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Alcune domande: da dove proveniva l odore di marcio del vento che precedeva l onda, una frana come può emanare odore di marcio? Nei racconti si parla con dovizia di particolari di tre onde d acqua e della dinamica, ma chiedo : chi sono i testimoni dei movimenti dell onda, visto che i tecnici sulla diga sono tutti morti, telecamere non ce n erano, come si è giunto a descrivere tutto ciò visto che testimoni oculari non ce n erano?
La più spaventosa catastrofe che si possa immaginare. In occasione della pedonata del 24 settembre scorso, ho avuto modo di entrare nella gola e salire fino al ponte tubo. Sono rimasto impressionato dalle dimensioni della diga, la sua terrificante altezza, l'area selvaggia della gola. Immaginare l'acqua che cade nella forra e arriva a Longarone mi ha fatto tremare le vene e i polsi. Le vittime hanno capito cosa stava accadendo, ma non hanno nemmeno potuto provare a scappare. Un minuto prima che 70 metri di acqua arrivino a Longarone. Troppo poco per salvarsi. Una preghiera per loro.
Ad un certo punto, prima del disastro, conoscevano l'esistenza della frana. Era visibile a tutti... LA VERITÀ È CHE SE NE SONO FREGATI DI QUELLA POVERA GENTE
La verità è che quella diga non andava costruita punto, leggende o leggi dell' epoca. Quindi la SADE ha sbagliato, e più volte, proprio perché aveva ottimi tecnici. E infine se n'è fregata della vita di essere umani. P.s. e non si è parlato abbastanza delle troppe scosse premonitori le cui denunce non venivano prese in considerazione! P.s. l' idea poi, che si vuol far passare normale il fatto che non si sono fatti studi geologici delle pareti solo perché non lo prevedeva la legge mi fa arrabbiare. Dovrebbe essere il buon senso e le competenze a richiederlo nkn le leggi! Io non uccido solo perché è un reato!
Concordo: anche io, da ingegnere, sentendo Stefano, ma anche altri in altri documentari, spiegare che non essendo prevista dalle leggi, la perizia geologica sui fianchi della gola non era stata fatta, dando quindi quindi una presunzione di innocenza per gli ingegneri, non posso non condannarli. Un progettista deve avere il senso di responsabilità di chi si prende l'onere di fare un'opera del genere! È ovvio che il progettista di un'opera ha il dovere di prendere tutte le precauzioni, di fare tutte le verifiche, cercare gli approfondimenti laddove ritenga opportuno e dove la scienza non sia ancora sufficientemente sviluppata, col fine di garantire la sicurezza e l'affidabilità della sua opera. (Sembra questa una definizione da codice penale e forse lo è). Semenza però era dal 1929 che si era in effetti posto il problema ANCHE della valle, poi in seguito anche col Miller e suo figlio stesso. Certo le conoscenze geologiche non erano sviluppate come oggi e in futuro lo dovranno essere anche di più se si vogliono limitare questi disastri in frequenza e gravità.
La tragedia ,con risonanza internazionale, segnò anche la fine del prestigio italiano acquisito dall'Italia come costruttrice di dighe, fin dal tempo di quella africana di Kariba. L'unica ancora realizzata da nostre imprese è quella peruviana del Rio Mantaro; poi, se ben ricordo, più nulla!
Difficile disperdere la memoria del Vajont. Quando mi recai a vedere dal vivo un po' di anni fa, passando per Longarone, l'immagine di quella montagna caduta è veramente fortissima. Non puoi dimenticarla. PS: non lo sapevo mica che eri di Treviso
Caro Federico, la ricostruzione di alcuni snodi della vicenda a partire dalle carte processuali è stata davvero un'ottima idea. Qualche giorno fa ho rivisto il film, e mi ha colpito molto l'espressione che ha usato uno degli attori che interpretava un semplice contadino: "Questa è una valle, non un catino da riempire d'acqua". Se poi a questo aggiungi anche che il monte da cui è generata la frana si chiama monte Toc - che in dialetto locale significa "marcio - penso proprio che il pericolo (evidente e concreto ) sia stato sottovalutato. All'epoca si avevano ottime competenze ingegneristiche - e lo conferma la resistenza della diga, che ha sopportato sollecitazioni immense rimanendo quasi intatta -, ma, di contro, competenze ancora incerte sul piano geologico. Un caro saluto anche al dott. Gambarotto, gabriele
Stavo parlando con mio nonno che era stato più volte su ancora prima che iniziassero i lavori, mi ha detto che anche la gente di zona sapeva che era pericoloso e c’era già una sorta di “scanalatura”,ogni volta che c’era una pioggia forte, sul lato della montagna. “Una follia e lo sapevano”.
