STOP alle Mostre Interattive: dalla Van Gogh Experience alla morte dell'arte

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  • Опубликовано: 9 апр 2024
  • L'interattività sta MANGIANDO le mostre artistiche: dalla Van Gogh Experience alla gamification dell'arte, un ragionamento per voi.
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Комментарии • 62

  • @1lovIt
    @1lovIt Месяц назад +7

    Con questo video mi hai fatto venire in mente un caro ricordo di una decina di anni fa quando al liceo ci portarono in gita al Louvre di Parigi.
    Onestamente visitarlo o no a quell'epoca non mi faceva ne caldo ne freddo, sarei stato piu interessato a fare una lunga giornata lungo la Senna vista la bella giornata.
    Ero un ragazzo che ogni tanto disegnava per dare sfogo a qualcosa e lo fa tutt'ora, ma non sono mai stato interessato all'Arte e agli Artisti piu di tanto.
    Inutile dire come non sono riuscito a fruire e ad apprezzare quasi nulla, vista la mole di gente e il rumore mi sembrava di essere in un centro commerciale enorme dove schivi la gente e ogni tanto ti fermi 30 secondi per guardare le vetrine. Non parliamo poi della Gioconda... (Per contesto eravamo lasciati liberi di girare ognuno per conto suo).
    L'unica cosa che mi è rimasta impressa di quel giorno è quando sono finito in una sezione poco frequentata e totalmente in silenzio dove sono stato rapito per non so quanto tempo dal "Pandemonium" di John Martin.
    Ora, domanda a cui non avremo mai una risposta certa: sarei stato rapito da quel quadro se fosse stato appeso al posto della Gioconda, con la mole di gente davanti che fa casino, e con le stesse aspettative che porta? Forse.
    Ma magari in quel quadro invece rivedevo il Louvre che bruciava perchè sentivo che era tutto sbagliato. Quello che so per certo è che in quel momento quel quadro ha vibrato con la mia interiorità, e che si, avrei preferito vederlo in quella sezione poco frequentata rispetto che al posto della gioconda per usufruirne al meglio.
    Comunque è andato tutto bene, il Louvre è ancora la intatto e io non sono diventato un piromane.

  • @glomon8
    @glomon8 Месяц назад +1

    Io l'ho fatta questa "experience" all'estero. C'era la stanza con l'immersione virtuale e dietro si accedeva alla mostra con i quadri originali. Onestamente non ci ho visto nulla di male. Mi è sembrata un'esperienza rilassante e carina. Nella riproduzione virtuale c'era anche una voce che narrava e si ci poteva sedere per terra, su poltrone o scalini con amici o partners per rilassarsi.

  • @valentinazampe
    @valentinazampe 2 месяца назад +5

    Ti racconto un aneddotto. Fra il 2009-2013 ho studiato all'accademia di belle arti di brera da fuorisede. A Milano nel 2011 fu inaugurata una delle prime mostre realizzate proiettando le opere su schermi ad altissima risolzione per creare diciamo una mostra di un artista con tutta o quasi la sua produzione o comunque per avere assieme opere che difficilmente vengono prestate etc.
    Questa mostra era su Caravaggio. Innanzitutto che non fossero le opere reali ma delle fotografie ad altisisma risoluzione era si scritto ma mi sembra di ricordare in modo poco chiaro pero io appena lo lessi persi interesse anche perche sembrava una mezza presa in giro dato che sbandieravano la possibilità di assistere ad opere mai esposte assieme e poi che erano innrealtai foto. Quel che piu mi sconvolse fu che molta gente che ci andò non si accorse della differenza. Un delle mie coinquilina dell'epoca che pure aveva studiato grafica allo ied percio un minimo di coscienza visiva dovesse averla non aveva capito cosa stava per andar a vedere. E quando gli spiegai la questione disse che le sembrava la stessa cosa.
    Per me quello é stato un campanello d'allarme, la gente nemmeno quella un minimo piú appassionata non capiva la differenza tra un'opera e la fotografia dell'opera.
    Faccio presente che fb esisteva da qualche anno e gli smartphone naacevano in quegli anni, si era appena all'inizio di quella societa della sovraesposizione dell'immagine che abbiamo oggi.
    In quegli anni poi il prof che poi scelsi come relatore di tesi affronto spesso la questione.. E perfino in un corso di storia dell'arte molti sembravano non cogliere l'abissale differenza tra il fruire di un'opera e la sua riproduzione fotografica...

