Lingua e dialetto: che differenza c'è?

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  • Опубликовано: 29 июл 2020
  • Perché alcuni dialetti sono considerati lingue? È una questione solo linguistica o ci sono altri elementi in gioco? È davvero il caso di vantarsi se si parla una lingua e non un dialetto?
    yasminapani.it/linguistica/li...

Комментарии • 308

  • @clashinglanggeo1864
    @clashinglanggeo1864 2 года назад +20

    Grassie për cost video! T'sé la prima person-a ch'a dis che ël piemontèis a l'é na lenga ch'a dev esse protegiùa. An la mia famija i son l'ùnich ch'a parla piemontèis e j'àutri a diso ch'ël piemontèis a sia nen important. I son content ch'it l'abíe dit sossì.

    • @roberto131055
      @roberto131055 9 месяцев назад +1

      Da Veneto a poso dire che el piemonteis xe na lengoa galoromansa come el Veneto e par quelo mi a la capise ben.

  • @chitacarlo
    @chitacarlo 2 года назад +19

    Mi ricordo che circa trenta anni fa, viaggiando nell'entroterra sardo su strade bianche, capitò che mi persi e dovetti chiedere informazioni. Trovai una nonna col nipotino in un piccolo villaggio di quattro o cinque case su un colletto. Mi colpì molto che per poter parlare con la nonna, che aveva le informazioni, il nipote doveva fare da interprete per me e per lei, perché lei parlava solo sardo!

    • @greenaxolotl1756
      @greenaxolotl1756 Год назад +2

      è proprio poco più di trent'anni fa che l'italiano è entrato a gamba tesa in sardegna, perche si viveva felicamente senza l'italiano.

    • @davidemura9644
      @davidemura9644 Год назад +4

      ​@@greenaxolotl1756 😂😂 e questa quando te la sei pensata?

    • @AntonioDemofonti-zm8ku
      @AntonioDemofonti-zm8ku 4 месяца назад +3

      In generale i Sardi quando parlano in Italiano lo parlano benissimo.

    • @AntonioDemofonti-zm8ku
      @AntonioDemofonti-zm8ku 4 месяца назад

      ❤ Piricchitta!!!

    • @mauroorso1963
      @mauroorso1963 3 месяца назад

      ​@@AntonioDemofonti-zm8kuConcordo!

  • @zolboobatbold3792
    @zolboobatbold3792 2 года назад +4

    Spiegazione molto dettagliata. Complimenti per la chiarezza espositiva.

  • @Taxi1729
    @Taxi1729 3 года назад +1

    Che bel canale, ho imparato diverse cose molto interessanti dai tuoi video. Complimenti!

  • @zenonedemosteneotirreno4621
    @zenonedemosteneotirreno4621 3 года назад +6

    Perfettamente d'accordo. Lasciatemi tirar fuori questo dalla Treccani:
    Nel giugno del 1402 il signore di Padova Francesco Novello da Carrara raccomandava a Uguccione dei Contrari, ministro di Niccolò III d’Este, che lo informava sulla guerra di Bologna, di scrivergli in volgare e non in latino. La sua lettera è nel volgare padovano del tempo:
    perché jo aldo [odo] volentera le novelle, che me scriviti, ve prego che ve piaça scriverme per vulgari, perché, scrivando per letera [in latino], jo non so tanto, ch’el no me convegna andare per le man de altri a farmele leçere; et jo le vorìa leçere mi stesso, per pì piacere e dileto (Pastorello 1915: 225; Ineichen 1957: 45)
    Se questo era il padovano di inizio Quattrocento, quando il toscano non era ancora egemonico ... Vi consiglio la frequentazione di certe aule universitarie venete per accertarvi del volgare odierno, molto meno 'toscanizzante' di quello, se lo fu, di Francesco Novello.
    Riguardo alla chiesa che avrebbe diffuso il toscano dal XVI sec. c'è da ricordare che gli ordini mendicanti (dal XIII sec.) usavano già i volgari nelle predicazioni. Avranno imparato via via le tremila parlate italiche mano a mano che cambiavano luogo di predicazione? Di certo il latino non lo capiva praticamente nessuno. Che lingua usavano? Non il toscano, almeno fuor di Toscana! E allora?

  • @carlfogarthy6508
    @carlfogarthy6508 Год назад +2

    Grazie Yasmina della bella e chiara lezione.
    Da fiorentino (quindi, in base a quanto ci hai spiegato , da parlante il dialetto "padre" dell'italiano) sono molto dispiaciuto che si tenda inesorabilmente ad uccidere le lingue regionali (comunemente dette "dialetti" come ci dici).
    Anche se il toscano soffre meno rispetto alle altre lingue regionali italiane saprai benissimo, per aver studiato a Pisa se non ho capito male, che le varianti locali (fiorentino, pisano, lucchese e anche sotto varianti) sono ancora presenti ma constato che tendono all'appiattimento. In particolare le espressioni gergali sono quasi sparite nel parlato delle giovani generazioni cittadine.
    Ed è un vero peccato. Qualcosa rimane nelle campagne ma quel bel fiorentino che parlava mia nonna, con la quinta elementare suona ancora nelle mie orecchie.
    Grazie per i tuoi video

  • @PEriani67
    @PEriani67 2 года назад +8

    Beh, il veneto dovrebbe salire al rango di lingua pure lui vista la millenaria storia della repubblica veneziana con tutti gli editti e leggi fatti in quell'idioma, nonché le opere letterarie quali ad esempio quelle del Goldoni. Le regioni tipo il Piemonte e la Lombardia agli inizi del 20° secolo ebbero anche ingenti immigrazioni da altre regioni che nulla sapevano dell'idioma degli indigeni e men che meno avevano voglia d'impararlo. Un'altro problema dei cosiddetti dialetti è che variano persino fra paesi adiacenti, per non parlare delle province; sarebbe infatti molto difficile per un milanese ed un bergamasco intendersi, se entrambi dovessero esprimersi nel loro idioma. E comunque i friulani si vantano, eccome se si vantano, basta guardare alcuni video proprio qui sul tubo! :D

  • @lorenzotuci5957
    @lorenzotuci5957 3 года назад +12

    Per capire quanto politica, piuttosto che linguistica, sia la differenza tra lingua e dialetto, per me fu illuminante una sentenza, attribuita a Max Weinreich, che recita: «Una lingua è un dialetto con un esercito e una marina».
    A pro dei dialetti credo vada anche detto che l'Italiano è anche il risultato di molti prestiti dialettali (si pensi a parole come imbranato o cazzo, per fare i primi due esempi che mi saltano in mente).

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +6

      È infatti la definizione più semplice ed efficace. I dialetti sono una risorsa preziosissima, anche, appunto, per i contributi che danno alla lingua nazionale.