Ottimo video,che completa il drammatico racconto di Paolini,aggiungo però che i vecchi del posto sapevano che la montagna era franosa,avevano sentito rumori poi strani quando era cominciato l'invaso della diga e infine i pini e alberi erano tutti tragicamente piegati proprio perchè la frana era in atto ma nessuno ha voluto vedere questi segni e sono morti tanti innocenti..sì dice anche che lo svuotamento della diga fu troppo rapido e accellerò la tragedia.vero?,non vero?..l'unica era evacuare i paesi,col sennò di poi..almeno non dimentichiamo e impariamo dagli errori.fa rabbia vedere quel mostro di cemento INTATTO...😂
Sono d'accordo. In più mi inquieta: l'idea che fosse normale neppure farsi sfiorare dall'idea di abbandonare un progetto così costoso a fronte di un rischio di perdita di vite umane; che la scienza sia ormai diventata una visione che ha sostituito il reale (non c'erano studi che confermassero la presenza della frana ma già il nome centenario del monte e i racconti della gente non avevano alcun peso); il condannato Biadene è normale che sia stato il quasi unico colpevole perché non ha applicato il principio di precauzione (ma per i 3/4 anni prima era stato sempre applicato vero? Gli scienziati erano derogati dall'applicazione di questo principio?). Insomma: caso emblematico di come la cultura disciplinare iper specializzata non implichi necessariamente una Cultura in senso lato e dietro la spinta del Dio denaro questo può essere letale.
Se non avevano alcun interesse economico a farlo perché hanno elevato il livello dell'acqua andando oltre il cosiddetto livello di sicurezza? Se il rimborso era assicurato comunque per legge perché non se la sono presa comoda nel collaudare la diga? O sbagliate voi oppure c'è qualcosa che non quadra per niente in questa storia.
9/10/63 Per non dimenticare... la follia e avidità umana... il giorno dopo ogni città sul Piave la gente abbandonava la vendemmia e spalla a spalla sui ponti con le pertiche a far pettine a vendemmiare i morti... Cit. Paolini che consiglio da matti... Non dimentichiamo... come spesso ahimè accade... non dimentichiamo cosa abbiamo combinato...
No no è successo tutto ma: con la scienza e le leggi dei tempi i tecnici non potevano fare di più di quello che hanno fatto; il nome del monte (Toc) ed i ricordi della gente sono solo dati poco scientifici; ma chi mai al mondo, a fonte di un rischio non certo e comunque controllabile, si sognerebbe mai di abbandonare un progetto idroelettrico così importante e costoso? Forse il 9 Ottobre 1963 iniziò veramente l'età della mediocrità competente...
Poco fa ho notato che il mio latte e come il Monte Toc sale piano piano e poi se non 6 accorta. Trasborda ! Ecco per me la metafora del bicchiere purtroppo e per DISGRAZIA! Mi fa piangere e fare venire la pelle d'oca e quindi la butto via.
Seguo entrambi con l altro canale al museo della grande guerra di Vittorio Veneto(tanto che 5 anni feci una gita tra Vittorio Veneto e diga del vajont)
Ma Müller l'aveva vista fin dall'inizio, e aveva anche detto che la frana aveva la forma di una grande M, lo aveva detto e lo sapevano, ma se ne sono infischiati.
Bello che abbiate ricordato e parlato di tale tragedia. Quanta gente ha sofferto. Ho apprezzato le vostre specifiche sulle sentenze dei protagonisti. Se posso, ricordo Paolini nel suo monologo sul Vajont. Avete completato il tutto. Grazie
Salve, non'è che tra i prossimi video potrebbe fare un video sul l'ato oscuro della vicenda del titanic, secondo mè potrebbe essere un video interessante per molte persone
Sto pensando alla rappresentazione teatrale di Marco Paolini e considero questo video come un completamento di quanto detto da Marco Paolini stesso. Perchè aggiunge utili informazioni e soprattutto chiare.
piu che altro non è prevedibile quanta massa possa franare, ma solo SE possa franare.. io sono un abituè della zona (triveneto, sud tirolo, in generale la zona che va da belluno a bozen) e conosco bene la storia della diga.. ci fu in pratica una scommessa alla cieca da parte dei geologi
Salve bravissimi tutti e due posso dire che sono arrabbiata nerA non con voi due per carita celo con chi a contribuito a fare questa catastrofe povera gente non e giusto che sia finita cosi la sade lo sapeva da nati ipocriti mi dispiace 😭 per quelle povere creature duemila vittime mi viene da piangere perche non anno dato lallarme ogi volta che passo per longarone e come una cortellata al cuore 😮😮
O al Ponte sullo stretto di Messina. Un conto è risparmiare per non aggiustare, un altro è fare un'opera da zero in una zona ambientale che si sa non essere idonea, poi si dirà che costa troppo smettere di costruire ecc.
