La parzialità e l'ammontare di inesattezze è sconvolgente. Mi sono fatto forza a voler cercare di guardare fino in fondo, ma ad un certo punto mi sono messo letteralmente ad urlare per la rabbia.
gia al minuto 1:00 si potrebbe smettere di ascoltare per le assurdita' dette...niente contradittorio, fonte d'informazioni vecchie, dati superati...la faziosita' fatta a video...complimenti
Il nucleare presenta numerosi svantaggi. Dal punto di vista strategico, è costoso e beneficia solo pochi dal punto di vista sociale, l’esatto opposto delle fonti rinnovabili. Queste ultime, infatti, promuovono una distribuzione più equa delle risorse e dei benefici economici, sociali e ambientali. Le energie rinnovabili, come il solare e l’eolico, supportano il concetto di energia distribuita, un pilastro fondamentale per una società sostenibile che mira all’equità economica, sociale e ambientale. Inoltre, le centrali nucleari hanno problemi legati all’approvvigionamento idrico; in caso di siccità, devono essere spente, compromettendo la continuità della fornitura energetica. Ad esempio, in Francia, EDF ha dichiarato che la sospensione delle centrali nucleari era causata dalla siccità. A questo si aggiunge la questione dello smaltimento delle scorie radioattive, che rappresenta un problema irrisolto e viene spesso lasciato alle future generazioni senza una soluzione definitiva. Questo approccio è insostenibile e contrario ai principi dell’economia circolare, che prevede la riduzione dei rifiuti e il loro reinserimento nel ciclo produttivo. Il nucleare, così come è concepito oggi, non ha senso. Forse potrebbe essere interessante esplorare alternative come il nucleare al torio, che promette maggiore sicurezza e meno scorie. Tuttavia, la magnitudo di un evento dannoso che causa una centrale nucleare è inaccettabile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. È necessario ripensare la distribuzione dell’energia e favorire le comunità energetiche, che possono contribuire a una produzione e consumo di energia più sostenibili e democratici.
Trovo davvero deludente che il più del dibattito italiano su temi complessi come quello energetico si fermi ad un livello talmente superficiale, nonché fortemente parziale ed ideologico. A partire da errori tecnici come la comparazione di potenza installata nucleare e rinnovabile aleatoria, senza menzionare fattori di capacità ed energia prodotta. Fino alla più totale fallacia logica di vedere una tecnologia come l'atomo irrealizzabile su un orizzonte temporale di vent'anni, dando invece per scontata la continua crescita esponenziale di solare ed eolico senza alcun problema di supply chain e integrazione in rete. "Tra vent'anni i problemi di rete li avremo risolti": lo sviluppo delle reti elettriche per accomodare le enormi potenze rinnovabili previste è letteralmente la sfida maggiore e la maggior voce di spesa della transizione energetica mondiale, ma viene liquidata con un "la risolviamo, dai". Ci si sofferma sulla insostenibile geopolitica dell'uranio senza considerare minimamente il monopolio cinese del fotovoltaico, la crisi del settore eolico - con gli aiuti di stato alle principali aziende già fioccanti - e la continua dipendenza europea dal GNL russo. Si parla di nucleare come asset vecchio in partenza ed inutile e obsoleto in una rete che tra due decenni sarà a forte contributo rinnovabile, ignorando totalmente i requisiti di stabilità di sistema nonché i costi sistemici - che esplodono al crescere della presenza di eolico e fotovoltaico. Si nega volutamente la recente ondata di nuovo interesse e nuovi investimenti nel nucleare a livello globale e soprattutto europeo, con paesi come Svezia, Olanda, Regno Unito, Polonia e pressoché l'intero Est Europa al lavoro per lanciare la costruzione di nuovi impianti, sia di grande scala che piccola. Il tutto ovviamente accompagnato dalle immancabili insinuazioni e vere e proprie castronerie sulla solo presunta sicurezza delle centrali atomiche e relativi eventi (un chimico che parla di accumulo biologico del trizio, isotopo dell'idrogeno, fa accapponare la pelle), sugli aiuti di stato al settore (pari a un decimo di quelli erogati annualmente alle rinnovabili e a un trentesimo di quelli alle fossili) e sulla "poca eleganza" nel produrre energia facendo bollire l'acqua: peccato che la nostra società si regga sulla disponibilità di enormi quantità di calore, e produrlo in maniera sostenibile gioverebbe alla decarbonizzazione di settori come l'industria pesante, il teleriscaldamento, la produzione di reagenti e vettori estremamente preziosi come idrogeno e ammoniaca, la desalinizzazione dell'acqua in un mondo sempre più siccitoso... Potremmo andare avanti a iosa, ma direi che è sufficiente per definire i punti esposti in questa intervista come "chiacchiere da bar", o sbaglio?
Suggerisco di leggersi “il costo della menzogna. Il nucleare in Italia 1945-68” di Silvestri per sapere un po’ della storia di come è andata (o ripotrebbe andare) la vicenda nucleare qui in Italia.
Trovo invece ideologico e senza riscontri oggettivi , ne dati a supporto, in questo contraddittorio. Sarebbe meglio invece portare delle cifre e dei numeri che dimostrino il valore di queste affermazioni, dato che il Prof Armaroli porta da anni in tutte le sedi istituzionali e non. Quali sono o sarebbero invece i riscontri a favore del nucleare , di grande o piccole dimensioni a discapito delle energie rinnovabili eolico, fotovoltaico etc? Vogliamo almeno considerare inattuabile il percorso in Italia delle centrali suddette per le ragioni sociali o politiche che sono state accennate? ( e chi ci mette i soldi per una cosa che avverrà se va bene fra 30 anni? Ricordo che siamo in Italia). A queste domande cosa si può rispondere, come si può non essere d accordo? Grazie
@@francescomarchini9373 le argomentazioni, i dati e i numeri di quanto ho solo accennato sono altrettanto ben disponibili, e lo sono da decenni. Lascio a titolo di puro esempio il riferimento a un confronto su questo tema, stavolta con contraddittorio, di qualche tempo fa. ruclips.net/video/f8pNnbz5w7A/видео.html
solo se poi i privati, putacaso le cose gli andassero male, non andranno a frignare da mamma stato affinchè sia lei a risolvere con il denaro pubblico qualsiasi loro casino 👍
Lo smantellamento italiano è diverso dal caso francese, perché noi non abbiamo fatto lavorare le centrali per abbastanza tempo da recuperare i soldi dello smaltimento. La Francia invece il tempo lo ha avuto e i soldi per smantellare li ha
Qualcuno, sarebbe così gentile da spiegarlo all'avvocato dell'atomo! In Italia, mancano le condizioni al contorno per affrontare un ritorno all' energia nucleare!!!
effettivamente non sapevo nulla di Rosatom. Mi chiedo come sia possibile che una questione del genere venga taciuta dai media quando ci ammorbano per giorni di stupidaggini come la Ferragni o il Leone scappato dal circo o la morte dell'attorucolo mai sentito.
@@dariopassafume7647 bè si. Fino a prova contraria lo preferisco a tale Dario Passafume o all'Avvocato dell'Atomo. Ho un dottorato in fisica e qualche strumento per giudicare argomenti di questo genere ce l'ho anche io, grazie.
@@pagheca sono ingegnere nucleare, e rimango deluso che laureati in fisica ascoltino personaggi del genere senza rivolgersi alla comunità scientifica, imbarazzante.
@@pagheca hai un dottorato in fisica e preferisci ascoltare un chimico parlare di nucleare piuttosto che un team di fisici, ingegneri nucleari ed energetici? LOL andiamo bene.
Quando si parla di Nucleare, Armaroli è una delle persone più in malafede che abbiamo in Italia. Non ho mai sentito lui o i suoi compari spendere una parola sul fallimento dell'Energiewende Tedesco (finito con loro che bruciano carbone a go-go) o dell'attuale spaventosa crisi dell'Rolico.
@@giovanniventurini2333 E nonostante questo la Germania ha un'intensità carbonica spaventosamente più alta della Francia, come pure le Bollette. Proprio l'alto costo dell'energia ha contribuito a ridurre i consumi e la stessa Agora Energiewende ha ammesso che solo il 15% del risparmio totale avrà un effetto a lungo termine... L'energia è un qualcosa di cui abbiamo bisogno SEMPRE e non ci si può totalmente affidare a Fonti Intermittenti ma soprattutto, dovete ricordarvi che l'obiettivo è DECARBONIZZARE non "installare più Rinnovabili possibile".
@@gioti9246 e che vuol dire ! In 30 anni è passato dal 94% da carbone e fossili al 50% do rinnovabili. Ogni anno la Germania sostituisce il 4% di energia da fossili con le rinnovabili. Che in Germania sia aumentato il prezzo dell energia perché ha chiuso quelle 4 centrali nucleare di merda è solo una fissazione dei menomati mentali pro nucleari. Tra l altro I nuclearisti non sanno nemmeno che la Germania ha 15 milioni di abitanti in più della Francia ed il triplo delle industrie pesanti rispetto alla Francia
@@giovanniventurini2333 La Francia in 10 anni ha abbattuto la propria intensità carbonica ad un livello che per la Germania è ancora solo un miraggio. Anche perché le Rinnovabili hanno bisogno di backup che se non si fanno col Nucleare si fanno con le Fossili. Le Centrali a Gas a Metano pronte a sopperire alle intermittenze delle Rinnovabili sono SEMPRE accese, non si switchano all'occorrenza. Se al posto di quelle caldaie fossero dei Reattori, starebbero pure accesi sempre ma senza emettere. A prova di ciò basta vedere come anche il Portogallo, con popolazione e consumi industriali minori della Francia, nei giorni in cui consuma il 100% di Rinnovabili ha comunque una intensità carbonica per Terwattora più alta. Comunque sempre più convito che a voi non interessi DECARBONIZZARE ma solo che si Installino più Rinnovabili Possibile, siete più pericolosi dei Lobbysti dell'Oil&Gas.
Professor Armaroli , un grande grazie per i suoi interventi divulgativi : lei riesce a spiegare in maniera semplice concetti anche molto complicati ! È sempre un piacere per me ascoltarla .
