Grande sintesi del Prof. Federico, su un tema fondamentale della storia economica. Ascoltarlo è un piacere e un privilegio, per il quale non ringrazieremo mai abbastanza il gruppo di Liberi Oltre?
Grazie per l’approfondimento. Ho una domanda per il professor Federico: quanto è stato determinante il fenomeno delle enclosures per lo sviluppo industriale? Esso ha aumentato la disponibilità di manodopera (piccoli proprietari rimasti senza terra) e ha avuto come conseguenza l’accumulo di capitale da parte dell’aristocrazia inglese, parte del quale è stato investito per la costruzione di fabbriche ed infrastrutture. Merita di essere citato tra le cause più significative della rivoluzione industriale o passa in secondo piano?
Molto interessante come sempre. Il basso costo del carbone era dovuto principalmente alle grandi riserve naturali o anche alla geografia del territorio inglese; piatta e priva di rilievi montagnosi che ha permesso al costruzione di canali e quindi il veloce ed economico (rispetto all'epoca) trasporto del carbone a Londra e a tutte le citta' dell'isola? Immagino che le stesse riserve di carbone nelle Alpi o nell'Aspromonte sarebbero state piu' costose da sfruttare. Per quanto riguarda la crescita del PIL nel periodo vittoriano, quanto il colonialismo, o cmq l'espazione oltremare, ha infuito su tale valore? L'innovazione tecnologia, e quindi anche lo sfruttamento del carbone, ha favorito il colonialismo o e' anche vero il contrario? Quanto i due fenomeni sono interconnessi? Grazie.
Ottimo come al solito. Faccio una richiesta: se possibile, potreste dedicare una puntata alle cause del sottosviluppo dell’Africa sub sahariana? Grazie
Bel video! Sarebbe interessante poter capire se la presenza di carbone in Inghilterra fosse davvero la condizione più importante per la nascita della rivoluzione industriale. Pare infatti che Newcomen abbia utilizzato i primi motori a vapore in Cornovaglia, utilizzando come carburante più plausibilmente la torba e pare fossero utilizzati per il drenaggio delle miniere di stagno (www.researchgate.net/publication/329029569_Thomas_Newcomen_and_his_Great_Work). L'utilizzo del carbone inglese divenne necessario quando il governo cominciò a tassare il carbone in arrivo via mare, aumentando addirittura la tassa nel 1713 del 100%. Magari in assenza di tali interventi statali la tecnologia poteva continuare a svilupparsi utilizzando il carbone importato dall'estero, ad esempio dal Belgio.
Domanda: l'innovazione è sempre cresciuta grazie all'influenza reciproca dei vari paesi, oppure ci sono stati altri casi isolati di boom oltre quello dell'Inghilterra?
Esatto... c'è anche qualche dubbio sul periodo ellenistico, in cui alcune cose erano pronte, come mai no?La Cina sembrava veramente un candidato!... libri segnati subito
Bellissima lezione del Professor Federico. Me la riascolto volentieri!
Preparo già la birra fresca per stasera quando mi godrò la splendida lezione del prof Federico
Grande sintesi del Prof. Federico, su un tema fondamentale della storia economica. Ascoltarlo è un piacere e un privilegio, per il quale non ringrazieremo mai abbastanza il gruppo di Liberi Oltre?
Complimenti per questa interessantissima serie di lezioni!!
Bellissima! Bravi ad entrambi!
Sempre interessante, bravi.
Appuntamento sempre atteso del week end!
Grazie per l’approfondimento.
Ho una domanda per il professor Federico: quanto è stato determinante il fenomeno delle enclosures per lo sviluppo industriale?
Esso ha aumentato la disponibilità di manodopera (piccoli proprietari rimasti senza terra) e ha avuto come conseguenza l’accumulo di capitale da parte dell’aristocrazia inglese, parte del quale è stato investito per la costruzione di fabbriche ed infrastrutture. Merita di essere citato tra le cause più significative della rivoluzione industriale o passa in secondo piano?
0.05%. Le enclosures sono un processo secolare, dal 1500 in poi.
Tutto chiaro. Grazie per la risposta!
"Marx ha detto"
Quindi tutto giusto: 10.
Bellissima rubrica
Qualcuno può scrivere una lista dei libri consigliati?
Molto interessante come sempre. Il basso costo del carbone era dovuto principalmente alle grandi riserve naturali o anche alla geografia del territorio inglese; piatta e priva di rilievi montagnosi che ha permesso al costruzione di canali e quindi il veloce ed economico (rispetto all'epoca) trasporto del carbone a Londra e a tutte le citta' dell'isola? Immagino che le stesse riserve di carbone nelle Alpi o nell'Aspromonte sarebbero state piu' costose da sfruttare. Per quanto riguarda la crescita del PIL nel periodo vittoriano, quanto il colonialismo, o cmq l'espazione oltremare, ha infuito su tale valore? L'innovazione tecnologia, e quindi anche lo sfruttamento del carbone, ha favorito il colonialismo o e' anche vero il contrario? Quanto i due fenomeni sono interconnessi? Grazie.
Bravi!
Spiegazione molto validare
alta formazione
Ottimo come al solito. Faccio una richiesta: se possibile, potreste dedicare una puntata alle cause del sottosviluppo dell’Africa sub sahariana? Grazie
Mi piace a priori e disonore su di te disonore sulla tua mucca a chi ha messo dislike!!!
Sempre tra le migliori rubriche. (una volta avrei detto insieme a quella con Seminerio ma penso sia stata archiviata)
Domandona per il professore @Giovanni Federico.
EL Jones, Growth recurring: good or bad?
Appoggio totalmente l'idea di Constantino. Aiuterebbe ad inquadrare meglio anche le attuali differenze in Europa
Bel video! Sarebbe interessante poter capire se la presenza di carbone in Inghilterra fosse davvero la condizione più importante per la nascita della rivoluzione industriale. Pare infatti che Newcomen abbia utilizzato i primi motori a vapore in Cornovaglia, utilizzando come carburante più plausibilmente la torba e pare fossero utilizzati per il drenaggio delle miniere di stagno (www.researchgate.net/publication/329029569_Thomas_Newcomen_and_his_Great_Work). L'utilizzo del carbone inglese divenne necessario quando il governo cominciò a tassare il carbone in arrivo via mare, aumentando addirittura la tassa nel 1713 del 100%. Magari in assenza di tali interventi statali la tecnologia poteva continuare a svilupparsi utilizzando il carbone importato dall'estero, ad esempio dal Belgio.
Il carbone era lì da milioni di anni.
Domanda: l'innovazione è sempre cresciuta grazie all'influenza reciproca dei vari paesi, oppure ci sono stati altri casi isolati di boom oltre quello dell'Inghilterra?
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Esatto... c'è anche qualche dubbio sul periodo ellenistico, in cui alcune cose erano pronte, come mai no?La Cina sembrava veramente un candidato!... libri segnati subito
Ma che bella é questa rubrica? É già stato detto? 😉