    • @artrack15
      @artrack15 2 года назад +3

      Tutti gli stati preunitari usavano già l'italiano, il regno di Napoli ci ha provato col volgare pugliese ma non gli è andata, perciò l'italiano non si è imposto con le armi

  • @ZuaneMaistrelo
    @ZuaneMaistrelo 3 года назад +10

    Apprezzo molto i tuoi video grazie per aver spiegato bene la questione, io mi considero un attivista per le lingue regionali e mi sono trovato spesso a discutere con persone, anche con professori della mia università, che avevano una visione completamente conservativa del rapporto lingue regionali-italiano. Una cosa di cui mi rammarico è che spesso quando con certi linguisti parli di lingue regionali e non di dialetti vieni visto alla stregua di un terrapiattista o di un politicizzato (sono veneto e magari anche in Sardegna è la stessa cosa, spesso chi cerca di difendere la propria parlata viene pregiudizievolmente tacciato di regionalismo becero o di "guarare solo al proprio orticello"), quando ad una prof di linguistica dissi che anche il veneto è la mia lingua lei mi rispose che non dovevo fare il fanatico e un'altra mi chiese se fossi un leghista, frasi assurde e del tutto discriminatorie a mio parere, come per umiliare la parlata con la quale, insieme all'italiano, sono cresciuto. Comunque il riconoscimento del friulano, del sardo, ecc ma non del veneto, del siciliano, ecc è una cosa assurda e totalmente discriminatoria che crea delle lingue di serie A (meritevoli di tutela, di fondi, di prestigio, ecc) e lingue di serie B (che non meritano nulla) che non ha alcuna base scientifica. E pure la questione sociolinguistica è del tutto controversa, per un friulano la lingua tetto è l'italiano tanto quanto per un veneto, anzi se guardiamo nell'800 uno dei piu grandi scrittori friulani, Jacopo Pirona, considerato il padre del friulano moderno parlava della sua parlata come di un dialetto e scrisse un vocabolario friulano proprio per facilitare l'apprendimento dell'italiano, inoltre ancora prima durante la Serenissima il veneto veniva percepito come più alto del friulano tanto che nei grandi centri del Friuli il veneto aveva cominciato a sostituire le parlare locali autoctone. Inoltre sempre per il veneto abbiamo un sacco di testimonianze scritte della lingua e abbiamo pure documenti della Serenissima scritti in veneto, mi sembra che la letteratura veneta possa dirsi un pochino più ampia di quella friulana (senza nulla togliere al friulano) ma nonostante ciò il friulano è riconosciuto mentre il veneto no, pure la questione sociolinguista e di produzione letteraria non regge. Ancora, non è vero che i "dialetti" spontaneamente si sono relegati a certi ambiti della società, ci sono stati, classi dirigenti, ecc che hanno spinto per il declassamento delle altre lingue d'Italia, il Veneto aveva l'esclusiva di ogni produzione orale durante la Serenissima in qualsiasi ambito e oggi in parte non è così perché non viene permesso, quanto vorrei poter parlare veneto all'università ma non posso, è facile constatare che un corridore è lento dopo che gli si è sparato ad una gamba. Comunque è giusto che ci sia una lingua nazionale e non incolpo nessuno per le scelte del passato ma oggi almemo dovremmo avere l'onestà intellettuale di dare pari dignità e opportunità a tutte le lingue d'Italia (partendo magari anche con il chiamarle lingue regionali e non dialetti). Comunque ribadisco il mio apprezzamento per i tuoi video e continua così, era solo un piccolo sfogo sulla questione visto che eravamo in tema 😆

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +7

      Sono completamente d'accordo! E sottolineo che non c'è nulla di male nell'amare la propria lingua regionale, anche io amo il sardo e sono felice che si cerchi di preservarlo. Ma come dici tu diventa ridicolo se se ne fa una questione di superiorità di una lingua regionale sull'altra.

    • @Antonio_DG
      @Antonio_DG 2 года назад +1

      Voglio far notare che il toscano era comunque una lingua che ha avuto diffusione molto prima dell'unità italiana rendendola lingua franca perché prima dei parlanti il successo di una lingua è dovuto al fatto che sia essa legata allo sviluppo tecnologico. Oggi è per ragioni politiche è l'italiano stesso quello che sta per morire, quindi in questo modello di pensiero dove si devono cancellare tutte le diversità spingere più persone possibili a pensare alla propria piccola sfera d'interesse è un ottima strategia di divisione e indebolimento della grande massa, quindi questo ritorno di orgoglio ha la sua utilità in chi vuole praticare ingegneria sociale per poi azzerare tutte le minoranze create che di fatto posso avere ogni tipo di fanatismo, ma saranno comunque deboli e malleabili.

  • @standup6568
    @standup6568 3 года назад +1

    Bellissimo il finale con te che ti alzi ed esci dall'inquadratura lasciando la sedia vuota per pochi istanti, quasi una reminescenza antonioniana.

  • @vivianadepoli4177
    @vivianadepoli4177 3 года назад +6

    Ciao Yasmina, è un argomento molto affascinante. Io non ho le competenze per poter sviscerare tutte le differenze. Essendo veneta però è una causa a me vicina. Purtroppo ti devo dar ragione, c'è una politicizzazione di questa situazione generale.
    Ho avuto il piacere, nel mio piccolo, di assistere al primo e secondo meeting svolto in Veneto nel quale si affrontava questa differenza fra lingua italiana e ciò che si considerano "dialetti" (quindi non considerando solo la lingua veneta), vedendoli come arricchimento perché vengono assimilati durante la crescita come seconda lingua.
    Sicché volevo concludere dicendo che in barba alla politica, alla burocrazia e a favore della scienza e della genetica di qualsivoglia parlata, il cervello la riconoscerà come un'ulteriore lingua, andando a sviluppare un multilinguismo 🧠
    Ah, poi vorrei aggiungere che a mio modesto parere, l'unico modo per salvaguardare le parlate direi storiche (e anche lo stesso italiano), sia di insegnarle, di farle conoscere e non di relegarle in un angolo. E vale anche per l'italiano: tornerei a scuola se mi venissero insegnati correttamente gli accenti come scriverli e come pronunciarli con una corretta dizione! Son del parere che in questo modo non si mescolerebbero più fra di loro, andandosi ad influenzare.
    Bensì ci sarebbe una distinzione che ne andrebbe ad avvalorare termini e caratteristiche peculiari che ahimè ho timore andrebbero a perdersi.
    Grazie per portare questi temi nel tuo canale 🌈

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +3

      Concordo al 100%! La diversità è sempre ricchezza, e l'ambito linguistico non fa eccezione. Grazie per il commento

    • @mauroorso1963
      @mauroorso1963 3 месяца назад

      Io parlo e scrivo il dialetto veneziano e non ho nulla da spartire con le parlate della Terraferma.
      Purtroppo quando sento parlare di 'lingua veneta" istintivamente porto la mano alla pistola perché mi ricorda la propaganda leghista.
      Il Veneto è una regione di arricchiti ignoranti che, non sapendo parlare l'italiano, si vantano del fatto che il veneto sia una lingua.
      Perdonate lo sfogo che non è rivolto a voi.

  • @vincenzogarozzo9926
    @vincenzogarozzo9926 3 года назад +17

    Questo discorso, fatto da una sarda, ha un peso enorme...grazie mille!

  • @chiararuocco2811
    @chiararuocco2811 3 года назад +5

    Finalmente. Qualcuno che lo dice.

  • @solyan6776
    @solyan6776 Год назад

    e' un argomento molto interessante grazie per averlo trattato, una cosa che trovo curiosa e' che per ogni paese ci sono parlate e modi di dire diversi, ma proprio paesi vicini, almeno qui al sud e' cosi', e ce ne accorgiamo dall'accento se una persona e' di un determinato paese o di un altro! non penso che i dialetti abbiano qualcosa in meno... anzi ci sono proprio espressioni che tradotte in italiano non rendono allo stesso modo..

  • @giuseppevallauri6420
    @giuseppevallauri6420 3 месяца назад

    Grazie mille da un nativo occitano, scolarizzato italiano e parlante piemontese, autodidatta russo, spagnolo e portoghese, per obbligo scolastico tedesco e francese, etc...

  • @hallillayulluru3111
    @hallillayulluru3111 3 года назад +1

    Yasmina è bellissima, quindi ha sempre ragione!

