Ho seguito attentamente ogni parola del tuo discorso e - avendo studiato ahimè solo per due anni con un maestro per poi tentare di arrangiarmi da solo per subentrati impegni di lavoro e familiari- ti devo dare pienamente ragione. Il maestro è insostituibile. Complimenti anche per l"onestà ntellettuale che hai dimostrato nella tua esposizione. Buon lavoro e ancora bravo!!!
Un video veramente utile Maestro... Anchio dopo 40 anni che non suonavo sono dell'idea che ci voglia la presenza rispetto al corso online... Per tutti i motivi che ha detto.... Anche per la voglia di dimostrare all'insegnante di aver appreso i compiti assegnati. Ovviamente io avevo smesso all'eta' di 13 anni proprio per il "dramma" del solfeggio.... Ora che mi diverto sono sicuramente piu aperto ad imparare e scegliendo l'insegnante giusto (che oltre i duri esercizi ci fa suonare anche quello che ci piace) ci si sente più leggeri e motivati ad apprendere. Video di una chiarezza cristallina
Bel video e grazie per l'impegno e il suo lavoro. Credo manchi un soggetto al campione: colui che ha una certa conoscenza di uno strumento musicale e voglia approcciarsi al pianoforte da autodidatta.
Condivido tutto quello che dici. Oggi i corsi online sono esplosi. La magia dell'insegnante ha il suo fascino solamente se si crea quell'empatia che risulta necessaria altrimenti, si perde tempo in due. Ma come fai a sapere se quell'insegnante fa al caso tuo e se quella scuola è valida? I corsi online sono comodi ma ti portano fino ad un certo livello e soprattutto mancano del controllo che è essenziale. Da questo punto di vista oggi è facile videoregistrarsi e confrontarsi, per lo meno si migliora dal punto di vista tecnico ma non certo da quello interpretativo. Ciao❤
Io penso che un'autodidatta possa ambire ad un uso del pianoforte più "lite", che so, imparare a suonare accompagnamenti per cantarci sopra insieme ai parenti, brani di musica leggera o cantautoriali (Dylan, De Andrè e compagnia), brani pop a 4 accordi ripetuti, qualche giro blues con accordi di settima e cose del genere, piccole composizioni, magari si impara qualche cadenza così da dare una direzione a quel che compone, che possono essere comunque motivi di divertimento e piacere per chi ha la capacità di capire i limiti che avrà facendo da solo. Lo studio dell'armonia di base sul pianoforte non la trovo così complicata, la tastiera del pianoforte, a differenza di altri strumenti, tipo i cordofoni, rende molto chiara la teoria musicale, se uno impara a capire come sono formate le scale, impara le più usate e i gradi, a costruirsi accordi da solo, a vederli sulla tastiera, impara pian piano un pò di pattern alla sinistra, può anche riuscirci da solo e può anche divertirsi, l'importante è però restare con i piedi per terra e capire i propri limiti, perchè pensare di arrivare da soli in un percorso di tipo classico di stampo professionistico è semplicemente inarrivabile, si possono forse gestire cose semplici ma avvicinarsi anche soltanto a chi ha un percorso accademico è semplicemente un miraggio, oltre che veramente molto ingenuo anche solo pensarlo. E comunque sia, facendo da solo si troverebbe terribilmente rallentato e senza avere qualcuno a giudicare i suoi progressi e non vedo come uno possa autogiudicarsi essendo principiante, quindi a priori consiglierei un insegnante, anche fosse un periodo iniziale per poi proseguire da soli.
Video molto ben fatto.Condivido tutto quello che dici.Bellissimo il finale....tu non sei Martha Argerich..... Mi piacerebbe se è possibile sentire un tuo parere sul discorso del peso e rilassamento quando suoniamo il pianoforte.Didatticamente come affronti questo importante percorso?Grazie
Salve, gentilissimo maestro. Dovrei acquistare un piano digitale. Avrei un paio di occasioni: un Arius ydp165 od un Gewa U355. Il Gewa ha un buon prezzo, ma anche se ha una buona meccanica non riesco a comprendere bene la pesatura. Inoltre mi pare, come dire, complicato nel pianissimo. Non capisco se sono io o lo strumento ... Anche nei ribattuti ho qualche dubbio. Non sarà per via del sistema a martelli e del presunto triplo scappamento? Il suono è bello. Posso avere lo yamaha a circa 1200 euro e il Gewa a 1400. Cosa mi consiglia di acquistare? Sono un quasi principiante. La saluto con stima.