  • @AlbertoPaganotto
    @AlbertoPaganotto 2 месяца назад +12

    Ciao Rick, ti seguo e mi trovo spesso d'accordo con te. E lo sarei anche in questo caso, le premesse sono condivisibilissime. Se non fosse che onestamente le cose di cui parli dopo semplicemente sono un non problema. Lavoro, amo e frequento assiduamente il mondo dei musei (mostre pop e non, il mondo della curatela, delle installazioni, delle pubblicazioni editoriali d'arte etc.) e ti posso assicurare che queste "experience" (dove l'assenza di opere viene sostituita da un'interattività pervasiva) sono in rapporto alle mostre "tradizionali" un valore ridicolo. E nessun frequentatore vero di musei penso possa dire il contrario. Certo, la multimedialità è entrata anche nell'arte catapultandola nel 21 secolo ma nessuna grande istituzione legata all'arte, che siano enti pubblici o privati, investe più di tanto in questo genere di esperienze. Basta guardare le Biennali, le Triennali, il Castello di Rivoli, l'Hangar bicocca, il MAXXI, il Mart, Gallerie d'italia, il Madre, le Gam, le pinacoteche, i mille atelier, residenze, collezioni e gallerie che aprono le loro porte al pubblico. Sono questi i luoghi che fanno le grandi visite del pubblico e danno una direzione.
    Ho sentito una persona parlare un modo superficiale di arte citando qualche nome mainstream in qualche output mainstream (dove l'intento non è fare una mostra d'arte, ma semplicemente di intrattenere un pubblico generalista). Lo fai passare come un trend che pervade il resto, una direzione che sta prendendo questo mondo. Ma tutto ciò non ha nessuna base fattuale.

    • @RickSanchez785
      @RickSanchez785 2 месяца назад

      Il pubblico si intrattiene e ricerca l'intrattenimento a prescindere dall'intento di chi c'è dietro

    • @AlbertoPaganotto
      @AlbertoPaganotto 2 месяца назад

      @@RickSanchez785 Ma il mio commento l'hai letto? Cosa centra il pubblico scusa? Si sta parlando proprio dell'intento e di chi c'è dietro, di chi pensa e propone queste esperienze. Emblematico sul finire del video "lo dico soprattutto ai curatori di queste mostre, basta intrattenimento, basta interattività che si divora tutto...".

    • @RickSanchez785
      @RickSanchez785 2 месяца назад +2

      @@AlbertoPaganotto Sisi ho capito, sto dicendo che secondo me conta poco l'intento, quindi è inutile parlarne, vale anche per il video

  • @catherinejordan5266
    @catherinejordan5266 2 месяца назад

    Adoro questi filmati ❤

  • @dueshivan
    @dueshivan 2 месяца назад +2

    hai assolutamente colto il punto. Perfettamente d'accordo

  • @DarioDC28
    @DarioDC28 Месяц назад +3

    Ciao Rick, ti consiglierei di approfondire la questione con storici dell'arte e museografi, perché la tua presentazione è molto interessante (e mi trovo molto d'accordo sulla critica al format recente delle mostre interattive), ma ci sono dei bias che può essere utile approfondire e dibattere :)

  • @manfredicicogna8808
    @manfredicicogna8808 2 месяца назад +14

    Mi sono ritrovato a pensare che spesso si vada nei musei non perché interessati all'arte, ma perché contengono opere considerate "imperdibili". Non voglio metterne in discussione il valore artistico, ma esistono un sacco di opere d'arte magari non imperdibili, ma comunque degne di essere esposte che sono misconosciute. Perché ci si appiattisce sulle opere già note e non si va alla ricerca dell'ignoto?

