Per me è davvero affascinante come il punto singolo abbia assunto un significato specifico nella comunicazione digitale, ovvero quello di un tono più fermo o perfino di rabbia e come questo abbia "costretto" ad usarne 2 per dare una chiusa senza connotati..
Più puntini si mettono più si è vicini al buongiornissimo. Infatti i puntini lasciano un sospeso che vuole avere un qualcosa di poetico, un detto/non detto che lascia intendere chissà quale cervello fine e profondo, quando in realtà c'è spesso dietro il vuoto assoluto 😂 Scherzo, grazie Yasmina per questa analisi, io mi aspettavo il cazziatone per gli abusatori di puntini e invece hai spiegato un sacco di cose interessanti, come al solito. Grazie......🙌
Mi piace moltissimo la tua interpretazione, hai dato voce a quello che sentivo agitarsi dentro: una marea di puntini stanno probabilmente a simboleggiare discorsi di livello troppo alto per essere espressi 😅
Solo grazie al video in cui Yasmina ne ha parlato per la prima volta ho scoperto che i due puntini finali avessero un significato. Avevo sempre creduto che si trattasse di un refuso o di economia (cioè due perché digitarne tre è troppo faticoso).
L'uso (creativo) dei punti lo ben insegnò Totò: "punto, punto e virgola e due punti. Abbondiamo, sennò dicono che siamo provinciali" E così facciamo noi secondo l'insegnamento del Maestro anche con i puntini; quando possiamo si capisce
A me non dispiacciono affatto, in un dialogo online, i puntini sospensivi a conclusione di un post. Li uso spesso anch'io per indicare che considero la comunicazione aperta e non conclusa. A proposito di punteggiatura, Yasmina, mi piacerebbe ascoltare la tua opinione sulla scomparsa, perfino nei testi formali, del punto e virgola (probabilmente influenzata anche dalla forma scritta semplificata tipica dei media). È un segno d'interpunzione che usavo spesso, nelle lettere personali come nei testi argomentativi, e a cui sono tuttora affezionato.
Ma eri in preda all'ira quando hai scritto? Scherzi a parte, anche a me piacerebbe che venisse usato più spesso il punto e virgola: migliorerebbe la capacità dello scrivente di individuare le connessioni grafico-semantiche e la sua introspezione perché richiederebbe una verifica delle separazioni tra i concetti espressi. Invece i puntini...
Ciao Yasmina. Ogni volta che affronti il tema dell'italiano su internet scopro di essere a metà tra l'italiano standard e quello digitale. Ad alcune cose non riesco proprio a rinunciare, mentre altre mi portano ad adattarmi abbastanza in fretta. Anch'io sono di quelli che hanno scoperto che il punto fermo alla fine della frase disturba determinate persone che ne danno un'interpretazione invece di pensare che l'ho usato perché è l'uso canonico. Ovviamente la cosa mi ha sorpreso non poco, ma va be'. È interessante scoprire che i linguisti stiano studiando il linguaggio dei social❤🔥
Un rilievo di ordine storico, anche se non del tutto centrato sulla questione dei puntini di sospensione, a margine di queste interessanti considerazioni linguistiche. Molto spesso in passato nell'analisi delle fonti storiche furono determinanti gli epistolari, i 'rescripta', le raccolte di dispacci postali di carattere logistico, le stenografie di proclami e comizi. Pur essendo tutti testi volutamente assai vicini al registro colloquiale, essi fruivano perlopiù di una coppia di caratteristiche storicamente corroboranti, ossia: - la strutturazione ordinata e consapevole (dovuta da una parte alla necessità di farsi capire, dall'altra alle ordinariamente solide competenza e proprietà espressive degli estensori) - la non eccessiva volatilità del supporto (che, anche nel caso delle minute epistolari o dei dispacci, si conservava nei secoli anche senza particolari esigenze tecnologiche di decodifica). Chiunque di noi oggi fa esperienza della mancata rifinitura, ad ogni livello socioculturale, della messaggistica, senza contare la difficile permanenza e conservazione non solo e non tanto dei post sui social media 'a bacheca' (FB, IG, X) bensì anzitutto per ciò che riguarda l'istant messaging (pensiamo anche al transito delle informazioni mediante call o vocal message e al regolare refresh delle chat e della cache dei dispositivi). Il problema storico dell'analisi e dell'affidabilità di queste fonti, ampiamente abusate in ogni campo, presto si porrà, se non si sta già ponendo.
Io i puntini di sospensione li ho sempre usati anche quando i social media e internet non esisteva....li trovo adatti a dare le pause che desidero nel mio discorso...poi, certo, non sono grammaticalmente corretti. In ogni caso io ricordo che li utilizzavamo spesso per scrivere nei nostri diari o lettere fino dalle medie..... comunque molto interessante il tuo discorso, come sempre.