Un pannello solare termico ha un rendimento molto più alto se devo produrre calore. Il fotovoltaico è più flessibile ma il rendimento è molto più basso. Poi uno non esclude l'altro. Anzi si studia di integrarli nello stesso pannello.
Armaroliiiiiiiiii!!!!!!!!!!! Debunking iistantaneo: cosa ci vuole a guardare la Francia su electricitymaps e a confrontarla con la Germania (peraltro in recessione, proprio a causa dei soldi sperperati in questo tipo di scelte) e, subito dopo, confrontare anche le relative bollette??? Dai, su... Vedo che neppure voi di vaielettrico vi discostate dalla narrativa "mainstream". Comunque, argomento a caso, tempi e costi, anche senza stare ad ascoltarlo, cercate a caso la parola Flamanville, probabilità di trovarla 100% (utile alla sua narrazione), Olkiluoto 50% (forse l'ha tolto, ora funziona quindi forse non è più utile alla sua narrazione), Bacharak (o come diavolo si scrive, non è opportuno perdere troppo tempo per star dietro ad Armaroli...) in UAE 0% (per forza, è stato un progetto di successo come tutti gli altri progetti recenti esclusi i due citati sopra e un paio d'altri in USA, quindi sicuramente non è utile alla sua narrazione). Le parole che usa agli argomenti sicurezza e "scorie" invece le lascio trovare al lettore (anche senza stare ad ascoltarlo, vi piace vincere facile eh, birbantelli...). Tornate a parlare di auto elettriche, che è meglio. Noi torniamo invece ai numeri seri: per un programma nucleare di decarbonizzazione COMPLETA della rete elettrica nazionale (come quella francese, NON come quella tedesca, quindi...) servono una ventina d'anni di prestiti almeno a tasso fisso (ho detto PRESTITI DA RESTITUIRE, non SUSSIDI A FONDO PERDUTO come invece sono serviti, servono e serviranno per le tecnologie di cattura diretta, vedere la voce ASOS in bolletta) pari in totale ai sussidi erogati/presi finora dalle nostre bollette (con risultati dubbi, lo sappiamo) per incentivare appunto le tecnologie di cattura diretta (circa 200 miliardi). Soldi probabilmente pubblici (nessuna impresa privata può perdere soldi per 20 anni, neanche Amazon a suo tempo, neanche Tesla più recentemente), ad esempio tramite la cassa depositi e prestiti. Ovviamente, il costo è calcolato in base ai costi attuali della tecnologia, cioè enormemente gonfiati dalla sovra regolamentazione, ma lasciamo stare questo argomento (peraltro essenziale, vogliamo crescere seriamente come umanità o ci accontentiamo della decrescita infelice propugnata dai perdenti alle ultime elezioni???) e usiamoli lo stesso. Niente di diverso da quanto si fa con un programma come la TAV, che si ripaga poi nel tempo vendendo le tracce agli operatori al dettaglio in concorrenza, programma TAV che infatti sta funzionando. Più qualche GWp di cattura diretta (quelli installati attualmente per ora potrebbero bastare) magari (turandoci il naso) prodotta in Cina che, usata bene insieme al baseload nucleare per coprire i picchi (quindi ad esempio poco storage perché costa quasi come la produzione, non fatevi abbindolare da Armaroli, fate euro/MWh di una batteria LFP di storage diviso per il numero REALISTICO di cicli), può camminare senza sussidi (senza storage, 75/100 euro/MWh all'ingrosso con pannelli PV cinesi possono essere fattibili, e comunque per ora dovrebbero bastare quelli già installati, più un ramp up futuro per l'elettrificazione dei trasporti). Go nuclear or go nowhere.
Pienamente d'accordo, questi pensano che la decarbonizzazione si faccia senza nucleare, illusi. Voglio vederli far andare le fonderie di notte col solare ed eolico. Pagliacci proprio. Reattori veloci "sperimentali" che però funzionano già in Russia da anni. Smr che secondo loro sono prossimi quando non c'è n'è uno che funzioni commercialmente. Sono caduti proprio in basso, peccato perché sembravano oggettivi su alcune cose delle auto elettriche, poi escono con ste cose. Bo che delusione
La Germania ha speso MILIARDI in rinnovabili e ora che han chiuso le centrali nucleati accendono quelle a carbone e lignite. Bah. Qua serviva Luca romano per avere un opinione oggettiva.
Lei è un po' troppo pragmatico per essere italiano, qui si possono concludere progetti di 2-3 anni, tutto il resto va a 20-30 anni (E45, ponte sullo stretto, tav, ecc.).
Mi spiegate come pensate di alimentare le auto elettriche che tanto difendete? E le pompe di calore in inverno? Ah la sicurezza di una fonte energetica si misura in vittime/unità di energia prodotta, tutte le fonti energetiche sono soggette ad incidenti, in Italia 0 incidenti nucleari ma abbiamo chiuso le centrali, ma ricordo almeno un paio di incidenti con centrali idroelettriche, uno ha spazzato via un paese intero, oltre 4000 morti ma le centrali le abbiamo ancora.
Ma li hai visti i dati della Cina? 1300GW di potenza rinnovabile installata (di cui 200 solo nel 2023) contro 53GW di potenza nucleare costruita tra gli anni 90 e oggi. Ma di che stiamo qui a parlare? I paladini dell'atomo...dinosauri senza cognizione alcuna...
Gli ambientalisti da salotto sono i migliori amici del carbon fossile. Il mix nucleare - rinnovabili è il futuro per produrre energia elettrica pulita.
Ottima domanda alla fine: perché non dedichiamo tempo a trovare un'altra soluzione? Quanto tempo? Dieci anni? Che soluzione? Le batterie che ancora non abbiamo? Il solare che ha una densità energetica ancora troppo bassa? L'eolico che in Italia non lo vuole nessuno? Se abbiamo degli obiettivi al 2050 da raggiungere, è inutile perdere altro tempo per aspettare l'arrivo di una qualche tecnologia che ancora non conosciamo, siamo costretti a lavorare con tutte le tecnologie che già abbiamo. Eolico, solare termico e fotovoltaico, idroelettrico, geotermico, nucleare, biogas e biomassa sono tecnologie che già esistono, che già sono presenti sul mercato e che possono lavorare in sinergia per sostituire i combustibili fossili laddove è possibile.
Il nucleare a fissione (grandi centrali o SMR) non potrà più decollare non per questioni ideologiche o di incompetenza dei cittadini o della politica come dicono sti quatro nuclearisti da bar, ma semplicemente perché l'ha condannato l'economia... non si regge in piedi a livello finanziario. Lo Stato se lo dovrebbe ciucciare dalla culla alla tomba (cioè per sempre). Insomma, una discussione oziosa. Quindi puntare risorse e testa su rinnovabili, accumuli e reti elettriche.
Non lo decidi tu se convega o no (e neppure Armaroli). Se fosse vero che l'economia ha condannato il nucleare non si spiegherebbe come mai ci sono centrali in progettazione e costruzione in tutto il mondo. Togliamo il divieto di costruzione di impianti nucleari e vediamo se davvero non si trovano investitori. Altrimenti ti toccherà sentire le "discussioni oziose" in eterno.
Come I 220 miliardi dal 2008 di incentivi che abbiamo dato alle rinnovabili, no? Per arrivare a uno scarsissimo 20% del fabbisogno. Con gli stessi soldi nel Nucleare avremmo decarbonizzato quasi completamente, e invece a oggi consumiamo ancora il 50% di gas. Chissà perché questo non viene mai detto.
Ma che confronto é? Senza nemmeno contraddittorio. Parla di 20 anni quando la media di costruzione dei reattori é 4 anni. Chiamate l'avvocato dell'atomo Luca romano per un confronto serio, non i ciarlatani delle rinnovabili.
Credo tu abbia ascoltato troppo l'avvocato dell'atomo,prova ad informarti su quanti anni ci sono voluti per realizzare la centrale Finlandese,equanti soldi in più rispetto al costo previsto,perchè se ti informi bene poi eviti di dire idiozie....
@@nokiaman21 Otto anni fenomeno,a prescindere che io ho parlato del reattore Finlandese il quale ha richiesto.... quanti anni?....e quanti soldi in più rispetto al budget originario?
@@stefanocuci6889 4 reattori in 8 anni, genio 🤣🤣🤣🤣 Bisognerebbe informarsi perché ci sono solo 3 casi di reattori andati lunghi nel mondo, su 440 reattori attivi. Regolamenti cambiati 10 volte, iniziale società di cui anche Siemens era parte che si è ritirata a causa delle decisioni del governo Tedesco, primo modello di reattore costruito della tipologia EPR, ecc ecc ecc ecc ecc... Sai vero che intanto il costo dell'elettricità in Finlandia si è abbassata del 30% e le emissioni si sono ridotte quasi della metà?
@@stefanocuci6889 Ma la Finlandia non è quel paese fallimentare che ha ridotto del 70% le emissioni di CO2eq/kWe avviando guarda a caso proprio quel reattore nucleare costato 1900€procapite? E non sarebbe stato meglio seguire l'esempio della Germania che ha fatto pagare ai suoi cittadini 7200€procapite, senza rispettare gli obbiettivi di riduzione della CO2 per il 2021, 2022, 2023, 2024 e 2025 (lo so che devono ancora arrivare il 2024 e il 2025, ma il governo tedesco ha già detto che non li rispetterà)?
non bisogna sviluppare il nucleare ma sviluppare molto il fotovoltaico e eolico che ha ancora grandi margini di sviluppo in italia. poi le centrali nucleari sono un danno per la salute nelle zone circostanti. e sono un danno anche le scorie, che non si sanno dove mettere in italia. quindi io sono ancora per lo sviluppo del fotovoltaico.
Non decidiamo noi se convenga investire sul fotovoltaico o sul nucleare. Il tallone d'achille della democrazia è quando il popolo ignorante si trova a prendere decisioni tecniche tramite referendum sulla base di opinioni da bar. Sarebbe meglio se fossero gli investitori a valutare i costi della messa in sicurezza, gestione scorie e qualsiasi altro costo. Poi beh, ovviamente siamo tutti a favore dello sviluppo del fotovoltaico!
@@alexanderkozlov7394gli "investitori", per denaro, venderebbero la propria madre e anche quella degli altri. Dei costi della sicurezza se ne fregano... tipo ponte Morandi.
