27:30 THE TRUTH Discorso applicabile a tipo TUTTO, compresi gli anime, capito fan dello studio Mappa? Perché nel cinema questa cosa è normale mentre nei videogiochi e altri media no?
È un fenomeno strettamente legato alla riconoscibilità dello stile estetico delle opere. Perché le persone si interessano a Mappa? Perché ha uno stile definito, indipendentemente dal regista lo stile grafico (e mi sembra anche di animazione) rimane simile. Quindi approcciando un'opera di Mappa posso immediatamente crearmi delle aspettative sul prodotto che guarderò. Al contrario nell'industria del cinema le case di produzione sono talmente ampie che molto spesso è impossibile ricondurre i diversi film ad uno stile univoco, quindi si cerca il primo elemento che riesca nell'impresa, ovvero il regista, sceneggiatore o cinematografo. Il fenomeno si ripresenta anche nel cinema non appena una casa di produzione ha uno stile riconoscibile, come A24, o ritornando all'animazione, Pixar e Disney. Nei videogiochi il fenomeno si ripresenta uguale, tendenzialmente case di sviluppo hanno uno stile di gameplay ed estetica simile, presente in ogni gioco (salvo eccezioni). E, allo stesso modo del cinema, non appena la casa di produzione si allarga l'interesse svanisce: hai mai visto qualcuno tifare per Take Two o Zenimax? Infine l'interesse per Sony, Microsoft e Nintendo è molto semplicemente spiegabile dal fatto che, normalmente, un consumatore può permettersi solo una delle varie console, e quindi per giustificare la spesa e la scelta, tende ad identificarsi con il brand. Cosa impossibile nel mondo del cinema in quanto l'hardware per consumare le varie opere è univoco e non dipende dal produttore (salvo servizi di streaming, che risultano comunque più economici di una console)
@@ilpelauni5188 il fatto che ti vuole sottolineare è proprio che sto fantomatico stile mappa non esiste, sono diversi autori che nemmeno lavorano per l'azienda ma che vengono ingaggiati per lavorare a questo o quest'altro progetto e fanno cicli per cui dire "lo stile di questo studio" non ha minimamente senso. Perché seppur prendiamo il regista o director, che per noi sembra quello che come influenza dovrebbe essere quello maggiore dato che coordina il tutto no??? E invece è sbagliato perché questa cosa può valere nei film ma anche lì non sempre, perché all'interno di una serie avrai sempre vari cosiddetti episode director che talvolta storyboardano talvolta lo fa qualcun altro che va in coppia con il primo che saranno sempre diversi da quello generale, ed ognuno di loro ha un proprio stile di visione e di regia per cui non si avrà mai un episodio uguale all'altro ed in cui ogni creativo esprimerà la sua visione della stessa opera. Casi clamorosi sono gli episodi di kai ikarashi dell'ep 6 di cyberpunk e l'ep 10 di heavenly delusion dove l'artista ha saputo immettere tutta la sua visione creativa e peculiare che per molti è risultato "strano", e qui di cosa si dovrebbe parlare, dello stile trigger o dello stile production ig??? O nella stessa s2 di jujutsu, il tanto chiacchierato ep 17 diretto e storyboardato da hakuyu go, hanno chiamato un veterano dell'animazione oltre che per la sua fama di sapere dirigere episodi "colossal" in cui deve gestire una quantità incredibile di artisti per fare quegli ep impattanti per lo spettatore ma pure lì, aveva già diretto precedentemente per l'ep 5 di mob psycho e l'ep 22 di apocrypha, quale sarebbe quindi questo suddetto stile, di quale studio??? Ovviamente all'interno di una serie ci sarà sempre un chief animation director che dovrà un minimo dare coerenza a tutti gli ep in maniera che non risultino così differenti l'uni dagli altri ma quasi sempre si dà piena libertà creativa quando si tratta di produrre episodi importanti e come vedi l'essere relegato ad uno studio non implica assolutamente nulla, lo studio quasi sempre deve essere visto come un luogo di lavoro e nient'altro. Ciò detto ci sarebbero in realtà alcuni studi che nell'ambito seriale si sono ritagliati un proprio stile ma mappa sicuramente non è uno di quelli
Il fatto alla base è per l'appunto l'identificarsi, anziché una questione di preferenze e aspettative legate al solo stile. Quest'ultimo anche è sicuramente importante: un'impronta di riconoscibilità c'è sempre, dai franchise all'estetica, dall'hardware al prestigio stesso del nome e quindi anche banalmente al logo Il fatto è che l'identità per una questione assolutamente naturale porta al conflitto, specialmente quando la sua necessaria componente sociale pesa più di altre cose. Succede in qualsiasi cosa in cui emerge uno scontro con gruppi che concorrono alla stessa gara e in cui metriche a mio dire imbarazzanti sono, consapevolmente o meno, essenziali: prima tra tutte la brand loyalty, con cui far azzeccare l'utenza alla tua piattaforma e con cui renderti desiderabile rispetto agli altri soggetti che concorrono Per coltivarla, storicamente le cose importanti sono sempre state varie e facilmente riconoscibili: dalle novità tecnologiche alle esclusive vere e proprie. Però si sottovaluta spesso un aspetto: gli stessi publisher e le stesse piattaforme attraverso le rispettive guerre con marketing aggressivo hanno ravvivato consapevolmente questo fuoco, si sono appigliate consapevolmente all'emozionalità e alla socialità degli esseri umani in generale - intesa come tendenza generale a raggrupparsi quando gli individui hanno qualcosa in comune che vogliono condividere Questo da sempre, pure dai tempi delle computer wars, da ben prima di "Genesis does what Nintendon't": sono sempre stati loro a fomentare un tifo da stadio, vendendo cose in modo agguerrito (dal merch come le magliette a funzionalità mai sfruttate delle console stesse) a dei mammiferi che sono facilmente colti da bias come quello della razionalizzazione a posteriori (e che quindi si trovano a dover giustificare a modo proprio la spesa sostenuta), sempre loro a permettere una condivisione dell'esperienza sempre più facile con membri del proprio macrogruppo così da dare vita a un senso di comunità più concreto ma comunque esclusivo (es.: Xbox Live; oggi si parla appunto di tribal marketing), sempre loro ad appigliarsi alla forza di internet e del palco nella trasmissione dell'informazione (es.: E3 2013; promozione di Project Scorpio). Mo' questa guerra formalmente non esisterebbe, anche in vista di una nuova visione della vendita e del loro nuovo modo (in generale) di comunicare attraverso i social ma rimane il problema della stampa che ne giova a livello di traffico, di forum, di canali, di gruppi pre-esistenti che la promuovono ancora. Perché cali ulteriormente, è fondamentale una cooperazione sempre maggiore tra i publisher coinvolti così che non ci sia più niente cui appigliarsi Per rispondere a una questione esposta: - nel cinema questa cosa succede in forma e quantità risibile probabilmente perché le risorse da accantonare per usufruire di un servizio, per vedere un film, per acquistarne una copia non sono lontanamente paragonabili all'ambito videoludico (specie se uno tende a concentrarsi soltanto attorno alla cultura dell'hype, alle nuove uscite più costose e così via). In più, storicamente non mi pare si sia mai generato un contesto con precedenti paragonabili. Oltretutto, i film sono potenzialmente distribuibili in qualsiasi cinema, e quelli appartenenti a certe nicche hanno come riferimento acquisti su piattaforme talmente specifiche che il noleggio individuale o il costo di una singola unità di periodo rimangono molto sostenibili. O, al massimo, sono visionabili solo attraverso festival o eventi estremamente privati che nulla hanno di paragonabile alla competizione nel mercato videoludico Già qui vengono meno due cose: l'esclusività e la razionalizzazione post-acquisto. Infatti, online vari articolisti hanno usato l'analoga espressione "streaming wars" solo riferendosi a piattaforme come Netflix e Prime che inducono il senso di esclusività. In questo caso, però, ci sono di mezzo offerte su offerte, promozioni, costi relativamente bassi e alternative gratuite o pirateria più facilmente fruibili che rendono il tutto meno acceso. Senza contare il fatto, poi, che storicamente marketing aggressivo non mi pare si sia mai verificato in modo paragonabile (se mai si è verificato)
@@ilpelauni5188 Studio mappa produce anime dal 2012, affermare che abbia uno stile definito è una falsità. Gli unici fili conduttori possono essere la scelta del prodotto da realizzare (questione che esiste solo per gli adattamenti animati e che taglierebbe fuori i prodotti originali, che costituiscono una parte consistente della produzione di mappa) e la presenza di alcuni artisti dall' estetica riconoscibile (Che per definizione riguarda loro stessi e non il nome dello studio, in quanto ogni regista e animatore di rilievo che ha partecipato ad anime prodotti da mappa ha prestato i suoi servigi anche per altri studi di animazione mantenendo inalterata la propria firma artistica). Inoltre entrambi questi punti sono entrati nella percezione comune solo in riferimento ad una manciata di titoli prodotto dal 2020 in poi: sfido chiunque a dire che esista una sorta di continuità artistica negli anime realizzati da studio mappa dalla sua nascita ad oggi (E questo discorso vale per quasi tutti gli studi di animazione)
@@mattiatonel7547 visto che sei il secondo a farmi questo appunto, ti rispondo: il mio messaggio non era inerente a Mappa, ma a dimostrare il perché avviene questa associazione tra studio-prodotto e non prodotto-creativo, e con esempi mostrare come il fenomeno sia presente ovunque. Del discorso Mappa mi importava molto poco, era un esempio, probabilmente sbagliato, anime, avrei forse dovuto usare un ufotable o un Trigger. Ma allo stesso tempo non si può negare che negli ultimi anni Mappa ha guadagnato molta popolarità, e le persone evidentemente hanno notato uno stile visivo (e non solo) molto simile tra le varie produzione, e la prima cosa che salta all'occhio è ovviamente lo studio, non ti presentano il director come prima cosa nei titoli di coda, ma quale studio ci ha lavorato.
