41:40 Il famoso modello "danese", cioè quello che ha 10% di energia primaria da eolico, 60% di produzione elettrica da eolico con backup a carbone e biomassa, e di conseguenza emissioni per kWh maggiori di quelli Svedesi e Francesi (2x e 12x abitanti)
Ho visto un po' troppo ottimismo sull'espansione del mercato delle energie rinnovabili soprattutto in funzione alla discesa del loro prezzo. Per il fotovoltaico ad esempio il prezzo è sceso di molto da 2010 fino a 2017-18 ma ora è un po di anni che resta abbastanza stabile, la tecnologia è ormai abbastanza matura e non mi aspetterei enormi sconvolgimenti su questo fronte. Inoltre non si possono non tenere in considerazione le grosse limitazioni dovute all'intermittenza ed alla complessità nella produzione. Quindi per quanto riguarda l'Europa mi trovo assolutamente d'accordo deve spingere molto di più nella produzione in casa anche per espandere il nostro know-how invece di delegare tutto alla Cina (ormai anche l'eolico per la maggior parte viene fatto lì). Ma per i paesi in via di sviluppo, che hanno grande bisogno di energia e ne hanno bisogno in maniera continua ed a basso costo, magari con giacimenti interni al loro paese di carbone/petrolio ecc. mi sembra utopistico pensare che loro si lancino sullo sviluppo di queste energie green, che dovrebbero un giorno costituire la larga parte della produzione energetica. Spero di sbagliare ed esser stato chiaro
Condivido quello che dici, ma. Riporre speranza nell’innovazione tecnologica si è un rischio e non una certezza, ma se c’è una cosa che ci ha insegnato la rivoluzione industriale e poi quella tecnologica è che il progresso scientifico-tecnologico riesce a fare passi da gigante in sempre meno tempo, influenzando le masse anche. Prima di 35 anni fa era impossibile pensare a un mondo connesso come oggi grazie al web, penso che davanti a una certezza di devastazione climatica più o meno vicina sia il caso di scommettere in un futuro migliore tentando di forzarlo, pur restando in equilibrio con le spinte avverse… Comunque navigando a vista e senza sperare solo nell’ avvento salvifico di cose non immaginabili, si intravedono spiragli di luce, come la fissione, l’idrogeno, come i miglioramenti nello sviluppo di materiali e nella prestazione di ciò che già abbiamo.
@@matteobarcalla che l'innovazione tecnologica abbia fatto passi da gigante negli ultimi 150 anni è ovviamente sotto gli occhi di tutti, ma troppo spesso come nel tuo caso si fa un errore grossolano ossia confondere quella che è una scoperta/innovazione in maniera indipendente e completamente slegata da una programmazione, come può essere la macchina a vapore, ed invece forzare la ricerca a sviluppare una precisa tecnologia. È estremamente diverso, non è una questione dei rischi dell'innovazione. Per usare il tuo esempio, se 35 anni fa chiedevi cosa avrebbe riservato il futuro, buona parte delle persone avrebbero risposto innovazione nei trasporti, nell'industria alimentare ecc. Quasi nessuno avrebbe previsto questo balzo incredibile delle telecomunicazioni. Proprio perché la ricerca porta ad innovazioni incredibili, ma quasi mai avvengono in modo programmato dall'alto o comunque studiate a tavolino.
Condivido in toto. Pensare al fotovoltaico come gamechanger significa capirne poco di reti e sistemi elettrici. Se la rete non esiste o è vecchia il fotovoltaico non cambia nulla per il sistema Paese. Ha senso per aree rurali o per favorire lo sviluppo di impianti ad esempio connessi all'agricoltura ma a livello industriale non dà nessun contributo. La Danimarca può permettersi di espandere il suo eolico perché ha impianti fossili di base e backup ed è circondata da paesi che hanno reti consolidate e produzioni affidabili. Se non si ha una visione di insieme si continua a parlare per dare aria alla bocca a mio avviso, producendo risultati nulli sul campo. Una rete non si costruisce con alla base fotovoltaico e/o eolico. Serve di base una fonte costante.
@@tommaso5648 Vale un discorso similare per gli accumulatori e in un certo senso anche per l'idrogeno. Quest'ultimo ha grossi limiti dovuti banalmente alla fisica, mi riesce difficile pensare che possa mai diventare più competitivo chessó, del gasolio, o meglio, lo può diventare solo se lo decidiamo per legge con divieti e/o tassazioni
La frase "a lungo termine saremo tutti morti" e la ribattuta "a medio termine...", mette in evidenza la visione del futuro che cambia angolazione da generazione a generazione. Ironicamente, questo mi fa ben sperare.