Cosiderazione facile facile che dovrebbero capire pure i sassi: se per fare una centrale nucleare ci vogliono venti anni fra venti anni quella centrale sarà semplicemente inutile in quanto delle due l' una: o l' umanità si sarà estinta causa catastrofi climatiche oppure avremo realizzato milioni di terawhat con le rinnovabili! Il problema dei cambiamenti climatici va' risolto ADESSO. Non si può ulteriormente perdere tempo! Un recente studio dell' ENEA sostiene che coprendo SOLO il 30% dei tetti italiani si produrrebbe energia elettrica sufficiente a soddisfare il 100% del fabbisogno delle utenze domestiche! L' Enea non un consesso di ambientalisti!!! Provate ad immaginare se coprissimo di fotovoltaico TUTTE le aree dismesse: industriali, sportive, artigianali, militari, ecc. Migliaia di kmq dove il danno paesaggistico è ormai fatto ed il ripristino dei luoghi costerebbe miliardi! E sono cose che si possono fare DOMANI non fra venti anni!!!
E di notte bruciamo gas? No, perché il vero tallone d'achille del fotovoltaico è proprio quello. Le batterie al litio costano 100€ al kWh all'ingrosso, che è un po' tanto. Magari i tuoi sassi sono in grado di capire anche l'influenza di queste variabili?: 1) calo del costo delle batterie 2) accumulo in bacini idroelettrici 3) batterie di auto elettriche troppo degradate per uso automobilistico ma autilizzabili come accumulo domestico 4) batterie di auto elettriche collegate alla rete che possono prestare parte della loro capacità alla rete 5) gestione intelligente dei carichi (es riscaldare di più gli ambienti quando c'è energia per sfruttare quel calore quando non ce ne è) magari i tuoi sassi sono in grado anche di comprendere il funzionamento della borsa energetica?: 1) oggi il prezzo è dato dal gas perché è quello che si usa per accoppiare l'offerta alla domanda (la domanda è quasi anaelastica) 2) chi ha fotovoltaico/eolico vende energia a prescindere dal prezzo di mercato perché non può accumularla facilmente 3) chi ha un impianto a gas vende energia solo se questa vale più del gas 4) di conseguenza se la domanda viene completamente soddisfatta da fotovoltaico/eolico, il prezzo tende ad andare a zero 5) se in alcuni momenti della giornata il prezzo va vicino a zero, la redditività di solare/eolico cala e si scoraggiano i nuovi investimenti a riguardo 6) l'unico modo per mitigare questo fenomeno è tramite l'accumulo energetico, che però ha le incognite citate prima Dubito che i tuoi sassi ci abbiano pensato gran ché quando hanno votato per il referendum. Ora, può anche darsi che 0% nucleare sia la scelta migliore, ma sarebbe meglio che questa decisione venisse presa da investitori dopo aver valutato tutti questi fattori e altri che io non ho nemmeno pensato di considerare, non certo dai tuoi sassi!
@@alexanderkozlov7394 beh evidentemente sei poco informato. Vengo e spiego in modo così semplice che possano capire pure i famosi sassi! Le batterie al litio non sono l'unico modo per accumulare l'energia. Ti cito un paio di esempi fra tanti: in Sardegna esiste un impianto a CO2. Due serbatoi uno destinato a contenere co2 allo stato liquido l' altra allo stato gassoso. Durante le fasi di picco di produzione del fotovoltaico l' energia in eccesso è usata per comprimere la CO2 facendola diventare liquida e viene immessa in un serbatoio. Quando il fotovoltaico non produce si libera la CO2 che ridiventando gas esce a pressione e mette in funzione delle turbine che producono energia elettrica. Brevetto italiano perfettamente funzionante da qualche anno e riproducibile ovunque! Poi si può produrre idrogeno. Personalmente sono contrario all' idrogeno per autotrazione (tuttalpiu si potrebbe usare per aerei e navi) ma si può fare in altro modo: nelle fasi di picco si usa l'energia elettrica in eccesso per produrre idrogeno da elettrolisi dell' acqua di mare, idrogeno che può essere usato per alimentare centrali che producano energia quando serve. Tecnologie già esistenti, si può fare DOMANI! Non fra vent'anni! Basterebbe metterci i soldi del PNRR! Senza contare gli studi in corso su batterie alla sabbia, al sale, allo stato solido e quant' altro. Vogliamo aggiungere che si possono impiantare generatori eolici ad asse verticale da piazzare ai lati di autostrade e superstrade? Verrebbero messi in funzione dallo spostamento d'aria provocato dai mezzi in transito!
@@alexanderkozlov7394 e aggiungo che lasciar fare al mercato è folle! Il mercato è esattamente ciò che ci ha portato alla situazione attuale! Lo stato ha il compito di indirizzo: basterebbe spostare le sovvenzioni indirizzate ai produttori di carburanti fossili e metterli per finanziare le rinnovabili! E non per i grandi parchi che consumano suolo ma per agevolazioni indirizzate a case private, condomini, edifici pubblici e aree dismesse!
@@marcovalenza4965 Oh certo, dimmi pure che sono poco informato, Mr "milioni di terawhat"! 1) L'intero pianeta Terra consuma medo di 5 TW di potenza elettrica 2) sono teraWATT, non teraWHAT Giusto per rendere l'idea di chi sia quello poco informato. Nessuno pretende che tu debba avere competenze a riguardo, ma almeno evita di presentare le tue ipotesi come se fossero fatti. Ora siediti comodo mentre un ingegnere ti spiega il problema: Ci sono svariate tecniche per immagazzinare energia, ma ognuna ha dei difetti: 1) energia potenziale - accumulo acqua in bacini idroelettrici = attualmente è il migliore, ma dipende dall'orografia del territorio, difficile potenziarla ulteriormente 2) batterie al litio = la più promettente per il futuro 3) gas compressi (come quello che hai citato: Energy Dome) = perdite energetiche a causa del calore assorbito e rilasciato in espansione e compressione, impianti costosi a meno di non utilizzare miniere dismesse. 4) energia potenziale - sollevamento zavorre (es Energy Vault) = strutture costose 5) energia cinetica - volani (es Amber Kinetics) = complesso e probabilmente costoso 6) batterie alla sabbia = conservano calore, quindi l'ideale sarebbe accoppiarle a centrali termoelettriche, comunque avrebbero l'efficienza di una centrale termoelettrica a meno di non usarele per scaldare gli ambienti 7) batterie al sale = promettente, ma sono solo prototipi 8) altri metodi (c'è una pagina wikipedia a riguardo) Riassunto: non c'è un Sacro Graal, immagazzinare energia rimane molto complesso
@@marcovalenza4965 il Capacity Factor del solare in Italia è 15%. Il restante 75% del tempo cosa fai? Il consumo domestico Italiano è 1/3 di quello totale. I restanti 2/3? Inoltre non stai considerando i consumi elettrici al 2050, che con la decarbonizzazione raddoppieranno. Prendi lo studio del CNR, al 2050 con 250 Gw di Solare, 80 di Eolico e circa 100 Gw di batterie (non ricordo con precisione quest'ultimo numero) riusciremmo a coprire circa 350 Twh di consumi su 700. Il sistema a co2 in Sardegna è ridicolo, una struttura immensa che accumula qualche centinaia di kwh. Idem l'idrogeno, non solo avresti bisogno di ancora più solare per produrlo durante i picchi, ma l'efficienza power to power arriva al 10%. Il 90% lo butti. Anche l'eolico a fianco delle strade è un sistema abbastanza stupido, aumenterebbe il consumo di carburante dei veicoli in transito. L'energia non si forma dal nulla eh. Non apro nemmeno il capitolo della stabilità di rete e del suo adeguamento, costi e tempi per realizzare queste opere. Immani. C'è poco da fare, senza una fonte stabile come il Nucleare che copra il base load non arriveremo mai alla decarbonizzazione del sistema.
Si ma i risultati contano e non le chiacchiere: le rinnovabili avanzano ad accelleratore ben calzato a livello mondiale, le nuove centrali nucleari si contano sulle dita di una mano, con aggravante che in giro per il mondo abbiamo 400carrette vecchie che non sappiamo come dismettere, non abbiamo nella maggior parte dei casi ne gli stoccaggi provvisori degli stati, figuriamoci quelli geologici definitivi... La Realtà è questa, potete mettere tutti gli avvocati degli atomi che volete, plurilaureati e tanto vogliosi di portare acqua al loro mulino, ma si sbatte su queste cose qua'... E lo sanno... Chiedete loro se ci sta una guerra tra 100 anni un deposito di uno stato che percentuali di sicurezza hanno che non succeda nulla, banalmente non vi sanno rispondere, sui libri di fisica vi diranno che non ci stava scritta questa evenienza, e anche molto molto molto altro non sanno... Occhi aperti, basta faciloneria, o l umanità sarà banalmente appesa ad un filo... Vi piace come idea per i figli dei vostri figli?!
@@mikdignan3776 la realtà è che i paesi che non hanno idroelettrico e nucleare continuano ad usare carbone e gas. Puoi mettere quanti pannelli o aereogeneratori vuoi ma restano fonti intermittenti.
@@giiiuseppe2802 strano perché a casa mia/officina ho la copertura dell' 85% di tutto il fabbisogno annuo tramite la sola fonte fotovoltaica, quindi non la sovrapposizione di diverse tipologie, bastano a regolarizzare tutto gli storage con tantissimi cicli, per utilizzi stazionari le LFP oppure le sodio... Il nucleare purtroppo è per fortuna non coprirà mai l 85% del consumo di nessuno ci tengo a precisarlo, da saremmo sempre schiavi di prezzi praticati da altri, siamo su pianeti completamente diversi... Io il mio costo al kWh l ho già fissato nel 2018 quando gli impianti erano già più che in grid parity nella media dei costi kWh Europei... Tranquilli, mettetevi il cuore in pace, alla mia famiglia non servirà nessun kWh da fissione... Anche perché poi dovrete anche spiegarmi la lievitazione costi decommissioning nostri vecchi reattori, il commissariamento sogin, dove sta il deposito unico nazionale e dove sta quello geologico a 10000 anni di "scommessa" (altro che garanzia...)
