Ho ascoltato tutto l'album con le lacrime agli occhi. Io non piango facilmente, anzi, quasi mai, ma sono riuscite a scivolare 2 o 3 lacrime dai miei occhi. Che dire? Ghed è un vero mostro. L'ho conosciuto da XV con l'EP che avevano fatto e avevo sentito il suo primo album, non gli avrei dato un euro... quanto mi sbagliavo. Nessun rapper italiano è mai riuscito a farmi emozionare in questo modo, non sto scherzando. Secondo me, Ghed ha capito come toccare il cuore delle persone nel modo più delicato possibile. Anche se le tematiche trattate non mi riguardano da vicino (parlo di droga, depressione, ecc.), sono riuscito a capirlo. Con questo album, Ghed sembra aver creato un film sulla sua vita. Pensateci: un film con un finale triste. L'album di Ghed si conclude con la sua parte acapella dove dice che Dio si è dimenticato di lui, quindi non c'è un lieto fine, ma l'album stesso è un capolavoro. Ovviamente, stiamo parlando di un disco fatto in casa e non va giudicato come se fosse l'album di Sfera Ebbasta, ma cavolo! Per essere un album realizzato in solitaria, è un vero capolavoro. Sarebbe un sogno vedere il nome di Ghed accanto a quelli dei grandi artisti italiani. Penso proprio che lui sia la voce giusta per i ragazzi emarginati o che affrontano problemi depressivi, tossicodipendenze, ecc. A pensarci, non ci sono molti artisti che affrontano questo argomento in Italia o, se ci sono, appena raggiungono un po' di successo, si buttano tutti nell'indie triste. Una cosa che ho notato è che nell'album non c'è un vero pezzo d'amore, tralasciando "Lacrime" che, secondo me, è più un pezzo da festa che d'amore. Questo, secondo me, significa molto. A mio avviso, l'amore è il motore della vita, e il fatto che Ghed ne abbia parlato in poche canzoni, se non in alcune strofe che richiamano il dolore che prova nella sua vita, sembra indicare che la cosa più bella al mondo (cioè l'amore) venga meno nella sua vita a causa del dolore e dei problemi che affronta. Questa è la mia interpretazione, si potrebbero fare molte analisi su questo album e vi incoraggio a farle. Si sente che non sono canzoni random ma sono canzoni da scoprire. L'unico difetto che ho riscontrato personalmente è il mumbling di Ghed, che a volte fa sì che alcune parole non si capiscano al primo ascolto. È un peccato perché questo fa perdere il filo conduttore dei testi che sono davvero interessanti. Mi auguro che Ghed riesca ad uscire da questa situazione difficile e che stia bene. Una persona così non è debole, perché non tutti hanno il coraggio di mostrare le proprie debolezze al pubblico. Dato che in ogni canzone ha menzionato la morte, la voglia di morire e il fatto di non arrivare a 21 anni, è davvero triste. Inoltre, spero che la questione delle droghe non sia un vero problema per lui, perché un artista così non merita assolutamente questo. Non dobbiamo perdere Ghed, non si merita il destino che ha ripetuto in 12 canzoni su 12. Grazie Ghed.
Partendo dal fatto che non lo conosciamo bene (almeno io). D'accordo su tutto, tranne che...GHED, a mio avviso non BORBOTTA. Ci può essere qualche parola che "scappa" all'ascolto. Ma quale cantante/rapper non "mumbla" qualche parola? Certi fanno addirittura apposta... Ma la cosa importante è che GHED, come gli ho scritto più volte, rimanga il GHED che abbiamo nel nostro teschio (in testa!!)!!!
@@cavagna75 Ghed è veramente un GOAT. Purtroppo nemmeno io lo conosco, ma con questo album credo che abbia mostrato una parte davvero intima di sé stesso... Mi è difficile pensare che abbia creato un disco del genere solo per ottenere qualche clic in più. Per me, questa è una produzione cruda, parla di problemi che nessuno vuole affrontare. Non è proprio il tipo di materiale che mira a ottenere visualizzazioni. In un'epoca in cui l'apparenza conta quasi più dell'essenza, questo album è davvero speciale perché il messaggio di Ghed arriva forte e chiaro come uno schiaffo in faccia, indipendentemente dall'età dell'ascoltatore: che tu abbia 15, 30, 45 o 60 anni, il suo concetto ti colpisce dritto al cuore. Ed è per questo che ho pianto: il dolore di uno schiaffo fa male, e questo album ha proprio raggiunto l'obiettivo di farmi capire certe cose con un dolore potente, come un forte schiaffo sulla guancia. La questione del mumbling è insignificante in confronto. Recentemente è uscita una canzone in cui Ghed collabora (non ricordo il titolo) e l'altro ragazzo, senza offesa, non riusciva a mettere insieme tre parole.
Il mitico GHED, ha sganciato un'altra delle sue 💣💣💣💣💣 BOMBEEEE!!!!!!!!!!!