Credo che se l'ingegnere Semenza Carlo non fosse morto, avrebbe bloccato il tutto. Credo anche che la nazionalizzazione del 1962 non abbia giocato a favore. Consiglio ulteriori approfondimenti con il libro del giovane ingegnere Edoardo Semenza.
Molto molto interessante! Quindi ancora non si sa il perché è caduta tutta insieme ! Una tragedia avvolta dal fatalismo di quegli anni! Bellissimo video che ha arricchito la mia voglia di sapere riguardo il Vajont grazie! Mai dimenticare!!
secondo me è sbagliato dare voce alle leggende metropolitane.. sono talmente assurde da contraddirsi nella sola enunciazione delle medesime.. si rischia di dare importanza e chi le divulga può pure trovare soddisfazione nel fatto che un canale serio come questo le diffonda, anche solo per contraddirle.. tanto chi ha la testa per ragionare non ha bisogno di queste (giuste) spiegazioni, e chi invece vive per gridare al gomblotto non si convincerà mai anche se ne spiegate le contraddizioni
Siete stati bravi a ricordare un tragedia del genere. Spero che portere un video su Witold Pilecki il militare polacco che si fece internare ad Auschwitz grazie ❤❤
Bellissimo video. un mio parere,lo scrivo: la quantità di 50 milioni di metri cubi,era ovviamente sbagliata. E di conseguenza ,anche la velocità della frana,non poteva scoprite. Il povero professor ghetti,non poteva certo immaginare,non avrebbe potuto comunque prevedere una cosa simile, né riprodurla nel modellino ovviamente.
Complimenti per il video. @19:45 Io sapevo che gli studi dei geologi americani del 1985 spiegarono che la velocità di circa 100km/h fu causata dalla formazione di vapore dovuto agli attriti tra gli strati di scivolamento. Fino a quelli studi, infatti la cosa incomprensibile era proprio la velocità di caduta che fino al reale disastro era stata stimata più o meno alla metà di quella che fu realmente.
È una delle teorie che sono state proposte per spiegare l'alta velocità di caduta della frana. Certamente interessante ma non condivisa da tutti gli esperti. S.G.
11 месяцев назад
@@lalineadellamemoria è la teoria più accreditata dagli scienziati: ruclips.net/video/HFiUb7GcTHA/видео.html
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Alcune domande: da dove proveniva l odore di marcio del vento che precedeva l onda, una frana come può emanare odore di marcio? Nei racconti si parla con dovizia di particolari di tre onde d acqua e della dinamica, ma chiedo : chi sono i testimoni dei movimenti dell onda, visto che i tecnici sulla diga sono tutti morti, telecamere non ce n erano, come si è giunto a descrivere tutto ciò visto che testimoni oculari non ce n erano?
La più spaventosa catastrofe che si possa immaginare. In occasione della pedonata del 24 settembre scorso, ho avuto modo di entrare nella gola e salire fino al ponte tubo. Sono rimasto impressionato dalle dimensioni della diga, la sua terrificante altezza, l'area selvaggia della gola. Immaginare l'acqua che cade nella forra e arriva a Longarone mi ha fatto tremare le vene e i polsi. Le vittime hanno capito cosa stava accadendo, ma non hanno nemmeno potuto provare a scappare. Un minuto prima che 70 metri di acqua arrivino a Longarone. Troppo poco per salvarsi. Una preghiera per loro.
Ad un certo punto, prima del disastro, conoscevano l'esistenza della frana. Era visibile a tutti...
