Mah... Più uso e vedo bici in carbonio più mi convinco che il carbonio stia bene per gare e/o oggetti consumistici ma non per oggetti durevoli e robusti. Per quanto se ne vogliano dire si tratta di un materiale anisotropo, se lo solleciti nella maniera per cui è progettato non ha eguali, ma se la sollecitazione è in una direzione diversa allora sono guai. Dai, basta vedere che non si può prendere sulla morsa dei cavalletti per le riparazioni il telaio ma si preferisce sempre prendere il cannotto per capire quanto sia delicato. Se cadi e sbatti il telaio lateralmente bisogna solo sperare che l'impatto sia lieve perché sennò butti tutto (se vuoi puoi provare a riparare un orizzontale crepato ma vai a fidarti). I metalli si bozzano, devi darci veramente forte per romperlo (fatto eh, ho spezzato un telaio di alluminio). Poi ognuno può fare come crede.
Certo, dipende come lo usi come tutte le cose però io ci ho appena concluso più di 6.000km da costa a costa in America con un telaio in carbonio dopo averci fatto tantissimi trail lo scorso anno e non ho mai avuto problemi! Dipende anche dal tipo di carbonio e di fasciature che su una gravel non sono le stesse di una bicicletta ultraleggera da strada
@@PietroFranzese ah sì sì, anch'io ho sia MTB che bici da corsa in carbonio e ci ho fatto un sacco di km, però ogni volta che cado controllo tutto un po' angosciato e col tempo metti e togli la ruota il forcellino si sta assottigliando e devo regolare periodicamente la pinza freno. Inoltre con la BDC precedente fui tamponato da un altro ciclista e si ruppe il fodero verticale... Insomma, alla fine la gravel l'ho presa in titanio e non ci penso più 😜. Grazie per la risposta! Sei un grande! 🤗
Il punto vero è che una bicicletta pensata per l'ultracycling (grande velocità, poco peso da portare, strade per lo più asfaltate) non è detto che sia la scelta migliore per il cicloturismo, dove più che il peso è l'affidabilità che conta, oltre alla capacità di affrontare in sicurezza terreni diversi.
Capisco la marchetta necessaria , ma se fai il cicloturismo in giro anche fuori Italia , la prima cosa che impari è avere una bici che puoi riparare ovunque ,con componenti standard comuni e reperibili ovunque . A fare i fighetti ci sono già quelli che scimmiottano il giro d'Italia.
Però se l'alternativa è l'acciaio che è riparabile sempre e ovunque in realtà è un'idea molto romantica ma rifare saldature tig oppure riparare un acciaio Columbus è quasi una missione impossibile se non si ha un'officina specializzata... Sergio Borroni ci ha fatto un video molto interessante sull'argomento, te lo consiglio -> ruclips.net/video/s_alN5IY3qQ/видео.html
@@PietroFranzese penso che il telaio sia l'ultimo dei problemi se scegli qualcosa di robusto sacrificando un 300/400 grammi di peso , idem per i componenti. Il 90% dei guai arriva da componenti o telai tirati all'osso e quindi basta un qualcosa di appena fuori standard ed i guaio è fatto . Un telaio robusto resiste a tutto . A scendere ci sono le ruote , i freni , la serie sterzo , ed in fine il gruppo trasmissione più delicato in tutto . Ecco perché meglio freni tradizionali da MTB ,idem il gruppo . Già un Shimano ,105 in certi paesi non trovi ricambi . Alla fine conta il viaggio e non la metà , se ci metti mezz'ora di più al giorno , non cambia nulla . Anzi probabile che i guai evitati o risolti velocemente e con poca spesa , superano le rogne anche più probabili di un qualcosa tirato all'osso . Quando sei nel mezzo del nulla e non puoi contare su nessuno ,ci pensi eccome a questo . Errori da cui ho imparato anch'io . Noi italiani siamo più esoterici e fighetti di tutti , pedalando per l'Europa e Americana ,lo avrai notato . Penso che potrebbe anche essere un idea per un video , se questo non collide con il tuo business. Non serve andare distante , quando vai dai nonni fai un salto da Vetta , Magari ci ricavi pure un video o una collaborazione. Acciaio con tubazioni maggiorate e tutto su misura magari 😉
Mah...tra una gravel in acciaio (da usarsi per viaggi, brevi o lunghi che siano) e una in carbonio il peso differisce di 2 max 3 chili. Se si considera che il carico portato dal cicloturista spesso annulla questa differenza, e considerato che il telaio in acciaio può sopportare carichi maggiori rispetto al carbonio, direi che l'acciaio per il cicloturismo è vincente, anche per sicurezza e manutenzione. Diverso se uno vuole una gravel da gara, come quelle mostrate, ma lì l'uso di destinazione è completamente diverso.