Ma è tanto difficile capire che le decisioni di carattere tecnico non vanno affidate al popolo ignorante tramite un referendum? Sarebbe meglio se fossero investitori e analisti a fare valutazioni sulla convenienza, fattibilità, sicurezza, approvvigionamento etc. Per favore togliamo questo divieto categorico e vediamo se davvero non si trovano investitori (che poi sarebbero probabilmente Enel ed Eni, ci credo che questi colossi non hanno bisogno di chiedere consulenza ad Armaroli)
@@wittingsun7856 ammesso che ci siano aziende italiane che investirebbero nell’acquisto di centrali nucleari (straniere) per alimentare, le proprie aziende, queste dovrebbero accantonare fondi per la gestione successiva dei rifiuti. È quindi evidente che dovrebbe intervenire lo Stato con fondi statali. In USA, Francia, Giappone funziona perché le centrali se le costruiscono loro! Abbiamo perso il treno… suggerisco la lettura di “il costo della menzogna. Italia nucleare 1945-68” di Silvestri.
pensa se avessimo bandito l'idroelettrico con la scusa "ci è bastato il Vajont (2000 morti) e Banqiao (171'000 morti)". Le statistiche mostrano che il nucleare è molto più sicuro dell'idroelettrico (google: deaths per MWh). W tutte le fonti sostenibili (idroelettrico e nucleare incluse)
Tutto il video si puó riassumere al minuto 19:55, ovvero un costosissimo bollitore d'acqua. É veramente necessario avendo il sole, il vento, la geotermia, maree, ecc...? La discontinuitá delle rinnovabili puó essere compensata da sistemi di accumulo: batterie ai sali/sabbia, bacini d'acqua, ecc. le tecnologie ci sono e ne arriveranno di nuove.
Per favore, lasciamo che queste valutazioni vengano fatte da esperti ed investitori. il maggior tallone d'achille della democrazia è quando decisioni tecniche vengono delegate al popolo ignorante. Per favore permettiamo di costruire centrali nucleari a chiunque voglia farlo. Se davvero non sono competitive allora nessuno le farà, ma almeno noi nuclearisti ci metteremo l'anima in pace e smetteremo di rompere le balle.
@@giiiuseppe2802 l’ingegnere nucleare ed il fisico parlano bene del nucleare, l’ingegnere chimico ed il chimico parlano bene del petrolio e dell’industria chimica, l’ingegnere civile parla bene delle dighe e dei ponti… ed il mondo andrà sempre bene!
Buongiorno Matteo.. Lei la conosce la storia del Vajont e le storie di tutte le altre centrali idroelettriche..? All'epoca del Vayont i tecnici responsabili del progetto DECISERO per o ignoranza o peggio per ambizione del risultato finale di procedere con i test e l'apertura della centrale NONOSTANTE ci fossero tutti gli elementi _ dati_ informazioni riguardo l'elevatissima probabilità che il monte TOC già fortemente compromesso dai test.. sprofondasse nella diga travalicandola con tutti i morti che ne conseguirono. Scelte fatte da tecnici impreparati e privi di scrupolo .. che nulla hanno a che vedere con imprenditori seri ( che ancora esistono .. pochi.. sempre meno ..ma buoni..). Fu una scelta irragionevole.. e fatale. Che se fatta negli anni 80 in una delle 4 centrali nucleari in via di apertura.. probabilmente con la nostra mancanza di capacità sul controllo dei processi .. sarebbe stata ancora peggio.. Veda Lei.. Questo è un argomento che non ammetterebbe certi accostamenti e semplificazioni.. Con cordialità..
@@MatteoPalano Matteo non comprendo questa Tua insistenza nel voler confrontare mele con pere. È certo che i morti sono morti.. per cui che siano derivanti da errori voluti o meno da tecnici, burocrati, manager.. consapevoli o meno questi si possono trovare sia in Russia che in Italia che possono avere origine sia da una centrale nucleare che da una idroelettrica che da una a petrolio etc.. etc.. Ma questo è un paragone limitativo, non sufficiente per poter dichiarare che l'una vale l'altra e che quindi il nucleare è pericoloso al pari di una centrale ad acqua o solare o etc.. Qualsiasi errore umano che avvenga durante uno step di un processo che veda coinvolta una fonte energetica quale: carbone, gas, petrolio, acqua, sole , vento e calore ( dal sottosuolo...) rimane fondamentalmente locale e il ripristino in alcuni casi non è immediato ma certamente la situazione con tempi umani è ripristinabile quasi come prima.. ( e già qui c'è una certa differenza fra il fotovoltaico e quasi tutti gli altri citati.. a favore netto del fotovoltaico...) ...ma nel caso del nucleare che si basa sul principio della fissione tra atomi ( protoni, neutroni.. etc..,) di materiali radioattivi.. la cui decadenza ( neutralità..) si misura in lustri, decenni, centinaia di anni.. il ripristino non c'è..più. Vedasi Chernobil.. i famosi 30 km di raggio attorno alla centrale non sono più utilizzabili.. Quindi non solo la centrale dovrà essere dismessa ( come quella del Vajont ) e quindi non potrà più produrre energia.. ma tutta l'area circostanza dovrà essere sgombrata perché non più vivibile ( non come il Vajont.. ). E comunque non ha senso confrontare le centrali idroelettriche con quelle nucleari .. ha senso invece il confronto tra nucleare e fotovoltaico.. Se una centrale fotovoltaica fosse colpita da un uragano ( e tutti i pannelli andassero rotti.. ) .. il tempo di sostituirli è quella riparte e l'area circostante rimarrà vivibile.. comprese tutte le attività annesse e connesse.. Poi non mi dilungo su I costo.., non mi dilungo, sulle scorie radioattive, non mi dilungo, sulla possibilità di autogestione anche familiare del solare e dell'eloico, non mi dilungo sulla facile reperibilità del sole e del vento rispetto all'uranio , al plutonio, .. non mi dilungo sulla facile trasportabilità dei raggi del sole e del vento ( costi ZERO) rispetto al materiale radioattivo.. Non voglio convincerti ... però pensa e con Te tutti gli altri che sono convinti di avere l'energia a costi zero.. e sempre continuativa.. Spero di aver chiarito.. Ciao..
😮riaprire Caorso+utilizzare miniere di minerali in disuso in Sardegna con elevate profondità x usare il surplus di calore per produrre energia termica. Mettere impianti di fotovoltaico in Sicilia+energia elettrica da convo
L'ospite purtroppo non è preparato, fin troppe inesattezze (spero in buona fede), lasciate che i chimici parlino di chimica, non di nucleare ed energia
Esattamente!!! Ha una formazione nel settore nucleare? Ha lavorato, svolto attività nell'ambito della produzione di energia elettrica? Non mi risulta...
la cosa ridicola è che pulendo le strade , i giardini e i parchi delle città avrebbero un bel po di biomassa da bruciare per affiancare le rinnovabili se poi ci aggiungiamo il biogas ricavato dai rifiuti urbani e dalla depurazione delle fogne .. imho diventerebbero cifre interessati da usare in inverno con coogeneratori
@@inixore senza contare le potenzialità di tutti i piccoli comuni di collina e montagna che potrebbero utilizzare il teleriscaldamento a biomassa (locale) che purtroppo è adottato solo da pochi illuminati...
I reattori nucleari francesi hanno più di trent'anni... Ci sono dighe per impianti idroelettrici che di anno ne hanno più di sessanta eppure sono ancora lì... Una centrale nucleare può lavorare tranquillamente per cinquanta e sessanta anni, anche ottanta in alcuni casi
La parzialità e l'ammontare di inesattezze è sconvolgente.
Mi sono fatto forza a voler cercare di guardare fino in fondo, ma ad un certo punto mi sono messo letteralmente ad urlare per la rabbia.
Non serve fare i test per vedere se la struttura tiene ad attacchi militari, perché vengono già fatti...
Intervista perfetta, buonsenso e competenza. La penso esattamente come Armaroli.
Conosci l'avvocato dell'atomo?
Ma anche no.
gia al minuto 1:00 si potrebbe smettere di ascoltare per le assurdita' dette...niente contradittorio, fonte d'informazioni vecchie, dati superati...la faziosita' fatta a video...complimenti
Il nucleare presenta numerosi svantaggi. Dal punto di vista strategico, è costoso e beneficia solo pochi dal punto di vista sociale, l’esatto opposto delle fonti rinnovabili. Queste ultime, infatti, promuovono una distribuzione più equa delle risorse e dei benefici economici, sociali e ambientali. Le energie rinnovabili, come il solare e l’eolico, supportano il concetto di energia distribuita, un pilastro fondamentale per una società sostenibile che mira all’equità economica, sociale e ambientale.
Inoltre, le centrali nucleari hanno problemi legati all’approvvigionamento idrico; in caso di siccità, devono essere spente, compromettendo la continuità della fornitura energetica. Ad esempio, in Francia, EDF ha dichiarato che la sospensione delle centrali nucleari era causata dalla siccità. A questo si aggiunge la questione dello smaltimento delle scorie radioattive, che rappresenta un problema irrisolto e viene spesso lasciato alle future generazioni senza una soluzione definitiva. Questo approccio è insostenibile e contrario ai principi dell’economia circolare, che prevede la riduzione dei rifiuti e il loro reinserimento nel ciclo produttivo.
Il nucleare, così come è concepito oggi, non ha senso. Forse potrebbe essere interessante esplorare alternative come il nucleare al torio, che promette maggiore sicurezza e meno scorie. Tuttavia, la magnitudo di un evento dannoso che causa una centrale nucleare è inaccettabile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
È necessario ripensare la distribuzione dell’energia e favorire le comunità energetiche, che possono contribuire a una produzione e consumo di energia più sostenibili e democratici.
informarsi da Topo Gigio non le fa onore, ho sentito discorsi meno qualunquisti al bar sotto casa...
Trovo davvero deludente che il più del dibattito italiano su temi complessi come quello energetico si fermi ad un livello talmente superficiale, nonché fortemente parziale ed ideologico.
