Fritjof Capra | La scienza universale: arte e natura nel genio di Leonardo

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  • Опубликовано: 21 июл 2024
  • 17 settembre 2007
    Introduzione:
    00:00:00 - Marco Gilli | Politecnico di Torino
    00:08:32 - Mario Rasetti | Politecnico di Torino
    00:14:37 - Carlo Caldera | Politecnico di Torino
    00:22:14 - Luigi Bistagnino | Politecnico di Torino
    Lectio:
    00:24:05 - Fritjof Capra, presenta un quadro generale delle conquiste scientifiche di Leonardo da Vinci e le valuterà dalla prospettiva del pensiero scientifico del ventunesimo secolo.
    01:10:30 - Domande dal pubblico
    Conclusioni:
    01:52:36 - Luigi Bistagnino | Politecnico di Torino
    Fritjof Capra, laureato in Fisica e Teoria dei Sistemi a Vienna, è noto a livello a mondiale per i suoi studi sulla teoria della complessità, ecologia e sviluppo sostenibile.
    È direttore e fondatore del Center for Ecoliteracy, a Berkeley, in California, che promuove studi sull'ecologia e sui sistemi.
    È, inoltre, autore di molti bestsellers , noti a livello internazionale e tradotti in 64 lingue. Tra i più famosi: il Tao della Fisica (1975), Il punto di svolta (1982), La rete della vita (2001), La scienza della vita (2002). Il suo ultimo lavoro, La scienza universale: arte e natura nel genio di Leonardo, è pubblicato da Rizzoli nel settembre 2007 e approfondisce l'opera di Leonardo da Vinci per metterne in evidenza la modernità e la capacità di individuare un nuovo linguaggio con la sua arte che diventa scienza: il superamento della materia che viene sostituita da energie in vibrazione e mutazione continua.
    Leonardo da Vinci, il grande genio del Rinascimento, è stato l'argomento di centinaia di libri sia dotti che popolari. Tuttavia, ci sono sorprendentemente pochi libri sulla scienza di Leonardo. Inoltre, la maggior parte degli autori che hanno parlato del suo lavoro scientifico, lo hanno fatto guardandolo attraverso le lenti newtoniane. Questo ha spesso impedito loro di comprendere la natura essenziale della sua scienza, che è una scienza di forme organiche, una scienza di qualità, completamente differente dalla scienza meccanicistica di Galileo e Newton. Soltanto ora, quando i limiti della scienza newtoniana stanno diventando sempre più manifesti e la visione meccanicistica del mondo sta cedendo il passo ad una visione organica ed ecologica, non dissimile da quella di Leonardo, possiamo cominciare ad apprezzare la potenza della sua scienza e la grande importanza per la nostra era.

Комментарии • 5

  • @loredanaventuri
    @loredanaventuri 5 лет назад +2

    Il professor Capra dimostra ancora una volta di essere persona squisita oltre che scienziato raffinato e prezioso per le sue idee innovative. Grazie per aver postato l'incontro.

  • @virginiastofler2084
    @virginiastofler2084 3 года назад +1

    Un grazie veramente col cuore !!!

  • @auroramarino1402
    @auroramarino1402 5 лет назад +1

    Anche per me grazie professore Capra.

  • @b4byf4c3455451n
    @b4byf4c3455451n 4 года назад +1

    @FritjifCapra - Comprai e lessi il suo libro, il Tao della fisica, verso il 2003-2004. E insieme al libro di Piergiorgio Odifreddi dove mi aiutò a sviluppare il paradosso dell'onnipotente. Mi hanno portato all'M-theory. Che invece trattava il Tao della fisica da lei scritto. Allora sono riuscito a spiegarmi anche il costante aumento di entropia. - Le spiego:
    Essendo che l'onnipotente desiderava solo comprensione, perchè aveva già tutto. Ebbe bisogno del libero arbitrio per realizzare il suo unico desiderio. E la comprensione è dappertutto. Nel senso che se guardiamo l'ordine che si forma in una molecola d'acqua per esempio , vediamo che se si mantiene l'equilibrio significa che c'è comprensione. E infatti quel sistema condivide elettroni. Però l'onnipotente ebbe bisogno del libero arbitrio. E non è detto che tutti gli atomi di questo universo debbano essere legati per formare acqua. Allora essendo che fin dai primi istanti del big bang c'era, come c'è e sempre ci sarà il bisogno di comprensione. Fu neccessario che si formasse SPONTANEAMENTE ordine nel bel mezzo disordine. Ecco perché il disordine aumenta sempre, viene prima