Tanto misconosciuti quanto entusiasmanti sia questo che Crowd Control. Del secondo ricordo in particolare la finale Promise of Love, che se non vado errato é uno dei primissimi esempi si puó dire codificati di slowcore. Un capolavoro lancinante.
Super interessante, mi piacerebbero un sacco delle monografie fatte da tez tipo come fa frusciante con i registi solo con le band. In ogni caso complimenti per il canale.
Grazie! Beh, è da tempo che vorrei occuparmi di discografie sul canale, così come avevo fatto sul blog anni fa, ma per ora ci sono due limiti importanti: il tempo e i mezzi. Il tempo si può ricavare, tanto dormire è più di moda dal 1996, i mezzi invece hanno bisogno di un investimento. Perché già il mio pc non riesce a supportare benissimo 20 minuti di video, figuriamoci 3 ore. Comunque ho intenzione di investire sul canale per avere questi contenuti, e anche altre cose un po’ particolari, bisognerà solo pazientare… un po’!
Il nome del canale è un riferimento a “Dub Housing” dei Pere Ubu, più precisamente a (Pa) Ubu Dance Party, dove “Pa” sta per “Pataphysique”, cioè la patafisica di Alfred Jarry, straordinario autore teatrale di fine ottocento che scrisse la pièce “Ubu Roi”, il cui protagonista è Père Ubu, cioè Padre Ubu. Questa dicotomia musica-teatro mi fa gioco, in quanto scrivo di critica teatrale per la rivista online Altre Velocità.
Sicuramente, certo che per i Surfers mi piacerebbe tantissimo fare una discografia "aumentata", cioè prendendo anche gli album solisti di chi ha fatto parte della band.
@@ubudanceparty Concordo sulla discografia dei Butthole Surfers, sono disposto ad aspettare (come hai scritto nell'altro commento) per vederla intera, se ci sono anche le discografie soliste meglio ancora.
“Algido” nel senso di qualcosa di freddo, distante, in senso musicale qualcosa che raggiunge una tecnica che rischia di rimanere affascinante più per la sua esecuzione che per il concetto che vuole esprimere.
Apprezzo la tua competenza, tuttavia, scusami ma...questa cosa, di come si faccia a parlare in termini, in alcuni momenti quasi entusiastici, direi, di un qualcosa che "mi fa cagare" per me è al limite della dissociazione! Te lo chiedo perché per me è incomprensibile... Ad esempio io non amo Zappa ma non direi che mi fa cagare, soltanto che non mi trasmette emozioni. Quella nullità di un Jovanotti mi fa cagare, per capirci! Quindi, se avessi detto semplicemente di apprezzare la musica degli MX80 Sound ma di non riuscire ad emozionarti ascotandoli, ok...ma "fa cagare" significa altro, di solito. Ma forse è soltanto un problema di fraintendimento riguardo espressione, boh
Non c’è nessuna dissociazione, semplicemente fare critica è un lavoro, se dovessi parlare solo dei dischi che mi piacciono non sarebbe invece molto diverso da un hobby. Per quanto adori quel periodo e quelle sonorità (non a caso il canale si chiama come una canzone dei Pere Ubu), non ho mai sofferto lo stile degli MX-80 Sound, gli preferisco il rumore del fiume, il suono delle foglie calpestate d’autunno, insomma mi basta stare lontano dallo stereo mentre qualcuno li ascolta. Li trovo insopportabili, boriosi, stancanti. Ma è una mia percezione legata a cosa mi piace ascoltare, non è qualcosa che è presente nella musica. Gli MX-80 Sound non s’innamorano di un passaggio armonico e lo stirano fino all’impossibile, ogni elemento compositivo viene enunciato in quanto funzionale ad una espressione, quindi la “boria” che percepisco è più legata ai presupposti del mio gusto che all’effettivo approccio della band. Non è possibile negargli una grandezza, una genialità, a prescindere dai miei gusti che, quando faccio critica, non c’entrano nulla con la valutazione di un disco. All’ultimo dei Bug Club ho dato 6, ma per me è un disco da 10, conosco tutte le tracce a memoria, e da settimane lo ascolto dall’inizio alla fine cantandolo a squarciagola. A “Prison Jar” degli Stabscotch ho dato 7,5, ma se devo riascoltarlo (perché mi serve per una recensione) mi annoio a morte. Ma non si giudica un’opera dall’entusiasmo che ci trasmette, quello è solo il primo livello di accessibilità.