  • @1980Mgiulio
    @1980Mgiulio Год назад +1

    Ciao @Yasmina ci puoi parlare della parola " boh" e "mo'" e altre parole simili che si usano solo nel parlato ma mai nello scritto?

  • @CarmeloLucaSambataroMusician
    @CarmeloLucaSambataroMusician 3 месяца назад

    Mi ha colpito il broncio che metti al termine del video, dopo un sorriso lieve - alla maniera della Monna Lisa - con il quale hai concluso la trattazione.

  • @Junkzzzz
    @Junkzzzz 3 года назад +8

    I Friulani si vantano eccome della lingua

  • @brunobassi2440
    @brunobassi2440 3 года назад +9

    Ben detto...
    Il toscano non è esattamente come l'italiano contemporaneo.
    Italiano "andiamo a casa?"
    toscano "si va a casa?"
    Italiano "sono sazio"
    toscano "son digià satollo"
    Italiano "bambino non bere!"
    toscano "bimb' un bé"
    e poi piccolezze tipo:
    cinghiale = cignale
    spegnere = spengere
    iniziare = principà
    gli uomini = l'omini
    ombellico=bellichero
    Angelina=Angiolina
    nessuno=nimo
    sono=enno
    e poi c'era una strana regola davanti a "zucchero" per cui se la parola che precedeva l'articolo finiva per vocale andava messo "il" invece per consonante ci voleva "lo" .....
    con vocale:
    “passam(i) il zucchero”
    con consonante:
    “cucchiaino pe(r) lo zucchero”
    mentre in italiano contemporaneo credo ci voglia sempre "lo".
    Gli insegnanti validi spesso accettano le varianti toscane come "italiano arcaico" ma di anno in anno sono sempre meno .
    Il gallurese ha tanto del toscano e il corso pure.

    • @MedeaClitemnestra
      @MedeaClitemnestra 3 года назад +5

      Gli insegnanti "validi"? E perché mai? Le varianti toscane sono varianti dialettali come le altre e quindi non sono accettabili in un compito che preveda l'uso dell'italiano scritto di livello formale, come è solitamente con i compiti scolastici (per ovvi motivi dato che il nostro lavoro è insegnare l'italiano standard, per quanto possibile). Questo non significa che il dialetto vada demonizzato, anzi, appunto, va valorizzato come lingua altra ma che si usa in altri contesti. Toscano o napoletano o veneto che sia.

    • @zenonedemosteneotirreno4621
      @zenonedemosteneotirreno4621 3 года назад +4

      Da toscano ti assicuro che non trovi codeste varianti in ogni parte della Toscana. Anzi molte le identifico facilmente come attinenti alle parlate di basso Arno, pisano, livornese ecc. sconosciute in altre parti (p.es. 'enno' altrove si usa magari 'niuno') Parole come 'iniziare' o 'cominciare' sono semplicemente usate come sinonimi, ecc. ecc.
      Le varianti toscane sono, in genere, poco accettate in Toscana dagli insegnanti di italiano di origine toscana. L'italiano non è il toscano ma una lingua che ne origina, costruita nei secoli, soprattutto da scriventi, originari anche da altre regioni. Devo rammentare l'Ariosto?

    • @mariofarina7600
      @mariofarina7600 3 года назад

      @@zenonedemosteneotirreno4621 vero, è bello e giusto che l’italiano si stacchi dal toscano dati i contributi arrivati alla nostra lingua nel corso dei secoli da altre parlate. Queste particolarità toscane da te citate ormai fanno parte di un dialetto dell’italiano o comunque di una sua varietà regionale

    • @pinolo951
      @pinolo951 Год назад

      Gota x guancia, bazza x mento, ceppo x Natale, tocco x l’una, non finiremmo mai nella ricerca di vocaboli toscani diversi dall’italiano. Comunque non esiste un toscano, ne esistono almeno tre più uno, area fiorentina, area senese, area da Lucca a Piombino, più Carrarese - Lunigiana che non è toscano

    • @ceccomyth
      @ceccomyth 6 месяцев назад

      Il fiorentino non sarà proprio come l'italiano standard contemporaneo ma è perfettamente comprensibile e ha la stessa fonetica e sintassi dell'italiano attuale.
      In ogni caso c'è una buona intelligibilità fra le parlate romanze; per esempio, penso che se traduco le frasi che hai postato nel mio dialetto romagnolo (riminese), nonostante notevoli differenze, siano comunque comprensibili a un toscano.
      "Andém a chèşa?" = andiamo a casa?;
      "A so pin cóm un ov" = sono pieno come un uovo (sazio);
      "Burdèl, nu be'!" = bambino, non bere!
      "Cinghièl" = cinghiale
      "Smurtè" = spegnere
      "Cminzè" = cominciare
      "J òmne" = gli uomini
      "E' blig" = l'ombelico
      "Angiulèina" o "Anżulèina" = Angelina
      "Nisùn" = nessuno
      "J è" = (essi) sono
      "E' zócher" o "e' zóccre" = lo zucchero.
      Alcune similitudini evidenti fra romagnolo e toscano:
      "Fiól" = figlio (e' mi fiól= il mi' figliolo)
      "Ba" = babbo (e' mi ba = il mi' babbo)
      "Ma" = mamma (la mi ma = la mi' mamma)

  • @zuannetolu
    @zuannetolu 8 месяцев назад +1

    Grazie per il tuo contributo molto esaustivo su una questione parecchio controversa.
    Da Sardo appassionato della lingua sarda ma anche di tutte le lingue del mondo, trovo ridicole e odiose tutte quelle persone saccenti che ritengono il sardo un idioma inferiore e con accademica precisione ironizzano o correggono chi commette errori nel parlare l'italiano. Queste persone, nella maggior parte dei casi ,ignorano la storia e le evoluzioni delle varie lingue ,l 'importanza del contesto in cui vengono utilizzate e danno eccessiva importanza alla forma...ma sempre troppo poca al contenuto, Mi chiedo, meglio una cazzata detta in Italiano corretto o una frase "dialettale" ma ricca di contenuti?
    Grazie ancora
    Adiosu

  • @lorenzod.1546
    @lorenzod.1546 3 года назад +5

    bel video, purtroppo io sono cresciuto in una zona che ha quasi totalmente perso il proprio dialetto, è rimasto solo l'accento ormai, ed è un guaio visto e considerato che qui cambia dialetto ogni km percorso. Invidio tutte quelle regioni che hanno una cultura bilingue molto pressante come la Campania, in cui il dialetto non è usato solo in contesti strettamente colloquiali

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +5

      Sì è molto triste la perdita del dialetto.

