Una ventina di anni fa composi un'opera lirica in miniatura usando il testo della Mirra. Feci un lavoro di selezione, taglio e riarrangiamento dei versi e dell'originale ne rimase circa un decimo. Alcuni endecasillabi diventarono settenari... Poi ci scrissi la musica, in stile settecentesco, ogni personaggio aveva la sua aria per caratterizzarlo e il resto erano praticamente tutti duetti in cui Mirra veniva a confrontarsi con gli altri personaggi. Mi divertii parecchio a scriverla anche se alla fine non era un capolavoro. Certamente al pensiero di come trattai il testo Alfieri si rivolterebbe nella tomba!
Il mio autore preferito italiano in assoluto. Sono stata fortunata perchè il mio professore di italiano alle superiori l'ha trattato egregiamente (mi ricordo che ha recitato in classe l'ultimo atto di Mirra). Ho letto Mirra per i cavoli miei piangendo come una stupida e anni fa sono riuscita a vedere la sua tomba a Firenze, a Santa Croce.
Ti seguo da poco e sto recuperando un po' di tuoi contenuti anche più datati. Già la mia generazione (superiori negli anni '80) aveva "tagliato" alcuni autori; vero provengo da un istituto tecnico quindi con vocazione limitata all'approfondimento letterario, ma, fatta la "triade" Dante Petrarca Boccaccio (in ordine di sensibilità decrescente), si passava agli "atti di presenza" di soggetti tipo Lorenzo il magnifico per giungere, stanchi a Tasso ed Ariosto . A quel punto la letteratura sembrava aver perso il suoi riferimenti, e cancellato completamente il barocco dalla storia, si accennava a Goldoni (Alfieri e Parini... andiamo di fretta e si saltano), Monti è quello dell'Iliade e della moglie amante di Foscolo. Il sussulto dell'insegnante di letteratura aveva l'epicentro sismico nel romanticismo, con il "figo" Foscolo ed il "cucciolo" Leopardi (che tante velleità di carriera da psicologo fomentava tra i ragazzi) con la fermata al monumento di Manzoni (che però già cominciava a stare sulle scatole ai più). Verga stuzzicava la natura socialista del docente (come pure una affacciata di finestra su Pascoli) mentre Carducci, trilustre vate, si saltava perché, appunto, scaduto; D'Annunzio no perché... era fascio. L'ultimo obiettivo era Pirandello, se non ci arrivavi era un fallimento del programma ministeriale, mentre gli altri (Saba, Montale, Ungaretti,) "sappiate che c'erano", mentre altri come Calvino, Pavese, Moravia... anche il libro di Storia della letteratura li riteneva "più cronaca che storia". Un tema che mi piacerebbe affrontassi è il rapporto con la lettura della poesia. Nella mia generazione, che per esercitazione "imparava una poesia a memoria a settimana", io sono rimasto segnato e non ho mai apprezzato questa forma d'arte. Per mio scorno, da bambina delle elementari, mia figlia mi tirava il braccio con urgenza chiedendomi penna e carta perché doveva scrivere una poesia.
Distrutta dalla sessione che sembra non finire mai, apro RUclips per una pausa e vedo che hai fatto un video su Alfieri, orgoglio piemontese totalmente sottovalutato (Asti è a due passi da Alessandria e nonostante questo Alfieri a scuola NON LO TOCCHI NEMMENO PER SBAGLIO). Grazie.♥️
Io per fortuna di suo ho studiato qualcosa alle superiori, sarà che sono di Asti, sarà che alla prof stava simpatico. Grazie al cielo lo abbiamo fatto. E all'università, in triennale, ho dato un esame interamente sulle tragedie di Alfieri.
@@gpf5204 Ho dei genitori simpatici, lo so. Però dai, Alessandra da Alessandria fa molto filosofa greca del periodo di Ipàzia… chissà, magari nella mia vita precedente eravamo amiche.
Da Monarchico non posso apprezzare la sua Ideologia fino in fondo. Tuttavia ammiro la sua Determinazione e il suo Coraggio a ribellarsi. Grazie del bellissimo video, lo approfondirò.
mamma mia quanto è bello Alfieri, noi lo stiamo facendo proprio adesso. Purtroppo abbiamo fatto soltanto la Mirra e Saul, ma il tuo video mi ha deciso ad esplorarlo anche autonomamente
Al liceo la mia professoressa ci diede un'opera per alunno, diversa per autore, da leggere e poi commentare in un'analisi. A me toccò l'Antigone di Alfieri. Nell'elaborato poi presi 9 e mezzo, la mia prof era molto tirata coi voti e il massimo che dava agli scritti era un otto, otto e mezzo a sbilanciarsi. Quindi davanti alla correzione ero tanto emozionata che incazzata e togliendomi il foglio dalle mani mi chiese se volessi incorniciarmelo. Non ero convinta di leggere quella tragedia e me l'ero portata alla fine per disperazione, letta la notte prima della verifica, e così me ne sono innamorata
Sicuramente a casa e con i vicini parlava in piemontese...poi il lignaggio e l'ambiente o motivi familiari gli hanno fatto studiare il francese...il Piemonte a corte e nella burocrazia aveva scelto l'italiano come lingua ufficiale dal 1500 circa separandosi culturalmente dagli ambienti francesi.Il popolino ha sempre parlato piemontese.Ti preciso questo perché sennó potrebbe passare che i piemontesi siano stati stranieri e di questi tempi con tutte queste idee separatiste che girano..Ricordiamo che proprio in quei secoli la Francia ha tentato molte volte l'invasione del Piemonte fino all'assedio del 1777 di Torino.Ci siamo odiati da sempre.Siamo italiani...poi se mi obbligano a studiare il francese lo studio ma se sono obbligato dalle circostanze..sei molto brava!🙂
@@YasminaPani Non ricordo bene chi, mi sembra Niccolò Machiavelli, che entrando nel discorso su chi era italiano e chi no, disse che era una cosa difficile da definire. Forse, aggiunse, potremmo dire che sono italiani quelli che usano il sì come affermazione, ma poi anche i siciliani usano il sì...
A scuola mai studiato purtroppo, solo per conto mio, ma ho sempre adorato questo intellettuale, poeta e tragediografo, persona incredibilmente coerente a costo di andare contro alle mode dominanti dei suoi tempi, sia prima che dopo la rivoluzione, anche i suoi sonetti, mi ritrovo molto, è triste che molti non sanno nemmeno chi sia visto che un tempo era molto celebrato invece
Sei adorabile, e non parlo della tua fisicità pur degna di nota. Alfieri è una delle colonne portanti dell' Italia moderna. Consiglio a tutti di avere nella propria biblioteca almeno la "Vita". Grazie del tuo contributo.
12:07 Dove si possono leggere questi saggi sul verso, sulla stilistica? Ho trovato solo il trattato 'Del principe e delle lettere', intendi questo? Grazie
Grazie, sto preparando un'esame di letteratura italiana incentrato su autobiografia secondo Lejeune e autobiografismo, nel menù è presente anche la Vita di Alfieri e questo video è stato un utile ripasso
Ciao Yasmina, volevo soltanto dirti che apprezzo tantissimo il lavoro che stai facendo qui su RUclips. Ho letteralmente divorato un numero indefinito di tuoi video. Ho visto alcune dirette a cui hai partecipato a tema anglismi e l'unica cosa che ho pensato è stata "non date le perle ai porci"
"Grande integrità e tutto quanto", ma ovviamente al tiepido Parini, questo Paul McCartney della letteratura italiana, noi preferiamo Alfieri, il Mick Jagger delle patrie lettere! (E grande Yasmina, con le sue monografie letterarie rock'n'roll :-D
Video molto ben strutturato. Oltre ad aver magistralmente illustrato i meriti e le opere alfieriane, sei stata estremamente chiara e sintetica. Credo che si scelga di "trascurare" VA anche per la sua scomodità di indipendente/anficonformista (come d'altronde si "trascura" Monti che - come persona e letterariamente - ne rappresenta il contraltare). Fu un gran personaggio che, come spessissimo accade, ci lasciò troppo presto (alla morte aveva infatti 54 anni).
Ho scoperto il tuo canale da pochi giorni e sto recuperando tutti i video! Mi ritrovo sempre in linea con i tuoi pensieri e allo stesso tempo mi dai molti spunti ti riflessione! grazie 💕
Grazie mille. Alfieri lo conoscevo malissimo ma mi hai fatto venire una gran voglia di scoprirlo. Ho visto che hai messo nella risposta ad un altro commento il riferimento bibliografico a un'edizione critica. Se puoi, in futuro, dacci queste informazioni utilissime in descrizione. Grazie e buon lavoro.
Tetteyasminachannel🤣🤣🤣🤣🤣 E comunque le gemelle sono un valore aggiunto che non guasta! Se avessi io un paio di minne le farei vedere al mondo ad ogni piè sospinto. Poi ci sarebbe tutto un discorso di paragone tra te e quella gran gnocca di Lara Croft, ma lo lascio per un altro commento 🤣❤️ P.S. la passione che metti nelle spiegazioni è qualcosa di fenomenale. Ho fatto il classico, se ti avessi avuto come docente di italiano mi sarebbe interessato tutto molto, molto di più. Grazie davvero ♥️
@@lucat5479 e come dargli torto? I seni meritano più considerazione: già solo il termine ricorda un riparo sicuro, un richiamo alla Terra e alla serenità del cantuccio materno.
Hai fatto delle considerazioni interessanti, ma ne mancano alcune che non lo sono meno Mostri d😢i amare in grande poeta , ma non sai dire quanto realmente è grande. Se dicessimo che Alfieri è il primo vero grande poeta moderno della nostra letteratura non faremo torto a nessuno Avvisaglie meno evidenti ci sono purr in Goldoni ,ma Alfieri è il primo vero intellettuale che collochi la psicologia alla radice delle proprie creazioni artistiche. La modernità dell' autore esplode possentemente È il poeta dell' io delle grandi incontrollabili passione del diritto al vivere la propria passione, per quanto questa possa apparire assurda e impossibile.Mirra deve poter vivere l' amore che prova per il padre perché quella passione sta dentro dilei è divenuta il suo sangue è ogni suo pensiero ormai.Alfieri ha saputo Schierarsi sis con Shaftesbury che con Rousseau , il secondo certamente più incline , forse perché francese , il diritto personale alla libertà anche delle emozioni. Alfieri non può sostenere la giustezza della passione di Mirra , puo però affermarne la sua manifestazione la sua esistenza . Se riflettiamo in attimo su questo fatto possiamo capire quanto sia eccezionale il suo modo assolutamente nuovo di guardare alla vita e alla società Se avesse scritto la sola Mirra Alfieri non sarebbe meno grande Un solo capolavoro è sufficiente a decretare la grandezza fi in autore. Non meno grande e moderno è il Saul . Alfieri necessita fi essere szavorrato dalle in crostazioni che gli derivano da una cultura contemporanea fortemente innovativa e coonvolgente come L' illuminismo che spesso spesso di trasforma nella camicia di forza che gli toglie quel modo più vero di aderire ai suoi personaggi, come tuttavia succede in parte o anche totalmente on svariate delle sue oprere. Ariosto è geniale nom per lr Commedie o Le Lettere,,ma per L' Orlando Furioso. Devo tagliare , ma la correttezza interpretativa mi imporrebbe di fermarmi e dire quanto necessario alla compiutezza. Altra cosa mi sorprende, che tu non abbia parlato né della passione patriottico né della immensa ammirazione di Foscolo per Alfieri. Il vero grande problema dell' Italia del tempo era ormai la questione patriottica. È vero quello che dici; Alfieri non risulta studiato come meriterebbe.: Anch'io sono arrivato piuttosto tardi a. capirlo. Mi consolo pensando all' immensa ammirazione che di Lui aveva Foscolo .