Per quanto riguarda EA, vorrei anche ricordare cosa hanno fatto con quel magnifico ed estremamente sottovalutato gioco che è Titanfall 2 (senza considerare le notizie recenti di EA su Respawn). EA aveva fatto uscire il gioco nella finestra tra Battlefield e COD con lo scopo di abbassare il valore di Respawn in modo tale da poterli acquistare al ribasso. Una mossa che ha ucciso Titanfall sul nascere sacrificandolo per il puro profitto.
Ascolto piacevolissimo. Unico consiglio che mi sento di dare: quei 'wall of text' al lato non sono granché leggibili. Suggerirei di alleggerire il carico testuale, come fossero delle slide.
Io comunque trovo abbastanza assurdo che feature del sistema operativo presenti su ps4 non ci siano ancora su ps5. Per fare un semplice -e imbarazzante- esempio: non si può ancora cambiare il tema della console. Magari per qualcuno sarà una feature inutile, ma sony ha sempre abbastanza spinto il tema (es. temi speciali se platinavi un gioco e potevi comprarli dallo store)
Non ho molto da dire, in termini di critica, che non sia già stato detto. Ci tenevo solo a dire che il tuo tono di voce calmo e pacato é estremamente rilassante, e decisamente un miracolo in un mare di divulgatori rumorosissimi e troppo sbrigativi su questa piattaforma. Grazie.
Il problema dei giochi AAA o AAAA è che si investono tanti ... No troppi soldi che poi devono rientrare e fare quadagno ;e per guadagnare devono piacere a moltissime persone e per questo ci mettono tante meccaniche, per svilupparlo prima assumono tante persone ma poi non riescono a organizzare il lavoro e quindi escono con molti problemi
mi faccio i migliori pranzi con caffè e ammazzacaffè con questi vlog, mi sento come i miei vecchi che guardano il telegiornale a pranzo ma senza tutto l'amaro in bocca che ti lascia e con più amore e speranza nell'umanità, nonostante le questioni che allontanano le aziende che si vedono come rivali anche chiamate console war mi lascino profondamente di stucco, con il giusto gaudio per lo sbarco di esclusive microsoft su sony, seguendo questo filone di pensiero
Sui game as a service, sono d'accordo, non e' il concetto in se' ad essere sbagliato, io stesso ne ho giocati un paio, per diversi anni, ed erano buoni o addirittura ottimi, ma quel che e' sbagliata e' imho la concezione del loro mercato da parte dei grandi publisher: il giocatore di GaaS ne gioca uno, per anni, prima di passare ad altro, e piu' passa il tempo piu' e' fidelizzato a quel gioco, le ragioni per smettere sono spesso o mancanza di nuovi contenuti decenti per troppo tempo, o la fine del supporto al gioco stesso, o "intossicazione da community pessima". Questo significa che la tua previsione di vendita non e' quella di un normale videogioco che ha come concorrenti gli altri giochi dello stesso genere usciti in contemporanea e spesso nemmeno quelli (esempio: io gioco a BG3 ma ho anche Starfield) ma competi in modo esclusivo con tutti gli altri GaaS. Quindi un GaaS NON e' un grande investimento quando ce ne sono gia' di vivissimi e belli fruttuosi, perche' chi li gioca non li smettera' per giocare al tuo. I GaaS che ho giocato e hanno funzionato, a volte rendendo ricchissime le loro aziende, infatti, non nacquero come AAA con budget astronomici, ma al contrario, da (relativamente) piccoli studi di sviluppo in primis, in secondo luogo avevano prezzi di lancio bassi, uscirono in early access, e il loro sviluppo fu completamente community driven, con una community attiva che indico' verso quali contenuti indirizzare i successivi sviluppi, prima e dopo il rilascio del gioco vero e proprio, per anni. Cioe' ho visto funzionare per anni quei GaaS che sono partiti da un'idea a basso costo rivelatasi accattivante e hanno sviluppato sopra di essi quel che la community ha chiesto loro. Mentre le grandi aziende pretendono di darti il prodotto preconfezionato, costoso, distante anni luce dalle esigenze del giocatore, pretendendo di ottenere a costo zero la fidelizzazione invece di costruirla nel tempo. E non funziona cosi' punto 1, punto 2 e' tutta da dimostrare che valga la pena investire in progetti del genere, quando pretendi certi livelli di vendite e certi margini di sicurezza in relazione al capitale investito. Riguardo il tuo sogno / provocazione finale Mike, io non la vedo cosi' easy. I motivi per cui imho il cloud gaming non ha funzionato finora (lasciando perdere pessime scelte di modello di business di Google con Stadia) e' che non necessitare di HW non invoglia chissa' quanti che non ne posseggono a provare il servizio, essendo questi o totalmente disinteressati ai videogiochi o piu' che soddisfatti dai giochini random su cellulare, che per altro costituiscono gia' una larghissima fetta del mercato videoludico. Dall'altro il 99% dei videogiocatori non casual, magari non ha un HW eccezionale, ma ha comunque un HW migliore di quanto non siano i loro servizi internet in termini di prestazioni. Cioe' il problema tecnico non e' lo sviluppare o invogliare terze parti a sviluppare gioconi per supermacchine e mandarli poi in cloud, ma che la qualita' della connessione internet ci vuol tutta che permetta di vedere un evento sportivo in streaming senza farti bestemmiare, figurati se ti permette per esempio di giocare ad un videogioco online competitivo. E questo non richiederebbe solo un esborso al consumatore, ma ingenti investimenti nelle infrastrutture da parte di aziende di telecomunicazioni e provider. Ed e' qui che casca l'asino, perche' quelle al solo pensiero si mettono a ridere, non hanno convenienza a farlo per i possibili bisogni di una percentuale di utenza che, rispetto ai loro numeri, e' di nicchia.
