Giacomo Leopardi grindset: -ordinare il gelato -sentire i beta giudicarti -smontare eziologicamente e ontologicamente i beta -sentire ancora i beta giudicarti -smontare di nuovo i beta (e generazioni di studenti) -lasciare che i beta si congedino -rammentare il ritardo dell'altro beta -mangiare il gelato senza elaborare oltre.
Una delle scene più significative del film: qui il grande poeta ci spiega in effetti quanto l'immagine purtroppo consolidata di un suo pessimismo in realtà non abbia motivo di esistere, in quanto le verità di cui Leopardi si fa portavoce attengono piuttosto a una visione lucida e disincanata sul mondo. Ed in effetti non potrebbe che essere così, perché nella poesia di questo grande italiano non vi è mai una sola lamentela o alcun atteggiamento vittimistico, al contrario trova spazio spesso una visione eroica e titanica dell'uomo... Grande Leopardi, ottimo film.
Assolutamente d'accordo... sarà la finezza di quella profonda cultura, il genio di certe intuizioni o la fluidità di quei versi, che non riesco a leggere Leopardi senza scoprire ogni volta qualcosa di nuovo e sentirmi sempre in un modo che non so descrivere... Si perdoni il paragone forse anacronistico, ma da amante del Punk, se il punk non è un abito che metti in soffitta appena passa la moda ma un'attitudine, allora dico che quest'uomo nel suo animo, nel suo comportamento lo era già...un vero punk ante litteram: era diverso dagli altri, pensava diversamente dagli altri, contro tutto, contro tutti... l'emarginazione, il prezzo alto da pagare per non adeguarsi al conformismo dominante, le "magnifiche sorti e progressive",i cui bei risultati si vedono adesso. Troppo spesso si è detto che era una persona depressa, e non è affatto così: era un uomo che viaggiava molto, incontrava tanta gente, stringeva poche ma sincere amicizie, era pieno di progetti..A nulla vale la teoria della "vita strozzata" di Benedetto Croce: è vero, era gobbo, storpio, aveva gravi problemi neurologici alle gambe ed era semi cieco, ma se le sue menomazioni gli complicarono l'esistenza, è altrettanto vero che gli conferirono solo una sensibilità particolare nel rapportarsi col prossimo, e non furono certo un ostacolo alla sua libertà di giudizio e alla forza del suo carattere, ammirevole e stupefacente. Il vero dolore, nel suo caso, credo sia stato quello di aver provato l'amore, violento e totale, averne avuto un disperato bisogno e non averne mai trovato, da parte di nessuno.
@@silviazanicotti5054 vabbè quando mai Benedetto Croce ha detto qualcosa di sensato quando parlava degli altri poeti. Basti pensare ai commenti che fece su Dante e Pascoli. Leopardi è un grande e penso che questo film e questa scena colgano il punto focale di questo personaggio, il suo corpo malandato era solo un guscio che si portava addosso forse proprio malandato perché faticava a contenere un intelletto come il suo , chissà . La sua visione del mondo è data dalla sua cultura, dalla sua conoscenza e dalla sua intelligenza non c'entra nulla la sua condizione fisica. Anche perché di esempi che mostrano il contrario ne è pieno, basti pensare a foscolo che con le donne aveva Sicuramente più fortuna di leopardi.
@@leonardogiovannucci7693 infatti, aveva un carattere fortissimo in un corpo debole...a volte mi domando cosa sarebbe stato capace di fare, se le forze glielo avessero concesso: ma forse è inutile chiederselo, forse non avrebbe avuto quella cognizione del dolore e quel intuito per i casi della vita presenti e futuri che lo rendono così universale e vicino a noi più di ogni altro poeta. Bisogna dunque accettarlo così ed ammirarlo ancora di più, per la sua umiltà e l'invisibile vigore del fiore del deserto.
Per me Giacomo era una persona fuori dal comune. Questo film enuncia una parte della sua produzione. Lui in questa scena mostra carattere, quello che non hanno i due che commentano il suo essere e la sua poesia. La gente deve imparare pure nella vita a non fare lezioni ecumeniche quando non servono.
Adoro Leopardi e questo film é davvero stupendo! questa poi é la mia scena preferita!! Leopardi tira fuori tutta la sua rabbia verso chi lo criticava,che coraggio!!