Queste persone della mia età sono il motivo per cui non ho amici della mia età e non ho speranze. Ad oggi con la crisi dell eolico, questo intervento è invecchiato male. D'altronde quando si vuole far cassa a scrivere libretti senza essere un esperto in niente .... Cmq fesso chi ha comprato il libro
Grazie per i contenuti! Dati consultabili online ( revisione 2017 del World Population Prospects dell’Onu) propongono proiezioni demografiche sull'africa che stimano la popolazione del continente assestarsi sui 2,5 miliardi di abitanti nel 2050 e a 4,4 miliardi circa nel 2100 (come ricordato dal prof. Boldrin). Nella 2100 la popolazione mondiale è stimata in circa 11 miliardi contro gli 8 attuali. Se queste proiezioni si riveleranno esatte descrivono una tendenza che sembra rendere marginale qualsiasi ipotesi di sostenibilità dello sviluppo basata prevalentemente sul contenimento dei consumi nei Paesi avanzati. Difficile invece stimare la capacità del progresso tecnologico di compensare gli effetti ambientali/ecologici/climatici indotti da una simile crescita della popolazione su scala planetaria. Opinioni sulla tesi che per produrre l'innovazione tecnologica desiderata sia necessaria/utile la programmazione politica? Personalmente condivido le scetticismo espresso da Boldrin nel merito. Grazie di nuovo per il video, buona serata :)
se ci pensi 4,4 miliardi al 2100 significa + 50%in 80 anni. Guarda quanto sono diminuite le emissioni europee in 20 anni (grazie a tecnologia) e credo si possa stare un po' più tranquilli. Sulla programmazione politica secondo me ha ragione Alessio. Non servono i piani quinquennali, ma i governi possono fare delle cose decisamente utili per lasciare i privati liberi di innovare. Pensa al ruolo che hanno le infrastrutture come le reti elettriche in un qualsiasi scenario di transizione industriale o all'utilità della regolamentazione. In particolare penso alla regolamentazione che aumenta il livello di informazione degli agenti del mercato. Se per esempio si volesse fare una carbon tax come dice Boldrin, i governi avrebbero un ruolo fondamentale nel dare le regole e farle rispettare. Poi le aziende faranno le loro scelte, grazie a un'informazione che al momento non hanno.
@@davidetosches6014 In che senso più 50% in ottanta anni? Oggi la popolazione dell'africa è stimata in 1,3 miliardi e 4,4 è la proiezione al 2100. Probabilmente tu ti riferisci alla proiezione della popolazione mondiale per lo stesso periodo (che delle due è senz'altro la più rilevante). Sulla carbon tax hai ragione. Grazie per la risposta.
@@GP-xh2qm si avevo inteso 4 miliardi su 8 di popolazione mondiale. Sicuramente quella prospettiva di crescita in Africa sarà tosta per loro, però in termini di impatto sulla popolazione mondiale secondo me è ancora gestibile. Soprattutto considerando che le tecnologie, una volta inventate, si trasferiscono
@@davidetosches6014Sicuramente l'incremento della popolazione mondiale pone una sfida epocale ma non è inverosimile ipotizzare che l'avanzamento tecnologico su un orizzonte temporale del genere possa compensare. Vedremo se e secondo quali modalità anche un cambiamento più o meno spontaneo degli stili di consumo avrà una parte centrale nella gestione della "crisi climatica". Buona serata :)
@@mauroperossini4785 Condivido. In effetti, anche la convergenza dei livelli di consumo procapite di Asia, America Latina e in prospettiva Africa non potrà che agire da moltiplicatore del previsto aumento demografico. Buona serata. Grazie per la risposta. :)
Fuori tempo massimo ma: consiglio alla moderazione del canale di controllare più spesso i commenti. Non sono i primi bot che si fingono utenti che vedo sul vostro canale, con catene di commenti anche in evidenza. Un po' di pulizia non fa mai male!
Per cambiare i rapporti sociali, economici, politici, dovrebbe prima cambiare l'uomo che da millenni è ostinato a restare tale. Detto ciò preoccupiamo i in questo momento di non lasciare la politica nelle solite mani di avvoltoi siamo oltre il 40% dei non votanti da anni, oggi possiamo cambiare questo sistema sempre più Avido con la partecipazione al voto ai nuovi partiti antisistema che si stanno organizzando
Visione IMO problematica ma cmq stimolante. Penso che la vastità, complessità e rilevanza dell'argomento meriterebbero un ciclo di ampio respiro, con esperti di varie estrazioni ed opinioni (anche quelle invise a LO - purché intellettualmente presentabili).
