Sul Sudtirolo però va ricordata una cosa importante: ai suoi governanti convenne far rimanere la regione in Italia dopo che seppero che sorte sarebbe toccata loro se fossero stati annessi all'Austria (divisione in 4). Quindi Gruber fu un bel po' paraculo in realtà.
Lo sono tutt'ora (paraculi): non parlano più di referendum per la secessione perché l'Austria gli ha fatto chiaramente capire che i privilegi che hanno adesso, anche in un contesto federale come quello austriaco, se li possono scordare. Infatti quelli di Ein Tirol, rinunciato al sogno di riunirsi alla 'Madre Partria' austriaca, vanno ora vaneggiando di fare come il Lichtenstein (dove fino almeno a 15 anni fa andavano gli albergatori evasori a portare i soldi -- ricordo ancora la teoria di auto di lusso targate BZ davanti alle banche). Scordandosi (o facendo finta di non sapere) che anche il principato si deve appoggiare alla Svizzera
Ho riletto il mio commento in live e mi sono reso conto di essermi espresso in maniera ambigua. Naturalmente non tutta la borghesia in Istria era italofona, erano presenti anche gli sloveni/croati e, soprattutto durante l'Impero, anche una forte impronta tedesca. Ma per lunghi secoli tutto ciò è contato relativamente poco. È stato il nazionalismo ottocentesco e novecentesco a voler far coincidere lingua e "nazionalità".
Da siciliano ti ringrazio per la riflessione. Andrebbe fatta qui da noi. Ci proverò nel mio piccolo. Tornandoci dopo 10 anni passati tra Veneto e Milano posso affermare che la situazione complessiva è peggiore di quello che si pensa da fuori.
Da siciliano trapiantato a Milano posso dire lo stesso. Una grande fetta degli aspiranti indipendentisti siciliani sognano di diventare totalmente autonomi, persino con la loro moneta ; però quando devono chiedere sussidi sono i primi a volerli. Indipendenti con le tasche degli altri.
È un grande peccato che la Sicilia con lo statuto che si ritrova acquisito in toto dalla costituzione italiana, non sappia fare questo salto...essere uno stato tipo Baviera...ad esempio. È una tristezza infinita. Perché i componenti del palazzo dei Normanni non vanno a trovare i sud tirolesi e scambiare qualche idea di gestione del territorio...?
in Italia abbiamo una forte identità regionale. Molto presente e radicato nelle persone delle rispettive aree, che nella maggior parte dei casi hanno poco da spartire tra di loro. I Veneti non ragionano come i Siciliani e un Ligure è molto diverso da un’Abruzzese. Poi ognuno di noi ha ,chi più chi meno, un orgoglio o una simpatia verso la propria regione di appartenenza. Però questa differenza si traduce in termini economici, politici e produttivi molto diversi anche se in termini umani siamo molto uguali .
Sni, non tutte le identità regionali sono forte. Ad esempio alcune sono deboli perché "inventate" diciamo. Mi viene in mento quella marchigiana e quella pugliese: non è mai esistito negli ultimi secoli un "regno" delle Marche, una repubblica marchigiana o un ducato delle Marche. Le Marche furono una suddivisione amministrative creata dai pontefici pochi anni prima dell'unificazione. Idem per la Puglia: antica identità geografica che però venne riscoperta solo dopo l'unità, quando 3 ex suddivisioni amministrative borboniche (Terra di Bari, Capitanata e Terra d'Otranto) vennero virtualmente unite per creare la Puglia. Regioni che non esistono nemmeno da un punto di vista linguistico, dato che come è noto nelle Marche ci sono ben 3 gruppi linguistici diversi (gallo-italico, italiano tout court cioè italiano centrale e il gruppo meridionale), mentre in Puglia esistono due gruppi linguistici diversi (meridionale e meridionale estremo nel Salento).