Io uso sempre la punteggiatura molale, anche quando scrivo una lettera, un bigliettino, etc... ma non sapevo si chiamasse così. Grazie per l'informazione!
A me ricorda il modo in cui Celine (certo, è letteratura francese, ma non penso che questo sia rilevante) usava abbondantemente i tre puntini di sospensione per dare al testo un carattere di linguaggio orale, una specie di parlato trascritto... probabilmente per mimare il passaggio da un pensiero all'altro... devo aver inconsciamente adottato l'abitudine.
Da fonti attendibilisembra che Silvio Berlusconi quando invitava donne e ragazze a cene eleganti a Villa Certosa in Sardegna scriveva alle stesse via whatsapp "Come ben sai c'è la cena e poi..." Chissà cosa avrà voluto dire..Mah!
Io ho abbandonato FB per i troppi insulti ai quali non mi andava di rispondere a tono e che passavano tranquillamente la censura dell'algoritmo mentre mi venivano bloccati contenuti di tipo scientifico. Non sarà perché sbagliavo la punteggiatura usata in questo social?😊😊😊.....
Il punto percepito come aggressivo può essere dovuto al fatto che spesso, sopratutto nella comunicazione colloquiale abbastanza recente, alla fine di una frase pronunciata con tono perentorio e rabbioso, e proprio per accentuarne la perentorietà, si dica proprio “punto!” Ora, percependo il testo scritto sui social come linguaggio colloquiale insieme alla ovvia tendenza all’abbreviazione ecco che il punto grafico può assumere quella valenza. Da qui l’esigenza di creare un punto “morbido” che non dia l’idea della perentorietà ma che lasci aperto il dialogo e il confronto. No?
Ma è una paranoia inutile, dettata dall'ignoranza dell'uso canonico. Se voglio scrivere "punto", scrivo "punto", punto. Il punto grafico invece è un segno di punteggiatura e niente più.
@@gabrieledonofrio1612 ognuno è libero di scrivere quello che gli pare ovviamente ma deve tenere sempre presente che dall’altra parte c’è un ricevente che interpreta altrettanto come ti pare e, sopratutto con frasi brevi o riassuntive, possono sorgere equivoci non essendo accompagnate da espressioni sensoriali che esplichino nel migliore dei modi l’intenzione che c’è nelle parole. La stessa frase, talvolta, può risultare ironica, incazzata, offensiva, amichevole a seconda del modo in cui è pronunciata. Da qui l’uso di elementi “nuovi” per rendere l’idea
Molto interessante, come sempre. Posso porre un quesito di altro genere ? Noto spesso l’uso parlato ma qualche volta anche scritto, del termine “proseguo” invece di “prosieguo”. Sono rimasto indietro io ? Grazie.
Bravo! Continuiamo pure con le categorizzazioni, le suddivisioni, le etichette appicciate addosso: "boomer" nello specifico (che poi è un termine utilizzato, sembra per la prima, volta da una cretina di parlamentare neozelandese) Tanto, voglio dire, la ns. è già una società molto unita no!?
Nella mia bolla noto che i due punti vengono usati in modo più serioso e un po' giudicante in frasi tipo "certo che anche lui..", mentre i 3 punti vengono usati in frasi ironicamente idiote, in cui vengono inseriti per evitare che il messaggio venga preso sul serio
È interessante rioortare all'esperienza personale: io ad esempio l'uso del punto fermo come simbolo di arrabbiatura proprio non lo conoscevo. Quanto ai puntini di sospensione, sia personalmente che nella mia 'bolla' di contatti vedo un uso abbastanza tradizionale.
Interessante l'uso puntini in base all'età. Però non riesco a credere che il linguaggio personale si modifica in base all'avanzare della selinità, al massimo siamo espressione del linguaggio che abbiamo acquisito nell'età giovanile e che cambia tantissimo da generazione in generazione, da luogo a luogo e da ceto sociale.
Non credo che con "in base all'età" qui si intendesse dire che il linguaggio si modifica all'avanzare dell'età dell'individuo. Semmai è il contrario: più si diventa anziani e più si diventa reticenti al cambiamento, e questo ci fa restare ancorati alle tendenze lingustiche acquisite in gioventù, anche se ormai sono passate di moda. È per questo che chi è più anziano si riconosce facilmente su internet: non perché il fatto di essere anziano lo abbia portato a sviluppare un linguaggio diverso, ma perché il suo linguaggio non si è adeguato al mutamento del contesto circostante.
