Questo video mi ricorda il periodo delle elementari in cui, se eri particolarmente bravo in qualcosa , le maestre subito lo traducevano in un mestiere; ad esempio "come scrivi bene! Potresti fare lo scrittore". Questa convinzione che una passione se non diventa mestiere non sia utile a niente; questo collegamento malato tra sofferenza e lavoro, così inculcato in noi da ritenerlo scontato, come se la sofferenza fosse la metrica di giudizio per determinare quanto sei bravo in quello che fai. L'impossibilità di poter sbagliare; di poter ammettere di aver sbagliato strada e di poter ricominciare; la dannata fretta di dover arrivare ad un determinato punto, solo per godersi la vetta per due secondi, giusto il tempo che si avvicini qualcuno per chiederti "il prossimo obiettivo?". Grazie per essere arrivati al momento giusto con questo video, mi sento compresa ♥
Ciao! Hai descritto in modo perfetto il periodo post-laurea: io mi sto ponendo queste stesse domande esattamente in questo momento (da un paio di mesi ormai), senza raggiungere una vera conclusione. Ho appena concluso il mio percorso al Politecnico di Torino in ingegneria energetica, ma in questi anni ho sviluppato competenze di fotografia e videomaking tali da farmi domandare se effettivamente voglia seguire la carriera accademica/ingegneristica. Quindi mi sono messo a fare un po' di tutto, o meglio: ho continuato a fare quel che facevo prima, ma ho tolto dall'equazione i corsi e la tesi. Ho proseguito il mio percorso foto/video documentando e scoprendo realtà fino a spingermi alla realizzazione di video di ingegneria su instagram (ma che cazz? dirai tu). Risposta al quesito "cosa fare dopo?": boh, ma qualche consapevolezza in più sul fatto che cerco di tenere la creatività per progetti foto/video personali e un po' meno per fare soldi. L'altra risposta che ho scoperto da questo periodo è che bisogna avere pazienza (anche se è difficile) per capire e metabolizzare: disperarsi o essere tristi per una condizione di limbo non serve a niente, ma ogni tanto accade e lo capisco. Bene, questo commento si è trasformato nel mio diario, ma spero possa essere utile a qualcuno che lo legge! :)
Adoro i momenti di limbo, per quanto mi riguarda e se potessi vorrei vivere sempre in un limbo, non dover per forza essere determinata da un'etichetta, da un lavoro, da una classe sociale, dai luoghi che frequento.. Non vorrei scegliere per poter restare possibilità e permettermi di sperimentare ciò che voglio, libera da ogni definizione.. Ma viviamo in un mondo che esige di definirsi in qualche modo, sennò siamo niente "e tu, che fai nella vita?"
Si vede che non hai bisogno di soldi, anzi ne hai, a differenza di chi vive una vita nel limbo dovendosi aggrappare alla pensione di mammà a trenta e quarant'anni
Ecco, nel mio post laurea (parliamo di una quindicina di anni fa) fissavo i muri, ragionavo sul mondo, zuzzurellavo all'estero, mi sentivo il genio incompreso e mi vestivo più o meno come voi, ma senza vite alte. I neo laureati meno privilegiati di me invece si erano già studiati da tempo quale percorso fare, lavoravano da anni e il post laurea per loro non è stato vissuto come il salto nel vuoto che è stato per me. Stavano già un pezzo avanti, non potevano permettersi pause belle o brutte. Questione di necessità.