Ho ascoltato tutto l'album con le lacrime agli occhi. Io non piango facilmente, anzi, quasi mai, ma sono riuscite a scivolare 2 o 3 lacrime dai miei occhi. Che dire? Ghed è un vero mostro. L'ho conosciuto da XV con l'EP che avevano fatto e avevo sentito il suo primo album, non gli avrei dato un euro... quanto mi sbagliavo.
Nessun rapper italiano è mai riuscito a farmi emozionare in questo modo, non sto scherzando. Secondo me, Ghed ha capito come toccare il cuore delle persone nel modo più delicato possibile. Anche se le tematiche trattate non mi riguardano da vicino (parlo di droga, depressione, ecc.), sono riuscito a capirlo. Con questo album, Ghed sembra aver creato un film sulla sua vita. Pensateci: un film con un finale triste. L'album di Ghed si conclude con la sua parte acapella dove dice che Dio si è dimenticato di lui, quindi non c'è un lieto fine, ma l'album stesso è un capolavoro.
Ovviamente, stiamo parlando di un disco fatto in casa e non va giudicato come se fosse l'album di Sfera Ebbasta, ma cavolo! Per essere un album realizzato in solitaria, è un vero capolavoro. Sarebbe un sogno vedere il nome di Ghed accanto a quelli dei grandi artisti italiani. Penso proprio che lui sia la voce giusta per i ragazzi emarginati o che affrontano problemi depressivi, tossicodipendenze, ecc. A pensarci, non ci sono molti artisti che affrontano questo argomento in Italia o, se ci sono, appena raggiungono un po' di successo, si buttano tutti nell'indie triste.
Una cosa che ho notato è che nell'album non c'è un vero pezzo d'amore, tralasciando "Lacrime" che, secondo me, è più un pezzo da festa che d'amore. Questo, secondo me, significa molto. A mio avviso, l'amore è il motore della vita, e il fatto che Ghed ne abbia parlato in poche canzoni, se non in alcune strofe che richiamano il dolore che prova nella sua vita, sembra indicare che la cosa più bella al mondo (cioè l'amore) venga meno nella sua vita a causa del dolore e dei problemi che affronta.
Questa è la mia interpretazione, si potrebbero fare molte analisi su questo album e vi incoraggio a farle. Si sente che non sono canzoni random ma sono canzoni da scoprire.
L'unico difetto che ho riscontrato personalmente è il mumbling di Ghed, che a volte fa sì che alcune parole non si capiscano al primo ascolto. È un peccato perché questo fa perdere il filo conduttore dei testi che sono davvero interessanti.
Mi auguro che Ghed riesca ad uscire da questa situazione difficile e che stia bene. Una persona così non è debole, perché non tutti hanno il coraggio di mostrare le proprie debolezze al pubblico. Dato che in ogni canzone ha menzionato la morte, la voglia di morire e il fatto di non arrivare a 21 anni, è davvero triste. Inoltre, spero che la questione delle droghe non sia un vero problema per lui, perché un artista così non merita assolutamente questo. Non dobbiamo perdere Ghed, non si merita il destino che ha ripetuto in 12 canzoni su 12.
Grazie Ghed.
Partendo dal fatto che non lo conosciamo bene (almeno io).
D'accordo su tutto, tranne che...GHED, a mio avviso non BORBOTTA.
Ci può essere qualche parola che "scappa" all'ascolto.
Ma quale cantante/rapper non "mumbla" qualche parola?
Certi fanno addirittura apposta...
Ma la cosa importante è che GHED, come gli ho scritto più volte,
rimanga il GHED che abbiamo nel nostro teschio (in testa!!)!!!
@@cavagna75 Ghed è veramente un GOAT. Purtroppo nemmeno io lo conosco, ma con questo album credo che abbia mostrato una parte davvero intima di sé stesso... Mi è difficile pensare che abbia creato un disco del genere solo per ottenere qualche clic in più. Per me, questa è una produzione cruda, parla di problemi che nessuno vuole affrontare. Non è proprio il tipo di materiale che mira a ottenere visualizzazioni. In un'epoca in cui l'apparenza conta quasi più dell'essenza, questo album è davvero speciale perché il messaggio di Ghed arriva forte e chiaro come uno schiaffo in faccia, indipendentemente dall'età dell'ascoltatore: che tu abbia 15, 30, 45 o 60 anni, il suo concetto ti colpisce dritto al cuore. Ed è per questo che ho pianto: il dolore di uno schiaffo fa male, e questo album ha proprio raggiunto l'obiettivo di farmi capire certe cose con un dolore potente, come un forte schiaffo sulla guancia.
La questione del mumbling è insignificante in confronto. Recentemente è uscita una canzone in cui Ghed collabora (non ricordo il titolo) e l'altro ragazzo, senza offesa, non riusciva a mettere insieme tre parole.