@@sator3946 si è vero anche questo ! Ma abbiamo la tendenza di ragionare secondo la provenienza dell’uno e dell’altro. Per indicare qualcuno diciamo il siciliano, il Veneto, il calabrese. Sicuramente ci saranno identità piu forti e più deboli ma nell Italia provinciale abbiamo tutti in mente queste differenze territori e caratteriali quando facciamo riferimento a qualcuno che non sia nel nostro territorio. L’Italia dei Pisani che non sopportano i Fiorentini e viceversa, di quelli di Palermo che snobbano i Catanesi degli Emiliani che canzonano i Romagnoli figurati se non ragioniamo con cognizione di territorio ogni volta che parliamo con qualcuno .
Per quanto riguarda il paragone con la Sicilia non è importante anche il rapporto superficie confine? L'entroterra siciliano è povero rispetto le coste. Poi che il sud si sia appoggiato ad un parassitismo statale è palese e sarebbe interessante capire le cause.
Buongiorno professore. Per caso ha in programma una futura live con Stevanato, giusto per fare un punto sul tema della cosiddetta autonomia differenziata? La ringrazio
Da buon veneto sogna un'autonomia e una indipendenza da Roma simile a quella altoatesina...però se il Veneto facesse come l'Alto Adige, si sfascerebbe l'Italia.
Ricordo che il TIrolo comprende Osttitol (Lienz), Nordtirol (Innsbruck), Südtirol (Bozen) e Welschtirol (Trient). Tiroler Gebiet ist von Kufstein bis Borgeth am Etsch (Borghetto d'Avio). Grüße aus Südtiriol ! ruclips.net/video/VNXgGCGbc6w/видео.html
Sicuramente i bolzanini sono più volenterosi dei siciliani ma un conto è confinare fra nord Italia e Germania un conto e essere isolati nel vero senso della parola.
@@loriv9862 Il sig. Primon, che io ho conosciuto personalmente, è stato comandante della Schützenkompanie "Major Giuseppe de Betta" di Trient. Ha cercato per tanti anni di diffondere la vera storia del territorio tirolese anche in provincia di Trient. Che ha le stesse prerorgative di legge della provincia di Bozen, tra le quali: - catasto tavolare (grundbuch) - corpi comunali dei vigili del fuoco - utilizzo del medaglione per i sindaci come simbolo di identificazione nelle manifestazioni pubbliche
Certo che sull'Istria l'ha detta eh... anche perché gli slavi sono arrivati molti secoli dopo. Dunque chi abitava quelle terre prima di loro? Di certo non dei germanici. I dalmati e gli istriani erano italiani (se lo sono i sardi...). Che poi ci fosse una minoranza slava cospicua in Istria non può negarlo nessuno, ma da qua a parlare di invenzioni fasciste ce ne vuole.
È un tema. Grande. Tipicamente europeo.? Forse. Ma in Europa si cerca di dare un equilibrio. Euskadi e Catalunya hanno due prospettive diverse. Penso che il peso di ETA e il cd terrorismo dei tralicci del sud Tirolo abbia avuto un peso specifico nelle trattative dell'autonomia attuale di quei territori. Entrambi hanno un autonomia molto ampia soprattutto in materia fiscale e scolastica. Il sogno di Zaia. Con ragione.
Chissà se prima o poi in Italia i tempi saranno maturi per una riforma dei comuni. Per quanto tempo ancora dovranno esistere innumerevoli sindaci che amministrano comunità di poche migliaia se non centinaia di abitanti?
I piccoli comuni ci sono ovunque, in Germania, Svizzera, Francia, Austria, ecc... Trovo sempre poco sensati gli accorpamenti decisi tout court dall'alto. Semmai, nel quadro di un sano federalismo fiscale, i comuni dovrebbero fondersi autonomamente.
Prof avrei due domande: 1° Il veneto potrebbe diventare come il Sud Tirolo?(a livello di efficienza e qualità della vita. 2° Quando riuscirà, potrebbe aiutarci a capire se questa fantomatica richiesta continua dell'autonomia per il veneto come panacea di tutti i mali del mondo..sia effettivamente così? Per me e' non e' proprio cosi come provano a vendercela.