Ciao Yasmina. Si era accennato ad Alfieri durante la seconda diretta su cose a caso e lì per lì pensai di non ricordamene niente. Leggendo il titolo del video, mi sono ricordato che avremmo fatto il compito in classe su di lui e Parini il giorno in cui a Roma sono scoppiati i tombini. Era un giovedì e la notte si è protratta fino alle 10 o 11 di mattina. Pioveva che il cielo era arrivato a terra e l'autobus che avevo preso è rimasto bloccato sulla rampa di raccordo tra la Cassia e la Flaminia. Io studiai sull'autobus, avevo fatto i riassunti. Caddero anche dei fulmini mentre aspettavo. Sono sceso dall'auto, sono andato a piedi alla stazione, preso il treno sono dovuto scendere una fermata prima perché l'altra era allagata. Arrivato a scuola, io e un'amica abbiamo passato tutta la mattina a ripassare e poi, niente, le pupille della prof erano assenti e il compito è stato rinviato. Invece abbiamo scelto la destinazione del viaggio d'istruzione (distruzione). Mi ricordo in particolare che la prof li trattò entrambi tanto per farci sapere che siano esistiti, infatti non mi è rimasto molto. Detto questo, adoro la formula della descrizione. Vulvia è il mio personaggio di Guzzanti preferito. Per quanto riguarda le tette, io disegnavo mentre ascoltavo il video, quindi non ci ho badato. Poi comunque grazie all'inquadratura, rientrano nel campo visivo anche se ti fisso negli occhi. Non mi spiego come i tuoi detrattori non capiscano che non si ascolta cogli occhi. A me (maschio, bianco, etero, cis... e aggiungerei anche adoratore delle rosse) interessa quello che dici e mi fa impazzire il modo in cui lo dici. Va be', tette o no siamo tutti con te. Grazie del video e alla prossima;)
Per contraddire tutti coloro che sostengono la teoria delle tette, dichiaro che mi sono accorto del cambio di inquadratura solo dopo aver finito il video e aver letto la descrizione, ero troppo rapito dall'argomento, interessantissimo, e dalla meravigliosa passione con la quale ne hai parlato. Mi è venuta molta voglia di recuperarmi questo autore, anche se ammetto di essere un po' spaventato dalla difficoltà. C'è qualche edizione commentata del Saul che consiglieresti in particolare per affrontare questa lettura con una marcia in più?
Stavo per esordire con qualcosa del tipo "Si esatto anch'io!" Poi mi sono ricordata che sono una donna e che delle tette delle altre, onestamente, non me importa molto in generale 😂 Ops
Potete vedere il suo piccolo cuoricino che si spezza quando dice "la mia professoressa ha scelto di sacrificarlo" con una microespressione del suo volto a dir poco esaustiva :D. A dir poco attualissimo il Signor Alfieri in questo periodo.
Grazie mille del video! Sono uno studente di lettere e ho scoperto Alfieri con l'esame di letteratura moderna (scelsi il Saul come testo di approfondimento); da allora come lei ho iniziato a leggere molte delle sue tragedie e mi farebbe davvero molto piacere se potesse dirci il nome dei testi del suo esame monografico alla magistrale (o comunque consigliarci qualche libro per approfondire). Grazie in anticipo :)
Ho studiato in un liceo di Torino intitolato proprio ad Alfieri (nell'atrio c'è addirittura un suo busto in bronzo), quindi ero molto curioso all'epoca di approfondirlo. Purtroppo, anche se non l'abbiamo tralasciato, non gli dedicammo neppure moltissimo tempo (per autori come Leopardi il prof dedicava anche un mese), in seguito non ho mai approfondito per mancanza di tempo, anche se ricordo che ne rimasi abbastanza affascinato, specie da un estratto del Saul che era riportato sul libro di testo. Adesso spero di trovare il tempo, in futuro, di recuperare proprio il Saul e il trattato sulla tirannide. P.S. Oltretutto mi è sempre stato molto simpatico per il fatto che si costringesse a studiare facendosi legare alla sedia.
Ho seguito un corso monografico sulla Vita di Alfieri, e da lì non l'ho più lasciato. Ho scritto due tesi di laurea sul petrarchismo alfieriano nelle Rime e lo amo più di quanto ami me stessa 😂
@@YasminaPani come giustamente dici anche tu, è un autore che purtroppo non si incula nessuno! Io mi sono innamorata anche delle Rime - che sono il suo diario poetico -, perché affianco all’Alfieri ‘tragico’, quello che aspira alla gloria eterna e all’immortalità, c’è l’Alfieri animato da un fortissimo bisogno di autobiografia letteraria. E poi alcuni sonetti li trovo meravigliosi, così come trovo meraviglioso il suo "rapporto" con Petrarca e il suo egocentrismo sconfinato. È stato un cazzo di genio e non puoi capire quanto sia felice di aver trovato, anche se in ritardo, qualcuno che la pensi come me!
@@YasminaPani nonostante non sia la più autorevole, ti consiglio senza dubbio quella curata da Chiara Cedrati: oltre a commentarle e ripercorrerne la storia elaborativa ed editoriale, include anche i tanti testi lasciati inediti, distribuendoli secondo l’ordine di ideazione di Alfieri 😁 i primi sonetti fanno un po' cagare, ma come lui stesso scrive nella Vita, risalgono al periodo di apprendistato poetico... decide di includerli comunque nella raccolta per mostrare ai lettori quanto sia migliorato nel tempo 😂
Il video è stupendo e molto utile, visto che anche io a scuola Alfieri l'ho saltato. Io lo ricordavo solo per la frase "volli, volli, fortissimamente volli" - che ripeto anche io nelle crisi di studio. Se non sono indiscreto, vorrei farti un paio di domande: 1) Non capisco se ti sei appassionata della letteratura o specialmente di certi autori per le tue idee, o se le idee che hai si sono formate leggendoli. 2) cosa pensi di chi non è comunista?
1) Le due cose vanno insieme in un circolo virtuoso! Avevo certe idee e dunque ero più attratta da certi autori, ma leggere certi autori rafforzava certe idee. In ogni caso io amo tantissimo anche autori molto lontani da me, come d'Annunzio. 2) Non penso niente! Delle persone che stimo e frequento solo alcune sono comuniste, e non lo sono tutte nello stesso modo. È un tema complicato; diciamo che ci sono delle basi minime che per me sono fondamentali per poter frequentare qualcuno (sostanzialmente riassumibili nel rispetto del prossimo senza alcuna valutazione in merito a provenienza geografia, orientamento sessuale, identità di genere, ma anche provenienza sociale, condizioni di salute ecc; e nel senso profondo della giustizia) ma non sono condivise solo dai comunisti (per fortuna). Ovviamente io ritengo che gli altri orientamenti politici siano ipocriti perché non propongono reali soluzioni per la disuguaglianza sociale, ma non per questo penso che chi non è comunista se ne freghi dei poveri ecco.
@@YasminaPani vorrei confessarti una cosa: Uno dei miei più grandi desideri, o forse il più grande, è quello di poter produrre e vendere velivoli sportivi leggeri. Naturalmente, per farlo occorre un'azienda. La mia famiglia ha una piccola impresa, che dopo il 2008 si è ridimensionata a microimoresa, praticamente. E mi piace questo mondo, anche se i soldi che portiamo a casa sono meno di quelli che prenderemmo da dipendenti (o sono pochi di più, che contando i rischi maggiori fanno sì che il motore che spinge ad andare avanti non sia il denaro). Insomma, se tu fossi nei miei panni, cosa faresti? Possedere un'azienda sarebbe compatibile con il tuo ideale? E, se no, rinunceresti ad un sogno per un tuo ideale? Non mi capita spesso di avere a che fare con dei comunisti convinti e che lo sono con cognizione di causa. Mio nonno lo era ma ero troppo piccolo e ingenuo per parlare con lui di politica quando è mancato. Ricordo solo che, quando stava male, nell'ultimo periodo, entravo nella sua stanza e fischiettavo "bandiera rossa". Credo che fosse diventato più politicamente moderato con gli anni e, forse, l'ultimo suo voto non è stato per il PCI. Tuttavia, non ha mai litigato con mio papà per il fatto che possedesse un'azienda e, anzi, lo incoraggiava. A volte lo aiutava persino. Quindi non capisco quale sia la posizione di un comunista verso un imprenditore, se possa variare in base alle dimensioni dell'azienda e se il tuo pensiero in merito rappresenta quello di tutti i comunisti (una specie di pilastro) o se è un tuo pensiero. Scusa la miriade di domande ma sono curioso e vorrei capire :)
@@Mattiaeragiapreso Non posso ovviamente parlare a nome di tutti i comunisti, quindi parlerò per me: non c'è nessuna contraddizione tra l'essere comunista e l'avviare un'impresa. Io lavoro in proprio 😅 pensare che le imprese siano il male significa avere una visione antiquata e anacronistica del comunismo, che come tutti gli ideali e le filosofie deve adattarsi ai tempi. Quando è stato partorito, aveva senso essere solo ed esclusivamente dalla parte dei dipendenti, perché non avevano alcun diritto, erano sfruttati, mentre il padrone guadagnava sulla loro pelle. Oggi però non è più così, e in moltissime realtà, come hai detto tu, chi ha un lavoro da dipendente sta decisamente meglio di chi ha un'impresa. Per me è scontato pensare che oggi il comunismo non si possa applicare alla lettera, anzi non si è potuto applicare mai! Comunismo non dovrebbe significare, oggi, distruggere completamente la libera iniziativa imprenditoriale; ma significa 1) far sì che TUTTI possano mettere su un'azienda anche se non sono figli di Berlusconi e 2) chi lo fa sia sorvegliato affinché rispetti i dipendenti (naturalmente questo significa che lo Stato non deve ammazzarlo di tasse a caso). È chiaro che non possiamo abolire la proprietà privata o statalizzare tutte le imprese: personalmente credo che i servizi primari dovrebbero essere solo pubblici (non dovrebbero esistere ospedali, scuole, trasporti privati, secondo me, ma è anche vero che lo Stato dovrebbe garantirli, mentre non è così e dunque va a finire che il privato offre un servizio migliore; certo, questo è anche perché il privato è una cazzo di azienda gigantesca che non paga le tasse qui e si può permettere prezzi bassi... il discorso è complesso), ma a parte questo, l'ingegno, l'inventiva, la libera espressione "artistica" imprenditoriale sono da tutelare. Semplicemente vanno regolamentate, come tutto.
