"La guerra di Piero": Daniele Silvestri e Neri Marcorè cantano De André in ricordo di Gino Strada
HTML-код
- Опубликовано: 11 окт 2024
- Martedì 16 novembre 2021 abbiamo ricordato Gino Strada insieme a tanti amici, a Milano. Tra loro anche Daniele Silvestri e Neri Marcorè, che hanno cantato “La guerra di Piero” di Fabrizio De André: una canzone senza tempo, un potente inno contro la guerra.
*******
“Non esistono scommesse impossibili” è la serata che abbiamo organizzato per ricordare Gino attraverso le sue parole, parole con cui tante volte ha dato forma a un pensiero potente: la possibilità di un mondo in cui l’utopia è solo qualcosa che ancora non c’è.
Per ricordare che “non esistono scommesse impossibili”.
Per chi non è potuto essere con noi a Milano, il video integrale della serata è disponibile su • "Non esistono scommess...
Per saperne di più sul lavoro di @emergency vieni sul nostro sito www.emergency....
Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
Ma son mille papaveri rossi
Lungo le sponde del mio torrente
Voglio che scendano i lucci argentati
Non più i cadaveri dei soldati
Portati in braccio dalla corrente
Così dicevi ed era d'inverno
E come gli altri verso l'inferno
Te ne vai triste come chi deve
Il vento ti sputa in faccia la neve
Fermati Piero, fermati adesso
Lascia che il vento ti passi un po' addosso
Dei morti in battaglia ti porti la voce
Chi diede la vita ebbe in cambio una croce
Ma tu non lo udisti e il tempo passava
Con le stagioni a passo di giava
Ed arrivasti a varcar la frontiera
In un bel giorno di primavera
E mentre marciavi con l'anima in spalle
Vedesti un uomo in fondo alla valle
Che aveva il tuo stesso identico umore
Ma la divisa di un altro colore
Sparagli Piero, sparagli ora
E dopo un colpo sparagli ancora
Fino a che tu non lo vedrai esangue
Cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore
Soltanto il tempo avrà per morire
Ma il tempo a me resterà per vedere
Vedere gli occhi di un uomo che muore
E mentre gli usi questa premura
Quello si volta, ti vede e ha paura
Ed imbracciata l'artiglieria
Non ti ricambia la cortesia
Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che il tempo non ti sarebbe bastato
A chiedere perdono per ogni peccato
Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che la tua vita finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia, a crepare di maggio
Ci vuole tanto, troppo coraggio
Ninetta bella, dritto all'inferno
Avrei preferito andarci in inverno
E mentre il grano ti stava a sentire
Dentro alle mani stringevi il fucile
Dentro alla bocca stringevi parole
Troppo gelate per sciogliersi al sole
Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
Ma sono mille papaveri rossi
Una ottima interpretazione di una canzone immortale. Abbasso la guerra, Diserzione sempre
Generale, di De Gregori e la Guerra di Piero,del grande Fabrizio De Andrè ..le canzoni più belle che raccontano l'orrore della guerra
Bella interpretazione a due voci.
Grandissimo pezzo ..
Starei a sentirli per ore e ore.. questi sono artisti con una A enorme!!!
Silvestri e’ tanta roba. Chapeau a entrambi.
Due artisti italiani che elevano il livello culturale in questo paese. Basta con il trash che ci proponete costantemente in tv!!
I nostalgici della vera arte verranno a cercare sempre e solo altrove.
Interpretazione straordinaria..
Grazie dalla Russia ❤
impresionante, sciccante! bravissimi!
Brividi dal '900
Bravissimi ❤😮
La Grande Umanità di Gino!!
Che c'entra Gino bischero
❤