@@ubudancepartyEcco appunto, come dicevo è soltanto un fatto di espressione linguistica ("mi fa cagare") con cui si esprime la propria incompatibilità con un certo linguaggio o stile compositivo/musicale. A me invece gli MX80 Sound piacciono. Conosco meglio Hard Attack perché ce l'ho, mentre Out of Tunnel l'ho ascoltato meno. Sono molto diversi e credo di preferire il primo. Lo strano connubio tra hardcore punk e quel filone progressive a cui ti riferisci, li rende originali. A tratti quasi proto Noise, mi sento di dire. E condivido il fatto che nelle recensioni si debba uscire il più possibile da preferenze di pancia e soggettive...ma nella musica (e nell'arte in generale) l'oggettività è cosa assai difficile, o forse, intrinsecamente impossibile.
@@incautosperimentatore1914 Non mi chiedere come mai ma RUclips aveva segnalato questo tuo commento come SPAM! Sarà la lobby dell’anti-sperimentazione? Sul proto-noise ci vado più cauto di te, forse perché in quel periodo già c’erano diverse esperienze più noise degli MX-80 Sound. Volevo giusto puntualizzare invece che non cerco di certo l’oggettività nell’analisi critica, di Vero e Falso o Giusto e Sbagliato se ne occupano i preti. Più che mettere da parte l’analisi soggettiva questa per me va messa al servizio della ricerca di senso in un’opera, nell’interpretazione. E interpretare non è un atto di gusto, ma dovrebbe essere il frutto di una sedimentazione di studio e comparazione. Certo che si percepisce anche da questi commenti che sono sempre l’anima della festa eh.
Tanto misconosciuti quanto entusiasmanti sia questo che Crowd Control. Del secondo ricordo in particolare la finale Promise of Love, che se non vado errato é uno dei primissimi esempi si puó dire codificati di slowcore. Un capolavoro lancinante.
grande album
Super interessante, mi piacerebbero un sacco delle monografie fatte da tez tipo come fa frusciante con i registi solo con le band. In ogni caso complimenti per il canale.
Grazie! Beh, è da tempo che vorrei occuparmi di discografie sul canale, così come avevo fatto sul blog anni fa, ma per ora ci sono due limiti importanti: il tempo e i mezzi. Il tempo si può ricavare, tanto dormire è più di moda dal 1996, i mezzi invece hanno bisogno di un investimento. Perché già il mio pc non riesce a supportare benissimo 20 minuti di video, figuriamoci 3 ore. Comunque ho intenzione di investire sul canale per avere questi contenuti, e anche altre cose un po’ particolari, bisognerà solo pazientare… un po’!
@@ubudanceparty fuori moda dal mio anno di nascita lol.
il primo pezzo mi sembra un proto Sonic Youth
non lo conosco , devo andare a sentirla
che ne pensi di parlare del gruppo visto che album erano raccolti didi ep degli The Sisters of Mercy
Può darsi che in futuro gli dia spazio, ma non credo accadrà presto.
il gruppo che qradisci sono i Pere Ubo?
Il nome del canale è un riferimento a “Dub Housing” dei Pere Ubu, più precisamente a (Pa) Ubu Dance Party, dove “Pa” sta per “Pataphysique”, cioè la patafisica di Alfred Jarry, straordinario autore teatrale di fine ottocento che scrisse la pièce “Ubu Roi”, il cui protagonista è Père Ubu, cioè Padre Ubu. Questa dicotomia musica-teatro mi fa gioco, in quanto scrivo di critica teatrale per la rivista online Altre Velocità.
@@ubudanceparty li ho ascoltati , una voce particolare , una musica garage "sofisticata" per un solo ascolto.
Parlerai mai di Psychic... Powerless... Another man's sac dei Butthole Surfers?
Sicuramente, certo che per i Surfers mi piacerebbe tantissimo fare una discografia "aumentata", cioè prendendo anche gli album solisti di chi ha fatto parte della band.
@@ubudanceparty Concordo sulla discografia dei Butthole Surfers, sono disposto ad aspettare (come hai scritto nell'altro commento) per vederla intera, se ci sono anche le discografie soliste meglio ancora.
algido, io che sono laureato in Biologia e lavoro come informatore scientifico non riesco a dare il tuo significato che é??
