compliemnti per il video, io credo che oggi come oggi qualcosina in italia ( grandi città) qualcosina si stia muovendo lentamentamente ma si sta muovendo, purtroppo però non abbastanza da riuscire a sostenere la burocrazia e i costi del momento, quindi direi che potrebbe essere un ottimo momento per un piazzamento futuro solo nel momento in cui si hanno le idee molto chiare di ciò che si vuole fare, del marchio che si vuole creare, e sopratuttto si hanno i fondi per almeno i prossimi due / 3 anni per sostenersi e provare, è ancora una bella scommessa che però potrebbe essere vinta ( me lo auguro ovviamente ) grazie ancora per il video !!!!!!!!
Grazie Gabriele per questo video super-denso di info utili! Se posso, avrei due domande: 1. Secondo voi, in Italia sì è già raggiunta la saturazione del mercato delle caffetterie specialty (nelle medie e grandi città), o c'è ancora un buono spazio per cimentarsi in questo settore? 2. Grazie al vostro video "EP 17 Quanto incassa un bar? (E quanto si guadagna a gestirlo?)", avevo calcolato che con un affitto contenuto per Milano (2500 eur/mese), se bisogna pagare un barista full time e una cassiera part time, pur incassando 500 euro al giorno per 6 gg a settimana, a fine mese rimarrebbero poco più di 200 euro di utile netto, senza contare i finanziamenti ... L'unico modo sostenibile per aprire un bar è lavorarci come barista tu stesso? 😮 Grazie mille!
Ciao Luigi, grazie mille per l’apprezzamento, che fa davvero piacere, e per le articolate domande, che, a mio avviso, sono interessanti anche per altri interessati a questi argomenti. Provo a darti un mio parere domanda per domanda. 1- Direi di no, non siamo a saturazione. Sempre più spesso, nei nostri corsi in italiano, incontriamo una “fauna” che una volta apparteneva solo ai corsi in inglese, quella degli “home barista” di coloro che non hanno interesse professionale, ma sono affascinati dal mondo specialty. Mi pare, questo, un segno di una platea che si sta allargando, platea che costituirà anche un bacino di clientela per le caffetterie di livello. Sicuramente una città più grande e cosmopolita può contare su un bacino che già di base è più vasto, ma strutture piccole, con pochi costi, potranno presto vivere bene anche in contesti più provinciali. 2- eh, purtroppo la tua analisi non è per niente sbagliata. Per moltissime caffetterie un singolo dipendente a tempo pieno può rappresentare una spesa difficile da sostenere. Chiaro, come possiamo capire, che sarà il mix dei costi a fare la differenza. Un affitto più basso o l’assenza di finanziamenti in cui rientrare può permetterci, magari tirando un po’ la cinghia, di prendere qualche ora di libertà…
compliemnti per il video, io credo che oggi come oggi qualcosina in italia ( grandi città) qualcosina si stia muovendo lentamentamente ma si sta muovendo, purtroppo però non abbastanza da riuscire a sostenere la burocrazia e i costi del momento, quindi direi che potrebbe essere un ottimo momento per un piazzamento futuro solo nel momento in cui si hanno le idee molto chiare di ciò che si vuole fare, del marchio che si vuole creare, e sopratuttto si hanno i fondi per almeno i prossimi due / 3 anni per sostenersi e provare, è ancora una bella scommessa che però potrebbe essere vinta ( me lo auguro ovviamente ) grazie ancora per il video !!!!!!!!
Ciao Angelo, grazie mille del tuo contributo. Da persone come te fa sempre davvero piacere!
@@gabrielecortopassi7747 un piacere per me
Non me lo aspettavo! Grazie, molto interessante!!
Grazie per questo contenuto molto interessante!
Grazie Gabriele per questo video super-denso di info utili!
Se posso, avrei due domande:
1. Secondo voi, in Italia sì è già raggiunta la saturazione del mercato delle caffetterie specialty (nelle medie e grandi città), o c'è ancora un buono spazio per cimentarsi in questo settore?
2. Grazie al vostro video "EP 17 Quanto incassa un bar? (E quanto si guadagna a gestirlo?)", avevo calcolato che con un affitto contenuto per Milano (2500 eur/mese), se bisogna pagare un barista full time e una cassiera part time, pur incassando 500 euro al giorno per 6 gg a settimana, a fine mese rimarrebbero poco più di 200 euro di utile netto, senza contare i finanziamenti ... L'unico modo sostenibile per aprire un bar è lavorarci come barista tu stesso? 😮
Grazie mille!
Ciao Luigi, grazie mille per l’apprezzamento, che fa davvero piacere, e per le articolate domande, che, a mio avviso, sono interessanti anche per altri interessati a questi argomenti.
Provo a darti un mio parere domanda per domanda.
1- Direi di no, non siamo a saturazione. Sempre più spesso, nei nostri corsi in italiano, incontriamo una “fauna” che una volta apparteneva solo ai corsi in inglese, quella degli “home barista” di coloro che non hanno interesse professionale, ma sono affascinati dal mondo specialty. Mi pare, questo, un segno di una platea che si sta allargando, platea che costituirà anche un bacino di clientela per le caffetterie di livello.
Sicuramente una città più grande e cosmopolita può contare su un bacino che già di base è più vasto, ma strutture piccole, con pochi costi, potranno presto vivere bene anche in contesti più provinciali.
2- eh, purtroppo la tua analisi non è per niente sbagliata. Per moltissime caffetterie un singolo dipendente a tempo pieno può rappresentare una spesa difficile da sostenere. Chiaro, come possiamo capire, che sarà il mix dei costi a fare la differenza. Un affitto più basso o l’assenza di finanziamenti in cui rientrare può permetterci, magari tirando un po’ la cinghia, di prendere qualche ora di libertà…
Sembra che il mondo specialty ha solo lati positivi!