Cara dottoressa Bellina, tante belle chiacchere, totalmente lontane dalla realta'. Prima di cercare autisti biaogna sapersi mantenere quelli che si hanno. Mettendoli in condizione di lavorare, pagarli per il lavoro effettivamente svolto e soprattutto portandogli rispetto. Non puntando sulla quantita' piuttosto che sulla qualita' e sul continuo rigirare il lavoro a terzi, sia nel settore logistico che nel settore trasporti.
Egregi Signori, assomigliate molto agli odierni politici italiani, tutte chiacchiere e distintivo. Per prima cosa la carenza di autisti in Italia è una menzogna perché le aziende di trasporto nostrane preferiscono assumere autisti dell'Est Europa, con tutto il rispetto per loro tra i quali ho colleghi/amici, perché si accontentano del misero stipendio che gli viene offerto e perché danno una disponibilità che un italiano umanamente non può dare e mi riferisco allo stare sul mezzo per mesi interi senza scendere. Seconda cosa le aziende italiane o almeno la maggior parte, non fidelizzano i loro autisti ma li schiavizzano. Dico tutto questo perché ho esperienza nazionale/ internazionale da vendere, ho lavorato in Inghilterra e recentemente in Irlanda per Hannon Transport refrigerated transport, dove a differenza dei nostrani datori di lavoro, retribuiscono più che dignitosamente i loro autisti offrendo loro training continuo e assistenza PROFESSIONALE h24. Personalmente ad Italtrans ho inviato per anni la mia candidatura senza ricevere mai risposta. Forse il mio curriculum non era da prendere in considerazione : diploma di Maturità Scientifica, conoscenza inglese e spagnolo scritto e parlato, e come detto prima espetienza da vendere. Come del resto molti altri miei colleghi connazionali. Purtroppo l'esperienza fa paura ai nostri datori di lavoro italiani perché l'autista che se ne intende del mestiere e difficilmente gestibile ( assoggettabile) alle porcate imposte dall'alto. Dimenticavo, documentazione DIMOSTRABILE. Distinti saluti
Cara dottoressa Bellina, tante belle chiacchere, totalmente lontane dalla realta'. Prima di cercare autisti biaogna sapersi mantenere quelli che si hanno. Mettendoli in condizione di lavorare, pagarli per il lavoro effettivamente svolto e soprattutto portandogli rispetto. Non puntando sulla quantita' piuttosto che sulla qualita' e sul continuo rigirare il lavoro a terzi, sia nel settore logistico che nel settore trasporti.
Egregi Signori, assomigliate molto agli odierni politici italiani, tutte chiacchiere e distintivo. Per prima cosa la carenza di autisti in Italia è una menzogna perché le aziende di trasporto nostrane preferiscono assumere autisti dell'Est Europa, con tutto il rispetto per loro tra i quali ho colleghi/amici, perché si accontentano del misero stipendio che gli viene offerto e perché danno una disponibilità che un italiano umanamente non può dare e mi riferisco allo stare sul mezzo per mesi interi senza scendere. Seconda cosa le aziende italiane o almeno la maggior parte, non fidelizzano i loro autisti ma li schiavizzano. Dico tutto questo perché ho esperienza nazionale/ internazionale da vendere, ho lavorato in Inghilterra e recentemente in Irlanda per Hannon Transport refrigerated transport, dove a differenza dei nostrani datori di lavoro, retribuiscono più che dignitosamente i loro autisti offrendo loro training continuo e assistenza PROFESSIONALE h24.
Personalmente ad Italtrans ho inviato per anni la mia candidatura senza ricevere mai risposta. Forse il mio curriculum non era da prendere in considerazione : diploma di Maturità Scientifica, conoscenza inglese e spagnolo scritto e parlato, e come detto prima espetienza da vendere. Come del resto molti altri miei colleghi connazionali. Purtroppo l'esperienza fa paura ai nostri datori di lavoro italiani perché l'autista che se ne intende del mestiere e difficilmente gestibile ( assoggettabile) alle porcate imposte dall'alto.
Dimenticavo, documentazione DIMOSTRABILE.
Distinti saluti
Brava Sheela👏👏👏