Adoro Giacomo Leopardi e questo film soprattutto questa scena perché mostra il suo carattere forte che purtroppo è in un corpo debole. Il suo intelletto,il carattere ,la cultura perciò non finirò di adorare questo poeta (anche se l'ho studiato e approfondito da poco mi è piaciuto fin da subito)
@@ClaireIamma eheh vero abiti davvero scomodi e stretti erano. Questa scena è durata circa quattro ore considerando che è stata girata circa 10 volte per le varie inquadrature. Ricordo che il regista Martone dovette girare una scena dall'inizio perché nella scena in cui leopardi urla io continuai a leggere indisturbato senza sorprendermi di nulla e quindi fui richiamato... Germano mi guardo in cagnesco. Comunque grande professionista.
In un certo qual senso qua si può intravedere quello che poi Montale avrebbe detto nell'intervista radiofonica del '57 in cui spiegava a chiare lettere che il suo pessimismo non dipendeva affatto dal fenomeno. Quanto detto nel film è praticamente l'identica cosa: alle volte non si può sempre ricondurre l'origine di un pensiero o di una filosofia di quel tal dei tali per un fatto accadutogli. Montale, nel '900, penso che sia l'unico letterato ad avere la sensibilità e l'onesta per dire che l'intelletto fondamentalmente può produrre concetti e idee che trascendano dal sensibile. Quindi, quando Leopardi dice "fatemi la grazia di non ricondurre le mie sofferenze a quanto si deve al mio intelletto" è la rabbia di un uomo che pensano, materialisticamente, che la sua poetica sia data da cause fisiologiche e quant'altro. A ciò, vorrei aggiungere, un'ipotesi mia: l'intelletto può alle volte raggiungere verità che non derivino necessariamente da un sentimento. Con questo poi non voglio dire che esista una verità di sentimento e una verità d'intelletto (come poi gli Arabi con Avicenna o Averroè, non ricordo chi dei due, riteneva che esiste una verità di fede e una verità di razionalità). Se uno è pessimista, può esserlo predisposto già dalla nascita senza che ci siano cause materiale (per esempio, relazioni infelici - pessimi rapporti con le figure genitoriali - bullismo e quant'altro) ma è anche vero però l'intelletto deve essere in un qualche modo solleticato da qualcosa di esterno. Cmq vorrei aggiungere che quando uno dei due intellettuali dice "Ma fosse l'ateismo" sembra quasi che non gli importi nulla del sistema ateistico di Leopardi (sempre poi se si può definirlo così, perché cmq Il poeta di Recanati parlava di Assoluto - Infinito) ma questo perché Napoli era, come Milano, una città fortemente illuminista e quindi gli intellettuali del luogo potevano ben prescindere dal problema della fede.
Solo a scuola possano dire che Leopardi era pessimista Era semplicemente realista E la realtà è ciò che è Sono vivo? Si Allora sto morendo Non è pessimismo Ma che parole vuote ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
@@riccardoesposito7088 bravo, adesso si che ti sei fatto riconoscere. Se proprio dovevi insultarlo(cosa che non ho approvato) sarebbe stato più astuto utilizzare un inglese corretto. Voi merde ignoranti che vivete attaccati come parassiti all'invidia e alla noia, siete pregate di smetterla di far fare figure di merda all'Italia.
Don't worry, I'm Italian and I can try to explain this scene. Two men who talk to Leopardi are very critic about his poems because he's atheus and they find he's too pessimistic about life and the nature...above all, they think he's unhappy because of his serious diseases (he's hunchbacked, cripple, he has neurological disorders to his legs and he's almost blind) but he's says it's not true, with a real strength of soul and rebellion against society, he answers that everything he wrote, depends only to his experience about human life, his studies, his culture and intellect.
@@riccardoesposito7088 sentimi bene John Keats... Zingarelli del Tamigi...trovami un solo valido motivo per insultare uno straniero che desiderava solo comprendere cosa si dicesse nella scena...non ti è mai capitato di voler capire un'intervista in inglese o la battuta di un film? Evidentemente no, forse faresti meglio a leggere qualcosa, magari Leopardi stesso...per provare a non esprimerti a grugniti.
Ciao, qualcuno mi potrebbe dire una frase del film dove si possa vedere il pessimismo storico, il pessimismo coscmico e la teoria del piacere per favore
@GUSTERI RAJ mi intrometto solo per precisare questo punto, il film è molto accurato e il tizio che commenta fa bene a dire "il nuovo Manzoni" Alessandro infatti ancor prima della quarantana era già famoso e aveva fatto parlare di sé per la sua produzione tragica che aveva fatto scandalo perché non seguiva le unità aristoteliche, in più si aggiungono il 5 maggio e tutta la sua produzione cattolica (inni sacri) successiva alla conversione al cristianesimo. Quindi alla fine ha detto bene l'interlocutore di Leopardi, Manzoni era già famosissimo . Uniscici poi che godeva di molta stima tra i letterati per via delle sue idee unitare .