    • @alextucci5294
      @alextucci5294 5 месяцев назад

      Ed infatti il napoletano ormai è considerato una lingua a tutti gli effetti anche dall'unesco. Se per passare a livello di lingua ci vuole anche una certa documentazione scritta carte ufficiali o cultura scritta (romanzi etc.) al napoletano questo non manca mentre Forse ad altri dialetti si. la politica forse entra in questa discussione ma non è l'unico motivo se ci sono dei criteri cosiddetti oggettivi seppur Non condivisi da tutti

    • @lorenzod.1546
      @lorenzod.1546 5 месяцев назад

      @@alextucci5294 purtroppo i linguisti hanno le proprie teorie, alcune più flessibili alcune meno... ecco si può definire tranquillamente lingua se si parte dai presupposti da te elencati, per altre ragioni, altri linguisti lo considererebbero comunque un dialetto... Ma non importa nulla, dialetto e lingua a livello puramente teorico linguistico hanno lo stesso identico valore, "lingua" non sminuisce "dialetto"... Percui per quanto riguarda il mio pensiero l'importante è l'eredità culturale che si lascia

    • @alextucci5294
      @alextucci5294 5 месяцев назад

      @@lorenzod.1546 Ma dato che consideriamo l’unesco più importante dell'opinione di singoli linguisti del resto lo sappiamo che su quasi tutti gli argomenti anche se c'è 100.000 studiosi o scienziati la vedono in un modo ci saranno sempre quei due o tre che la vedono diversamente quindi non può quasi mai esistere l'unanimità... dicevo dato che l'unesco ha riconosciuto alcuni dialetti come lingue non me ne importa di quello che dicono altri😄

    • @lorenzod.1546
      @lorenzod.1546 5 месяцев назад +1

      @@alextucci5294 certo, perché l'unesco da importanza all aspetto puramente culturale quindi è più che giusto, riguardo il discorso che facevo dei linguisti è questione solamente di correnti di pensiero... nulla di particolarmente rilevante, un amante delle lingue di certo non si fa influenzare dalla corrente x che dice lingua si lingua no

  • @antonioperra9862
    @antonioperra9862 2 года назад +1

    Avendo vissuto tanti anni in luoghi diversi della penisola, ho appreso le diverse parlate italiche e pure iberiche, l'italiano ci è stato imposto a scuola, ma le parlate locali hanno un altro fascino, e poi molte parole sono comuni a tutti i "dialetti" per esempio: nessuno, a Milàn, ghe pu' nisciun, .. a Napule, acá nisciun e' fess! ..in Sardegna, non c'è prus nisciunus, .. ormai il sardo in Sardegna si parla solo fra conoscenti stretti, e non tutti i sardi lo capiscono, escluso Eja (dal greco) e Ajo' ( dall'Armeno, arrivato in Sardegna coi soldati Bizantini Tzani, Atzeni, insediati ad Armunja e a Sant'Andrea Frius) per il resto, Gelsomina, hai fatto una buona analisi, Eja ssu

    • @__n__g__8935
      @__n__g__8935 Год назад +1

      Ho cercato le fonti di queste derivazioni di Eja e Ajó, ma non trovo nulla.
      Tenderei a prendere con le pinze certe leggende sull'etimologia delle parole, altrimenti nel giro di due generazioni ci troviamo a credere a qualsiasi teoria o tradizione inventata di sana pianta.

    • @antonioperra9862
      @antonioperra9862 Год назад

      Il lungo periodo di amministrazione Bizantina in Sardegna non trova adeguati riscontri nella storiografia ufficiale, eppure i costumi cosiddetti sardi sono in realtà uguali a quelli greci, i tipici cognomi sardo- campidanesi sono chiaramente derivati da antichi toponimi greci, anatolici, caucasici, siriani, curdi, slavi, turcumeni e di altri popoli orientali al servizio dei Bizantini, .. se cerchi tracce nelle fonti di tradizione latino.italica è chiaro che non troverai nulla, le ricerche bisogna farle sui DNA sui Dazogus Turcumeni, sugli Atzani Armeni, sugli Zedda e Utzeri georgiani, sui Siddi siriani, e poi Oghus, Mulasa, Mura, Melisi, Milesi etc. Buon lavoro..

  • @ventus68
    @ventus68 3 года назад +8

    Mi sembra che Pasolini definiva i dialetti lingue potenziali che non sono giunti a una dignità letteraria come il toscano.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +5

      Sì, esatto. Ed è effettivamente la più concisa e sostanziale definizione di dialetto.

    • @vincenzogarozzo9926
      @vincenzogarozzo9926 3 года назад +3

      @@YasminaPani ma il siciliano aveva una produzione letteraria importantissima, già molti secoli prima dell’italiano

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +3

      @@vincenzogarozzo9926 il fatto che ci sia produzione letteraria in un dialetto non lo rende una lingua (posto che appunto i dialetti sono lingue sotto il profilo strutturale). Anche il romanesco ha una sua letteratura, così come i dialetti del centro Italia o quelli del Nord. La differenza è che la letteratura dialettale rimane circoscritta a quella regione e anche dal punto di vista della percezione della popolazione è vista come inferiore e marcata in senso regionale. La scuola siciliana ha dato il la per lo sviluppo della poesia toscana, che però poi ha preso il sopravvento.

    • @vincenzogarozzo9926
      @vincenzogarozzo9926 3 года назад +1

      @@YasminaPani io infatti mi riferivo proprio alla Scuola Siciliana, però ho capito cosa intende

    • @divxxx
      @divxxx 3 года назад +3

      Spesso si dice che le lingue sono dialetti con un esercito. Dal punto di vista linguistico ogni codice linguistico completo è di per sé una lingua. Anche a me ha sempre dato molto fastidio questo uso dispregiativo del termine "dialetto", l'Italia ha un patrimonio linguistico unico al mondo e lo stiamo perdendo per stare dietro a queste beghe inutili.

  • @mariofarina7600
    @mariofarina7600 3 года назад +1

    Ma secondo la prima definizione che ha dato, quindi ‘dialetto come variazione di una lingua’, potremmo considerare oggi come dialetti più che i dialetti tradizionali, i vari tipi di italiano regionale?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +1

      Sì, dal punto di vista linguistico sono dialetti dell'italiano!

  • @LucaBissaro
    @LucaBissaro Год назад +1

    Mannaggia a me che ho scoperto questo canale solo ora

  • @michelegrillo7447
    @michelegrillo7447 2 года назад

    Discorso impeccabile , come al solito d'altronde. Seguendo i tuoi video da qualche giorno ho notato, con stupore direi, di essere praticamente sempre d' accordo con le idee da te esposte. Questa volta però mi preme fare un' obiezione che forse è in realtà una domanda: è vero che i cosiddetti dialetti hanno pari dignità con l' italiano ma mi pare che i primi ( certo questo in modo molto generalizzato considerata la grandissima varietà di questi) siano meno gentili , per così dire, dell' italiano che non a caso è detto " il parlar gentile". In base al tuo discorso si potrebbe obiettare che lo stesso " parlar gentile " o meglio " il gentile idioma sonante e puro" sia esso stesso un dialetto derivante dal latino . Ma da pugliese di Molfetta ti posso assicurare che il dialetto molfettese viene recepito come volgare , sguaiato , rozzo ecc. , come penso accade anche per gli altri dialetti o la maggior parte di questi. Quindi è solo una percezione , un pregiudizio che i dialetti sono lingue incolte , non raffinate , impure o in realtà vi è una differenza di questo tipo? È l' italiano una lingua più ingentilita rispetto ai dialetti o è solo questione di pregiudizi e luoghi comuni ?
    Tanti saluti