Quel che non trovo mai nelle critiche alla decrescita felice (critiche che condivido) è che la decrescita per i suoi ideologi nn è capitalismo senza crescita Ma socialismo(non marxista) (redistribuzione, no global, minimalismo) senza crescita (disuguaglianze, inquinamento etc). Secondo me è sul punto Socialismo che andrebbero attaccati
@@edoardomassini3445 No questa è la tua idea di decrescita felice, o l'idea che hai letto da qualche parte. Non c'è un monopolio su su cosa significhi esattamente. Posso assicurati però che c'è un numero non indifferente di sostenitori della decrescita felice che ha un idea diversa dalla tua. Ciòe che l'obbiettivo sia la riduzione dei consumi, della produzione e quindi delle condizioni materiali dei cittadini.
@@edoardomassini3445 Crescita economica, una volta che i beni necessari sono stati prodotti l'economia si sposta sulla produzione di servizi, ergo il pil aumenta.
Mi pare tutto wishful thinking. Anche basta però. Se sta scommessa va male ce li mette lui i soldi? 😄 Secondo me può finire facilmente male, molto male. I discorsi che fa sono inoltre tutti perfettamente adatti al nucleare, dove però non serve la parte di “speriamo funzioni”, perché già sappiamo che funziona. Ammetto che sono a metà video… magari ora lo dice 😉
non ha parlato di nessuna tecnologia nello specifico, anche perché non era quello il tema del video.... E comunque lo speriamo che funzioni c'è anche con il nucleare, mica dobbiamo sostituire solo le emissioni del settore energetico
@@davidetosches6014 Falso, assolutamente falso. E tendenzioso glissare, visto che Terzi stava sul pulpito ideologico a riguardo delle note rinnovabili.
Molti confondono la decrescita ( felice ?) con il downshifting ( l' avro' scritto bene? ), cioe' un fenomeno globale con una scelta personale. Ora non capisco, se uno non accetta il consumismo, nessuno lo obbliga a comprare cose piu' o meno inutili.
L'ultimo reattore costruito in Europa, in finlandia nella centrale di Olkiluoto è costato 8.5 mil di € ed ha una potenza di 1,6 GW. e ci hanno messo 13-14 anni. I cinesi nel frattempo hanno realizzato, in 6 anni, la centrale di Yangjiang con 6 reattori da 1GW spendendo complessivamente 15 mil. €. Con 70 mil € ce ne facevamo almeno 5 o 6.
Il problema "clima" non è solo la CO2 e di conseguenza il surriscaldamento globale, ma anche l'erosione del suolo, la cementificazione, lo spreco energetico ( da boomer penso agli inutili GWh che succhiano Facebook e tiktok), il consumo di materie prime, il consumo idrico, etc. Bisognerebbe, ammetto non saprei come, inserire nel calcolo della produttività di un Paese anche il rispetto della natura.
@@benedetto7778 [...] lo spreco energetico ( da boomer penso agli inutili Gwh che succhiano Facebook e tiktok) [...]. Questa frase significa che tu ritieni inutili, e quindi uno spreco, l'energia usata per Facebook e TikTok. Io ho solo ampliato scrivendo "social".
L'errore logico e' : fintantoche gli inventori e scopritori vengono assoggiettati al volere degli affaristi ,chiunque potra' continuare a sostenere che la crescita (la crescita di che cosa poi ) e' un instinto naturale .Invece bisogna ridristribuire il sapere ,il potere dacquisto,i diritti sociali ,rivedere il concetto di lavoro .... non ha senso continuare e vendere prodottti e servizi futili per giustificare il consumismo quando neanche il servizio sanitatio e' garantito a tutti con un livello di servizio decente e capillare a livello globale .
red herring fallacy a gogò, e meno male che è un tecnico per giunta giovane. Alla fine si è dimostrato come l'ennesimo funzionario europeo che vende fumo negli occhi e gioca col futuro di milioni di persone. Politicante venditore e rappresentante di fuffa questo A.t
Riporre speranza nell’innovazione tecnologica si è un rischio e non una certezza, ma se c’è una cosa che ci ha insegnato la rivoluzione industriale e poi quella tecnologica è che il progresso scientifico-tecnologico riesce a fare passi da gigante in sempre meno tempo, influenzando le masse anche. Prima di 35 anni fa era impossibile pensare a un mondo connesso come oggi grazie al web, penso che davanti a una certezza di devastazione climatica più o meno vicina sia il caso di scommettere in un futuro migliore tentando di forzarlo, pur restando in equilibrio con le spinte avverse… Comunque navigando a vista e senza sperare solo nell’ avvento salvifico di cose non immaginabili, si intravedono spiragli di luce, come la fissione, l’idrogeno, come i miglioramenti nello sviluppo di materiali e nella prestazione di ciò che già abbiamo. Sarò ingenuo, ma più che un promotore di fuffa guardo alla storia recente con stupore.