Ciao! Mi chiamo Valerio. Nei miei momenti di limbo, a volte mi bombardo di ricerche e stimoli per cercare di capire giorno dopo giorno come trovare una risposta alle mie domande. Qualsiasi fonte o ragionamento. Soprattutto adoro parlare con amici e conoscenti come la pensano e confrontarmi con loro. Ecco, a volte noto una mancata voglia di mettersi a ragionare a fondo e ricercare solo momenti di spensieratezza. In questi momenti di limbo mi prendo il mio tempo per capire. Anche perché stiamo vivendo in un mondo che va ad una tale velocità dove ci avevano promesso certezze e che in realtà poi alla fine queste certezze non ci sono mai state nella vita. Sono arrivato al punto personalmente che la svolta arriva quando si accetta che le certezze non ci sono e che da un giorno all'altro potrebbe cambiare tutto quello che si è fatto anche al livello di amicizie, lavoro e rapporti amorosi. Da un giorno all'altra potremmo morire. Penso che dal momento che si riesce ad accettare questa incertezza e questa caducità della vita e quindi saper dire "inizio questa relazione con la speranza che duri per sempre ma anche cosciente del fatto che da un giorno all'altro può finire perché non c'è niente di sicuro nella vita " o in altre parole dare il massimo e provarci coscienti della non sicurezza del raggiungimento del risultato. Il fatto di essere cosciente che arrivare al risultato non è garantito o sicuro, fa la differenza nel ragionamento.
Ciao! :) Laureata ieri, comincerò lunedì due settimane di lavoro in università come tutor di laboratorio, dopodiché parteciperò a un bando per andare a lavorare sei mesi in un'azienda all'estero. Speriamo bene! Mi auguro di trovare il trampolino di lancio che mi serve in quei sei mesi. In bocca al lupo a tutti quelli che si sono laureati e stanno cercando cosa fare 💪 (Mi sono laureata in scienze chimiche)
Adoro i video di Sofia ma parla troppo veloce/tagli troppo veloci, i temi sono sempre molto interessanti e centrati ma penso che il discorso acquisterebbe più qualità se fosse leggermente più pausato
Momento post-laurea è un vero sconvolgimento quasi apocalittico, mi ritrovo molto in ciò che dici, ovvero: "il distacco lavoro e questione tempo libero". Io in realtà dopo la prima magistrale ero alla spasmodica ricerca di aggiungere sempre più titoli per poter fare il dottorato, ma la pandemia ha sconvolto totalmente le carte. Adesso mi rendo conto che più che cercare "il lavoro che mi piace", questa frase si è ridotta in: "cercare un lavoro" e aggiungere il "mi piace" si vedrà... dopo la recente "batosta" dei concorsi pubblici, ho capito, altra importante natalità, che è meglio trovarsi una professionalità, da una parte, che venga richiesta dal mercato, ma dall'altra, che sei quasi solo tu a poterla dare... un equilibrio particolare e molto strano. Eeh niente, altra cosa sono stage con possibilità di inserimento, con la speranza di ritagliarsi quella piccola quota di "tempo libero" che la sfrutti come preferisci. Ad oggi vedendo l'impossibilità di fare un lavoro che piace, almeno cercare un lavoro che mi possa permettere di vivere e al contempo di coltivare alcuni hobby...
Viaggiare, piangere e di quel pianto farne sogni. Io ho 29 anni quest'anno e solo l'anno scorso ho capito cosa voglio fare. Che significa: come voglio gestire la mia vita in modo da ottenere riscontro economico adeguato, tempo per la mia creatività, gestione flessibile delle mie passioni e un po' di vita privata, senza doverla rincorrere. Prima? Prima ho aperto e chiuso progetti, capito che se punti a fare della tua passione un lavoro devi sacrificare tutto (mentre se avviene quasi per caso il tuo equilibrio è già praticamente avviato e devi solo gioire dell'accaduto), che per fare la vita più libera e indipendente hai comunque bisogno di soldi da parte o devi fare il nomade (che è il mio attuale piano B) e non parlo di nomade digitale, ma di scambio lavoro manuale con vitto e alloggio. Alla fine? Mi rimetto a studiare, per ottenere il titolo che, solo ad oggi che so cosa voglio fare, so che mi servirà. E nel limbo... Secondo me viaggiare e piangere e di quel pianto farne sogni, penso che sia davvero la cosa migliore in assoluto.