Sì, grazie: intendevo riferirmi non ad età in senso assoluto ma relative all'oggi. Oggi i trentenni parlano in un modo, i cinquantenni in un altro; quando i trentenni di oggi avranno 50 anni non parleranno come i cinquantenni attuali
Sarebbe bellissimo poter ascoltare un video riferito all'impoverimento linguistico. È qualcosa che esiste solo in Italia o è tendenza comune in tutte le società moderne? È confinato al solo occidente o si estende pure in oriente?
@@YasminaPani In italiano si pronunciano tutte le parole come scritte a differenza dell'inglese dove si leggono le parole in modo diverso rispetto a quanto scritto
Oh bellissima, ma allora sono io l'unico che, a 48 anni, scrivo su Facebook usando le stesse regole grammaticali che usavo a scuola quando facevo i temi e che uso anche oggi quando invio una e-mail a un cliente? Passi il registro, che ovviamente può essere più formale o colloquiale in base all'interlocutore e alla situazione, ma che la punteggiatura addirittura assumesse significati differenti a seconda dei contesti non lo avrei mai immaginato.
È interessante che noi grandicelli, ma non ancora decrepiti, acquisiamo linguaggio giovanile attraverso i social. Le generazioni precedenti non avevano questo collegamento diretto, e restavano isolate dalla pseudo lingua dei piu giovani. In definitiva per noi era piu facile percularli 😅 Questi "ragazzi di oggi", tra registro elettronico e vita spiattellata sui social senza pensare alle conseguenze, non hanno un angolo di pace 😔
@@YasminaPani parlo seriamente! 🔝💯Sentissi che lessico agghiacciante scappa, a volte, ad alcuni miei prof in aula..... immagino che la punteggiatura segua a ruota. 🤦♂️😱
Non mi sono resa conto quando ho cominciato ad usare in modo automatico i puntini. L'ho assorbito tanto naturalmente che ho dei dubbi sul suo uso vero grammaticale. Però aggiungo che non si mette proprio il punto alla fine della frase. È vero che i puntini aumentano al aumento del età anagrafica, io ne metto un sacco 😂
Salve, non per fare il pignolo, ma questo video presenta un anomalo "effetto eco" , rispetto ai precedenti girati nella stessa location. Ha per caso cambiato qualcosa nel setup audio o sostituito il microfono? Purtroppo non posso aiutarla a risolvere un eventuale problema, mi limito a segnalarglielo
@@YasminaPani c'è ne fossero di prof come te, yasmina,il problema è che, fatto tipicamente italiano, chi veramente ci capisce, è scomodo, vanno avanti altri. Succede in tutti i settori. Come mai? Saluti e buona cala assolata
@@marchettiangelomarchetti2664 : ma perché queste lamentele frequenti sulla carenza di bravi professori? Di insegnanti capaci e buoni comunicatori ne ho conosciuto diversi, per esperienza diretta di studente e indiretta di insegnante, avendo assistito a lezioni tenute da colleghi.
Da ieri a oggi ne mettevo "duecento" di puntini di sospensione, ma poi ho letto che se ne dovrebbero mettere tre, ma io ignorante non lo sapevo. Bene, da oggi in poi, adesso che lo so, quando lo riterrò necessario ne metterò solo tre. Però più la libertà di espressione o informazione viene meno, e più i puntini di sospensione tendono ad aumentare, è nella loro natura ...
quello che io, penso che, i puntini di sospensione: sebbene non fossi convinto; tuttavia...non mi stancherò mai di, mettere sempre e (comunque) almeno tre punti..
"...." = non so che kaiser dire - ti lascio immaginare quello che vuoi.. (tanto e sbagliato comunque) e se me lo domandi ti rispondo "BHO" 😂👍 (storia vera - mi e capitato) .
Buongiorno...io non sapevo che nella grammatica italiana si dovessero usare tre puntini fino a che un amico,universitario, me lo ha fatto notare, perché io su Facebook li usavo da due a tantissimi, a seconda di quanto tempo volevo rappresentare diciamo e da lì ho iniziato ad usarne sempre tre 😅 ... Ora tu mi dici che invece sui social se ne possono usare quanti ce ne pare ?! Giusto??
Nella grammatica standard, i puntini sono sempre e solo tre. In un qualunque testo "formale", dal tema scolastico al romanzo al saggio accademico, usarne di più o di meno è un errore. Sui social, invece, il contesto è più informale e per ragioni anche legate al mezzo di comunicazione l'uso e il numero dei puntini può variare.