Noi lo facemmo benissimo alle scuole superiori, leggemmo il Saul. La mia professoressa ci teneva affinché leggessimo sempre un'intera opera, quasi completa, di alcuni autori, con annessa analisi di ogni "capitolo/canto ecc." (Troppo). Quell'anno oltre al Purgatorio di Dante leggemmo infatti La Locandiera di Goldoni e, appunto, Saul di Alfieri. Questo oltre ovviamente le singole antologie di altri autori. Avremmo dovuto leggere anche altro, purtroppo la prof si ammalò per qualche mese a fine anno e la supplente non continuò con questo tipo di lavoro, ma ci limitammo a lezioni più canoniche. Questo nonostante in realtà la mia prof titolare fosse molto fredda e non provasse chissà quale piacere o volontà di trasporto (non ha fatto lettere per sua scelta, avrebbe voluto fare matematica all'università ma la famiglia la spinse a lettere), ma è una grandissima lavoratrice e molte volte basta questo, la dedizione al lavoro.
Ho visto tutto il video e boh, avrò frequentato la scuola dei sogni, ma davvero quest'acredine verso la scuola io non la riesco a capire. Non solo noi lo facemmo, ma era nei programmi. Il nostro libro, diviso in fascicoli, aveva tutta una parte dedicata all'analisi dell'opera, tanto che il Saul, come la Locandiera, lo leggemmo da lì, non l'abbiamo comprato a parte. Per quanto riguarda poi Parini leggemmo anche parecchio di Parini e sinceramente a me piacque molto anche lui, per quanto sì, meno di Alfieri. Però il suo forte dissidio psicologico è affascinante e, secondo me, politico tanto quanto il Saul, se non forse ancora più politico. Quanti oggi accettano senza remore ogni stortura economica moderna dandosi spiegazioni di fatto identiche a quelle che si dava Parini e quanto queste risultano ridicole se pensiamo che si rivolgevano ai nobili, una categoria ormai distrutta dal punto di vista sociale e culturale? Sono simili, ma molto simili, solo che oggi non abbiamo i nobili, bensì "i banchieri" come diceva Balzac o tutti i vari CEO e lobbisti di questo mondo. Insomma, anche Parini ha il suo, dipende da come lo leggiamo. Boh, io ho avuto ben tre professoresse di italiano al triennio del liceo e ho imparato molto da tutte e tre ritenendole tutte brave, ciascuna a modo suo. Idem ho avuto ottimi professori di matematica, chimica, biologia; un professore di storia e filosofia incompetente, nel senso che sapeva poco, ma di una gentilezza e voglia di parlare con i ragazzi commovente, tanto che anche da lui posso dire di aver imparato molto, tra cui una fortissima attenzione al recupero degli ultimi. Poi certo un paio di docenti pessimi li ho avuti anche io, ma niente che mi faccia chissà quanto cambiare idea. Non è che il principale problema forse sono i ragazzi e la loro maleducazione, quindi bisogna allargare la critica alle famiglie piuttosto che alla scuola?
@@Barbagianni_spelacchiato Purtroppo non tutte le esperienze sono universali. Per mia fortuna ho avuto la stessa professoressa di italiano, per tutti gli anni di liceo (non classico), che è stata bravissima e ha cercato sempre di stimolarci. Sta di fatto che per seguire i programmi ministeriali molto spesso i professori sono obbligati a eliminare o solo accennare certi autori "minori", soprattutto nel quinto anno, quindi comprendo pienamente la dinamica. Per quanto riguarda gli studenti, potrei dirti che nella mia classe c'erano molte ragazze che non studiavano ma semplicemente perché non interessate allo studio, così come chi studiava in maniera autonoma. Esempio: una mia compagna amava la fisica (poco e mal trattata dalla nostra prof di matematica) e ha studiato da sè per tanto tempo solo per il piacere di conoscere la materia. Di studenti maleducati ce ne sono e altrettanti professori non sono idonei a intraprendere la professione. Sono problematiche coesistenti secondo me.
@@Barbagianni_spelacchiato se parlo così è perché la scuola la conosco e so cosa si fa e cosa no. Certo che Alfieri c'è nei manuali, ma si salta quasi sempre; a dire il vero spesso si salta anche Goldoni, e non si fa sempre nemmeno Parini. Del resto se si vuole arrivare a fare decentemente il Novecento è anche impossibile fare bene tutto. Tu sei stato fortunato, ma la tua è l'esperienza di un singolo, non dimostra nulla. Comunque ci sono alunni maleducati e svogliati così come ci sono professori che hanno queste caratteristiche; il discorso è complesso.
Ciao Yasmina, grazie per questo interessantissimo video. Perché non ne fai un altro sul rapporto tra Alfieri e la contessa d'Albany e il loro salotto letterario a Firenze?
Son passati due anni dalla pubblicazione di questo video e io ho scoperto della tua esistenza solo da pochissimo. Per quanto possa arrivarti strano un discorso fatto da qualcuno che mai hai visto e forse mai vedrai ci tenevo a dirti che ogni tuo video arriva a quella parte latente di me lasciata in sospeso da ormai quattro anni, a una tesi dalla laurea in lettere, come un colpo d’aria su tizzoni quasi estinti. Purtroppo non sono come Alfieri altrimenti ti darei un supporto più sostanziale di un mero commento ma, almeno per adesso ti ringrazio e ti auguro buona fortuna 🍀👀
"Preferisce i luoghi freddi del Nord Europa dove non c'è nessuno ed è tutto buio" 😅 , da torinese condivido pienamente! Sapresti dirmi a quale età ha cominciato a studiare l'italiano?
Sto guardando ora questo video. Sai che mi stai facendo voglia di riscoprirlo e rileggere le sue poesie? Al liceo mi pare che ci fecero leggere un componimento in cui descriveva un iceberg durante i suoi viaggi e mi piacque tantissimo! Molto più di tutti i Loci amoeni che lessi negli anni passati XD
Mi fa molto piacere! Le Rime però non sono niente di che, a parte alcune, ti consiglio di leggere le tragedie! La prima può essere l'Antigone, meno ostica del Saul ma sempre molto bella
No, nel video se non vado errato hai detto che Alfieri tra le altre cose ha scritto anche dei saggi in cui spiega come si dovrebbero scrivere le poesie
Che bello! Grazie! Però.... però.... (però...) devo ammettere che il mio idolo, oggetto di venerazione, è..... . . . . . . . eh sì, Marino! Sì sì, proprio lui, Giobatta!
Per apprezzare le tragedie dell'Alfieri basta leggere i drammi italiani tra '700 e '800, non esclusi quelli di grandi autori come Foscolo e Monti. La differenza balza all'occhio. Purtroppo l'endecasillabo sciolto è ostico ai lettori moderni.
Interessante ma vorrei precisare che il principato di Piemonte (ma bisognerebbe enumerare anche gli altri possedimenti appartenuti a casa Savoia e che, successivamente, andarono ad unirsi al Regno di Sardegna) era indipendente dalla Francia, se non nel periodo napoleonico, cioè dal 1798 al 1814. Quindi Alfieri non era un suddito francese, se non limitatamente al periodo in cui visse sotto (l'odiato) Napoleone. Certamente il francese era la lingua internazionale dell'epoca.
Ho sempre preferito la definizione di letteratura come indagine dell'esistenza che non come resistenza politica. Più che altro perché non riesco a essere fiducioso in nessun effetto rivoluzionario della letteratura; specialmente oggi che le avanguardie sono state completamente riassorbire nel flusso del capitale. Oggi qualunque cosa che susciti scalpore passa rapidamente dall'essere scandalo all'essere oggetto di domanda da parte del borghese medio, senza nessuna possibilità di turbare la sua vita, se non quella di un numero limitatissimo di individui. Anche la ricerca del nuovo, della rottura delle forme o dell'inarrivabile complessità sono parte integrante di ciò su cui un bravo imprenditore saprebbe fare marketing per un target specifico. Preferisco quindi l'idea di Walter Siti di letteratura contro l'impegno.
@Legno di noce. Interessante. credo di pensarla anche io così. Forse all'epoca si pensava fosse più efficace? Che poi, quella era l'epoca dell'illuminismo e della rivoluzione francese: so che Alfieri, ad esempio, prima la appoggiò poi se ne allontanò a causa del Terrore. Mi domando una cosa però: vero quello che dici sulla letteratura oggi, ma ai tempi, a chi erano rivolti questi scritti? Non al popolo, credo, visto che leggevano in quattro gatti. Erano rivolti ad altri intellettuali? Insomma, la butto lì, teoricamente dovrebbe semmai avere un peso maggiore oggi come resistenza politica, rispetto a 300 anni fa, vista l'enorme differenza di alfabetizzazione dei due periodi storici. Ma infatti, le rivoluzioni, francese e americana ma anche russa, non sono state pensate dal popolo, ma da una classe sociale più "evoluta" intellettualmente, soprattutto, che aveva acquisito coscienza di se. Il Futurismo ebbe un ruolo importante agli inizi del secolo scorso. Ma sempre da intellettuali nasceva. Il romanticismo, inteso come definizione originaria, non come lo si intende nei tempi moderni, ebbe ancora grande importanza, non solo a livello di indagine esistenziale, credo. Insomma, io penso che si possa fare tutte e due le cose, forse oggi in più c'è internet che spariglia le carte. Ed è più difficile veicolare un discorso che non sia "mainstream". Poi c'è anche da dire che , come scrisse Hegel nel suo trattato sulla Costituzione degli Stati nazionali, "La voce di Machiavelli" si dileguò senza lasciare traccia". Allora forse è l'Italia anche che ha una sua storia particolare. Per tutto il resto, vero, il nuovo probabilmente iene subito assorbito dai "volponi" del capitalismo. Però qui bisognerebbe studiare meglio le avanguardie attuali, non sono abbastanza edotto.
Intanto grazie per il video, lo condividerò con i miei studenti. Un dubbio storico e biografico, spero tu possa aiutarmi: in che senso Alfieri fu "suddito francese"? Essendo parte della nobiltà del regno di Sardegna, non dovrebbe essere suddito sabaudo? Questi fino agli sconvolgimenti della rivoluzione, naturalmente.