Ciao Giulia, ti capisco perchè anche io sono nella tua stessa situazione ma a 28 anni :) Ora mi tocca rimettermi a studiare, inizierò una nuova magistrale perchè la mia non mi dà gli sbocchi che necessito. Buona fortuna per tutto
@@nacles__3234 Mettiamola in generale perché per ognuno è diverso: sono lavoratrice dipendente e contemporaneamente seguo un progetto che mi permette di esprimermi artisticamente, anche se non mi dà uno stipendio continuativo. Riesco anche a praticare hobbies diversi ogni tanto e prendermi del tempo libero. E ho molte ferie, che quest'anno userò il più possibile per fare viaggi ed esperienze.
Apprezzo questo video, davvero. Ma ho il dubbio di come Sofia possa capire un neo laureato ed il futuro incerto dato che lei, a quanto ne so, non ha frequentato l'università. Ripeto, è un video pieno di spunti ma forse sarebbe stato meglio far fare questo monologo ad un effettivo ragazz* uscit* dal mondo accademico.
ciao cristina, grazie per la tua osservazione. i video di venti, benché dall’esterno sembrino spontanei e naturali, sono in realtà il prodotto di discussioni, pensieri, esperienze molto collettive. in questo caso abbiamo chiesto agli amici nel limbo e siamo arrivati a questo testo tramite le loro voci. ci piace però che all’esterno le cose risultino fluide
Diciamo che ha detto tutto e niente. Sono giusti gli spunti di riflessioni, ma la realtà è ben più complessa. Vorrei che fosse citato anche il lavoro in smartworking che costringe a lavorare in solitudine per molte ore al giorno. Diciamo che nel limbo ci siamo noi, ma anche il mondo intero.
Questo periodo è orribile e secondo me cambia anche in base alla regione in cui si vive. Porto il mio esempio, laureata in scienze della comunicazione in Sicilia e vivo in Sicilia (palermo).. ecco non esistono stage e non esiste niente, l’unico lavoro che riesce a trovare sono dei call center che ti prosciugano l’anima e la voglia di vivere, e ti fanno solo capire che il futuro di certo non è dove vivi ma che devi per forza andare fuori, perché non solo non esiste qualcosa inerente a quello che hai studiato.. ma non c’è proprio niente di niente, non c’è futuro e non c’è lavoro.. solo call center e fattorini per il sushi!!! Questa situazione è totalmente deprimente, perché non solo si ha l’esigenza di lasciare il nido di casa, ed essere indipendenti economicamente e non solo.. ma non ci sono i mezzi! Quindi è una continua oscillazione tra tristezza profonda quasi verso la depressione e arrendevolezza.
In certe realtà (al sud specialmente) e con certe lauree, paradossalmente a livello economico conviene di più essere diplomati che laureati. Chi ha cominciato a lavorare dai 18 anni tipo come operaio, si trova ai 25 anni già con una bella somma di denaro risparmiata e con uno stipendio superiore ai 1200 euro al mese. Un neolaureato a 25 anni senza esperienza lavorative, oltrea non avere soldi, può al massimo sperare in un tirocinio con un rimborso spese di 400-500 euro al mese. Poi bisogna vedere se negli anni riesce a superare lo stipendio del diplomato, perchè per molti lavori non succede.
Ci sarebbe da parlarne ore di questa situazione scandalosa, nn so se all estero é così ma qui in Italia se ne approfittano tutti. Spero di fare funzionare il titolo di studio che ho duramente conquistato. Ciao Bravi
Guarda il mio momento di limbo/vuoto dura da 2 anni ormai quindi io me lo vivo con estrema angoscia anche perché con il passare del tempo peggiora e vedo sempre meno la luce. Io sinceramente non so proprio come se ne esce purtroppo, nonostante sia davvero stufo anche se trovo le forze per dire " basta" non so dove andare; ok dico "basta" e poi? Dove vado? Ho tante strade sí e potrei prenderle tutti anche sbagliando ma dove vado? Non so se mi sono spiegato. Non so se la terapia potrebbe migliorare questa cosa...