LA VERITÀ È CHE SE NE SONO FREGATI DI QUELLA POVERA GENTE
La verità è che quella diga non andava costruita punto, leggende o leggi dell' epoca. Quindi la SADE ha sbagliato, e più volte, proprio perché aveva ottimi tecnici. E infine se n'è fregata della vita di essere umani. P.s. e non si è parlato abbastanza delle troppe scosse premonitori le cui denunce non venivano prese in considerazione! P.s. l' idea poi, che si vuol far passare normale il fatto che non si sono fatti studi geologici delle pareti solo perché non lo prevedeva la legge mi fa arrabbiare. Dovrebbe essere il buon senso e le competenze a richiederlo nkn le leggi! Io non uccido solo perché è un reato!
Concordo: anche io, da ingegnere, sentendo Stefano, ma anche altri in altri documentari, spiegare che non essendo prevista dalle leggi, la perizia geologica sui fianchi della gola non era stata fatta, dando quindi quindi una presunzione di innocenza per gli ingegneri, non posso non condannarli. Un progettista deve avere il senso di responsabilità di chi si prende l'onere di fare un'opera del genere! È ovvio che il progettista di un'opera ha il dovere di prendere tutte le precauzioni, di fare tutte le verifiche, cercare gli approfondimenti laddove ritenga opportuno e dove la scienza non sia ancora sufficientemente sviluppata, col fine di garantire la sicurezza e l'affidabilità della sua opera. (Sembra questa una definizione da codice penale e forse lo è). Semenza però era dal 1929 che si era in effetti posto il problema ANCHE della valle, poi in seguito anche col Miller e suo figlio stesso. Certo le conoscenze geologiche non erano sviluppate come oggi e in futuro lo dovranno essere anche di più se si vogliono limitare questi disastri in frequenza e gravità.
sconvolge sapere che la frana è stata programmata per le 21.. questo fatto non è noto ma dovrebbe e anzi, potrebbe essere volutamente sottostimato
Una tragedia costruita mattone dopo mattone... povere persone r.i.p ciao Federico
Hanno pagato? Ma cosa? 1 anno e tre anni... solo due persone. Ma è ridicolo. La giustizia non può funzionare cosi.
grande donna Tina Merlin, mai abbastanza celebrata
La tragedia ,con risonanza internazionale, segnò anche la fine del prestigio italiano acquisito dall'Italia come costruttrice di dighe, fin dal tempo di quella africana di Kariba.
L'unica ancora realizzata da nostre imprese è quella peruviana del Rio Mantaro; poi, se ben ricordo, più nulla!
Ho visto molti documentari in merito sperando invano in un finale diverso.
Quello che mi rimane è una grande tristezza ed un forte dolore.
Difficile disperdere la memoria del Vajont. Quando mi recai a vedere dal vivo un po' di anni fa, passando per Longarone, l'immagine di quella montagna caduta è veramente fortissima. Non puoi dimenticarla. PS: non lo sapevo mica che eri di Treviso
Caro Federico, la ricostruzione di alcuni snodi della vicenda a partire dalle carte processuali è stata davvero un'ottima idea. Qualche giorno fa ho rivisto il film, e mi ha colpito molto l'espressione che ha usato uno degli attori che interpretava un semplice contadino: "Questa è una valle, non un catino da riempire d'acqua". Se poi a questo aggiungi anche che il monte da cui è generata la frana si chiama monte Toc - che in dialetto locale significa "marcio - penso proprio che il pericolo (evidente e concreto ) sia stato sottovalutato. All'epoca si avevano ottime competenze ingegneristiche - e lo conferma la resistenza della diga, che ha sopportato sollecitazioni immense rimanendo quasi intatta -, ma, di contro, competenze ancora incerte sul piano geologico. Un caro saluto anche al dott. Gambarotto, gabriele
Grazie Gabriele!
Stavo parlando con mio nonno che era stato più volte su ancora prima che iniziassero i lavori, mi ha detto che anche la gente di zona sapeva che era pericoloso e c’era già una sorta di “scanalatura”,ogni volta che c’era una pioggia forte, sul lato della montagna.
“Una follia e lo sapevano”.
Ottimo video,che completa il drammatico racconto di Paolini,aggiungo però che i vecchi del posto sapevano che la montagna era franosa,avevano sentito rumori poi strani quando era cominciato l'invaso della diga e infine i pini e alberi erano tutti tragicamente piegati proprio perchè la frana era in atto ma nessuno ha voluto vedere questi segni e sono morti tanti innocenti..sì dice anche che lo svuotamento della diga fu troppo rapido e accellerò la tragedia.vero?,non vero?..l'unica era evacuare i paesi,col sennò di poi..almeno non dimentichiamo e impariamo dagli errori.fa rabbia vedere quel mostro di cemento INTATTO...😂
La minimizzazione mi lascia basito.