    • @valentinazampe
      @valentinazampe 2 месяца назад

      Pervhenper quello serve studio passione e sforzo.

    • @fabiolagiorgio839
      @fabiolagiorgio839 Месяц назад

      Dipende dallo stadio evolutivo della persona, questa volta con Rick sono veramente poco d'accordo: dice che è meglio trovarsi da soli di fronte all' opera, ma non è questo un modo per sostituirsi alle esperienze altrui? Domanda retorica, sì. E non va fatto per amore dell'umanità che è cosa difficile da concepire ma fondamentale in questa parte del processo

    • @donorioroberto
      @donorioroberto Месяц назад +1

      Una trattazione un po' limitata e mancante di quell'aspetto situato rappresentato dal contesto allestitivo. Ad ogni modo sei sempre interessante e ricco di spunti di riflessione. lasciami diri che L'arte è essa stessa sperimentazione così come la ricerca della sua esposizione, Duchamp in questo fa scuola. L'esperienza espositiva e l'esperienza dell'opera d'arte sono due distinte dimensioni, due organismi diversi, che agiscono su piani sensoriali cugini alla comprensione dell'arte. Heheheh mi pare tu ce l'abbia più con i fruitori che sulla fruizione dell'arte:). Tuttavia condivido con te le perplessità sul'utilizzo dell IA come strumento per l'arte. Così come fu per il bitume, la biocca, e tutte le altre sperimentazione, risente nel suo utilizzo, di una certa immaturità, che solo con l'esperienza potrà evolvere. Dunque l esposizione, goffe, naif o pasticcione, non devono essere escluse, squalificare o giudicate troppo aspramente, perché fanno parte di un percorso che a modo loro apporta un contributo preziosissimo per accrescere il mondo dell'arte.

    • @fabiolagiorgio839
      @fabiolagiorgio839 Месяц назад

      @@donorioroberto tutto bello, ma credo stessi rispondendo a Rick e non a me :) vai nella sezione commenti principale, così ti rendi più visibile :)

    • @donorioroberto
      @donorioroberto Месяц назад

      @@fabiolagiorgio839 :) hai ragione naturalmente, ti chiedo scusa e grazie pee la pazienza.

  • @acloud82
    @acloud82 Месяц назад +3

    Parere personale, non è concettualmente differente rispetto al guardare un film tratto da un libro: sei davanti ad un’opera differente, il cui autore non è quello dell’opera originale, così come il messaggio è mediato dal l’interpretazione e dalla capacità espressiva del diverso media. Il ruolo del curatore classico non è applicabile a queste mostre che sono essenzialmente degli eventi e come tali destinati ad un pubblico diverso e solo parzialmente sovrapponibile rispetto a quello che ha apprezzato l’opera originale.

  • @andreac1512
    @andreac1512 Месяц назад +2

    Forse a Roma sono troppo caciaroni... :) Ho visto la mostra Van Gogh Experience a Torino mesi fa (Stupinigi) e c'era sufficiente silenzio e raccoglimento, tanti bimbi e tante foto, anche tanta musica ma l'insieme non era così negativo come l'hai descritto tu. Da anni non vado ad una vera mostra, qui si potevano portare i bimbi e farli interessare a queste immagini per un quarto d'ora. Ora mia figlia di dieci anni sa chi era Van Gogh e riconosce alcuni quadri. Ho visto diversi visitatori dall'aria "sempliciona" soffermarsi interi minuti in silenzio a pensare. Per me è tanta roba, io ti posso augurare di non avere amici o parenti semplicioni, però sicuramente ti auguro di avere qualche figlio e vedresti la cosa diversamente.

  • @matteogiordano695
    @matteogiordano695 2 месяца назад +1

    Ottima considerazione. Sono praticamente d'accordo su tutto.