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад +5

      Nessuna lingua è intrinsecamente rozza o poetica! Che venga percepita in un modo o nell'altro è dovuto unicamente al valore che i parlanti le attribuiscono sul piano sociale. Siamo stati abituati a considerare "grezzi" i dialetti, perché erano sintomo di ignoranza: chi parlava italiano era colto, urbano e raffinato, mentre chi parlava dialetto era rozzo analfabeta. Questa percezione rimane ancora oggi, anche perché è in parte vero che a un maggior grado di alfabetizzazione corrisponde una maggiore estensione del dominio d'uso dell'italiano e una riduzione dell'uso del dialetto (anche se non dovrebbe necessariamente essere così), mentre chi non è adeguatamente alfabetizzato o si è fermato all'istruzione di base non padroneggia l'italiano e fa largo uso del dialetto. Per questo quindi, istintivamente, ci pare più rozzo e volgare il dialetto. Chi venisse in Italia da straniero e sentisse qualcuno parlare prima in italiano e poi in un qualsiasi dialetto, non noterebbe questa differenza. Per farti capire: se tu, da persona che conosce l'inglese come lingua straniera in modo approssimativo, andassi in Inghilterra e la attraversassi da nord a sud, percepiresti diversi accenti, intonazioni e gerghi, ma certo non sapresti dire quali sono più volgari di altri; mentre gli inglesi hanno un'idea molto chiara su questo, sempre collegata all'alfabetizzazione e alla cultura.
      Oltre a questo, c'è ovviamente un altro aspetto che riguarda la produzione letteraria: è chiaro che una lingua come l'italiano, sviluppatasi nei secoli come lingua della letteratura e solo in un secondo momento effettivamente parlata come lingua della comunicazione quotidiana, dispone di un ventaglio molto ampio di soluzioni formali, lessicali, foniche e via dicendo, e di una estrema varietà di registri, tra cui anche quello altissimo. I dialetti invece non sono lingue letterarie; e anche quelli che lo sono stati, hanno perso quella parte di lessico per così dire "raffinata". Questo contribuisce a darci l'idea che l'italiano sia la lingua "gentile", e i dialetti non lo siano; ma in verità è possibile far poesia in tutte le lingue, e diversi poeti ne hanno dato dimostrazione usando il dialetto.
      Piccolo appunto: nessuna lingua parlata oggi è considerabile un dialetto del latino!

    • @michelegrillo7447
      @michelegrillo7447 2 года назад +1

      @@YasminaPani Che dire? Il dubbio che avevo su questa questione, dubbio la cui soluzione andava già invero verso un esito in base a cui italiano e dialetti hanno solo avuto destini differenti e quindi una fama differente , è stato sapientemente ed esaurientemente da te sciolto.
      Riguardo all' appunto finale , avrei voluto scrivere variante invece di dialetto. Ma può darsi che io sbagli ancora : in tal caso non esitare a farmelo notare.
      Grazie e tanti saluti.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад

      @@michelegrillo7447 È lo stesso, non sono varianti del latino ma lingue derivate da esso :)

    • @guglielmomagri
      @guglielmomagri 2 года назад

      @@YasminaPani, e' interessante questo tema, ma avevo letto che l'italiano è considerato una lingua e gli altri dialetti perché fin dal 1200 l'espressione scritta era in italiano dalla Sicilia al Veneto, anche se poi nell'espressione parlata si usavano "dialetti" diversi.
      Oltre a ciò avevo anche letto che i dialetti sono tali perché variano non solo nelle regioni, ma addirittura fra comuni diversi e l'italiano ha sempre costituito la Koinè riconosciuta da tutti.
      Sono giuste queste tesi, secondo te?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад

      @@guglielmomagri L'italiano nel 1200 non esisteva! Esistevano lingue romanze autonome che poi sono diventate quelle che noi oggi chiamiamo dialetti. Una koinè è ancora una cosa diversa, non c'entra con la definizione di lingua vs dialetto. Anche l'italiano varia tra regioni, si chiama infatti italiano regionale; non esistono lingue che non abbiano questa caratteristica!

  • @fabioconsonni3232
    @fabioconsonni3232 6 месяцев назад +1

    Qui in Brianza qualche amministrazione (indoviniamo di che partito) ha fatto mettere i cartelli dei paesi anche in brianzolo; il problema è che hanno scritto male quei cartelli e se li si legge con le regole di pronuncia lombarde, escono vaccate a raffica. 😂😂

  • @bettercallanthony
    @bettercallanthony Год назад +2

    io parlo romano (quasi) sempre, pure in ufficio 😅😁

  • @ferdinandotravisan7999
    @ferdinandotravisan7999 2 месяца назад

    Oltre al friulano e al sardo, sono ufficialmente considerate lingue anche il ladino e l’occitano. Non sono sicuro se lo Stato italiano considera ufficialmente lingue anche il patois della Val d’Aosta e la lingua Walser dell’alta Valsesia, Val Formazza e Val Vigezzo (non so se ho dimenticato qualche altra zona).

  • @piafounetMarcoPesenti
    @piafounetMarcoPesenti 3 месяца назад

    Ma cosa succede alla fine? Allerta terremoto?

  • @catoneilcensore7823
    @catoneilcensore7823 2 года назад +1

    Guarda che il napoletano è largamente parlato, e ha ancora oggi una enorme produzione letteraria (in particolare musicale, ma anche romanzesca e poetica). Ci sono anche televisioni e giornali in lingua napoletana. Dire che nessuno più nasce di madrelingua napoletana è a mio avviso azzardato.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад +5

      È subordinato all'italiano dal punto di vista sociolinguistico, se non per alcuni gruppi sociali. Ovunque rimangono sacche di resistenza del dialetto come prima lingua, accade anche per dialetti molto meno noti e diffusi

  • @corradobenin117
    @corradobenin117 Год назад +1

    Le lingue nazionali sono dialetti che hanno alle spalle una marina militare. E non ci si può fare nulla se non, nei paesi culturalmente avanzati, tutelare le varie forme dialettali attraverso pratiche di tutela come si fa per qualsiasi altro patrimonio immateriale. L'alternativa è la sopraffazione bella e buona.

  • @Guerillalilla
    @Guerillalilla 5 месяцев назад

    Nonostante io sia contraria alle tue posizioni sulla schwa e sul linguaggio visibilizzante, in questo caso sono super d’accordo. D’altronde è un fatto oggettivo che lo stato-nazione Italiano vuole cancellare le nostre lingue

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  5 месяцев назад

      Non lo chiamerei fatto oggettivo, da dove lo avresti dedotto?

    • @Guerillalilla
      @Guerillalilla 5 месяцев назад

      @@YasminaPani Ciao! Lo si può dedurre:
      - Dallo stigma alimentato a scuola e nei mass media secondo cui ”dialetti= variante sbagliata e rozza dell’Italiano”. Anche se esso esisteva già prima dell’unità d’Italia, dopo tale evento storico, si è intensificato ancora di più, portando così queste lingue alla via d’estinzione. Almeno prima, quasi ovunque e chiunque parlava in dialetto. Infatti il Manzoni "sciacquò i suoi panni nell’Arno”
      - Dalle scuole d’inizio 900. Se anche solo alla ricreazione dicevi mezza frase in dialetto, subivi punizioni corporali. Trattamento peggiore lo hanno subito le popolazioni non-romanze dei confini settentrionali, giusto per far due esempi: Incendio Narodni Dom, Katakombenschule
      - Dalle leggi che non riconoscono e non tutelano tutte lingue regionali, e quelle poche riconosciute sono tutelate superficialmente
      - Dai miei genitori e le mie nonne che non mi hanno mai insegnato/parlato in veneto
      - Dalla regione dove sono nata e cresciuta (Lombardia). Là quasi nessuna persona parla lombardo. E quelle poche mosche bianche, lo usano solo in contesti goliardici alternandolo all’italiano
      Fondamentalmente lo si deduce:
      - Dal fatto che i nazionalismi tendono a preferire l'omogeneizzazione, anziché la diversità linguistica-culturale. Ovviamente quello italiano non è l’unico che ha imposto un determinato idioma a discapito di quelli autoctoni. Degli esempi vicini sono quello francese e inglese, che hanno assimilato (o quasi) le minoranze etno-linguistiche della propria madrepatria, oltre a quelle delle proprie colonie. Motivo per cui inglese e francese sono tra le lingue più parlate al mondo

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  4 месяца назад

      Lo Stato italiano tutela le lingue minoritarie, proprio dal punto di vista legislativo. Non bisogna mettere nello stesso calderone cose avvenute in epoche diverse: lo Stato italiano oggi non è quello di quando fu fatta l'Unità.