Io sono piu arrabbiato sulla pubblicità dei 60fps delle console, dove poi gli sviluppatori non riescono ad andare oltre i 30 su console. Perché insistere su questo se nessuno può,
Pensa che, dopo un po' che cresci, finisci per passare da "PC Uber alles" a "andate a cagare, è da una settimana che non riesco a toccare un controller, fatemi sdraiare sul divano e morire qui senza troppa briga"
Progresso tecnologico, accordi di licenza e distribuzione hw e sw, creativtà e publishing. La classifica dei videogiochi più venduti al mondo su Wikipedia è illuminante: 29 giochi su 67 sono stati prodotti e distribuiti dalla Nintendo. Sostanzialmente un publisher che ha concepito le console come un accessorio. Hardware dal costo relativamente basso, quindi accessibile, in grado di supportare le vendite di software dalle caratteristiche peculiari (no fotorealismo, tanta creatività). La strategia opposta è (era) incentrata sulla vendita di console performanti supportate da software con caratteristiche cinematografiche e all'avanguardia. Dalle esclusive (hard) della piattaforma hardware alle esclusive (soft) della piattaforma di distribuzione: gli store digitali. La competizione si sposta dalle console agli app store (multipiattaforma). L'EU vuole obbligare Apple a consentire la presenza di più app store sui suoi hardware (nello specifico quello di Epic Games). La direzione sembra tracciata. Quanto mercato ci sarà per le console performanti strette tra la diffusione del cloud gaming e la potenza del PC gaming? Il successo delle console handheld (Valve, Asus, Lenovo, MSI) è indicativo? Microsoft con Xbox (ormai un app store verticale multipiattaforma) nel mercato delle console potrebbe fare quello che Google ha fatto con Android nel mercato degli smartphone? La prossima console di Nintendo reggerà all'impatto del cloud gaming?
L’ultimo discorso piacerebbe anche a me, l’unico intoppo a mio avviso sarebbero le connessioni per un cloud gaming fatto in maniera seria, nel senso che sí, da una parte il bacino di utenza potrebbe aprirsi a perdita d’occhio solo per poi restringersi a causa di chi tali titoli non riuscirebbe a giocarli a causa di connessioni non sufficientemente performanti. Ovvio se questo discorso negli anni procedesse insieme ad un miglioramento delle infrastrutture sarebbe ottimo ma in certi paesi anche quasi utopistico.
Ciao Mike, apprezzo molto il contenuto del video. Se posso permettermi vorrei esprimere qualche critica alla post-produzione e ad alcune scelte: 1) 0:35 questi effetti di lenta transizione con il motion blur secondo me sporcano un po': essendo l'elemento che risalta di più in quel determinato momento, in quanto l'unico in movimento, attirano l'attenzione e lo spettatore tenta ( anche solo incosciamente ) a leggerli, tuttavia, questo tentativo risulta fastidioso per gli occhi a causa dell'eccessivo motion blur. 2) 1:00 Il font usato per le tre scritte a centro schermo stona con lo stile grafico del resto della composizione ( le linee curve gialle ai lati del riquadro nero e alla scritta "Sabaku No Maiku" ) 3) La transizione usata per dividire gli argomenti a 15:19 e 26:00 è veramente brutta, sembra una di quelle transizoni predefinite che si usavano su moviemaker per i video scolastici. Si sta parlando di industrie e di videogame, allora perchè inserire un foglio di carta che si attorciglia come transizone? Spezza il mood ed è anticlimatico, così come lo stile della scritta al centro del foglio di carta. Oltretutto anche la scelta della palette in questo caso è sbagliata a parer mio, il video in generale ha un tema abbastanza scuro, qui metti uno sfondo full bianco con colori molto accessi. Spero di poter esser stato utile.
"Quello che è stato detto su the Verge è che entro fine anno Microsoft parlerà di una sua handheld"..... non proprio, cioè stesso nello screen dell'intervista non viene assolutamente confermato che l'hardware a cui facevano riferimento si tratti di un handheld (per quanto anche per me si tratti proprio di questo)
Commento al volo poi continuo la visione: nei riassunti a schermo va sottolineato che Sony non ha detto che non ci saranno First Party fino al 2025 ma ha detto che non ci saranno sequel di IP esistenti fino al 2025. Cambia parecchio.
21:40 penso sia stato fatto un errore, hai detto arkham city invece di origins (infatti quando l'ho sentito ero rimasto interdetto perché non avevo mai sentito di problemi del genere su city, mentre origins eccome)
@@SabakuNoMaiku Grazie mille della risposta Michele, ma quindi quindi questo vuol dire che li avremo non a cadenza fissa ma distribuiti in modo disomogeneo (per esempio in un mese può succedere che le effigi escano a tre settimane l'una dall' altra)?
Totalmente off-topic, ma mi fa sorridere notare come al minuto 19:34 ci sia il mio redesign del logo di BioWare al posto di quello che utilizzano attualmente :)
Giusto delle correzioni per quando parli della Arkham Trilogy. Arkham City uscì nel 2011, non nel 2017 come messo tra parentesi nel video. E quando parli dello sviluppo di DLC nomini City, ma l’articolo che esponi a schermo parla di Origins. 🦇
Penso che un buon inizio da lato Microsoft sarebbe quello di espadere il parco titoli del game pass su PC semplicente portando i giochi esclusivi dalla console ( Anche solamente in formato Cloud! ). Personalmente al momento non lo trovo conveniente se non lo si usa da xbox...
Grazie Mike per offrire il tuo commento a queste news. Volevo smontare il tuo desiderio di vedere il servizio cloud di Xbox sulle altre piattaforme, in quanto Xbox vorrebbe già ora inserire i suoi servizi su playstation ma è stata sony a rifiutare di avere gamepass su playstation. Sono sicuro di aver letto questo, purtroppo ora non posso fornirti il link
ho comprato 80€ di backbone che alla fine è un pezzo di plastica per avere un semi Gamepass in portatilitá sfruttando il Cloud gaming ...se Xbox facesse una portatile con hardware interessante sarei sicuramente interessato.
Il game as a service è un modello meraviglioso per i giocatori sulla carta. Il motivo per cui non funziona secondo me è la paura dei publisher di rischiare. Si tende e rilasciare il gioco con lo stretto indispensabile, e SE ha successo, si costrusuisce su di esso. Purtroppo sono state le aziende a far percepire questo modello come il male, ma io credo sia ol sogno di ogni giocatore quello di poter giocare ai propri titoli preferiti anche molto tempo dopo l'uscita con contenuti sempre nuovi. Anche gli acquisti in-game sono tranquillamente giustificabili, se servono per ampliare la piattaforma (Fortnite è l'esempio lampante). Questa è l'imprenditoria, più rischio, più risultati.
Ho scritto solo di Xbox ma intendevo tutte le piattaforme, comunque per gli utenti Xbox significherebbe maggiore utenza sui multiplayer e più fondi per lo sviluppo di nuovi titoli. Secondo me ci guadagnano, parlo da utente sia Xbox che PlayStation.
@@ZioSam_ZS ma indubbiamente far giocare sea of thieves anche agli utenti sony aumenta la community. Però lo stesso discorso vale anche per un helldivers2. Ed è giusto e equo far notare che nel primo caso succede, e ci guadagniamo tutti. Nel secondo caso no, e sarebbe da rimarcare la disparità
Se Microsoft diventa la nuova Stadia, o da pelle d'oca divorera il mondo come sistema per giocare diventando il sistema dove se vuoi videogiocare avrai loro oppure in modo più basso l'azienda dei porting dove se vuoi giocare un titolo multipiattaforma loro te lo portano tra le varie piattaforme
il game pass distru* non potendo acquistare come i publisher vorrebbero. mh vedi story, sono aggiunte fini a se stesse, dato che costa meno per entrambi. purtroppo i free sono predatori
Io sulla questione Electronic Arts avrei aggiunto anche il rifiuto di vendere certe IP nonostante il desiderio del pubblico dell'autore di continuare a espandere il franchise. Basti pensare ad Alice Asylum, l'ormai ipotetico terzo titolo della saga di American McGee a cui EA non ha dato ne il via libera e ne la possibilità a qualcun'altro di monetizzarci sopra. Su Ubisoft, mi piacerebbe se un giorno discutessi anche della questione Beyond Good and Evil 2, titolo annunciato in pompa magna ormai anni fa e di cui si sono perse le tracce. Se posso dire la mia, Ubisoft si è infilata nello stesso pantano in cui si è infilata anche Naughty Dog con The Last of Us 3: qualcosa di talmente grosso e talmente ambizioso da cui ormai non riescono ad uscire.