Riparare l'acciaio Columbus oppure rifare una saldatura TIG magari nel mezzo del nulla e con mezzi di fortuna è un'idea molto romantica ma di fatto quasi impossibile. Sergio Borroni ci ha fatto un approfondimento molto interessante sul proprio canale -> ruclips.net/video/s_alN5IY3qQ/видео.html
Carbonio perfetto per il cicloturismo...? Ma anche no, diciamo che si può adattare a fare cicloturismo. I discorsi sul peso poi sono davvero ininfluenti sulla massa complessiva e nonostante questo esistono bici in acciaio più leggere di quelle da voi proposte. Il discorso comfort e comodità... più comode rispetto ad un telaio in acciaio? Parliamone... In aggiunta chi fa cicloturismo serio sa molto bene quanto sia importante l'affidabilità di certi materiali e l'eventuale riparazione in caso di rotture e su questo c'è poco da fare, finché mi trovo a Milano va bene tutto ma in un villaggio sperduto sulle Ande o in Africa se crepo un cerchio o telaio in carbonio sono nella mxxxa.
Ok l'acciaio ma non penso che sia riparabile sempre e ovunque. É un'idea molto romantica ma rifare saldature tig oppure riparare un acciaio Columbus è quasi una missione impossibile se non si ha un'officina specializzata... Sergio Borroni ci ha fatto un video molto interessante sull'argomento, te lo consiglio -> ruclips.net/video/s_alN5IY3qQ/видео.html
@@PietroFranzese sicuramente non trovi chi ti fa buone saldature tig dietro l'angolo ma quello che intendevo dire è che è comunque più facile trovarlo di chi ti aggiusta un telaio in carbonio, senza contare che aggiustare un telaio in carbonio è fattibile ma solo in certi punti e a certe condizioni, l'acciaio in questo senso è più permissivo e rispetto al carbonio risponde meglio alle botte dove il carbonio pur avendo una resistenza alla trazione altissima rimane però molto fragile in caso di cadute. Lasciamo poi perdere il discorso di come si rompe un telaio in carbonio e di quanto possa essere talvolta difficile individuare un danno. Detto questo uno non compra una bici pensando al fatto che si possa rompere e quello che contestavo è un po' il titolo... dire che il carbonio possa essere perfetto per il cicloturismo per me è un ni, forse solo a certe condizioni.. un bike packing molto leggero e su asfalto ad esempio. In generale però chi pensa ad un cicloturismo più serio dovrebbe, secondo me, orientarsi verso altro. L'unico vantaggio del carbonio è il peso ma quando si fa cicloturismo è uno degli ultimi aspetti che si guarda (anche perché 1 kg in più o in meno - cioè la differenza media di un telaio in carbonio rispetto ad un telaio in acciaio - su 80/90/100 kg di peso totale non incide sulla resa).
@@PietroFranzese Si ti ho seguito (complimenti). Se mai dovessi fare un viaggio simile probabilmente opterei anch'io (almeno potendo) per il carbonio, o comunque alluminio di ultima generazione. Ma più per questioni pratiche legate alla leggerezza (bici da salire in camera etc.) che di performance.
Franzese si vede che non ne capisci molto ... l'acciaio di qualita' o titanio Columbus mozzi ecc ecc fatti da alcuni artigiani veri maestri purtroppo qualcuno e' morto ... telai come si vede il carbonio e' per le gare se no non serve a niente mode.
Boh guarda io ci ho appena fatto 6.000km in 45 giorni da San Francisco a Miami con una bicicletta gravel in carbonio quindi si, non ci capisco niente io 😅
Se va sempre tutto bene carbonio e cambio elettronico è la moda, ma se una delle 2 va male da quale santo bisogna partire?
Riparare il carbonio non ha costi così distanti dell'acciaio, in ogni caso costo più elevato rischia di essere la verniciatura
Perché colori così funerari...?? La natura?? Il verde il giallo l'arancio???