Io dopo un diploma di ragioneria e una laurea di economia ho provato, sempre nel settore per cui ho studiato per anni, a fare un tirocinio da un commercialista per la professione di esperto contabile convinto che fosse la strada che mi piacesse. Faccio 2 mesi in questo studio e invece scopro che come professione è troppo noiosa e non mi piace, e quindi abbandono perché non voglio sprecare la mia vita a fare un lavoro che mi rende infelice. Adesso non ho idea di cosa posso fare, perché alla fine le poche proposte lavorative, che ho trovato in questi mesi nella mia zona su tutti i vari siti di offerte di lavoro, sono quelle relative alla contabilità, ramo che non mi interessa più. Qualche consiglio per fare qualcosa di diverso?
@@manuelcorrias5039 Ma poi era un lavoro che si lavorava dalle 9 alle 19:30 (a volte ho fatto anche le 20:30 perchè se c'erano scadenze non potevi andartene prima che gli altri ti guadavano male) e venivo pagato 150 euro al mese. Credevo di aver scelto il percorso giusto, sta roba mi era sempre piaciuta e sono sempre andato bene in economia aziendale. Ma il lavoro del commercialista non fa proprio per me, orari impossibili e stress tutti giorni. Ora sto pensando di puntare sull'insegnamento perché più leggero rispetto a questi lavori d'ufficio, però comunque dovrei studiare altri 2 anni più l'anno dei corso di formazione più il tempo nello studiare per i concorsi pubblici. Ci vorrebbe troppo tempo e starei ancora senza un soldo in tasca per anni. Non so quanto mi conviene.
@@bryan-en5dg Finora non ho mai visto sui vari siti, tra cui almalaurea, una banca nella mia zona (Campania) che cercava personale. Poi io ho solo una triennale. Li prendono lo stesso quelli con solo la triennale?
@@nickd.803 hai studiato Economia, puoi fare un trilione di cose diverse. Marketing, Risorse Umane, Ufficio Commerciale, settore Finanziario eccetera. Io personalmente mi sono specializzata in Digital Marketing e ad Aprile inizio a lavorare di nuovo. Ovviamente uno deve avere competenze, chiaro trovare lavoro nel 2022 senza sapere l'inglese e senza sapere usare un PC è dura (non sto dicendo che tu non la abbia eh, è solo un consiglio) Comunque io nel 2022 mi laureo in magistrale e ho molti amici già laureati e/o in procinto di laurearsi, tutti abbiamo trovato lavoro poco prima o poco dopo della laurea magistrale. Io sono Umbra per cui la zona così come la Campania non è proprio il massimo, ovviamente non tutti han trovato qui, alcuni si son spostati, però io e altri abbiamo trovato qui
Succede perchè in italia ci sono poche posizioni importanti. All estero dato che l industria tecnologica è più numerosa, fatichi 0 a trovare lavoro. La 1 cosa da fare post laurea è divertisi con intelligenza!!
Questo video mi ricorda il periodo delle elementari in cui, se eri particolarmente bravo in qualcosa , le maestre subito lo traducevano in un mestiere; ad esempio "come scrivi bene! Potresti fare lo scrittore". Questa convinzione che una passione se non diventa mestiere non sia utile a niente; questo collegamento malato tra sofferenza e lavoro, così inculcato in noi da ritenerlo scontato, come se la sofferenza fosse la metrica di giudizio per determinare quanto sei bravo in quello che fai. L'impossibilità di poter sbagliare; di poter ammettere di aver sbagliato strada e di poter ricominciare; la dannata fretta di dover arrivare ad un determinato punto, solo per godersi la vetta per due secondi, giusto il tempo che si avvicini qualcuno per chiederti "il prossimo obiettivo?".
Grazie per essere arrivati al momento giusto con questo video, mi sento compresa ♥
Si cerca di non ammazzarsi
Ahahaha
Onesto.