  • @filosofogreco7889
    @filosofogreco7889 3 года назад +1

    L' eterna polemica.

  • @DinailaChanel
    @DinailaChanel 2 года назад +3

    Sono lingue che andrebbero preservate invece che cercare di eliminarle. Purtroppo si parlano sempre meno.
    Bisognerebbe fare una leggere per mantenerle vive.
    Vengono ancora viste come se fosse frutta dell'ignoranza.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад +1

      Purtroppo il danno che è stato fatto con l'unità d'Italia è forse irreparabile ormai. Però penso anche io che bisognerebbe comunque tentare, ma figuriamoci... in Italia mancano politiche serie per l'istruzione pure in italiano, sarebbe assurdo pensare a un piano efficace per la diffusione delle varietà dialettali! Io sicuramente se mai avrò figli insegnerò loro il sardo, che è la mia seconda lingua, e cerco il più possibile di usarlo anche nel quotidiano. Ma molti dei miei coetanei non sono affatto bilingui, ormai.

  • @egidiomenini6282
    @egidiomenini6282 3 года назад +1

    11:18

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  3 года назад +1

      Eh sono una videomaker professionista

    • @egidiomenini6282
      @egidiomenini6282 3 года назад +1

      @@YasminaPani La gag inaspettata a fine video è la ciliegina sulla torta. 😘

  • @carlavenchiarutti8188
    @carlavenchiarutti8188 22 часа назад

    Il friulano è una lingua . Si usava nella Patrie dal Friul

  • @grymoniaracemosa4062
    @grymoniaracemosa4062 Год назад

    Prima li si voleva cacciare ora si cerca di preservarli… bisogna sempre perderle le cose prima di dargli valore

  • @domenicantoniogoglia1340
    @domenicantoniogoglia1340 3 года назад

    11:19 ahò, 'ndo vai? 😂😂😂

  • @Antonio_DG
    @Antonio_DG 2 года назад

    Comunque perché il toscano fu scelto per essere lingua italiana ufficiale? Per il proprio pedigree, due antiche accademie, era già la lingua franca della penisola e questo permette di fare qualcosa che nelle realtà nazionali antecedenti a quella italiana possiamo fare solo noi, leggere e capire buona parte dei testi medioevali (quelli di parte toscana), io personalmente ricordo che a un anno e mezzo parlavo italiano e il parlato locale l'ho appreso solo dopo la pubertà e in periodo adolescenziale, il motivo è che l'italiano è poco usato nel territorio, io ho difficoltà con i suoni della lingua del mio territorio nonostante questa realtà, a parte che rispetto all'italiano è buffa, è meno musicale e non nascondo che tutte le lingue parlate nella penisola per me andrebbero documentate per bene e con cura, ma estinte in modo inesorabile, anche perché quelle lingue ormai sono già compromesse con l'italiano, soprattutto sono lingue che non fanno più parte del progresso tecnologico e questo le può connotare come morte, non è solo una questione psicologica.
    Questa cosa sta accadendo anche all'italiano che non implementa più terminologie del progresso tecnologico, sì l'italiano sta morendo, era bello quando un tedesco inventava una parola dal latino come "nostalgia", è davvero comodo usarla, ma adesso cosa sta avvenendo? Gli accademici disprezzano termini creati dai parlanti da anglismi che nei fatti salvaguardano le meccaniche linguistiche come "cittare" dall'inglese "cheat" che diventa un termine specifico e settoriale e nei fatti non si può accostare all'italiano "imbrogliare" generico, trovo errato anche il recente adeguamento molto inglese "cheattare" che dovrebbe essere rispettoso dell'originale... cioè gli inglesi che hanno fatto morire milioni di persone nelle loro colonie? Quindi direi di non favorire visioni nazionaliste o esterofile, ma avere una visione solida e dinamica allo stesso tempo. In pratica anche se sembra un lavoro inutile nel settore economico ormai si parla solo inglese (nella nazione con la banca più antica del mondo) quindi i linguisti dovrebbero confrontarsi apertamente con economisti, apertamente e pubblicamente con una visione abbastanza democratica permettendo a chi è esterno di commentare e appassionarsi, una cosa del genere è ovviamente interesse solo di livello accademico ma ha un imponente ricaduta sul sistema di istruzione italiano e la stessa democrazia del sapere che è totalmente squilibrato verso un centrismo americano del sistema che dissangua tutti i territori alleati (o meglio subordinati) ai propri interessi economici cosa che genera una ricaduta dell'economia occidentale, quindi si dovrebbe uscire dalla proprio settore per poterlo evolvere, come per un albero con forti radici ma che allunga i suoi rami per vivere. (Senza schwa che è come pestare una mxxxa per strada e non da un odore più caratteristico, puzza e basta)

  • @AndreaLunardon
    @AndreaLunardon 3 месяца назад

    A livello scientifico, come hai ben detto, lingua è un termine ombrello per identificare una serie di parlate/varianti/dialetti altamente intellegibili tra loro perché condividono l'impianto di base. A livello politico, la lingua è quella di chi ha vinto l'ultima guerra e il dialetto è di chi l'ha persa...Domanda: perché in un video con questo titolo non viene citato il sistema di codifica ISO 639 utilizzato dall'UNESCO per identificare le lingue? Tutte le lingue identificate come tali con codice ISO hanno pari dignità e devono già ora per legge (ONU + EU) essere insegnate e utilizzate in tutti gli ambiti a pari livello. Se veneto, piemontese, napolitano, ma anche bretone, arpitano, occitano ecc non vengono riconosciute, insegnate a scuola e utilizzate in società al pari dell'italiano è solamente per motivi politici di mantenimento di carrozzoni nazionalistici ottocenteschi. L'assimilazione linguistica è un reato contro i diritti umani fondamentali subito sotto il genocidio: anche se non si uccidono fisicamente le persone il risultato finale è lo stesso, ovvero l'eliminazione consapevole di un popolo.

  • @texwillerize
    @texwillerize 2 года назад

    Ciao yasmina, il sassarese è riconosciuta come lingua?

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад +1

      Sì, c'è una legge regionale in merito

    • @texwillerize
      @texwillerize 2 года назад

      @@YasminaPani ok grazie yasmina👌☺

  • @fbvtt2456
    @fbvtt2456 2 года назад

    Io non vorrei fare polemica però in italia gli unici dialetti sono quelli di area toscana e romana. Tutte le altre sono lingue. Una lingua per essere tale non deve avere un riconoscimento statale, ma bensì una grammatica e una storia culturale(non per forza scritta. Altrimenti il curdo parlato da milioni di persone non sarebbe una lingua in quanto non ha stato e la cultura curda è di tradizione orale). Da piemontese posso dirti che il piemontese ha una storia centenaria ( è nato nel medioevo insieme al francese e l'occitano per intenderci) e ha una letteratura scritta, norme giuridiche e legislative (vedi nell'800) e una grammatica definita con le sue regole.

  • @grymoniaracemosa4062
    @grymoniaracemosa4062 Год назад

    Sono molto contenta di aver fatto notare ad un sardo che il sardo è una lingua tanto quanto il napoletano.