  • @panthersprung5161
    @panthersprung5161 Месяц назад

    Bravo

  • @84NorGe
    @84NorGe Месяц назад

    Associare entrambe le esperienze sarebbe un orgasmo artistico, del tipo una stanza dedicata a un quadro reale a cui segue una interattiva creando una duplice emozione ... non butterei tutto ma anzi integrerei le due percezioni visive

  • @giovanniricciardilab
    @giovanniricciardilab Месяц назад

    Tutto è assolutamente come lo hai intuito e descrivi, io lo penso da anni. Potremmo aggiungere anche che gli artisti stessi, oggi, studiano e producono "prodotti" nella stessa direzione. In questo senso, curatori e artisti sono i veri colpevoli. Non sono i fruitori i colpevoli, non sono loro che chiedono esperienze. Come dici, se apri un parco giochi, avrai centinaia di visitatori, ma sei tu che lo apri.

  • @JohnLennonLesPaul
    @JohnLennonLesPaul 2 месяца назад +1

    Mi chiedo se lo stesso discorso non possa essere applicato anche ad altri elementi di cultura contemporanea che rientrano, ormai, ufficialmente nella definizione di arte, ovvero: Cinema, Serie Tv e Videogiochi.
    Non trovi che, anche in questo casi, l'utilizzo della musica, del sonoro, delll'interattività e di altri elementi utilizzati al fine di veicolare l'attenzione e l'interesse del fruitore (ad esempio il cliffhanger), possano diluire l'esperienza e creare distacco da una fruizione intima e attiva dell'idea originale e dell'eventuale messaggio che l'opera genera?
    Non si rischia,anche in questo caso, di generare distrazione,rumore e abbagliamento ?

  • @AliceAraya
    @AliceAraya Месяц назад +1

    Oltre a tutto ciò che hai detto, Rick, con cui sono totalmente d'accordo, vorrei sottolineare un altro aspetto. Vedere una riproduzione fotografica, olografica o video di un' opera, è una cosa che per me ha poco senso perché nell' opera originale (un dipinto, in questo caso) c'è parte dell' autore insieme al contesto storico in cui quell' opera è stata concepita e realizzata. Ora abbiamo strumenti che ci permettono di creare cose incredibili, ma un dipinto realizzato decine o centinaia di anni fa e che ancora adesso ci sa meravigliare e sconvolgere, ha proprio il valore aggiunto di essere stato creato quando questi strumenti ancora non esistevano. Io personalmente mi rifiuto di andare a una mostra in cui non sono presenti le opere originali ma delle riproduzioni, perché a sto punto mi apro un libro e morta lì. È la mia personale opinione, condivisibile o meno, ma ritengo sia un aspetto da tenere in considerazione.

  • @xcravedi
    @xcravedi Месяц назад

    Lavoro nel mondo multimediale da sempre e l'arte è una delle mie principali passioni, mi ritrovo e sottoscrivo tutto quello che hai detto, aggiungo anche che da un punto di vista dell'applicazione della multimedialità (come mezzo di fruizione di un concetto o come in questo caso di un'opera) l'Immersive Experience è uno dei sistemi peggiori (dal mio punto di vista professionale), non ti lascia niente in mano (oltre i mille selfie che ti fai ovviamente), le persone erano più impegnate a guardare se i loro scatti erano venuti bene che a capire cosa stavano "guardando", messo tra virgolette perché guardavano macchie di colore o gigantografie ma non l'opera com'era stata concepita dall'autore. Il sistema multimediale è un'ottimo sistema per semplificare, velocizzare l'apprendimento o semplicemente intrattenere, ma le cose andrebbero chiamate con il loro nome, all'Immersive Experience, oltre alle sdraio in dotazione, se avessero servito anche da bere era perfetto come piano bar o qualsiasi altra cosa, sicuramente non come esposizione di un autore intenso come Van Gogh.

  • @MattGadi
    @MattGadi Месяц назад

    In effetti, ho visto rappresentazioni digitali di opere come quelle di Van Gogh, in musei e non, ma quello che mi ricordo é solo quando ho visto l'opera reale, forse perché in grado di emozionarmi per davvero..

