Forse, più realisticamente, il drin drin (o latro nome) deve saper animare gli interessi di un sufficiente numero di persone, che vi sono necessarie scelte da fare. Il fine è agire come un cuneo nel panorama politico (poco realistico un 50% + 1 nelle elezioni politiche, non c'è riuscito nemmeno De Gasperi).
Dunque, punti chiave sono far funzionare la giustizia civile e l'istruzione. E non solo per l'innovazione/start-up. Per l'istruzione se ne è già discusso in altre live. Per la giustizia come si potrebbe fare? Di giurisprudenza non so niente. So solo che non delivera. Non si potrebbero inserire un minimo di logiche manageriali nella gestione del sistema giustizia? Anche solo per individuare i colli di bottiglia principali, che siano legislativi, organizzativi o altro, e poi in qualche modo affrontarli. Capisco che ci si gioca qualche altro 100k di voti, e continuando così forse si riuscirà a prendere per la prima volta nella storia della repubblica un numero di voti minore di zero, però vanno toccati certi tasti. Magari anche con riforme graduali.
Due riflessioni al volo, non sono nessuno per cui cercherò di argomentarle al meglio che posso con evidenze dove possibile. Parto dalla prima riflessione, non c’è da reinventare la ruota. Se si vuole costruire un sistema innovativo, o almeno provarci a farlo, ci sono paesi che da tempo lo stanno facendo efficacemente. Da cittadino mi piacerebbe vedere una task force di gente esperienziata in materia che provi a fare questa cosa. L’italiano avrà tutta l’inventiva, la creatività e l’ingegnosità del pianeta come piace raccontarsi, ma a quanto pare, purtroppo, non ha ancora scoperto come creare una silicon valley di successo. Quindi c’è da mettere da parte l’arroganza e alzare la cornetta per parlare con gente che lo sta facendo, e ha avuto successo nel farlo in altri paesi. Raggruppare, per ogni elemento dell’ecosistema (Università, VC, Startup, Acceleratori), persone che diano il loro punto di vista INFORMATO sul da farsi. Gente da Stanford, Sequoia, YC, bending spoons, etc. che ce l’abbia fatta e sia disposta a venire in Italia per farlo di nuovo. Seconda riflessione: come evidenziato da Michele, non comprendo perché la domanda possa rappresentare un collo di bottiglia per una startup nascente. A tal proposito, riprendo le idee e la filosofia di Steve Blank, considerato il padre del modello americano per fare startup, secondo cui "Le startup non sono versioni più piccole di grandi aziende" e "Le startup sono organizzazioni temporanee alla ricerca di un modello di business". Questo implica, tra le altre cose, che molte startup non abbiano ancora identificato il problema giusto da risolvere, e di conseguenza, nessuno è disposto a pagare per ciò che offrono. Paradossalmente, la domanda si genera solo quando una startup cessa di essere tale, ovvero quando trova un modello di business scalabile e sostenibile, in grado di attrarre in modo sistematico clienti disposti a pagare per i suoi prodotti o servizi. Terza riflessione: il compito dell’università non è quello di formare imprenditori. L’università non possiede le competenze necessarie per farlo. Il suo ruolo nell’ecosistema è formare persone con elevate competenze tecniche. I professori, dedicatisi per tutta la vita alla ricerca, non possono essere esperti sia in ambito accademico che imprenditoriale, e non è realistico aspettarsi che sappiano insegnare entrambe le cose. Non esiste un metodo scientifico per diventare imprenditori: questa capacità si sviluppa con l’esperienza pratica. Va detto che per eseguire un modello di business, le materie organizzative, la contabilità e simili sono strumenti validi. Tuttavia, creare una startup significa CERCARE un modello di business, e questa attività richiede competenze diverse da quelle che i professori accademici possono offrire. Un discorso diverso sarebbe quello di coinvolgere ex imprenditori come docenti: è ciò che accade, ad esempio, a Stanford e Berkeley, dove i corsi di imprenditoria sono tenuti da persone con esperienza diretta nel campo. Vedi ad esempio Steve Blank che insegna a Stanford. Per formare imprenditori servono acceleratori e mentori. Persone che abbiano già affrontato le sfide del mondo imprenditoriale e sappiano spiegare alle persone con hard skills come metterle a terra per fare soldi.
Si unisca al movimento e porti il suo contributo. 🙂 Troverà al suo interno un tavolo di lavoro dedicato proprio a queste tematiche dove potrà confrontarsi con altre persone che hanno competenze specifiche su questi temi.