Sono d'accordo. In più mi inquieta: l'idea che fosse normale neppure farsi sfiorare dall'idea di abbandonare un progetto così costoso a fronte di un rischio di perdita di vite umane; che la scienza sia ormai diventata una visione che ha sostituito il reale (non c'erano studi che confermassero la presenza della frana ma già il nome centenario del monte e i racconti della gente non avevano alcun peso); il condannato Biadene è normale che sia stato il quasi unico colpevole perché non ha applicato il principio di precauzione (ma per i 3/4 anni prima era stato sempre applicato vero? Gli scienziati erano derogati dall'applicazione di questo principio?). Insomma: caso emblematico di come la cultura disciplinare iper specializzata non implichi necessariamente una Cultura in senso lato e dietro la spinta del Dio denaro questo può essere letale.
Se non avevano alcun interesse economico a farlo perché hanno elevato il livello dell'acqua andando oltre il cosiddetto livello di sicurezza? Se il rimborso era assicurato comunque per legge perché non se la sono presa comoda nel collaudare la diga? O sbagliate voi oppure c'è qualcosa che non quadra per niente in questa storia.
9/10/63 Per non dimenticare... la follia e avidità umana... il giorno dopo ogni città sul Piave la gente abbandonava la vendemmia e spalla a spalla sui ponti con le pertiche a far pettine a vendemmiare i morti...
Cit. Paolini che consiglio da matti...
Non dimentichiamo... come spesso ahimè accade... non dimentichiamo cosa abbiamo combinato...
Quindi non è successo nulla? Il sasso è caduto nel bicchiere e ha bagnato la tovaglia?
Ecco ottimo riassunto 😢
No no è successo tutto ma: con la scienza e le leggi dei tempi i tecnici non potevano fare di più di quello che hanno fatto; il nome del monte (Toc) ed i ricordi della gente sono solo dati poco scientifici; ma chi mai al mondo, a fonte di un rischio non certo e comunque controllabile, si sognerebbe mai di abbandonare un progetto idroelettrico così importante e costoso? Forse il 9 Ottobre 1963 iniziò veramente l'età della mediocrità competente...
Poco fa ho notato che il mio latte e come il Monte Toc sale piano piano e poi se non 6 accorta. Trasborda ! Ecco per me la metafora del bicchiere purtroppo e per DISGRAZIA! Mi fa piangere e fare venire la pelle d'oca e quindi la butto via.
Seguo entrambi con l altro canale al museo della grande guerra di Vittorio Veneto(tanto che 5 anni feci una gita tra Vittorio Veneto e diga del vajont)
Grazie!
Un cordiale saluto da tutto lo staff del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto.
Grazie altrettanto ❤
Ma Müller l'aveva vista fin dall'inizio, e aveva anche detto che la frana aveva la forma di una grande M, lo aveva detto e lo sapevano, ma se ne sono infischiati.
Dramma Indelebile della Nostra Storia! Grazie Federico! Grazie ai Collaboratori di "Dentro La Storia"! Libro Interessante!
Grazie Enrico!
Bello che abbiate ricordato e parlato di tale tragedia. Quanta gente ha sofferto.
Ho apprezzato le vostre specifiche sulle sentenze dei protagonisti.
Se posso, ricordo Paolini nel suo monologo sul Vajont. Avete completato il tutto. Grazie
Grazie Federica
Salve, non'è che tra i prossimi video potrebbe fare un video sul l'ato oscuro della vicenda del titanic, secondo mè potrebbe essere un video interessante per molte persone
Quale lato oscuro?
Quello inventato dai complottisti?
No, grazie.
P.s. "l'ato" anziché "lato" è da bocciatura seduta stante.
Incredibile! Quanta superficialità.
Due divulgatori eccellenti, con i loro rispettivi canali. Grazie per il vostro lavoro
Grazie!
Sto pensando alla rappresentazione teatrale di Marco Paolini e considero questo video come un completamento di quanto detto da Marco Paolini stesso. Perchè aggiunge utili informazioni e soprattutto chiare.
Grazie Alessandro
piu che altro non è prevedibile quanta massa possa franare, ma solo SE possa franare.. io sono un abituè della zona (triveneto, sud tirolo, in generale la zona che va da belluno a bozen) e conosco bene la storia della diga.. ci fu in pratica una scommessa alla cieca da parte dei geologi
Grazie Professori! Che onore avervi ascoltato!