Da Giovine ventenne gradirei una democrazia* con peso decrescente all'aumentare dell'età. Si, l'ho spiegato male e non ho la più pallida idea di come andrebbe strutturato 🤷
Se introducessimo la possibilità di attribuire a quote del corpo elettorale un suffragio con valore differente in base ad un determinato standard.. ne seguirebbe la fine del suffragio universale egualitario (ovviamente) e l'incentivo alle forze politiche che contingentemente disponessero della maggioranza parlamentare a imporre leggi elettorali che assegnino peso crescente al voto espresso da elettori sulla base di caratteristiche/standard prevalenti nella rispettiva base elettorale. Già ora le leggi elettorali nel nostro Paese vengono tipicamente imposte dalle dalla coalizione di maggioranza a fine legislatura nel tentativo di penalizzare i partiti antagonisti. Capisco il senso della provocazione che sollevi ma se realizzata dubito che nel medio periodo ne saremmo soddisfatti. Buona serata :)
Provo a replicare con una provocazione: e allora perchè non attribuire un peso elettorale differenziato crescente in rapporto al titoli di studio conseguito (primari, secondari e universitari)? Oppure possiamo tornare al voto su base censitaria, dopotutto la relazione tra reddito livello di istruzione e capacità di esprimere una partecipazione politica più consapevole/adeguata sembra un ipotesi ragionevole. I contro mi paiono decisamente più dei pro. Un ultima considerazione i valori massimi di astensione sembrano espressi dagli under 34 e dagli over 65. Per aumentare il peso elettorale dei giovini basterebbe che i giovini si astenessero meno. No?
@@GP-xh2qm la mia era solo una provocazione motivata principalmente da: -Non so chi cazzo votare -> magari i politici avrebbero incentivo ad adottare politiche che prendano in considerazione i giovani (?e politiche di lungo periodo?) O più semplicemente pura e cieca disperazione 🙃
@@Matte_Ch Capisco la frustrazione e l'assenza di offerta politica adeguata che segnali.. anche la mia voleva essere solo una provocazione che accoglieva la tua.. un ragionamento per assurdo. Buona serata. 🙃
La dottrina di Marx è onnipotente perché è giusta. Essa è completa e armonica, e dà agli uomini una concezione integrale del mondo, che non può conciliarsi con alcuna superstizione, con nessuna reazione, con nessuna difesa dell'oppressione borghese. Il marxismo è il successore legittimo di tutto ciò che l'umanità ha creato di meglio durante il secolo XIX: la filosofia tedesca, l'economia politica inglese e il socialismo francese. Lenin, Tre fonti e tre parti integranti del marxismo, marzo 1913
@@laprimularossa4626 Se vuole fare venerare come rivelazione divina le tesi di un filosofo morto centoquarant'anni fa lei è libero di farlo altrove - magari creando un canale sulla bieca piattaforma capitalista RUclips. Sul canale Agorà si fa altro.
Ma il libro con Rustichini quando esce?
Sulla montagna parole sante di Boldrin.
41:40 Il famoso modello "danese", cioè quello che ha 10% di energia primaria da eolico, 60% di produzione elettrica da eolico con backup a carbone e biomassa, e di conseguenza emissioni per kWh maggiori di quelli Svedesi e Francesi (2x e 12x abitanti)
Senza contare che senza lo stoccaggio Norvegese quel modello non potrebbe esistere
Però oggi ci sono tecnologie meno impattanti, se si puntasse su nucleare + mix rinnovanili
@M.Boldrini quale MTB hai?...grazie
Ho visto un po' troppo ottimismo sull'espansione del mercato delle energie rinnovabili soprattutto in funzione alla discesa del loro prezzo. Per il fotovoltaico ad esempio il prezzo è sceso di molto da 2010 fino a 2017-18 ma ora è un po di anni che resta abbastanza stabile, la tecnologia è ormai abbastanza matura e non mi aspetterei enormi sconvolgimenti su questo fronte. Inoltre non si possono non tenere in considerazione le grosse limitazioni dovute all'intermittenza ed alla complessità nella produzione. Quindi per quanto riguarda l'Europa mi trovo assolutamente d'accordo deve spingere molto di più nella produzione in casa anche per espandere il nostro know-how invece di delegare tutto alla Cina (ormai anche l'eolico per la maggior parte viene fatto lì). Ma per i paesi in via di sviluppo, che hanno grande bisogno di energia e ne hanno bisogno in maniera continua ed a basso costo, magari con giacimenti interni al loro paese di carbone/petrolio ecc. mi sembra utopistico pensare che loro si lancino sullo sviluppo di queste energie green, che dovrebbero un giorno costituire la larga parte della produzione energetica. Spero di sbagliare ed esser stato chiaro
Condivido quello che dici, ma.