Da fan di sea of thieves, skull and bones mi ha tremendamente deluso, nonostante sia un progetto con uno scope più grande di sot, grafica più dettagliata etc, si vede che non ha anima, non vuole realmente farti divertire, ubisoft non vuole rischiare per fare arte semplicemente.
Ho comprato Diablo 4 col preorder, non mi é piaciuto, poi lo mettono sul gamepass , me la sono presa nel culo tre volte, sia da parte di blizzard sia da Xbox e non posso neanche vendermi il gioco perchè è un fottuto codice non vendibile
@@angelongart9065 bravo, hai imparato dai tuoi sbagli e ti sei migliorato. Si, farla sembrare una frase da Monaco zen è voluto 😂 Diciamo che i pre-order potrebbero essere anche un'idea carina, MA se me li offri ad un prezzo di vendita inferiore, non con skin bonus, perché oramai comprare a scatola chiusa senza saper nulla di reale di un prodotto è troppo rischioso di questi tempi. Stiamo diventando dei beta tester paganti negli ultimi anni 😒
Quello che hai detto di EA riassume esattamente quello che penso di Xbox (e Microsoft) Almeno da parte mia non è campanilismo, è paura del monopolio e di quello che Microsoft farà nel resto della nona generazione e della decima Non perché io tifi per PS5 o per Xbox (gioco a entrambe) o non sia appassionato al director (fanboy di Kojima e aspetto entrambi i giochi, sia quello PS5, sia quello Xbox) ma perché ho paura che Xbox si metta il mantello da EA e trasformi le software house inglobate in visceral (e un po', secondo me, l'ha già fatto con Bethesda e arkane)
Mike hai ragione sul discorso dei servizi aperti e della libera scelta , ma Xbox non può aprirsi da sola se dall'altra parte c'è chi ha operato sul mercato oer fargli terra bruciata intorno ed ha iniziato a capire che hanno fatto i bulli con chi aveva il potere di comprare interi studi di sviluppo , hanno tremato per il caso Activision , hanno perso e Xbox ha tranquillizzato tutti facendo capire che non sarebbe stato tolto nulla al pubblico PlayStation .... Nonostante ciò continuano con sto discorso becero e limitante delle esclusive , Helldivers 2 sai quanti players in più avrebbe se fosse per Xbox anche .... Phill Spencer ha chiaramente detto che questo non fa bene e non aiuta il gaming .... Non può sempre fare Xbox il passo verso l'altro deve essere reciproca come cosa , PlayStation ha sempre e solo manifestato chiusura totale e intenti bellicosi .... Provocazione : Gli farei saggiare togliergli Cod per fargli smettere i loro giochini forse capiscono
Io dico solo che la democrazia dovrebbe essere portata anche su xbox più soldati democratici non fanno mai male e onestamente più siamo meglio per la SuperTerra
Un pensiero super condivisibile, soprattutto per un gioco pensato per il multiplayer coop, ma cozza tantissimo con il modus operandi di Sony. Non succederà.
Questo video è una pernacchia a tutti quelli che non hanno creduto in Mike tutti questi anni! A tutti quelli che dicevano che aveva abbandonato RUclips e che non gli interessava più di creare contenuti di questa qualità! Questo 4.0 è spettacolare!
@@SabakuNoMaiku sarebbe un po' come chiamare i tuoi spettatori "ragazzini". d'altronde, la treccani definisce fanciulla come " L’essere umano nell’età della fanciullezza". e poi in generale è un po' strano che chiami i ragazzi con un termine normale e le donne con un termine così in disuso.
io trovo molto infantile arrabbiarsi perche' una cosa che si ha, la possono avere anche altri... tranquilli nessuno vi toglie niente, per voi non cambia niente. Anzi forse se il multiplayer di alcuni sara' crossplatform troverete piu gente con cui giocare... ah forse vi tolgono la possibilita' di fare le battle di esclusive... "eeeh ma io ho xbox series x ho quel gioco e te noooooo pappapperoooooo" cit bimbo dell'asilo. che tristezza. ma giocate divertitevi e non fate i bambini, su.... sai cosa avete voi boxari che play5 e switch non hanno? il DEVMODE per 20dollari. E installare retroarch su xbox serie X vi permette di giocare a dei veri videogames
Sab ti crescono bene i capelli ma ti sono spuntati un sacco di brufoletti sulla fronte molto antiestetici :/ Hai provato qualche crema? Che ne dici di usare un fondotinta quando ti metti a registrare? ;)
Ma io dico ci fa vedere leak del episodio 4 dell'anima oscura, c'è lo dice in ogni effige, lo dice su tipo la metà dei social e alla fine sul tuo canale fai uscire questo
@@SabakuNoMaiku... Visto? 😅 Come si discuteva qualche giorno fa riguardo il postare piccoli update, "wink wink", ecc...sull'A.O. Come diceva il mai troppo onesto Cetto La Qualunque: Sab, sul postare aggiornamenti, "fatti i cazzi toi!" 😅❤
27:30 THE TRUTH
Discorso applicabile a tipo TUTTO, compresi gli anime, capito fan dello studio Mappa? Perché nel cinema questa cosa è normale mentre nei videogiochi e altri media no?
È un fenomeno strettamente legato alla riconoscibilità dello stile estetico delle opere. Perché le persone si interessano a Mappa? Perché ha uno stile definito, indipendentemente dal regista lo stile grafico (e mi sembra anche di animazione) rimane simile. Quindi approcciando un'opera di Mappa posso immediatamente crearmi delle aspettative sul prodotto che guarderò. Al contrario nell'industria del cinema le case di produzione sono talmente ampie che molto spesso è impossibile ricondurre i diversi film ad uno stile univoco, quindi si cerca il primo elemento che riesca nell'impresa, ovvero il regista, sceneggiatore o cinematografo. Il fenomeno si ripresenta anche nel cinema non appena una casa di produzione ha uno stile riconoscibile, come A24, o ritornando all'animazione, Pixar e Disney. Nei videogiochi il fenomeno si ripresenta uguale, tendenzialmente case di sviluppo hanno uno stile di gameplay ed estetica simile, presente in ogni gioco (salvo eccezioni). E, allo stesso modo del cinema, non appena la casa di produzione si allarga l'interesse svanisce: hai mai visto qualcuno tifare per Take Two o Zenimax? Infine l'interesse per Sony, Microsoft e Nintendo è molto semplicemente spiegabile dal fatto che, normalmente, un consumatore può permettersi solo una delle varie console, e quindi per giustificare la spesa e la scelta, tende ad identificarsi con il brand. Cosa impossibile nel mondo del cinema in quanto l'hardware per consumare le varie opere è univoco e non dipende dal produttore (salvo servizi di streaming, che risultano comunque più economici di una console)
@@ilpelauni5188 il fatto che ti vuole sottolineare è proprio che sto fantomatico stile mappa non esiste, sono diversi autori che nemmeno lavorano per l'azienda ma che vengono ingaggiati per lavorare a questo o quest'altro progetto e fanno cicli per cui dire "lo stile di questo studio" non ha minimamente senso. Perché seppur prendiamo il regista o director, che per noi sembra quello che come influenza dovrebbe essere quello maggiore dato che coordina il tutto no??? E invece è sbagliato perché questa cosa può valere nei film ma anche lì non sempre, perché all'interno di una serie avrai sempre vari cosiddetti episode director che talvolta storyboardano talvolta lo fa qualcun altro che va in coppia con il primo che saranno sempre diversi da quello generale, ed ognuno di loro ha un proprio stile di visione e di regia per cui non si avrà mai un episodio uguale all'altro ed in cui ogni creativo esprimerà la sua visione della stessa opera. Casi clamorosi sono gli episodi di kai ikarashi dell'ep 6 di cyberpunk e l'ep 10 di heavenly delusion dove l'artista ha saputo immettere tutta la sua visione creativa e peculiare che per molti è risultato "strano", e qui di cosa si dovrebbe parlare, dello stile trigger o dello stile production ig??? O nella stessa s2 di jujutsu, il tanto chiacchierato ep 17 diretto e storyboardato da hakuyu go, hanno chiamato un veterano dell'animazione oltre che per la sua fama di sapere dirigere episodi "colossal" in cui deve gestire una quantità incredibile di artisti per fare quegli ep impattanti per lo spettatore ma pure lì, aveva già diretto precedentemente per l'ep 5 di mob psycho e l'ep 22 di apocrypha, quale sarebbe quindi questo suddetto stile, di quale studio??? Ovviamente all'interno di una serie ci sarà sempre un chief animation director che dovrà un minimo dare coerenza a tutti gli ep in maniera che non risultino così differenti l'uni dagli altri ma quasi sempre si dà piena libertà creativa quando si tratta di produrre episodi importanti e come vedi l'essere relegato ad uno studio non implica assolutamente nulla, lo studio quasi sempre deve essere visto come un luogo di lavoro e nient'altro. Ciò detto ci sarebbero in realtà alcuni studi che nell'ambito seriale si sono ritagliati un proprio stile ma mappa sicuramente non è uno di quelli