  • @francescobenetti9984
    @francescobenetti9984 Месяц назад +1

    Ho avuto la stessa identica esperienza alla mostra di Escher a Ferrara e sono giunto più o meno alle stesse conclusioni. Non so come fosse a Roma ma quella di Ferrara era articolata in stanze molto piccole, stanze piene di buzzurri che non avevano la più pallida idea di come ci si comporta davanti all’arte e in presenza di altre persone che, eventualmente, vorrebbero fruirne. Quest’ultima eventualità, palesemente, non li sfiorava nemmeno da come sciamavano a destra e a sinistra tra un giochino e l’altro, schiamazzando e spintonando, rendendomi assolutamente impossibile godermi la mostra e facendomi incazzare a livelli hitleriani. Tutta gente a cui di Escher non fregava una sega ma che era li esclusivamente per accumulare immagini della propria domenica da postare.

    • @stefano4170
      @stefano4170 Месяц назад

      Ma le mostre di escher hanno spesso avuto giochi multimediali,non credo sia solo una cosa recente. L'importante è che ci siano anche,e soprattutto,le opere originali. Poi secondo me Escher è un artista che si presta di più a cose di quel genere,e magari anche lui stesso le avrebbe approvate(al di là delle webcam per selfie,che pure per me erano un po' troppe)

  • @stefano4170
    @stefano4170 2 месяца назад +2

    La mostra interattiva di van gogh non mi ispira per niente,e concordo sul fatto che l'arte non può essere considerata interattiva in alcun modo . Però alcune trovate della mostra di escher mi sono piaciute, tipo le stanze coi vari effetti ottici. Vero che tutte quelle webcam per i selfie potevano risparmiarsele,ma a me non hanno disturbato la visione. L'importante è che venga sempre data la possibilità di fruire le opere originali in maniera normale,poi se ci aggiungono dei giochini a me cambia poco.

  • @madtisa1
    @madtisa1 2 месяца назад

    64 minuti di applausi

  • @RickSanchez785
    @RickSanchez785 2 месяца назад +7

    Piccola considerazione. Chi ha detto che l'arte nel passato non sia stata sempre intrattenimento (limitatamente alle capacità tecniche dell'epoca di riferimento). Non mi riferisco alla critica tramandata nel tempo, ma quello che provava il popolo di fronte alla cappella sistina. Tra l'altro l'esperienza al museo (per la maggioranza) è uguale, gente che fa la fila per botticelli e fare la foto. Loving Vincent, un quadro a fotogrammo, cos'è Gardaland o arte?
    Klimt, Shielle, Von Gogh sono i pittori più mainstream, infatti generano, poster, copie, borse, portafogli, abbigliamento. Bellezza, carica erotica, fantasia questo piace, sennò lo farebbero su Giotto e invece... Che specchio vedo davanti a un crocifisso, o davanti alla pupù di Manzoni?