Riporre speranza nell’innovazione tecnologica si è un rischio e non una certezza, ma se c’è una cosa che ci ha insegnato la rivoluzione industriale e poi quella tecnologica è che il progresso scientifico-tecnologico riesce a fare passi da gigante in sempre meno tempo, influenzando le masse anche. Prima di 35 anni fa era impossibile pensare a un mondo connesso come oggi grazie al web, penso che davanti a una certezza di devastazione climatica più o meno vicina sia il caso di scommettere in un futuro migliore tentando di forzarlo, pur restando in equilibrio con le spinte avverse… Comunque navigando a vista e senza sperare solo nell’ avvento salvifico di cose non immaginabili, si intravedono spiragli di luce, come la fissione, l’idrogeno, come i miglioramenti nello sviluppo di materiali e nella prestazione di ciò che già abbiamo.
@@matteobarcalla che l'innovazione tecnologica abbia fatto passi da gigante negli ultimi 150 anni è ovviamente sotto gli occhi di tutti, ma troppo spesso come nel tuo caso si fa un errore grossolano ossia confondere quella che è una scoperta/innovazione in maniera indipendente e completamente slegata da una programmazione, come può essere la macchina a vapore, ed invece forzare la ricerca a sviluppare una precisa tecnologia. È estremamente diverso, non è una questione dei rischi dell'innovazione. Per usare il tuo esempio, se 35 anni fa chiedevi cosa avrebbe riservato il futuro, buona parte delle persone avrebbero risposto innovazione nei trasporti, nell'industria alimentare ecc. Quasi nessuno avrebbe previsto questo balzo incredibile delle telecomunicazioni. Proprio perché la ricerca porta ad innovazioni incredibili, ma quasi mai avvengono in modo programmato dall'alto o comunque studiate a tavolino.
Condivido in toto. Pensare al fotovoltaico come gamechanger significa capirne poco di reti e sistemi elettrici. Se la rete non esiste o è vecchia il fotovoltaico non cambia nulla per il sistema Paese. Ha senso per aree rurali o per favorire lo sviluppo di impianti ad esempio connessi all'agricoltura ma a livello industriale non dà nessun contributo. La Danimarca può permettersi di espandere il suo eolico perché ha impianti fossili di base e backup ed è circondata da paesi che hanno reti consolidate e produzioni affidabili. Se non si ha una visione di insieme si continua a parlare per dare aria alla bocca a mio avviso, producendo risultati nulli sul campo. Una rete non si costruisce con alla base fotovoltaico e/o eolico. Serve di base una fonte costante.
@@tommaso5648 Vale un discorso similare per gli accumulatori e in un certo senso anche per l'idrogeno. Quest'ultimo ha grossi limiti dovuti banalmente alla fisica, mi riesce difficile pensare che possa mai diventare più competitivo chessó, del gasolio, o meglio, lo può diventare solo se lo decidiamo per legge con divieti e/o tassazioni
La frase "a lungo termine saremo tutti morti" e la ribattuta "a medio termine...", mette in evidenza la visione del futuro che cambia angolazione da generazione a generazione. Ironicamente, questo mi fa ben sperare.
A "Nel medio è morto solo Boldrin" sono crollato XD XD
7:51 durante questo pezzo potevo sentire Boldrin anche se era silente.
In che modo la “generalized co2 emission tax” è fortemente redistributiva?
Ottimo dibattito! Un sacco di spunti interessanti complimenti
Queste persone della mia età sono il motivo per cui non ho amici della mia età e non ho speranze. Ad oggi con la crisi dell eolico, questo intervento è invecchiato male. D'altronde quando si vuole far cassa a scrivere libretti senza essere un esperto in niente .... Cmq fesso chi ha comprato il libro
Grazie per i contenuti!
Dati consultabili online ( revisione 2017 del World Population Prospects dell’Onu) propongono proiezioni demografiche sull'africa che stimano la popolazione del continente assestarsi sui 2,5 miliardi di abitanti nel 2050 e a 4,4 miliardi circa nel 2100 (come ricordato dal prof. Boldrin). Nella 2100 la popolazione mondiale è stimata in circa 11 miliardi contro gli 8 attuali.
Se queste proiezioni si riveleranno esatte descrivono una tendenza che sembra rendere marginale qualsiasi ipotesi di sostenibilità dello sviluppo basata prevalentemente sul contenimento dei consumi nei Paesi avanzati.
Difficile invece stimare la capacità del progresso tecnologico di compensare gli effetti ambientali/ecologici/climatici indotti da una simile crescita della popolazione su scala planetaria.