@GUSTERI RAJ si, i due si sono conosciuti a Firenze, quando Manzoni si stava dedicando alla terza edizione dei promessi sposi (parliamo della Risciacquatura in Arno). Ho sempre immaginato che Manzoni e Leopardi, oltre a condividere le idee e la poetica (anche se agli antipodi, visto che Don Lisander era stra bigotto e Leopardi stra Ateo) condividessero anche le difficoltà a livello fisico. Di Leopardi si sa, invece Manzoni soffriva di balbuzie e di tantissima ansia, infatti quando usciva passeggiava sempre insieme alla moglie, ad un figlio o ad un accompagnatore.
Giacomo Leopardi grindset:
-ordinare il gelato
-sentire i beta giudicarti
-smontare eziologicamente e ontologicamente i beta
-sentire ancora i beta giudicarti
-smontare di nuovo i beta (e generazioni di studenti)
-lasciare che i beta si congedino
-rammentare il ritardo dell'altro beta
-mangiare il gelato senza elaborare oltre.
Nice 😊
HAHAHAHAHAHHAHHAHA
Una delle scene più significative del film: qui il grande poeta ci spiega in effetti quanto l'immagine purtroppo consolidata di un suo pessimismo in realtà non abbia motivo di esistere, in quanto le verità di cui Leopardi si fa portavoce attengono piuttosto a una visione lucida e disincanata sul mondo. Ed in effetti non potrebbe che essere così, perché nella poesia di questo grande italiano non vi è mai una sola lamentela o alcun atteggiamento vittimistico, al contrario trova spazio spesso una visione eroica e titanica dell'uomo... Grande Leopardi, ottimo film.
trovatevi qualcuno che vi guardi come Leopardi guarda il suo gelato
Ve lo consiglio vivamente anch'io.
Un personaggio straordinario, colto, sensibile, raffinato.
Un gigante.
Assolutamente d'accordo... sarà la finezza di quella profonda cultura, il genio di certe intuizioni o la fluidità di quei versi, che non riesco a leggere Leopardi senza scoprire ogni volta qualcosa di nuovo e sentirmi sempre in un modo che non so descrivere... Si perdoni il paragone forse anacronistico, ma da amante del Punk, se il punk non è un abito che metti in soffitta appena passa la moda ma un'attitudine, allora dico che quest'uomo nel suo animo, nel suo comportamento lo era già...un vero punk ante litteram: era diverso dagli altri, pensava diversamente dagli altri, contro tutto, contro tutti... l'emarginazione, il prezzo alto da pagare per non adeguarsi al conformismo dominante, le "magnifiche sorti e progressive",i cui bei risultati si vedono adesso. Troppo spesso si è detto che era una persona depressa, e non è affatto così: era un uomo che viaggiava molto, incontrava tanta gente, stringeva poche ma sincere amicizie, era pieno di progetti..A nulla vale la teoria della "vita strozzata" di Benedetto Croce: è vero, era gobbo, storpio, aveva gravi problemi neurologici alle gambe ed era semi cieco, ma se le sue menomazioni gli complicarono l'esistenza, è altrettanto vero che gli conferirono solo una sensibilità particolare nel rapportarsi col prossimo, e non furono certo un ostacolo alla sua libertà di giudizio e alla forza del suo carattere, ammirevole e stupefacente. Il vero dolore, nel suo caso, credo sia stato quello di aver provato l'amore, violento e totale, averne avuto un disperato bisogno e non averne mai trovato, da parte di nessuno.
@@silviazanicotti5054 vabbè quando mai Benedetto Croce ha detto qualcosa di sensato quando parlava degli altri poeti. Basti pensare ai commenti che fece su Dante e Pascoli. Leopardi è un grande e penso che questo film e questa scena colgano il punto focale di questo personaggio, il suo corpo malandato era solo un guscio che si portava addosso forse proprio malandato perché faticava a contenere un intelletto come il suo , chissà . La sua visione del mondo è data dalla sua cultura, dalla sua conoscenza e dalla sua intelligenza non c'entra nulla la sua condizione fisica. Anche perché di esempi che mostrano il contrario ne è pieno, basti pensare a foscolo che con le donne aveva Sicuramente più fortuna di leopardi.