Ciao Miguelon, sono nato a Trento cresciuto a Bz, parente di un famoso irredentista. La conosco bene la storia, sono cresciuto in armonia coi Krukki, ora più invecchio più non li sopporto. L’autonomia non se la sono a mio avviso mai meritata, ora spero che la globalizzazione la faccia sparire, tanto più che oran non ve ne alcuna necessità anzi? Anzi costa cara agli italiani…. Gli alleati dopo la guerra non la hanno certo favorita, e’ stato al 99% merito di degasperi. Perché tanto rispetto? Sei sicuro che i krukki se la meritino? Perché l’Alto Adige si e,Trieste no?
Perche a Ts parlano tutti italiano tranne qualche migliaio di sloveni. In alto adige invece hanno 3/4 della popolazione che si definisce ancora austriaco, Fa un po´ te.
Gentilissimo il futuro è l'Euregio Tirol, unione sempre maggiore tra Trient, Bozen e Innsbruck. Per tornare al Tirolo storio, diviso dal 1919. Grüße aus Südtirol !
Autonomia a Bolzano vuol dire: ricchezza per tutti come esempio di efficienza e di grande gestione della cosa pubblica. Che la regione siciliana dovrebbe imitare.
Sul Sudtirolo però va ricordata una cosa importante: ai suoi governanti convenne far rimanere la regione in Italia dopo che seppero che sorte sarebbe toccata loro se fossero stati annessi all'Austria (divisione in 4).
Quindi Gruber fu un bel po' paraculo in realtà.
Lo sono tutt'ora (paraculi): non parlano più di referendum per la secessione perché l'Austria gli ha fatto chiaramente capire che i privilegi che hanno adesso, anche in un contesto federale come quello austriaco, se li possono scordare. Infatti quelli di Ein Tirol, rinunciato al sogno di riunirsi alla 'Madre Partria' austriaca, vanno ora vaneggiando di fare come il Lichtenstein (dove fino almeno a 15 anni fa andavano gli albergatori evasori a portare i soldi -- ricordo ancora la teoria di auto di lusso targate BZ davanti alle banche). Scordandosi (o facendo finta di non sapere) che anche il principato si deve appoggiare alla Svizzera
Ho riletto il mio commento in live e mi sono reso conto di essermi espresso in maniera ambigua. Naturalmente non tutta la borghesia in Istria era italofona, erano presenti anche gli sloveni/croati e, soprattutto durante l'Impero, anche una forte impronta tedesca. Ma per lunghi secoli tutto ciò è contato relativamente poco. È stato il nazionalismo ottocentesco e novecentesco a voler far coincidere lingua e "nazionalità".
Da siciliano ti ringrazio per la riflessione. Andrebbe fatta qui da noi. Ci proverò nel mio piccolo. Tornandoci dopo 10 anni passati tra Veneto e Milano posso affermare che la situazione complessiva è peggiore di quello che si pensa da fuori.
Da siciliano trapiantato a Milano posso dire lo stesso. Una grande fetta degli aspiranti indipendentisti siciliani sognano di diventare totalmente autonomi, persino con la loro moneta ; però quando devono chiedere sussidi sono i primi a volerli. Indipendenti con le tasche degli altri.
È un grande peccato che la Sicilia con lo statuto che si ritrova acquisito in toto dalla costituzione italiana, non sappia fare questo salto...essere uno stato tipo Baviera...ad esempio. È una tristezza infinita. Perché i componenti del palazzo dei Normanni non vanno a trovare i sud tirolesi e scambiare qualche idea di gestione del territorio...?
@@stefanomocellin1559Perché so disonesti
Scusi prof sa indicare dove trovare i dati economici del Sud Tirolo e della Sicilia alla fine della seconda guerra mondiale?
Sempre belle riflessioni e spunti di per approfondire grazie.
La Calabria è a statuto ordinario Michele...
in Italia abbiamo una forte identità regionale. Molto presente e radicato nelle persone delle rispettive aree, che nella maggior parte dei casi hanno poco da spartire tra di loro.
I Veneti non ragionano come i Siciliani e un Ligure è molto diverso da un’Abruzzese.
Poi ognuno di noi ha ,chi più chi meno, un orgoglio o una simpatia verso la propria regione di appartenenza. Però questa differenza si traduce in termini economici, politici e produttivi molto diversi anche se in termini umani siamo molto uguali .
Sni, non tutte le identità regionali sono forte.
