa dei pochi chiodi originali aveva avuto, in confronto, poche ripetizioni.
Poi sull’Aguglia di pericoloso non c’è veramente niente.
@@gianlucamandas243 sapevo della via di Oviglia che ha da sempre tenuto alla manutenzione di innumerevoli falesie e che svolge un lavoro encomiabile. Grazie, cmq, delle informazioni
Grazie di cuore