@@leonardogiovannucci7693 infatti, aveva un carattere fortissimo in un corpo debole...a volte mi domando cosa sarebbe stato capace di fare, se le forze glielo avessero concesso: ma forse è inutile chiederselo, forse non avrebbe avuto quella cognizione del dolore e quel intuito per i casi della vita presenti e futuri che lo rendono così universale e vicino a noi più di ogni altro poeta. Bisogna dunque accettarlo così ed ammirarlo ancora di più, per la sua umiltà e l'invisibile vigore del fiore del deserto.
Per me Giacomo era una persona fuori dal comune. Questo film enuncia una parte della sua produzione. Lui in questa scena mostra carattere, quello che non hanno i due che commentano il suo essere e la sua poesia. La gente deve imparare pure nella vita a non fare lezioni ecumeniche quando non servono.
Adoro Leopardi e questo film é davvero stupendo! questa poi é la mia scena preferita!! Leopardi tira fuori tutta la sua rabbia verso chi lo criticava,che coraggio!!
contro tutto e tutti
un ottimo attore, ps ci sono anche io in questa scena,il ragazzo che legge il giornale , ci sono volute quasi 4ore per girarla...
Perché ci sono volute 4 ore? Curiosità.
Barone 88 xche fai l' attore?
Ivan Bombana no la comparsa, iscritto ad un'agenzia di Roma
Giacomo Leopardi ti amoooooo!!!! Sei il mio poeta preferito!!!! Le tue poesie sono bellissime!
Pazzesca questa scena
secoli dopo, Leopardi aveva ragione (ed è diventato uno dei più grandi scrittori italiani di sempre)
Meraviglioso questo film...😍
Più loro lo giudicavano e disprezzavano ritenendolo pessimista più finivano per dargli ragione. Un mondo senza cuore ha trovato il povero Giacomo.
Che bello questo film!
Adoro Giacomo Leopardi e questo film soprattutto questa scena perché mostra il suo carattere forte che purtroppo è in un corpo debole. Il suo intelletto,il carattere ,la cultura perciò non finirò di adorare questo poeta (anche se l'ho studiato e approfondito da poco mi è piaciuto fin da subito)
Il ragazzo che legge il giornale sono io:) 3 ore per girare sta scena...
Wow complimenti. Quante volte Elio Germano ha ripetuto la stessa battuta? E quanto è stato scomodo portare il fazzoletto stretto al collo?😂
@@ClaireIamma eheh vero abiti davvero scomodi e stretti erano. Questa scena è durata circa quattro ore considerando che è stata girata circa 10 volte per le varie inquadrature. Ricordo che il regista Martone dovette girare una scena dall'inizio perché nella scena in cui leopardi urla io continuai a leggere indisturbato senza sorprendermi di nulla e quindi fui richiamato... Germano mi guardo in cagnesco. Comunque grande professionista.
@@viros8870 perché Germano ti guardo male? Gira voce (una brutta voce a me personalmente non piace) che non sia simpatico…
giacomo è la mia crush segreta nella letteratura.
È stato parecchio più che un nuovo manzoni
Grande il mio Giacomo ❤
Adoro Leopardi!
Per me Giacomo Leopardi un grande perché Faceva tante poesie belle, anche io ha poggiato le idee di Giacomo Leopardi
In un certo qual senso qua si può intravedere quello che poi Montale avrebbe detto nell'intervista radiofonica del '57 in cui spiegava a chiare lettere che il suo pessimismo non dipendeva affatto dal fenomeno. Quanto detto nel film è praticamente l'identica cosa: alle volte non si può sempre ricondurre l'origine di un pensiero o di una filosofia di quel tal dei tali per un fatto accadutogli. Montale, nel '900, penso che sia l'unico letterato ad avere la sensibilità e l'onesta per dire che l'intelletto fondamentalmente può produrre concetti e idee che trascendano dal sensibile. Quindi, quando Leopardi dice "fatemi la grazia di non ricondurre le mie sofferenze a quanto si deve al mio intelletto" è la rabbia di un uomo che pensano, materialisticamente, che la sua poetica sia data da cause fisiologiche e quant'altro. A ciò, vorrei aggiungere, un'ipotesi mia: l'intelletto può alle volte raggiungere verità che non derivino necessariamente da un sentimento. Con questo poi non voglio dire che esista una verità di sentimento e una verità d'intelletto (come poi gli Arabi con Avicenna o Averroè, non ricordo chi dei due, riteneva che esiste una verità di fede e una verità di razionalità). Se uno è pessimista, può esserlo predisposto già dalla nascita senza che ci siano cause materiale (per esempio, relazioni infelici - pessimi rapporti con le figure genitoriali - bullismo e quant'altro) ma è anche vero però l'intelletto deve essere in un qualche modo solleticato da qualcosa di esterno. Cmq vorrei aggiungere che quando uno dei due intellettuali dice "Ma fosse l'ateismo" sembra quasi che non gli importi nulla del sistema ateistico di Leopardi (sempre poi se si può definirlo così, perché cmq Il poeta di Recanati parlava di Assoluto - Infinito) ma questo perché Napoli era, come Milano, una città fortemente illuminista e quindi gli intellettuali del luogo potevano ben prescindere dal problema della fede.