A partire da errori tecnici come la comparazione di potenza installata nucleare e rinnovabile aleatoria, senza menzionare fattori di capacità ed energia prodotta. Fino alla più totale fallacia logica di vedere una tecnologia come l'atomo irrealizzabile su un orizzonte temporale di vent'anni, dando invece per scontata la continua crescita esponenziale di solare ed eolico senza alcun problema di supply chain e integrazione in rete. "Tra vent'anni i problemi di rete li avremo risolti": lo sviluppo delle reti elettriche per accomodare le enormi potenze rinnovabili previste è letteralmente la sfida maggiore e la maggior voce di spesa della transizione energetica mondiale, ma viene liquidata con un "la risolviamo, dai".
Ci si sofferma sulla insostenibile geopolitica dell'uranio senza considerare minimamente il monopolio cinese del fotovoltaico, la crisi del settore eolico - con gli aiuti di stato alle principali aziende già fioccanti - e la continua dipendenza europea dal GNL russo. Si parla di nucleare come asset vecchio in partenza ed inutile e obsoleto in una rete che tra due decenni sarà a forte contributo rinnovabile, ignorando totalmente i requisiti di stabilità di sistema nonché i costi sistemici - che esplodono al crescere della presenza di eolico e fotovoltaico.
Si nega volutamente la recente ondata di nuovo interesse e nuovi investimenti nel nucleare a livello globale e soprattutto europeo, con paesi come Svezia, Olanda, Regno Unito, Polonia e pressoché l'intero Est Europa al lavoro per lanciare la costruzione di nuovi impianti, sia di grande scala che piccola.
Il tutto ovviamente accompagnato dalle immancabili insinuazioni e vere e proprie castronerie sulla solo presunta sicurezza delle centrali atomiche e relativi eventi (un chimico che parla di accumulo biologico del trizio, isotopo dell'idrogeno, fa accapponare la pelle), sugli aiuti di stato al settore (pari a un decimo di quelli erogati annualmente alle rinnovabili e a un trentesimo di quelli alle fossili) e sulla "poca eleganza" nel produrre energia facendo bollire l'acqua: peccato che la nostra società si regga sulla disponibilità di enormi quantità di calore, e produrlo in maniera sostenibile gioverebbe alla decarbonizzazione di settori come l'industria pesante, il teleriscaldamento, la produzione di reagenti e vettori estremamente preziosi come idrogeno e ammoniaca, la desalinizzazione dell'acqua in un mondo sempre più siccitoso...
Potremmo andare avanti a iosa, ma direi che è sufficiente per definire i punti esposti in questa intervista come "chiacchiere da bar", o sbaglio?
Concordo in ogni punto!
Anche questo è dibattito italiano.
Suggerisco di leggersi “il costo della menzogna. Il nucleare in Italia 1945-68” di Silvestri per sapere un po’ della storia di come è andata (o ripotrebbe andare) la vicenda nucleare qui in Italia.
Trovo invece ideologico e senza riscontri oggettivi , ne dati a supporto, in questo contraddittorio. Sarebbe meglio invece portare delle cifre e dei numeri che dimostrino il valore di queste affermazioni, dato che il Prof Armaroli porta da anni in tutte le sedi istituzionali e non. Quali sono o sarebbero invece i riscontri a favore del nucleare , di grande o piccole dimensioni a discapito delle energie rinnovabili eolico, fotovoltaico etc? Vogliamo almeno considerare inattuabile il percorso in Italia delle centrali suddette per le ragioni sociali o politiche che sono state accennate? ( e chi ci mette i soldi per una cosa che avverrà se va bene fra 30 anni? Ricordo che siamo in Italia). A queste domande cosa si può rispondere, come si può non essere d accordo? Grazie
@@francescomarchini9373 le argomentazioni, i dati e i numeri di quanto ho solo accennato sono altrettanto ben disponibili, e lo sono da decenni. Lascio a titolo di puro esempio il riferimento a un confronto su questo tema, stavolta con contraddittorio, di qualche tempo fa. ruclips.net/video/f8pNnbz5w7A/видео.html
Possiamo per costesia smettere di accoltellarci e lasciare che sia il mercato a decidere su quale fonte sostenibile investire?
Grazie
solo se poi i privati, putacaso le cose gli andassero male, non andranno a frignare da mamma stato affinchè sia lei a risolvere con il denaro pubblico qualsiasi loro casino 👍
Complimenti. Integralmente d'accordo. Averla Ministro sarebbe Meraviglioso
Grazie Vaielettrico e grazie prof. Armaroli!
Conosci l'avvocato dell'atomo?
Lo smantellamento italiano è diverso dal caso francese, perché noi non abbiamo fatto lavorare le centrali per abbastanza tempo da recuperare i soldi dello smaltimento. La Francia invece il tempo lo ha avuto e i soldi per smantellare li ha
Qualcuno, sarebbe così gentile da spiegarlo all'avvocato dell'atomo!
In Italia, mancano le condizioni al contorno per affrontare un ritorno all' energia nucleare!!!
Perché spiegarglielo ? Ma fatelo bollire nell acqua sua.
intanto Armaroli non accetta il confronto....il che la dice lunga
@@ninja340 intanto armaroli parla su base matematica. Il Nucleare è solo un morto scavato.
Ma perché non fate un confronto con Luca Romano ?
non credo che Armaroli sarebbe disposto a fare un'altra figuraccia in un altro dibattito con lui 😂
perche il prof Armaroli non avrebbe argomentazioni a cui ribattere, solo monologhi...
effettivamente non sapevo nulla di Rosatom. Mi chiedo come sia possibile che una questione del genere venga taciuta dai media quando ci ammorbano per giorni di stupidaggini come la Ferragni o il Leone scappato dal circo o la morte dell'attorucolo mai sentito.
Continuate pure ad ascoltare gente incompetente o in malafede come Armaroli, mi raccomando.
@@dariopassafume7647 bè si. Fino a prova contraria lo preferisco a tale Dario Passafume o all'Avvocato dell'Atomo. Ho un dottorato in fisica e qualche strumento per giudicare argomenti di questo genere ce l'ho anche io, grazie.
@@pagheca sono ingegnere nucleare, e rimango deluso che laureati in fisica ascoltino personaggi del genere senza rivolgersi alla comunità scientifica, imbarazzante.
@@pagheca hai un dottorato in fisica e preferisci ascoltare un chimico parlare di nucleare piuttosto che un team di fisici, ingegneri nucleari ed energetici? LOL andiamo bene.
Quando si parla di Nucleare, Armaroli è una delle persone più in malafede che abbiamo in Italia. Non ho mai sentito lui o i suoi compari spendere una parola sul fallimento dell'Energiewende Tedesco (finito con loro che bruciano carbone a go-go) o dell'attuale spaventosa crisi dell'Rolico.
Strunz solo quest anno il 1 kwh su 2 in Germania è prodotto dalle rinnovabili. Recupero dell investimento 2 anni
@@giovanniventurini2333 E nonostante questo la Germania ha un'intensità carbonica spaventosamente più alta della Francia, come pure le Bollette. Proprio l'alto costo dell'energia ha contribuito a ridurre i consumi e la stessa Agora Energiewende ha ammesso che solo il 15% del risparmio totale avrà un effetto a lungo termine... L'energia è un qualcosa di cui abbiamo bisogno SEMPRE e non ci si può totalmente affidare a Fonti Intermittenti ma soprattutto, dovete ricordarvi che l'obiettivo è DECARBONIZZARE non "installare più Rinnovabili possibile".
@@gioti9246 e che vuol dire ! In 30 anni è passato dal 94% da carbone e fossili al 50% do rinnovabili. Ogni anno la Germania sostituisce il 4% di energia da fossili con le rinnovabili. Che in Germania sia aumentato il prezzo dell energia perché ha chiuso quelle 4 centrali nucleare di merda è solo una fissazione dei menomati mentali pro nucleari.
Tra l altro I nuclearisti non sanno nemmeno che la Germania ha 15 milioni di abitanti in più della Francia ed il triplo delle industrie pesanti rispetto alla Francia
@@giovanniventurini2333 La Francia in 10 anni ha abbattuto la propria intensità carbonica ad un livello che per la Germania è ancora solo un miraggio. Anche perché le Rinnovabili hanno bisogno di backup che se non si fanno col Nucleare si fanno con le Fossili. Le Centrali a Gas a Metano pronte a sopperire alle intermittenze delle Rinnovabili sono SEMPRE accese, non si switchano all'occorrenza. Se al posto di quelle caldaie fossero dei Reattori, starebbero pure accesi sempre ma senza emettere. A prova di ciò basta vedere come anche il Portogallo, con popolazione e consumi industriali minori della Francia, nei giorni in cui consuma il 100% di Rinnovabili ha comunque una intensità carbonica per Terwattora più alta. Comunque sempre più convito che a voi non interessi DECARBONIZZARE ma solo che si Installino più Rinnovabili Possibile, siete più pericolosi dei Lobbysti dell'Oil&Gas.
Professor Armaroli , un grande grazie per i suoi interventi divulgativi : lei riesce a spiegare in maniera semplice concetti anche molto complicati ! È sempre un piacere per me ascoltarla .
trino vercellese…
L: innovazione non segna il passo al perditempo della politica.
Speriamo però di non fare nemmeno il solare termico.. abbastanza superato. Con fotovoltaico e PdC si ottengono a mio avviso anche risultati migliori
Un pannello solare termico ha un rendimento molto più alto se devo produrre calore. Il fotovoltaico è più flessibile ma il rendimento è molto più basso. Poi uno non esclude l'altro. Anzi si studia di integrarli nello stesso pannello.
Suggerisco un veloce corso di termodinamica per capire il concetto di entropia ed efficienza
Armaroliiiiiiiiii!!!!!!!!!!!
Debunking iistantaneo: cosa ci vuole a guardare la Francia su electricitymaps e a confrontarla con la Germania (peraltro in recessione, proprio a causa dei soldi sperperati in questo tipo di scelte) e, subito dopo, confrontare anche le relative bollette???
Dai, su...
Vedo che neppure voi di vaielettrico vi discostate dalla narrativa "mainstream".