Il fatto alla base è per l'appunto l'identificarsi, anziché una questione di preferenze e aspettative legate al solo stile. Quest'ultimo anche è sicuramente importante: un'impronta di riconoscibilità c'è sempre, dai franchise all'estetica, dall'hardware al prestigio stesso del nome e quindi anche banalmente al logo
Il fatto è che l'identità per una questione assolutamente naturale porta al conflitto, specialmente quando la sua necessaria componente sociale pesa più di altre cose. Succede in qualsiasi cosa in cui emerge uno scontro con gruppi che concorrono alla stessa gara e in cui metriche a mio dire imbarazzanti sono, consapevolmente o meno, essenziali: prima tra tutte la brand loyalty, con cui far azzeccare l'utenza alla tua piattaforma e con cui renderti desiderabile rispetto agli altri soggetti che concorrono
Per coltivarla, storicamente le cose importanti sono sempre state varie e facilmente riconoscibili: dalle novità tecnologiche alle esclusive vere e proprie. Però si sottovaluta spesso un aspetto: gli stessi publisher e le stesse piattaforme attraverso le rispettive guerre con marketing aggressivo hanno ravvivato consapevolmente questo fuoco, si sono appigliate consapevolmente all'emozionalità e alla socialità degli esseri umani in generale - intesa come tendenza generale a raggrupparsi quando gli individui hanno qualcosa in comune che vogliono condividere
Questo da sempre, pure dai tempi delle computer wars, da ben prima di "Genesis does what Nintendon't": sono sempre stati loro a fomentare un tifo da stadio, vendendo cose in modo agguerrito (dal merch come le magliette a funzionalità mai sfruttate delle console stesse) a dei mammiferi che sono facilmente colti da bias come quello della razionalizzazione a posteriori (e che quindi si trovano a dover giustificare a modo proprio la spesa sostenuta), sempre loro a permettere una condivisione dell'esperienza sempre più facile con membri del proprio macrogruppo così da dare vita a un senso di comunità più concreto ma comunque esclusivo (es.: Xbox Live; oggi si parla appunto di tribal marketing), sempre loro ad appigliarsi alla forza di internet e del palco nella trasmissione dell'informazione (es.: E3 2013; promozione di Project Scorpio). Mo' questa guerra formalmente non esisterebbe, anche in vista di una nuova visione della vendita e del loro nuovo modo (in generale) di comunicare attraverso i social ma rimane il problema della stampa che ne giova a livello di traffico, di forum, di canali, di gruppi pre-esistenti che la promuovono ancora. Perché cali ulteriormente, è fondamentale una cooperazione sempre maggiore tra i publisher coinvolti così che non ci sia più niente cui appigliarsi
Per rispondere a una questione esposta:
- nel cinema questa cosa succede in forma e quantità risibile probabilmente perché le risorse da accantonare per usufruire di un servizio, per vedere un film, per acquistarne una copia non sono lontanamente paragonabili all'ambito videoludico (specie se uno tende a concentrarsi soltanto attorno alla cultura dell'hype, alle nuove uscite più costose e così via). In più, storicamente non mi pare si sia mai generato un contesto con precedenti paragonabili. Oltretutto, i film sono potenzialmente distribuibili in qualsiasi cinema, e quelli appartenenti a certe nicche hanno come riferimento acquisti su piattaforme talmente specifiche che il noleggio individuale o il costo di una singola unità di periodo rimangono molto sostenibili. O, al massimo, sono visionabili solo attraverso festival o eventi estremamente privati che nulla hanno di paragonabile alla competizione nel mercato videoludico
Già qui vengono meno due cose: l'esclusività e la razionalizzazione post-acquisto. Infatti, online vari articolisti hanno usato l'analoga espressione "streaming wars" solo riferendosi a piattaforme come Netflix e Prime che inducono il senso di esclusività. In questo caso, però, ci sono di mezzo offerte su offerte, promozioni, costi relativamente bassi e alternative gratuite o pirateria più facilmente fruibili che rendono il tutto meno acceso. Senza contare il fatto, poi, che storicamente marketing aggressivo non mi pare si sia mai verificato in modo paragonabile (se mai si è verificato)
@@ilpelauni5188 Studio mappa produce anime dal 2012, affermare che abbia uno stile definito è una falsità. Gli unici fili conduttori possono essere la scelta del prodotto da realizzare (questione che esiste solo per gli adattamenti animati e che taglierebbe fuori i prodotti originali, che costituiscono una parte consistente della produzione di mappa) e la presenza di alcuni artisti dall' estetica riconoscibile (Che per definizione riguarda loro stessi e non il nome dello studio, in quanto ogni regista e animatore di rilievo che ha partecipato ad anime prodotti da mappa ha prestato i suoi servigi anche per altri studi di animazione mantenendo inalterata la propria firma artistica). Inoltre entrambi questi punti sono entrati nella percezione comune solo in riferimento ad una manciata di titoli prodotto dal 2020 in poi: sfido chiunque a dire che esista una sorta di continuità artistica negli anime realizzati da studio mappa dalla sua nascita ad oggi (E questo discorso vale per quasi tutti gli studi di animazione)
@@mattiatonel7547 visto che sei il secondo a farmi questo appunto, ti rispondo: il mio messaggio non era inerente a Mappa, ma a dimostrare il perché avviene questa associazione tra studio-prodotto e non prodotto-creativo, e con esempi mostrare come il fenomeno sia presente ovunque. Del discorso Mappa mi importava molto poco, era un esempio, probabilmente sbagliato, anime, avrei forse dovuto usare un ufotable o un Trigger. Ma allo stesso tempo non si può negare che negli ultimi anni Mappa ha guadagnato molta popolarità, e le persone evidentemente hanno notato uno stile visivo (e non solo) molto simile tra le varie produzione, e la prima cosa che salta all'occhio è ovviamente lo studio, non ti presentano il director come prima cosa nei titoli di coda, ma quale studio ci ha lavorato.
Per quanto riguarda EA, vorrei anche ricordare cosa hanno fatto con quel magnifico ed estremamente sottovalutato gioco che è Titanfall 2 (senza considerare le notizie recenti di EA su Respawn). EA aveva fatto uscire il gioco nella finestra tra Battlefield e COD con lo scopo di abbassare il valore di Respawn in modo tale da poterli acquistare al ribasso. Una mossa che ha ucciso Titanfall sul nascere sacrificandolo per il puro profitto.
L'effige delle news con questa qualità è fantastica, grandissimo format
Ascolto piacevolissimo. Unico consiglio che mi sento di dare: quei 'wall of text' al lato non sono granché leggibili. Suggerirei di alleggerire il carico testuale, come fossero delle slide.
Mike, riguardo Ubisoft, io tra i capolavoro inserirei anche Rayman Origins e Legends, e Valiant Hearts.