ESATTAMENTE
Figa per avere un vuoto post laurea devi star messo male
@@bryan-en5dg va beh dio caro su sto canale saranno tutte laureate in facoltà del cazzo, te credo che vadano in depressione dopo la laurea
Ciao! Hai descritto in modo perfetto il periodo post-laurea: io mi sto ponendo queste stesse domande esattamente in questo momento (da un paio di mesi ormai), senza raggiungere una vera conclusione. Ho appena concluso il mio percorso al Politecnico di Torino in ingegneria energetica, ma in questi anni ho sviluppato competenze di fotografia e videomaking tali da farmi domandare se effettivamente voglia seguire la carriera accademica/ingegneristica. Quindi mi sono messo a fare un po' di tutto, o meglio: ho continuato a fare quel che facevo prima, ma ho tolto dall'equazione i corsi e la tesi. Ho proseguito il mio percorso foto/video documentando e scoprendo realtà fino a spingermi alla realizzazione di video di ingegneria su instagram (ma che cazz? dirai tu). Risposta al quesito "cosa fare dopo?": boh, ma qualche consapevolezza in più sul fatto che cerco di tenere la creatività per progetti foto/video personali e un po' meno per fare soldi. L'altra risposta che ho scoperto da questo periodo è che bisogna avere pazienza (anche se è difficile) per capire e metabolizzare: disperarsi o essere tristi per una condizione di limbo non serve a niente, ma ogni tanto accade e lo capisco. Bene, questo commento si è trasformato nel mio diario, ma spero possa essere utile a qualcuno che lo legge! :)
filippo che fai adesso dimmi cose belle perfav
Adoro i momenti di limbo, per quanto mi riguarda e se potessi vorrei vivere sempre in un limbo, non dover per forza essere determinata da un'etichetta, da un lavoro, da una classe sociale, dai luoghi che frequento.. Non vorrei scegliere per poter restare possibilità e permettermi di sperimentare ciò che voglio, libera da ogni definizione.. Ma viviamo in un mondo che esige di definirsi in qualche modo, sennò siamo niente
"e tu, che fai nella vita?"
Si vede che non hai bisogno di soldi, anzi ne hai, a differenza di chi vive una vita nel limbo dovendosi aggrappare alla pensione di mammà a trenta e quarant'anni
@@tonino1921 consiglio di guardare meglio i modi e i tempi dei verbi utilizzati e magari smettere di giudicare a caso senza sapere nulla
Ecco, nel mio post laurea (parliamo di una quindicina di anni fa) fissavo i muri, ragionavo sul mondo, zuzzurellavo all'estero, mi sentivo il genio incompreso e mi vestivo più o meno come voi, ma senza vite alte. I neo laureati meno privilegiati di me invece si erano già studiati da tempo quale percorso fare, lavoravano da anni e il post laurea per loro non è stato vissuto come il salto nel vuoto che è stato per me. Stavano già un pezzo avanti, non potevano permettersi pause belle o brutte. Questione di necessità.
e alla fine come ti è andata? oggi cosa fai? rimpiangi di aver zuzzurellato qualche mese?😊
“Cercando di non stressarsi”
Scusate non ho capito
Ciao! Mi chiamo Valerio. Nei miei momenti di limbo, a volte mi bombardo di ricerche e stimoli per cercare di capire giorno dopo giorno come trovare una risposta alle mie domande. Qualsiasi fonte o ragionamento. Soprattutto adoro parlare con amici e conoscenti come la pensano e confrontarmi con loro. Ecco, a volte noto una mancata voglia di mettersi a ragionare a fondo e ricercare solo momenti di spensieratezza. In questi momenti di limbo mi prendo il mio tempo per capire. Anche perché stiamo vivendo in un mondo che va ad una tale velocità dove ci avevano promesso certezze e che in realtà poi alla fine queste certezze non ci sono mai state nella vita. Sono arrivato al punto personalmente che la svolta arriva quando si accetta che le certezze non ci sono e che da un giorno all'altro potrebbe cambiare tutto quello che si è fatto anche al livello di amicizie, lavoro e rapporti amorosi. Da un giorno all'altra potremmo morire. Penso che dal momento che si riesce ad accettare questa incertezza e questa caducità della vita e quindi saper dire "inizio questa relazione con la speranza che duri per sempre ma anche cosciente del fatto che da un giorno all'altro può finire perché non c'è niente di sicuro nella vita " o in altre parole dare il massimo e provarci coscienti della non sicurezza del raggiungimento del risultato. Il fatto di essere cosciente che arrivare al risultato non è garantito o sicuro, fa la differenza nel ragionamento.