Comunque, argomento a caso, tempi e costi, anche senza stare ad ascoltarlo, cercate a caso la parola Flamanville, probabilità di trovarla 100% (utile alla sua narrazione), Olkiluoto 50% (forse l'ha tolto, ora funziona quindi forse non è più utile alla sua narrazione), Bacharak (o come diavolo si scrive, non è opportuno perdere troppo tempo per star dietro ad Armaroli...) in UAE 0% (per forza, è stato un progetto di successo come tutti gli altri progetti recenti esclusi i due citati sopra e un paio d'altri in USA, quindi sicuramente non è utile alla sua narrazione).
Le parole che usa agli argomenti sicurezza e "scorie" invece le lascio trovare al lettore (anche senza stare ad ascoltarlo, vi piace vincere facile eh, birbantelli...).
Tornate a parlare di auto elettriche, che è meglio.
Noi torniamo invece ai numeri seri: per un programma nucleare di decarbonizzazione COMPLETA della rete elettrica nazionale (come quella francese, NON come quella tedesca, quindi...) servono una ventina d'anni di prestiti almeno a tasso fisso (ho detto PRESTITI DA RESTITUIRE, non SUSSIDI A FONDO PERDUTO come invece sono serviti, servono e serviranno per le tecnologie di cattura diretta, vedere la voce ASOS in bolletta) pari in totale ai sussidi erogati/presi finora dalle nostre bollette (con risultati dubbi, lo sappiamo) per incentivare appunto le tecnologie di cattura diretta (circa 200 miliardi).
Soldi probabilmente pubblici (nessuna impresa privata può perdere soldi per 20 anni, neanche Amazon a suo tempo, neanche Tesla più recentemente), ad esempio tramite la cassa depositi e prestiti.
Ovviamente, il costo è calcolato in base ai costi attuali della tecnologia, cioè enormemente gonfiati dalla sovra regolamentazione, ma lasciamo stare questo argomento (peraltro essenziale, vogliamo crescere seriamente come umanità o ci accontentiamo della decrescita infelice propugnata dai perdenti alle ultime elezioni???) e usiamoli lo stesso.
Niente di diverso da quanto si fa con un programma come la TAV, che si ripaga poi nel tempo vendendo le tracce agli operatori al dettaglio in concorrenza, programma TAV che infatti sta funzionando.
Più qualche GWp di cattura diretta (quelli installati attualmente per ora potrebbero bastare) magari (turandoci il naso) prodotta in Cina che, usata bene insieme al baseload nucleare per coprire i picchi (quindi ad esempio poco storage perché costa quasi come la produzione, non fatevi abbindolare da Armaroli, fate euro/MWh di una batteria LFP di storage diviso per il numero REALISTICO di cicli), può camminare senza sussidi (senza storage, 75/100 euro/MWh all'ingrosso con pannelli PV cinesi possono essere fattibili, e comunque per ora dovrebbero bastare quelli già installati, più un ramp up futuro per l'elettrificazione dei trasporti).
Go nuclear or go nowhere.
Pienamente d'accordo, questi pensano che la decarbonizzazione si faccia senza nucleare, illusi. Voglio vederli far andare le fonderie di notte col solare ed eolico. Pagliacci proprio. Reattori veloci "sperimentali" che però funzionano già in Russia da anni. Smr che secondo loro sono prossimi quando non c'è n'è uno che funzioni commercialmente. Sono caduti proprio in basso, peccato perché sembravano oggettivi su alcune cose delle auto elettriche, poi escono con ste cose. Bo che delusione
La Germania ha speso MILIARDI in rinnovabili e ora che han chiuso le centrali nucleati accendono quelle a carbone e lignite. Bah. Qua serviva Luca romano per avere un opinione oggettiva.
Lei è un po' troppo pragmatico per essere italiano, qui si possono concludere progetti di 2-3 anni, tutto il resto va a 20-30 anni (E45, ponte sullo stretto, tav, ecc.).
Condivido molte delle cose che scrive. Lei ha un profilo su linkedin per poterla contattare?
Grazie
Cordiali saluti
Alessandro Tommesani
Chiedere a Armaroli sul ritorno del nucleare è come chiedere a Elon Musk su ritorno delle auto termiche.😂😂😂😂
Mi spiegate come pensate di alimentare le auto elettriche che tanto difendete? E le pompe di calore in inverno?
Ah la sicurezza di una fonte energetica si misura in vittime/unità di energia prodotta, tutte le fonti energetiche sono soggette ad incidenti, in Italia 0 incidenti nucleari ma abbiamo chiuso le centrali, ma ricordo almeno un paio di incidenti con centrali idroelettriche, uno ha spazzato via un paese intero, oltre 4000 morti ma le centrali le abbiamo ancora.
Ma li hai visti i dati della Cina? 1300GW di potenza rinnovabile installata (di cui 200 solo nel 2023) contro 53GW di potenza nucleare costruita tra gli anni 90 e oggi. Ma di che stiamo qui a parlare? I paladini dell'atomo...dinosauri senza cognizione alcuna...
In 20 anni nemmeno una autostrada siamo riusciti a fare… 🤦♂️
Francia e USA comprano uranio da Rosatom (Russia) ?
BIAS non ti temo
Gli ambientalisti da salotto sono i migliori amici del carbon fossile. Il mix nucleare - rinnovabili è il futuro per produrre energia elettrica pulita.
Armaroli è ovviamente in malafede, qualcuno sa per casobse Degli Esposti è solo mal consigliato od in malafede anche lui???
Di solito se vai con lo zoppo, impari a zoppicare.
Ottima domanda alla fine: perché non dedichiamo tempo a trovare un'altra soluzione? Quanto tempo? Dieci anni? Che soluzione? Le batterie che ancora non abbiamo? Il solare che ha una densità energetica ancora troppo bassa? L'eolico che in Italia non lo vuole nessuno? Se abbiamo degli obiettivi al 2050 da raggiungere, è inutile perdere altro tempo per aspettare l'arrivo di una qualche tecnologia che ancora non conosciamo, siamo costretti a lavorare con tutte le tecnologie che già abbiamo. Eolico, solare termico e fotovoltaico, idroelettrico, geotermico, nucleare, biogas e biomassa sono tecnologie che già esistono, che già sono presenti sul mercato e che possono lavorare in sinergia per sostituire i combustibili fossili laddove è possibile.
Bel servizio 👍👍
Il nucleare a fissione (grandi centrali o SMR) non potrà più decollare non per questioni ideologiche o di incompetenza dei cittadini o della politica come dicono sti quatro nuclearisti da bar, ma semplicemente perché l'ha condannato l'economia... non si regge in piedi a livello finanziario. Lo Stato se lo dovrebbe ciucciare dalla culla alla tomba (cioè per sempre). Insomma, una discussione oziosa. Quindi puntare risorse e testa su rinnovabili, accumuli e reti elettriche.
Non lo decidi tu se convega o no (e neppure Armaroli).
Se fosse vero che l'economia ha condannato il nucleare non si spiegherebbe come mai ci sono centrali in progettazione e costruzione in tutto il mondo.
Togliamo il divieto di costruzione di impianti nucleari e vediamo se davvero non si trovano investitori.
Altrimenti ti toccherà sentire le "discussioni oziose" in eterno.
Come I 220 miliardi dal 2008 di incentivi che abbiamo dato alle rinnovabili, no?
Per arrivare a uno scarsissimo 20% del fabbisogno.
Con gli stessi soldi nel Nucleare avremmo decarbonizzato quasi completamente, e invece a oggi consumiamo ancora il 50% di gas.
Chissà perché questo non viene mai detto.
Ma che confronto é? Senza nemmeno contraddittorio. Parla di 20 anni quando la media di costruzione dei reattori é 4 anni. Chiamate l'avvocato dell'atomo Luca romano per un confronto serio, non i ciarlatani delle rinnovabili.
Credo tu abbia ascoltato troppo l'avvocato dell'atomo,prova ad informarti su quanti anni ci sono voluti per realizzare la centrale Finlandese,equanti soldi in più rispetto al costo previsto,perchè se ti informi bene poi eviti di dire idiozie....
@@stefanocuci6889e invece i 4 reattori Coreani negli UAE? Quanto ci è voluto? Informati tu va là!
@@nokiaman21 Otto anni fenomeno,a prescindere che io ho parlato del reattore Finlandese il quale ha richiesto.... quanti anni?....e quanti soldi in più rispetto al budget originario?
@@stefanocuci6889 4 reattori in 8 anni, genio 🤣🤣🤣🤣
Bisognerebbe informarsi perché ci sono solo 3 casi di reattori andati lunghi nel mondo, su 440 reattori attivi.
Regolamenti cambiati 10 volte, iniziale società di cui anche Siemens era parte che si è ritirata a causa delle decisioni del governo Tedesco, primo modello di reattore costruito della tipologia EPR, ecc ecc ecc ecc ecc...
Sai vero che intanto il costo dell'elettricità in Finlandia si è abbassata del 30% e le emissioni si sono ridotte quasi della metà?
@@stefanocuci6889 Ma la Finlandia non è quel paese fallimentare che ha ridotto del 70% le emissioni di CO2eq/kWe avviando guarda a caso proprio quel reattore nucleare costato 1900€procapite?
E non sarebbe stato meglio seguire l'esempio della Germania che ha fatto pagare ai suoi cittadini 7200€procapite, senza rispettare gli obbiettivi di riduzione della CO2 per il 2021, 2022, 2023, 2024 e 2025 (lo so che devono ancora arrivare il 2024 e il 2025, ma il governo tedesco ha già detto che non li rispetterà)?
non bisogna sviluppare il nucleare ma sviluppare molto il fotovoltaico e eolico che ha ancora grandi margini di sviluppo in italia. poi le centrali nucleari sono un danno per la salute nelle zone circostanti. e sono un danno anche le scorie, che non si sanno dove mettere in italia. quindi io sono ancora per lo sviluppo del fotovoltaico.
Non decidiamo noi se convenga investire sul fotovoltaico o sul nucleare.
Il tallone d'achille della democrazia è quando il popolo ignorante si trova a prendere decisioni tecniche tramite referendum sulla base di opinioni da bar.
Sarebbe meglio se fossero gli investitori a valutare i costi della messa in sicurezza, gestione scorie e qualsiasi altro costo.
Poi beh, ovviamente siamo tutti a favore dello sviluppo del fotovoltaico!