Ad esempio alcune sono deboli perché "inventate" diciamo. Mi viene in mento quella marchigiana e quella pugliese: non è mai esistito negli ultimi secoli un "regno" delle Marche, una repubblica marchigiana o un ducato delle Marche. Le Marche furono una suddivisione amministrative creata dai pontefici pochi anni prima dell'unificazione.
Idem per la Puglia: antica identità geografica che però venne riscoperta solo dopo l'unità, quando 3 ex suddivisioni amministrative borboniche (Terra di Bari, Capitanata e Terra d'Otranto) vennero virtualmente unite per creare la Puglia.
Regioni che non esistono nemmeno da un punto di vista linguistico, dato che come è noto nelle Marche ci sono ben 3 gruppi linguistici diversi (gallo-italico, italiano tout court cioè italiano centrale e il gruppo meridionale), mentre in Puglia esistono due gruppi linguistici diversi (meridionale e meridionale estremo nel Salento).
@@sator3946 si è vero anche questo ! Ma abbiamo la tendenza di ragionare secondo la provenienza dell’uno e dell’altro. Per indicare qualcuno diciamo il siciliano, il Veneto, il calabrese.
Sicuramente ci saranno identità piu forti e più deboli ma nell Italia provinciale abbiamo tutti in mente queste differenze territori e caratteriali quando facciamo riferimento a qualcuno che non sia nel nostro territorio.
L’Italia dei Pisani che non sopportano i Fiorentini e viceversa, di quelli di Palermo che snobbano i Catanesi degli Emiliani che canzonano i Romagnoli figurati se non ragioniamo con cognizione di territorio ogni volta che parliamo con qualcuno .
Autonomia sempre.
Spero che in Italia si facciano tutte le regioni autonome.
Per quanto riguarda il paragone con la Sicilia non è importante anche il rapporto superficie confine?
L'entroterra siciliano è povero rispetto le coste.
Poi che il sud si sia appoggiato ad un parassitismo statale è palese e sarebbe interessante capire le cause.
Il tramonto a Otranto non si vede sul mare, che è l'Adriatico ed è rivolto a est. Però Sunset è davvero un gean bel quadro.
C'è un modo per avere le live per i membri paganti in versioni podcast?
Buongiorno professore. Per caso ha in programma una futura live con Stevanato, giusto per fare un punto sul tema della cosiddetta autonomia differenziata? La ringrazio
Da buon veneto sogna un'autonomia e una indipendenza da Roma simile a quella altoatesina...però se il Veneto facesse come l'Alto Adige, si sfascerebbe l'Italia.
Ricordo che il TIrolo comprende Osttitol (Lienz), Nordtirol (Innsbruck), Südtirol (Bozen) e Welschtirol (Trient). Tiroler Gebiet ist von Kufstein bis Borgeth am Etsch (Borghetto d'Avio). Grüße aus Südtiriol !
ruclips.net/video/VNXgGCGbc6w/видео.html
Sicuramente i bolzanini sono più volenterosi dei siciliani ma un conto è confinare fra nord Italia e Germania un conto e essere isolati nel vero senso della parola.
il famoso confine Italia Germania
@@mattiamasella6022 ovviamente era per fare capire che è a metà strada fra il mondo tedesco e italiano e c’è di peggio nella geografia
Curiosità, la foto in copertina è Paolo Primon di Trento che poverino è venuto a mancare qualche anno fa..
@@loriv9862 Il sig. Primon, che io ho conosciuto personalmente, è stato comandante della Schützenkompanie "Major Giuseppe de Betta" di Trient. Ha cercato per tanti anni di diffondere la vera storia del territorio tirolese anche in provincia di Trient. Che ha le stesse prerorgative di legge della provincia di Bozen, tra le quali:
- catasto tavolare (grundbuch)
- corpi comunali dei vigili del fuoco
- utilizzo del medaglione per i sindaci come simbolo di identificazione nelle manifestazioni pubbliche
Certo che sull'Istria l'ha detta eh... anche perché gli slavi sono arrivati molti secoli dopo. Dunque chi abitava quelle terre prima di loro? Di certo non dei germanici. I dalmati e gli istriani erano italiani (se lo sono i sardi...).
