La dieta chetogenica: quali sono le origini? e quali i vantaggi?

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  • Опубликовано: 7 сен 2024
  • A inizio anno si ripropone ciclicamente il tema delle "diete". Ne parliamo la Prof.ssa Maria Cristina Mele (Direttore della UOS di Nutrizione Avanzata in Oncologia - Policlinico Gemelli IRCCS) Per saperne di più www.gemelliheal...
    D. “Professoressa, si alternano su Internet, sulla stampa, nelle conversazioni tra le persone una serie di domande, una serie di quesiti e anche, a volte, una serie di condizioni non sempre corrette su quelli che sono alcuni approcci dietetici: ipocalorica, la dieta ‘del fantino’, la dieta per esclusione che riguarda tantissimo il glutine, come sappiamo, e spesso si parla anche tantissimo della dieta chetogenica. Cosa pensa di quelle che sono queste dinamiche e in particolare, appunto, di questo ultimo tipo di dieta di cui accennavo.”
    R.”Le mode nella scienza dell’alimentazione sono sempre esistite, anche perché attraverso i mezzi di comunicazione i pazienti, o clienti, dipende dal punto di vista, non hanno più bisogno di accedere ad un libro ma basta aprire il computer, entrare su Internet, e si hanno dei mondi che un tempo erano aperti solo agli addetti ai lavori, fatto che ha facilitato la nascita di molte mode. La dieta chetogenica è una storia antica, io lo dico sempre ai pazienti che mi chiedono durante la consultazione ‘ma che cosa ne pensa della dieta chetogenica?’.
    La dieta chetogenica non è un’invenzione fatta negli ultimi anni, la dieta chetogenica esiste da quando esiste l’uomo perché la dieta chetogenica, ed è un dato strettamente biochimico, non si riferisce ad una particolare moda dell’alimentazione umana, noi stiamo semplicemente ripercorrendo quello che l’evoluzione della storia dell’homo sapiens ci ha costruito nei millenni. Molto semplice, sappiamo che provenendo dal paleolitico, quindi dall’uomo cacciatore-raccoglitore, noi non avevamo una stanzialità ancora che ci permettesse di nutrirci con i prodotti della terra, per cui il nostro metabolismo e tutto il nostro asset genetico, ci sono tantissimi studi in letteratura in questo senso, si è costruito sull’alternanza del digiuno e dell’alimentazione dove alimentazione significava ‘mangio quello che trovo o quello che riesco a cacciare’.
    Quindi la chetosi, cioè quella situazione in cui l’assenza di cibo o l’assenza di fonti glucidiche, attraverso appunto il non uso dei cereali che in quel momento non esistevano nell’alimentazione umana per cui le uniche fonti glucidiche, lo dico ai miei studenti, che venivano introdotte erano la frutta, quando il cacciatore-raccoglitore la incontrava nel suo percorso, nella savana o nella foresta, quindi un uso assolutamente saltuario, oppure i tuberi, le radici, che erano parte integrante dell’alimentazione dell’uomo paleolitico, l’uomo che accendeva il fuoco con difficoltà, e viveva di caccia, pesca e raccolta. Essendo assenti i glucidi dalla dieta, o quasi, le uniche fonti erano rappresentate dalle proteine del cacciatore, o dalla varietà di arbusti, di foglie, di piante, che oggi noi abbiamo smesso di consumare e per cui c’era una riduzione dei glucidi. I nostri progenitori quando mangiavano solo proteine ovviamente utilizzavano come fonte di sostentamento gli acidi grassi, cioè i grassi del corpo, e quindi andavano incontro alla produzione di corpi chetonici, andavano in chetosi, cioè producevano dei nutrienti differenti, di derivazione lipidica e si sostenevano nei periodi senza caccia attraverso questi "combustibili".
    Noi stiamo riscoprendo questa dinamica, che è scritta nei nostri cromosomi, tant’è vero che gran parte delle alterazioni funzionali del nostro mondo attuale, parlo di mondo occidentale, non è legata al consumo dei lipidi, ma è legata all’eccessivo consumo glucidico attraverso fonti di glucidi semplici che entrano dappertutto, dal ketchup a tutti i sciroppi che vengono inseriti a nostra insaputa nei comuni alimenti, prodotti da forno inclusi, e che ci rendono dipendenti totalmente dai glucidi, e quindi ci permettono di diventare sovrappeso, obesi, steatosi epatica, sindrome metabolica, cioè tutte quelle dinamiche che vengono declinate dall’eccesso dei glucidi non accompagnato da un aumento del loro consumo attraverso l’attività muscolare.
    La dieta chetogenica che oggi è stata reimpostata e che ha un successo straordinario in alcune condizioni, per esempio neurodegenerative, perché salva la vita a bambini epilettici che non possono essere salvati da comuni farmaci che noi abbiamo a disposizione, e questo lo sottolineo sempre, quindi ha una funzionalità medica altissima deve però essere un po’ ridimensionata perché esiste da quando esiste l’uomo e ci sono quindi ovviamente delle indicazioni ma anche delle controindicazioni alla chetosi spinta che in pochi conoscono, perché purtroppo riguarda una conoscenza che parte dello studio della chimica biologica che non sempre è alla portata di tutti coloro che poi praticano questa particolare tecnica di nutrizione chimica.”

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