@@alexanderkozlov7394gli "investitori", per denaro, venderebbero la propria madre e anche quella degli altri. Dei costi della sicurezza se ne fregano... tipo ponte Morandi.
@@MaxPes57
Ovviamente la sicurezza non è opzionale.
Esistono delle normative dedicate.
Cosiderazione facile facile che dovrebbero capire pure i sassi: se per fare una centrale nucleare ci vogliono venti anni fra venti anni quella centrale sarà semplicemente inutile in quanto delle due l' una: o l' umanità si sarà estinta causa catastrofi climatiche oppure avremo realizzato milioni di terawhat con le rinnovabili! Il problema dei cambiamenti climatici va' risolto ADESSO. Non si può ulteriormente perdere tempo! Un recente studio dell' ENEA sostiene che coprendo SOLO il 30% dei tetti italiani si produrrebbe energia elettrica sufficiente a soddisfare il 100% del fabbisogno delle utenze domestiche! L' Enea non un consesso di ambientalisti!!! Provate ad immaginare se coprissimo di fotovoltaico TUTTE le aree dismesse: industriali, sportive, artigianali, militari, ecc. Migliaia di kmq dove il danno paesaggistico è ormai fatto ed il ripristino dei luoghi costerebbe miliardi! E sono cose che si possono fare DOMANI non fra venti anni!!!
E di notte bruciamo gas?
No, perché il vero tallone d'achille del fotovoltaico è proprio quello.
Le batterie al litio costano 100€ al kWh all'ingrosso, che è un po' tanto.
Magari i tuoi sassi sono in grado di capire anche l'influenza di queste variabili?:
1) calo del costo delle batterie
2) accumulo in bacini idroelettrici
3) batterie di auto elettriche troppo degradate per uso automobilistico ma autilizzabili come accumulo domestico
4) batterie di auto elettriche collegate alla rete che possono prestare parte della loro capacità alla rete
5) gestione intelligente dei carichi (es riscaldare di più gli ambienti quando c'è energia per sfruttare quel calore quando non ce ne è)
magari i tuoi sassi sono in grado anche di comprendere il funzionamento della borsa energetica?:
1) oggi il prezzo è dato dal gas perché è quello che si usa per accoppiare l'offerta alla domanda (la domanda è quasi anaelastica)
2) chi ha fotovoltaico/eolico vende energia a prescindere dal prezzo di mercato perché non può accumularla facilmente
3) chi ha un impianto a gas vende energia solo se questa vale più del gas
4) di conseguenza se la domanda viene completamente soddisfatta da fotovoltaico/eolico, il prezzo tende ad andare a zero
5) se in alcuni momenti della giornata il prezzo va vicino a zero, la redditività di solare/eolico cala e si scoraggiano i nuovi investimenti a riguardo
6) l'unico modo per mitigare questo fenomeno è tramite l'accumulo energetico, che però ha le incognite citate prima
Dubito che i tuoi sassi ci abbiano pensato gran ché quando hanno votato per il referendum.
Ora, può anche darsi che 0% nucleare sia la scelta migliore, ma sarebbe meglio che questa decisione venisse presa da investitori dopo aver valutato tutti questi fattori e altri che io non ho nemmeno pensato di considerare, non certo dai tuoi sassi!
@@alexanderkozlov7394 beh evidentemente sei poco informato. Vengo e spiego in modo così semplice che possano capire pure i famosi sassi! Le batterie al litio non sono l'unico modo per accumulare l'energia. Ti cito un paio di esempi fra tanti: in Sardegna esiste un impianto a CO2. Due serbatoi uno destinato a contenere co2 allo stato liquido l' altra allo stato gassoso. Durante le fasi di picco di produzione del fotovoltaico l' energia in eccesso è usata per comprimere la CO2 facendola diventare liquida e viene immessa in un serbatoio. Quando il fotovoltaico non produce si libera la CO2 che ridiventando gas esce a pressione e mette in funzione delle turbine che producono energia elettrica. Brevetto italiano perfettamente funzionante da qualche anno e riproducibile ovunque! Poi si può produrre idrogeno. Personalmente sono contrario all' idrogeno per autotrazione (tuttalpiu si potrebbe usare per aerei e navi) ma si può fare in altro modo: nelle fasi di picco si usa l'energia elettrica in eccesso per produrre idrogeno da elettrolisi dell' acqua di mare, idrogeno che può essere usato per alimentare centrali che producano energia quando serve. Tecnologie già esistenti, si può fare DOMANI! Non fra vent'anni! Basterebbe metterci i soldi del PNRR! Senza contare gli studi in corso su batterie alla sabbia, al sale, allo stato solido e quant' altro. Vogliamo aggiungere che si possono impiantare generatori eolici ad asse verticale da piazzare ai lati di autostrade e superstrade? Verrebbero messi in funzione dallo spostamento d'aria provocato dai mezzi in transito!
@@alexanderkozlov7394 e aggiungo che lasciar fare al mercato è folle! Il mercato è esattamente ciò che ci ha portato alla situazione attuale! Lo stato ha il compito di indirizzo: basterebbe spostare le sovvenzioni indirizzate ai produttori di carburanti fossili e metterli per finanziare le rinnovabili! E non per i grandi parchi che consumano suolo ma per agevolazioni indirizzate a case private, condomini, edifici pubblici e aree dismesse!
@@marcovalenza4965
Oh certo, dimmi pure che sono poco informato, Mr "milioni di terawhat"!
1) L'intero pianeta Terra consuma medo di 5 TW di potenza elettrica
2) sono teraWATT, non teraWHAT
Giusto per rendere l'idea di chi sia quello poco informato.
Nessuno pretende che tu debba avere competenze a riguardo, ma almeno evita di presentare le tue ipotesi come se fossero fatti.
Ora siediti comodo mentre un ingegnere ti spiega il problema:
Ci sono svariate tecniche per immagazzinare energia, ma ognuna ha dei difetti:
1) energia potenziale - accumulo acqua in bacini idroelettrici = attualmente è il migliore, ma dipende dall'orografia del territorio, difficile potenziarla ulteriormente
2) batterie al litio = la più promettente per il futuro
3) gas compressi (come quello che hai citato: Energy Dome) = perdite energetiche a causa del calore assorbito e rilasciato in espansione e compressione, impianti costosi a meno di non utilizzare miniere dismesse.
4) energia potenziale - sollevamento zavorre (es Energy Vault) = strutture costose
5) energia cinetica - volani (es Amber Kinetics) = complesso e probabilmente costoso
6) batterie alla sabbia = conservano calore, quindi l'ideale sarebbe accoppiarle a centrali termoelettriche, comunque avrebbero l'efficienza di una centrale termoelettrica a meno di non usarele per scaldare gli ambienti
7) batterie al sale = promettente, ma sono solo prototipi
8) altri metodi (c'è una pagina wikipedia a riguardo)
Riassunto: non c'è un Sacro Graal, immagazzinare energia rimane molto complesso
@@marcovalenza4965 il Capacity Factor del solare in Italia è 15%.
Il restante 75% del tempo cosa fai?
Il consumo domestico Italiano è 1/3 di quello totale. I restanti 2/3?
Inoltre non stai considerando i consumi elettrici al 2050, che con la decarbonizzazione raddoppieranno.
Prendi lo studio del CNR, al 2050 con 250 Gw di Solare, 80 di Eolico e circa 100 Gw di batterie (non ricordo con precisione quest'ultimo numero) riusciremmo a coprire circa 350 Twh di consumi su 700.
Il sistema a co2 in Sardegna è ridicolo, una struttura immensa che accumula qualche centinaia di kwh.
Idem l'idrogeno, non solo avresti bisogno di ancora più solare per produrlo durante i picchi, ma l'efficienza power to power arriva al 10%. Il 90% lo butti.
Anche l'eolico a fianco delle strade è un sistema abbastanza stupido, aumenterebbe il consumo di carburante dei veicoli in transito.
L'energia non si forma dal nulla eh.
Non apro nemmeno il capitolo della stabilità di rete e del suo adeguamento, costi e tempi per realizzare queste opere. Immani.
C'è poco da fare, senza una fonte stabile come il Nucleare che copra il base load non arriveremo mai alla decarbonizzazione del sistema.
La faccia di Armaroli all’inizio che dice : Che palle……ancora ????
😄😄😄
Perché non hai fatto un confronto con l'avvocato dell' atomo piuttosto che con armaroli, che ne sa molto meno di nucleare rispetto a Luca Romano
Va beh, ma non è che ci sia un unico esperto in Italia!
L’ha fatto con Fulvio Buzzi, collaboratore di Luca Romano. Non ne è uscito benissimo Armaroli.
Si ma i risultati contano e non le chiacchiere: le rinnovabili avanzano ad accelleratore ben calzato a livello mondiale, le nuove centrali nucleari si contano sulle dita di una mano, con aggravante che in giro per il mondo abbiamo 400carrette vecchie che non sappiamo come dismettere, non abbiamo nella maggior parte dei casi ne gli stoccaggi provvisori degli stati, figuriamoci quelli geologici definitivi... La Realtà è questa, potete mettere tutti gli avvocati degli atomi che volete, plurilaureati e tanto vogliosi di portare acqua al loro mulino, ma si sbatte su queste cose qua'... E lo sanno... Chiedete loro se ci sta una guerra tra 100 anni un deposito di uno stato che percentuali di sicurezza hanno che non succeda nulla, banalmente non vi sanno rispondere, sui libri di fisica vi diranno che non ci stava scritta questa evenienza, e anche molto molto molto altro non sanno... Occhi aperti, basta faciloneria, o l umanità sarà banalmente appesa ad un filo... Vi piace come idea per i figli dei vostri figli?!
@@mikdignan3776 la realtà è che i paesi che non hanno idroelettrico e nucleare continuano ad usare carbone e gas. Puoi mettere quanti pannelli o aereogeneratori vuoi ma restano fonti intermittenti.
