ho letto cent'anni di solitudine da ragazzo a 14-15 anni e da allora mi ha cambiato vita. Son diventaro un visionario sognatore e continuo a leggere di tutto. Da pochi giorni mi è ricapitato il libro (che nelfrattempo avevo letto un''altra volta ancora una 20na d'anni fa) e già dalla prime pagine mi ha riaffascinato in modo tale che ho voluto sentire u parere di qualcun altro. L'esposizion ehe hai fatto è senz'altro bem centrata, ma personalmente ritendo che in questo libro siano contenute le speranze ancestrali di ciascuno di noi
Mi piace molto il modo in cui dai senso e il senso stesso che dai alle cose, ti ringrazio profondamente, ascoltandoti sento crescere in me un senso logico da dare alle cose senza che esse si privino del mistero eterno a cui appartengono, è bellissimo.
Per me è stata una lettura bella ma non facile, occorre sicuramente una seconda o terza esperienza. Questo tuo video è veramente utile a chiunque si trovi nella mia situazione: ho già in mente i concetti e mi hai aiutato a fissare ulteriori punti in vista della rilettura. Ti ringrazio tanto
Il nome Macondo era una azienda agricola "finca" il Gabo passava davanti a questa a lui è piaciuto e le venuto l'idea "Macondo" ho visto una sua intervista.
Nutro qualche dubbio che il suo commento al libro induca qualcuno a leggerlo.Chi non ha letto il libro probabilmente ha colto solo una gran confusione narrativa. Io ho gustato molto la sua relazione, perché ho letto il libro due volte (soltanto due volte, e sono poche! almeno per le mie capacità). A mano a mano che lei parlava, mi rendevo conto di quanto è difficile narrare la dolcezza delle parole di quel libro, l'armonia delle frasi, il rapimento delle vicende erotiche. Per quel che mi riguarda la ringrazio cordialmente: mi ha fatto sorgere il desiderio di leggerlo per una volta ancora.
Veramente "dagherrotipo" non è una parola usata a Macondo per indicare la fotografia. La dagherrotipia fu il primo procedimento per lo sviluppo di immagini. In pratica, le immagini su lastra d'argento 😅
Non ricordo di preciso se Aureliano avesse preso l'abitudine di rifondere i pesciolini d'oro solo dopo essersi ritirato dalla guerra; forse all'inizio non li scioglieva, lo fara' dopo la guerra.
Ti invito a visitare il vero Macondo che si esiste e si chiama Aracataca in Colombia, una località dove Gabo ha vissuto davvero e che come racconta nel libro adesso è raggiunta dalla "modernità".
Il segreto di una buona vecchiaia è semplicemente un patto onesto con la solitudine. Aureliano Buendía. Grazie x il video
ho letto cent'anni di solitudine da ragazzo a 14-15 anni e da allora mi ha cambiato vita. Son diventaro un visionario sognatore e continuo a leggere di tutto. Da pochi giorni mi è ricapitato il libro (che nelfrattempo avevo letto un''altra volta ancora una 20na d'anni fa) e già dalla prime pagine mi ha riaffascinato in modo tale che ho voluto sentire u parere di qualcun altro. L'esposizion ehe hai fatto è senz'altro bem centrata, ma personalmente ritendo che in questo libro siano contenute le speranze ancestrali di ciascuno di noi
Mi piace molto il modo in cui dai senso e il senso stesso che dai alle cose, ti ringrazio profondamente, ascoltandoti sento crescere in me un senso logico da dare alle cose senza che esse si privino del mistero eterno a cui appartengono, è bellissimo.
👏complimenti, letto tanti anni fa ma rivissuto grazie a questa recensione...
Per me è stata una lettura bella ma non facile, occorre sicuramente una seconda o terza esperienza.
Questo tuo video è veramente utile a chiunque si trovi nella mia situazione: ho già in mente i concetti e mi hai aiutato a fissare ulteriori punti in vista della rilettura. Ti ringrazio tanto
Direi ottimo 👏👏
Super interessante. È sicuramente un romanzo che più si analizza più cose ha da far scoprire.
scusa ma la musichetta di sottofondo è veramente eccessivamente alta mi distrae addirittura da quello che spieghi
Pazzesco sento più il sottofondo che l autore
bellissimo libro e bel video :)
Grazie!
Il dagherrotipo e' l'immagine fotografica, non la macchina che la produce.
Il cognome di Ursula e' Iguaran. Aguilar e' il cognome del fantasma.
Il nome Macondo era una azienda agricola "finca" il Gabo passava davanti a questa a lui è piaciuto e le venuto l'idea "Macondo" ho visto una sua intervista.
Nutro qualche dubbio che il suo commento al libro induca qualcuno a leggerlo.Chi non ha letto il libro probabilmente ha colto solo una gran confusione narrativa. Io ho gustato molto la sua relazione, perché ho letto il libro due volte (soltanto due volte, e sono poche! almeno per le mie capacità). A mano a mano che lei parlava, mi rendevo conto di quanto è difficile narrare la dolcezza delle parole di quel libro, l'armonia delle frasi, il rapimento delle vicende erotiche. Per quel che mi riguarda la ringrazio cordialmente: mi ha fatto sorgere il desiderio di leggerlo per una volta ancora.
Grazie a lei Ernesto per il bellissimo commento!
Veramente "dagherrotipo" non è una parola usata a Macondo per indicare la fotografia. La dagherrotipia fu il primo procedimento per lo sviluppo di immagini. In pratica, le immagini su lastra d'argento 😅
😂😂😂non lo sapevo!!
@@FilosofiaFuoriPosto Mi sono anche sbagliata, non erano su lastra d'argento ma di rame. Comunque, il nome "dagherrotipo" fa molto Macondo 😋
@@peppertheclumsyterrapin infatti! Marquez genio anche in questo
Non ricordo di preciso se Aureliano avesse preso l'abitudine di rifondere i pesciolini d'oro solo dopo essersi ritirato dalla guerra; forse all'inizio non li scioglieva, lo fara' dopo la guerra.
Ti invito a visitare il vero Macondo che si esiste e si chiama Aracataca in Colombia, una località dove Gabo ha vissuto davvero e che come racconta nel libro adesso è raggiunta dalla "modernità".