Ciao! :) Laureata ieri, comincerò lunedì due settimane di lavoro in università come tutor di laboratorio, dopodiché parteciperò a un bando per andare a lavorare sei mesi in un'azienda all'estero. Speriamo bene! Mi auguro di trovare il trampolino di lancio che mi serve in quei sei mesi. In bocca al lupo a tutti quelli che si sono laureati e stanno cercando cosa fare 💪 (Mi sono laureata in scienze chimiche)
Che riassuntone perfetto e preciso di tutto ciò che sto imparando in questi due anni post laurea “facendo cose” come dici tu e il caro Nanni
Mi sono laureata ieri, grazie Sofi
Girls migliore serie che esprime questo periodo post-studi, caotico e solitario. Consiglio a tutt!
solo per ragazze e per i maschi cosa fai?
Adoro i video di Sofia ma parla troppo veloce/tagli troppo veloci, i temi sono sempre molto interessanti e centrati ma penso che il discorso acquisterebbe più qualità se fosse leggermente più pausato
Momento post-laurea è un vero sconvolgimento quasi apocalittico, mi ritrovo molto in ciò che dici, ovvero: "il distacco lavoro e questione tempo libero".
Io in realtà dopo la prima magistrale ero alla spasmodica ricerca di aggiungere sempre più titoli per poter fare il dottorato, ma la pandemia ha sconvolto totalmente le carte.
Adesso mi rendo conto che più che cercare "il lavoro che mi piace", questa frase si è ridotta in: "cercare un lavoro" e aggiungere il "mi piace" si vedrà...
dopo la recente "batosta" dei concorsi pubblici, ho capito, altra importante natalità, che è meglio trovarsi una professionalità, da una parte, che venga richiesta dal mercato, ma dall'altra, che sei quasi solo tu a poterla dare... un equilibrio particolare e molto strano.
Eeh niente, altra cosa sono stage con possibilità di inserimento, con la speranza di ritagliarsi quella piccola quota di "tempo libero" che la sfrutti come preferisci.
Ad oggi vedendo l'impossibilità di fare un lavoro che piace, almeno cercare un lavoro che mi possa permettere di vivere e al contempo di coltivare alcuni hobby...
Ciao! Cosa fai ora?
Quanto sei brava Sofi
Viaggiare, piangere e di quel pianto farne sogni.
Io ho 29 anni quest'anno e solo l'anno scorso ho capito cosa voglio fare. Che significa: come voglio gestire la mia vita in modo da ottenere riscontro economico adeguato, tempo per la mia creatività, gestione flessibile delle mie passioni e un po' di vita privata, senza doverla rincorrere.
Prima? Prima ho aperto e chiuso progetti, capito che se punti a fare della tua passione un lavoro devi sacrificare tutto (mentre se avviene quasi per caso il tuo equilibrio è già praticamente avviato e devi solo gioire dell'accaduto), che per fare la vita più libera e indipendente hai comunque bisogno di soldi da parte o devi fare il nomade (che è il mio attuale piano B) e non parlo di nomade digitale, ma di scambio lavoro manuale con vitto e alloggio.
Alla fine? Mi rimetto a studiare, per ottenere il titolo che, solo ad oggi che so cosa voglio fare, so che mi servirà.
E nel limbo... Secondo me viaggiare e piangere e di quel pianto farne sogni, penso che sia davvero la cosa migliore in assoluto.
Ciao Giulia, ti capisco perchè anche io sono nella tua stessa situazione ma a 28 anni :) Ora mi tocca rimettermi a studiare, inizierò una nuova magistrale perchè la mia non mi dà gli sbocchi che necessito. Buona fortuna per tutto
Se si può chiedere, cosa hai capito di voler fare dunque?