    • @Tauverde
      @Tauverde 2 месяца назад +3

      W Piero Manzoni. Aveva già capito tutto, peccato sia morto giovane

  • @alessandraamoruso3375
    @alessandraamoruso3375 2 месяца назад

    Sottoscrivo ogni parola

  • @ariannacrocco1800
    @ariannacrocco1800 Месяц назад

    Applausi

  • @andrearandi6336
    @andrearandi6336 Месяц назад

    Sottoscrivo e controfirmo quel che dici, in particolar modo : "si sta abbassando l'arte a un pubblico disinteressato all'arte invece di portare l'arte ad essere quel linguaggio che innalza le persone ad una fruizione che innalza anche le persone, nel senso: L'arte è a un livello a cui ti chiede di arrivare, non può essere l'arte che viene abbassata al livello cui già stiamo". Aggiungo qualche riflessione personale in merito:
    Una composizione musicale è fruibile solo nella sua riproduzione per mezzo di strumentisti che la interpretano quanto più fedelmente possibile, l'esecuzione che noi ascoltiamo appartiene al presente, e non esce dalle mani dell'autore, ma da quelle di interpreti viventi nella contemporaneità. Ciò che ci resta come originale è solo lo spartito olografo.
    Nell'arte pittorica il discorso è totalmente diverso, il quadro davanti al quale ci troviamo ha il potere di cancellare il tempo che ci separa dall'opera, perché è qui con noi, davanti a noi, lui, non una sua riproduzione o interpretazione, è quella carta, quella tela, quei pigmenti, quell'oggetto lavorato concretamente dalle mani di Leonardo, toccato e tormentato di pennelli di Van Gogh, non ci sono mediazioni né interpretazioni. Ecco che il mito e la narrazione attorno al mito dell'artista ha una sua presenza, una testimonianza concreta: è "vero". E concordo anche quando giustamente ricordi che il livello, altissimo, che quell'opera testimonia, di riflesso "misura noi" ricordandoci di cosa questa strana bestia che è l'uomo può essere capace. Invece la trasformazione delle mostre in happening porta completamente fuori strada perché la fruizione personale del singolo davanti all'opera viene sostituita da una fruizione di tipo collettivo, filtrata da una narrazione fatta per sommi capi e di luoghi comuni, utile a chi desidera essere in grado di dire che conosce quell'artista perché ne conosce il "si dice": lo mette in carnet, come mette in carnet aver visto quella mostra. Suppongo che i grandi artisti desiderassero parlare ai posteri attraverso i propri quadri, non certo diventare cacciagione di cui menar vanto. Purtroppo però non è soltanto nelle mostre d'arte che la nostra epoca si dà da fare per abbassare l'orizzonte umano.

  • @lauradivittorio1014
    @lauradivittorio1014 Месяц назад +1

    Concordo. Quelle non sono le opere di Van Gogh, è intrattenimento che sfrutta il brand Van Gogh. Può essere divertente e va bene così. L'arte è un'altra cosa. Come la pista dell'autoscontro, è divertente ma guidare è un'altra cosa. Conosco persone, non ignoranti, che non distinguono un poster dall'originale. Nel caso di Van Gogh la pennellata è fondamentale, chi ha visto almeno un originale sa perché. Il problema non è tanto l'interattività è il fatto che chi studia arte senza praticarla viene formato a considerare il soggetto dell'opera e il "contesto" senza considerare l'opera come un oggetto che veicola senso, non solo significato, ma lo fa in quanto tale e si sottovaluta l'esperienza estetica. Io credo che sia perché l'esperienza estetica del senso, a differenza del significato e del contesto, non ha bisogno della mediazione di un costoso esperto per essere fruita.
    Detto questo, se sposti le opere di Van Gogh devi provvedere ai costi, soprattutto assicuativi, assicurare un proiettore costa molto meno perciò fare cassa con un grande nome attraente rende molto di più in questo modo. Insomma non è proprio una truffa ma ci somiglia molto perché un sacco di gente è indotta a pensare, senza che sia esplicitamente detto, di fare esperienza delle opere di Van Gogh, quando non ce n'è nemmeno una. Se ci si va come Gardaland ok ma forse allora Gardaland è più efficace.

  • @Saphiralol
    @Saphiralol Месяц назад

    Finalmente qualcuno che la pensa come me... Sono assolutamente a favore della tecnologia per aiutare le nuove generazioni, ed anche quelle più vecchie ma poco interessate all'arte, per avvicinarle a questo mondo ma queste mostre interattive le percepisco appunto come una trovata di marketing. Sono sicura sicura, che se dovessero esporre la vera opera nella experience, nessuno la noterebbe perché troppo distratti dagli schermi. Altra cosa, ho notato che in questi ultimi anni la gente più che visitare/vedere arte, vuole uno sfondo accattivante per fare reel su Instagram e tiktok.. ecco perché siamo destinati a queste false "mostre" artistiche.