Opinioni sulla tesi che per produrre l'innovazione tecnologica desiderata sia necessaria/utile la programmazione politica? Personalmente condivido le scetticismo espresso da Boldrin nel merito.
Grazie di nuovo per il video, buona serata :)
se ci pensi 4,4 miliardi al 2100 significa + 50%in 80 anni. Guarda quanto sono diminuite le emissioni europee in 20 anni (grazie a tecnologia) e credo si possa stare un po' più tranquilli.
Sulla programmazione politica secondo me ha ragione Alessio. Non servono i piani quinquennali, ma i governi possono fare delle cose decisamente utili per lasciare i privati liberi di innovare. Pensa al ruolo che hanno le infrastrutture come le reti elettriche in un qualsiasi scenario di transizione industriale o all'utilità della regolamentazione.
In particolare penso alla regolamentazione che aumenta il livello di informazione degli agenti del mercato. Se per esempio si volesse fare una carbon tax come dice Boldrin, i governi avrebbero un ruolo fondamentale nel dare le regole e farle rispettare. Poi le aziende faranno le loro scelte, grazie a un'informazione che al momento non hanno.
@@davidetosches6014 In che senso più 50% in ottanta anni? Oggi la popolazione dell'africa è stimata in 1,3 miliardi e 4,4 è la proiezione al 2100. Probabilmente tu ti riferisci alla proiezione della popolazione mondiale per lo stesso periodo (che delle due è senz'altro la più rilevante). Sulla carbon tax hai ragione. Grazie per la risposta.
@@GP-xh2qm si avevo inteso 4 miliardi su 8 di popolazione mondiale. Sicuramente quella prospettiva di crescita in Africa sarà tosta per loro, però in termini di impatto sulla popolazione mondiale secondo me è ancora gestibile. Soprattutto considerando che le tecnologie, una volta inventate, si trasferiscono
@@davidetosches6014Sicuramente l'incremento della popolazione mondiale pone una sfida epocale ma non è inverosimile ipotizzare che l'avanzamento tecnologico su un orizzonte temporale del genere possa compensare.
Vedremo se e secondo quali modalità anche un cambiamento più o meno spontaneo degli stili di consumo avrà una parte centrale nella gestione della "crisi climatica".
Buona serata :)
@@mauroperossini4785 Condivido. In effetti, anche la convergenza dei livelli di consumo procapite di Asia, America Latina e in prospettiva Africa non potrà che agire da moltiplicatore del previsto aumento demografico. Buona serata. Grazie per la risposta. :)
Grande Frank Matano, non lo facevo economista.
Fuori tempo massimo ma: consiglio alla moderazione del canale di controllare più spesso i commenti. Non sono i primi bot che si fingono utenti che vedo sul vostro canale, con catene di commenti anche in evidenza. Un po' di pulizia non fa mai male!
Un bel confronto! Una live che fa riflettere. Grazie
Per cambiare i rapporti sociali, economici, politici, dovrebbe prima cambiare l'uomo che da millenni è ostinato a restare tale. Detto ciò preoccupiamo i in questo momento di non lasciare la politica nelle solite mani di avvoltoi siamo oltre il 40% dei non votanti da anni, oggi possiamo cambiare questo sistema sempre più Avido con la partecipazione al voto ai nuovi partiti antisistema che si stanno organizzando
Visione IMO problematica ma cmq stimolante. Penso che la vastità, complessità e rilevanza dell'argomento meriterebbero un ciclo di ampio respiro, con esperti di varie estrazioni ed opinioni (anche quelle invise a LO - purché intellettualmente presentabili).
Bellissima puntata complimenti a tutti
Bella discussione. Peccato averla persa live
Nel medio è morto solo Mike😂😂😂😂😂
Non sarà l'ambiente ad estinguere l'uomo.
Ottimo dibattito. Peccato che dai nostri politici non lo sentiremo mai
A me questa cosa spaventa da morire
Su Spotify avete caricato solo i primi 2 minuti
Quel che non trovo mai nelle critiche alla decrescita felice (critiche che condivido) è che la decrescita per i suoi ideologi nn è capitalismo senza crescita
Ma socialismo(non marxista) (redistribuzione, no global, minimalismo) senza crescita (disuguaglianze, inquinamento etc). Secondo me è sul punto Socialismo che andrebbero attaccati
Esatto. Sfruttano la crisi climatica come grimaldello per imboccarti le loro idee ormai cotte da un pezzo
La decrescita felice è quando produci la stessa quantità di beni, usando meno risorse
@@edoardomassini3445 No questa è la tua idea di decrescita felice, o l'idea che hai letto da qualche parte. Non c'è un monopolio su su cosa significhi esattamente. Posso assicurati però che c'è un numero non indifferente di sostenitori della decrescita felice che ha un idea diversa dalla tua. Ciòe che l'obbiettivo sia la riduzione dei consumi, della produzione e quindi delle condizioni materiali dei cittadini.