@@nacles__3234 Mettiamola in generale perché per ognuno è diverso: sono lavoratrice dipendente e contemporaneamente seguo un progetto che mi permette di esprimermi artisticamente, anche se non mi dà uno stipendio continuativo. Riesco anche a praticare hobbies diversi ogni tanto e prendermi del tempo libero. E ho molte ferie, che quest'anno userò il più possibile per fare viaggi ed esperienze.
semplice curiosità: ma perchè ne parla lei che non ha frequentato l'università?
Apprezzo questo video, davvero. Ma ho il dubbio di come Sofia possa capire un neo laureato ed il futuro incerto dato che lei, a quanto ne so, non ha frequentato l'università. Ripeto, è un video pieno di spunti ma forse sarebbe stato meglio far fare questo monologo ad un effettivo ragazz* uscit* dal mondo accademico.
Non sapevo nemmeno che non avesse frequentato l’università. Eppure, da studentessa, ho percepito una certa empatia
ciao cristina, grazie per la tua osservazione. i video di venti, benché dall’esterno sembrino spontanei e naturali, sono in realtà il prodotto di discussioni, pensieri, esperienze molto collettive. in questo caso abbiamo chiesto agli amici nel limbo e siamo arrivati a questo testo tramite le loro voci. ci piace però che all’esterno le cose risultino fluide
Diciamo che ha detto tutto e niente. Sono giusti gli spunti di riflessioni, ma la realtà è ben più complessa. Vorrei che fosse citato anche il lavoro in smartworking che costringe a lavorare in solitudine per molte ore al giorno. Diciamo che nel limbo ci siamo noi, ma anche il mondo intero.
Non so se ha lasciato o meno però disse che studiava Filosofia
Spaventosamente esaustivo... da far vedere a chiunque
Si abolisce il lavoro
Questo periodo è orribile e secondo me cambia anche in base alla regione in cui si vive. Porto il mio esempio, laureata in scienze della comunicazione in Sicilia e vivo in Sicilia (palermo).. ecco non esistono stage e non esiste niente, l’unico lavoro che riesce a trovare sono dei call center che ti prosciugano l’anima e la voglia di vivere, e ti fanno solo capire che il futuro di certo non è dove vivi ma che devi per forza andare fuori, perché non solo non esiste qualcosa inerente a quello che hai studiato.. ma non c’è proprio niente di niente, non c’è futuro e non c’è lavoro.. solo call center e fattorini per il sushi!!! Questa situazione è totalmente deprimente, perché non solo si ha l’esigenza di lasciare il nido di casa, ed essere indipendenti economicamente e non solo.. ma non ci sono i mezzi! Quindi è una continua oscillazione tra tristezza profonda quasi verso la depressione e arrendevolezza.
In certe realtà (al sud specialmente) e con certe lauree, paradossalmente a livello economico conviene di più essere diplomati che laureati. Chi ha cominciato a lavorare dai 18 anni tipo come operaio, si trova ai 25 anni già con una bella somma di denaro risparmiata e con uno stipendio superiore ai 1200 euro al mese.
Un neolaureato a 25 anni senza esperienza lavorative, oltrea non avere soldi, può al massimo sperare in un tirocinio con un rimborso spese di 400-500 euro al mese. Poi bisogna vedere se negli anni riesce a superare lo stipendio del diplomato, perchè per molti lavori non succede.
THIS HAIR OMG💫🙀STUNNINNNNNG🙀💫
Ci sarebbe da parlarne ore di questa situazione scandalosa, nn so se all estero é così ma qui in Italia se ne approfittano tutti. Spero di fare funzionare il titolo di studio che ho duramente conquistato. Ciao Bravi
Guarda il mio momento di limbo/vuoto dura da 2 anni ormai quindi io me lo vivo con estrema angoscia anche perché con il passare del tempo peggiora e vedo sempre meno la luce. Io sinceramente non so proprio come se ne esce purtroppo, nonostante sia davvero stufo anche se trovo le forze per dire " basta" non so dove andare; ok dico "basta" e poi? Dove vado? Ho tante strade sí e potrei prenderle tutti anche sbagliando ma dove vado? Non so se mi sono spiegato. Non so se la terapia potrebbe migliorare questa cosa...