@@YasminaPani volevo fare il matusa che scimmiotta i ggiovani per dire che "oggidddì non sanno più esprimersi" "come si deve" e che "l'impoverimento del linguaggio signora mia" il sapore dei pomodori etc etc etc etc ..............madonna quanto li invidio 😂
Se "est modus in rebus" è ciò che Jasmina va predicando, da vecchio X-gen tornato in Italia dopo un decennio all'estero, sono molto più deluso e indignato dall'italiano usato in contesti formali piuttosto che nei social network. Ammetto di aver abusato dei tre puntini di sospensione, sempre e solo per evitare la barbarie degli emoticons, vera pietra tombale della lingua.
@@YasminaPani il messaggio implicito degli emoticons è: non meriti il tempo che impiegherei a trovare le parole appropriate. Bella dimostrazione di considerazione, stima e rispetto.
Non è vero. Le emoticon servono a disambiguare, nella messaggistica, perché sostituiscono le espressioni facciali che nella conversazione sono essenziali
@@YasminaPani concordo, tuttavia se alla comunicazione togli il non verbale, il paraverbale, e interrompi la linea temporale, non è più una conversazione. Trovano un nome per tutto oggi, lo trovassero anche per questo. Nonno diceva che si conversa con le gambe sotto allo stesso tavolo e con davanti la stessa bottiglia di vino.
(Ti seguo da poco) Al netto della tua innata sensualità, che prescinde sempre da questioni fisiche, e lo scrivo per evitare “malintesi” banali, mi stai aprendo la mente, meglio, la nutri in modo che nemmeno immagini… ciao, Pier
Per me è davvero affascinante come il punto singolo abbia assunto un significato specifico nella comunicazione digitale, ovvero quello di un tono più fermo o perfino di rabbia e come questo abbia "costretto" ad usarne 2 per dare una chiusa senza connotati..
tu scrivi qualcosa di sensato e dall'altra parte ti rispondono " . "
(il punto singolo significa "non me ne frega un kaiser") 😂
😅a
Più puntini si mettono più si è vicini al buongiornissimo. Infatti i puntini lasciano un sospeso che vuole avere un qualcosa di poetico, un detto/non detto che lascia intendere chissà quale cervello fine e profondo, quando in realtà c'è spesso dietro il vuoto assoluto 😂
Scherzo, grazie Yasmina per questa analisi, io mi aspettavo il cazziatone per gli abusatori di puntini e invece hai spiegato un sacco di cose interessanti, come al solito.
Grazie......🙌
"grazie" con sei puntini a seguire: hai vinto!
@@gaudeam1 eh, mettere il punto fermo mi sembrava troppo scontroso 😅
L'emoji finale è un doppio high-five 😊 un "batticinque" molto entusiasta! 🤜
Mi piace moltissimo la tua interpretazione, hai dato voce a quello che sentivo agitarsi dentro: una marea di puntini stanno probabilmente a simboleggiare discorsi di livello troppo alto per essere espressi 😅
Solo grazie al video in cui Yasmina ne ha parlato per la prima volta ho scoperto che i due puntini finali avessero un significato. Avevo sempre creduto che si trattasse di un refuso o di economia (cioè due perché digitarne tre è troppo faticoso).
L'uso (creativo) dei punti lo ben insegnò Totò: "punto, punto e virgola e due punti. Abbondiamo, sennò dicono che siamo provinciali"
E così facciamo noi secondo l'insegnamento del Maestro anche con i puntini; quando possiamo si capisce
A me non dispiacciono affatto, in un dialogo online, i puntini sospensivi a conclusione di un post. Li uso spesso anch'io per indicare che considero la comunicazione aperta e non conclusa.
A proposito di punteggiatura, Yasmina, mi piacerebbe ascoltare la tua opinione sulla scomparsa, perfino nei testi formali, del punto e virgola (probabilmente influenzata anche dalla forma scritta semplificata tipica dei media). È un segno d'interpunzione che usavo spesso, nelle lettere personali come nei testi argomentativi, e a cui sono tuttora affezionato.
forse è anche dovuto alla scuola holden, quel modo di scrivere con frasi brevi e molti a capo, che ha avuto tanta influenza in Italia
Ma eri in preda all'ira quando hai scritto?
Scherzi a parte, anche a me piacerebbe che venisse usato più spesso il punto e virgola: migliorerebbe la capacità dello scrivente di individuare le connessioni grafico-semantiche e la sua introspezione perché richiederebbe una verifica delle separazioni tra i concetti espressi. Invece i puntini...
Grazie.