Belle queste monografie, grazie. In effetti, ricordo poco di Alfieri. Comunque, uno che detesta i francesi e la loro lingua, mi sta giá simpatico di base. Ho guardato le date: lui nacque nel 1749, quindi fece in tempo, anche se giovane, ad assistere allo scherzetto giocato proprio dalla Francia nei confronti di Genova nel 1768 con il Trattato di Versailles grazie al quale poi portó via la Corsica ai genovesi. Leggo che non amava Napoleone, peccato anche se comprensibile ma magari avrâ apprezzato Pasquale Paoli, che mori 3 anni dopo Alfieri, considerato un padre della Patria in Corsica, che lottó contro Genova prima e i francesi dopo per l'indipendenza della Corsica, inutilmente perché poi mori in esilio ma che fu di fatto ispiratore delle lotte contro il dispotismo (anche successivamente per gli americani), cui erano molto legati i genitori di Napoleone (Napoleone stesso almeno inizialmente si ispiró a lui). Paoli amava molto l'Italia anche. Un personaggio che andrebbe riscoperto credo. Ma quindi, riferendosi al video sugli Incel, se Leopardi era un Incel, Alfieri era un chad? Parini simbolo di italianitâ? Mi sa che alla mia prof. del liceo Parini non stava simpaticissimo, perché me lo ricordo ancora meno di Alfieri. Comunque sto vedendo ora che di Parini ho una edizione "I classici Bur" del 1984 (siamo dalle parti del Pleistocene...), che comprende "Il Giorno, Le odi, Dialogo sopra la nobiltá", mentre ho un libro della Garzanti, sempre del 1984, di Alfieri, intitolato " Vita". Credo che recupereró allora Alfieri (Parini, viste le premesse, magari nella prossima vita o in quella successiva, devo capire quante ne ho ancora...). Quindi, ricapitolando, "Vita" volendo sarebbe da leggere? Soprattutto peró "Saul" e "Mirra"? A Milano, a Parini è dedicato uno storico e prestigioso liceo classico, mentre l'Alfieri, è il nome di un padiglione del Policlinico di Milano, dedicato alla fisiopatologia medico chirurgica e alla psichiatria. Sarebbe bello per me, se tu avessi voglia e tempo, se preparassi anche solo una breve scheda su Dino Buzzati, autore che amo moltissimo e ingiustamente sottovalutato per anni. E magari, una scheda delle tue su Italo Calvino: se penso che hanno dato il Nobel a un vecchio noioso con la barba e non a lui, mi cascano le braccia...Ciao.
Bel video come sempre. Ti faccio un piccolo appunto: Alfieri non fu mai cittadino francese ma piemontese, del ducato dei Savoia insomma. Alfieri parlava francese come tutti i nobili dell'epoca (anche negli stati italiani) e dialetto piemontese, la lingua del popolo. Di italiano sapeva poco, ma accadeva spesso la stessa cosa anche ai nobili veneziani o siciliani, che dovevano prendere lezioni di italiano da adulti/adolescenti, perchè abituati o al dialetto o al francese; Cavour scrisse e parlò sempre male in italiano e perfino Vittorio Emanuele parlava maluccio la lingua del sì...
@@YasminaPani linguisticamente ma non politicamente, tranne nel periodo che visse in Francia; poi all'epoca la cultura francese era dominante in tutta Europa.
interessante, al di là di Alfieri , il fatto che qualcuno sia in grado di capirlo e contemporaneamente comprenda il concetto di sessualità greco romana e tante altre cose...interessante, ma attenzione chi si espone diventa accessibile
Apprezzo molto quello che dici su Alfieri.E'molto corretto.Permettimi comunque di fare una considerazione , che mi sembra importante sia per la storia letteraria che per la sua singolarità.E ' possibile parlare di Alfieri , ignorando totalmente l 'ammirzione incondizionata di Foscolo mei suoi confronti? Può essere letteratura parlare di Alfieri senza ricordare Foscolo?.Chi ha scritto i versi più belli sia su Alfieri che su Parini? Tu ricordi la stima di Alfieri verso Parini ,ma l 'amore di Foscolo per Alfieri non è solo un fatto letterario, è anche un fatto storico Perché non ti richiami al tema della Patria? Il disprezzo di Alfieri per il tiranno è sentito da Foscolo come rivolto a tutti coloro che tiranneggiano la libertà dell' iItalia eon prosieguo riservato a Napoleone , on bonaparte anche ladro , pur essendo italiano oltretutto, rispetto a molte delle cose migliori presenti in Italia. ' Qui veniva l' austero... .. e le ossa fremono amor di patria.. L' austero " , una persona che per la passione patriotiva ha dato la parte migliore di se stesso , tutta la sua energia fino ad esaurire la sua ricchezza intellettuale , anche ora che non ha più vita ci comunica l' inesausto amore per la Patria . Vogliamo amarla questa Patria!? Capiremmo mai personaggi come Alfieri Foscolo Parini Mazzini e tantissimi altri che hanno dato la vita per la patria ! E di Parini , grande amico , poteva dire parole più belle : " ... il sacro capo del tuo Parini ..." Parini sacerdote e ministro delle Muse , di Talia in particolare . Mi piace salutarti ricordando Verga. Si parla poco di questo grandissimo , in polemica con Manzoni , rispetto al quale si sentiva superiore.Forse non aveva tutti i torti.
@@YasminaPani " La tragedia " Il Timoleone " dedicata a Pasquale De Paoli , irredento Corso a metà del sec. XVIII, dove il re di Francia invade la Corsica.... contro De Paoli che ha proclamato la Repubblica Corsa? Sai niente di questa storia?
ma chi è che dice che chi ti segue lo fa solo per le tue tette? chi sono costoro? si palesino sotto questo commento se possiedono coraggio (oltre all' evidente invidia ). a scuole le professoresse si vedono nella loro intera figura.
Al liceo provarono a farci leggere il Saul e dovendo essere onesto non ci ho capito niente a livello linguistico x.x PS: ma prima di andare in live da Ivan Grieco lo sapevi che la lingua cambia e si evolve?
"Tacito orror di solitaria selva di sì dolce tristezza il cor mi bea, che in essa al par di me non si ricrea tra’ figli suoi nessuna orrida belva." Non sapevo che non fosse madrelingua italiano; questo spiega come mai se ne uscisse con versi così come dire... Legnosi? Hanno proprio un non so che di innaturale e artificioso. Bel video comunque
Be' oddio 😅 ognuno ha i propri gusti per carità, ma il verso alfieriano è davvero tra i più alti della letteratura italiana. Tra l'altro c'è una precisa poetica dietro al suo stile, non è per niente casuale.
Ottimo video che però ho visto con ritardo da vergogna. Se non avessi da fare moltissime altre cose starei ad ascoltarti tutto il giorno. Al Ginnasio la nostra insegnate ci fece leggere molti "passi" della sua autobiografia ed io rimasi perplesso per un suo neologismo perchè si era inventato semplicemente un aggettivo qualificativo che gli serviva per meglio descriversi: riferendo dei suoi capelli scrisse che gli imponevano una reticella per tenerli a posto ed egli si definì "irreticellato". Questo particolare neologismo creato ad hoc, una violenza al vocabolario, radicò me ed altri compagni di classe, oltre ad altri particolari della sua vita, nel convincimento che fosse un ribelle. Nel 1968 quando ci fu proprio il "'68" pensai che l'Alfieri se fosse vissuto ai nostri tempi ne avrebbe fatto parte, che sarebbe stato uno degli attivatori, degli aizzatori. Mia opinione personale s'intende. Mi guarderò un altro video riservandomi di vederne un altro paio domani dopo cena. Bravissima come sempre e sul mio giudizio che ormai è reiterato non ho affatto timore di diventare noioso.
Una ventina di anni fa composi un'opera lirica in miniatura usando il testo della Mirra. Feci un lavoro di selezione, taglio e riarrangiamento dei versi e dell'originale ne rimase circa un decimo. Alcuni endecasillabi diventarono settenari... Poi ci scrissi la musica, in stile settecentesco, ogni personaggio aveva la sua aria per caratterizzarlo e il resto erano praticamente tutti duetti in cui Mirra veniva a confrontarsi con gli altri personaggi. Mi divertii parecchio a scriverla anche se alla fine non era un capolavoro. Certamente al pensiero di come trattai il testo Alfieri si rivolterebbe nella tomba!
Il mio autore preferito italiano in assoluto. Sono stata fortunata perchè il mio professore di italiano alle superiori l'ha trattato egregiamente (mi ricordo che ha recitato in classe l'ultimo atto di Mirra). Ho letto Mirra per i cavoli miei piangendo come una stupida e anni fa sono riuscita a vedere la sua tomba a Firenze, a Santa Croce.
Ti seguo da poco e sto recuperando un po' di tuoi contenuti anche più datati.
Già la mia generazione (superiori negli anni '80) aveva "tagliato" alcuni autori; vero provengo da un istituto tecnico quindi con vocazione limitata all'approfondimento letterario, ma, fatta la "triade" Dante Petrarca Boccaccio (in ordine di sensibilità decrescente), si passava agli "atti di presenza" di soggetti tipo Lorenzo il magnifico per giungere, stanchi a Tasso ed Ariosto .
A quel punto la letteratura sembrava aver perso il suoi riferimenti, e cancellato completamente il barocco dalla storia, si accennava a Goldoni (Alfieri e Parini... andiamo di fretta e si saltano), Monti è quello dell'Iliade e della moglie amante di Foscolo.
Il sussulto dell'insegnante di letteratura aveva l'epicentro sismico nel romanticismo, con il "figo" Foscolo ed il "cucciolo" Leopardi (che tante velleità di carriera da psicologo fomentava tra i ragazzi) con la fermata al monumento di Manzoni (che però già cominciava a stare sulle scatole ai più).
Verga stuzzicava la natura socialista del docente (come pure una affacciata di finestra su Pascoli) mentre Carducci, trilustre vate, si saltava perché, appunto, scaduto; D'Annunzio no perché... era fascio.
L'ultimo obiettivo era Pirandello, se non ci arrivavi era un fallimento del programma ministeriale, mentre gli altri (Saba, Montale, Ungaretti,) "sappiate che c'erano", mentre altri come Calvino, Pavese, Moravia... anche il libro di Storia della letteratura li riteneva "più cronaca che storia".
Un tema che mi piacerebbe affrontassi è il rapporto con la lettura della poesia.
Nella mia generazione, che per esercitazione "imparava una poesia a memoria a settimana", io sono rimasto segnato e non ho mai apprezzato questa forma d'arte.
Per mio scorno, da bambina delle elementari, mia figlia mi tirava il braccio con urgenza chiedendomi penna e carta perché doveva scrivere una poesia.
Distrutta dalla sessione che sembra non finire mai, apro RUclips per una pausa e vedo che hai fatto un video su Alfieri, orgoglio piemontese totalmente sottovalutato (Asti è a due passi da Alessandria e nonostante questo Alfieri a scuola NON LO TOCCHI NEMMENO PER SBAGLIO). Grazie.♥️
Io per fortuna di suo ho studiato qualcosa alle superiori, sarà che sono di Asti, sarà che alla prof stava simpatico. Grazie al cielo lo abbiamo fatto. E all'università, in triennale, ho dato un esame interamente sulle tragedie di Alfieri.
