Complimenti al professore per la sua ricerca. Mi pare ci sia un pregiudizio interpretativo, cioè considerare il passato con gli occhi e le conoscenze di oggi. A volte un collegamento non lo troviamo perché non c’è mai stato, non perché è stato perso. Non so se sia questo il caso con questa ricerca specifica del prof Russo, ma penso che vada preso in considerazione anche questo fattore innato nel nostro cervello. (Ci sono tanti altri bias cognitivi). Non è un attacco ma solo un mio pensiero.
Ripeto un commento alla prima lezione: se non si considera la scienza araba non si capisce come la scienza antica sia arrivata a noi. Gli Arabi attingono da Erone e noi dagli Arabi. Poi è verso il 1400 si riaccende l'interesse per le opere greco provenienti da Costantinopoli (conquistata dagli Ottomani), ma dopo secoli di traduzioni dall'arabo. Quanto poi gli Arabi abbiano migliorato la scienza antica è altro discorso, ugualmente interessante
I pianeti rallenterebbero e poi accelererebbero, alla faccia dell'inerzia. E' per questo che hanno cercato una teoria più siddisfacenre di quella geocentrica. A Lei avranno detto che l'eliocentrismo non esisteva prima di Keplero, ma la lettura di autori antichi che parlano di pianeti che girano intorno al sole dovrebbe farLe venire qualche dubbio.
Archimede, Ipparco, Apollonio erano geocentrici, proprio come Tolomeo e il geocentrismo (inteso come descrizione del moto degli astri rispetto a una Terra ferma) non può essere abbandonato finché non si arriva a Keplero (ossia alle orbite ellittiche). Tolomeo è avanzato perché ci da un metodo per calcolare la posizione degli astri, così come sono avanzate le tavole arabe, ossia le osservazioni da cui poi le teorie successive deriveranno.
Complimenti al professore per la sua ricerca.
Mi pare ci sia un pregiudizio interpretativo, cioè considerare il passato con gli occhi e le conoscenze di oggi.
A volte un collegamento non lo troviamo perché non c’è mai stato, non perché è stato perso.
Non so se sia questo il caso con questa ricerca specifica del prof Russo, ma penso che vada preso in considerazione anche questo fattore innato nel nostro cervello. (Ci sono tanti altri bias cognitivi).
Non è un attacco ma solo un mio pensiero.
Ripeto un commento alla prima lezione: se non si considera la scienza araba non si capisce come la scienza antica sia arrivata a noi. Gli Arabi attingono da Erone e noi dagli Arabi. Poi è verso il 1400 si riaccende l'interesse per le opere greco provenienti da Costantinopoli (conquistata dagli Ottomani), ma dopo secoli di traduzioni dall'arabo. Quanto poi gli Arabi abbiano migliorato la scienza antica è altro discorso, ugualmente interessante
I pianeti tornato indietro se si assume la rotazione terrestre, altrimenti (sotto l'ipotesi geocentrica) essi rallentano.
I pianeti rallenterebbero e poi accelererebbero, alla faccia dell'inerzia. E' per questo che hanno cercato una teoria più siddisfacenre di quella geocentrica. A Lei avranno detto che l'eliocentrismo non esisteva prima di Keplero, ma la lettura di autori antichi che parlano di pianeti che girano intorno al sole dovrebbe farLe venire qualche dubbio.
Archimede, Ipparco, Apollonio erano geocentrici, proprio come Tolomeo e il geocentrismo (inteso come descrizione del moto degli astri rispetto a una Terra ferma) non può essere abbandonato finché non si arriva a Keplero (ossia alle orbite ellittiche). Tolomeo è avanzato perché ci da un metodo per calcolare la posizione degli astri, così come sono avanzate le tavole arabe, ossia le osservazioni da cui poi le teorie successive deriveranno.