  • @elenacaffi9535
    @elenacaffi9535 2 месяца назад +3

    Un tema interessante... Sono super d'accordo... Bisognerebbe trovare una via di mezzo tra l accademismo inutile di alcuni approcci museali e un avvicinamento tematico più efficace che non scada nello spettacolo... Poi bisogna, a mio avviso, entrare nella logica che l'Arte non è per tutti e purtroppo la pratica del selfie e del consumo in ambito culturale ( e non solo) è diffusa a prescindere

  • @luciomez5779
    @luciomez5779 2 месяца назад +3

    ...a me continua a mancare il Dufer\Boldrin....!

    • @rickdufer
      @rickdufer  2 месяца назад

      ma quale dissing? Ti pare che io abbia detto o fatto qualcosa?

    • @rickdufer
      @rickdufer  Месяц назад

      Ma io non affronto l'argomento perché in primo luogo non c'è nulla da affrontare, in secondo luogo le questioni emerse tra me e lui sono di natura privata, e stop. Non c'è proprio nulla di infantile in questo. Se vogliamo, infantili sono le frecciatine passivo-aggressive che da mesi lui lancia. Ma a me non fanno né caldo né freddo.

    • @robertorovero3053
      @robertorovero3053 Месяц назад

      Io conosco Boldrin solo per il suo contradittorio con Odifreddi, non entro nel merito delle sue affermazioni, l'ho solo trovato molto sgradevole ( Boldrin)

    • @user-nv5hz5mq2y
      @user-nv5hz5mq2y Месяц назад

      @rickdufer ciao Rick scusa per il commento non "calzante" rispetto al video, ma non riesco a trovare tutte le date del firmacopie. Quando verrai in Campania vicino Paestum? Vorrei tanto venire ❤

  • @donorioroberto
    @donorioroberto Месяц назад

    Una trattazione un po' limitata e mancante di quell'aspetto situato rappresentato dal contesto allestitivo. Ad ogni modo sei sempre interessante e ricco di spunti di riflessione. lasciami diri che L'arte è essa stessa sperimentazione così come la ricerca della sua esposizione, Duchamp in questo fa scuola. L'esperienza espositiva e l'esperienza dell'opera d'arte sono due distinte dimensioni, due organismi diversi, che agiscono su piani sensoriali cugini alla comprensione dell'arte. Heheheh mi pare tu ce l'abbia più con i fruitori che sulla fruizione dell'arte:) tuttavia condivido con te le perplessità sull'utilizzo dell IA come strumento per l'arte. Così come fu per il bitume, la biocca, e tutte le altre sperimentazione, risente nel suo utilizzo, di una certa immaturità, che solo con l'esperienza potrà evolvere. Dunque l esposizione, goffe, naif o pasticcione, non devono essere escluse, squalificare o giudicate troppo aspramente, perché fanno parte di un percorso che a modo loro apporta un contributo preziosissimo per accrescere il mondo dell'arte.

  • @fabiolagiorgio839
    @fabiolagiorgio839 Месяц назад

    Ho studiato pittura, sono una che va a musei e mostre, anche piccole, per immergersi nelle pennellate e la mia considerazione su questo fenomeno è: non tutti abbiamo la stessa sensibilità, anzi avere più modi di fare esperienza dell'arte la arricchisce e basta. Non sei nel campo fiorito quanto io non sono nel tuo studio, eppure... 😊

  • @mattiamanferdini5426
    @mattiamanferdini5426 Месяц назад

    SI'

  • @blumagni6311
    @blumagni6311 Месяц назад

    L’Italia potrebbe fare la differenza a livello artistico ma invece si sono andati a far morire tutti quei posti che avevano la funzione di esposizione, raccolta e confronto riducendo gli spazi espositivi a cimiteri di artisti morti o meri luoghi di intrattenimento 😢 l’arte ha il potere di educare alla sensibilità e credo che questo sia necessario