Eh boooooh piacciono quelli 😅 io il tocco di colore lo do con l'abbigliamento! ✌
Mah... Più uso e vedo bici in carbonio più mi convinco che il carbonio stia bene per gare e/o oggetti consumistici ma non per oggetti durevoli e robusti. Per quanto se ne vogliano dire si tratta di un materiale anisotropo, se lo solleciti nella maniera per cui è progettato non ha eguali, ma se la sollecitazione è in una direzione diversa allora sono guai. Dai, basta vedere che non si può prendere sulla morsa dei cavalletti per le riparazioni il telaio ma si preferisce sempre prendere il cannotto per capire quanto sia delicato. Se cadi e sbatti il telaio lateralmente bisogna solo sperare che l'impatto sia lieve perché sennò butti tutto (se vuoi puoi provare a riparare un orizzontale crepato ma vai a fidarti). I metalli si bozzano, devi darci veramente forte per romperlo (fatto eh, ho spezzato un telaio di alluminio). Poi ognuno può fare come crede.
Certo, dipende come lo usi come tutte le cose però io ci ho appena concluso più di 6.000km da costa a costa in America con un telaio in carbonio dopo averci fatto tantissimi trail lo scorso anno e non ho mai avuto problemi! Dipende anche dal tipo di carbonio e di fasciature che su una gravel non sono le stesse di una bicicletta ultraleggera da strada
@@PietroFranzese ah sì sì, anch'io ho sia MTB che bici da corsa in carbonio e ci ho fatto un sacco di km, però ogni volta che cado controllo tutto un po' angosciato e col tempo metti e togli la ruota il forcellino si sta assottigliando e devo regolare periodicamente la pinza freno. Inoltre con la BDC precedente fui tamponato da un altro ciclista e si ruppe il fodero verticale... Insomma, alla fine la gravel l'ho presa in titanio e non ci penso più 😜. Grazie per la risposta! Sei un grande! 🤗
Ciao Pietro, ma al minuto 1:04 la bici in questione non è una Surly come dice la didascalia, è una Salsa Cutthroat
Le salsa mi piacciono assai. Il confronto peso con le borse però per me non ha senso.
Il punto vero è che una bicicletta pensata per l'ultracycling (grande velocità, poco peso da portare, strade per lo più asfaltate) non è detto che sia la scelta migliore per il cicloturismo, dove più che il peso è l'affidabilità che conta, oltre alla capacità di affrontare in sicurezza terreni diversi.
Capisco la marchetta necessaria , ma se fai il cicloturismo in giro anche fuori Italia , la prima cosa che impari è avere una bici che puoi riparare ovunque ,con componenti standard comuni e reperibili ovunque .
A fare i fighetti ci sono già quelli che scimmiottano il giro d'Italia.
Però se l'alternativa è l'acciaio che è riparabile sempre e ovunque in realtà è un'idea molto romantica ma rifare saldature tig oppure riparare un acciaio Columbus è quasi una missione impossibile se non si ha un'officina specializzata... Sergio Borroni ci ha fatto un video molto interessante sull'argomento, te lo consiglio -> ruclips.net/video/s_alN5IY3qQ/видео.html
@@PietroFranzese penso che il telaio sia l'ultimo dei problemi se scegli qualcosa di robusto sacrificando un 300/400 grammi di peso , idem per i componenti.
Il 90% dei guai arriva da componenti o telai tirati all'osso e quindi basta un qualcosa di appena fuori standard ed i guaio è fatto .
Un telaio robusto resiste a tutto .
A scendere ci sono le ruote , i freni , la serie sterzo , ed in fine il gruppo trasmissione più delicato in tutto .
Ecco perché meglio freni tradizionali da MTB ,idem il gruppo .
Già un Shimano ,105 in certi paesi non trovi ricambi .
Alla fine conta il viaggio e non la metà , se ci metti mezz'ora di più al giorno , non cambia nulla .
Anzi probabile che i guai evitati o risolti velocemente e con poca spesa , superano le rogne anche più probabili di un qualcosa tirato all'osso .
Quando sei nel mezzo del nulla e non puoi contare su nessuno ,ci pensi eccome a questo .
Errori da cui ho imparato anch'io .
Noi italiani siamo più esoterici e fighetti di tutti , pedalando per l'Europa e Americana ,lo avrai notato .
Penso che potrebbe anche essere un idea per un video , se questo non collide con il tuo business.
Non serve andare distante , quando vai dai nonni fai un salto da Vetta ,
Magari ci ricavi pure un video o una collaborazione.
Acciaio con tubazioni maggiorate e tutto su misura magari 😉
Mah...tra una gravel in acciaio (da usarsi per viaggi, brevi o lunghi che siano) e una in carbonio il peso differisce di 2 max 3 chili. Se si considera che il carico portato dal cicloturista spesso annulla questa differenza, e considerato che il telaio in acciaio può sopportare carichi maggiori rispetto al carbonio, direi che l'acciaio per il cicloturismo è vincente, anche per sicurezza e manutenzione.
