Grazie mille per la spiegazione! Avrei una domanda: stavo cercando di figurarmi una sorta di schema mentale di senso e significato. Provenendo da vari studi di linguistica, il mio modello di riferimento è il triangolo semiotico, che però varia un po' in base agli autori. Ti cito qui una spiegazione ritrovata su wikipedia: Nella terminologia del linguista svizzero Saussure, il simbolo può essere inteso come il significante, il pensiero è il significato, e il referente è la cosa. Anche il filosofo del linguaggio Frege adotta il modello tripartito ma usa una terminologia lievemente diversa: chiama “senso” l’elemento mentale, e “significato” il referente fisico. Dalla spiegazione del tuo video, però, mi sembra di intendere che per te il "senso" in Frege corrisponderebbe non all'elemento mentale (il significato di Saussure), bensì al referente/parola ? Mi interesserebbe molto una tua visione al riguardo!
Grazie per il video. non lo so se abbia capito. Dunque il significato fa parte del senso perché il senso è generale mentre il significato è specifico in un contesto determinato. Ho capito bene?
il significato è il riferimento (a un oggetto), il senso è il modo di presentazione. " la stella del mattino" e "la stella della sera" hanno lo stesso significato (riferimento a Venere), ma hanno sensi diversi (modi di presentazione )
MI scusi ma come si fa a giudicare senza avere in mente la rappresentazione di ciò che giudico? Come possono essere due momenti distinti? Lei dice: "L'oggetto che giudico deve essere svincolato da ciò che mi rappresenta" Poi dice: "quando giudico non devo abbandonarmi ai sensi." I sensi sono 5, e la rappresentazione è un sesto senso? Che relazione ha la rappresentazione coi sensi?
Quindi in questo caso due pensieri uguali (ossia due sensi uguali) hanno significato diverso? Perchè nel primo caso "medico" si riferisce al soggetto A e nel secondo caso al soggetto B? Un senso può riferirsi a significati diversi?
se sei un logico, un matematico, un informatico, uno scienziato, un linguista...Frege è fondamentale. se sei un pasticciere , ad esempio, puoi non essere consapevole della sua importanza...
Non sono sicuro che si possa affermare che pensiero e parola siano la stessa cosa. Mi limito a esporre un dato di fatto. Un mio amico ha avuto una emorragia cerebrale che ha intaccato il centro della parola. Constato che la sua capacità di giudizio è fortemente indebolita. Trattasi di avvocato con un passato molto brillante e non di persona culturalmente modesta di suo.
Frege crede che un pensiero sia ciò che viene espresso da un enunciato. O - che è equivalente - ciò che conferisce a un enunciato il senso. La "parola", intesa come termine singolare, lui la intende come il senso di un oggetto singolo
@@FilosofiaFuoriPosto In realtà Kant afferma che i giudizi sintetici sono distinti dai giudizi analitici non perché sono empirici ma poiché il predicato non è immediatamente nel soggetto, si rammenti l'esempio di corpi estesi(giudizio analitico)e i corpi pesanti(giudizio sintetico).Inoltre Kant non cerca giudizi analitici a posteriori ma sintetici a priori.Tuttavia penso lei si sia semplicemente confuso.Questo commento non è una critica ma è per far sì che chi poco conosce Kant non venga sviato
Grazie mille, molto chiaro.
Grazie mille per la spiegazione! Avrei una domanda: stavo cercando di figurarmi una sorta di schema mentale di senso e significato. Provenendo da vari studi di linguistica, il mio modello di riferimento è il triangolo semiotico, che però varia un po' in base agli autori. Ti cito qui una spiegazione ritrovata su wikipedia:
Nella terminologia del linguista svizzero Saussure, il simbolo può essere inteso come il significante, il pensiero è il significato, e il referente è la cosa. Anche il filosofo del linguaggio Frege adotta il modello tripartito ma usa una terminologia lievemente diversa: chiama “senso” l’elemento mentale, e “significato” il referente fisico.
Dalla spiegazione del tuo video, però, mi sembra di intendere che per te il "senso" in Frege corrisponderebbe non all'elemento mentale (il significato di Saussure), bensì al referente/parola ? Mi interesserebbe molto una tua visione al riguardo!
Complimenti per l'esposizione molto chiara ed esaustiva. Potrei sapere in quale testo Frege tratta del linguaggio poetico?
Lo accenna in Ideografia!
Grazie per il video. non lo so se abbia capito. Dunque il significato fa parte del senso perché il senso è generale mentre il significato è specifico in un contesto determinato. Ho capito bene?
il significato è il riferimento (a un oggetto), il senso è il modo di presentazione. " la stella del mattino" e "la stella della sera" hanno lo stesso significato (riferimento a Venere), ma hanno sensi diversi (modi di presentazione )
MI scusi ma come si fa a giudicare senza avere in mente la rappresentazione di ciò che giudico? Come possono essere due momenti distinti? Lei dice: "L'oggetto che giudico deve essere svincolato da ciò che mi rappresenta" Poi dice: "quando giudico non devo abbandonarmi ai sensi." I sensi sono 5, e la rappresentazione è un sesto senso? Che relazione ha la rappresentazione coi sensi?
Il giudicare per Frege non ha nulla “in mente”. Ha per oggetto un termine logico, che non è immediatamente associabile ad una rappresentazione
se due individui dicono: "io sono un medico", esprimono entrambi lo stesso pensiero?
Per Frege sì!
@@FilosofiaFuoriPosto grazie
@@antonyz463 a te caro, scusami ho visto la domanda solo ora
Quindi in questo caso due pensieri uguali (ossia due sensi uguali) hanno significato diverso? Perchè nel primo caso "medico" si riferisce al soggetto A e nel secondo caso al soggetto B? Un senso può riferirsi a significati diversi?
Ti chiedo :alla fine che importanza pratica ha tutto questo.marco
Beh se consideriamo che nei fatti stai scrivendo qui su RUclips anche grazie a Frege moltissima
se sei un logico, un matematico, un informatico, uno scienziato, un linguista...Frege è fondamentale. se sei un pasticciere , ad esempio, puoi non essere consapevole della sua importanza...
Non sono sicuro che si possa affermare che pensiero e parola siano la stessa cosa. Mi limito a esporre un dato di fatto. Un mio amico ha avuto una emorragia cerebrale che ha intaccato il centro della parola. Constato che la sua capacità di giudizio è fortemente indebolita. Trattasi di avvocato con un passato molto brillante e non di persona culturalmente modesta di suo.
Frege crede che un pensiero sia ciò che viene espresso da un enunciato. O - che è equivalente - ciò che conferisce a un enunciato il senso. La "parola", intesa come termine singolare, lui la intende come il senso di un oggetto singolo
@@FilosofiaFuoriPosto In realtà Kant afferma che i giudizi sintetici sono distinti dai giudizi analitici non perché sono empirici ma poiché il predicato non è immediatamente nel soggetto, si rammenti l'esempio di corpi estesi(giudizio analitico)e i corpi pesanti(giudizio sintetico).Inoltre Kant non cerca giudizi analitici a posteriori ma sintetici a priori.Tuttavia penso lei si sia semplicemente confuso.Questo commento non è una critica ma è per far sì che chi poco conosce Kant non venga sviato