  • @user-yk3po2lt6j
    @user-yk3po2lt6j Месяц назад

    secondo me la Van Gogh experience aldilà di tutto il parere etico che ci sta dietro e al fatto che non siamo davanti a opere d’arte all’interno di una cornice ecc..
    Può essere anche colta come opportunità o occasione per far avvicinare come hai detto anche tu un altro tipo di pubblico, e magari vedendo le opere d’arte mostrate in modo più interattivo e che intrattiene maggiormente, alcune persone del pubblico in questione possano trovarsi affascinate davanti a queste opere, anche se mostrate in modo diverso, ed essere incentivate ad approfondire scoprendo un mondo di artisti per loro ancora ignoto e avvicinarsi di più al tipo di mondo di cui parli tu dove le mostre sono un tu per tu con il quadro.

    • @user-yk3po2lt6j
      @user-yk3po2lt6j Месяц назад

      anche perché tu parli di “arte” con una visione ben precisa e restrittiva, ma l’arte è molto più di questo, è anche difficile definire cosa sia arte

    • @user-yk3po2lt6j
      @user-yk3po2lt6j Месяц назад

      Il problema dell’intrattenimento all’interno delle mostre d’arte non è tanto la rielaborazione di un’opera in un qualcosa di tridimensionale, come nel caso della tua esperienza, perché da come l’hai descritto tu sembrava anche un’idea più che carina.
      Il problema maggiore è che le persone da te citate come la signora con l’ipad, non sanno godere di questa unione tra interattività e non in maniera rispettosa senza creare disagio a chi gli sta intorno.
      Se la signora in questione non avesse fatto perdere tempo e creato disturbo come hai raccontato, non l’avresti
      nemmeno raccontato probabilmente questo aneddoto, o per lo meno lo avresti raccontato con delle note pressoché positive.

  • @Niccolo-wq4tw
    @Niccolo-wq4tw Месяц назад

    Ragazzi scusate ma io non sono in comfort zone cmq ho scritto quasi sempre su infiltrati su Twitch io voglio Moccia ma non mi appare mai live!

  • @grandefiammifero1888
    @grandefiammifero1888 Месяц назад

    quoto tutto, aggiungo, queste schifezze le fanno anche sulle mostre fotografiche

  • @marcoemiliobruscoli3802
    @marcoemiliobruscoli3802 Месяц назад

    Non capisco la finalità di questo video. La tua è una critica personale basata sulla tua personale esperienza di Van Gogh? oppure una aperta critica al fenomeno delle esperienze immersive? Ci stai dicendo che le persone che scelgono di comprare il biglietto per questo prodotto sono culturalmente inferiori o incapaci di capire come percepire l'arte? C'è molto caos e inconsistenza.

  • @matteomarzaro6595
    @matteomarzaro6595 2 месяца назад +16

    Prima critichi Galimberti. Poi diventi Galimberti. 😂

    • @accountpersonale4053
      @accountpersonale4053 2 месяца назад +1

      "faccina che ride a crepapelle"

    • @sabrinatirabassi3529
      @sabrinatirabassi3529 2 месяца назад +2

      Addirittura 9 account falsi per metterti like da solo? Ah, quali follie non si fanno in rete...

    • @iAnt0
      @iAnt0 2 месяца назад

      ​@@sabrinatirabassi3529 non sono 9 account falsi (anche perché io ho messo like ma non sono lui)

    • @matteomarzaro6595
      @matteomarzaro6595 2 месяца назад

      @@iAnt0 vivo di like.

  • @robertomedda5996
    @robertomedda5996 Месяц назад

    Ma stoppati tu ahahah

  • @waltertriacchini7280
    @waltertriacchini7280 2 месяца назад +3

    parole sante, alle mostre d'arte si va in silenzio

  • @andreafanzago-nx9ud
    @andreafanzago-nx9ud 2 месяца назад +3

    Pure i musei sono troppo interattivi ho portato mio nipote al museo di storia naturale appena restaurate a Padova , sono rimasto allibito vedere questo bambino guardare solo i vari video e snobbare la realtà esposte nelle bacheche questo mi spaventa