mado ma quanto sei bella con questi capelli
Mi sono laureato e ho espatriato a Parigi personalmente, complimenti gran bella ragazza! Anche se parlassi di vasi orientali avrei cliccato lo stesso
Si piange tanto
Vi adoro 🤩
mi sbrponzo mi faccio le canne e fuardo i guoi video (cuore)
Sono al primo anno di università e mi sento così da settembre aiutooo
Vi amo
A parer mio il dopo bisognerebbe costruirlo nel mentre
Mi sono laureato a novembre, mi sa che me ne vado negli USA
Io dopo un diploma di ragioneria e una laurea di economia ho provato, sempre nel settore per cui ho studiato per anni, a fare un tirocinio da un commercialista per la professione di esperto contabile convinto che fosse la strada che mi piacesse. Faccio 2 mesi in questo studio e invece scopro che come professione è troppo noiosa e non mi piace, e quindi abbandono perché non voglio sprecare la mia vita a fare un lavoro che mi rende infelice.
Adesso non ho idea di cosa posso fare, perché alla fine le poche proposte lavorative, che ho trovato in questi mesi nella mia zona su tutti i vari siti di offerte di lavoro, sono quelle relative alla contabilità, ramo che non mi interessa più. Qualche consiglio per fare qualcosa di diverso?
siamo sulla stessa barca amico!
@@manuelcorrias5039 Ma poi era un lavoro che si lavorava dalle 9 alle 19:30 (a volte ho fatto anche le 20:30 perchè se c'erano scadenze non potevi andartene prima che gli altri ti guadavano male) e venivo pagato 150 euro al mese.
Credevo di aver scelto il percorso giusto, sta roba mi era sempre piaciuta e sono sempre andato bene in economia aziendale. Ma il lavoro del commercialista non fa proprio per me, orari impossibili e stress tutti giorni.
Ora sto pensando di puntare sull'insegnamento perché più leggero rispetto a questi lavori d'ufficio, però comunque dovrei studiare altri 2 anni più l'anno dei corso di formazione più il tempo nello studiare per i concorsi pubblici. Ci vorrebbe troppo tempo e starei ancora senza un soldo in tasca per anni. Non so quanto mi conviene.
Lavora in banca
@@bryan-en5dg Finora non ho mai visto sui vari siti, tra cui almalaurea, una banca nella mia zona (Campania) che cercava personale. Poi io ho solo una triennale. Li prendono lo stesso quelli con solo la triennale?
@@nickd.803 hai studiato Economia, puoi fare un trilione di cose diverse. Marketing, Risorse Umane, Ufficio Commerciale, settore Finanziario eccetera. Io personalmente mi sono specializzata in Digital Marketing e ad Aprile inizio a lavorare di nuovo. Ovviamente uno deve avere competenze, chiaro trovare lavoro nel 2022 senza sapere l'inglese e senza sapere usare un PC è dura (non sto dicendo che tu non la abbia eh, è solo un consiglio) Comunque io nel 2022 mi laureo in magistrale e ho molti amici già laureati e/o in procinto di laurearsi, tutti abbiamo trovato lavoro poco prima o poco dopo della laurea magistrale. Io sono Umbra per cui la zona così come la Campania non è proprio il massimo, ovviamente non tutti han trovato qui, alcuni si son spostati, però io e altri abbiamo trovato qui
Si Laùra.
Esco dal limbo e socializzo con qualcuno
che senso di liberazione questo video!
Cosa si fa?
Si improvvisa
Ci si droga
Figo sto mullet, ma molto meglio prima
🍀💚🍀
Io sono un idiota ergo non so cosa e dove andare nella mia esistenza.
Si va in bagno e ci si pulisce.....
te lo dice una non laureata
Discorso abbastanza confuso
Ferma co ste mani
SI LAVORA.
Si scappa all’estero 🤣
Nulla.
💔💔💔💔
Nulla essendo stupido nulla
Succede perchè in italia ci sono poche posizioni importanti. All estero dato che l industria tecnologica è più numerosa, fatichi 0 a trovare lavoro.
La 1 cosa da fare post laurea è divertisi con intelligenza!!