  • @Dom_mihail
    @Dom_mihail 8 месяцев назад +1

    Io personalmente trovo fastidiose le persone che usano espressioni dialettali o il dialetto per cercare di ottenere ragione nei dibattiti. Lo fanno specialmente le persone del sud. Non solo non ottengono ragione ma sono irritanti e maleducati

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  8 месяцев назад

      Non ho mai osservato questo fenomeno

  • @judenfrei6075
    @judenfrei6075 3 года назад +3

    E cosa dovremmo dire noi liguri allora?? Il Genovese è il padre del portoghese e del brasiliano.. e pure in sardegna, in una zona circoscritta finchè vuoi, ma si parla il genovese stretto.. o no??
    Credo che chi parla le varie lingue romanze, o dialetti, senta l' inferiorità rispetto all' italiano perchè l' italiano, appunto, è una lingua letteraria, derivando infatti dalla Divina Commedia del padre DANTE..
    La nostra è la più bella del mondo proprio per questo motivo, è la lingua della cultura, ad esempio nel mondo la musica si insegna con termini italiani.. l' inglese è la lingua dei mercati e non è affatto vero che sia sempre più breve nell' esporre un concetto..
    Sia italiano che in inglese, come tutte le altre, puoi parlare un ' ora senza dire nulla, la stessa cosa è impossibile in latino che per me è sempre una lingua viva..

    • @mariofarina7600
      @mariofarina7600 3 года назад

      Sapevo della correlazione, almeno al livello fonetico, tra portoghese e ligure, ma non sapevo che il secondo discendesse dal primo, wow! Per quanto riguarda il resto, è bellissimo che nel corso dei secoli sia diventato italiano la meravigliosa lingua di Dante, Petrarca e Boccaccio, ma sarebbe segno di maturità al giorno d’oggi riconoscerne sulle altre lingue regionali, sì la superiorità al livello di prestigio storico, ma anche il fatto che esistano su basi scientifiche altre lingue regionali non subalterne all’italiano se non per questo fatto storico e per il fatto di non essere ‘lingua franca d’Italia’. Come s’e detto, anche molte altre lingue regionali hanno prodotto letteratura e hanno avuto più o meno influenza nel resto d’Italia, indi per cui sono al meno alla pari dell’italiano

    • @grymoniaracemosa4062
      @grymoniaracemosa4062 Год назад +1

      Il genovese non è affatto padre del portoghese…

    • @__n__g__8935
      @__n__g__8935 Год назад

      Da genovese, vorrei sfatare questa leggenda secondo cui il portoghese discenda dal genovese. Oltre a non avere evidenze scientifiche, è una teoria che non ha il minimo appiglio logico né storico. Detto questo, la cantilena è simile, questo è innegabile, e mi piace da matti, soprattutto quella del genovese popolano che veniva strillato al mercato fino a qualche anno fa.
      Sul fatto di vantarsi di avere "la lingua più bella del mondo", penso che qualsiasi studioso non possa fare altro che sbadigliare di noia.

  • @rick17345
    @rick17345 4 месяца назад

    La mía idea è che quello del "dialetto" sia un dibattito o per meglio dire una categoria che viene imposta alla linguistica dall'esterno. Fosse per me lo cancellerei proprio in linguistica e magari lo conserverei in chiave puramente politico-sociale in sociolinguistica. In generale è un termine che crea un sacco di confusione e con una connotazione negativa. Purtroppo mi sembra uno di quelle cose che la linguistica è quasi obbligata ad adottare controvoglia.

  • @g.p.oberdan
    @g.p.oberdan 2 года назад

    Sarebbe interessante un approfondimento sul còrso

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад

      Non sono particolarmente esperta!

    • @Luca-uc2ro
      @Luca-uc2ro Месяц назад

      ​@@YasminaPani è la forma più arcaica di toscano esistente
      Per intenderci, era quello che le persone comuni parlavano al tempo di Dante

  • @catoneilcensore7823
    @catoneilcensore7823 2 года назад

    Beh, il sardo è tutelato come minoranza linguistica (e non è l'unica tutelata), mentre il tedesco è perfettamente equiparato all'italiano nella provincia autonoma di Bolzano, per legge costituzionale.
    Il friulano e il ladino sono tutelati, per la cronaca (e anche usati negli atti ufficiali, anche se non pienamente equiparati all'italiano).

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад +4

      Sì, certo. Infatti come dico nel video si tratta anche di scelte politiche.

  • @Dardinello
    @Dardinello Год назад +1

    W il Friul cun tun taj di vin!

  • @1LF1CC0
    @1LF1CC0 3 месяца назад

    Si dice "cofano" anche in Molise 🙂

  • @alextucci5294
    @alextucci5294 5 месяцев назад

    Vedo che Questo video è di 3 anni fa ma già dal 2016 sono state considerate lingue sia il siciliano sia il napoletano

  • @catoneilcensore7823
    @catoneilcensore7823 2 года назад

    In realtà il pugliese settentrionale (non salentino), i dialetti della Calabria settentrionale, e il lucano-cilentano sono dialetti della lingua napolitana.

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  2 года назад +5

      Assolutamente no. Sono dialetti meridionali, fratelli del napoletano. Alcune parlate calabresi sono poi non dialetti ma diasistemi del napoletano.

    • @frangeesk
      @frangeesk 3 месяца назад

      @@YasminaPani non sai quanto combatto contro questa cosa che ha scritto l'utente. Leggo ovunque che i dialetti del sud derivano dal napoletano, e che quest'ultimo è stato dichiarato non solo lingua alla stregua del sardo, ma addirittura patrimonio UNESCO. Tra l'altro l'aver definito "napoletano" l'insieme dei dialetti alto-meridionali ha portato a ulteriori fraintendimenti.

  • @soniaanguzza5736
    @soniaanguzza5736 10 месяцев назад

    Il siciliano non deriva solo dal latino, una lingua che nasce non si sa quando. ..dai greci a prima dei greci ....!!! La Sicilia è una regione dove la storia si perde a prima di Cristo, forse la regione con più storia.. il siciliano comunque viene riconosciuta come lingua!!!!!! Ci sono un sacco di scritti, è stata una delle lingue più studiate in passato e ancora oggi si studia in alcune università!!!!!!!!

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  10 месяцев назад +3

      No, il siciliano deriva dal latino tanto quanto il sardo e l'italiano. Non c'entra l'antichità del popolo (quello sardo è anche più antico, tanto per dire) né quante popolazioni si siano avvicendate sul posto

  • @LebowskiRetrogaming
    @LebowskiRetrogaming 6 месяцев назад

    Sono abbastanza vecchio da ricordare quando a scuola ci dicevano "non parlare napoletano!"

  • @gees7639
    @gees7639 6 месяцев назад

    Il mio insegnante di tedesco mi diceva: eine Sprache ist ein Dialekt mit einem Kriegsmarine

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  6 месяцев назад +1

      È la frase di un linguista

  • @giuliacerami3294
    @giuliacerami3294 3 месяца назад

    Anche il siciliano è riconosciuto come lingua.

  • @michaelm-bs2er
    @michaelm-bs2er 3 года назад +2

    Ma c'è una distinzione importante tra i dialetti italiani e lingue di minoranze come il sardo, friulano etc.
    I dialetti italiani, sebbene paiano molto diversi, condividono caratteristiche comuni che non si trovano in altre lingue romanze. Inoltre le caratteristiche che distinguono i dialetti sono derivati di una forma antica dell'italiano comune (o si può dire una forma latina particolare a tutta la penisola).
    Cerco di spiegare per un esempio. Nel siciliano e nel napoletano si dice "chianu" e "chiano" per piano. Questi non si potevano derivare direttamente dal latino volgare "planu," ma dovrebbero essere derivati di una forma volgare e particolare alla penisola italiana, cioè pianu/piano. Queste parole sono un esempio di un solo cambio dei suoni ma questo cambio caraterizza tutti i dialetti meridionali distinguendoli dai dialetti mediani e settentrionali e, secondo me, dimostra la parentela comune e ce ne sono altri. Per questo direi che la parola "dialetto" è corretto. Però vorrei sapere quello che ne pensa Yasmina ed altri.