A te
Ciao Yasmina. Ogni volta che affronti il tema dell'italiano su internet scopro di essere a metà tra l'italiano standard e quello digitale. Ad alcune cose non riesco proprio a rinunciare, mentre altre mi portano ad adattarmi abbastanza in fretta. Anch'io sono di quelli che hanno scoperto che il punto fermo alla fine della frase disturba determinate persone che ne danno un'interpretazione invece di pensare che l'ho usato perché è l'uso canonico. Ovviamente la cosa mi ha sorpreso non poco, ma va be'. È interessante scoprire che i linguisti stiano studiando il linguaggio dei social❤🔥
Io sto molto attento a come scrivo,
Dio non mi vede, Yasmina sì! ❤
😊😊😊😊
@@fabioderoseDio non esiste ma Yasmina sì! 😂😂😂
esatto, dio non esiste, non tiriamo fuori dei fantasmi eclettici e pittoreschi... Tre puntini!
@@roby_b ...
@Wl019_22 Dio è un amico immaginario
Un rilievo di ordine storico, anche se non del tutto centrato sulla questione dei puntini di sospensione, a margine di queste interessanti considerazioni linguistiche.
Molto spesso in passato nell'analisi delle fonti storiche furono determinanti gli epistolari, i 'rescripta', le raccolte di dispacci postali di carattere logistico, le stenografie di proclami e comizi. Pur essendo tutti testi volutamente assai vicini al registro colloquiale, essi fruivano perlopiù di una coppia di caratteristiche storicamente corroboranti, ossia:
- la strutturazione ordinata e consapevole (dovuta da una parte alla necessità di farsi capire, dall'altra alle ordinariamente solide competenza e proprietà espressive degli estensori)
- la non eccessiva volatilità del supporto (che, anche nel caso delle minute epistolari o dei dispacci, si conservava nei secoli anche senza particolari esigenze tecnologiche di decodifica).
Chiunque di noi oggi fa esperienza della mancata rifinitura, ad ogni livello socioculturale, della messaggistica, senza contare la difficile permanenza e conservazione non solo e non tanto dei post sui social media 'a bacheca' (FB, IG, X) bensì anzitutto per ciò che riguarda l'istant messaging (pensiamo anche al transito delle informazioni mediante call o vocal message e al regolare refresh delle chat e della cache dei dispositivi).
Il problema storico dell'analisi e dell'affidabilità di queste fonti, ampiamente abusate in ogni campo, presto si porrà, se non si sta già ponendo.
Video interessantissimo! Grazie mille!
Io i puntini di sospensione li ho sempre usati anche quando i social media e internet non esisteva....li trovo adatti a dare le pause che desidero nel mio discorso...poi, certo, non sono grammaticalmente corretti.
In ogni caso io ricordo che li utilizzavamo spesso per scrivere nei nostri diari o lettere fino dalle medie..... comunque molto interessante il tuo discorso, come sempre.
Io uso sempre la punteggiatura molale, anche quando scrivo una lettera, un bigliettino, etc... ma non sapevo si chiamasse così. Grazie per l'informazione!
Sempre una meraviglia ascoltarti!
Ti prego, metti giù un video sulla disadattata che parla in corsivo.
Ah, puntini....🤣
Mai lo farei
@@YasminaPani 🤣
Sempre piu' splendente!
boh
A me ricorda il modo in cui Celine (certo, è letteratura francese, ma non penso che questo sia rilevante) usava abbondantemente i tre puntini di sospensione per dare al testo un carattere di linguaggio orale, una specie di parlato trascritto... probabilmente per mimare il passaggio da un pensiero all'altro... devo aver inconsciamente adottato l'abitudine.
"per dare al testo un carattere di linguaggio orale". Esattamente.
Gli usi letterari sono ancora un'altra categoria, i grandi autori spesso usano la punteggiatura a modo proprio
Da fonti attendibilisembra che Silvio Berlusconi quando invitava donne e ragazze a cene eleganti a Villa Certosa in Sardegna scriveva alle stesse via whatsapp "Come ben sai c'è la cena e poi..." Chissà cosa avrà voluto dire..Mah!
Un enigma avvolto nel mistero...
❤ Grazie sempre.
Grazie ho imparato nuove cose.
Io ho abbandonato FB per i troppi insulti ai quali non mi andava di rispondere a tono e che passavano tranquillamente la censura dell'algoritmo mentre mi venivano bloccati contenuti di tipo scientifico. Non sarà perché sbagliavo la punteggiatura usata in questo social?😊😊😊.....
Probabilmente è perché azzeccavi l'etica.
Il punto percepito come aggressivo può essere dovuto al fatto che spesso, sopratutto nella comunicazione colloquiale abbastanza recente, alla fine di una frase pronunciata con tono perentorio e rabbioso, e proprio per accentuarne la perentorietà, si dica proprio “punto!” Ora, percependo il testo scritto sui social come linguaggio colloquiale insieme alla ovvia tendenza all’abbreviazione ecco che il punto grafico può assumere quella valenza. Da qui l’esigenza di creare un punto “morbido” che non dia l’idea della perentorietà ma che lasci aperto il dialogo e il confronto. No?