Una cosa di cui non si è parlato molto sono i tech transfer offices delle università. Essendo le università in gran parte pubbliche, ed essendo davvero pochi gli impiegati in quegli uffici, dovrebbe essere una cosa abbastanza facile da migliorare. Più non vedo dei gran incentivi a mettere i bastoni tra le ruote. Con migliorare si intende: standardised deals, lower equity take, increased staff availability, in soldoni.
Aldila’ degli interventi di sistema (giustizia, attrattivita’ VC esteri, concorrenza, istruzione, ecc.), di concreto si puo’ intervenire sull’Innovation Procurement della PA/parastato (senza o minimizzando le truffe - in questo, pagare il servizio invece del prodotto/prototipo e’ la strada) e accordi con USA x back office in Italia e offerta sul mercato americano per esporsi alla concorrenza li…
10:50 Oltre a DARPA, ricordiamo la NASA e Space Force: tutte le aziende della nuova Space Economy (tra cui SpaceX) sono state finanziate da questi enti.
Certamente il futuro è cambiato a causa dell' incontro tra le mietitrici. Il sorrisetto di Möbius lo imputi più al fatto che pensa di fregare Raziel mamdandolo nel futuro invece che nel passato... in proposito Raziel è stato molto "Ingenuo" a fidarsi di lasciare il comando della camera del tempo a Möbius... O magari è una leggerezza degli autori: in un remake modificherei la cosa in un modo più credibile.
ruclips.net/video/1ZxGCZq-ht4/видео.html questa conversazione mi ha ricordato un osservazione di bezos, potremmo discutere del perche USA ha il miglior risk capital disponibile, ma penso la risposta sia una, reserve currency.
Al Drin Drin spetta l’arduo lavoro di convincere gli italiani che si può fare🔔🔔
Forse, più realisticamente, il drin drin (o latro nome) deve saper animare gli interessi di un sufficiente numero di persone, che vi sono necessarie scelte da fare. Il fine è agire come un cuneo nel panorama politico (poco realistico un 50% + 1 nelle elezioni politiche, non c'è riuscito nemmeno De Gasperi).
I discorsi seri, che dovrebbero sentirsi in televisione ed arrivare al grande pubblico. Forza Drin Drin!
Qualità altissima 🔔🔔
Saluti dalla Germania 👏
Forza DrinDrin 🔔 🔔
Sempre video di qualità 🎉
Dunque, punti chiave sono far funzionare la giustizia civile e l'istruzione. E non solo per l'innovazione/start-up. Per l'istruzione se ne è già discusso in altre live. Per la giustizia come si potrebbe fare? Di giurisprudenza non so niente. So solo che non delivera. Non si potrebbero inserire un minimo di logiche manageriali nella gestione del sistema giustizia? Anche solo per individuare i colli di bottiglia principali, che siano legislativi, organizzativi o altro, e poi in qualche modo affrontarli. Capisco che ci si gioca qualche altro 100k di voti, e continuando così forse si riuscirà a prendere per la prima volta nella storia della repubblica un numero di voti minore di zero, però vanno toccati certi tasti. Magari anche con riforme graduali.
Due riflessioni al volo, non sono nessuno per cui cercherò di argomentarle al meglio che posso con evidenze dove possibile.
Parto dalla prima riflessione, non c’è da reinventare la ruota. Se si vuole costruire un sistema innovativo, o almeno provarci a farlo, ci sono paesi che da tempo lo stanno facendo efficacemente. Da cittadino mi piacerebbe vedere una task force di gente esperienziata in materia che provi a fare questa cosa. L’italiano avrà tutta l’inventiva, la creatività e l’ingegnosità del pianeta come piace raccontarsi, ma a quanto pare, purtroppo, non ha ancora scoperto come creare una silicon valley di successo. Quindi c’è da mettere da parte l’arroganza e alzare la cornetta per parlare con gente che lo sta facendo, e ha avuto successo nel farlo in altri paesi. Raggruppare, per ogni elemento dell’ecosistema (Università, VC, Startup, Acceleratori), persone che diano il loro punto di vista INFORMATO sul da farsi. Gente da Stanford, Sequoia, YC, bending spoons, etc. che ce l’abbia fatta e sia disposta a venire in Italia per farlo di nuovo.