Io comunque trovo abbastanza assurdo che feature del sistema operativo presenti su ps4 non ci siano ancora su ps5. Per fare un semplice -e imbarazzante- esempio: non si può ancora cambiare il tema della console. Magari per qualcuno sarà una feature inutile, ma sony ha sempre abbastanza spinto il tema (es. temi speciali se platinavi un gioco e potevi comprarli dallo store)
Offtopic, ma quello che hai detto in live su Dragon's Dogma 2 mi ha ricordato tantissimo Shenmue
"EA è una distruttrice di videogiochi" severo ma giusto 👏🏻
Non ho molto da dire, in termini di critica, che non sia già stato detto. Ci tenevo solo a dire che il tuo tono di voce calmo e pacato é estremamente rilassante, e decisamente un miracolo in un mare di divulgatori rumorosissimi e troppo sbrigativi su questa piattaforma. Grazie.
Il problema dei giochi AAA o AAAA è che si investono tanti ... No troppi soldi che poi devono rientrare e fare quadagno ;e per guadagnare devono piacere a moltissime persone e per questo ci mettono tante meccaniche, per svilupparlo prima assumono tante persone ma poi non riescono a organizzare il lavoro e quindi escono con molti problemi
solo che per ora sono usciti solo 2 giochi chiamati AAAA e non hanno avuto investimenti così elevati
teken 8 ha venduto, ma devono farti shoppare i pg in arrivo
Bello il tema di Terra
Io di base penso che il nuoto sia lo sport più completo, grazie maestro
Si stava meglio quando si stava peggio
Non si può più dire niente
No, perché devi fare anche palestra… se fai solo nuoto il tuo scheletro ne risente
Fare il liceo classico e studiare latino ti apre la mente
Cielo rosso di sera bel tempo si spera
Falsa credenza
mi faccio i migliori pranzi con caffè e ammazzacaffè con questi vlog, mi sento come i miei vecchi che guardano il telegiornale a pranzo ma senza tutto l'amaro in bocca che ti lascia e con più amore e speranza nell'umanità, nonostante le questioni che allontanano le aziende che si vedono come rivali anche chiamate console war mi lascino profondamente di stucco, con il giusto gaudio per lo sbarco di esclusive microsoft su sony, seguendo questo filone di pensiero
Sui game as a service, sono d'accordo, non e' il concetto in se' ad essere sbagliato, io stesso ne ho giocati un paio, per diversi anni, ed erano buoni o addirittura ottimi, ma quel che e' sbagliata e' imho la concezione del loro mercato da parte dei grandi publisher: il giocatore di GaaS ne gioca uno, per anni, prima di passare ad altro, e piu' passa il tempo piu' e' fidelizzato a quel gioco, le ragioni per smettere sono spesso o mancanza di nuovi contenuti decenti per troppo tempo, o la fine del supporto al gioco stesso, o "intossicazione da community pessima". Questo significa che la tua previsione di vendita non e' quella di un normale videogioco che ha come concorrenti gli altri giochi dello stesso genere usciti in contemporanea e spesso nemmeno quelli (esempio: io gioco a BG3 ma ho anche Starfield) ma competi in modo esclusivo con tutti gli altri GaaS. Quindi un GaaS NON e' un grande investimento quando ce ne sono gia' di vivissimi e belli fruttuosi, perche' chi li gioca non li smettera' per giocare al tuo. I GaaS che ho giocato e hanno funzionato, a volte rendendo ricchissime le loro aziende, infatti, non nacquero come AAA con budget astronomici, ma al contrario, da (relativamente) piccoli studi di sviluppo in primis, in secondo luogo avevano prezzi di lancio bassi, uscirono in early access, e il loro sviluppo fu completamente community driven, con una community attiva che indico' verso quali contenuti indirizzare i successivi sviluppi, prima e dopo il rilascio del gioco vero e proprio, per anni. Cioe' ho visto funzionare per anni quei GaaS che sono partiti da un'idea a basso costo rivelatasi accattivante e hanno sviluppato sopra di essi quel che la community ha chiesto loro. Mentre le grandi aziende pretendono di darti il prodotto preconfezionato, costoso, distante anni luce dalle esigenze del giocatore, pretendendo di ottenere a costo zero la fidelizzazione invece di costruirla nel tempo. E non funziona cosi' punto 1, punto 2 e' tutta da dimostrare che valga la pena investire in progetti del genere, quando pretendi certi livelli di vendite e certi margini di sicurezza in relazione al capitale investito.
Riguardo il tuo sogno / provocazione finale Mike, io non la vedo cosi' easy. I motivi per cui imho il cloud gaming non ha funzionato finora (lasciando perdere pessime scelte di modello di business di Google con Stadia) e' che non necessitare di HW non invoglia chissa' quanti che non ne posseggono a provare il servizio, essendo questi o totalmente disinteressati ai videogiochi o piu' che soddisfatti dai giochini random su cellulare, che per altro costituiscono gia' una larghissima fetta del mercato videoludico. Dall'altro il 99% dei videogiocatori non casual, magari non ha un HW eccezionale, ma ha comunque un HW migliore di quanto non siano i loro servizi internet in termini di prestazioni. Cioe' il problema tecnico non e' lo sviluppare o invogliare terze parti a sviluppare gioconi per supermacchine e mandarli poi in cloud, ma che la qualita' della connessione internet ci vuol tutta che permetta di vedere un evento sportivo in streaming senza farti bestemmiare, figurati se ti permette per esempio di giocare ad un videogioco online competitivo. E questo non richiederebbe solo un esborso al consumatore, ma ingenti investimenti nelle infrastrutture da parte di aziende di telecomunicazioni e provider. Ed e' qui che casca l'asino, perche' quelle al solo pensiero si mettono a ridere, non hanno convenienza a farlo per i possibili bisogni di una percentuale di utenza che, rispetto ai loro numeri, e' di nicchia.
Io sono piu arrabbiato sulla pubblicità dei 60fps delle console, dove poi gli sviluppatori non riescono ad andare oltre i 30 su console. Perché insistere su questo se nessuno può,
Tutti possono fare i 60fps, semplicemente non ci stanno dentro con le scadenze, tutto qui
o dell' 8k, quando in tv/monitor solo l'8% lo ha..
@@arivel-we1exa che vuol dire? In teoria la ps2 poteva fare i 1080i ma quasi nessuno aveva la tv che lo supportava, è sempre così all'inizio
@@arivel-we1ex se non le fanno nemmeno come update dopo...
Rubrica curatissima. In ogni sua parte: gran bel lavoro, grazie a nome dell’umanità che ovviamente rappresento…..
Sarò io cresciuto ma capisco sempre più quelle persone che sin da anni e anni fa scrivevano" PC uber alles"😂
Pensa che, dopo un po' che cresci, finisci per passare da "PC Uber alles" a "andate a cagare, è da una settimana che non riesco a toccare un controller, fatemi sdraiare sul divano e morire qui senza troppa briga"
Eccoci qua
Eccoci qua
Progresso tecnologico, accordi di licenza e distribuzione hw e sw, creativtà e publishing. La classifica dei videogiochi più venduti al mondo su Wikipedia è illuminante: 29 giochi su 67 sono stati prodotti e distribuiti dalla Nintendo. Sostanzialmente un publisher che ha concepito le console come un accessorio. Hardware dal costo relativamente basso, quindi accessibile, in grado di supportare le vendite di software dalle caratteristiche peculiari (no fotorealismo, tanta creatività). La strategia opposta è (era) incentrata sulla vendita di console performanti supportate da software con caratteristiche cinematografiche e all'avanguardia. Dalle esclusive (hard) della piattaforma hardware alle esclusive (soft) della piattaforma di distribuzione: gli store digitali. La competizione si sposta dalle console agli app store (multipiattaforma). L'EU vuole obbligare Apple a consentire la presenza di più app store sui suoi hardware (nello specifico quello di Epic Games). La direzione sembra tracciata. Quanto mercato ci sarà per le console performanti strette tra la diffusione del cloud gaming e la potenza del PC gaming? Il successo delle console handheld (Valve, Asus, Lenovo, MSI) è indicativo? Microsoft con Xbox (ormai un app store verticale multipiattaforma) nel mercato delle console potrebbe fare quello che Google ha fatto con Android nel mercato degli smartphone? La prossima console di Nintendo reggerà all'impatto del cloud gaming?
