La dieta chetogenica: che cos'è e a cosa è finalizzata?

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  • Опубликовано: 17 окт 2024
  • Ce ne parla la Prof.ssa Maria Cristina Mele (Direttore della UOS di Nutrizione Avanzata in Oncologia - Policlinico Gemelli IRCCS) Per saperne di più www.gemelliheal...
    “Da alcuni anni abbiamo recuperato un processo biochimico molto complesso, che sottraendo la principale energia su cui si base la nostra produzione di molecole altamente energetiche nel corpo, cioè i glucidi, fa shiftare la nostra produzione di energia verso un altro grande deposito di una ricchezza spesso poco sfruttata che sono i lipidi.
    Noi stiamo utilizzando molto frequentemente questa dinamica di riduzione drastica della quota glucidica della dieta; quindi, andiamo a completamente abolire nei pazienti, con particolare indicazione, le fonti di cereali, le fonti di frutta, lasciando soltanto piccole quantità di alcuni tipi di verdura a basso contenuto di carboidrati, e mantenendo in vita i soggetti “soltanto”, si fa per dire, con fonti proteiche e con fonti lipidiche.
    Questo shift comporta una serie di cambiamenti metabolici importantissimi nell’organismo che poi esitano in quello che è il processo che dà il nome a questa tipologia di dieta, la chetosi, da cui la dieta chetogenica, che genera la chetosi fondamentalmente.
    Che cos’è la chetosi? La chetosi è quel processo chimico che l’organismo mette in atto quando, in assenza di fonti glucidiche, deve accedere per forza, per il mantenimento, per la sopravvivenza, attraverso degli adattamenti metabolici molto complessi, alle fonti lipidiche.
    Le fonti lipidiche vengono utilizzate per produrre energia cellulare e siccome c’è una specie di intasamento metabolico fatto di acidi grassi, cioè derivati di questi grassi di deposito che noi comunemente abbiamo nel sottocute, nell’addome e che assumiamo sotto forma di trigliceridi con i grassi vegetali, sia gli oli che fanno parte della nostra alimentazione, sia la parte lipidica degli animali.
    Quando c’è un’eccessiva disponibilità di queste molecole, che si chiamano acidi grassi, l’organismo deve per forza trasformarli in un’altra fonte di energia che sono i corpi chetonici. I corpi chetonici, da cui la chetosi e quindi la dieta chetogenica, sono dei potentissimi produttori di energia che vengono utilizzati da tutti i tessuti dell’organismo tranne che dal fegato, perché il fegato non è in grado di utilizzare i corpi chetonici nella sua produzione endogena di energia.
    Questi corpi chetonici ci permettono, una volta prodotti in quantità sufficienti, non solo di vivere ma di migliorare alcune condizioni generali. Il primo utilizzo della dieta chetogenica è stato nelle epilessie intrattabili, soprattutto dei bambini, in cui i farmaci avevano fallito. L’induzione della chetosi ha permesso a molti bambini con epilessia non controllabile di sopravvivere e di controllare questa condizione drammatica, così come nei soggetti adulti. Da quel momento in poi la dieta chetogenica è diventato uno strumento soprattutto indirizzato al benessere delle cellule nervose.
    Oggi ci sono moltissimi trial in corso nella letteratura scientifica che ci testimoniano come possa essere efficace, per esempio, nel miglioramento dei processi di protezione nella neuro degenerazione, addirittura nel trattamento delle malattie discinetiche, quindi Parkinson e parkinsonismi, nell’ambito strettamente neurologico e al contempo, essendo una dieta in cui vengono azzerati tutti quei processi che dipendono direttamente dall’uso dei carboidrati, quindi cereali, pasta, pane e loro derivati.
    E' una dieta che, trattata da mani esperte, permette un riequilibrio nelle alterazioni metaboliche che ad esempio possono esistere nelle obesità, nel diabete tipo 2, non nel diabete tipo 1 perché la chetosi in questo tipo è pericolosa, non va mai consigliato a pazienti che fanno terapia insulinica, e permette di usufruire dei depositi lipidici in abbondanza favorendo la riduzione della massa grassa sia viscerale sia sottocutanea, quindi dà un grosso aiuto negli obesi e nei dismetabolici in generale.
    Problemi? Uno, non va mai autogestita, perché espone l’organismo a un netto aumento dell’acidità fissa.
    L’acidità fissa è composta da gruppi acidi molto forti che il rene deve eliminare, per cui c’è bisogno sempre di un controllo medico perché un paziente che abbia una lieve insufficienza renale può vedere peggiorata drammaticamente la sua condizione clinica. Nello stesso tempo l’enorme acidità fissa soprattutto in pazienti che seguono per lunghissimo periodo diete chetogeniche, sotto stretto controllo medico, devono avere un bilanciamento per la perdita di calcio che purtroppo l’acidità fissa determina nelle nostre ossa esponendo il paziente a una possibile riduzione della densità calcica nell’osso, quindi il paziente deve essere protetto soprattutto quando i percorsi chetogenici sono prolungati. Una dieta chetogenica sotto controllo medico fatta per alcune settimane dà un grande beneficio all’organismo però è importante che venga gestita da mani esperte, quindi mai il fai-da-te. “

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