@@francescobarone4443 ciao.. i gewa non li ho proprio mai venduti ne provati.. ho visto la scheda tecnica e mi sembra buona ma non ho trovato immagini della meccanica, il che mi fa presumere che la loro definizione "meccanica con martelletti" sia solo una trovata commerciale.. non esistono infatti meccaniche a martelletti e se ci fossero le immagini di questa meccanica futuristica sarebbero in primo piano..la prova resta comunque la cosa più importante.. sullo Yamaha posso solo dirti che la meccanica è molto valida e pesata ma il suono è davvero sgradevole, tanto che li ordino solo su richiesta ma non li tengo fisicamente in negozio (se uno strumento non mi piace non riesco a venderlo). Comunque se fatichi a fare i pianissimi può essere segno di una buona e pesata Meccanica.. provali entrambi e segui l istinto.🙂
Maestro bel video, potrebbe dare qualche consiglio o qualche esercizio per velocizzare le scale?io le studio tutti i giorni,ma oltre i 104 ogni 4 nn riesco ad andare
Grazie delle sue dritte maestro, Sono un ragazzo di 18 anni che studia da 3 anni recitazione, doppiaggio, dizione e canto; L'arte mi entusiasma, mi appassiona, riempie la mia vita e, oltre a questo, mi diletto a leggere e scrivere. Ovviamente non potevo che restare ammaliato dalla bellezza di questo meraviglioso strumento, ahimè però con la quantità di studio dei miei corsi citati prima e la scuola non vi sono possibilità economiche e di tempo per studiare questo strumento; Secondo il suo parere è possibile però imparare da soli una piccola parte di teoria e magari qualche brano che viene insegnato ai bambini per avere comunque un "assaggio" di pianoforte? La ringrazio in anticipo
@@lohannes20 complimenti! Queste sono le cose belle da sentire 🙂 certamente anche da solo puoi fare qualcosa, soprattutto se non hai in mente brani particolarmente difficili.. suonare è bello a qualsiasi livello.. sarebbe meglio iniziare con un insegnante per poi magari continuare da soli ma puoi fare anche il contrario.. il tuo problema sarà trovare un buon metodo per autodidatta, che però, purtroppo, non ti so consigliare, perché non ho esperienza in questo senso.
@@Davideberti la ringrazio maestro, cercherò allora un insegnante adatto che possa accompagnarmi nelle basi. Purtroppo c'è questa concezione sbagliata a mio modo di vedere sul pianoforte; O lo si fa al 100% o non lo si fa proprio, Se per uno sport questo blocco mentale non c'è (se dico che gioco a basket non significa che debba per forza essere ai livelli di un professionista) per il pianoforte invece c'è questo alone di qualcosa di irraggiungibile quando, secondo me, anche solo mettersi lì davanti a quei tasti senza troppe pretese porterebbe assai più felicità nelle nostre giornate. La ringrazio, un saluto ☺️
Sono scuole di pensiero..il problema del pianoforte è la vastità del repertorio classico e l immensa difficoltà che moltissimi brani richiedono..in questo senso è giusto che ci si approcci seriamente.. ovviamente per "strimpellare" è un' altra cosa.. però sarebbe un peccato limitarsi (senza un insegnante è facile demordere e precludersi ambizioni maggiori) 🙂
Ho seguito attentamente ogni parola del tuo discorso e - avendo studiato ahimè solo per due anni con un maestro per poi tentare di arrangiarmi da solo per subentrati impegni di lavoro e familiari- ti devo dare pienamente ragione. Il maestro è insostituibile. Complimenti anche per l"onestà ntellettuale che hai dimostrato nella tua esposizione. Buon lavoro e ancora bravo!!!