Essere di Alessandria e chiamarsi Alessandra. Mi sembra giusto. L'altra possibilità era di essere nata ad Afragola.
♥️
@@gpf5204 Ho dei genitori simpatici, lo so. Però dai, Alessandra da Alessandria fa molto filosofa greca del periodo di Ipàzia… chissà, magari nella mia vita precedente eravamo amiche.
@@AlessandraFragola Ehh, la metempsicosi... chissà da dove prima, e chissà per dove dopo! 👌
Da Monarchico non posso apprezzare la sua Ideologia fino in fondo. Tuttavia ammiro la sua Determinazione e il suo Coraggio a ribellarsi. Grazie del bellissimo video, lo approfondirò.
mamma mia quanto è bello Alfieri, noi lo stiamo facendo proprio adesso. Purtroppo abbiamo fatto soltanto la Mirra e Saul, ma il tuo video mi ha deciso ad esplorarlo anche autonomamente
Bene! ♥️
Al liceo la mia professoressa ci diede un'opera per alunno, diversa per autore, da leggere e poi commentare in un'analisi. A me toccò l'Antigone di Alfieri. Nell'elaborato poi presi 9 e mezzo, la mia prof era molto tirata coi voti e il massimo che dava agli scritti era un otto, otto e mezzo a sbilanciarsi. Quindi davanti alla correzione ero tanto emozionata che incazzata e togliendomi il foglio dalle mani mi chiese se volessi incorniciarmelo.
Non ero convinta di leggere quella tragedia e me l'ero portata alla fine per disperazione, letta la notte prima della verifica, e così me ne sono innamorata
Dopo il Saul e la Mirra è forse la più bella!
Sicuramente a casa e con i vicini parlava in piemontese...poi il lignaggio e l'ambiente o motivi familiari gli hanno fatto studiare il francese...il Piemonte a corte e nella burocrazia aveva scelto l'italiano come lingua ufficiale dal 1500 circa separandosi culturalmente dagli ambienti francesi.Il popolino ha sempre parlato piemontese.Ti preciso questo perché sennó potrebbe passare che i piemontesi siano stati stranieri e di questi tempi con tutte queste idee separatiste che girano..Ricordiamo che proprio in quei secoli la Francia ha tentato molte volte l'invasione del Piemonte fino all'assedio del 1777 di Torino.Ci siamo odiati da sempre.Siamo italiani...poi se mi obbligano a studiare il francese lo studio ma se sono obbligato dalle circostanze..sei molto brava!🙂
Non credo che nessuno abbia pensato che i piemontesi erano stranieri 😀
@@YasminaPani Non ricordo bene chi, mi sembra Niccolò Machiavelli, che entrando nel discorso su chi era italiano e chi no, disse che era una cosa difficile da definire. Forse, aggiunse, potremmo dire che sono italiani quelli che usano il sì come affermazione, ma poi anche i siciliani usano il sì...
A scuola mai studiato purtroppo, solo per conto mio, ma ho sempre adorato questo intellettuale, poeta e tragediografo, persona incredibilmente coerente a costo di andare contro alle mode dominanti dei suoi tempi, sia prima che dopo la rivoluzione, anche i suoi sonetti, mi ritrovo molto, è triste che molti non sanno nemmeno chi sia visto che un tempo era molto celebrato invece
Sei adorabile, e non parlo della tua fisicità pur degna di nota. Alfieri è una delle colonne portanti dell' Italia moderna. Consiglio a tutti di avere nella propria biblioteca almeno la "Vita". Grazie del tuo contributo.
12:07 Dove si possono leggere questi saggi sul verso, sulla stilistica? Ho trovato solo il trattato 'Del principe e delle lettere', intendi questo? Grazie
Grazie davvero. Stasera ho aumentato la mia misera cultura.
A scuola era una comparsa.
Yasmina Pani, noi ti veneriamo😂
Che meraviglia!!❤️🙏 Io non ne sapevo niente!!! Eppure ho vissuto a Torino e conosco via Alfieri eppure il teatro omonimo! Gracias
Che brava 🧡 Hai una chiarezza espositiva notevole.
Ti ringrazio ♥️
Il suo apice per me sono le commedie. Meravigliose.
Autobiografia, un gemma preziosa e quasi sconosciuta. Fra l'altro molto divertente. Il resoconto della vicenda dell'amante inglese è indimenticabile.
Uno dei tuoi video più belli!!! E amo Alfieri da una vita intera!
Grazie 🙂
Grazie, sto preparando un'esame di letteratura italiana incentrato su autobiografia secondo Lejeune e autobiografismo, nel menù è presente anche la Vita di Alfieri e questo video è stato un utile ripasso
Ciao Yasmina, volevo soltanto dirti che apprezzo tantissimo il lavoro che stai facendo qui su RUclips. Ho letteralmente divorato un numero indefinito di tuoi video.
Ho visto alcune dirette a cui hai partecipato a tema anglismi e l'unica cosa che ho pensato è stata "non date le perle ai porci"
Ti ringrazio molto
"Grande integrità e tutto quanto", ma ovviamente al tiepido Parini, questo Paul McCartney della letteratura italiana, noi preferiamo Alfieri, il Mick Jagger delle patrie lettere! (E grande Yasmina, con le sue monografie letterarie rock'n'roll :-D
Molto interessante e te sempre perfetta!
🙂
Mi sa che passo il tuo video ai miei di quarta. E prego che una, una sola persona almeno lo guardi ♥️
♥️
Video molto ben strutturato.
Oltre ad aver magistralmente illustrato i meriti e le opere alfieriane, sei stata estremamente chiara e sintetica.
Credo che si scelga di "trascurare" VA anche per la sua scomodità di indipendente/anficonformista (come d'altronde si "trascura" Monti che - come persona e letterariamente - ne rappresenta il contraltare). Fu un gran personaggio che, come spessissimo accade, ci lasciò troppo presto (alla morte aveva infatti 54 anni).
Vero! Monti però non ha la sua stessa statura, diciamo che è più sacrificabile, nell'ottica di riuscire ad arrivare a fare decentemente il Novecento
Ho scoperto il tuo canale da pochi giorni e sto recuperando tutti i video! Mi ritrovo sempre in linea con i tuoi pensieri e allo stesso tempo mi dai molti spunti ti riflessione! grazie 💕
Ti ringrazio 😍
Grazie. Mi sento risarcito.
Grazie mille. Alfieri lo conoscevo malissimo ma mi hai fatto venire una gran voglia di scoprirlo. Ho visto che hai messo nella risposta ad un altro commento il riferimento bibliografico a un'edizione critica. Se puoi, in futuro, dacci queste informazioni utilissime in descrizione. Grazie e buon lavoro.
Grazie ❤ ❤ ❤ ❤ molto molto utile!!
Grazie a te :)
L'avevo cancellato dalla memoria Alfieri. Molto interessante grazie.
non ho parole 👍👍👍
Tetteyasminachannel🤣🤣🤣🤣🤣
E comunque le gemelle sono un valore aggiunto che non guasta! Se avessi io un paio di minne le farei vedere al mondo ad ogni piè sospinto. Poi ci sarebbe tutto un discorso di paragone tra te e quella gran gnocca di Lara Croft, ma lo lascio per un altro commento 🤣❤️
P.S. la passione che metti nelle spiegazioni è qualcosa di fenomenale. Ho fatto il classico, se ti avessi avuto come docente di italiano mi sarebbe interessato tutto molto, molto di più. Grazie davvero ♥️
@akai dude "Non potrei mai essere donna. Passerei tutto il giorno a toccarmi le tette" (attribuita a Steve Martin)
@@lucat5479 e come dargli torto? I seni meritano più considerazione: già solo il termine ricorda un riparo sicuro, un richiamo alla Terra e alla serenità del cantuccio materno.
Hai fatto delle considerazioni interessanti, ma ne mancano alcune che non lo sono meno
Mostri d😢i amare in grande poeta , ma non sai dire quanto realmente è grande. Se dicessimo che Alfieri è il primo vero grande poeta moderno della nostra letteratura non faremo torto a nessuno Avvisaglie meno evidenti ci sono purr in Goldoni ,ma Alfieri è il primo vero intellettuale che collochi la psicologia alla radice delle proprie creazioni artistiche. La modernità dell' autore esplode possentemente È il poeta dell' io delle grandi incontrollabili passione del diritto al vivere la propria passione, per quanto questa possa apparire assurda e impossibile.Mirra deve poter vivere l' amore che prova per il padre perché quella passione sta dentro dilei è divenuta il suo sangue è ogni suo pensiero ormai.Alfieri ha saputo Schierarsi sis con Shaftesbury che con Rousseau , il secondo certamente più incline , forse perché francese , il diritto personale alla libertà anche delle emozioni. Alfieri non può sostenere la giustezza della passione di Mirra , puo però affermarne la sua manifestazione la sua esistenza . Se riflettiamo in attimo su questo fatto possiamo capire quanto sia eccezionale il suo modo assolutamente nuovo di guardare alla vita e alla società Se avesse scritto la sola Mirra Alfieri non sarebbe meno grande
Un solo capolavoro è sufficiente a decretare la grandezza fi in autore. Non meno grande e moderno è il Saul . Alfieri necessita fi essere szavorrato dalle in crostazioni che gli derivano da una cultura contemporanea fortemente innovativa e coonvolgente come L' illuminismo che spesso spesso di trasforma nella camicia di forza che gli toglie quel modo più vero di aderire ai suoi personaggi, come tuttavia succede in parte o anche totalmente on svariate delle sue oprere. Ariosto è geniale nom per lr Commedie o Le Lettere,,ma per L' Orlando Furioso.
Devo tagliare , ma la correttezza interpretativa mi imporrebbe di fermarmi e dire quanto necessario alla compiutezza. Altra cosa mi sorprende, che tu non abbia parlato né della passione patriottico né della immensa ammirazione di Foscolo per Alfieri. Il vero grande problema dell' Italia del tempo era ormai la questione patriottica. È vero quello che dici; Alfieri non risulta studiato come meriterebbe.: Anch'io sono arrivato piuttosto tardi a. capirlo. Mi consolo pensando all' immensa ammirazione che di Lui aveva Foscolo .