    • @Taliannu_i_stiddi_arrassu
      @Taliannu_i_stiddi_arrassu 3 года назад +2

      I linguisti fanno risalire kj direttamente al latino pl. In siciliano è avvenuto anche per fl diventato ʃ, per esempio fiore si dice ʃuri.
      Non si ha traccia di un "italiano comune" prima della toscanizzazione linguistica dell'Italia. Anzi, è appurato che il cambiamento da pl a kj risalga a una fase più antica (quanto l'italiano non c'era), mentre in tempi post-italianizzazione la trasformazione tende ad essere pr anziché kj.
      Non esistono caratteristiche che identifichino nella totalità tutti ma proprio tutti i dialetti d'Italia, tant'è vero che i linguisti fanno gruppi, sottogruppi e sottogruppi. Alcuni menzionano come caratteristica comune la pluralizzaziome in vocale, ma ciò avviene anche in rumeno. Inoltre se questa caratteristica dovesse essere ritenuta valida, dovrebbe esser fatto lo stesso ragionamento per le parlate che formano il plurale in S. Pertanto portoghese e spagnolo dovrebbero scientificamente essere identificati come due varianti della stessa lingua. Discorsi simili dovrebbero essere fatti per le lingue scsndinave. Norvegese e Danese essenzialmente di diverso hanno la fonetica.
      La ragione dell'ufficializzazione del sardo sta proprio nel formare un gruppo romanzo a sé. Lo stesso vale per il friulano, che fa gruppo con le altre varianti reto-romanze.

    • @michaelm-bs2er
      @michaelm-bs2er 3 года назад

      @@Taliannu_i_stiddi_arrassu Quali linguisti dicono questo? Non potrebbe essere avvenuto così. Le lingue cambiano progressivamente, non per cambi grossi. Qual'è più probabile?
      Planus > planu > chianu ....? O planus > planu > pianu > chianu.
      Tanto più quanto riguarda la parola "Sciuri". Pensa a certi dialetti nella parte orientale della Sicilia e la Calabria in cui si dice "xiuri" (X = un'aspirazione forte simile alla X greca o la J spagnola). Per questi sappiamo che la pronuncia più antica era questo. Dunque la progressione di "Sciuri" dal latino al siciliano dovrebbe essere...Flores > Flore > Fiore/Fiuri > Xiuri > Sciuri.
      Non sembra a te che più probabile fosse avvenuto così che Flore > Sciuri? (Che sarebbe un cambio troppo grosso).

    • @michaelm-bs2er
      @michaelm-bs2er 3 года назад

      @@Taliannu_i_stiddi_arrassu abbiamo molte traccie di un'italiano comune. Hai letto il Cantico delle Criature di San Francesco? Ci sono molte somiglianze tra il dialetto del Cantico e quello della scuola siciliana. Eppure la poesia di Dante usava coniugazioni come "facea" e "avea" per "faceva" e "aveva" (come il siciliano "facìa" e avìa).
      Tante poesie e letteratura italiana antica rivelano che le caratteristiche distinte del siciliano si trovavano in altre parti della penisola qualche tempo fa.

    • @michaelm-bs2er
      @michaelm-bs2er 3 года назад

      @@Taliannu_i_stiddi_arrassu Ma non sono opposto all'ufficializzazione del Sardo, e neppure di qualunque altro dialetto italiano. Penso che dobbiamo conservare i dialetti. Ma dire che i dialetti sono lingue separati/distinti all'italiano mi pare un errore. Ricordiamoci che pure a Firenze e Roma si dice "Sordi" non soldi come i siciliani e gli italiani del Mezzogiorno e ci sono altre somiglianze.
      Quanto riguarda il sardo, hai ragione. Fa un ramo distinto all'italiano nella famiglia romanza, ed è una vera e propria lingua diversa (e secondo me, è molto bella ed interessante). Questo si può sapere facendo un'analisi breve.
      Ad esempio in Sardo (se non mi sbaglio) si dice "prus" per "più". "Prus" dovrebbe essere derivata direttamente dal latino "plus" in contrasto agli dialetti italiani in cui si dice "più" o qualche altro variante (come il siciliano "cchiu").

    • @Taliannu_i_stiddi_arrassu
      @Taliannu_i_stiddi_arrassu 3 года назад +1

      @@michaelm-bs2er No, pensare che prima dei dialetti ci fosse un italiano comune da cui sono derivati tutti i dialetti non è riconosciuto da nessuno. Esistevano tanto volgari latini che hanno dato vita ai volgari d'Italia.
      Alcuni popoli non sanno pronunciare certi nessi. Vuol dire che a quel tempo il popolo non sapeva pronunciare il messo pl e lo trasformava in kj.
      Se il passaggio fosse stato plenu > plinu > pinu > kinu non si capisce perché la P si sarebbe dovuta poi trasformare in k, dato che il suono "pi" in siciliano è sempre esistito ed esiste ancora oggi. È più probabile invece che fosse l'intero nesso PL a creare difficoltà di pronuncia. Lo stesso in siciliano succede con i nessi str, tr, dr, che in realtà non esistono e sono stati semplificati in un solo suono retroflesso.

  • @damiams1036
    @damiams1036 4 месяца назад

    Explicació tan clara que la puc entendre sense parlar italià haha

  • @renator8257
    @renator8257 3 месяца назад

    Il dialetto è una lingua senza esercito.

  • @TheHugoFoxx
    @TheHugoFoxx Год назад

    Peccato, stavi andando così bene... poi te ne sei uscita che non c'è da vantarsi del fatto che il sardo è una lingua. Chistionasa cummenti a una casteddaja 🙄🙄🙄

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  Год назад

      Ponimi su nasu in cu, e casteddaia naraddu a sorri tua

  • @marcopuggelli6123
    @marcopuggelli6123 Год назад

    D'accordo nel rispetto delle lingue regionali ma non dimentichiamoci che una lingua nazionale è necessaria per comprendersi inter nos.
    Se poi fa tanto orrore parlare l italiano iniziamo a parlare tutti una lingua a noi estranea come l inglese. Saranno conti i veneti i sardi i friulani.
    Nomino queste genti perché in varie discussioni ho letto appunto di questo atteggiamento anti li gua italiana

    • @YasminaPani
      @YasminaPani  Год назад +2

      Come in tutte le cose, ci sono sempre gli estremismi scemi

    • @Guerillalilla
      @Guerillalilla 5 месяцев назад

      Non è di per se necessario comprendersi in Italiano o qualunque lingua inter/nazionale essa sia. Sono invece determinate scelte geo-politiche di stampo xenofobo imposte dall’alto, a metterci nella condizione di dover necessariamente capirci in italiano.

  • @robertobellassai1993
    @robertobellassai1993 2 года назад

    Qualunque lingua o dialetto è pieno di buchi neri.

  • @Mega1andrea1
    @Mega1andrea1 2 года назад

    Scusate ma in questo video io non sono proprio riuscito a guardarla negli occhi. ( Ride in patriarcato )

  • @maurizioabita447
    @maurizioabita447 Месяц назад

    Sono napoletano e quello che impropriamente viene chiamato dialetto da dopo l'unità d'Italia in realtà è strutturato come una vera e propria lingua come anche il siciliano e il sardo