Ma è una paranoia inutile, dettata dall'ignoranza dell'uso canonico. Se voglio scrivere "punto", scrivo "punto", punto.
Il punto grafico invece è un segno di punteggiatura e niente più.
@@gabrieledonofrio1612 ognuno è libero di scrivere quello che gli pare ovviamente ma deve tenere sempre presente che dall’altra parte c’è un ricevente che interpreta altrettanto come ti pare e, sopratutto con frasi brevi o riassuntive, possono sorgere equivoci non essendo accompagnate da espressioni sensoriali che esplichino nel migliore dei modi l’intenzione che c’è nelle parole. La stessa frase, talvolta, può risultare ironica, incazzata, offensiva, amichevole a seconda del modo in cui è pronunciata. Da qui l’uso di elementi “nuovi” per rendere l’idea
Molto interessante, come sempre. Posso porre un quesito di altro genere ? Noto spesso l’uso parlato ma qualche volta anche scritto, del termine “proseguo” invece di “prosieguo”. Sono rimasto indietro io ? Grazie.
No, è solo che lo confondono col verbo
Video interessante... Grazie... Questa cosa che i boomer usano molti punti di sospensione non la immaginavo...........
Bravo!
Continuiamo pure con le categorizzazioni, le suddivisioni, le etichette appicciate addosso: "boomer" nello specifico (che poi è un termine utilizzato, sembra per la prima, volta da una cretina di parlamentare neozelandese)
Tanto, voglio dire, la ns. è già una società molto unita no!?
😂
Nella mia bolla noto che i due punti vengono usati in modo più serioso e un po' giudicante in frasi tipo "certo che anche lui..", mentre i 3 punti vengono usati in frasi ironicamente idiote, in cui vengono inseriti per evitare che il messaggio venga preso sul serio
È interessante rioortare all'esperienza personale: io ad esempio l'uso del punto fermo come simbolo di arrabbiatura proprio non lo conoscevo.
Quanto ai puntini di sospensione, sia personalmente che nella mia 'bolla' di contatti vedo un uso abbastanza tradizionale.
Beh certo, queste che ho descritto sono le tendenze generali, poi non tutti le seguono
Genio 🏆🪽
Ti adoro!
Interessante l'uso puntini in base all'età. Però non riesco a credere che il linguaggio personale si modifica in base all'avanzare della selinità, al massimo siamo espressione del linguaggio che abbiamo acquisito nell'età giovanile e che cambia tantissimo da generazione in generazione, da luogo a luogo e da ceto sociale.
Non credo che con "in base all'età" qui si intendesse dire che il linguaggio si modifica all'avanzare dell'età dell'individuo. Semmai è il contrario: più si diventa anziani e più si diventa reticenti al cambiamento, e questo ci fa restare ancorati alle tendenze lingustiche acquisite in gioventù, anche se ormai sono passate di moda. È per questo che chi è più anziano si riconosce facilmente su internet: non perché il fatto di essere anziano lo abbia portato a sviluppare un linguaggio diverso, ma perché il suo linguaggio non si è adeguato al mutamento del contesto circostante.
Sì, grazie: intendevo riferirmi non ad età in senso assoluto ma relative all'oggi. Oggi i trentenni parlano in un modo, i cinquantenni in un altro; quando i trentenni di oggi avranno 50 anni non parleranno come i cinquantenni attuali
Sarebbe bellissimo poter ascoltare un video riferito all'impoverimento linguistico. È qualcosa che esiste solo in Italia o è tendenza comune in tutte le società moderne? È confinato al solo occidente o si estende pure in oriente?
L'ho messo in descrizione
Volevo andare a prendere il sole, ma prima ho visto questo video
?
Thank you very much. L’italiano orale è più facile dell’italiano scritto.
Davvero? Anche se abbiamo tante cadenze diverse?
@@YasminaPani In italiano si pronunciano tutte le parole come scritte a differenza dell'inglese dove si leggono le parole in modo diverso rispetto a quanto scritto
Oh bellissima, ma allora sono io l'unico che, a 48 anni, scrivo su Facebook usando le stesse regole grammaticali che usavo a scuola quando facevo i temi e che uso anche oggi quando invio una e-mail a un cliente?
Passi il registro, che ovviamente può essere più formale o colloquiale in base all'interlocutore e alla situazione, ma che la punteggiatura addirittura assumesse significati differenti a seconda dei contesti non lo avrei mai immaginato.