@@giiiuseppe2802 strano perché a casa mia/officina ho la copertura dell' 85% di tutto il fabbisogno annuo tramite la sola fonte fotovoltaica, quindi non la sovrapposizione di diverse tipologie, bastano a regolarizzare tutto gli storage con tantissimi cicli, per utilizzi stazionari le LFP oppure le sodio... Il nucleare purtroppo è per fortuna non coprirà mai l 85% del consumo di nessuno ci tengo a precisarlo, da saremmo sempre schiavi di prezzi praticati da altri, siamo su pianeti completamente diversi... Io il mio costo al kWh l ho già fissato nel 2018 quando gli impianti erano già più che in grid parity nella media dei costi kWh Europei... Tranquilli, mettetevi il cuore in pace, alla mia famiglia non servirà nessun kWh da fissione... Anche perché poi dovrete anche spiegarmi la lievitazione costi decommissioning nostri vecchi reattori, il commissariamento sogin, dove sta il deposito unico nazionale e dove sta quello geologico a 10000 anni di "scommessa" (altro che garanzia...)
Posso dire meno male che il ritorno al nucleare è quasi impossibile ! Io penso che sia follia pensarci oggi.
Ma è tanto difficile capire che le decisioni di carattere tecnico non vanno affidate al popolo ignorante tramite un referendum?
Sarebbe meglio se fossero investitori e analisti a fare valutazioni sulla convenienza, fattibilità, sicurezza, approvvigionamento etc.
Per favore togliamo questo divieto categorico e vediamo se davvero non si trovano investitori (che poi sarebbero probabilmente Enel ed Eni, ci credo che questi colossi non hanno bisogno di chiedere consulenza ad Armaroli)
Edison ha già detto che costruirà SMR in Italia se ci fossero le condizioni
Parole sante
“Nel maggio 2012 il controllo esclusivo di Edison è stato acquisito da Électricité de France ” @@wittingsun7856
@@stevecocks3208 e quindi? Ci sono anche decine di aziende energivore già pronte a mettere i soldi, anche quelli comprati da EDF?
@@wittingsun7856 ammesso che ci siano aziende italiane che investirebbero nell’acquisto di centrali nucleari (straniere) per alimentare, le proprie aziende, queste dovrebbero accantonare fondi per la gestione successiva dei rifiuti. È quindi evidente che dovrebbe intervenire lo Stato con fondi statali. In USA, Francia, Giappone funziona perché le centrali se le costruiscono loro! Abbiamo perso il treno… suggerisco la lettura di “il costo della menzogna. Italia nucleare 1945-68” di Silvestri.
Il nucleare?ma si sta schersando!non ci è bastato in ucraina e in giappone! .grazie vaielettrico e grazie Armaroli!
pensa se avessimo bandito l'idroelettrico con la scusa "ci è bastato il Vajont (2000 morti) e Banqiao (171'000 morti)".
Le statistiche mostrano che il nucleare è molto più sicuro dell'idroelettrico (google: deaths per MWh).
W tutte le fonti sostenibili (idroelettrico e nucleare incluse)
Tutto il video si puó riassumere al minuto 19:55, ovvero un costosissimo bollitore d'acqua. É veramente necessario avendo il sole, il vento, la geotermia, maree, ecc...? La discontinuitá delle rinnovabili puó essere compensata da sistemi di accumulo: batterie ai sali/sabbia, bacini d'acqua, ecc. le tecnologie ci sono e ne arriveranno di nuove.
Per favore, lasciamo che queste valutazioni vengano fatte da esperti ed investitori.
il maggior tallone d'achille della democrazia è quando decisioni tecniche vengono delegate al popolo ignorante.
Per favore permettiamo di costruire centrali nucleari a chiunque voglia farlo. Se davvero non sono competitive allora nessuno le farà, ma almeno noi nuclearisti ci metteremo l'anima in pace e smetteremo di rompere le balle.
Nessun accumulo basterà mai per far andare avanti il paese.
Scusami, la geotermia cosa sarebbe se non un costosissimo bollitore d'acqua?
@@stefanobonaiuti8243la differenza è che è un bollitore d'acqua NON costosissimo essendo lì a bollire naturalmente da migliaia di anni
VaiElettrico, adesso per par condicio sentite anche l'altra campana altrimenti siete dei fantocci.
Secondo te un canale serio chiama un chimico per discutere di energia nucleare?
@@giiiuseppe2802 l’ingegnere nucleare ed il fisico parlano bene del nucleare, l’ingegnere chimico ed il chimico parlano bene del petrolio e dell’industria chimica, l’ingegnere civile parla bene delle dighe e dei ponti… ed il mondo andrà sempre bene!
@@stevecocks3208 no
Deprimente Nicola Armaroli, perchè non parla del Vajont. Dopo tutte quelle vittime quante centrali idroelettriche sono state chiuse?
Buongiorno Matteo..
Lei la conosce la storia del Vajont e le storie di tutte le altre centrali idroelettriche..?
All'epoca del Vayont i tecnici responsabili del progetto DECISERO per o ignoranza o peggio per ambizione del risultato finale di procedere con i test e l'apertura della centrale NONOSTANTE ci fossero tutti gli elementi _ dati_ informazioni riguardo l'elevatissima probabilità che il monte TOC già fortemente compromesso dai test.. sprofondasse nella diga travalicandola con tutti i morti che ne conseguirono.
Scelte fatte da tecnici impreparati e privi di scrupolo .. che nulla hanno a che vedere con imprenditori seri ( che ancora esistono .. pochi.. sempre meno ..ma buoni..).
Fu una scelta irragionevole.. e fatale.
Che se fatta negli anni 80 in una delle 4 centrali nucleari in via di apertura.. probabilmente con la nostra mancanza di capacità sul controllo dei processi .. sarebbe stata ancora peggio..
Veda Lei..
Questo è un argomento che non ammetterebbe certi accostamenti e semplificazioni..
Con cordialità..
@@robertosant138 A Chernobyl è successa la stessa cosa, tecnici altamente impreparati e centrale costruita con i piedi. In cosa differisce?
@@MatteoPalano
Matteo non comprendo questa Tua insistenza nel voler confrontare mele con pere.
È certo che i morti sono morti.. per cui che siano derivanti da errori voluti o meno da tecnici, burocrati, manager.. consapevoli o meno questi si possono trovare sia in Russia che in Italia che possono avere origine sia da una centrale nucleare che da una idroelettrica che da una a petrolio etc.. etc..
Ma questo è un paragone limitativo, non sufficiente per poter dichiarare che l'una vale l'altra e che quindi il nucleare è pericoloso al pari di una centrale ad acqua o solare o etc..
Qualsiasi errore umano che avvenga durante uno step di un processo che veda coinvolta una fonte energetica quale: carbone, gas, petrolio, acqua, sole , vento e calore ( dal sottosuolo...) rimane fondamentalmente locale e il ripristino in alcuni casi non è immediato ma certamente la situazione con tempi umani è ripristinabile quasi come prima.. ( e già qui c'è una certa differenza fra il fotovoltaico e quasi tutti gli altri citati.. a favore netto del fotovoltaico...) ...ma nel caso del nucleare che si basa sul principio della fissione tra atomi ( protoni, neutroni.. etc..,) di materiali radioattivi.. la cui decadenza ( neutralità..) si misura in lustri, decenni, centinaia di anni.. il ripristino non c'è..più. Vedasi Chernobil.. i famosi 30 km di raggio attorno alla centrale non sono più utilizzabili..
Quindi non solo la centrale dovrà essere dismessa ( come quella del Vajont ) e quindi non potrà più produrre energia.. ma tutta l'area circostanza dovrà essere sgombrata perché non più vivibile ( non come il Vajont.. ).
E comunque non ha senso confrontare le centrali idroelettriche con quelle nucleari .. ha senso invece il confronto tra nucleare e fotovoltaico..
Se una centrale fotovoltaica fosse colpita da un uragano ( e tutti i pannelli andassero rotti.. ) .. il tempo di sostituirli è quella riparte e l'area circostante rimarrà vivibile.. comprese tutte le attività annesse e connesse..
Poi non mi dilungo su I costo.., non mi dilungo, sulle scorie radioattive, non mi dilungo, sulla possibilità di autogestione anche familiare del solare e dell'eloico, non mi dilungo sulla facile reperibilità del sole e del vento rispetto all'uranio , al plutonio, .. non mi dilungo sulla facile trasportabilità dei raggi del sole e del vento ( costi ZERO) rispetto al materiale radioattivo..
Non voglio convincerti ... però pensa e con Te tutti gli altri che sono convinti di avere l'energia a costi zero.. e sempre continuativa..
Spero di aver chiarito..
Ciao..
😮riaprire Caorso+utilizzare miniere di minerali in disuso in Sardegna con elevate profondità x usare il surplus di calore per produrre energia termica. Mettere impianti di fotovoltaico in Sicilia+energia elettrica da convo
L'ospite purtroppo non è preparato, fin troppe inesattezze (spero in buona fede), lasciate che i chimici parlino di chimica, non di nucleare ed energia
Esattamente!!! Ha una formazione nel settore nucleare? Ha lavorato, svolto attività nell'ambito della produzione di energia elettrica? Non mi risulta...
Dovrebbero farlo ministro uno come lui
Meglio di no
Meglio di sì al 100 per 100
Mega progetti e poi nemmeno puliscono più i bordi delle strade.
la cosa ridicola è che pulendo le strade , i giardini e i parchi delle città
avrebbero un bel po di biomassa da bruciare per affiancare le rinnovabili
se poi ci aggiungiamo il biogas ricavato dai rifiuti urbani e dalla depurazione delle fogne ..
imho diventerebbero cifre interessati da usare in inverno con coogeneratori
@@inixore senza contare le potenzialità di tutti i piccoli comuni di collina e montagna che potrebbero utilizzare il teleriscaldamento a biomassa (locale) che purtroppo è adottato solo da pochi illuminati...
@@Cesare_Previatello sarebbe l'accumulo stagionale ideale per i due/tre mesi invernali
@@Cesare_Previatello parte della soluzione potrebbero essere le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), previste ma un po’ difficili da organizzare
Nulla da eccepire, spiegazioni lucidissime.
🤡
I reattori nucleari francesi hanno più di trent'anni... Ci sono dighe per impianti idroelettrici che di anno ne hanno più di sessanta eppure sono ancora lì... Una centrale nucleare può lavorare tranquillamente per cinquanta e sessanta anni, anche ottanta in alcuni casi
Si potrebbe mettere le centrali sotto il ponte sullo stretto e abbiamo risolto