È sempre bello vedere che in un mondo di sciacalli c'è ancora qualcuno che sogna ❤
un po' mi fa male che tu non conosca Deep Rock Galactic e non l'abbia citato nei gaas buoni. altro che helldivers
Concordo, helldivers. Heldivers 2 d'altro canto lo mangia e lo sputa deep
se penso che una volta correvo, quando usciva un video in sto canale..😂😂😂
Eh ora sei arrivato un po’ di giorni dopo in effetti!
L’ultimo discorso piacerebbe anche a me, l’unico intoppo a mio avviso sarebbero le connessioni per un cloud gaming fatto in maniera seria, nel senso che sí, da una parte il bacino di utenza potrebbe aprirsi a perdita d’occhio solo per poi restringersi a causa di chi tali titoli non riuscirebbe a giocarli a causa di connessioni non sufficientemente performanti. Ovvio se questo discorso negli anni procedesse insieme ad un miglioramento delle infrastrutture sarebbe ottimo ma in certi paesi anche quasi utopistico.
Ciao Mike, apprezzo molto il contenuto del video. Se posso permettermi vorrei esprimere qualche critica alla post-produzione e ad alcune scelte:
1) 0:35 questi effetti di lenta transizione con il motion blur secondo me sporcano un po': essendo l'elemento che risalta di più in quel determinato momento, in quanto l'unico in movimento, attirano l'attenzione e lo spettatore tenta ( anche solo incosciamente ) a leggerli, tuttavia, questo tentativo risulta fastidioso per gli occhi a causa dell'eccessivo motion blur.
2) 1:00 Il font usato per le tre scritte a centro schermo stona con lo stile grafico del resto della composizione ( le linee curve gialle ai lati del riquadro nero e alla scritta "Sabaku No Maiku" )
3) La transizione usata per dividire gli argomenti a 15:19 e 26:00 è veramente brutta, sembra una di quelle transizoni predefinite che si usavano su moviemaker per i video scolastici. Si sta parlando di industrie e di videogame, allora perchè inserire un foglio di carta che si attorciglia come transizone? Spezza il mood ed è anticlimatico, così come lo stile della scritta al centro del foglio di carta. Oltretutto anche la scelta della palette in questo caso è sbagliata a parer mio, il video in generale ha un tema abbastanza scuro, qui metti uno sfondo full bianco con colori molto accessi.
Spero di poter esser stato utile.
Ho detto la stessa cosa al mio editor per la transizione, ahaha
"Quello che è stato detto su the Verge è che entro fine anno Microsoft parlerà di una sua handheld"..... non proprio, cioè stesso nello screen dell'intervista non viene assolutamente confermato che l'hardware a cui facevano riferimento si tratti di un handheld (per quanto anche per me si tratti proprio di questo)
Commento al volo poi continuo la visione: nei riassunti a schermo va sottolineato che Sony non ha detto che non ci saranno First Party fino al 2025 ma ha detto che non ci saranno sequel di IP esistenti fino al 2025.
Cambia parecchio.
*errata corrige then, grazie! Vediamo come si sviluppa quest'anno.
@@SabakuNoPlayermamma mia... male male eh
Bellissimo montaggio
OST di FF6.... Tocca piangere
21:40 penso sia stato fatto un errore, hai detto arkham city invece di origins (infatti quando l'ho sentito ero rimasto interdetto perché non avevo mai sentito di problemi del genere su city, mentre origins eccome)
Esatto, infatti a schermo si é messa la news corretta. Lapsus!
Dov'è l'Anima Oscura III? 😔
In Timeline, work in progress ogni giorno ma sto recuperando 12 profetti contemporaneamente in questo periodo!
Ragazzi, potete spiegarmi la cadenza dell'effige delle news? Cioè ogni quanto tempo si possono escono qui sul canale?
2 al mese!
@@SabakuNoMaiku Grazie mille della risposta Michele, ma quindi quindi questo vuol dire che li avremo non a cadenza fissa ma distribuiti in modo disomogeneo (per esempio in un mese può succedere che le effigi escano a tre settimane l'una dall' altra)?
Può succedere ma GENERALMENTE ogni due
Totalmente off-topic, ma mi fa sorridere notare come al minuto 19:34 ci sia il mio redesign del logo di BioWare al posto di quello che utilizzano attualmente :)
Child of Light capolavoro assoluto.
Giusto delle correzioni per quando parli della Arkham Trilogy. Arkham City uscì nel 2011, non nel 2017 come messo tra parentesi nel video. E quando parli dello sviluppo di DLC nomini City, ma l’articolo che esponi a schermo parla di Origins. 🦇
Piccole errata corrige ora che ho collaboratori esterni che aiutano con gli insert, bisogna fare triple checks! :' Grazie!
Penso che un buon inizio da lato Microsoft sarebbe quello di espadere il parco titoli del game pass su PC semplicente portando i giochi esclusivi dalla console ( Anche solamente in formato Cloud! ).
Personalmente al momento non lo trovo conveniente se non lo si usa da xbox...
Cioè l'Xbox game pass ultimate? Oppure non ho capito
Grazie Mike per offrire il tuo commento a queste news. Volevo smontare il tuo desiderio di vedere il servizio cloud di Xbox sulle altre piattaforme, in quanto Xbox vorrebbe già ora inserire i suoi servizi su playstation ma è stata sony a rifiutare di avere gamepass su playstation.
Sono sicuro di aver letto questo, purtroppo ora non posso fornirti il link
sono rumors
Apparte l ultimo pensiero che forse è presto tutta la analisi è eccellente e mi trovo pienamente d'accordo
Troppo in ritardo secondo me questa effigie. Soprattutto quando parli di xbox .
Il primo terzo è un po' in ritardo, sì!
Due mesi fa 🤣
Si parla più dI quelle due enormi aziende che dei VIDEOGIOCHI
In un contenuto ove si parla di Aziende... Sì.
ho comprato 80€ di backbone che alla fine è un pezzo di plastica per avere un semi Gamepass in portatilitá sfruttando il Cloud gaming ...se Xbox facesse una portatile con hardware interessante sarei sicuramente interessato.
Il game as a service è un modello meraviglioso per i giocatori sulla carta. Il motivo per cui non funziona secondo me è la paura dei publisher di rischiare. Si tende e rilasciare il gioco con lo stretto indispensabile, e SE ha successo, si costrusuisce su di esso. Purtroppo sono state le aziende a far percepire questo modello come il male, ma io credo sia ol sogno di ogni giocatore quello di poter giocare ai propri titoli preferiti anche molto tempo dopo l'uscita con contenuti sempre nuovi. Anche gli acquisti in-game sono tranquillamente giustificabili, se servono per ampliare la piattaforma (Fortnite è l'esempio lampante). Questa è l'imprenditoria, più rischio, più risultati.
Infatti GAAS come Monster Hunter World... Esistono- Ma-...!
Ciaoo sabaku non hai interesse per dragon's dogma 2? Spero di vedere presto qualcosa su uno dei tuoi canali
Ne ho TANTISSIMO e l'ho provato di recente, ne parlo domani in live intanto!
A mio modesto parere se i giochi Xbox diventano disponibili anche su PS5, tolti i fanatici, ci guadagniamo TUTTI.
Ci guadagneremo TUTTI quando TUTTI i giochi diventeranno disponibili su ogni piattaforma.
Ci guadagnano gli utenti PS, gli utenti Xbox non ottengono mica i giochi PS..
Ho scritto solo di Xbox ma intendevo tutte le piattaforme, comunque per gli utenti Xbox significherebbe maggiore utenza sui multiplayer e più fondi per lo sviluppo di nuovi titoli. Secondo me ci guadagnano, parlo da utente sia Xbox che PlayStation.
@@ZioSam_ZS ma indubbiamente far giocare sea of thieves anche agli utenti sony aumenta la community. Però lo stesso discorso vale anche per un helldivers2. Ed è giusto e equo far notare che nel primo caso succede, e ci guadagniamo tutti. Nel secondo caso no, e sarebbe da rimarcare la disparità
@@Massimo-sn6sn Condivido il pensiero.
Se Microsoft diventa la nuova Stadia, o da pelle d'oca divorera il mondo come sistema per giocare diventando il sistema dove se vuoi videogiocare avrai loro oppure in modo più basso l'azienda dei porting dove se vuoi giocare un titolo multipiattaforma loro te lo portano tra le varie piattaforme
Ciao Michele, ho una teoria su elden ring(non riguarda futuri sviluppi). Dove posso condividertela?