Che poi ci fosse una minoranza slava cospicua in Istria non può negarlo nessuno, ma da qua a parlare di invenzioni fasciste ce ne vuole.
Il problema del traffico lo subisce il Veneto purtroppo e soprattutto le zone confinanti....
Ottimo video.
Non si può affrontare certe questioni solo in chiave politica..spiece ma è una visione miope .."cognizione di causa " solo politicamente..
Professore, complimenti infiniti e massima ammirazione per la Signora Bionda🥇
Ti ascolto proprio da San Candido in questo momento. Ho vissuto qua diversi anni e ora torno 1-2 volte l'anno
Bellissimo!
È un tema. Grande. Tipicamente europeo.? Forse. Ma in Europa si cerca di dare un equilibrio. Euskadi e Catalunya hanno due prospettive diverse. Penso che il peso di ETA e il cd terrorismo dei tralicci del sud Tirolo abbia avuto un peso specifico nelle trattative dell'autonomia attuale di quei territori. Entrambi hanno un autonomia molto ampia soprattutto in materia fiscale e scolastica. Il sogno di Zaia. Con ragione.
algo, que ritmo!
Chissà se prima o poi in Italia i tempi saranno maturi per una riforma dei comuni. Per quanto tempo ancora dovranno esistere innumerevoli sindaci che amministrano comunità di poche migliaia se non centinaia di abitanti?
I piccoli comuni ci sono ovunque, in Germania, Svizzera, Francia, Austria, ecc...
Trovo sempre poco sensati gli accorpamenti decisi tout court dall'alto.
Semmai, nel quadro di un sano federalismo fiscale, i comuni dovrebbero fondersi autonomamente.
Mio commento tattico
Scusa, Michele, Tolomei era Ettore, non Federico.
Esatto
Sud Tirolo for ever.❤️❤️
Tolomei 😢.
Che ne pensa della "spiegazione climatica?"
In supersintesi: sole e lunghe estati= cittadini inoperosi, freddo e lunghi inverni=cittadini operosi.
Prof avrei due domande:
1° Il veneto potrebbe diventare come il Sud Tirolo?(a livello di efficienza e qualità della vita.
2° Quando riuscirà, potrebbe aiutarci a capire se questa fantomatica richiesta continua dell'autonomia per il veneto come panacea di tutti i mali del mondo..sia effettivamente così?
Per me e' non e' proprio cosi come provano a vendercela.
Anche per la Lombardia
Ciao Miguelon, sono nato a Trento cresciuto a Bz, parente di un famoso irredentista. La conosco bene la storia, sono cresciuto in armonia coi Krukki, ora più invecchio più non li sopporto. L’autonomia non se la sono a mio avviso mai meritata, ora spero che la globalizzazione la faccia sparire, tanto più che oran non ve ne alcuna necessità anzi? Anzi costa cara agli italiani…. Gli alleati dopo la guerra non la hanno certo favorita, e’ stato al 99% merito di degasperi. Perché tanto rispetto? Sei sicuro che i krukki se la meritino? Perché l’Alto Adige si e,Trieste no?
Perche a Ts parlano tutti italiano tranne qualche migliaio di sloveni. In alto adige invece hanno 3/4 della popolazione che si definisce ancora austriaco, Fa un po´ te.
"Costa cara agli italiani". Potrebbe quantificare il costo?
Gentilissimo il futuro è l'Euregio Tirol, unione sempre maggiore tra Trient, Bozen e Innsbruck. Per tornare al Tirolo storio, diviso dal 1919. Grüße aus Südtirol !
@@MrSempreme 3/4 Austriaci ? ma fai bene i conti? Se così fosse perché non si levano dal kazzo e si autodeterminano a favore della Austria ?
@@davidglc te lo lascio tutto il tuo Euregio del kazzo! Goditelo e prospera!
Autonomia a Bolzano vuol dire: ricchezza per tutti come esempio di efficienza e di grande gestione della cosa pubblica. Che la regione siciliana dovrebbe imitare.
È la regione più finanziata di italia
@@nicolobragantini6742 è sempre in deficit, infatti.
Grazie Prof.