@@BZ-rr1wt come la chiami tu la situazione in cui produciamo lo stesso numero di beni usando meno risorse?
@@edoardomassini3445 Crescita economica, una volta che i beni necessari sono stati prodotti l'economia si sposta sulla produzione di servizi, ergo il pil aumenta.
Mi pare tutto wishful thinking. Anche basta però. Se sta scommessa va male ce li mette lui i soldi? 😄
Secondo me può finire facilmente male, molto male.
I discorsi che fa sono inoltre tutti perfettamente adatti al nucleare, dove però non serve la parte di “speriamo funzioni”, perché già sappiamo che funziona. Ammetto che sono a metà video… magari ora lo dice 😉
non ha parlato di nessuna tecnologia nello specifico, anche perché non era quello il tema del video....
E comunque lo speriamo che funzioni c'è anche con il nucleare, mica dobbiamo sostituire solo le emissioni del settore energetico
@@davidetosches6014 Falso, assolutamente falso.
E tendenzioso glissare, visto che Terzi stava sul pulpito ideologico a riguardo delle note rinnovabili.
Molti confondono la decrescita ( felice ?) con il downshifting ( l' avro' scritto bene? ), cioe' un fenomeno globale con una scelta personale. Ora non capisco, se uno non accetta il consumismo, nessuno lo obbliga a comprare cose piu' o meno inutili.
Ottima discussione, LO sempre al top! Iscrivetevi all'associazione!
Il pianeta si salva da solo
@1:01:14 eh no, non gli stai "dando un segnale importante", li stai costringendo!
ma ancora con questa balla che l'eolico e il solare sono le forme di energie più efficienti?
bastaaaaaaa!
Video molto utile
vabbè, siamo al top
47:20 Boldrin sulla "nuova faccia del progressismo mondiale"
Boldrin montanaro de Campalto! 😜
Mio commento tattico
44,44 con 70 miliardi quanti centrali nucleari facevamo?
L'ultimo reattore costruito in Europa, in finlandia nella centrale di Olkiluoto è costato 8.5 mil di € ed ha una potenza di 1,6 GW. e ci hanno messo 13-14 anni.
I cinesi nel frattempo hanno realizzato, in 6 anni, la centrale di Yangjiang con 6 reattori da 1GW spendendo complessivamente 15 mil. €.
Con 70 mil € ce ne facevamo almeno 5 o 6.
Il problema "clima" non è solo la CO2 e di conseguenza il surriscaldamento globale, ma anche l'erosione del suolo, la cementificazione, lo spreco energetico ( da boomer penso agli inutili GWh che succhiano Facebook e tiktok), il consumo di materie prime, il consumo idrico, etc.
Bisognerebbe, ammetto non saprei come, inserire nel calcolo della produttività di un Paese anche il rispetto della natura.
usare un social è per te uno spreco mentre prendere l'aereo per andare in vacanza va bene? O comprarsi la vettura sportiva che fa 5-6 km/l va bene?
@@lorenzoculasso431 mi dici esattamente dove avrei detto o sostenuto questo?
@@benedetto7778 [...] lo spreco energetico ( da boomer penso agli inutili Gwh che succhiano Facebook e tiktok) [...].
Questa frase significa che tu ritieni inutili, e quindi uno spreco, l'energia usata per Facebook e TikTok. Io ho solo ampliato scrivendo "social".
@@lorenzoculasso431 non ci siamo capiti. Dov'è che avrei sostenuto che l'aereo per andare in vacanza o l'auto da 5km/L vadano bene?
@@benedetto7778 da nessuna parte. Infatti sono delle domande alle quali non hai risposto.
L'errore logico e' : fintantoche gli inventori e scopritori vengono assoggiettati al volere degli affaristi ,chiunque potra' continuare a sostenere che la crescita (la crescita di che cosa poi ) e' un instinto naturale .Invece bisogna ridristribuire il sapere ,il potere dacquisto,i diritti sociali ,rivedere il concetto di lavoro .... non ha senso continuare e vendere prodottti e servizi futili per giustificare il consumismo quando neanche il servizio sanitatio e' garantito a tutti con un livello di servizio decente e capillare a livello globale .