Interessantissima come sempre
Grazie mille
Ciao Yasmina. Si era accennato ad Alfieri durante la seconda diretta su cose a caso e lì per lì pensai di non ricordamene niente. Leggendo il titolo del video, mi sono ricordato che avremmo fatto il compito in classe su di lui e Parini il giorno in cui a Roma sono scoppiati i tombini. Era un giovedì e la notte si è protratta fino alle 10 o 11 di mattina. Pioveva che il cielo era arrivato a terra e l'autobus che avevo preso è rimasto bloccato sulla rampa di raccordo tra la Cassia e la Flaminia. Io studiai sull'autobus, avevo fatto i riassunti. Caddero anche dei fulmini mentre aspettavo. Sono sceso dall'auto, sono andato a piedi alla stazione, preso il treno sono dovuto scendere una fermata prima perché l'altra era allagata. Arrivato a scuola, io e un'amica abbiamo passato tutta la mattina a ripassare e poi, niente, le pupille della prof erano assenti e il compito è stato rinviato. Invece abbiamo scelto la destinazione del viaggio d'istruzione (distruzione). Mi ricordo in particolare che la prof li trattò entrambi tanto per farci sapere che siano esistiti, infatti non mi è rimasto molto. Detto questo, adoro la formula della descrizione. Vulvia è il mio personaggio di Guzzanti preferito. Per quanto riguarda le tette, io disegnavo mentre ascoltavo il video, quindi non ci ho badato. Poi comunque grazie all'inquadratura, rientrano nel campo visivo anche se ti fisso negli occhi. Non mi spiego come i tuoi detrattori non capiscano che non si ascolta cogli occhi. A me (maschio, bianco, etero, cis... e aggiungerei anche adoratore delle rosse) interessa quello che dici e mi fa impazzire il modo in cui lo dici. Va be', tette o no siamo tutti con te. Grazie del video e alla prossima;)
Per contraddire tutti coloro che sostengono la teoria delle tette, dichiaro che mi sono accorto del cambio di inquadratura solo dopo aver finito il video e aver letto la descrizione, ero troppo rapito dall'argomento, interessantissimo, e dalla meravigliosa passione con la quale ne hai parlato. Mi è venuta molta voglia di recuperarmi questo autore, anche se ammetto di essere un po' spaventato dalla difficoltà. C'è qualche edizione commentata del Saul che consiglieresti in particolare per affrontare questa lettura con una marcia in più?
Grazie ♥️ l'edizione critica è edita da ETS e curata da Laura Peja
Stavo per esordire con qualcosa del tipo "Si esatto anch'io!" Poi mi sono ricordata che sono una donna e che delle tette delle altre, onestamente, non me importa molto in generale 😂 Ops
@@Hotarubi-dono 🤣🤣
Potete vedere il suo piccolo cuoricino che si spezza quando dice "la mia professoressa ha scelto di sacrificarlo" con una microespressione del suo volto a dir poco esaustiva :D. A dir poco attualissimo il Signor Alfieri in questo periodo.
Grazie mille del video! Sono uno studente di lettere e ho scoperto Alfieri con l'esame di letteratura moderna (scelsi il Saul come testo di approfondimento); da allora come lei ho iniziato a leggere molte delle sue tragedie e mi farebbe davvero molto piacere se potesse dirci il nome dei testi del suo esame monografico alla magistrale (o comunque consigliarci qualche libro per approfondire). Grazie in anticipo :)
Quando ho modo li recupero, magari se mi scrivi mia mail a info@yasminapani.it è meglio, così mi ricordo
Ah! La Mirra!!! Tanta roba!!!
Sono uscito di testa, ho letto Vittorio Feltri e pensavo fosse un video ironico fin quando non hai detto Alfieri 😂
Non riesco a dirlo neanche per scherzo 😂
Ho studiato in un liceo di Torino intitolato proprio ad Alfieri (nell'atrio c'è addirittura un suo busto in bronzo), quindi ero molto curioso all'epoca di approfondirlo.
Purtroppo, anche se non l'abbiamo tralasciato, non gli dedicammo neppure moltissimo tempo (per autori come Leopardi il prof dedicava anche un mese), in seguito non ho mai approfondito per mancanza di tempo, anche se ricordo che ne rimasi abbastanza affascinato, specie da un estratto del Saul che era riportato sul libro di testo.
Adesso spero di trovare il tempo, in futuro, di recuperare proprio il Saul e il trattato sulla tirannide.
P.S. Oltretutto mi è sempre stato molto simpatico per il fatto che si costringesse a studiare facendosi legare alla sedia.
Sì ahahaha infatti agli studenti potrebbe piacere molto se presentato nel modo giusto!
Ho seguito un corso monografico sulla Vita di Alfieri, e da lì non l'ho più lasciato. Ho scritto due tesi di laurea sul petrarchismo alfieriano nelle Rime e lo amo più di quanto ami me stessa 😂
È raro trovare qualcuno di appassionato ed esperto di Alfieri!
@@YasminaPani come giustamente dici anche tu, è un autore che purtroppo non si incula nessuno! Io mi sono innamorata anche delle Rime - che sono il suo diario poetico -, perché affianco all’Alfieri ‘tragico’, quello che aspira alla gloria eterna e all’immortalità, c’è l’Alfieri animato da un fortissimo bisogno di autobiografia letteraria. E poi alcuni sonetti li trovo meravigliosi, così come trovo meraviglioso il suo "rapporto" con Petrarca e il suo egocentrismo sconfinato. È stato un cazzo di genio e non puoi capire quanto sia felice di aver trovato, anche se in ritardo, qualcuno che la pensi come me!
Conosco molto poco le Rime, ho studiato solo la Vita e le tragedie! Mi consigli un'edizione da acquistare?
@@YasminaPani nonostante non sia la più autorevole, ti consiglio senza dubbio quella curata da Chiara Cedrati: oltre a commentarle e ripercorrerne la storia elaborativa ed editoriale, include anche i tanti testi lasciati inediti, distribuendoli secondo l’ordine di ideazione di Alfieri 😁 i primi sonetti fanno un po' cagare, ma come lui stesso scrive nella Vita, risalgono al periodo di apprendistato poetico... decide di includerli comunque nella raccolta per mostrare ai lettori quanto sia migliorato nel tempo 😂
Grazie mille
Grande italiano, un esempio
E con sto video potrei quasi buttare la tesi magistrale su Alfieri...
?
Volli, sempre volli, fortissimamente volli...
bravissima ma soprattutto bonissima
Grazie prof❤️
Il video è stupendo e molto utile, visto che anche io a scuola Alfieri l'ho saltato.
Io lo ricordavo solo per la frase "volli, volli, fortissimamente volli" - che ripeto anche io nelle crisi di studio.
Se non sono indiscreto, vorrei farti un paio di domande:
1) Non capisco se ti sei appassionata della letteratura o specialmente di certi autori per le tue idee, o se le idee che hai si sono formate leggendoli.
2) cosa pensi di chi non è comunista?
1) Le due cose vanno insieme in un circolo virtuoso! Avevo certe idee e dunque ero più attratta da certi autori, ma leggere certi autori rafforzava certe idee. In ogni caso io amo tantissimo anche autori molto lontani da me, come d'Annunzio.
2) Non penso niente! Delle persone che stimo e frequento solo alcune sono comuniste, e non lo sono tutte nello stesso modo. È un tema complicato; diciamo che ci sono delle basi minime che per me sono fondamentali per poter frequentare qualcuno (sostanzialmente riassumibili nel rispetto del prossimo senza alcuna valutazione in merito a provenienza geografia, orientamento sessuale, identità di genere, ma anche provenienza sociale, condizioni di salute ecc; e nel senso profondo della giustizia) ma non sono condivise solo dai comunisti (per fortuna). Ovviamente io ritengo che gli altri orientamenti politici siano ipocriti perché non propongono reali soluzioni per la disuguaglianza sociale, ma non per questo penso che chi non è comunista se ne freghi dei poveri ecco.
@@YasminaPani vorrei confessarti una cosa:
Uno dei miei più grandi desideri, o forse il più grande, è quello di poter produrre e vendere velivoli sportivi leggeri.
Naturalmente, per farlo occorre un'azienda.
La mia famiglia ha una piccola impresa, che dopo il 2008 si è ridimensionata a microimoresa, praticamente. E mi piace questo mondo, anche se i soldi che portiamo a casa sono meno di quelli che prenderemmo da dipendenti (o sono pochi di più, che contando i rischi maggiori fanno sì che il motore che spinge ad andare avanti non sia il denaro).
Insomma, se tu fossi nei miei panni, cosa faresti?
Possedere un'azienda sarebbe compatibile con il tuo ideale?
E, se no, rinunceresti ad un sogno per un tuo ideale?
Non mi capita spesso di avere a che fare con dei comunisti convinti e che lo sono con cognizione di causa.
Mio nonno lo era ma ero troppo piccolo e ingenuo per parlare con lui di politica quando è mancato. Ricordo solo che, quando stava male, nell'ultimo periodo, entravo nella sua stanza e fischiettavo "bandiera rossa".
Credo che fosse diventato più politicamente moderato con gli anni e, forse, l'ultimo suo voto non è stato per il PCI.
Tuttavia, non ha mai litigato con mio papà per il fatto che possedesse un'azienda e, anzi, lo incoraggiava. A volte lo aiutava persino.
Quindi non capisco quale sia la posizione di un comunista verso un imprenditore, se possa variare in base alle dimensioni dell'azienda e se il tuo pensiero in merito rappresenta quello di tutti i comunisti (una specie di pilastro) o se è un tuo pensiero.
Scusa la miriade di domande ma sono curioso e vorrei capire :)
@@Mattiaeragiapreso Non posso ovviamente parlare a nome di tutti i comunisti, quindi parlerò per me: non c'è nessuna contraddizione tra l'essere comunista e l'avviare un'impresa. Io lavoro in proprio 😅 pensare che le imprese siano il male significa avere una visione antiquata e anacronistica del comunismo, che come tutti gli ideali e le filosofie deve adattarsi ai tempi. Quando è stato partorito, aveva senso essere solo ed esclusivamente dalla parte dei dipendenti, perché non avevano alcun diritto, erano sfruttati, mentre il padrone guadagnava sulla loro pelle. Oggi però non è più così, e in moltissime realtà, come hai detto tu, chi ha un lavoro da dipendente sta decisamente meglio di chi ha un'impresa. Per me è scontato pensare che oggi il comunismo non si possa applicare alla lettera, anzi non si è potuto applicare mai! Comunismo non dovrebbe significare, oggi, distruggere completamente la libera iniziativa imprenditoriale; ma significa 1) far sì che TUTTI possano mettere su un'azienda anche se non sono figli di Berlusconi e 2) chi lo fa sia sorvegliato affinché rispetti i dipendenti (naturalmente questo significa che lo Stato non deve ammazzarlo di tasse a caso). È chiaro che non possiamo abolire la proprietà privata o statalizzare tutte le imprese: personalmente credo che i servizi primari dovrebbero essere solo pubblici (non dovrebbero esistere ospedali, scuole, trasporti privati, secondo me, ma è anche vero che lo Stato dovrebbe garantirli, mentre non è così e dunque va a finire che il privato offre un servizio migliore; certo, questo è anche perché il privato è una cazzo di azienda gigantesca che non paga le tasse qui e si può permettere prezzi bassi... il discorso è complesso), ma a parte questo, l'ingegno, l'inventiva, la libera espressione "artistica" imprenditoriale sono da tutelare. Semplicemente vanno regolamentate, come tutto.
Noi lo facemmo benissimo alle scuole superiori, leggemmo il Saul.