Eh sì, le magie della lingua
È interessante che noi grandicelli, ma non ancora decrepiti, acquisiamo linguaggio giovanile attraverso i social. Le generazioni precedenti non avevano questo collegamento diretto, e restavano isolate dalla pseudo lingua dei piu giovani. In definitiva per noi era piu facile percularli 😅 Questi "ragazzi di oggi", tra registro elettronico e vita spiattellata sui social senza pensare alle conseguenze, non hanno un angolo di pace 😔
Sì, questa cosa è cambiata repentinamente
Hai una cattedra presso chessò; la bocconi, la normale di Pisa....... mi sembra il minimo, dopo un video così particolareggiato.👏
Sì vabbe' ahab
@@YasminaPani parlo seriamente! 🔝💯Sentissi che lessico agghiacciante scappa, a volte, ad alcuni miei prof in aula..... immagino che la punteggiatura segua a ruota. 🤦♂️😱
Il prossimo video sarà sul capire quale fosse il problema grave di chi scrive tutto in maiuscolo
Maiuscolo=urla
Eh per quello non mi sento pronta 😂
❤🎉
Non mi sono resa conto quando ho cominciato ad usare in modo automatico i puntini.
L'ho assorbito tanto naturalmente che ho dei dubbi sul suo uso vero grammaticale.
Però aggiungo che non si mette proprio il punto alla fine della frase.
È vero che i puntini aumentano al aumento del età anagrafica, io ne metto un sacco 😂
Mi hanno sospeso tante di quelle volte da ragazzo (non è vero) che adesso mi sfogo coi puntini
I corpus o i corpora?
Nel lessico tecnico si dice corpora
...e quelli come me, che i puntini, li usano spesso prima, come ad intendere una piccola riflessione, prima di scrivere?
6:39
@@guitaristssuck8979 e quelli che...li mettono in mezzo?
@@guitaristssuck8979 Converrai con me, che fa un preambolo interminabile.
All'inizio della frase si possono usare ma non hanno quel valore: indicano una pausa dovuta a interdizione, a sorpresa, o a ironia
@@YasminaPani Si, ecco, intendevo in quel senso. Grazie!
Salve, non per fare il pignolo, ma questo video presenta un anomalo "effetto eco" , rispetto ai precedenti girati nella stessa location. Ha per caso cambiato qualcosa nel setup audio o sostituito il microfono? Purtroppo non posso aiutarla a risolvere un eventuale problema, mi limito a segnalarglielo
A me sembra uguale alle altre volte in realtà, non ho cambiato niente
@@YasminaPani ok :) se i settaggi sono uguali, allora è un errore mio :) grazie della risposta
@@MrSeanma A me sembra tutto a posto e tutto in ordine
@@YasminaPani c'è ne fossero di prof come te, yasmina,il problema è che, fatto tipicamente italiano, chi veramente ci capisce, è scomodo, vanno avanti altri.
Succede in tutti i settori.
Come mai?
Saluti e buona cala assolata
@@marchettiangelomarchetti2664 : ma perché queste lamentele frequenti sulla carenza di bravi professori? Di insegnanti capaci e buoni comunicatori ne ho conosciuto diversi, per esperienza diretta di studente e indiretta di insegnante, avendo assistito a lezioni tenute da colleghi.
Ciao Yasmina, hai notato anche tu questa piaga tra i giovani che scrivono “il bro” di continuo?
È solo un elemento del linguaggio giovanile come tanti, ogni generazione ha i suoi
Dici che con l'età avanzata ci si dimentica di aver messo i puntini mentre li si mette?
Non so, ve lo dirò tra qualche decina d'anni 😂
Da ieri a oggi ne mettevo "duecento" di puntini di sospensione, ma poi ho letto che se ne dovrebbero mettere tre, ma io ignorante non lo sapevo. Bene, da oggi in poi, adesso che lo so, quando lo riterrò necessario ne metterò solo tre. Però più la libertà di espressione o informazione viene meno, e più i puntini di sospensione tendono ad aumentare, è nella loro natura ...
Questa correlazione me la dovresti spiegare 😂
@@YasminaPani I puntini al posto delle parole scomode .....
Oddio! Non sappiamo più parlare, dove andremo a finire! 😂😂😂😂😂😂
😂
quello che io, penso che, i puntini di sospensione: sebbene non fossi convinto; tuttavia...non mi stancherò mai di, mettere sempre e (comunque) almeno tre punti..
Comincia a parlare dei puntini di sospensione al minuto 6,39.
Grazie amico, mi ero già rotto i coglioni......................