Grazie
il game pass distru* non potendo acquistare come i publisher vorrebbero.
mh vedi story, sono aggiunte fini a se stesse, dato che costa meno per entrambi.
purtroppo i free sono predatori
Io sulla questione Electronic Arts avrei aggiunto anche il rifiuto di vendere certe IP nonostante il desiderio del pubblico dell'autore di continuare a espandere il franchise. Basti pensare ad Alice Asylum, l'ormai ipotetico terzo titolo della saga di American McGee a cui EA non ha dato ne il via libera e ne la possibilità a qualcun'altro di monetizzarci sopra.
Su Ubisoft, mi piacerebbe se un giorno discutessi anche della questione Beyond Good and Evil 2, titolo annunciato in pompa magna ormai anni fa e di cui si sono perse le tracce. Se posso dire la mia, Ubisoft si è infilata nello stesso pantano in cui si è infilata anche Naughty Dog con The Last of Us 3: qualcosa di talmente grosso e talmente ambizioso da cui ormai non riescono ad uscire.
Da fan di sea of thieves, skull and bones mi ha tremendamente deluso, nonostante sia un progetto con uno scope più grande di sot, grafica più dettagliata etc, si vede che non ha anima, non vuole realmente farti divertire, ubisoft non vuole rischiare per fare arte semplicemente.
Ho comprato Diablo 4 col preorder, non mi é piaciuto, poi lo mettono sul gamepass , me la sono presa nel culo tre volte, sia da parte di blizzard sia da Xbox e non posso neanche vendermi il gioco perchè è un fottuto codice non vendibile
Vi piace fare i pre-order, eh?!
@@SuperGigio88 sono stato preso dall'hipe e dalla noia del momento , mai più preorder.
@@angelongart9065 bravo, hai imparato dai tuoi sbagli e ti sei migliorato.
Si, farla sembrare una frase da Monaco zen è voluto 😂
Diciamo che i pre-order potrebbero essere anche un'idea carina, MA se me li offri ad un prezzo di vendita inferiore, non con skin bonus, perché oramai comprare a scatola chiusa senza saper nulla di reale di un prodotto è troppo rischioso di questi tempi. Stiamo diventando dei beta tester paganti negli ultimi anni 😒
Grazie EA games che sei riuscita a rovinare anche Codemasters (tra le altre)
Noi crediamo in Microsoft, portateci una Stadia che funzioni, ve ne prego🙆
Nn c'è già Nvidia che fondamentalmente è una stadia che funziona?
Per caso porterai Ace Combat 3?
yep
@@SabakuNoPlayerSpero la versione giapponese patchata in inglese
@@SabakuNoPlayer non vedo l'ora di vederlo con i miei nipotini =)
@@SabakuNoPlayer il mio AC preferito, lo aspetto con ansia. Daje Sab!!!
pelato
ao ma che voi il commento è mio e faccio come mi pare
è un commento publico, porta rispetto a mike che è l'unico che porta contenuti seri su yt italia
pubblico* impara a scrivere prima di blaterare su chi è il piu serio in italia
vabbe smetto di rispondere sti hater sono sempre piu annoiati, maestro scusalo non sa cosa dice
Quello che hai detto di EA riassume esattamente quello che penso di Xbox (e Microsoft)
Almeno da parte mia non è campanilismo, è paura del monopolio e di quello che Microsoft farà nel resto della nona generazione e della decima
Non perché io tifi per PS5 o per Xbox (gioco a entrambe) o non sia appassionato al director (fanboy di Kojima e aspetto entrambi i giochi, sia quello PS5, sia quello Xbox) ma perché ho paura che Xbox si metta il mantello da EA e trasformi le software house inglobate in visceral (e un po', secondo me, l'ha già fatto con Bethesda e arkane)
Mike hai ragione sul discorso dei servizi aperti e della libera scelta , ma Xbox non può aprirsi da sola se dall'altra parte c'è chi ha operato sul mercato oer fargli terra bruciata intorno ed ha iniziato a capire che hanno fatto i bulli con chi aveva il potere di comprare interi studi di sviluppo , hanno tremato per il caso Activision , hanno perso e Xbox ha tranquillizzato tutti facendo capire che non sarebbe stato tolto nulla al pubblico PlayStation .... Nonostante ciò continuano con sto discorso becero e limitante delle esclusive , Helldivers 2 sai quanti players in più avrebbe se fosse per Xbox anche .... Phill Spencer ha chiaramente detto che questo non fa bene e non aiuta il gaming .... Non può sempre fare Xbox il passo verso l'altro deve essere reciproca come cosa , PlayStation ha sempre e solo manifestato chiusura totale e intenti bellicosi .... Provocazione : Gli farei saggiare togliergli Cod per fargli smettere i loro giochini forse capiscono
Io dico solo che la democrazia dovrebbe essere portata anche su xbox più soldati democratici non fanno mai male e onestamente più siamo meglio per la SuperTerra
Un pensiero super condivisibile, soprattutto per un gioco pensato per il multiplayer coop, ma cozza tantissimo con il modus operandi di Sony. Non succederà.
Like a prescindere
Finalmente tutti trattano male xbox. Forse un giorno si avvererà anche il sogno delle gabbie per pc gamer🥲
Questo video è una pernacchia a tutti quelli che non hanno creduto in Mike tutti questi anni! A tutti quelli che dicevano che aveva abbandonato RUclips e che non gli interessava più di creare contenuti di questa qualità! Questo 4.0 è spettacolare!
Una reboante, pernacchia!
Chiamare le donne fanciulle è un po' una mancanza di rispetto nei loro confronti ed è anche un po' strano...
No
WHAT
@@SabakuNoMaiku sarebbe un po' come chiamare i tuoi spettatori "ragazzini". d'altronde, la treccani definisce fanciulla come " L’essere umano nell’età della fanciullezza". e poi in generale è un po' strano che chiami i ragazzi con un termine normale e le donne con un termine così in disuso.
Da Caro Farenz ti Scrivo praticamente
@@ntonytakeshi5569 va bene che apprezzi sabaku ma hai mai sentito qualcuno su internet chiamare le donne fanciulle? è un termine avvilente
io trovo molto infantile arrabbiarsi perche' una cosa che si ha, la possono avere anche altri... tranquilli nessuno vi toglie niente, per voi non cambia niente. Anzi forse se il multiplayer di alcuni sara' crossplatform troverete piu gente con cui giocare... ah forse vi tolgono la possibilita' di fare le battle di esclusive... "eeeh ma io ho xbox series x ho quel gioco e te noooooo pappapperoooooo" cit bimbo dell'asilo. che tristezza. ma giocate divertitevi e non fate i bambini, su.... sai cosa avete voi boxari che play5 e switch non hanno? il DEVMODE per 20dollari. E installare retroarch su xbox serie X vi permette di giocare a dei veri videogames
la console unica cè ed è il pc
beh, sadly not. E' la più ampia, ma non può essere l'unica.
Sab ti crescono bene i capelli ma ti sono spuntati un sacco di brufoletti sulla fronte molto antiestetici :/
Hai provato qualche crema? Che ne dici di usare un fondotinta quando ti metti a registrare? ;)
Non è acne, è dermatite!
Parlando di cose serie, porterai dark souls 3 archtrones?
Microsoft, quadrupla A, su cloud, senza input lag. Per i nostri nipotini sì 🥹
Ma io dico ci fa vedere leak del episodio 4 dell'anima oscura, c'è lo dice in ogni effige, lo dice su tipo la metà dei social e alla fine sul tuo canale fai uscire questo
Beh sì, questi sono contenuti a cadenza fissa, l'AO un'opera autoriale senza date. Ci si lavora ogni giorno!
@@SabakuNoMaiku... Visto? 😅 Come si discuteva qualche giorno fa riguardo il postare piccoli update,
"wink wink", ecc...sull'A.O.
Come diceva il mai troppo onesto Cetto La Qualunque: Sab, sul postare aggiornamenti, "fatti i cazzi toi!" 😅❤