“Algido” nel senso di qualcosa di freddo, distante, in senso musicale qualcosa che raggiunge una tecnica che rischia di rimanere affascinante più per la sua esecuzione che per il concetto che vuole esprimere.
@@ubudanceparty io uso distante freddo, tipo i dream theater
@@ubudanceparty of topic i The Sound del 1982 sono proto post tutto, anche loro meritano un posto nella storia , hanno ispirato gli U2 per esempio
Apprezzo la tua competenza, tuttavia, scusami ma...questa cosa, di come si faccia a parlare in termini, in alcuni momenti quasi entusiastici, direi, di un qualcosa che "mi fa cagare" per me è al limite della dissociazione! Te lo chiedo perché per me è incomprensibile... Ad esempio io non amo Zappa ma non direi che mi fa cagare, soltanto che non mi trasmette emozioni. Quella nullità di un Jovanotti mi fa cagare, per capirci! Quindi, se avessi detto semplicemente di apprezzare la musica degli MX80 Sound ma di non riuscire ad emozionarti ascotandoli, ok...ma "fa cagare" significa altro, di solito. Ma forse è soltanto un problema di fraintendimento riguardo espressione, boh
Non c’è nessuna dissociazione, semplicemente fare critica è un lavoro, se dovessi parlare solo dei dischi che mi piacciono non sarebbe invece molto diverso da un hobby.
Per quanto adori quel periodo e quelle sonorità (non a caso il canale si chiama come una canzone dei Pere Ubu), non ho mai sofferto lo stile degli MX-80 Sound, gli preferisco il rumore del fiume, il suono delle foglie calpestate d’autunno, insomma mi basta stare lontano dallo stereo mentre qualcuno li ascolta. Li trovo insopportabili, boriosi, stancanti. Ma è una mia percezione legata a cosa mi piace ascoltare, non è qualcosa che è presente nella musica. Gli MX-80 Sound non s’innamorano di un passaggio armonico e lo stirano fino all’impossibile, ogni elemento compositivo viene enunciato in quanto funzionale ad una espressione, quindi la “boria” che percepisco è più legata ai presupposti del mio gusto che all’effettivo approccio della band. Non è possibile negargli una grandezza, una genialità, a prescindere dai miei gusti che, quando faccio critica, non c’entrano nulla con la valutazione di un disco.
All’ultimo dei Bug Club ho dato 6, ma per me è un disco da 10, conosco tutte le tracce a memoria, e da settimane lo ascolto dall’inizio alla fine cantandolo a squarciagola. A “Prison Jar” degli Stabscotch ho dato 7,5, ma se devo riascoltarlo (perché mi serve per una recensione) mi annoio a morte. Ma non si giudica un’opera dall’entusiasmo che ci trasmette, quello è solo il primo livello di accessibilità.
@@ubudancepartyEcco appunto, come dicevo è soltanto un fatto di espressione linguistica ("mi fa cagare") con cui si esprime la propria incompatibilità con un certo linguaggio o stile compositivo/musicale.
A me invece gli MX80 Sound piacciono. Conosco meglio Hard Attack perché ce l'ho, mentre Out of Tunnel l'ho ascoltato meno. Sono molto diversi e credo di preferire il primo. Lo strano connubio tra hardcore punk e quel filone progressive a cui ti riferisci, li rende originali. A tratti quasi proto Noise, mi sento di dire.
E condivido il fatto che nelle recensioni si debba uscire il più possibile da preferenze di pancia e soggettive...ma nella musica (e nell'arte in generale) l'oggettività è cosa assai difficile, o forse, intrinsecamente impossibile.
@@incautosperimentatore1914 Non mi chiedere come mai ma RUclips aveva segnalato questo tuo commento come SPAM! Sarà la lobby dell’anti-sperimentazione?
Sul proto-noise ci vado più cauto di te, forse perché in quel periodo già c’erano diverse esperienze più noise degli MX-80 Sound. Volevo giusto puntualizzare invece che non cerco di certo l’oggettività nell’analisi critica, di Vero e Falso o Giusto e Sbagliato se ne occupano i preti. Più che mettere da parte l’analisi soggettiva questa per me va messa al servizio della ricerca di senso in un’opera, nell’interpretazione. E interpretare non è un atto di gusto, ma dovrebbe essere il frutto di una sedimentazione di studio e comparazione.
Certo che si percepisce anche da questi commenti che sono sempre l’anima della festa eh.