La mia professoressa ci teneva affinché leggessimo sempre un'intera opera, quasi completa, di alcuni autori, con annessa analisi di ogni "capitolo/canto ecc." (Troppo).
Quell'anno oltre al Purgatorio di Dante leggemmo infatti La Locandiera di Goldoni e, appunto, Saul di Alfieri.
Questo oltre ovviamente le singole antologie di altri autori.
Avremmo dovuto leggere anche altro, purtroppo la prof si ammalò per qualche mese a fine anno e la supplente non continuò con questo tipo di lavoro, ma ci limitammo a lezioni più canoniche.
Questo nonostante in realtà la mia prof titolare fosse molto fredda e non provasse chissà quale piacere o volontà di trasporto (non ha fatto lettere per sua scelta, avrebbe voluto fare matematica all'università ma la famiglia la spinse a lettere), ma è una grandissima lavoratrice e molte volte basta questo, la dedizione al lavoro.
Ho visto tutto il video e boh, avrò frequentato la scuola dei sogni, ma davvero quest'acredine verso la scuola io non la riesco a capire.
Non solo noi lo facemmo, ma era nei programmi. Il nostro libro, diviso in fascicoli, aveva tutta una parte dedicata all'analisi dell'opera, tanto che il Saul, come la Locandiera, lo leggemmo da lì, non l'abbiamo comprato a parte.
Per quanto riguarda poi Parini leggemmo anche parecchio di Parini e sinceramente a me piacque molto anche lui, per quanto sì, meno di Alfieri.
Però il suo forte dissidio psicologico è affascinante e, secondo me, politico tanto quanto il Saul, se non forse ancora più politico.
Quanti oggi accettano senza remore ogni stortura economica moderna dandosi spiegazioni di fatto identiche a quelle che si dava Parini e quanto queste risultano ridicole se pensiamo che si rivolgevano ai nobili, una categoria ormai distrutta dal punto di vista sociale e culturale? Sono simili, ma molto simili, solo che oggi non abbiamo i nobili, bensì "i banchieri" come diceva Balzac o tutti i vari CEO e lobbisti di questo mondo.
Insomma, anche Parini ha il suo, dipende da come lo leggiamo.
Boh, io ho avuto ben tre professoresse di italiano al triennio del liceo e ho imparato molto da tutte e tre ritenendole tutte brave, ciascuna a modo suo.
Idem ho avuto ottimi professori di matematica, chimica, biologia; un professore di storia e filosofia incompetente, nel senso che sapeva poco, ma di una gentilezza e voglia di parlare con i ragazzi commovente, tanto che anche da lui posso dire di aver imparato molto, tra cui una fortissima attenzione al recupero degli ultimi.
Poi certo un paio di docenti pessimi li ho avuti anche io, ma niente che mi faccia chissà quanto cambiare idea.
Non è che il principale problema forse sono i ragazzi e la loro maleducazione, quindi bisogna allargare la critica alle famiglie piuttosto che alla scuola?
@@Barbagianni_spelacchiato Purtroppo non tutte le esperienze sono universali. Per mia fortuna ho avuto la stessa professoressa di italiano, per tutti gli anni di liceo (non classico), che è stata bravissima e ha cercato sempre di stimolarci. Sta di fatto che per seguire i programmi ministeriali molto spesso i professori sono obbligati a eliminare o solo accennare certi autori "minori", soprattutto nel quinto anno, quindi comprendo pienamente la dinamica. Per quanto riguarda gli studenti, potrei dirti che nella mia classe c'erano molte ragazze che non studiavano ma semplicemente perché non interessate allo studio, così come chi studiava in maniera autonoma. Esempio: una mia compagna amava la fisica (poco e mal trattata dalla nostra prof di matematica) e ha studiato da sè per tanto tempo solo per il piacere di conoscere la materia. Di studenti maleducati ce ne sono e altrettanti professori non sono idonei a intraprendere la professione. Sono problematiche coesistenti secondo me.
@@Barbagianni_spelacchiato se parlo così è perché la scuola la conosco e so cosa si fa e cosa no. Certo che Alfieri c'è nei manuali, ma si salta quasi sempre; a dire il vero spesso si salta anche Goldoni, e non si fa sempre nemmeno Parini. Del resto se si vuole arrivare a fare decentemente il Novecento è anche impossibile fare bene tutto. Tu sei stato fortunato, ma la tua è l'esperienza di un singolo, non dimostra nulla. Comunque ci sono alunni maleducati e svogliati così come ci sono professori che hanno queste caratteristiche; il discorso è complesso.
Ciao Yasmina, grazie per questo interessantissimo video. Perché non ne fai un altro sul rapporto tra Alfieri e la contessa d'Albany e il loro salotto letterario a Firenze?
Più avanti magari sì 🙂
Son passati due anni dalla pubblicazione di questo video e io ho scoperto della tua esistenza solo da pochissimo. Per quanto possa arrivarti strano un discorso fatto da qualcuno che mai hai visto e forse mai vedrai ci tenevo a dirti che ogni tuo video arriva a quella parte latente di me lasciata in sospeso da ormai quattro anni, a una tesi dalla laurea in lettere, come un colpo d’aria su tizzoni quasi estinti.
Purtroppo non sono come Alfieri altrimenti ti darei un supporto più sostanziale di un mero commento ma, almeno per adesso ti ringrazio e ti auguro buona fortuna 🍀👀
Grazie davvero 🙂
Ho letto la Mirra per l'esame di letteratura italiana II, una lettura meravigliosa
Anche io venero Alfieri ❤❤❤
Ho trovato le opere complete di Alfieri della Mursia, ovviamente usate, su ebay e sono rimasto contento.. le note ci sono e mi hanno aiutato
Bene!
"Preferisce i luoghi freddi del Nord Europa dove non c'è nessuno ed è tutto buio" 😅 , da torinese condivido pienamente!
Sapresti dirmi a quale età ha cominciato a studiare l'italiano?
Più o meno 23/25 anni
L'ho studiato all'università come scrittore a scelta, mi è piaciuto tanto sia come scrittore di tragedie che come persona
Sto guardando ora questo video. Sai che mi stai facendo voglia di riscoprirlo e rileggere le sue poesie?
Al liceo mi pare che ci fecero leggere un componimento in cui descriveva un iceberg durante i suoi viaggi e mi piacque tantissimo! Molto più di tutti i Loci amoeni che lessi negli anni passati XD
Mi fa molto piacere! Le Rime però non sono niente di che, a parte alcune, ti consiglio di leggere le tragedie! La prima può essere l'Antigone, meno ostica del Saul ma sempre molto bella
a proposito di venerazione, nelle biografie (e anche nella su autobiografia) si riporta la malattia venerea contratta nei postriboli
Ecco un autore reso immortale dagli scacchi.
Mi chiedo perché una freddura del genere. Sei capace di ben altri interventi, ricchi di analisi e di spunti molto fertili. Sono allibito.
"CON L'ARTE LA VILTÀ S'ASSALE" V.A.
Avevo letto Vittorio Feltri. Sono deluso 😞
Sì in effetti era plausibilissimo che io venerassi Feltri
Polli, polli, polli, fortissimamente polli, diceva mia cugina.
Ciao Yasimina, puoi fare un video dove spieghi cosa sono i tropi e che ruolo rivestono questi nella poesia?
Risulterebbe un po' noioso 🤣 se trovo un modo per renderlo interessante, volentieri
Mi ha incuriosito la parte dei saggi sulla stilistica! Mi sapresti dire i titoli?
Intendi libri sullo stile di Alfieri?
No, nel video se non vado errato hai detto che Alfieri tra le altre cose ha scritto anche dei saggi in cui spiega come si dovrebbero scrivere le poesie
Affascinante, sono Astigiano di origine materna
🌹🌹🌹
Che bello! Grazie! Però.... però.... (però...) devo ammettere che il mio idolo, oggetto di venerazione, è.....
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eh sì, Marino!
Sì sì, proprio lui, Giobatta!
Vecchi barbuti noiosissimi coff coff Carducci ehm ehm
Il peggiore di tutti
dai da giovane Carducci era figo, poi invecchiando si e' rincoglionito
@@Klemvar era figo quando era "giacobino" e scriveva l'Inno a Satana, poi si è venduto ar sistema
@@emanuele2321 il prezzo da pagare se vuoi fare il vate nazionale
Per apprezzare le tragedie dell'Alfieri basta leggere i drammi italiani tra '700 e '800, non esclusi quelli di grandi autori come Foscolo e Monti. La differenza balza all'occhio. Purtroppo l'endecasillabo sciolto è ostico ai lettori moderni.
Non direi che il problema sia l'endecasillabo sciolto! È la lingua che è difficile
Interessante ma vorrei precisare che il principato di Piemonte (ma bisognerebbe enumerare anche gli altri possedimenti appartenuti a casa Savoia e che, successivamente, andarono ad unirsi al Regno di Sardegna) era indipendente dalla Francia, se non nel periodo napoleonico, cioè dal 1798 al 1814. Quindi Alfieri non era un suddito francese, se non limitatamente al periodo in cui visse sotto (l'odiato) Napoleone. Certamente il francese era la lingua internazionale dell'epoca.
Lui così si sentiva.
Buon giorno. Qual è la migliore edizione della autobiografia di Alfieri ? Grazie.
Una vale l'altra, tanto non occorrono note e spiegazioni particolari.
@@YasminaPani Grazie, e continui con i suoi video che sono molto utili .
Ho sempre preferito la definizione di letteratura come indagine dell'esistenza che non come resistenza politica.
Più che altro perché non riesco a essere fiducioso in nessun effetto rivoluzionario della letteratura; specialmente oggi che le avanguardie sono state completamente riassorbire nel flusso del capitale. Oggi qualunque cosa che susciti scalpore passa rapidamente dall'essere scandalo all'essere oggetto di domanda da parte del borghese medio, senza nessuna possibilità di turbare la sua vita, se non quella di un numero limitatissimo di individui.
Anche la ricerca del nuovo, della rottura delle forme o dell'inarrivabile complessità sono parte integrante di ciò su cui un bravo imprenditore saprebbe fare marketing per un target specifico.
Preferisco quindi l'idea di Walter Siti di letteratura contro l'impegno.