Seconda riflessione: come evidenziato da Michele, non comprendo perché la domanda possa rappresentare un collo di bottiglia per una startup nascente. A tal proposito, riprendo le idee e la filosofia di Steve Blank, considerato il padre del modello americano per fare startup, secondo cui "Le startup non sono versioni più piccole di grandi aziende" e "Le startup sono organizzazioni temporanee alla ricerca di un modello di business".
Questo implica, tra le altre cose, che molte startup non abbiano ancora identificato il problema giusto da risolvere, e di conseguenza, nessuno è disposto a pagare per ciò che offrono. Paradossalmente, la domanda si genera solo quando una startup cessa di essere tale, ovvero quando trova un modello di business scalabile e sostenibile, in grado di attrarre in modo sistematico clienti disposti a pagare per i suoi prodotti o servizi.
Terza riflessione: il compito dell’università non è quello di formare imprenditori. L’università non possiede le competenze necessarie per farlo. Il suo ruolo nell’ecosistema è formare persone con elevate competenze tecniche. I professori, dedicatisi per tutta la vita alla ricerca, non possono essere esperti sia in ambito accademico che imprenditoriale, e non è realistico aspettarsi che sappiano insegnare entrambe le cose.
Non esiste un metodo scientifico per diventare imprenditori: questa capacità si sviluppa con l’esperienza pratica. Va detto che per eseguire un modello di business, le materie organizzative, la contabilità e simili sono strumenti validi. Tuttavia, creare una startup significa CERCARE un modello di business, e questa attività richiede competenze diverse da quelle che i professori accademici possono offrire.
Un discorso diverso sarebbe quello di coinvolgere ex imprenditori come docenti: è ciò che accade, ad esempio, a Stanford e Berkeley, dove i corsi di imprenditoria sono tenuti da persone con esperienza diretta nel campo. Vedi ad esempio Steve Blank che insegna a Stanford. Per formare imprenditori servono acceleratori e mentori. Persone che abbiano già affrontato le sfide del mondo imprenditoriale e sappiano spiegare alle persone con hard skills come metterle a terra per fare soldi.
Si unisca al movimento e porti il suo contributo. 🙂
Troverà al suo interno un tavolo di lavoro dedicato proprio a queste tematiche dove potrà confrontarsi con altre persone che hanno competenze specifiche su questi temi.
Si può fare 💪🏼💪🏼
Commento tattico
+ drin
Like e commento!
Mio commento tattico 👍
Grandi
Una cosa di cui non si è parlato molto sono i tech transfer offices delle università. Essendo le università in gran parte pubbliche, ed essendo davvero pochi gli impiegati in quegli uffici, dovrebbe essere una cosa abbastanza facile da migliorare. Più non vedo dei gran incentivi a mettere i bastoni tra le ruote. Con migliorare si intende: standardised deals, lower equity take, increased staff availability, in soldoni.
Sempre ospiti di livello eccelso.
Minuto 23, lo sempre pensato anch'io, la giustizia è un fattore centrale
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La mia bela Turin
Aldila’ degli interventi di sistema (giustizia, attrattivita’ VC esteri, concorrenza, istruzione, ecc.), di concreto si puo’ intervenire sull’Innovation Procurement della PA/parastato (senza o minimizzando le truffe - in questo, pagare il servizio invece del prodotto/prototipo e’ la strada) e accordi con USA x back office in Italia e offerta sul mercato americano per esporsi alla concorrenza li…
Minuto 27, persone che si sentono soffocare in Italia ce ne sono tante, il problema che noi non sanno più cosa è la libertà
Like e commento doveroso
10:50 Oltre a DARPA, ricordiamo la NASA e Space Force: tutte le aziende della nuova Space Economy (tra cui SpaceX) sono state finanziate da questi enti.
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Certamente il futuro è cambiato a causa dell' incontro tra le mietitrici.
Il sorrisetto di Möbius lo imputi più al fatto che pensa di fregare Raziel mamdandolo nel futuro invece che nel passato... in proposito Raziel è stato molto "Ingenuo" a fidarsi di lasciare il comando della camera del tempo a Möbius...
O magari è una leggerezza degli autori: in un remake modificherei la cosa in un modo più credibile.
Minuto 26, come non essere d'accordo
Concordo con Michele, il problema principale è politico
+ drin
ruclips.net/video/1ZxGCZq-ht4/видео.html
questa conversazione mi ha ricordato un osservazione di bezos, potremmo discutere del perche USA ha il miglior risk capital disponibile, ma penso la risposta sia una, reserve currency.
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