Eroe .. 😂😂😂
Che sono le varietà diafasiche della lingua??? 😂😱 Il video è interessantissimo come sempre ma per favore non farti sedurre dai termini tecnici! 😊
Sono termini che ho usato molte volte, ma comunque l'ho spiegato subito dopo
"...." = non so che kaiser dire - ti lascio immaginare quello che vuoi.. (tanto e sbagliato comunque) e se me lo domandi ti rispondo "BHO" 😂👍
(storia vera - mi e capitato)
.
Sei stata te a ispirare l'ultima proposta di legge della lega?
Ahah ne dubito
Buongiorno...io non sapevo che nella grammatica italiana si dovessero usare tre puntini fino a che un amico,universitario, me lo ha fatto notare, perché io su Facebook li usavo da due a tantissimi, a seconda di quanto tempo volevo rappresentare diciamo e da lì ho iniziato ad usarne sempre tre 😅 ... Ora tu mi dici che invece sui social se ne possono usare quanti ce ne pare ?! Giusto??
Nella grammatica standard, i puntini sono sempre e solo tre. In un qualunque testo "formale", dal tema scolastico al romanzo al saggio accademico, usarne di più o di meno è un errore. Sui social, invece, il contesto è più informale e per ragioni anche legate al mezzo di comunicazione l'uso e il numero dei puntini può variare.
Beh quanti ve ne pare no, mettere 4 o 5 puntini veicola un atteggiamento e una comunicazione diversi dai due o tre
Fuck yeeeeeeeaaaaah........❤
🤔...
🤨...
😐...
Cioè... bro... fra...
...Non so se mi spiego...
Non molto
@@YasminaPani volevo fare il matusa che scimmiotta i ggiovani per dire che "oggidddì non sanno più esprimersi" "come si deve" e che "l'impoverimento del linguaggio signora mia" il sapore dei pomodori etc etc etc etc
..............madonna quanto li invidio 😂
Se "est modus in rebus" è ciò che Jasmina va predicando, da vecchio X-gen tornato in Italia dopo un decennio all'estero, sono molto più deluso e indignato dall'italiano usato in contesti formali piuttosto che nei social network. Ammetto di aver abusato dei tre puntini di sospensione, sempre e solo per evitare la barbarie degli emoticons, vera pietra tombale della lingua.
Ma perché pietra tombale? I pittogrammi sono sempre esistiti
@@YasminaPani il messaggio implicito degli emoticons è: non meriti il tempo che impiegherei a trovare le parole appropriate. Bella dimostrazione di considerazione, stima e rispetto.
Non è vero. Le emoticon servono a disambiguare, nella messaggistica, perché sostituiscono le espressioni facciali che nella conversazione sono essenziali
@@YasminaPani concordo, tuttavia se alla comunicazione togli il non verbale, il paraverbale, e interrompi la linea temporale, non è più una conversazione. Trovano un nome per tutto oggi, lo trovassero anche per questo. Nonno diceva che si conversa con le gambe sotto allo stesso tavolo e con davanti la stessa bottiglia di vino.
Se vuoi imparare qualcosa sul linguaggio dei social network ti consiglio di leggerti i libri della professoressa Vera Gheno.
Probabilmente sei seria 😂
(Ti seguo da poco) Al netto della tua innata sensualità, che prescinde sempre da questioni fisiche, e lo scrivo per evitare “malintesi” banali, mi stai aprendo la mente, meglio, la nutri in modo che nemmeno immagini… ciao, Pier
Mi fa piacere
Io proprio non ce la faccio a scrivere due o quattro puntini di sospensione, mi ha sempre dato troppo fastidio 😂
In realtà ci sono molto laureati. L'Università Della Strada e quella della Vita, sono state molto frequentate da quel che leggo testimoniato.
Io che li uso al posto delle virgole o parentesi .......sbaglio??? ( giusto per non cambiare la tastiera)!🤣
Sì😂
@@YasminaPani Ma perché al posto delle parentesi... Io non ne posso più.
(LOL)
mah.... ci possono anche stare
Lunga vita al punto e virgola, snobbato da tanti.
Lo amo molto, ma la passione bruciante sono i due punti
@@YasminaPani, mi piace tanto l'espressione "passione bruciante", la utilizzo spesso anch'io
Spesso, in maniera reiterata uso il mio retaggio idealista.
... Probabilmente
Io ne metto sempre troppi...
Beh ora che lo sai...
... e io stronzo che mi sbatto per fare: ALT+ 0171 e ALT+0187 per le virgolette del discorso diretto ...
Anche io sono affezionata a queste cose, ma le notiamo solo noi 😂
Li usa chi non conosce la punteggiatura e la grammatica
Vabbe'