@Legno di noce. Interessante. credo di pensarla anche io così. Forse all'epoca si pensava fosse più efficace? Che poi, quella era l'epoca dell'illuminismo e della rivoluzione francese: so che Alfieri, ad esempio, prima la appoggiò poi se ne allontanò a causa del Terrore. Mi domando una cosa però: vero quello che dici sulla letteratura oggi, ma ai tempi, a chi erano rivolti questi scritti? Non al popolo, credo, visto che leggevano in quattro gatti. Erano rivolti ad altri intellettuali? Insomma, la butto lì, teoricamente dovrebbe semmai avere un peso maggiore oggi come resistenza politica, rispetto a 300 anni fa, vista l'enorme differenza di alfabetizzazione dei due periodi storici. Ma infatti, le rivoluzioni, francese e americana ma anche russa, non sono state pensate dal popolo, ma da una classe sociale più "evoluta" intellettualmente, soprattutto, che aveva acquisito coscienza di se. Il Futurismo ebbe un ruolo importante agli inizi del secolo scorso. Ma sempre da intellettuali nasceva. Il romanticismo, inteso come definizione originaria, non come lo si intende nei tempi moderni, ebbe ancora grande importanza, non solo a livello di indagine esistenziale, credo. Insomma, io penso che si possa fare tutte e due le cose, forse oggi in più c'è internet che spariglia le carte. Ed è più difficile veicolare un discorso che non sia "mainstream". Poi c'è anche da dire che , come scrisse Hegel nel suo trattato sulla Costituzione degli Stati nazionali, "La voce di Machiavelli" si dileguò senza lasciare traccia". Allora forse è l'Italia anche che ha una sua storia particolare. Per tutto il resto, vero, il nuovo probabilmente iene subito assorbito dai "volponi" del capitalismo. Però qui bisognerebbe studiare meglio le avanguardie attuali, non sono abbastanza edotto.
La letteratura è tante cose, ovviamente, nessuna più valida o vera delle altre.
Intanto grazie per il video, lo condividerò con i miei studenti.
Un dubbio storico e biografico, spero tu possa aiutarmi: in che senso Alfieri fu "suddito francese"? Essendo parte della nobiltà del regno di Sardegna, non dovrebbe essere suddito sabaudo?
Questi fino agli sconvolgimenti della rivoluzione, naturalmente.
Si tratta di sudditanza da un punto di vista culturale!
Belle queste monografie, grazie. In effetti, ricordo poco di Alfieri. Comunque, uno che detesta i francesi e la loro lingua, mi sta giá simpatico di base. Ho guardato le date: lui nacque nel 1749, quindi fece in tempo, anche se giovane, ad assistere allo scherzetto giocato proprio dalla Francia nei confronti di Genova nel 1768 con il Trattato di Versailles grazie al quale poi portó via la Corsica ai genovesi. Leggo che non amava Napoleone, peccato anche se comprensibile ma magari avrâ apprezzato Pasquale Paoli, che mori 3 anni dopo Alfieri, considerato un padre della Patria in Corsica, che lottó contro Genova prima e i francesi dopo per l'indipendenza della Corsica, inutilmente perché poi mori in esilio ma che fu di fatto ispiratore delle lotte contro il dispotismo (anche successivamente per gli americani), cui erano molto legati i genitori di Napoleone (Napoleone stesso almeno inizialmente si ispiró a lui). Paoli amava molto l'Italia anche. Un personaggio che andrebbe riscoperto credo. Ma quindi, riferendosi al video sugli Incel, se Leopardi era un Incel, Alfieri era un chad? Parini simbolo di italianitâ? Mi sa che alla mia prof. del liceo Parini non stava simpaticissimo, perché me lo ricordo ancora meno di Alfieri. Comunque sto vedendo ora che di Parini ho una edizione "I classici Bur" del 1984 (siamo dalle parti del Pleistocene...), che comprende "Il Giorno, Le odi, Dialogo sopra la nobiltá", mentre ho un libro della Garzanti, sempre del 1984, di Alfieri, intitolato " Vita". Credo che recupereró allora Alfieri (Parini, viste le premesse, magari nella prossima vita o in quella successiva, devo capire quante ne ho ancora...). Quindi, ricapitolando, "Vita" volendo sarebbe da leggere? Soprattutto peró "Saul" e "Mirra"? A Milano, a Parini è dedicato uno storico e prestigioso liceo classico, mentre l'Alfieri, è il nome di un padiglione del Policlinico di Milano, dedicato alla fisiopatologia medico chirurgica e alla psichiatria. Sarebbe bello per me, se tu avessi voglia e tempo, se preparassi anche solo una breve scheda su Dino Buzzati, autore che amo moltissimo e ingiustamente sottovalutato per anni. E magari, una scheda delle tue su Italo Calvino: se penso che hanno dato il Nobel a un vecchio noioso con la barba e non a lui, mi cascano le braccia...Ciao.
La Vita è bellissima e molto gradevole, più facile insomma delle tragedie!
Bel video come sempre. Ti faccio un piccolo appunto: Alfieri non fu mai cittadino francese ma piemontese, del ducato dei Savoia insomma. Alfieri parlava francese come tutti i nobili dell'epoca (anche negli stati italiani) e dialetto piemontese, la lingua del popolo. Di italiano sapeva poco, ma accadeva spesso la stessa cosa anche ai nobili veneziani o siciliani, che dovevano prendere lezioni di italiano da adulti/adolescenti, perchè abituati o al dialetto o al francese; Cavour scrisse e parlò sempre male in italiano e perfino Vittorio Emanuele parlava maluccio la lingua del sì...
Era lui che si definiva asservito al potere francese
@@YasminaPani linguisticamente ma non politicamente, tranne nel periodo che visse in Francia; poi all'epoca la cultura francese era dominante in tutta Europa.
interessante, al di là di Alfieri , il fatto che qualcuno sia in grado di capirlo e contemporaneamente comprenda il concetto di sessualità greco romana e tante altre cose...interessante, ma attenzione chi si espone diventa accessibile
Accessibile? Comunque non è così raro capire Alfieri e anche la cultura greca, basta aver fatto banalmente una scuola superiore decente
Sto studiando Alfieri proprio in questi giorni per l'esame di Lett.ita II 😜
Bene!
Vista la difficoltà nell'approcciarlo, quali testi si possono avvicinare come introduttivi a questo autore?
Sicuramente la Vita scritta da esso, che è molto gradevole
Apprezzo molto quello che dici su Alfieri.E'molto corretto.Permettimi comunque di fare una considerazione , che mi sembra importante sia per la storia letteraria che per la sua singolarità.E ' possibile parlare di Alfieri , ignorando totalmente l 'ammirzione incondizionata di Foscolo mei suoi confronti? Può essere letteratura parlare di Alfieri senza ricordare Foscolo?.Chi ha scritto i versi più belli sia su Alfieri che su Parini? Tu ricordi la stima di Alfieri verso Parini ,ma l 'amore di Foscolo per Alfieri non è solo un fatto letterario, è anche un fatto storico
Perché non ti richiami al tema della Patria? Il disprezzo di Alfieri per il tiranno è sentito da Foscolo come rivolto a tutti coloro che tiranneggiano la libertà dell' iItalia eon prosieguo riservato a Napoleone , on bonaparte anche ladro , pur essendo italiano oltretutto, rispetto a molte delle cose migliori presenti in Italia. ' Qui veniva l' austero...
.. e le ossa fremono amor di patria.. L' austero " , una persona che per la passione patriotiva ha dato la parte migliore di se stesso , tutta la sua energia fino ad esaurire la sua ricchezza intellettuale , anche ora che non ha più vita ci comunica l' inesausto amore per la Patria . Vogliamo amarla questa Patria!? Capiremmo mai personaggi come Alfieri Foscolo Parini Mazzini e tantissimi altri che hanno dato la vita per la patria ! E di Parini , grande amico , poteva dire parole più belle : " ... il sacro capo del tuo Parini ..." Parini sacerdote e ministro delle Muse , di Talia in particolare .
Mi piace salutarti ricordando Verga. Si parla poco di questo grandissimo , in polemica con Manzoni , rispetto al quale si sentiva superiore.Forse non aveva tutti i torti.
"Il Timoleone" dedicato a Pasquale De Paoli.
Vedi la lettera che lo accompagna.
Cosa?
@@YasminaPani " La tragedia " Il Timoleone " dedicata a Pasquale De Paoli , irredento Corso a metà del sec. XVIII, dove il re di Francia invade la Corsica.... contro De Paoli che ha proclamato la Repubblica Corsa?
Sai niente di questa storia?
Sì ma non capivo la domanda 😅
Ci sono controindicazioni tra le tette e la letteratura?
👏👏👏👏👏👏
Chi era la/il prof dell'esame su Vittorio Alfieri?? Magari è quella che ho avuto io a a Torino!
Laura Nay!
@@YasminaPani Grazie! Allora si tratta di un'altra persona. Sempre bello studiare Alfieri comunque!
La mia prof di italiano mi sembra che l'ha spiegato bene. Quindi mi ricordo abbastanza le sue tragedie
Io lo feci in quarta Yasmina❤❤
Bravo il tuo insegnante!
Ok si legge il Saul
ma chi è che dice che chi ti segue lo fa solo per le tue tette?
chi sono costoro?
si palesino sotto questo commento se possiedono coraggio (oltre all' evidente invidia ).
a scuole le professoresse si vedono nella loro intera figura.
mi fa venire in mente Fellini in 8 1/2
La lingua madre di Alfieri era il dialetto piemontese , lingua più vicina all italiano rispetto al francese
Al liceo provarono a farci leggere il Saul e dovendo essere onesto non ci ho capito niente a livello linguistico x.x
PS: ma prima di andare in live da Ivan Grieco lo sapevi che la lingua cambia e si evolve?
Ahahhaha no! Ora finalmente lo so
@@YasminaPani eh queste son cose che non insegnano all'universita'
Nemneno a me hanno fatto Alfieri
"Tacito orror di solitaria selva
di sì dolce tristezza il cor mi bea,
che in essa al par di me non si ricrea
tra’ figli suoi nessuna orrida belva."
Non sapevo che non fosse madrelingua italiano; questo spiega come mai se ne uscisse con versi così come dire... Legnosi? Hanno proprio un non so che di innaturale e artificioso.
Bel video comunque
Be' oddio 😅 ognuno ha i propri gusti per carità, ma il verso alfieriano è davvero tra i più alti della letteratura italiana. Tra l'altro c'è una precisa poetica dietro al suo stile, non è per niente casuale.
Ottimo video che però ho visto con ritardo da vergogna. Se non avessi da fare moltissime altre cose starei ad ascoltarti tutto il giorno. Al Ginnasio la nostra insegnate ci fece leggere molti "passi" della sua autobiografia ed io rimasi perplesso per un suo neologismo perchè si era inventato semplicemente un aggettivo qualificativo che gli serviva per meglio descriversi: riferendo dei suoi capelli scrisse che gli imponevano una reticella per tenerli a posto ed egli si definì "irreticellato". Questo particolare neologismo creato ad hoc, una violenza al vocabolario, radicò me ed altri compagni di classe, oltre ad altri particolari della sua vita, nel convincimento che fosse un ribelle. Nel 1968 quando ci fu proprio il "'68" pensai che l'Alfieri se fosse vissuto ai nostri tempi ne avrebbe fatto parte, che sarebbe stato uno degli attivatori, degli aizzatori. Mia opinione personale s'intende. Mi guarderò un altro video riservandomi di vederne un altro paio domani dopo cena. Bravissima come sempre e sul mio giudizio che ormai è reiterato non ho affatto timore di diventare noioso.
Allora ti adoro ancora di più ❤