Sono felice quando ci sento queste testimonianze.. grazie! 🙂
Un video veramente utile Maestro... Anchio dopo 40 anni che non suonavo sono dell'idea che ci voglia la presenza rispetto al corso online... Per tutti i motivi che ha detto.... Anche per la voglia di dimostrare all'insegnante di aver appreso i compiti assegnati. Ovviamente io avevo smesso all'eta' di 13 anni proprio per il "dramma" del solfeggio.... Ora che mi diverto sono sicuramente piu aperto ad imparare e scegliendo l'insegnante giusto (che oltre i duri esercizi ci fa suonare anche quello che ci piace) ci si sente più leggeri e motivati ad apprendere. Video di una chiarezza cristallina
Grazie per il riscontro 🙂 purtroppo rimane sempre il problema di far studiare quello che piace all' allievo.. non sempre è possibile...
@@Davideberti esatto... Ma spero di trovare un insegnante che mi venga incontro visto che ormai sono grandicello... Poi esercizi e scale ci sta certo🙂
Complimenti Davide video bellissimo
Buona domenica Maestroberti!
Bel video e grazie per l'impegno e il suo lavoro. Credo manchi un soggetto al campione: colui che ha una certa conoscenza di uno strumento musicale e voglia approcciarsi al pianoforte da autodidatta.
Grazie 🙂 effettivamente hai ragione.. non l ho considerato!
Condivido tutto quello che dici. Oggi i corsi online sono esplosi. La magia dell'insegnante ha il suo fascino solamente se si crea quell'empatia che risulta necessaria altrimenti, si perde tempo in due. Ma come fai a sapere se quell'insegnante fa al caso tuo e se quella scuola è valida? I corsi online sono comodi ma ti portano fino ad un certo livello e soprattutto mancano del controllo che è essenziale. Da questo punto di vista oggi è facile videoregistrarsi e confrontarsi, per lo meno si migliora dal punto di vista tecnico ma non certo da quello interpretativo. Ciao❤
Io penso che un'autodidatta possa ambire ad un uso del pianoforte più "lite", che so, imparare a suonare accompagnamenti per cantarci sopra insieme ai parenti, brani di musica leggera o cantautoriali (Dylan, De Andrè e compagnia), brani pop a 4 accordi ripetuti, qualche giro blues con accordi di settima e cose del genere, piccole composizioni, magari si impara qualche cadenza così da dare una direzione a quel che compone, che possono essere comunque motivi di divertimento e piacere per chi ha la capacità di capire i limiti che avrà facendo da solo. Lo studio dell'armonia di base sul pianoforte non la trovo così complicata, la tastiera del pianoforte, a differenza di altri strumenti, tipo i cordofoni, rende molto chiara la teoria musicale, se uno impara a capire come sono formate le scale, impara le più usate e i gradi, a costruirsi accordi da solo, a vederli sulla tastiera, impara pian piano un pò di pattern alla sinistra, può anche riuscirci da solo e può anche divertirsi, l'importante è però restare con i piedi per terra e capire i propri limiti, perchè pensare di arrivare da soli in un percorso di tipo classico di stampo professionistico è semplicemente inarrivabile, si possono forse gestire cose semplici ma avvicinarsi anche soltanto a chi ha un percorso accademico è semplicemente un miraggio, oltre che veramente molto ingenuo anche solo pensarlo.
E comunque sia, facendo da solo si troverebbe terribilmente rallentato e senza avere qualcuno a giudicare i suoi progressi e non vedo come uno possa autogiudicarsi essendo principiante, quindi a priori consiglierei un insegnante, anche fosse un periodo iniziale per poi proseguire da soli.
Disamina elevata! Grazie 🙂
Video molto ben fatto.Condivido tutto quello che dici.Bellissimo il finale....tu non sei Martha Argerich.....