Grazie a te
Salve bravissimi tutti e due posso dire che sono arrabbiata nerA non con voi due per carita celo con chi a contribuito a fare questa catastrofe povera gente non e giusto che sia finita cosi la sade lo sapeva da nati ipocriti mi dispiace 😭 per quelle povere creature duemila vittime mi viene da piangere perche non anno dato lallarme ogi volta che passo per longarone e come una cortellata al cuore 😮😮
Grazie Marta!
"Chi oggi farebbe una cosa del genere".
Basti pensare al ponte Morandi
Chiunque.
O al Ponte sullo stretto di Messina. Un conto è risparmiare per non aggiustare, un altro è fare un'opera da zero in una zona ambientale che si sa non essere idonea, poi si dirà che costa troppo smettere di costruire ecc.
Affermazione del tutto condivisibile. S.G.
Credo che se l'ingegnere Semenza Carlo non fosse morto, avrebbe bloccato il tutto. Credo anche che la nazionalizzazione del 1962 non abbia giocato a favore. Consiglio ulteriori approfondimenti con il libro del giovane ingegnere Edoardo Semenza.
Molto molto interessante! Quindi ancora non si sa il perché è caduta tutta insieme ! Una tragedia avvolta dal fatalismo di quegli anni! Bellissimo video che ha arricchito la mia voglia di sapere riguardo il Vajont grazie! Mai dimenticare!!
Grazie Alessandro’
Bettuzzi & Gambarotto due canali seri e sempre interessanti. Continuate la collaborazione
Grazie 🙏
Per la verità storica consiglio lo spettacolo di Paolini...non sta roba
Bellissima intervista, essenziale e molto chiara ❤
Grazie!
secondo me è sbagliato dare voce alle leggende metropolitane.. sono talmente assurde da contraddirsi nella sola enunciazione delle medesime.. si rischia di dare importanza e chi le divulga può pure trovare soddisfazione nel fatto che un canale serio come questo le diffonda, anche solo per contraddirle.. tanto chi ha la testa per ragionare non ha bisogno di queste (giuste) spiegazioni, e chi invece vive per gridare al gomblotto non si convincerà mai anche se ne spiegate le contraddizioni
Una coppia incredibile… fate rivivere momenti storici indimenticabili. Complimenti e grazie di cuore per i vostri video
Grazie Dario
Stefano Gambarotto anche curatore del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e del Canale YT"la linea della memoria"
Siete dei grandi
Siete stati bravi a ricordare un tragedia del genere. Spero che portere un video su Witold Pilecki il militare polacco che si fece internare ad Auschwitz grazie ❤❤
Bellissimo video. un mio parere,lo scrivo: la quantità di 50 milioni di metri cubi,era ovviamente sbagliata. E di conseguenza ,anche la velocità della frana,non poteva scoprite. Il povero professor ghetti,non poteva certo immaginare,non avrebbe potuto comunque prevedere una cosa simile, né riprodurla nel modellino ovviamente.
Grazie Sara
Quanti video nuovi su questa tragedia. Li vedrò tutti.
quindi le tesi del famoso film non sono corrette?
Grazie. Complementa in alcuni sensi gli antologici documentari, fatti in luogo, dal canale Lost Structures 👍🏼👍🏼
Grazie Davide
Grazie mille! Prenderò il libro ❤
Gambarotto ha una marcia in più
Grazie a Voi ed al Vostro ospite per questa interessantissima intervista
Grazie Luca
Complimenti e grazie a tutti e due, buona giornata.
Grazie Fabio
Complimenti per il video.
@19:45 Io sapevo che gli studi dei geologi americani del 1985 spiegarono che la velocità di circa 100km/h fu causata dalla formazione di vapore dovuto agli attriti tra gli strati di scivolamento.
Fino a quelli studi, infatti la cosa incomprensibile era proprio la velocità di caduta che fino al reale disastro era stata stimata più o meno alla metà di quella che fu realmente.
Grazie!
È una delle teorie che sono state proposte per spiegare l'alta velocità di caduta della frana. Certamente interessante ma non condivisa da tutti gli esperti. S.G.
@@lalineadellamemoria è la teoria più accreditata dagli scienziati: ruclips.net/video/HFiUb7GcTHA/видео.html
Grazie per non dimenticare 👏👏👏👏👏
Grazie Clara
Grazie
Grazie a te Francesco
secondo me il peggior disastro provocato dall'uomo della storia del nostro paese. Grazie per il video!
Grazie Vittorio