red herring fallacy a gogò, e meno male che è un tecnico per giunta giovane. Alla fine si è dimostrato come l'ennesimo funzionario europeo che vende fumo negli occhi e gioca col futuro di milioni di persone. Politicante venditore e rappresentante di fuffa questo A.t
Riporre speranza nell’innovazione tecnologica si è un rischio e non una certezza, ma se c’è una cosa che ci ha insegnato la rivoluzione industriale e poi quella tecnologica è che il progresso scientifico-tecnologico riesce a fare passi da gigante in sempre meno tempo, influenzando le masse anche. Prima di 35 anni fa era impossibile pensare a un mondo connesso come oggi grazie al web, penso che davanti a una certezza di devastazione climatica più o meno vicina sia il caso di scommettere in un futuro migliore tentando di forzarlo, pur restando in equilibrio con le spinte avverse… Comunque navigando a vista e senza sperare solo nell’ avvento salvifico di cose non immaginabili, si intravedono spiragli di luce, come la fissione, l’idrogeno, come i miglioramenti nello sviluppo di materiali e nella prestazione di ciò che già abbiamo. Sarò ingenuo, ma più che un promotore di fuffa guardo alla storia recente con stupore.
che giudizio esagerato, sei troppo tranchant dai:(
Da Giovine ventenne gradirei una democrazia* con peso decrescente all'aumentare dell'età.
Si, l'ho spiegato male e non ho la più pallida idea di come andrebbe strutturato 🤷
Ma hai ragione
Se introducessimo la possibilità di attribuire a quote del corpo elettorale un suffragio con valore differente in base ad un determinato standard.. ne seguirebbe la fine del suffragio universale egualitario (ovviamente) e l'incentivo alle forze politiche che contingentemente disponessero della maggioranza parlamentare a imporre leggi elettorali che assegnino peso crescente al voto espresso da elettori sulla base di caratteristiche/standard prevalenti nella rispettiva base elettorale.
Già ora le leggi elettorali nel nostro Paese vengono tipicamente imposte dalle dalla coalizione di maggioranza a fine legislatura nel tentativo di penalizzare i partiti antagonisti.
Capisco il senso della provocazione che sollevi ma se realizzata dubito che nel medio periodo ne saremmo soddisfatti.
Buona serata :)
Provo a replicare con una provocazione:
e allora perchè non attribuire un peso elettorale differenziato crescente in rapporto al titoli di studio conseguito (primari, secondari e universitari)? Oppure possiamo tornare al voto su base censitaria, dopotutto la relazione tra reddito livello di istruzione e capacità di esprimere una partecipazione politica più consapevole/adeguata sembra un ipotesi ragionevole.
I contro mi paiono decisamente più dei pro.
Un ultima considerazione i valori massimi di astensione sembrano espressi dagli under 34 e dagli over 65. Per aumentare il peso elettorale dei giovini basterebbe che i giovini si astenessero meno. No?
@@GP-xh2qm la mia era solo una provocazione motivata principalmente da:
-Non so chi cazzo votare -> magari i politici avrebbero incentivo ad adottare politiche che prendano in considerazione i giovani (?e politiche di lungo periodo?)
O più semplicemente pura e cieca disperazione 🙃
@@Matte_Ch Capisco la frustrazione e l'assenza di offerta politica adeguata che segnali.. anche la mia voleva essere solo una provocazione che accoglieva la tua.. un ragionamento per assurdo. Buona serata. 🙃
La dottrina di Marx è onnipotente perché è giusta. Essa è completa e armonica, e dà agli uomini una concezione integrale del mondo, che non può conciliarsi con alcuna superstizione, con nessuna reazione, con nessuna difesa dell'oppressione borghese. Il marxismo è il successore legittimo di tutto ciò che l'umanità ha creato di meglio durante il secolo XIX: la filosofia tedesca, l'economia politica inglese e il socialismo francese.
Lenin, Tre fonti e tre parti integranti del marxismo, marzo 1913
Se vuole fare prediche sulla sua religione la invito ad andare altrove.
Ma guarda chi si rivede
@@pibizza Ma i "libbberali" non erano per la libertà di religione?!più che Liberi-Agorà mi sembra Liberi-MoscheaNeoliberista.... ciao ciao.
@@leo_mas_922 Ma sei sempre in rete Leo?! Guarda che devi andare a lavorare per pagare il Reddito di Cittadinanza ai nullafacenti...
@@laprimularossa4626 Se vuole fare venerare come rivelazione divina le tesi di un filosofo morto centoquarant'anni fa lei è libero di farlo altrove - magari creando un canale sulla bieca piattaforma capitalista RUclips. Sul canale Agorà si fa altro.
Quando vedo boldrin provo un irrefrenabile stimolo di vomitare.
Io mi farei curare. Che ci fa sotto un video di Boldrin? Si procura il vomito spontaneamente ? Guardi che è un disturbo serio