Solo a scuola possano dire che Leopardi era pessimista
Era semplicemente realista
E la realtà è ciò che è
Sono vivo?
Si
Allora sto morendo
Non è pessimismo
Ma che parole vuote ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
:-)
Please post the English version
This Is italian film and i al italian. Because shut up please
@@riccardoesposito7088 bravo, adesso si che ti sei fatto riconoscere. Se proprio dovevi insultarlo(cosa che non ho approvato) sarebbe stato più astuto utilizzare un inglese corretto. Voi merde ignoranti che vivete attaccati come parassiti all'invidia e alla noia, siete pregate di smetterla di far fare figure di merda all'Italia.
Don't worry, I'm Italian and I can try to explain this scene. Two men who talk to Leopardi are very critic about his poems because he's atheus and they find he's too pessimistic about life and the nature...above all, they think he's unhappy because of his serious diseases (he's hunchbacked, cripple, he has neurological disorders to his legs and he's almost blind) but he's says it's not true, with a real strength of soul and rebellion against society, he answers that everything he wrote, depends only to his experience about human life, his studies, his culture and intellect.
@@riccardoesposito7088 sentimi bene John Keats... Zingarelli del Tamigi...trovami un solo valido motivo per insultare uno straniero che desiderava solo comprendere cosa si dicesse nella scena...non ti è mai capitato di voler capire un'intervista in inglese o la battuta di un film? Evidentemente no, forse faresti meglio a leggere qualcosa, magari Leopardi stesso...per provare a non esprimerti a grugniti.
@@alessandrodiviccaro2809 bravo, ho risposto anch'io al grande poeta, nonché fine conoscitore dell'inglese...magari qualcosa capisce...:)
Ciao, qualcuno mi potrebbe dire una frase del film dove si possa vedere il pessimismo storico, il pessimismo coscmico e la teoria del piacere per favore
Non limitare leopardi cosi come viene limitato e schematizzato sui libri. Il pensiero di leopardi é un flusso continuo
“Il nuovo Manzoni”? Ma per piacere, Manzoni può solo leccargli i piedi e lustrargli le scarpe.
@GUSTERI RAJ mi intrometto solo per precisare questo punto, il film è molto accurato e il tizio che commenta fa bene a dire "il nuovo Manzoni" Alessandro infatti ancor prima della quarantana era già famoso e aveva fatto parlare di sé per la sua produzione tragica che aveva fatto scandalo perché non seguiva le unità aristoteliche, in più si aggiungono il 5 maggio e tutta la sua produzione cattolica (inni sacri) successiva alla conversione al cristianesimo. Quindi alla fine ha detto bene l'interlocutore di Leopardi, Manzoni era già famosissimo . Uniscici poi che godeva di molta stima tra i letterati per via delle sue idee unitare .
@GUSTERI RAJ si, i due si sono conosciuti a Firenze, quando Manzoni si stava dedicando alla terza edizione dei promessi sposi (parliamo della Risciacquatura in Arno). Ho sempre immaginato che Manzoni e Leopardi, oltre a condividere le idee e la poetica (anche se agli antipodi, visto che Don Lisander era stra bigotto e Leopardi stra Ateo) condividessero anche le difficoltà a livello fisico. Di Leopardi si sa, invece Manzoni soffriva di balbuzie e di tantissima ansia, infatti quando usciva passeggiava sempre insieme alla moglie, ad un figlio o ad un accompagnatore.
Non è cambiato nulla... I mediocri restano mediocri