Diverso se uno vuole una gravel da gara, come quelle mostrate, ma lì l'uso di destinazione è completamente diverso.
L’accoaio se si rompe si salda, il carbonio no… acciaio tutta la vita
Si salda l'acciaio come si ripara il carbonio, auguri in entrambi i casi.
@@caricabatterie2005 certo uno spera che nn accada mai…
Riparare l'acciaio Columbus oppure rifare una saldatura TIG magari nel mezzo del nulla e con mezzi di fortuna è un'idea molto romantica ma di fatto quasi impossibile. Sergio Borroni ci ha fatto un approfondimento molto interessante sul proprio canale -> ruclips.net/video/s_alN5IY3qQ/видео.html
@@PietroFranzese grazie del link 👌
Carbonio perfetto per il cicloturismo...? Ma anche no, diciamo che si può adattare a fare cicloturismo. I discorsi sul peso poi sono davvero ininfluenti sulla massa complessiva e nonostante questo esistono bici in acciaio più leggere di quelle da voi proposte. Il discorso comfort e comodità... più comode rispetto ad un telaio in acciaio? Parliamone... In aggiunta chi fa cicloturismo serio sa molto bene quanto sia importante l'affidabilità di certi materiali e l'eventuale riparazione in caso di rotture e su questo c'è poco da fare, finché mi trovo a Milano va bene tutto ma in un villaggio sperduto sulle Ande o in Africa se crepo un cerchio o telaio in carbonio sono nella mxxxa.
Ok l'acciaio ma non penso che sia riparabile sempre e ovunque. É un'idea molto romantica ma rifare saldature tig oppure riparare un acciaio Columbus è quasi una missione impossibile se non si ha un'officina specializzata...
Sergio Borroni ci ha fatto un video molto interessante sull'argomento, te lo consiglio -> ruclips.net/video/s_alN5IY3qQ/видео.html
@@PietroFranzese sicuramente non trovi chi ti fa buone saldature tig dietro l'angolo ma quello che intendevo dire è che è comunque più facile trovarlo di chi ti aggiusta un telaio in carbonio, senza contare che aggiustare un telaio in carbonio è fattibile ma solo in certi punti e a certe condizioni, l'acciaio in questo senso è più permissivo e rispetto al carbonio risponde meglio alle botte dove il carbonio pur avendo una resistenza alla trazione altissima rimane però molto fragile in caso di cadute. Lasciamo poi perdere il discorso di come si rompe un telaio in carbonio e di quanto possa essere talvolta difficile individuare un danno. Detto questo uno non compra una bici pensando al fatto che si possa rompere e quello che contestavo è un po' il titolo... dire che il carbonio possa essere perfetto per il cicloturismo per me è un ni, forse solo a certe condizioni.. un bike packing molto leggero e su asfalto ad esempio. In generale però chi pensa ad un cicloturismo più serio dovrebbe, secondo me, orientarsi verso altro. L'unico vantaggio del carbonio è il peso ma quando si fa cicloturismo è uno degli ultimi aspetti che si guarda (anche perché 1 kg in più o in meno - cioè la differenza media di un telaio in carbonio rispetto ad un telaio in acciaio - su 80/90/100 kg di peso totale non incide sulla resa).
Non sono necessariamente contrario al carbonio per il cicloturismo...però queste non mi sembrano bici pensate per viaggiare, sono più da ultracycling.
D'accordo sul discorso ultracycling, ma io con una bici con le geometrie bici simili alla 3T ci ho appena fatto 6.000km e mi son trovato benissimo...
@@PietroFranzese Si ti ho seguito (complimenti). Se mai dovessi fare un viaggio simile probabilmente opterei anch'io (almeno potendo) per il carbonio, o comunque alluminio di ultima generazione. Ma più per questioni pratiche legate alla leggerezza (bici da salire in camera etc.) che di performance.
Franzese si vede che non ne capisci molto ... l'acciaio di qualita' o titanio Columbus mozzi ecc ecc fatti da alcuni artigiani veri maestri purtroppo qualcuno e' morto ... telai come si vede il carbonio e' per le gare se no non serve a niente mode.
Boh guarda io ci ho appena fatto 6.000km in 45 giorni da San Francisco a Miami con una bicicletta gravel in carbonio quindi si, non ci capisco niente io 😅