Mi piacerebbe se è possibile sentire un tuo parere sul discorso del peso e rilassamento quando suoniamo il pianoforte.Didatticamente come affronti questo importante percorso?Grazie
😄 vedrò se mi viene l ispirazione per un video 🙂
Salve, gentilissimo maestro. Dovrei acquistare un piano digitale. Avrei un paio di occasioni: un Arius ydp165 od un Gewa U355. Il Gewa ha un buon prezzo, ma anche se ha una buona meccanica non riesco a comprendere bene la pesatura. Inoltre mi pare, come dire, complicato nel pianissimo. Non capisco se sono io o lo strumento ... Anche nei ribattuti ho qualche dubbio. Non sarà per via del sistema a martelli e del presunto triplo scappamento? Il suono è bello. Posso avere lo yamaha a circa 1200 euro e il Gewa a 1400. Cosa mi consiglia di acquistare? Sono un quasi principiante. La saluto con stima.
@@francescobarone4443 ciao.. i gewa non li ho proprio mai venduti ne provati.. ho visto la scheda tecnica e mi sembra buona ma non ho trovato immagini della meccanica, il che mi fa presumere che la loro definizione "meccanica con martelletti" sia solo una trovata commerciale.. non esistono infatti meccaniche a martelletti e se ci fossero le immagini di questa meccanica futuristica sarebbero in primo piano..la prova resta comunque la cosa più importante.. sullo Yamaha posso solo dirti che la meccanica è molto valida e pesata ma il suono è davvero sgradevole, tanto che li ordino solo su richiesta ma non li tengo fisicamente in negozio (se uno strumento non mi piace non riesco a venderlo). Comunque se fatichi a fare i pianissimi può essere segno di una buona e pesata Meccanica.. provali entrambi e segui l istinto.🙂
Maestro bel video, potrebbe dare qualche consiglio o qualche esercizio per velocizzare le scale?io le studio tutti i giorni,ma oltre i 104 ogni 4 nn riesco ad andare
Grazie delle sue dritte maestro,
Sono un ragazzo di 18 anni che studia da 3 anni recitazione, doppiaggio, dizione e canto;
L'arte mi entusiasma, mi appassiona, riempie la mia vita e, oltre a questo, mi diletto a leggere e scrivere.
Ovviamente non potevo che restare ammaliato dalla bellezza di questo meraviglioso strumento, ahimè però con la quantità di studio dei miei corsi citati prima e
la scuola non vi sono possibilità economiche e di tempo per studiare questo strumento;
Secondo il suo parere è possibile però imparare da soli una piccola parte di teoria e magari qualche brano che viene insegnato ai bambini per avere comunque un "assaggio" di pianoforte?
La ringrazio in anticipo
@@lohannes20 complimenti! Queste sono le cose belle da sentire 🙂 certamente anche da solo puoi fare qualcosa, soprattutto se non hai in mente brani particolarmente difficili.. suonare è bello a qualsiasi livello.. sarebbe meglio iniziare con un insegnante per poi magari continuare da soli ma puoi fare anche il contrario.. il tuo problema sarà trovare un buon metodo per autodidatta, che però, purtroppo, non ti so consigliare, perché non ho esperienza in questo senso.
@@Davideberti la ringrazio maestro, cercherò allora un insegnante adatto che possa accompagnarmi nelle basi.
Purtroppo c'è questa concezione sbagliata a mio modo di vedere sul pianoforte;
O lo si fa al 100% o non lo si fa proprio,
Se per uno sport questo blocco mentale non c'è (se dico che gioco a basket non significa che debba per forza essere ai livelli di un professionista) per il pianoforte invece c'è questo alone di qualcosa di irraggiungibile quando, secondo me, anche solo mettersi lì davanti a quei tasti senza troppe pretese porterebbe assai più felicità nelle nostre giornate.
La ringrazio, un saluto ☺️
Sono scuole di pensiero..il problema del pianoforte è la vastità del repertorio classico e l immensa difficoltà che moltissimi brani richiedono..in questo senso è giusto che ci si approcci seriamente.. ovviamente per "strimpellare" è un' altra cosa.. però sarebbe un peccato limitarsi (senza un insegnante è facile demordere e precludersi ambizioni maggiori) 🙂
basterebbe imparare il giro di do e accordi .. e cantarci sopra ..